Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) Tutto online

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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 28/09/2014, 14:32

Ecco la nuova bozza del nuovo cap ^^ che ovviamente andrà poi rivista dato che ho ricevuto la prenotazione di un grandissimo correttore e scrittore ^^ che non cito ma è decisamente un bravo Signore ^^, quindi senza ulteriori indugi ecco la bozza ^^

Lentamente Master fuoriuscì dal castello diroccato delle principesse, trovandosi a fronteggiare la sua prima alba dopo molti secoli di prigionia.
Il calore portato dalla dolce luce solare gli si poso leggermente sul corpo, illuminando appieno la sua figura, rivelando la sua espressione schifata in volto.
« E queste cosa diavolo sarebbero ?! » tuonò lo stallone avvicinandosi iracondo ad una delle piante della EverFree Forest, che si stagliava tutta intorno a lui.
« Queste...queste non sono le mie piante...cosa hanno fatto alla mia terra...maledette...me la pagherete !! » ringhiò Master, posando lo zoccolo anteriore destro sul tronco marrone dell'albero che, partendo dal punto di contatto, cominciò ad annerire.
In pochi istanti il fogliame cadde al suolo, ed i rami cominciarono a riempirsi di spine nere, facendo assumere alla pianta un aspetto ancor più pauroso di quanto non fosse di suo.
Non appena la muta fu terminata, Master arretrò di qualche passo, ammirando il suo operato con un leggero sorriso, mentre coi suoi occhi di sangue scrutava in ogni dettaglio l'orrido paesaggio che lo circondava, paragonandolo alla sua creazione.
« Sono certo che tutto questo è opera vostra...Cosmos...Galaxia...voi maledetti...persino dalle vostre luridi prigioni avete continuato a prendervi libertà sul mio mondo maledetti ladri !! » esplose il pony sollevandosi sugli arti inferiori fissando con odio l'astro che ora risplendeva in cielo, portando luce e calore ad ogni essere vivente di questo mondo.
Lo stallone rimase immobile qualche istante a contemplare la stella, mentre in lu l'astio ed il risentimento ribollivano come una caldera infernale, ma fu durante quel momento di contemplazione che una voce raggiunse le sue orecchie.
« Attento straniero a non esagerare, o il sole ti potrebbe scottare !! »
L'equino si voltò di scatto verso la fonte del suono, constatando come dalla foresta fosse fuoriuscita una zebra dalla folta cresta, che lo osservava con un leggero sorriso in volto.
« Tsé ! Il sole non può ferirmi, ci vuole ben altro...in ogni caso chi sei tu..? Un altra guardia delle principesse...? » chiese lo stallone posandosi nuovamente sui quattro arti, tenendo lo sguardo fisso sulla sua interlocutrice che al contrario emise una leggere risata, portandosi lo zoccolo anteriore sinistro dinanzi al volto.
« Il mio nome è Zecora, molto piacere, ma con le guardie non ho a che vedere » rispose la zebra, avvicinandosi al pony dall'abito viola, che pareva essere tremendamente teso ai suoi occhi.
« Seguimi straniero, questa foresta è pericolosa, ti occorre una guida meticolosa !! » disse Zecora, facendo cenno con la testa di seguirla, per poi voltarsi cominciando a procedere tra due alberi.
Master restò immobile per qualche istante, valutando l proposta della zebra che, per quanto risultasse irritante.
« Tralasciando l'enorme boiata della pericolosità..penso potrebbe tornarmi utile questa creaturina...magari potrebbe condurmi direttamente dai miei bersagli...» penso lo stallone, mentre un sorrisetto sadico gli si dipinse in volto al pensiero di poter far sparire per sempre le eredi dei traditori che lo avevano sconfitto.
I due proseguirono per diverso tempo all'interno della EverFree, all'interno della quale il pony dal manto grigio restò decisamente stupito di quanto la sua terra fosse cambiata durante la sua prigionia.
La foresta che un tempo era dominata solo dal nero e dal terreno grigiastro ora era piena di colori.
