[fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Clessidrus » 19/10/2014, 0:14

Scusami cara, ma sai com'è io li commento direttamente su EFP senza andare a vedere che aggiorni pure qua. (I'm smart /)-.- )

In ogni caso continua così che vai alla grande yahoo
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 19/10/2014, 8:31

Stai tranquillo clessy... non mi stavo riferendo a te ;) le tue recensioni su efp sono sempre le migliori ;)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Twilight Cristy » 31/10/2014, 23:52

Wow complimenti :pinkiewow: la trovo davvero una storia carina :twilismile: sei davvero brava <3
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 04/11/2014, 12:54

grazie a tutti ragazzi... dopo il Lucca Comics ho ritrovato l'ispirazione ed ora ecco a voi i nuovi capitoli...
capitolo 10: lo zaffiro elettrico.

Arrivò due minuti dopo, accolto solo da alcuni sguardi indifferenti da parte delle ragazze e dalla voce acida di Rainbow: “dove sei stato?”
“non sono affari tuoi.” Rispose secco Discord e iniziò a spulciare tra gli scaffali, cercando i manuali più vecchi, i quali potevano contenere anche incantesimi risalenti a 5000 anni fa.
Tutti erano concentrati su un libro o una pergamena, sfogliando con attenzione ogni pagina e leggendo attentamente ogni riga.
Passò così la mattinata, alle ragazze cominciò a venire una tremenda emicrania e perfino Discord cominciava a sentirsi stordito. < ah che mal di testa! Non riesco a capire come faccia Twilight a continuare senza battere ciglio. > difatti la principessa, mentre gli altri avevano perso il ritmo e si dovevano fermare, lei sembrava aumentare la velocità, il suo incantesimo di lettura veloce era al massimo della potenza.
“Twilight… Twilight… Twilight!”
“ahi!” urlò la principessa, perché, ormai deconcentrata, si era fatta cadere un libro su uno zoccolo.
“ahia! Ma insomma Spike!”
“scusa Twilight ma lo sai che non devi sforzarti così con gli incantesimi o rischierai di farti male.”
“lo so Spike, ma dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo trovare al più presto il contro incantesimo se vogliamo aiutare Lovely. Abbiamo visto i danni che Violance può fare; prima troviamo l’incantesimo minore è il rischio che quella demone possa fuggire e causare ulteriori danni.”
“hai ragione Twilight, nessuno vuole aiutarla quanto me, però facendoti venire l’emicrania non risolverai nulla.” La neo regnante dovette dargli ragione. “ok ascoltate tutti… facciamo una piccola pausa e andiamo a mangiare qualcosa. Farci venire il mal di testa non ci sarà di alcun aiuto nelle ricerche.”
La proposta fu accolta molto volentieri, così tutti si diressero verso la sala da pranzo iniziando poi a mangiare di gusto.
Spike però non era dell’umore migliore, sebbene avesse davanti a se un piatto ricolmo di gemme di ogni colore e dimensione ne aveva mangiate solo un paio, continuando a fissare il vuoto.
“Spike, stai bene?” gli chiese subito Twilight preoccupata.
“sì sì, sto benissimo Twilight. Grazie.” rispose subito il draghetto.
“lo sai che non attacca con me. dimmi, stai pensando a Lovely non è vero?”
“già. È solo che… è così ingiusto! Lovely di giorno non è pericolosa, lo hai visto anche tu. Non dovrebbe essere rinchiusa come una criminale. Ormai tutti sono convinti della sua innocenza, non ci sarebbe il modo di farla uscire… solo per un paio d’ore.”
“mi dispiace molto Spike… ma sai che non posso farlo. Ce lo avete raccontato anche voi, a Lovely basta trovarsi in uno stato d’ansia o rabbia per diventare un pericolo. Sarebbe un enorme rischio permetterle di uscire.”
Il draghetto abbassò lo sguardo.
“hm…” la principessa iniziò a riflettere.
“però forssse possiamo fare comunque qualcosa, ascolta.”
E cominciò a sussurrare qualcosa nel orecchio del piccolo drago: “che idea Twilight!” disse Spike entusiasta.
“ma…” poi cambiò espressione “e se non volesse aiutarci?”
“stai tranquillo, basteranno un paio di lusinghe per farle cambiare idea, sai com’è fatta.”
Spike sorrise. “sì, lo so.”
“forza, va da lei.”
“sei sicura che non vuoi che resti ad aiutarvi?”
“no Spike tranquillo, ci riusciremo lo stesso. Ti manderò a chiamare se riusciremo a trovarlo, d’accordo?”
“d’accordo Twilight… e… grazie.” E, detto questo, il draghetto prese un paio di pietre e partì a razzo verso la porta contento come non mai.
“dove va Spike così di fretta?” chiese Rarity avvicinandosi all’amica.
“diciamo che ha un appuntamento con una bellissima gemma.”
Rarity sorrise, ma solo Twilight sapeva il vero significato delle sue parole.

“andiamo Trixie… so che puoi farlo!” disse Spike all’unicorno, per ennesima volta, tentando di convincerla.
“te lo ripeto Spike, non sono sicura di riuscirci. Non è un incantesimo troppo complesso ma, sinceramente, non me la sento di aiutare la ‘cosa’ che ha distrutto mezza città…” La maga passò da una espressione seria a quasi furiosa. “tra cui anche il mio adorato carro.”
“primo, Lovely non è una cosa e ci terrei che non la chiamassi così…” la frenò il draghetto. “secondo, non stai aiutando lei, ma ME.”
“scusa se te lo chiedo ma, se hai bisogno di un incantesimo perché lo hai chiesto a me… e non alla tua adorata principessa?” chiese leggermente seccata.
“Twilight deve restare in biblioteca per cercare il contro incantesimo e non può allontanarsi. Tu sei l’unica che è in grado di farlo, sei l’unicorno più potente e abile che conosco."
La maga sorrise: “beh… la grande e potente Trixie accetta sempre i complimenti, ma non la convincerai con delle semplici lusinghe.”
Spike alzò gli occhi al cielo, odiava quando Trixie si metteva a parlare in terza persona, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
“allora, se non hai intenzione di aiutarmi, perché mi stai seguendo?”
“non ho detto questo, prima di tutto voglio conoscere questa fantomatica Lovely, poi deciderò.” Il draghetto alzo le spalle.
Raggiunta la porta delle prigione, Spike ne approfittò per fare le ultime raccomandazioni, con un tono molto serio e quasi autorevole: “ascolta allora; tu resta ad almeno tre metri da noi e non fiatare finché non ti chiamo. Se poi te la sentirai di aiutarmi sai già cosa fare.”
Trixie rimase leggermente sorpresa dal atteggiamento autoritario del draghetto ma non se la sentì di controbattere.
Entrarono lentamente nel corridoio restando in religioso silenzio, fino ad arrivare a pochi metri dalla cella di Lovely.
“ora vado avanti io, tu resta qui d’accordo?” la maga fece un segno d’assenso con il capo.
“ciao Lovely.”
“ciao Spike.” Lo salutò sorridente la draghetta. “sono contenta che sei qui, come procedono le ricerche?”
“come lo sai?”
“Discord me l’ha detto.”
“ah, ho capito. Siamo ancora un po’ in alto mare ma… tranquilla vedrai che lo troveremo.” Poi il silenzio regnò fra i due, finché non fu interrotto da un brontolio.
“scusami.” Disse subito Lovely. “credo sia il mio stomaco.”
“non ti hanno ancora portato da mangiare?” Lovely dissentì con la testa.
“allora… penso di avere una cosa che ti farà piacere.” Detto questo tirò fuori, da dietro la schiena, una gemma.
Lovely sembrò sorpresa. “è uno zaffiro, ho pensato che potrebbe piacerti.”
Alla piccola si illuminarono gli occhi. “uno zaffiro!? Grazie Spike! È anche la mia gemma preferita.” Lovely si alzò e si avvicinò a lui. “saranno secoli che non ne mangio uno.”
Spike non stentava a crederlo.
Nel momento in cui le zampe dei due draghi si incontrarono, i piccoli sentirono come una scossa corrergli lungo la schiena, una sensazione che nessuno dei due aveva mai provato prima.
Una sensazione veramente strana; volevano staccarsi subito ma, al tempo stesso, speravano che quell'istante durasse il più a lungo possibile.
Lovely prese lo zaffiro, la scossa era ormai passata, ma il suo cuore batteva ancora all'impazzata e anche Spike si sentiva veramente strano.
La piccola tentò di calmarsi e inghiottì lo zaffiro in un colpo solo.
“uhm… è delizioso, grazie ancora Spike.”
Trixie osservava la scena, nascosta dalla penombra. Era rimasta sorpresa, quella era davvero la creatura che, solo qualche ora prima, aveva causato quel caos in città? Spike forse aveva ragione ad averla ammonita poco prima. Decise però di tenere per se le sue domande e restare in silenzio ad ascoltare la conversazione.
“senti Lovely… io prima, ho parlato con Twilight e le avevo chiesto di farti uscire, almeno per un po’.” Lovely lo guardò speranzosa. “ma… mi ha risposto che era impossibile.”
La draghetta cambiò espressione “oh…capisco. Non posso dire di essere contenta ma… lo capisco. Twilight sta facendo quello che ritiene più giusto per il suo regno e devo ammettere… che anche io preferisco restare qui finché non sarà finita tutta questa storia.”
“però aspetta non è finita. Twilight mi anche dato un’altra idea per farti uscire di qui.”
“davvero? E-e come?”
“beh…”
“CON ME!!” Trixie non aveva resistito, e con una nube di fumo apparve davanti ai due.
Spike alzò gli occhi al cielo e diede una zampata sulla fronte.
“Lovely… ti presento Trixie.”
L’unicorno si avvicinò di più alla piccola e si presentò, a modo suo: “la grande e potente Trixie è lieta di fare la tua conoscenza.”
“il piacere è mio Trixie.” Rispose Lovely abbozzando una riverenza. “sai ho sentito molto parlare di te, nei villaggi dove sono stata, si parlava spesso di te.”
“veramente?” chiese la maga.
“sì, diceva che eri anzi SEI una grande artista, una, se non la migliore, della tua categoria.” L’unicorno stava per arrossire.
“allora Trixie?” chiese Spike leggermente seccato.
“sì Spike, sono d’accordo. Twilight ti ha spiegato cosa fare?”
“sì, mi ha già spiegato tutto.”
“scusatemi, io… che devo fare?”
“ehm… devi darmi le tue mani e… chiudere gli occhi.” Il draghetto era leggermente imbarazzato, ma non riusciva a capirne il perché. “ok Trixie quando vuoi.”
“bene ragazzi, tenete gli occhi chiusi e tenetevi stretti.”
“ehm Spike… io non sono molto convinta.”
Lovely non si fidava più degli esseri magici da quando Discord l’aveva condannata a quel maledetto sortilegio, e anche se all’inizio aveva mostrato una certa sicurezza, ora invece non era più tanto sicura della sua scelta. “tranquilla Lovely, Trixie è molto brava in queste cose, e poi ti fidi di me giusto?”
Lovely non esitò. “allora d’accordo.” E richiuse gli occhi.


capitolo 11: un bel pomeriggio.

