Dantès ha scritto:Le estrazioni hanno certo condizionato tantissimo.
Personalmente non mi sarei mai aspettato di vedere Raindropschicacchioè agli ottavi, o addirittura arrivare ai quarti, visto che non è che Sparkler sia poi tutta 'sta cosa eccezionale.
E nemmeno mi sarei aspettato un simile exploit di Colgate: tuttavia, i gironi da cui vengono queste ultime erano ben semplici.
La grande esclusa è Carrot Top, sfortunatissima a partire sin da subito contro Berry Punch. Per non parlare di ClouChaser e Flitter, che certo avrebbero potuto farsi valere similmente a quanto sta facendo Raindrops (ancora non so chi diamine sia).
Ah, Wild Fire. Bravo DashingRainbow a nominarla, lei avrebbe potuto farsi valere senza dubbio.
Dopo queste opinioni, di cui, giustamente, a nessuno importa, dico che il mio primo voto va a Sparkler perchè chimminchiaè Raindrops, mentre per il secondo...
Vynil, perchè per quanto l'idea della beona mi faccia impazzire, il design di Berry Punch non è poi chissà cosa.
Ovviamente, infatti nel momento in cui ho visto dov'era finita Carrot Top mi è scesa la lacrimuccia

Idem per Cloud Chaser e Flitter

Colgate non la sottovaluterei, non è andata contro pesi massimi, ma battere Screw Ball non è stata cosa da poco: è un buon personaggio nel fandom e l'apparizione nel finale di stagione immagino le abbia dato un boost.
Il punto è che ognuno ragiona con i propri canoni, non solo estetici, ma anche di relazione con il fandom.
Raindrops vs Sparkler.
Per me è significato soppesare l'immagine di Raindrops creata grazie a questo
tumblr con tutti i fanworks su Sparkler dal taglio familiare (come Hooves).
Ribadisco, è comunque il paradosso di Octavia e Vinyl che campano di mera adorazione (in due avranno fatto 30-40 secondi in due stagioni

), la loro presenza nella serie è inferiore a quella dei background ponies effettivi come Lyra

Lyra mi piacerebbe che vincesse perché forse è la più autonoma, gode di espressioni e pose fantastiche nella serie stessa, senza l'espansione del fandom... Sitting Lyra ha esistenza propria e riconosciuta senza tutte le caratterizzazioni successive (fino al delirio antropologico)