Ovunque lui voltasse lo sguardo vedeva piante di ogni genere, specie di animali a lui sconosciute, e con suo orrore non verificava la presenza di nessuna delle sue antiche razze o specie in quel luogo.
« Dimmi Zecora...che tu abbia memoria...questo luogo è sempre stato così...? »
« Il. Luogo che tu vedi così è stati per millenni, lo dicono le fonti senza dilemmi » rispose lei, mentre in lontananza si cominciò a notare un albero illuminato, decisamente più grande degli altri che altro non era che la dimora della zebra.
Quelle parole furono come aghi ipodermici conficcati nella testa dello stallone, che digrignò con forza i denti, finendo quasi per dislocarsi la mandibola.
« Quindi hanno cambiato anche la storia...dannate...dannati...radere al suolo tutto quanto...riporterò questa terra al mio tempo...e sarò l'unico essere a dominare come giusto che sia...» pensò con rabbia, mentre tutto il suo corpo era pervaso da una crescente energia che, involontariamente cominciò a far mutare le foglie e l'erba al suo passaggio, facendola annerire istantaneamente ad ogni suo passo.
Nello stesso istante Zecora entrò all'interno della propria dimora, aprendo con calma la porta con lo zoccolo anteriore destro, inoltrandosi all'interno.
« Coraggio giovane stallone non aver timore, qui c'è un bel tepore » disse con voce calda e rassicurante la zebra, invitando Master ad entrare nella sua dimora.
Quest'ultimo sollevò lo sguardo, osservando schifato la dimora della sua accompagnatrice, e dopo aver espresso tutto il suo disgusto, con un lungo sospiro di compatimento, si apprestò a varcare la porta di ingresso, constatando come l'interno della catapecchia, vi fossero appese al muro diverse maschere tribali, e vari amuleti di vario genere, dall'utilità a lui sconosciuta, ed un grosso calderone al centro della casa, con all'interno una sostanza verdognola fumante.
« Sei forse una maga Zecora ? » chiese Master, sollevando un sopracciglio, mentre con un colpo dello zoccolo posteriore sinistro richiuse la porta, che scricchiolo all'impatto.
La zebra, postasi dinanzi al pentolone senza degnare di attenzione il suo ospite, afferrò con gli arti superiori un bastone di legno, che immerse nel pentolone, cominciando a mescolare la brodaglia dall'aspetto poco invitante.
« Ti ho fatto una domanda..rispondimi !! » ringhiò lo stallone, avvicinandosi al calderone dal lato opposto di Zecora, che sollevò lo sguardo con sufficienza verso di lui, con espressione severa.
« Ti ho sentito straniero non temere, ma penso che prima ti dovresti sedere. » rispose lei, con tono imperioso, causando la rabbia del pony di fronte a lei che, per tutta risposta si sollevò sugli arti inferiori e con un fendente orizzontale dello zoccolo anteriore destro, colpì con violenza inaudita il pentolone, facendolo volare contro una delle pareti con tutto il suo contenuto.
In quell'istante un pesante silenzio aveva preso possesso della dimora, rotto soltanto dalle gocce di brodaglia che tintinnavano nel calderone mezzo diverto al lato opposto della stanza.
Stranamente però Zecora era rimasta immobile, senza dare alcun segno di paura dinanzi a questo gesto, e fissava in malo modo il pony in piedi dinanzi a se, che la osservava con sguardo carico di rabbia coi denti stretti.
« Ascoltami bene razza di lurida pony a strisce, ci ho ripensato, non rispondere alla mia precedente domanda, dimmi solo una cosa...dove posso trovare Celestia e Luna ? » chiese con gran voce lo stallone, riportando l'arto destro parallelo al corpo, mentre con impazienza attendeva la risposta dalla zebra che, al contrario di quanto lui credeva, non dava la minima parvenza di paura.
Lentamente Zecora si alzò, ed ignorando completamente ciò che gli era appena stato detto, si diresse con tutta calma verso il calderone dal quale recuperò il bastone che stava utilizzando per mescolare.