“ok, Trixie. Ora siamo pronti.”
“perfetto. Ricordatevi di tenervi stretti.”
Trixie caricò il suo corno di energia e, non appena questo fu al massimo, lanciò la formula: “l’immagine del cuore è ora di celare, e con la forza della propria mente si potrà RALIZZARE!”
i due draghi furono avvolti da un insieme di scintille e raggi color celeste. Una nuova e ancora più strana sensazione; di leggerezza e… di libertà li travolse, un sensazione a dir poco indescrivibile ma non spiacevole.
“Lovely… p-puoi aprire gli occhi ora.” Le disse Spike.
I due draghetti si ritrovarono in mezzo a un prato, Lovely si accorse di non avere più le catene attorno ai polsi.
“dove siamo?” chiese lei stupita.
“a pochi metri da Ponyville.” Disse il draghetto indicando la cittadella distante poco più di cento metri.
“Ponyville!? E come ci siamo arrivati qui? Non avevi detto che Twilight non mi avrebbe mai lasciato uscire dalla cella?”
“beh in realtà… siamo ancora nelle prigioni di Canterlot.”
“credo di non capire… quindi non siamo a Ponyville?”
“ecco vedi questa non è propriamente la vera Ponyville.” Lovely sembrava confusa. “questa è la Ponyville della mia testa, in parole povere Trixie ci ha trasportati in una Ponyville che ho creato nella mia testa grazie ai miei ricordi ed esperienze.”
“wow! E… adesso che facciamo?”
“ti porterò a fare un bel giro turistico. Dato che, come spero, ti fermerai per un po’. Quando questa situazione si sarà conclusa, quindi voglio che tu veda la vita che facciamo qui. Così non ti sarà tutto completamente estraneo.”
“bene… allora da dove cominciamo signor guida turistica.” Non ci fu bisogno di ripeterlo, Spike prese Lovely per un braccio e si diresse di corsa verso la città.

La prima tappa fu l’angolo zuccherino dove, guarda caso, c’era una festa in corso.
“è il compleanno di qualcuno?” chiese Lovely.
“no, ma non ha importanza. Per Pinkie Pie ogni scusa è buona per una festa.”
Infatti, detto questo, spuntò una Pinkie saltellante con in testa un cappellino da festa pieno di brillantini.
“forza ragazzi non state lì impalati è il momento di festeggiare!”
e senza preavviso mise in testa ai draghetti due capellini simili al suo.
questo suscitò una risatina di Lovely “ma… fa sempre così?”
“quasi.”
“cupcakes! Cupcakes in arrivo!”
Pinkie rispuntò con in bocca un vassoio pieno di tortine, su cui padroneggiavano due allo zaffiro. “volete favorire?”
“sì, grazie Pinkie.”
Spike prese entrambe le tortine, passandone una alla piccola: “alla tua salute.” Ed infine fecero un brindisi con i cupcakes.
“Spike, Lovely venite? Tra poco giochiamo ad attacca coda.”
“magari un’altra volta Pinkie. Sto accompagnando Lovely a fare un tour per Ponyville.”
“oh, arcisuperd’accordo. Però quando potete passate vero?”
“contaci!” e uscirono dalla pasticceria.
“e… adesso dove si va?”
“prossima tappa, casa mia.”
Lovely sembrò titubante. “tranquilla, vedrai che ti piacerà.”

“wow!”
“già, non è malaccio.”
“quindi tu e Twilight vivete in una biblioteca? Chissà perché la cosa non mi sorprende.”
“beh vivevamo, ora Twilight si è trasferito a Canterlot, così… sono diventato io il bibliotecario di Ponyville. Ora questa è diventata solo casa mia.”
“ora si capiscono molte cose.”
“che intendi?”
“niente.” Rispose subito lei, Spike alzò le spalle.
“comunque, non deve essere facile ricordarsi la posizione di ogni volume.”
“a dire il vero, non per vantarmi, ma ho un’ottima memoria. Anche se devo ammettere che lavorare qui da soli non è facile.”
“anche se scommetto ti diverti un sacco qualche volta.”
“certo… finché un enorme enciclopedia non ti cade addosso.” A Lovely scappò una risatina.
“se ti fermerai un po’ a Ponyville sarò felicissimo di prestarti qualche libro.”
La draghetta cambiò espressione. “che cosa c’è Lovely, qualcosa non va?”
“no, sto bene è solo che… mi piacerebbe ma… io non so leggere.”
Il draghetto rimase un attimo bloccato “veramente?”
“non ho mai imparato ne a leggere ne a scrivere. Mi hanno allontanato dal branco prima che potessi solo provarci.”
Spike era allibito; una ragazza così sveglia e coscienziosa non aveva avuto neanche mezza delle possibilità che a lui, invece, erano state sempre offerte su un vassoio d’argento.
“beh… se vuoi… potrei insegnarti io.”
“davvero lo faresti?”
il draghetto sorrise: “certamente, anzi credo di poter iniziare da…” e iniziò a controllare tra gli scaffali. “ah, eccoti qua.” E tirò fuori un libro color blu e con scritte bianche. “storia degli elementi dell’armonia; guida illustrata per puledrini. Sapevo che era qui da qualche parte.”
Lovely non sapeva come reagire; se ringraziare Spike per la sua disponibilità o offendersi perché doveva iniziare da un libro per puledrini.
Non ebbe il tempo di scegliere cosa fare, il draghetto si sedette accanto a lei e aprendo il testo ricominciò il suo discorso:
“vedi questo libro contiene tutte le avventure affrontate da Twilight e le altre fino ad ora.”
“vuoi dire come quando sconfissero Nightmare Moon?” chiese lei, indicando la prima illustrazione.
“già.”
“qui invece… quando hanno ritrasformato Discord in pietra.”
“esatto anche se, secondo me, avrebbero potuto lasciarlo lì. Non sarebbe stato niente male come fontana.” I due risero sotto i baffi.
“qui invece…”
“prova a leggere stavolta.”
“ok… ci proverò. T-Twilight Sparkle, ritrovando il cuore di cri-cristallo e porta-portandolo a Princess Cad-Cadence, fermo il malvagio re S-Sumbra e salvo l’impero di cristallo da una nuova schia-schiavi… una nuova schiavitù.”
“bene, niente male. A parte qualche accento leggi anche abbastanza bene però, il nome del re è Sombra non Sumbra.” Spike si fece un po’ cupo.
“tutto bene Spike?”
“sì, è solo che, questo libro è inesatto.”
“che intendi?”
“non è stata solo Twilight a salvare l’impero di cristallo. Sono stato io a riportare il cuore di cristallo a Princess Cadence.”
“veramente?” la draghetta non sembrava convinta.
“sì. Perché non ci credi?” “beh, senza offesa Spike ma… proprio non ti ci vedo.”
“ah davvero?” rispose lui fingendosi offeso.
“allora guarda un po’ qua.” Spike schioccò le dita e lo scenario cambiò all’improvviso trasportandoli all’interno di un enorme corridoio.
“dove siamo finiti?”
“Benvenuta nel corridoio della storia di Equestria.” Disse il draghetto fiero.
“in questo corridoio vengono riportati, su queste bellissime vetrate, gli avvenimenti più importanti della storia equestre da Celestia in poi.”
“wow!”
“eh già! E… oh oh, guarda un po’ chi abbiamo qui.” Disse il draghetto, indicando una delle vetrate, con un sorriso quasi beffardo.
“Spike… sei veramente tu?” infatti la vetrata in questione era proprio quella in cui Spike stringeva in mano il cuore di cristallo.
“mi devo ricredere… allora puoi spiegarmi perché nel libro non vieni nemmeno citato.”
“beh… forse prima ho un po’ esagerato, in fondo era stata Twilight a trovare il cuore, poi purtroppo Sombra l’aveva imprigionata in una specie di gabbia e così lo ha passato a me affinché poi lo passassi a Princess Cadence. Il merito è soprattutto suo io sono stato solo un… ‘postino’ per così dire.”
“dai, non essere così modesto. Anche tu hai rischiato grosso, senza di te Twilight non sarebbe mai riuscita a salvare l’impero di cristallo quindi ti meritavi una vetrata.” Il draghetto stava arrossendo. “anche se è solo una vetrata immaginaria.” Poi cambiò subito espressione.
“ cosa?” chiese allibito.
“ti ricordo che siamo nella tua testa. Potresti aver creato una finta vetrata solo per vantarti.”
“ah davvero? Appena torneremo a Canterlot vedrai.”
“non vedo l’ora.” Disse Lovely facendogli la linguaccia, che Spike contraccambiò subito, finendo entrambi a ridere.
“ahahah, bene… direi che è il caso di tornare al nostro tour.”
“ti seguo.” Un nuovo schiocco di dita ed eccoli di nuovo a Ponyville.
E così passò tutta la giornata; Spike portò Lovely a visitare ogni angolo della cittadella: dalla Carousel Boutique, con grande gioia della Rarity immaginaria, per la possibilità di avere una nuova modella, fino al quartier generale delle Cutie Mark Crusaders, dove le tre puledrine si stavano cimentando in una nuova impresa, con grande gioia di Spike, il lancio delle torte in faccia e numeri da clown in genere.
“e meno male che questa è la TUA immaginazione.” Commentò Lovely togliendogli una ditata di panna dalla faccia e assaggiandola. Ricominciando a ridere.
I due draghetti rimasero insieme per tutto il tempo ma, prima che qualcuno si faccia strane idee, ci tengo a precisare che, il massimo che avreste potuto vedere, sarebbero stati il tenersi per mano e qualche sorriso contraccambiato da entrambi.

Li riprendiamo a pomeriggio inoltrato sulle sponde del lago di Ponyville, con le gambe in ammollo, ancora a ridere come matti.
“ahahahah wow! Qui da voi non c’è mai un attimo di noia.”
“già… Lovely posso farti una domanda?”
“chiedi pure.”
“prima, hai raccontato a me e a Flutthershy di una gemma, ma quando ti abbiamo trovato nella foresta non c’era niente del genere con te, dov’è adesso?”
“non lo so. Devo averlo perso nella Everfree forest dopo la mia ultima trasformazione.” La draghetta perse per un attimo il sorriso
“stai tranquilla, chiederemo a Zecora di aiutarci a cercarla. Lei conosce la foresta meglio di qualsiasi altro.”
“grazie Spike.”
“di che cosa? Non è un problema per me.” poi però il draghetto sembrò imbarazzarsi. “ehm senti Lovely…”
“sì, dimmi.”
“finora io ho continuato a fare progetti e programmi su cosa fare una volta che sarai ‘guarita’ ma… non ti ho mai chiesto cosa vorresti fare quando sarà finita tutta questa storia. Ti andrebbe di fermarti a Ponyville?”
“beh ecco… non lo so. Di certo dopo quello che ho fatto, non verrei di certo accolta a braccia aperte.” Lovely abbassò lo sguardo.
“tranquilla.” La interruppe Spike “io e le altre resteremo sempre dalla tua parte e presto tutto sarà dimenticato.”
Alla draghetta si illuminarono gli occhi “beh, vedremo cosa accadrà.” Concluse lei, sfoggiando un bel sorrisetto, contraccambiato subito dal piccolo drago.
“credo che sia ora di tornare alla realtà, si sta facendo tardi.”
“forse hai ragione.” Disse lui continuando a sorridere, con le gote leggermente arrossate.
“Ecco…sai cosa devi fare, chiudi gli occhi e dammi le tue mani.”
Una nuova scossa percosse le loro schiene ma, stavolta, era molto più piacevole.
“ok Trixie, puoi riportarci indietro!” urlò Spike.

