Twilight Sparklenstein ed il suo assistente Spaik stavano riprendendo fiato nel parco privato della cittadina, per accedervi avevan dovuto esporre il tesserino di riconoscimento, ricevuto dalle Guardie Oscure, al pony di guardia. Sedevano in pace e tranquillità in un habitat idilliaco intenti ad osservare il panorama delle industrie in continua espansione che spargevano le loro scorie in lungo ed in largo distruggendo la fauna e la flora lì nelle vicinanze.
"Padronah?"
"Sì, Spaik?"
"Avere altro pony da controllare."
"Hai ragione, è meglio andare. Ah...sembra non finire mai questa giornata."
Con una calma dovuta alla stanchezza i due si diressero verso il centro della cittadina, lì dove Rainbow Dash aveva indicato loro esserci una delle due pony con cui lei poteva dirsi neutrale, se non amica.
Pinkamena Diane Pie.
Meglio conosciuta come Pinkamena 'Torchiagrasso' Pie.
Rainbow li aveva già avvisati di fare attenzione, non aveva voluto essere più specifica per rispetto dell'altro pony, però aveva informato la sua nuova padrona di non mangiare nulla di ciò che la pony in questione produceva.
Dopo alcuni minuti di cammino su strade stranamente sgombre giunsero infine al negozio che stavano cercando, il 'Meat Hook Corner' recitava l'insegna. Entrando rimasero per un attimo ammutoliti dalla quantità e dalla bellezza dei prodotti lì esposti, v'erano torte e crostate di tutte le dimensioni e forme, insieme a dolcetti, caramelle e quant'altro. In fondo, dietro al bancone c'era una pony dalla criniera rosa, tenuta lunga e liscia intorno al volto, intenta a guardare qualcosa cuocere in un forno.
Pinkamena, un pony rosa dall'espressione follemente gioiosa, si stagliava dritta dietro al bancone mentre estraeva dal forno una teglia, relativamente piccola, con dei dolcetti a forma di pegaso. Non appena si accorse dei due, si rivolse loro con un sorriso a trentasei denti, guardandoli per bene, osservandone sopratutto dimensioni, taglia e stimandone il peso .
Twilight, non a suo agio sotto allo sguardo maniacale dell'altra pony, si limitò ad avanzare in maniera più pomposa ed ufficiale che potè per poi rivolgersi a lei con tono fermo e deciso.
"Sono Twilight Sparklenstein, inviata della Matriarca Anul, mi è stato detto che una certa Pinkamena lavori qui. Volevo chiedervi se poteste chiamarla."
"Gh..Gh..Gh.. Sono io, Pinkamena. E no, non posso chiamarmi, che senso avrebbe? Sono già qui....piuttosto, perchè non prende un dolcetto? Sono delizosi, su...assaggi."
Twilight, stupita dall'aver ottenuto una risposta quasi sensata, senza dover usare coercizione una volta tanto, si distrasse. Prese il dolcetto offertole e si preparò ad assaggiarlo quando, con mossa fulminea, Spaik glielo strappò dagli zoccoli ingoiandolo in un sol boccone.
"Ehi! Quello era per la signorina! Non per te sottospecie di..di..di qualsiasi orrore tu sia!"
"Va tutto bene, Miss Pinkamena, questo è Spaik, il mio assistente. Spaik, dimmi, perchè l'hai fatto?"
"Padronah, il dolcetto offertole conteneva una forte dose di sonniferi e tranquillanti. Ne ho percepito odore, io protegge padronah. Non dimentichi che Rainbow Dash detto di non mangiare qui."
Pinkamena guardò l'ibrido con uno sguardo interrogativo nel sentir nominare la pegaso, per poi guardare entrambi gli ospiti e dar loro un profondo inchino scusandosi profondamente.
"Non sapevo che foste con Rainbow Dash, se l'avessi saputo non avrei provato ad avvelenarvi. Chi sta con Rainbow allora è un pony degno di vivere. Quella ragazza ha così bisogno di un pò di compagnia."
Twilight, accettò le scuse e si affrettò a chiarire la situazione spiegando chi fosse e come fosse lì per lo spettacolo, ma Pinkamena si rifiutava di mostrarle alcunchè.
"Se le faccio dare una sbirciata non sarebbe poi una sorpresa. Mi dispiace ma la risposta è no. Però posso farvi vedere, se proprio volete, qualche altro mio...lavoro."
"Sì, d'accordo, d'altronde siete la prima pony che non si oppone alla mia venuta. E'...rinfrancante."
"Beh, non è colpa vostra se la Matriarca vi ha dato questo incarico, inoltre la Matriarca mi dà la possibilità di portare avanti i miei...balocchi in santa pace, quindi non vedo perchè dovrei far problemi. Prego, da questa parte, dobbiamo scendere in cantina! "
Scendendo le scale entrarono in un mondo di cui Twilight aveva una vaga conoscenza, prima di abbandonarlo per la Scienza.