Tutto ciò fece ulteriormente perdere le staffe a Master che, al culmine dell'ira, distese nuovamente l'arto destro e da esso scagliò una radice acuminata nera pece verso la zebra.
« Se non vuoi rispondere alle mie domande...sei inutile...dunque...MUORI !! » tuonò mentre la radice viaggiando a velocità allarmante diretta verso il collo di Zecora, venne colpita lateralmente da un colpo del bastone di quest'ultima che mostrando dei grandi riflessi, lo fece roteare a forte velocità tenendolo con gli zoccoli anteriori, facendo finire la radice contro il muro, a poca distanza da se, conficcandovisi all'interno.
Nuovamente regnò il silenzio mentre la zebra, ponendosi anch'essa sugli arti inferiori, fece roteare nuovamente il bastone dinanzi a se, per poi fermarlo con la parte ricurva verso lo stallone, che incredibilmente sorrise.
« Dunque...hai intenzione di affrontarmi...quale ironia...se non sbaglio avevi detto di non essere una guardia delle principesse, dunque perché mi attacchi ? » chiese acido lo stallone, mentre dal suo arto anteriore destro uscii una nuova radice che restò inserita nel suo zoccolo, che pose diagonalmente dinanzi a se.
Non appena ebbe terminato di parlare, Zecora si scaglio contro di lui, dopo aver fatto ruotare diverse volte il bastone sopra di se, per poi effettuare un fendente discendente verso Master che, senza scomporsi, pose lo zoccolo destro orizzontalmente di fronte a se, facendo impattare la radice contro il bastone, bloccando i due in una situazione di stallo.
In quell'istante Zecora fissò con rabbia gli occhi rubino del pony leggendoci solo odio ed ira, mentre con tutta la forza di cui era dotata cercava di infrangere la radice per portare il fendente a termina contro il proprio avversario che la scrutava con serietà, in attesa di una risposta.
« Hai ragione...non sono una guardia delle principesse...ma la sono dell'EverFree Forest...quindi credi davvero che non abbia notato cosa hai fatto a quella pianta ed alle foglie poco prima...? Come hai osato fare questo alla mia foresta...?! » tuonò, aumentando nuovamente la pressione, cercando di infrangere la difesa di Master.
Quest'ultimo cambiò di colpo espressione, spalancando alla massima ampiezza i suoi occhi, come se avesse appena subito un violentissimo dolore, e digrignando i denti con forza colpi con violenza inaudita il ventre di Zecora che, troppo concentrata nello sferrare l'attacco si era dimenticata dello zoccolo sinistro dello stallone, che glielo piantò nel ventre.
Un gemito di dolore seguito da una leggera colatura di sangue fuoriuscirono dalla bocca di Zecora, che lasciò cadere al suolo il bastone quasi sul punto di perdere i sensi, e l'unica cosa che la sorreggeva ora, era lo zoccolo sinistro di Master posto contro il suo ventre.
Lentamente lo stallone avvicino le labbra all'orecchio sinistro della malcapitata, e con in volto un espressione scocciata.
« Io non so chi ti credi di essere...o chi ti abbia dato questo titolo...ma vedi...questa foresta è di mia proprietà...e non ha alcun bisogno di una guardiana...dopo che avrò finito qui..saranno gli altri ad aver bisogno di un guardiano dalla foresta...ed ora..»
« Zecora !! Zecora !! Sei in casa !? » tuonò una voce all'esterno della dimora della zebra che, non appena la udì si allarmò istantaneamente cercando di gridare, ma ottenendo soltanto un flebile sussurro.
« Scappa...scappa...Applebloom...» sospirò prima di perdere i sensi.
Nel medesimo istante Master, la lasciò crollare al suolo priva di sensi e, rimettendosi sui quattro arti cominciò ad avviarsi verso la porta con un sorrisetto malevolo in volto.
« Vediamo se stavolta avrò a che fare con qualcuno di più...collaborativo..» sibilò acido, avvicinandosi sempre più alla porta dietro alla quale si udiva uno scalpitare impaziente.
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Every » 28/09/2014, 14:55