“Lovely… puoi riaprire gli occhi.”
La piccola obbedì, tutto era tornato normale; era di nuovo nella sua cella, con le catene ai polsi, l’unica differenza era il sole, che ormai stava tramontando.
Spike la guardava sorridente, lei contraccambiò e, senza accorgersene le sue gote erano diventate rosse come mele.
“uhm… dai vostri sorrisi, deduco che deve essere stata una bella giornata.” Nessuno dei due fiatò, i loro sguardi parlavano per loro.
“Spike, dobbiamo tornare in biblioteca, forse le altre hanno bisogno di aiuto.”
Spike però non sembrava volerla ascoltare, fu Lovely a convincerlo: “non ti preoccupare per me, starò bene. Però, voglio che tu mi faccia una promessa…” il draghetto la guardò confuso. “promettimi che correrai qui da me non appena avrete trovato l’incantesimo. D’accordo?”
lui la guardò dritta negli occhi e le rispose: “sarò un fulmine.”
Stava per andarsene ma prima, la piccola lo fermò per un braccio con le gote talmente rosse da sembrare dipinte.
“Spike… un’ultima cosa… SMACK!”
La draghetta lo baciò sulla guancia: “grazie per questa giornata.” Per poi lasciarlo andare.

Spike non ci poteva credere, però era sicuro che non fosse un sogno.
Lo aveva baciato.
Lovely lo aveva baciato!
Spike camminava come se stesse volando, non aveva mai provato una sensazione simile.
Era a dir poco indescrivibile, si sentiva come se la sua guancia fosse stata sfiorata da una stella cadente, potente e travolgente ma allo stesso tempo delicato e magico.
Ora voleva solo liberare Lovely, così da poterla abbracciare e non lasciarla più.
< sarebbe bellissimo. > pensò.
Trixie notò subito l’espressione sognante del draghetto: “qualcuno qui si è preso una bella cotta eh…” gli disse, giusto per canzonarlo.
“cosa?! No… vuoi scherzare. C-cosa te l’ho fa pensare?” balbettò lui.
“ok , tranquillo stavo solo scherzando. Anche se dopo quel bacio…”
“Trixie, ti prego non dire un’altra parola.”
“va bene. come vuoi.”
una cotta… era già cascato una volta in quella trappola.
Rarity, il suo primo colpo di fulmine, quell'unicorno lo aveva catturato grazie al suo bellissimo aspetto e al particolare senso estetico in tutto ciò che faceva e, sebbene non fosse contraccambiato, il draghetto, fino ad allora, non si era mai arreso, tentando in ogni modo di compiacerla. Ormai però era appurato che tra i due c’era soltanto una sincera amicizia e nulla più, anche se Spike si divertiva ancora ad osservare la sua ‘bella’ in ogni sua azione. A ripensarci però il nostro amico si sentiva ridicolo per come si era comportato, come un fan sfegatato davanti al proprio idolo, mettendo addirittura magliette con la foto di Rarity mentre girava per Ponyville. Non voleva fare di nuovo la figura dello scemo. Non doveva correre altri rischi, non avrebbe confermato niente, almeno finché non avesse avuto la certezza di essere ricambiato, anche se… non era così semplice.

Appena Trixie e Spike se ne furono andati, Lovely cambiò espressione. Guardò pensierosa il tramonto, facendo cadere poi il suo sguardo sulle catene: “ah… speriamo solo che reggano.” Sospirò, anche se, in cuor suo sperava di non doverlo mai scoprire.
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda isuf » 16/11/2014, 20:40

complimenti per aver creato una storia così bella,mi ci stò apssionando così tanto che non vedo l'ora che esca un nuovo capitolo ^3^,brava continua così ;)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 16/11/2014, 20:59

Grazie isuf grazie di cuore ; )
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 21/11/2014, 15:40

bene amici... ora le cose cominciano a farsi interessanti.
capitolo 12: metamorfosi
“Twilight! Ragazze!” urlò Rainbow, rompendo quell’orribile silenzio che regnava ormai da ore.
“Venite tutte qui! Credo di averlo trovato.”
“davvero… fammi vedere.” La principessa prese subito il manuale; era un vecchio testo senza titolo, rilegato completamente in pelle, le pagine erano ingiallite dal tempo, ma l’inchiostro si leggeva ancora perfettamente, sebbene sbiadito in alcuni tratti.
“allora?” chiesero tutte in contemporanea.
Twilight alzò gli occhi dal volume: “è lo stesso!” sul volto di tutti si dipinse un enorme sorriso.
“è definito incantesimo della ‘rabbia reincarnata’. Questo sortilegio trasforma i rancori e la rabbia della vittima, in una seconda personalità che prende il controllo del corpo in determinate condizioni, comportando non lo cambiamenti caratteriali ma spesso anche fisici.”
Ora tutto stava cominciando ad avere un senso.
“povera Lovely.” Bisbiglio Flutthershy.
“già… ma ora non conta più.” Disse Applejack. “coraggio zuccherino, andiamo da lei, pronunciamo quel incantesimo e facciamo uscire da quella maledetta cella.”
Le ragazze stavano per lanciarsi al galoppo verso la porta ma Twilight invece sembrò bloccarsi, leggendo l’ultimo paragrafo. “Twilight che c’è?” chiese Applejack
“c’è… che non posso eseguire il contro incantesimo.”
“perché non puoi zuccherino, che succede?”
“non posso eseguirlo perché… non esiste un contro incantesimo!!”
“COSA?!” urlarono i presenti all'unisono.
“qui dicono che il contro incantesimo non è mai stato inventato, tutti i tentativi di annullare il sortilegio hanno portato a conseguenze disastrose.”
“sei sicura?”
“purtroppo sì. Tentare di annullare il sortilegio potrebbe provocare dei veri e propri disastri. Esistono solo due modi per bloccare l’incantesimo… uno è la pietrificazione e l’altro…” non ci fu bisogno di dire altro. Avevano capito tutti a cosa Twilight si riferisse.
“beh… ora non abbiamo veramente altra scelta. Forza prendiamo gli elementi e facciamo in fretta.” Concluse Dash a sguardo basso.
Discord si sentì di nuovo male, le sue gambe divennero di gelatina, aveva un groppo alla gola e tremava come una foglia al vento.
“ma… a Spike come lo diciamo?” chiese Pinkie pie con la criniera divenuta liscia come seta.
Era vero, bisognava dargli la terribile notizia. Ma chi ne sarebbe stata la messaggera? Non ci fu il tempo di pensarci, puntuale come l’apocalisse, Spike entrò nella stanza con un sorrisetto stampato in volto, a Twilight, vedendolo così contento, venne un groppo alla gola: < è più difficile di quanto potessi immaginare. >
Trixie non c’era, le guardie l’avevano chiamata perché avevano aggiustato il suo carro e dovette andare a supervisionare gli ultimi ritocchi.
“buona sera ragazze, state facendo una pausa? Allora, come stanno procedendo le ricerche ?”
nessuno fiatò “ragazze qualcosa non va?” chiese subito il draghetto preoccupato.
La principessa sospirò: “ecco, vedi Spike… abbiamo trovato la formula del sortilegio di Lovely. È in questo libro ma…”
l’alicorno non riuscì nemmeno a finire la frase: “davvero? fammi vedere.” Spike prese di prepotenza il libro dalla telecinesi dell’amica e iniziò a leggere.
Il suo sorriso si invertì un’espressione dubbiosa, il dubbio si trasformò in sgomento e infine in terrore. “no… no… no! Non può essere!” il draghetto lasciò cadere il libro a terra con un tonfo sordo.
“Spike… non sai quanto mi dispiace.”
Lui però era sconvolto: “tu… tu troverai una soluzione vero Twilight?”
nessuna risposta.
“tu non ti sei mai arresa nemmeno quando tutto sembrava perso… dimmi che troverai un’altra soluzione!”
“no Spike, mi spiace ma al momento non abbiamo altra scelta.”
Il draghetto la guardò come un cane bastonato.
“neanche noi ne siamo contente sappilo. Ma dobbiamo farlo… per Equestria.” Chiuse il discorso la principessa.
Però mentre le mane sei stavano per uscire dalla stanza a muso basso Spike si intromise fra loro e la porta.
“Spike per favore spostati.”
“No. Non vi lascerò trasformare Lovely in una roccia!” e, sputando una piccola fiammata, creò una nube di fumo abbastanza fitta da bloccare le nostre amiche.
A quel punto scattò fuori dalla porta, iniziando a correre come non mai.
Le lacrime iniziarono a scorrergli sul viso: < devo tornare da Lovely! Devo farla scappare! > pensò anche se non aveva idea di come avrebbe fatto. In un attimo gli passarono davanti agli occhi tutti i bei momenti di quel pomeriggio. Non poteva permettere che quei ricordi, e molti altri che si sarebbero potuti creare, sparissero in un attimo.

