Il Twitter dell'ideatrice di Queen Chrysalis, Rebecca Dart.
https://twitter.com/#%21/R_Darthttp://www.equestriadaily.com/2012/04/q ... igner.htmlAuster ha scritto:Grifen ha scritto:Non ho mai seguito un gran che l'animazione Disney, ma quelle poche cose che ho visto ho sempre ritenuto la Disney molto debole come messaggio.
Io ti parlo da uno che invece l'animazione Disney l'ha seguita molto (pur avendo perso qualche film) e ti dico che non è così.
Occhio che il paragone con la Disney si sta sopravvalutando qui: nel senso che l'impronta dell'episodio ricorda MOLTO la tecnica e lo stile Disney, ma è sbagliato porli sullo stesso piano e valutare le differenze, il classico paragonare mele e arance. Sia per una questione tecnica (i lungometraggi Disney sono pensati da sempre appunto come lungometraggi, mentre qui si parla di episodi anche se raddoppiati), che per una questione di differente background narrativo.
Ma attento che nella mia critica alla Disney sono sia positivo quanto negativo, e parlo di un concetto universale che lo applichi ovunque, che sia un film o un testo di poche righe.
Nella loro carriera questo studio ha ripreso le favole e ha modificato la forma per renderle digeribili ad ogni genere di pubblico, sviluppandoci attorno una tecnica narrativa e d'animazione di prim'ordine. Le fiabe e favole originali molto spesso hanno ben volentieri scene sadiche e cruente di personaggi ammazzati, torturati in maniere strane e di concetti come infedeltà coniugali e incesti... e questo vale per moltissimi testi "antichi". Puoi provare a cercare i testi originari e fare un confronto.
La Disney ha fatto un'ottima opera di pulitura di questi testi rendendoli generici, ed è stata la loro rivoluzione, ma li vedo anche conservatori da un altro lato: non riesco a vedergli dentro un'approccio come autori tipo R.E. Howard, l'autore di Conan, che rifacendosi alle novelle avventurose delle mille e una notte (e secondo me, anche a parecchi elementi del Wester) è stato, insieme ad altri autori del suo tempo, tra quelli che hanno introdotto un modo diverso di usare gli elementi leggendari e mitologici.
Posso ricordare appunto il Re Leone: uno dei loro film d'animazione migliori, ma solo tecnicamente. La storia c'è qualcosa che non mi ha convinto: come dicevi in altre occasioni, è una ripresa di quella dell'Amleto (il principe esiliato che torna nel regno e affronta lo Zio che lo ha detronizzato), ma la storia, messa come la fatta la Disney, mi ha dato la sensazione in tantissimi punti di voler dire qualcosa di più a denti stretti, ma poi zittirsi subito dopo.
E sottolineo che questo film lo ho visto senza nessun preconcetto per età, di marchio, o di storia. Ma vedendolo per come è, è una storia che mi sembra non trovare ancora del tutto il suo modo di esprimersi. O forse una insicurezza di come rendere quella storia, che all'origine era molto più cupa e crudele, cercando di essergli fedele ma anche alleggerirla. Intendo questo per "debolezza" nel messaggio: si vuole dire qualcosa ma non si sa bene come.
Poi ci sono altre loro opere che sono robuste anche in questo senso anche andando sul classico - La Spada nella Roccia è sicuramente uno dei loro lungometraggi che ho preferito di più di altri, dove il rapporto tra maestro e allievo che è scritto in modo robusto.
Auster ha scritto:FiM si discosta un po' da questo filone e va a puntare invece su morali più recenti, andando a rielaborare non quelle antiche delle fiabe, ma quelle delle serie moderne (l' amicizia, in particolare, nelle vecchie storie stava in secondo piano mentre oggi è centrale negli show per bambini) solamente in chiave fantasy.
Questo potrebbe portare a credere che il film Disney medio sia tutto estetica e poco contenuto.
Non era la mia tesi. Sto invece notando come abbiano introdotto il tema dell'amore tra sposi come una facciata e cornice per un argomento completamente diverso.
L'idea della Principessa che affronta avversità per unirsi allo sposo è una idea che ci viene dalle fiabe tuttavia FiM la sconvolge usandola per dirci una storia completamente diversa. Come detto, questa non è la storia di Cadence e Shining Armor: è di Twilight e suo fratello.
Lo schema che hanno usato, cioè il modo di disporre le canzoni, l'animazione, i dialoghi, ecc, come confermano molti è il modello sviluppato dalla Disney, ma sottolineo che per me la somiglianza con loro si ferma all'estetica. Quando prendi uno schema e ne sconvolgi l'uso, quando fai credere che tu stavi raccontando una storia e invece parli di qualcosa di completamente diverso, e lo fai funzionare, la considero una evoluzione.
Ammetto però che è una idea difficile da comprendere per lo spettatore medio, che si gode la storia senza scervellarsi su come hanno fatto a fargliela piacere.
Auster ha scritto:Anche l'esempio che hai fatto su Robin Hood si regge poco in piedi:
Il finale "originale" era in sviluppo anche se non è stato realizzato, se non lo conosci, ed è piuttosto cupo. Se vedi altre opere di Bluth, lui è sempre stato più crudo in certi aspetti, e ha abbadonato la Disney per varie discrepanze artistiche (mettendosi in proprio all'inizio degli '80). Come autore ho apprezzato parecchio Bluth anche per questo: lui segue l'impronta artistica sviluppata nella Disney, ma non esita a dargli una ombra più cupa e meno luccicante: la maniera in cui hanno fatto le morti in Dragon's Lair, ad esempio, seguono questa maniera, ma ci senti una impronta macabra (quasi sadica a mio dire, se mi fai ricordare Dragon's Lair) per come vengono mostrate.
Anche questa è una maniera di riprendere uno stile e usarlo diversamente dall'origine.