cavolo, amico, così mi fai salire il nazzismo per master. è cattivo (MA VA?).
bel capitolo, ma ti consiglio di essere meno tecnico nel descrivere i combattimenti. nel senso che non è necessario descrivere TUTTI i movimenti di TUTTI i personaggi.
un esempio: quando dici
Non appena ebbe terminato di parlare, Zecora si scaglio contro di lui, dopo aver fatto ruotare diverse volte il bastone sopra di se, per poi effettuare un fendente discendente verso Master che, senza scomporsi, pose lo zoccolo destro orizzontalmente di fronte a se, facendo impattare la radice contro il bastone, bloccando i due in una situazione di stallo.
non so, ma dire: "pose lo zoccolo destro orizzontalmente davanti a sé" mi sembra troppo meccanico, troppo da referto della polizia. non so se mi sono spiegato.
questo è un problema che riscontro molto spesso nelle tue storie.
Hai paura del buio? No? Fai bene... non devi temere l'oscurità... ma solo ciò che l'oscurità cela!
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 28/09/2014, 15:16

Beh senpai se ti sembra cattivo ora ^^ aspetta di vedere più avanti ^^ mmm quindi dov descrivere il vombattimento in modo più leggero con meno dettagli ^^ credo di capire intendi si descruvere ciò che fanno ma senza descrivere i gesti col corpo ^^
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Every » 28/09/2014, 15:58

si, esatto. qualche volta ci sta, tipo per far immaginare una scena al rallentatore, però non sempre.
Hai paura del buio? No? Fai bene... non devi temere l'oscurità... ma solo ciò che l'oscurità cela!
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Clessidrus » 28/09/2014, 16:01

Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiico. Troppo bello questo pezzo, non vedo l'ora di leggere il successivo paragrafo.

PS: Cos'hai deciso sul mio personaggio, ci sarà o non ci sarà? (La leggerò lo stesso la fanfic con o senza il mio contributo)
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 28/09/2014, 16:09

Allora usero il rallentatore solo in certi casi ^^ dove sia richiesto ^^

Beh senpai ^^ in realta mi piace tenere un pó sulle spine ^^ diciamo che ci sarai ma in un modo che non ti immagini ^^
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda EnderPony e Black » 28/09/2014, 21:00

Complimenti! Un capitolo stupendo...!

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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Triple T » 28/09/2014, 22:12

SIGNORE E SIGNORI! vi annuncio di presentarvi (con sorpresa PURE DI QUELLI CHE COLLABORANO ALLA FANFIC) IL TRAILER UFFICIALE! ditemi che ne pensate se volete che ci sia qualche modifica blablabla...:http://tinypic.com/player.php?v=2gvsgmw%3E&s=8#.VChrSvl_ufh
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 28/09/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 28/09/2014, 23:04

EnderPony e Black ha scritto:Complimenti! Un capitolo stupendo...!

Grazie mjlle senpai ^^
Il trailer é spettacolare ^^
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Re: Sole, Luna ed Equestria (lavoro di gruppo) 29/09/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 29/09/2014, 14:43

Salve a tutti ^^ ecco qui la nuova bozza del capitolo 3 che spero sia di vostro gradimento ^^ dato che ho provato a seguire un pò i consigli datimi ^^ sperando di non averli mal interpretati ^^