Raggiunse la cella ormai trafelato e con gli occhi bagnati.
“Spike che succede?” chiese Lovely preoccupata dal l’aspetto del draghetto.
“Lovely… non-non ho tempo per spiegarti… devo-devo farti uscire di qui!” e tentò di rompere le sbarre continuando a lanciare fiammate, fallendo però miseramente.
“Spike, cosa stai facendo? Perché ti comporti così?” continuava a chiedere la draghetta ma lui non sembrava sentirla.
“Spike, smettila! Spike! AH!” la piccola si strinse le tempie, guardò terrorizzata la finestra, la luna piena stava sorgendo.
“oh no!”
“Lovely!” Spike sembrò svegliarsi dal suo stato di trans.
La piccola si teneva la testa tra le mani, il dolore era insopportabile anche peggio della notte precedente.
“AH! Spike… vattene da qui!”
“Lovely ma che ti succede?” la draghetta era piegata a terra continuando a tenersi le tempie e lanciando gemiti di dolore.
“SPIKE, VATTENE PRIMA CHE SIA TARDI!!!”
A quel urlo il draghetto sobbalzò, cadendo a terra. Non poté fare altro che guardare Lovely lanciare un ultimo urlo di dolore e cominciare… la sua metamorfosi.
Il draghetto non poteva distogliere lo sguardo da quello inquietante spettacolo: le squame di Lovely cambiarono colore; la sua pelle mutò da rosa a nero pece, la sua cresta giallo sole divenne color rosso sangue e infine i suoi occhi… da quel bellissimo color zaffiro tramutarono in un inquietante color rubino, il tutto contornato da una maligna risata che si era andata a sostituire all’urlo di poco prima.
“ahahahahah finalmente! Sono libera ahahahahah!” quella voce non era più quella innocente e candida di Lovely, era molto più cupa e quasi bitonale somigliante, in modo quasi terrificante, a quella di Queen Chrysalis.
Spike restò impietrito a osservarla “Lovely…” fu l’unica cosa che riuscì a bisbigliare.


capitolo 13: riunione di famiglia
La creatura non sembrò neanche accorgersi della sua presenza, si guardò intorno con fare dubbioso, esaminò le catene ai suoi polsi per poi ricominciare a palare: “uhm Lovely complimenti, di solito odio il tuo stile in fatto di accessori ma… devo ammettere che questi bracciali sono veramente belli anche se… non amo molto queste catenelle…” poi sulla sua faccia si dipinse un sorriso malizioso.
“beh… non ti dispiacerà se faccio una piccola modifica.”
E detto questo staccò le catene dai bracciali con un solo strattone. “ah… molto meglio.”
Il draghetto rimase paralizzato. < ha una forza incredibile. >pensò.
“ guarda un po’. chi abbiamo qui?” chiese improvvisamente lei puntando lo sguardo verso Spike, lui indietreggiò di scatto.
“ehi tranquillo, non ti voglio mica mangiare.”
Detto questo si avvicinò alle sbarre e si aprì un passaggio senza la minima fatica.
“non posso credere che mi abbiamo chiusa in una cella così debole. Mi sa che ero troppo ottimista.”
Spike era impietrito dalla paura.
“tu… tu sei…”
“ah che stupida, non mi sono neanche presentata. Beh sappi che io sono…”
“Spike! Che cosa ti è pres… oh!” la ragazza fu interrotta dal arrivo degli elementi, infuriati.

“oh, ma non è possibile. Certa gente è proprio maleducata a interrompere così le conversazioni.”
“sei Violance vero?”
“chi vuole saperlo?” rispose lei con sguardo beffardo. Poi lo sguardo del drago cadde sui gioielli delle pony, i suoi occhi si accesero.
“ah, quindi siete voi i famosi elementi dell’armonia, bleah.” Disse disgustata.
“sapete con i vostri trucchetti e la vostra maledetta ‘magia solare’ mi avete rovinato la festa ieri notte.”
“quindi sei tu che hai creato quel casino in città.” Disse Rainbow Dash.
“beh… non mi piace vantarmi ma… sì, sono stata io. Notevole vero?” la pegaso scoppiò a ridere.
La demone la guardò furente.
“ahahah… scusa piccola, ma non arrivi neanche al mio zoccolo sinistro. Non puoi essere la famosa Violenza che ha distrutto mezza città.”
“beh io almeno non sembro un pollo gigante?”
Dash si infuriò: “prova a ripeterlo.”
La demone si stava iniziando a divertire.
“che c’è hai paura, Rainbow Splash.”
La pegaso perse il controllo: “ora ti faccio vedere io!” e si lanciò verso Violance, ma questa l’afferrò per un zoccolo scaraventandola contro il muro.
“mai sottovalutare le botti piccole, e comunque il mio nome è Violance, trattalo bene. Mi piacerebbe continuare questa conversazione ma… ho un lavoro da portare a termine.”
“non fare un altro passo!” urlò la principessa, caricando il suo corno.
“non ti permetteremo di uscire da qui!”
“davvero principessa? forza, vediamo che sai fare.” La punzecchiò Violance.
La provocazione funzionò; Twilight iniziò a lanciare raggi magici a raffica verso la demone ma questa, come neanche un ninja sarebbe stato in grado di fare, schivava ogni colpo con grande agilità e, soprattutto, con in volto un sorrisetto beffardo e saputello.
La principessa, dopo quasi una trentina di colpi a vuoto, fu costretta a fermarsi, sotto lo sguardo allibito delle amiche e quello compiaciuto di Violance.
“è stato molto divertente ragazze. Ma ora… se volete scusarmi…” e detto questo uscì dalla porta.
“GUARDIE, FERMATELA!” urlò Twilight e subito un gruppo di guardie armate le si parò davanti.
“oh andiamo… volete proprio farmi divertire stasera” disse la demone, gettandosi come una palla da bowling in mezzo al gruppo di armati. Quale fu la sorte di questi ultimi lo potete immaginare; Violance era una furia inarrestabile e, con pochi colpi ben piazzati, lasciò le guardie stramazzare a terra per poi scappare.
Le ragazze aiutarono Rainbow a rialzarsi e corsero al inseguimento della demone, seguite a ruota da Spike, ancora sconvolto.

“ah, perfetto. Qua fuori sì che si respira.” Disse Violance uscendo nel giardino del castello.
Prese una bella boccata d’aria, giusto in tempo per vedere gli elementi arrivare alle sue spalle e le principesse davanti a lei.
“RESTA FERMA DOVE SEI!” urlarono i due alicorni.
La demone sorrise: “io vi consiglio caldamente di mettervi al riparo!” a quel punto la luna la illuminò completamente e lei iniziò a ridere: “adesso vedrete di cosa sono veramente capace! Ahah AHAHAH”
le sue risate divennero sempre più sonore e fragorose, così come il suo corpo; le sue dimensioni aumentarono fino a spezzare i bracciali, i suoi denti e i suoi artigli crebbero fino a diventare come quelli di uno squalo. Alla fine di quella esibizione Violance aveva raggiunto le dimensioni di un ursa minor.
“ragazze che sta succede-wow!” urlò il draconequus appena giunto fuori di corsa.
“sei un po’ in ritardo Discord.” Rispose acida Rainbow, guardata storta dalle altre, non era certo il momento per fare la polemica.
“oh, ma guarda un po’ chi si rivede dopo tanti anni.” Disse Violance puntando lo sguardo verso Discord.
Lui rimase paralizzato.
“non ti aspettavi che fossi in grado di cambiare dimensioni vero?” continuò lei con sguardo compiaciuto.
“sai, col tempo ho migliorato le mie abilità. Sono riuscita a distruggere ½ città in una notte sola, sono andata ben oltre le tue più caotiche aspettative, non ho forse ragione… papà?”
“CHE!?” fu ciò che urlarono tutti i presenti all’unisono

Discord se prima era sorpreso, ora definirlo sconvolto era un eufemismo.
“p-papà?” ripeté un paio di volte deglutendo rumorosamente.
“perché fai quella faccia? Non dovresti essere così sorpreso dopo tutto. Prova a pensarci tu mi hai creato, mi hai donato la vita. quindi non puoi essere che mio padre… anzi papà direi che suona molto meglio, non trovi?” concluse Violance con un sorrisetto saccente in volto.
“tu sei pazza.” Fu l’unica cosa che Discord riuscì a dire.
“detto da te papà è un complimento.”
“mi dispiace Violance.” Disse Twilight sprezzante.
“ma credo che la tua riunione di famiglia sia appena stata annullata. PRINCESS CELESTIA!!!” a quelle parole la principessa solare insieme alla sorella iniziò ad eseguire l’incantesimo della sera prima.
Ma... “eh no! Questa volta NO!” Violance afferrò con una zampata Celestia, eliminando la concentrazione di entrambe.
La principessa iniziò a dimenarsi tentando di liberarsi.
“uhm, lasciami andare bestiaccia! O ti rispedisco da dove sei venuta!” la minacciò la principessa, caricando il corno.
“ahah… principessa.” la rimproverò la demone con sguardo saccente.
“lo sa che non è educato comportarsi in questo modo. Lo dovrebbe sapere.”
E, così come si farebbe con una candela, Violance mise due artigli sul corno di Celestia, iniziando a stringere, spegnendolo.
“aaaaaaaaaah! LASCIAMI! LASCIAMI!” urlò l’alicorno in preda al panico.
“NO SORELLONA!” urlò princess Luna terrorizzata.
“LASCIALA ANDARE VIOLANCE!” urlò Twilight.
“ok… tanto mi stava stancando sentirla urlare.”
E lasciò cadere la principessa svenuta sull'erba, il suo corno era gonfio e sembrava pulsare.
Tutti corsero immediatamente da lei mentre la demone osservava la scena: “bene, ora che mi sono liberata di Princess Molesta, avrò la notte tutta per me.” disse poi sorridendo.
“QUESTA TE LA FACCIO PAGARE!” urlò Princess Sparkle fuori di sé.
Violance scoppiò a ridere: “ahahah la tua faccia mi fa morire, hai uno sguardo così furente e deciso. Ti dovresti proprio vedere adesso. Ahahahah.” Twilight era letteralmente in fiamme dalla rabbia.
“se davvero credete di potermi fermare allora vi dico che potrebbe esserci un piccolo ostacolo per voi. Un piccolo e Scottante ostacolo.” E lanciò una fiammata verso i nostri a amici, per fortuna le guardie intervenirono giusto in tempo per bloccare l’attacco, prima con la magia, permettendo poi alle altre guardie di portare l’acqua per estinguere le fiamme e lasciando così alle principesse e agli elementi di rifugiarsi nel castello. Nel frattempo Violance aveva ripreso l’attività della sera prima, con anche grande enfasi per di più. “ora sì che potrò divertimi ahahahah.”