Il mondo della tortura.
Nella cantina c'erano un'infinità di strumenti, intere pareti piene di lame per tagliare, sminuzzare, filettare e persino alcune falci dalla strana forma.
"Uh? Oh, quelle? Mi servono per prendere gli scalpi ovviamente."
Il sorriso sul volto della pony rosa parve quasi brillare nella penombra della cantina.
Mentre avanzavano Twilight vide ancora altri articoli, tavoli da tortura con tanto di catene insanguinate, vergini di ferro, il cui interno era costellato di punte per un dissanguamento più sbrigativo, mole per affilare, incudini per spezzare, pinze e bracieri ardenti. Sembrava quasi d'essere in un museo.
Improvvisamente, davanti ai due, mentre Pinkamena si inoltrava nei corridoio, apparve quella che sembrava una grossa statua. Ciò che la rendeva unica, e che aveva catturato lo sguardo sia dell'uncorno che dell'ibrido, era che sembrava esser fatta con pezzi diversi di vari pony. Una coscia di un colorito giallastro cucita ad un torace azzurro, un ala marroncina affiancata da una simile ma di diverso colore.
Sia l'unicorno che l'ibrido guardavano affascinati la creazione mentre Pinkamena tornava sui suoi passi e, vedendoli, spiegò loro cosa fosse.
"Oh? Questo? Questo è Cupcake."
"Cupcake?"
"Esatto...è..ecco...oh, se venite da Evilot per conto della Matriarca posso anche dirvelo. E' un regalo che sto per fare alla società segreta di cui faccio parte."
"Società segreta? C-Che società segreta?"
Pinkamena parve assumere un'aria sognante mentre parlava, iniziando a sbavare leggermente.
"Il Club degli amanti dei Pony."
"A-Amanti...dei Pony!?"
L'unicorno era improvvisamente arrossito mentre la sua mente vagava verso immagni scabrose, per poi tornare alla realtà quando la loro accompagnatrice riprese a parlare.
"Certo. Perchè credi che questo posto si chiami 'L'angolo del Gancio da Carne'? E' tutta Testologia...vuol dire nascondersi in piena vista!"
In quel momento Twilight realizzò che forse aveva interpretato male il nome della societa segreta di PInkamena e, cercando di mantenere più tatto possibile, fece la domanda che la assillava.
"Ehm...Vuoi dire che...Tu ed altri...ehm...voi, come dire, ehm...consumate...altri..?"
"Esatto. Mangiamo altri Pony.
Non ti sei chiesta come mai non ci siano molti giovani qui nei dintorni? eh eh eh...La carne tenera di un cucciolo è ineguagliabile!"
"Ma...ma...Allora quello sguardo di prima!?"
"Eh eh...Scusami, non sapevo che eri con Rainbow e...e poi non ho mai assaggiato un unicorno prima, sai con tutta quella storia che sono magici e che sono cooosì importanti.
Scusami ancora."
Twilight si rassegnò, effettivamente non c'era un singolo pony normale in quella cittadina.
"Uhm...Ok. Lasciamo perdere. Piuttosto, mi dicevi dei tuoi lavori?"
"Oh! Oh! Giusto! Di qua, su venite!"
La pony rosa schizzò lungo un corridoio, apparentemente scomparendo nelle tenebre, per poi riapparire pochi secondo dopo in fondo ad esso vicino ad una porta da cui filtrava della luce. L'unicorno e l'ibrido si affrettarono a raggiungerla, mentre quella apriva la porta rivelando loro una scena che paralizzò entrambi.
Dinanzi a loro c'erano delle sculture fatte con il marzapane, rappresentavano decine e decine di pony, ognuna era poi decorata nei minimi dettagli in quella che appariva come una scena di morte. C'erano scene da incubo, e parevano sì reali da far sembrare d'essere in un mattatoio, sebbene il profumo di dolci e caramelle intorno a loro fosse perennemente presente. In mezzo a questo apocalisse dolciario si stagliava una vera statua, fatta interamente con un tipo di roccia commestibile, Pinkamena ne diede un pezzo ad ognuno di loro a dimostrazione, che rappresentava una pegaso impalata. Da ogni ferita colava sangue sotto forma di una crema semiliquida di fragole, l'insieme era qualcosa di spettacolare e osceno. La cura dei dettagli e la precisione dell'intaglio facevan sì che la statua sembrasse vera.
"Trono! Pinkamena...Sono, sono tutte opere tue?"
"Sì. Ma per la celebrazione ho in mente qualcosa che farà sembrare questa, robetta per bambini."