Black e Storm entrarono a Canterlot ad una velocità pressoché allarmante, rischiando di impattare diverse volte dei cittadini ai quali, il principe rivolgeva frasi di ben poco rispetto e sullo scansarsi mentre il più giovane Storm teneva lo sguardo basso cercando di reggere il ritmo dell'alicorno, cercando di evitare gli sguardi della folla e togliersi dalla mente i continui urti alle sue spalle dovuti probabilmente alle valigie del principe che continuavano a cadere dal carro che il giovane puledro trascinava con se.
« Coraggio muoviti ragazzo !! Non ho tempo da perdere, devo verificare una cosa e se non riesci a stare al mio passo allora ci vediamo direttamente al castello ok ?! » tuonò acido Black, con nella mente solo le parole di Nero che gli rimbombavano nella mente, facendolo agitare sul non sapere se le parole di quell'essere fossero vere o solo fandonie.
« Tranquillo...Prince Black credo di...»
« Ohhh lasciamo perdere !! A dopo Strom !! » disse il principe che, ignorando completamente il puledro, spalanco le grosse ali, spiccando il volo in direzione del palazzo ad una velocità a cui i poveri arti del più giovane del Team Twirl non potevano di certo competere, visto anche il carico che si portava a dietro.
Quest'ultimo si fermo qualche istante, scrutando dal basso la figura del principe allontanarsi, e sollevando un sopracciglio non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire una delle sue rare acidità.
« Tutti uguali i regnanti...se ne fregano dei sudditi...fanno tanto i buoni in pubblico e poi...in privato sono pessimi...uff...vabbé continuerò a piedi...ma prima..» il pony si interruppe qualche istante, voltandosi verso il carro constatando come, della dozzina di valigie trasportate, ve ne fossero rimaste sono una o due e prendendo coscienza di ciò, si tolse l'imbragatura sorridendo con soddisfazione.
« Bene...ora senza ulteriori indugi sarà meglio che mi sbrighi !! Princess Celestia vorrà di certo il mio rapporto sul viaggio, sempre che quel pomposo non gli abbia già raccontato tutto...» pensò il pony, immaginando l'alicorno dal manto nero intento a raccontare a modo suo il viaggio alle due principesse, elogiando se stesso oltre ogni confine.
Con questo pensiero il pony dal manto terracotta riprese il suo percorso con ancora più rapidità e convinzione ora che non aveva più nessun impedimento.
A diversi chilometri di distanza, e di altezza, Black viaggiando ad alta velocità si stava avvicinando al castello, puntando direttamente alla torre sinistra del castello che, come aveva letto nel post scrittum nascosto da Luna, nella lettera inviatagli da Celestia, sarebbe stata aperta per lui.
Lo stallone entrò nella finestra, trovandola aperta proprio come descritto ed una volta all'interno cominciò a guardarsi intorno constatando come il lusso di Canterlot era sempre lo stesso che si ricordava ad ogni sua visita, anzi forse anche superiore.
« Beh che dire...di certo non si fanno mancare nulla quelle due signorine...» sussurrò Black con un leggero accenno di gelosia mentre cominciò a dirigersi verso la porta della stanza, ignorando palesemente come, la stanza non fosse altro che la camera personale di Luna e di come quest'ultima fosse sdraiata sul letto, fissandolo con sguardo dolce.
Ma non appena l'alicorno dal manto nero posò lo zoccolo sulla porta per valicarla, un leggero colpo di tosse irritato, attirò la sua attenzione, facendolo voltare.
« l-Luna ?! Ma cosa...»
« Allora come stai Black..? Era da tanto che non ci vedevamo...ti sei forse dimenticato della promessa che mi hai fatto l'ultima volta che sei venuto a Canterlot...? » chiese la sovrana della notte fissando con occhi languidi e dolci come la notte l'alicorno che al contrario cominciò a sudare freddo restando immobile.
Non aveva la benché minima idea di cosa potesse aver detto alla principessa, anche se ne aveva una pallida idea visto e considerata che era un don Giovanni di prim'ordine.
« Ehm...si...ecco vedi Luna...il problema è che come sai noi dovremmo...» cominciò lo stallone arretrando contro la porta, sperando che la spinta col suo regale posteriore bastasse a spalancarla ma Luna fu più rapida.