Le nostre amiche si trovavano, soccorsa Princess Celestia e affidata ai medici del castello, nella sala del trono intente a cercare una soluzione.
Twilight e Luna erano letteralmente in preda al panico.
Le emozioni le stavano soggiogando erano estremamente preoccupate per Princess Celestia ma, allo stesso tempo, erano in preda alla rabbia nei confronti di Violance.
Camminavano avanti e indietro per la sala, quasi a formare un solco nel pavimento.
Rainbow Dash stava impazzendo dal nervoso: “ah… Twilight, stando qua perdiamo solo tempo! Dovremmo essere là fuori a combattere con quella bestia.”
“e come pensi di combatterla senza un piano. EH?” commentò Discord.
“tu stanne fuori!” urlò la pegaso.
“ti ricordo che questa situazione è tutta colpa tua! È tua figlia che sta distrugg..”
“VIOLANCE NON è MIA FIGLIA.” Urlò il draconequus.
“quella è completamente pazza.”
“tale padre, tale figlia.”
“SMETTETELA!” sbottò Spike riemerso, finalmente, dal suo stato di trans.
“è tutto il giorno che litigate! Adesso basta! Se volete scannarvi fatelo pure ma dopo! PRIMO: battersi così non serve a niente e non migliora di certo la situazione e SECONDO: Lovely non è una bestia e benché meno una pazza. Quindi Dash piantala di chiamarla così intesi!”
“Spike tesoro.” Lo interruppe Rarity per calmarlo. “quella non è più Lovely, lo sai. Non devi agitarti così.”
Il draghetto allora cambiò tono. “lo so, ma… sono certo che Lovely non sia scomparsa, Violance avrà anche il controllo ma sono certo che lei sia ancora lì.”
Poi, rivoltosi ai due litiganti, disse: “litigando così e insultandola non la aiuteremo di certo, lei ha bisogno d’aiuto, non di ulteriori nemici.”
Rarity fece una strana smorfia, mista di stupore, per la reazione leggermente spropositata del amico, di accettazione, perché, dopo tutto, aveva ragione e, un poco di invidia. Non capiva bene il perché, ma sentiva come una sensazione di gelosia nei confronti di Lovely. non riusciva a concepire l’idea che Spike difendesse, con così tanto ardore, una ragazza, che aveva conosciuto meno di due giorni prima.
“d’accordo Spike… hai ragione.” Ammise Rainbow, Discord abbassò il capo.
La sala piombò di nuovo nel silenzio.
“hm… scusi Princess Luna…” chiese timidamente Flutthershy, attirando l’attenzione di entrambi gli alicorni.
“non potrebbe essere lei a far sorgere il sole?”
tutti assunsero un espressione confusa.
“voglio dire… Princess Celestia si era resa responsabile sia che della Luna mentre voi eravate in esilio. Non potrebbe fare anche lei la stessa cosa stasera?”
“lo sai Flutthershy hai proprio ragione.” La pegaso arrossì.
“mi spiace smorzare l’entusiasmo.” Prese la parola Princess Luna.
“ma solo mia sorella ha il potere necessario per eseguire entrambi gli incantesimi… io non ne sono in grado purtroppo.”
Flutthershy però non si perse d’animo. “però… c’è qualcun altro in grado di farlo, mi sbaglio?”
“io lo farei Flutthershy ma…” disse Twilight a sguardo basso.
“l’alternanza del giorno e della notte spetta solo alle rispettive principesse, è di un livello troppo avanzato per me. mi dispiace.”
Ma la pegaso sembrò sorpresa. “ecco… Twilight mi spiace ma… io non mi stavo riferendo a te.”
“eh?” chiesero tutti fissandola storto.
L’elemento della gentilezza puntò lo sguardo verso Discord.
“io?” chiese il draconequus.
“lui?” urlarono tutte le altre.


capitolo 14: l'incubo di ogni pony
Tutti nella stanza erano sconvolti per l’affermazione della pegaso ma lei sembrò non darci molto peso e continuò il suo discorso: “vi ricordo che quando Discord aveva seminato il caos più completo a Ponyville era in grado di alternare il giorno e la notte con una rapidità a dir poco anormale.”
Poi si rivolse al draconequus: “di conseguenza per te non dovrebbe essere un problema creare una zona di sole abbastanza grande per intrappolare Violance, permettendoci così di usare finalmente gli elementi.”
“beh… io credo di..”
“whoa whoa whoa. Aspettate un minuto.” Fermò la conversazione Rainbow.
“Flutthershy, stiamo parlando di Discord davvero ti fidi a lasciare nelle sue zampe la salvezza della città? Insomma lo sai..”
“Rainbow ora basta!” le disse Twilight seccata.
“e da ore che non fate altro che scontrarvi e non è affatto d’aiuto. Nemmeno io mi fido ciecamente di Discord ma al momento non abbiamo alternative.”
Poi puntò lo sguardo sul Draconequus. “e tu… prova a fare il furbo e ti assicuro che tornerai di pietra prima di quanto pensi.”
Il dio del caos deglutì rumorosamente.
“Zuccherino fermati un secondo.” Urlò Applejack bloccando Twilight sull’uscio.
“so che sei preoccupata e che il tempo stringe ma… di Violance si può dire di tutto tranne che sia una sciocca come pensi di trascinarla nella trappola?”
“hm… beh… ecco io…”
“lo farò io.” Disse Spike.
“porterò io Violance da voi.”
L’alicorno lanciò un occhiata preoccupata alle amiche.

“Spike, sei proprio sicuro? Vioglio dire Violance…”
“Twilight conosco i rischi.” Il draghetto era deciso.
“ma qui non si tratta di me ma dell’intera città. È colpa mia se Violance è riuscita scappare, devo rimediare in qualche modo.” La principessa però non cambiò espressione.
“Twilight… Lovely ha bisogno del nostro aiuto, lei non può farcela da sola.”
Alla fine la principessa abbassò il muso.
“ah. D’accordo Spike… ma se Violance ti torce una sola squama non rispondo più di me.”
Spike rise sotto i baffi, non dubitava delle parole di Twilight, ma si era per un attimo immaginato la scena di Twilight fuori di se contro Violance. Anche se sapeva che Lovely non ne aveva colpa.
“avete tutti chiaro quello che dovete fare?”
tutti acconsentirono decisi.
“perfetto ANDIAMO!!” e tutti corsero fuori.
Era il momento di affrontare quel demone completamente fuori controllo.

“dobbiamo raggiungere il confine a nord-est della città!” urlò l’alicorno viola continuando a galoppare ad alta velocità.
“è la zona migliore. Discord prima esegui l’incantesimo meglio è. Comincia a prepararti!”
“sì signora!” urlò in risposta il draconequus, concentrandosi sulla formula.
Violance però non era certo così sciocca da scordarsi da loro: “poveri sciocchi. Discord oltre che il carattere deve aver perso anche la memoria…”
e lasciò la sua ‘adorata’ attività iniziando a inseguire i nostri amici con sguardo malizioso e un sorriso quasi contorto.
Applejack si voltò di scatto e, accortasi di avere il demone alle calcagna, urlò al gruppo: “ragazzi più veloci! Violance ci sta tallonando!”
“Discord! Sbrigati con quell’incantesimo!” gli urlarono entrambi gli alicorni.
“ci sto provando!” urlò l’ex dio caotico. Qualcosa non andava, forse era per la situazione stressante, o per la corsa estenuante, ma i suoi poteri sembravano essere bloccati.
“ma perché non succede niente… andiamo!” continuava a pensare, sembravano non volerlo ascoltare.
Un urlo improvviso attirò la sua attenzione: “aaaaaaaaaaaaaah!”
“attenta Flutthershy!”
il draconequus la strattonò giusto in tempo per evitare che finisse sotto le zampe di Violance.
“grazie mille Discord.”
“mi ringrazierai più tardi, ora galoppa.”
Violance intanto osservava la scena divertita: “ahahah dovreste vedere le vostre facce piccioncini. Una cosa davvero esilarante! Ahahah.”
Discord si fermò, era rosso dalla rabbia: “VIOLANCE! QUESTA TE LA FACCIO PAGARE!”
Il demone tentò di trattenersi ma alla fine scoppiò in una grossa e grassa risata.
“ahahahah tu farmela pagare? Ahahah. Allora non mi sono sbagliata… oltre che mollaccione sei diventato anche uno smemorato.”
“MOLLACCIONE!?” urlò Discord, ormai fuori di se.
“ORA TI FACCIO VEDERE IO!!!!!!! BECCATI QUESTO!” ritrovando improvvisamente le forze, lanciò una vera e propria bomba di energia contro il demone, che però restava impassibile.
All’inizio il colpo sembrava così potente che persino Violance per un attimo tentò di indietreggiare.
Ma… man mano che si avvicinava la sfera sembrò rimpicciolirsi, sempre di più, e, poco prima di raggiungere Violance, scomparì come una piccola scintilla.
Il demone scoppiò di nuovo a ridere: “mollaccione, smemorato e anche imbranato! Ahahah”
“Discord che ti succede?” chiese Twilight avendo assistito alla scena.
“io… io non capisco…”
“oh andiamo!” li interruppe Violance.
“se tu Discord non ci arrivi, credevo che almeno il ‘famoso elemento della magia’ lo capisse al volo.”
Twilight la guardò confusa, il mostro alzò gli occhi al cielo.
“provi a pensarci Princess Twilight, cosa succede quando si eseguono più incantesimi contemporaneamente?”
la principessa non capiva dove quella pazza voleva andare a parare: “semplice si utilizzano più energie e di conseguenza più l’incantesimo è potente più…”
l’alicorno cambiò espressione.
“oh no.”
“ti prego Twilight, dimmi che non stai pensando a quello che penso io.” Le chiese Discord deglutendo.
“temo proprio di sì” le rispose lei.
Il dio caotico però non si voleva arrendere: “stai mentendo Violance!” urlò.
“perché dovrei? In fondo me lo dissi tu stesso la notte della mia nascita… io, in fondo, non sono altro che un tuo incantesimo e, come tale, io traggo la mia energia e i miei poteri da te. Ah giusto me ne ero quasi dimenticata, vi ringrazio profondamente ragazzi.”
I tre la guardarono storto.
“normalmente non sarei mai stata in grado di fare tanti danni in così poco tempo. Posso attingere la mia forza dall'energia lunare ma… non è mai abbastanza. Anche perché quella maledetta di Lovely scappa da una città all’altra, impedendomi di ‘compiere il mio lavoro ’come aveva cercato di fare anche ieri notte, ma… grazie al vostro patetico tentativo di aiutare quella ‘innocente creatura’ non solo mi avete permesso di portare a termine la mia missione come si deve, ma ora… posso attingere da Discord la magia caotica sufficiente… per distruggere non solo Canterlot… MA L’INTERA EQUESTRIA!”

Ai tre cadde letteralmente la mascella a terra.
“dominerò su tutto e su tutti! Sarò l’incubo di ogni pony! soprattutto ora che la vostra... Princess Molesta è fuori gioco e la luna piena domina il cielo… non c’è niente che potrà fermarmi! Ahahahahahah.”
Dopo quell’ultima risata le gambe di Discord cedettero all’improvviso, dovette reggersi con le braccia per non cascare a terra.
“Discord!”
Flutthershy corse subito ad aiutarlo; rimase paralizzata, il draconequus sembrava star bene ma guardando la sua coda notò con orrore che era divenuta completamente grigia e sembrava priva di vita.
L’elemento della gentilezza lo aiutò a rialzarsi, mentre il demone osservava il tutto con un sorriso a 32 denti: “perfetto, tutto così maledettamente perfetto.”
Prese un bel respiro.
“ora che ti sei reso finalmente conto della situazione, spero che capirete e mi lascerete finalmente in pace! Non ho più niente da spartire con voi! ADDIO!”
scioccò le dita e sparì in una nube di polvere nera teletrasportandosi dall’altra parte della città.

ANGOLO DI BRUGHY98: ciao ragazzi finalmente sono riuscita a... *sente uno enorme schiamazzo* ZITTI! d'accordo, fatemi mettere le mani avanti; quando scrissi questo capitolo tempo fa non avevo ancora visto le ultime due puntate della quarta stagione, di conseguenza non sapevo che esistesse quel minotauro succhia poteri di Tirek, me ne sono resa conto delle somiglianze con Tirek solo quando trascrissi la storia sul mio pc, quindi non tormentatemi. grazie. ad ogni modo Violance ormai è fuori controllo. e il povero Discord... ormai si sta meritando veramente questo appellativo non trovate? forse ho leggerissimamente esagerato però... mi piace troppo come sta andando avanti la situazione. *evil face* con questo vi saluto.
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Clessidrus » 21/11/2014, 15:51

Odio essere ripetitivo, ma come sempre ti dico che questa è una di quelle fanfic che non smetterei mai di leggere. Non hai la ben che minima idea di quanto mi piaccia la tua storia. Dai continua così, voglio altri capitoli succosi e piccanti.



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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 21/11/2014, 19:52

Grazie clessy
indovina poi cosa c'è di nuovo su EFP ;)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 22/11/2014, 18:03

bene :D andiamo avanti!!!! :dashsmile: :dashsmile:

capitolo 15: questione di fiducia o semplice paura?

“Twilight!” urlò Applejack
“si può sapere cosa succede?”
“succede che sono uno stupido ecco cosa.” Disse Discord, appoggiato a Flutthershy.
“ho creato un mostro, che tra l’altro mi supera in pazzia.”
“prima Violance ha detto che non possiamo fermarla. E… io sinceramente comincio a crederlo.”
“NON PROVARE NEANCHE A PENSARLO TWILIGHT SPARKLE!” Le urlò princess Luna con il tono di voce reale.
“ti sei trovata in situazioni ben peggiori di questa e, anche senza l’aiuto di mia sorella, sei comunque riuscita a capovolgere la situazione a tuo favore. Ce la farai anche questa volta, ne sono sicura.”
Twilight sorrise.
“ma che succede a Discord?” chiese Pinkie.
“succede che ho creato, non solo un mostro, ma anche una sanguisuga.”
Rainbow Dash lo guardò confusa.
“Violance, come qualsiasi incantesimo che si rispetti, prende energia dal suo creatore per continuare a vivere.” Le disse Princess Sparkle.
“E più lei chiede energia, più io mi indebolisco.”
“e di conseguenza anche i suoi incantesimi sono più deboli.”
“fantastico…” disse Rainbow “se Discord è così debole come faremo a fermare quel incantesimo impazzito?”
“non sono così debole… posso ancora tentare a- ah!” Discord tentò di stare in piedi, ma con scarsi risultati.
La cosa peggiore e che anche le sue gambe divennero completamente grigie e prive di forza
“attento.” Flutthershy si rimise al suo fianco per reggerlo.
“visto… non si regge neanche in piedi. E ora che si fa?”
tutti rimasero in silenzio.
Il draconequus però alzò lo sguardo. “ragazze forse ho un’idea… nelle mie condizioni non sono in grado di eseguire l’incantesimo però… ci sarebbe un modo per ridarmi i poteri necessari.”
Tutti ascoltarono impazienti. “l’unico modo che ho per ‘ricaricare’ i miei poteri e che voi… mi cediate… gli elementi.”
“COME?” fu la reazione di tutti i presenti.
“solo per pochi minuti… il tempo sufficiente per creare l’incantesimo… non-non appena Lovely sarà tornata in se anche i miei poteri torneranno normali e potrò continuare da solo.”
“SCORDATELO!!!” urlò Dash.
“ti abbiamo già concesso troppa fiducia finora.” Continuò Rarity.
“e poi chi ci si assicura che una volta ottenuti gli elementi poi li restituirai.”
“già. Chi ci dice che poi non ti alleerai con il tuo incantesimo. Non mi stupirebbe.”
“guardatemi…” rispose Discord.
“nelle mie condizioni, tra tutte le persone con cui potrei formare un’alleanza, Violance è in fondo alla mia lista. Insomma… mi sta letteralmente prosciugando.”
Le due lo guardarono storto.
“so che non mi credete… ma vi giuro su tutto quello che volete che ve li restituirò.”
“no Discord, te lo puoi scordare!” urlò Rainbow.
“forse tu non sarai d’accordo… ma sono sicuro che la tua amica Twilight saprà cos’è più giusto fare.”
Twilight, chiamata in causa, fu inflessibile.
“no.”
“cosa?” chiese Discord confuso.
“ho detto no Discord. Potrai anche dire di essere cambiato… ma cederti gli elementi è un rischio che non posso permettermi di correre.”
“e allora come pensi di fare principessa?” chiese Discord sarcastico.
“lo farò io!”
“stai scherzando vero?”
“ma Twilight tu stessa hai detto che…”
“so… quello che ho detto Shy… però al momento non ho altra scelta. Non volevo dirlo ma… Princess Celestia mi ha insegnato un incantesimo per una situazione del genere.”
“scusa Twilight ma… PER QUALE MOTIVO NON CE L’HAI DETTO PRIMA!?” urlò Rainbow.
“perché, Rainbow, è un incantesimo estremamente complicato! e non sono sicura che funzioni!” rispose la principessa con lo stesso tono.
“beh, se non c’è altro modo… vale la pena provare.”
“bene allora.” Concluse Sparkle.
“Discord… tu resta qui. E non provare ad avvicinarti agli elementi! Spike… tu tienilo d’occhio e non perderlo di vista.”

Stavano per galoppare verso lo scontro con Violance… tutte tranne Flutthershy.
“forza Flutthershy… andiamo.” La pegaso però non voleva muoversi, era come bloccata.
Discord la fissava con il suo sguardo da cucciolo, ancora appoggiato al suo fianco.
“Flutthershy, tu ti fidi di me… non è vero?” a quella domanda la pegaso si irrigidì.
< e adesso che faccio? > pensò.
Voleva bene a Discord e sapeva che, in quelle condizioni, il draconequus, non sarebbe stato in grado di nuocere a una mosca… benché meno di mentirle ma… già una volta aveva usato quel trucchetto per farla andare contro le sue amiche.
Poteva davvero essere così ignobile?
< no! Non può essere così… però… >
“Flutthershy… non anche tu.”
Il silenzio dell’elemento della gentilezza valeva più di mille parole.
“Spike… prendi Discord per favore.”
Il draghetto, chiamato in causa dalla pegaso, si avvicinò al draconequus che gli si appoggiò alle spalle senza dire una parola. aveva un’espressione a dir poco sconvolta: < persino Flutthershy mi considera un mostro > quella frase continuava a riecheggiargli nella testa mentre la osservava galoppare via ad alta velocità.

“pronte ragazze? In posizione.”
La cinque mane si disposero attorno all’amica.
“la giornata non può più aspettare, è il tuo momento per brillare. Come principessa ti ordino di alzare… quel astro dal colore che ogni sorriso sa ravvivare!”
la principessa illuminò il suo corno di una luce sempre più intensa.
Le sue amiche non lo avevano mai visto così… neppure quando aveva sfidato l’ursa minor inferocita, elaborando più di quattro incantesimi contemporaneamente.
“eh NO!” urlò Violance
“ancora non avete capito PRINCIPESSA IMPICCIONA! Ora vediamo cosa ti inventi…” e detto questo, con un forte colpo di coda, sbalzò le nostre amiche contro un muro, troppo concentrate per schivarlo.
“e ora… come piatto del giorno… Elementi arrosto!”
le nostre amiche erano stese a terre, non potevano rialzarsi.
< è la fine > pensò Twilight, preparandosi a ricevere il colpo fatale, stringendo i denti.
“NO!!!” fu l’unica cosa che sentì, poi più nulla.

Non sentiva nulla, nemmeno un po’ di dolore o calore
< che cosa sta succedendo? >
Twilight riuscì ad aprire gli occhi e una bolla di protezione brillava sopra la sua testa e quella delle amiche, proteggendole dal fuoco.
“ma che… TU!” Violance smise di espirare la sua fiammata e rimase a fissarlo.
“Discord?!” fu la reazione degli elementi.
Il draconequus si reggeva a malapena sulle zampe e perdeva sempre più colore. Infatti per mantenere l’incantesimo doveva appoggiarsi a Spike.
La principessa non ci pensò su due volte e, riuscita a rialzarsi da terra, si teletrasportò da loro insieme alle altre.
“testone che non sei altro! Sei più grigio di uno straccio per la polvere… eppure continui a proteggerle. Perché?”
“perché sono mie amiche… ecco perché.” Violance si mostrò nauseata.
“amiche? Che ne sai tu dell’amicizia? Tu stesso mi hai insegnato a non credere in quello stupido sentimento. I mostri come noi non hanno amici lo sai.”
“io non sono come te.”
“piantala con questa messa in scena da santarellino, mi fai venire la nausea. Perché non torni la leggenda che eri… il grande e potente Discord. I tuoi poteri tornerebbero quelli di un tempo… riotterresti… la tua libertà! Dimmi, cosa ti ha dato questa ‘amicizia’? divieti, occhiatacce e insulti. Veramente un ottimo affare.”
Discord restava in silenzio.
“papà… unisciti a me, insieme saremmo imbattibili. Ti restituirò i tuoi poteri e sarò per sempre al tuo servizio. Non ti pare allettante?” detto questo gli porse una zampa invitandolo a salire.
“pensaci: io e te, nessuna regola, nessun legame, nessun divieto, puro caos e distruzione.
Discord rimase immobile, per quanto fosse folle, dovette ammettere che Violance non aveva tutti i torti.
Gli passarono in un attimo tutti i discorsi di quei giorni:
prima Rainbow - “tu non sarai mai mio amico, per me resterai sempre il mostro che sei sempre stato… tale padre tale figlia.”
Poi Rarity: “ti abbiamo concesso anche troppa fiducia finora.”
Twilight: “darti gli elementi è un rischio che non posso permettermi di correre.”
E infine il silenzio e lo sguardo basso di Flutthershy.
stava quasi per accettare quando all’improvviso < Discord! >
gli tornò in mente la discussione avuta con Lovely.
“non sei il mostro che credi e diffida da chi dice il contrario! Sei cambiato. E inoltre… ora hai ciò che io non ho mai avuto: degli amici, una casa, la libertà di andare dove vuoi e di usare i tuoi poteri a fin di bene. Se diventerò una statua per me non cambierà niente… tu invece… perderesti tutto… tutto… tutto.”
< Lovely ha ragione! Non posso mollare tutto. Non ora! Però… >
“allora?” Violance cominciava a spazientirsi.
Discord riuscì a rimettersi in piedi da solo e, a fatica, raggiunse la zampa del drago, sotto lo sguardo allibito di tutti.
Con sguardo sprezzante la fissò dritta negli occhi e disse: “piuttosto mi trasformerei in un blocco di marmo!”
a quel punto il demone esplose “ragazze scappate!” gridò il draconequus.
In un impeto di rabbia il demone afferrò Discord come un pupazzo rischiando quasi di stritolarlo.
“TU… CAPRONE TESTARDO! TI HO OFFERTO UNA CHANCE CHE MOLTI AVREBBERO PAGATO ORO!”
poi però sembrò calmarsi improvvisamente.
“d’accordo. Sai cosa ti dico, farò da me. come ho fatto negli ultimi due millenni del resto. Ma prima…”
“aaaah!” Discord si sentì come se venisse stritolato in una morsa.
In realtà Violance non aveva stretto la presa… aveva fatto di peggio:
“ah! Ora che ho ottenuto ciò che mi serviva… non mi servi più caro straccetto. Goditi la discesa.”
Detto questo lanciò Discord contro un muro davanti a se che si crepò all’impatto.
Il povero draconequus rimase accasciato al suolo, perdendo ciò che restava del suo colore
“ora non fai più l’eroe vero?”
Discord non proferì parola, si limitava a respirare affannosamente.
“bene, come pensavo.”
In realtà… “n-non t-ti libererai di me… così facilmente.”
Disse all'improvviso il draconequus tentando di rialzarsi.
“come dicevo… sei testardo. Ma perché ti sforzi tanto? Per degli stupidi pony tra l’altro.”
“te l’ho già detto il perché…”
“uffa! Stai diventando noioso con questa tiritera. Ragazze non lo pensate anche vo…” Violance guardò dove, poco prima, erano gli elementi.
ora invece… “oh ma guarda un po’… le tue cosiddette amiche ti hanno lasciato da solo. Questa sì che è un amicizia veramente forte e indiscriminata.”
Discord non poteva crederci: < m-mi hanno abbandonato? Mi hanno abbandonato! Ma… >
“visto cosa succede a lasciarsi abbindolare da degli insulsi pony e dai loro stupidi discorsi.”
L’ex dio caotico abbassò lo sguardo, una lacrima gli scese sulla guancia sinistra, ma all’improvviso… vide come una scintilla brillargli vicino, una sensazione di vigore e forza lo pervase…
< d’accordo… adesso o mai più! > “ahahahah.”
“cos’hai da ridere straccetto?” chiese Violance.
“rido perché ora ho capito di tutto.” Il demone lo guardò confuso.
“sai Violance… tu non puoi vincere. Avrai anche dalla tua parte la mia magia e la tua stazza ma resti pur sempre sola.”
“anche tu sei rimasto da solo però.”
“ti sbagli… io non sono mai solo. Le mie amiche saranno sempre al mio fianco anche se non puoi vederle.”
“wow… la perdita di poteri deve averti dato alla testa.”
“qui l’unica fuori di testa sei tu!”
il drago iniziò ad innervosirsi
“ti sei proclamata ‘l’incubo di ogni pony’… credi di sapere tutto ma sei solo una presuntuosa.”
Il demone strinse i denti.
“tu non capirai mai cosa sia l’amicizia, una magia talmente potente che nessuno può battere. Lovely potrebbe ma tu… ah neanche tra un milione di anni. Resterai per sempre un mostro solitario e soprattutto… UN SORTILEGIO MANCATO!”
“ORA BASTA!”
Violance perse la testa.
“VEDIAMO SE FARAI ANCORA LO SBRUFFONE QUANDO SARAI PIATTO COME UNA FRITTELLA!”
alzò la zampa pronta a colpire.
“addio papà!”
“ehi Violance!”
“ah!” prima che riuscisse a completare la sua mossa, Violance fu colpita in piena faccia da masso, scagliatole da poco lontano.
“chi è l’aspirante suicida che l’ha tirato?”
“SONO STATO IO!” gridò Spike, spuntando da dietro un mucchio di macerie.
“ahah. vattene moscerino. Ho altro da fare che badare a uno come te.”
“che c’è Violance… hai paura?”
il draghetto aveva uno sguardo beffardo dipinto in volto.
“non mi provocare moccioso! O te ne pentirai.”
“allora prova a prendermi!” la linguaccia del draghetto fu l’ultima goccia.
“ROAARRRR! TE LA SEI CERCATA. SEI MORTO! E… con te farò i conti più tardi.”
Spike iniziò a correre come un fulmine, doveva allontanarla il più possibile.