La principessa illuminando il proprio corno di una brillante luce azzurra bloccò la porta, e fece richiudere la finestra che vennero sigillate magicamente, facendo deglutire con forza il principe immaginando se stesso come un canarino chiuso in gabbia con un gatto.
« Dovremmo...ma prima il piacere e poi il dovere...Black...oppure la parola di un principe non vale nulla...? » chiese la principessa, scendendo dal letto trascinandosi dietro buona parte delle coperte poste sulla sua groppa che la seguirono come un lungo strascico color cielo.
Lentamente Luna cominciò ad avvicinarsi al principe ora in piedi sugli zoccoli posteriori con la groppa posta contro la porta bloccata, mentre Luna con lo sguardo di un lupo affamato continuava inesorabile la propria marcia verso di lui.
« Dannazione !! Non ho tempo per questo ora...devo andare a scoprire se quello che ha detto Nero è vero o meno...però...» pensò lo stallone, soffermandosi qualche istante a fissare il magnifico volto della puledra e come la sua criniera glielo ornasse facendola apparire ancora più bella di quanto non fosse.
«..potrei sempre fare una piccola sosta...in fondo non finirà di certo il mondo se mi diverto un po'...» sentenziò Black sul cui volto sbocciò il classico sorriso che usava in caso di presenze femminile, facendo cenno a Luna con la testa di procedere.
Quest'ultima arrossendo leggermente gli si avvicinò, ponendosi anche lei sugli arti posteriori, e cingendo con gli anteriori il collo del principe, protrasse in avanti il collo avvicinando le sue dolci labbra a quelle del principe che nella mente ora aveva solo immagini libidinose di ciò che stava per accadere.
Ma nel preciso istante in cui le loro labbra furono ad un non nulla dal toccarsi, la magia lanciata da Luna contro la porta svanì, e la porta sotto il peso dei due alicorno si spalancò facendoli crollare a terra luna sopra l'altro.
Per qualche istante Black non ci capì nulla a causa della botta alla nuca e per lo schiacciamento improvviso subito dal corpo di Luna che di colpo era diventata rigida come una pietra.
« Ehm...Luna...non che mi dispiaccia questa posizione tesoro ma vorrei alzarmi, posso e cosa stai...oh...» lo stallone prima spavaldo si zittì di colpo quando alzando lo sguardo verso l'alto, nella direzione di Luna constato come, ad ergersi dietro di loro in posizione di superiorità si trovasse Celestia con sguardo ben poco rassicurante, ed il corno in procinto di esplodere per l'immensa concentrazione magica che si stava accumulando.
« COSA. DIAVOLO. STATE. FACENDO. ?!» tuonò la sovrana del sole, la cui chioma arcobaleno cominciò ad incendiarsi per la rabbia che stava provando dato che, non solo sua sorella si trovava con uno stallone senza averle chiesto il permesso, ma il qui presente Black aveva fatto la corte anche a lei in passato.
Nel medesimo istante Luna si sollevò da Black, che aveva ripreso a sudare freddo davanti all'espressione furente della monarca solare, e si piantò col muso di fronte alla sorella scrutandola con astio.
« Stiamo facendo quello che ci pare, sorella. Ti ricordo che non sono più una puledrina e posso fare quello voglio senza dover rendere conto a nessuno ! » strepitò la principessa dal manto blu, mentre la sorella concentrò tutta l'attenzione su di le con grande sollievo di Black ancora al suolo da cui non aveva intenzione di muoversi per la sua incolumità.
« Non permetterti di parlarmi così Luna !! Finché vivrai in questo castello dovrai sottostare alle regole che vigono in esso !! Prima fra tutte, niente scappatelle !! » tuonò la regnante, seppur consapevole di aver fatto la medesima cosa.
Fu a quel punto quando ormai le questione sembrava prendere una brutta piega che dal corridoio da cui era giunta Princess Celestia giunse affannato Storm, che nel vedere l'attuale situazione non poté fare a meno di intromettersi.
« Pri-Princess Celestia...? »
« COSA C'E' ?! » ringhiò la monarca voltandosi di scatto verso il puledro emettendo del vapore bollente dal naso.