Anche se Discord aveva capito il piano, non poté fare a meno di tirare un enorme sospiro di sollievo per non essere stato calpestato.
“grazie al cielo! però Twilight non potevi farlo un po’ prima?”
“avrei anche potuto lasciarti schiacciare.” Disse ironicamente la principessa annullando l’incantesimo dell’invisibilità.
Il draconequus non controbatté, limitandosi a sorridere.
Pian piano anche gli altri elementi tornarono visibili, la dolce Flutthershy era al suo fianco ma…
“Flutthershy… ma il tuo girocoll…”
Discord si guardò il collo… ed eccolo lì… la pegaso gli aveva agganciato il suo elemento… adesso capiva da cosa derivava quella sensazione di vigore.
“shy… i-io.”
“mi dispiace aver dubitato di te.” la pegaso aveva un sorriso che valeva più di mille parole.
“Discord… a nome di tutte… grazie.”
Disse improvvisamente la neo principessa.
“e… scusaci.”
Il draconequus non rispose, limitandosi a sorridere. Lentamente le giumente consegnarono al dio caotico i girocolli e il diadema.
L’ultima fu Rainbow Dash, ancora un po’ titubante: “ehi, non provare a fare il furbo eh.”
Discord alzò gli occhi al cielo ma cerco di non dar peso alla cosa.
Una volta che tutti gli elementi furono riuniti il dio caotico alzò le mani al cielo e, con una luce a dir poco accecante, ritrovò colore ed energia.
“ecco… così dovrebbe andare.”
“il tuo compito però deve ancora cominciare…” Continuò l’alicorno
“raggiungiamo Spike, sta attirando Violance verso est, Princess Luna ci sta aspettando. Speriamo di arrivare prima che quel demone faccia qualcosa di irreparabile.”
Detto questo azionò l’incantesimo di teletrasporto e, in pochi secondi, arrivarono sul posto, precedendo Violance.
Discord si avvicinò a Princess Luna, la quale però si mise a ridere sotto i baffi:
“cos’hai da ridere?” chiese il draconequus.
“niente eheheh” tentò di rispondere la principessa.
Il dio caotico si mostrò per un attimo offeso… ma dovette ammettere che l’alicorno non aveva tutti i torti, con tutte quelle collane e la corona in testa sembrava un albero di natale. Decise di non darci troppa importanza e si preparò al incantesimo:
< ora speriamo solo che Spike riesca a condurre quella pazza fin qui. > pensò Discord.
< siamo tutti nelle tue zampe piccoletto. >


capitolo 16: l'alba mal voluta.

Spike correva con tutte l’energia che aveva in corpo, non aveva mai corso così tanto in vita sua, era terrorizzato.
Si fidava di Twilight, e del suo piano, ma… avere Violance alle calcagna non era certo una situazione piacevole.
Il demone lo inseguiva ad alta velocità… i suoi denti e i suoi artigli erano sempre più vicini.
< andiamo! Gambe non mollatemi! > continuava a ripetere nella sua testa.
“VIENI QUA MOSCERINO!”
“TE LO SOGNI, PAZZA SCATENATA!” urlò lui.
< provocarla così mi sta facendo rischiare grosso… ma almeno la sto attirando verso Twilight. >
“ORA MI HAI STANCATO!!!!” il demone lanciò una fiammata verso il povero draghetto, riuscì a schivarlo per un pelo, ma inciampò e finì in un vicolo chiuso.
Sbatte violentemente contro il muro e, appena rialzatosi, vide Violance avvicinarsi con un sorriso malizioso.
< sono in trappola! >
“AHAHAHAH! Sei arrivato al capolinea insettino!”
Spike era terrorizzato gli restava un'unica possibilità:
“Lovely… ASCOLTAMI! Tu- tu non vuoi tutto questo. Tu non sei Violance, tu non sei un mostro! Ritorna in te!”
“ahah, Spike sei uscito di testa? Lovely non c’è più… di notte sono io quella che comanda!”
Spike deglutì.
“e adesso… direi che per te è ora di dire addio.”
Il demone alzò la zampa e si preparò a colpire.
Ma il draghetto son si diede per vinto:
“Lovely! so che puoi sentirmi! Non lasciare che Violance abbia la meglio su di te! No-non lasciare che tutto quello che abbiamo passato sparisca così! Lovely ti prego. LOVELYYYYYY!!”
“ADDIO PER SEMPRE MOCCIOSO AHAHAHAH!”
Spike chiuse gli occhi e strinse i denti, pronto a incassare quel colpo fatale… che però non sembrava arrivare.
Lentamente aprì un occhio, la zampa del demone era a pochi centimetri da lui, bloccata a mezz’aria.
“ma… che… succede?” chiese Violance iniziando a stringersi le tempie.
“sm-smettila Violance!”
< quella voce… > “LOVELY!” era proprio la sua voce.
“cos-cosa intendi fare mocciosa?”
“st-stavolta hai superato ogni limite!” sul viso di Spike apparve un sorriso a trentadue denti.
Le due nel frattempo continuavano a ‘discutere’: “s-se pensi di vincere, SEI UN’ILLUSA LOVELY!!”
“non arrenderti Lovely! pensa a tutte le persone che ti hanno aiutato; a FLUTTHERSHY, A TRIXIE E… a me.”
in un attimo la mente del demone fu sconvolta da un susseguirsi frenetico di immagini;
lo zaffiro donato da Spike
“NO…”
la festa di Pinkie,
“…SMETTILA…”
le risate,
“NON NE POSSO Più…”
e il colpo di grazia… il bacio. “BASTAAAAAA!!!!”
Violance crollò in ginocchio. Il draghetto si avvicinò cautamente a lei:
“Lovely?”
“…grazie Spike.”
La voce di Lovely era di nuovo calma e, anche se il suo aspetto era ancora mostruoso, i suoi occhi erano tornati del loro bellissimo color zaffiro.
“stai bene?” chiese Spike.
“sì… tu piuttosto? Violance ti ha fatto del male?”
“no, solo qualche graffio, non preoccuparti.”
Lovely si guardò intorno: “e… ora che si fa?”
il draghetto non riuscì a rispondere, in lontananza si vide una luce accendersi e brillare.
“penso che… dovremmo andare.”
Spike abbassò lo sguardo, incamminandosi insieme a Lovely.

“eccoli li vedo!” urlò Applejack.
“ma… stanno camminando fianco a fianco?”
“vado a controllare.” Disse Twilight.
“attenta mi raccomando cara.”
“stai tranquilla Rarity” asserì la principessa.

“Spike che è successo?” Spike non disse nulla, si limitò a guardare verso il viso della ‘draghetta’,
l’alicorno lo imitò: “Lovely?”
“sì… sono io.”
“ma come…”
“ti basti sapere… che Spike mi ha dato una grossa mano.” Twilight annuì.
“allora… sei pronta?”
“non ho altra scelta.”
“ah… allora venite… gli altri ci stanno aspettando.”
La luce si avvicinò piano piano, erano sempre più vicini ma poi…
“AH!” Lovely cadde di nuovo in ginocchio.
“Lovely che succede?”
“N-NON VI LIBERETE DI ME TANTO FACILMENTE!” Violance stava cercando di riprendere il controllo.
“ragazzi… ALLONTANATEVI!”
“NO LOVELY! RESISTI TI PREGO!”
“DISOCRD SBRIGATI!” urlò Twilight al draconequus.
Per fortuna la luce solare li raggiunse appena in tempo.
“NO… LA LUCE NO! ME LA PAGHERAI DISCORD! MELA PAGHERETE TUTTIIIII!”
con un ultimo ruggito, Violance sparì, riportando Lovely alla sua forma originale.
Spike l’aiutò a rialzarsi. “è tutto a posto?”
“sì… ah, grazie Spike.” ma.. lo sguardo della piccola era più eloquente di mille parole.
Anche se erano più di due millenni che conviveva con i disastri provocati da Violance, i sensi di colpa le facevano tutt'ora venire il magone.
“ci dispiace Lovely.” disse Twilight però, prima che potesse continuare il discorso, si ritrovò il testa il suo diadema e così le altre i rispettivi girocolli.
Tutti si voltarono verso Discord
“ve lo avevo promesso… ora posso continuare da solo.”
Disse lui prima che qualcuno potesse reagire.
Le ragazze sospirarono; erano contente che Discord avesse mantenuto la parola ma… speravano di non riottenere gli elementi così presto… per un compito a dir poco ingrato.
< prima lo facciamo meglio è. > pensarono in contemporanea le giumente… si posizionarono davanti alla piccola però Spike era ancora d’intralcio.
Sapeva a cosa andava incontro, Violance era pericolosa ma… allo stesso tempo… trovava impensabile la sola possibilità che Lovely venisse trasformata in pietra per colpa sua.
L’avrebbe difesa con tutte le sue forze, non gli importava cosa Twilight, Rarity o le altre avrebbero detto.
“Spike… spostati… ti prego.”
Il draghetto rimase paralizzato, Lovely gli mise una mano sulla spalla, scostandolo leggermente e tentando di sorpassarlo, ma Spike era testardo:
“Lovely… io…” le bloccò il polso.
La scena era inverosimile.
“lasciami per favore… non renderlo più difficile di quanto già non sia.”
Le ragazze erano bloccate, la draghetta si liberò dalla presa di Spike e si posizionò davanti agli elementi.
“Lovely… non sai quanto ci dispiace…”
silenzio.
“promettiamo di fare in fretta… coraggio ragazze.”
“Twilight…” Lovely sembrò di risvegliarsi. “prima che cominciate… posso dire una cosa?”
l’alicorno annuì.
“v-voglio scusarmi per tutti i problemi che io e Violance abbiamo causato e… spero che possiate perdonarmi.”
Stavano tutti per scoppiare in lacrime
“ok ragazze… in p-posizione.” Ora niente poteva più fermarle.
La draghetta strinse i pugni mentre vedeva avvicinarsi il raggio arcobaleno... sempre più vicino, il tempo sembrò rallentare… la luce l’accecò.

Twilight planò a terra.
Tutti fissavano il terreno e le lacrime annebbiavano la loro vista.
“Lovely…” singhiozzò Flutthershy. “ci dispiace…”
nessuno però osava alzare lo sguardo, avevano paura che sarebbero scoppiati… quando all’improvviso:
“amici… non piangete vi prego.”
Alzarono di scatto la testa
“Lovely?!”
l’incantesimo aveva funzionato ma, evidentemente, qualcosa era andato storto.
Lovely era lì… di fronte a loro, ma la pietra le imprigionava solo le gambe, avanzando molto lentamente.
“Twilight… che sta succedendo?” chiese Applejack.
“gli elementi sono collegati direttamente alla nostra testa e al nostro cuore… di conseguenza, se questi due sono in conflitto, l’incantesimo avverrà ma con meno potenza.”
“rendendo tutto più straziante di quanto già non sia.” Bisbigliò Spike.
“vi prego però, non vi rattristate… questo non è un addio.”
Disse Lovely, mentre la pietra saliva sempre più sul suo corpo.
“siate forti e restate unite, Equestria conta su di voi… avete fatto solo ciò che era meglio per tutti e di questo non dovete farvene una colpa. Twilight…”
disse poi puntando lo sguardo verso l’elemento della magia.
“sei in gamba, sia come principessa che come amica, so che prima o poi troverai e che non ti arrenderai finché non l’avrai trovato, fammi questa promessa.” L’alicorno annuì.
“Discord…” continuò, puntando ora verso il draconequus
“hai resistito a Violance e hai ottenuto la fiducia delle ragazze…”
ora la pietra le arrivava alla pancia.
“ma non è ancora finita… spesso andrai in crisi però promettimi… che non cederai! Ti è stata una seconda opportunità, te ne prego… non l’ha sprecare!” Discord si limitò a un cenno del capo.
“e infine… Spike…” il draghetto si avvicinò. “tu… mi hai aiutato più di chiunque altro e… sei il drago più gentile e dolce che abbia mai conosciuto ma… anche tu hai un promessa da mantenere… appena troverete l’incantesimo correrai da me.”
Lovely continuava il suo discorso con un sorriso dipinto in volto anche se la pietra le arrivava quasi alle spalle
“ah e… a proposito…” la draghetta arrossì.
“ricordi quando mi hai chiesto se mi sarebbe piaciuto restare a Ponyville. Beh sappi che la mia risposta… sarebbe stata… sì!”
Spike rimase paralizzato
“e lo sarà per sempre… voglio che tu lo sappia.”
Il draghetto non sapeva che dire, avrebbe voluto abbracciarla e invece rimase impalato come uno stoccafisso.
“non mi resta molto tempo… arrivederci amici miei… spero di rivedervi presto.”
Lovely sfoggiò un’altra volta il suo sorriso, sereno, alla fine anche quest’ultimo si pietrificò… restando impresso sul suo volto così come il suo sguardo.
Spike non resistette più e, dopo una manciata di secondi, cedette sulle ginocchia, era troppo per lui.
“sigh… sigh…”
“Spike!”
“oh...Spike caro...”
Twilight e Rarity corsero da lui.
“no… non preoccupatevi per me… sto bene.. sniff.”
< devo calmarmi… devo essere forte. >
la reazione del piccolo suscitò la malinconia in tutto il gruppo, in particolar modo su Discord.
Il draconequus annullò l’incantesimo del sole, facendo tornare la luna come padrona del cielo.
“ah… forza ragazze… è quasi mezza notte e… ah… speriamo che Celestia stia bene.”
Tutti rimasero sorpresi da quelle parole, ma ancora di più da quello che fece poco dopo, nonostante l’invito di princess luna di aspettare le guardie, Discord si caricò la statua sulle spalle, evitando di usare qualsiasi incantesimo di telecinesi e ignorando il peso che lo schiacciava, la trasportò fino al castello, con Spike al seguito.

Le guardie spensero gli ultimi incendi e soccorsero i pony rimasti senza un tetto, per fortuna la città fu ricostruita in pochi giorni, i cittadini lentamente ripresero la loro normale routine, cercando di dimenticare quella brutta esperienza.
Nel castello invece non fu così facile; i dottori dissero che, fortunatamente, Violance non aveva spezzato il corno della principessa, tuttavia, a causa di alcune piccole fratture, createsi dall’eccessiva pressione, le fu proibito di eseguire qualsiasi incantesimo per almeno qualche settimana.
Discord si offrì di assistere Twilight a sostituirla nel far sorgere il sole. La cosa fu accolta stranamente bene da tutte e tre le principesse.
La statua di Lovely fu sistemata in una sala del castello, una sala con due grandi vetrate, dove il sole la poteva facilmente illuminare. Il draconequus non voleva che rimanesse in giardino esposta alle intemperie.

Anche a Ponyville avvennero parecchi cambiamenti:

la mane cinque tornarono a casa due giorni dopo la sconfitta di Violance, le principesse temevano una sua probabile fuga, che per fortuna non avvenne.
Spike tornò insieme a loro, sebbene Twilight insistesse sul farlo restare al castello.
Una volta a Ponyville le giumente furono tempestate di domande, l’attacco a Canterlot suscitò grande agitazione nella piccola comunità, in particolar modo nella famiglia della nostra Applejack.
Fu una vera fatica per lei raccontare alla sorellina la verità sull'accaduto.
Ma anche per le altre le cose non andarono tanto meglio;
Flutthershy rimase chiusa in casa per diversi giorni per paura di incontrare qualcuno e di dover rispondere ad ulteriori domande a dir poco indelicate.
Rarity si era rintanata nel suo lavoro senza rivolgere la parola a nessuno.
Pinkie pie, invece, continuava il suo lavoro al angolo zuccherino e parlava volentieri con tutti ma… la sua criniera, liscia come quando era una puledrina, comunicava più di quanto lei volesse esprimere, nonostante tentasse di nasconderlo con l’arriccia criniera.
Infine Rainbow Dash, sembrava essere sempre la solita; spavalda, allegra e soprattutto grande velocista per i cieli di Ponyville, tuttavia anche a lei quell'esperienza aveva lasciato qualcosa.
Infatti se ti capitava di girare per il parco della cittadella potevi veder spuntare, da sotto la fronda di un albero, una coda multicolore.
Ed eccola lì… la nostra cara pegaso, sdraiata sopra un ramo con una zampa a penzoloni, intenta a fissare il vuoto, in modo quasi nostalgico e malinconico, trascurando persino il suo lavoro e restando lì per ore. Ma, sebbene ci volle del tempo, le ragazze ritrovarono un po’ di serenità…
tutte tranne Spike, infatti, mentre le altre cercavano di ritrovare il sorriso lui… sembrava averlo perso completamente.
Nessuno lo vedeva più in giro, sembrava essersi eclissato.
Chi passava dalla biblioteca lo vedeva giusto aprire la mattina e chiudere la sera per poi sparire, si nascondeva al piano superiore, restando avvolto nel buio più completo a borbottare parole incomprensibili.
Ne le suppliche ancorate di Flutthershy ne gli inviti di Rarity riuscirono a farlo ‘rinvenire’.
Erano tutte preoccupate, nemmeno Twilight era riuscita a smuoverlo e ora anche lei si stava isolando, passando ogni momento libero negli archivi, a cercare quello stramaledetto contro incantesimo.

“ragazze… ah… io… non so più fare!” disse Applejack.
Erano passate più di tre settimane dalla ‘scomparsa’ di Lovely ma le cose stavano andando sempre peggio.
“io sono preoccupata soprattutto per Twilight e Spike.” Disse Flutthershy.
“già… tra tutte noi sono quelli che ne sono usciti peggio.” Rispose Applejack.
“ma che cosa possiamo fare?” Chiese poi Pinkie.
“nessuno dei due vuole più uscire.”
“è vero…” concluse Rainbow Dash.
“insomma so che Twilight è un topo da biblioteca ma stavolta esagera.”
“strano Dash… topo di biblioteca mi mancava. di solito mi chiami testa d’uovo."
tutte si voltarono di scatto
“Twilight!?”

ANGOLO DI BRUGHY98: ciao a tutti amici! #sente dei singhiozzi# lo so... lo so, credetemi io stessa mi sono commossa a rileggerlo prima di pubblicarlo. per la coppia LovelyXSpike sembra finita... è INVECE NO! non temete non lascerò che tutto finisca così. (anche perché Spike altrimenti mi cuoce flambè) ci vediamo al prossimo capitolo.

un bacione brughy #intanto cerca un estintore#
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