« Ehm...ecco..ho scortato Prince Black...a palazzo...ed ecco credo sarebbe che iniziaste la vostra riunione d'affari...dato che è di grande importanza...e poi dovrei dirvi il mio resoconto sul viaggio...» sussurrò Storm, cercando di non tremare eccessivamente dinanzi alla sovrana alo momento fin troppo spaventosa che, fortunatamente riuscì a ritrovare un po' di autocontrollo anche grazie al potere passivo del puledro di calmare gli animi, ricomponendosi in modo da assumere la sua forma normale.
« Già...vero...prima le cose importanti.
Grazie Storm, ora andiamo tutti nella sala riunioni in modo da poter sederci e parlare civilmente. » sentenziò la sovrana, illuminando il proprio corno facendo sparire lei ed i tre presenti in un bagliore di luce.
Pochi istanti dopo, Black, Luna, Storm e Celestia ricomparvero attorno ad un tavolo rotondo, sul quale si trovavano diversi rotoli con vari dati e grafici relativi al commercio.
« Dunque se ora vogliamo iniziare io direi di-»
« Ehm solo un secondo Celestia, a dire il vero prima di iniziare a parlare di questa trattativa, avevo un altra domanda che mi premeva di più e solo voi potete darmi le risposte che cerco..» disse Black, interrompendo di netto Celestia indispettita da tale mancanza di rispetto.
« E quale sarebbe questa domanda..? » rispose Luna, tenendo lo sguardo fisso sull'alicorno nero fingendo curiosità sull'argomenti per poter sfuggire alla noiosa riunione che altrimenti si sarebbe dovuta sorbire.
« Beh ecco...non vorrei essere molesto ma...cosa sapete dirmi dei vostri onorevoli genitori...? E più in particolare di un essere del loro tempo molto malvagio e potente..» chiese il principe di InkHorse sporgendosi sul tavoli con gli zoccoli anteriori diverti constatando come le due sorelle dopo essersi guardate con sguardo piuttosto spaventato sembrarono quasi impallidire all'unisono.
Fu a quel punto che Celestia prese la parola, unendo gli zoccoli dinanzi a se posandovi sopra il mento contemplando il principe.
« Perché questa domanda, Black...? Il passato è passato...e tu non mi sembri il tipo che si interessa ad altri oltre te stesso...»
« Beh vedi Celestia...diciamo solo che sono curioso di sapere più dettagli del passato delle mie principesse preferite...su si buona...in fondo è una domanda legittima, io in cambio approverò ogni vostra decisione nel trattato commerciale...lo giuro solennemente ! » rispose l'alicorno, ponendosi lo zoccolo destro in corrispondenza del cuore.
« Eh sia...come immagino saprei...nostro padre King Cosmos, signore dello spazio, e nostra madre Queen Galaxya, creatrice della vita, arrivarono su questo pianeta che era freddo ed inospitale, abitato solo da creature ripugnanti e malvagie...ma in tutto questo caos e disordine videro una specie a loro molto simile...i pony...ma purtroppo a quel tempo non erano evoluti...ed erano preda degli assalti di altri esseri che...se ne nutrivano...»
« Si si..molto interessante...ma arriviamo al punto...queste bestie erano così invincibili..? Cioè non mi sembrava un problema per due divinità come loro...» si intromise nuovamente Black che però venne immediatamente zittito da un tomo in pieno volto lanciatogli da Luna, intenta ad ascoltare il racconto della sorella.
« Grazie Luna...come stavo dicendo prima di essere interrotta..i pony erano alla mercé di questi esseri e dunque i nostri genitori decisori di sterminare questi esseri per far si che anche i pony potessero proliferare ed evolversi...e nello stesso tempo crearono i due pianeti che noi abbiamo ereditato da loro...per poter far si che il pianeta potesse prendere vita, e così fu.
Lentamente i mari cominciarono a riempire questa terra, ed il terreno privo di vita si riempì di boccioli e di piante verdi che presero il posto dei terribili vegetali nativi del pianeta...ma..» in quell'istante Celestia si fermò qualche istante, serrando gli occhi come per paura facendo accorrere la sorella al suo fianco che l'avvolse con le ali mentre Black capì che probabilmente si era giunti al punto di suo interesse.
« Ma...? » incitò lui.
« Ma poi arrivò Lui.
Una creatura che era parte stessa di questa terra...purtroppo non ho idea di quale sia il suo aspetto...ne di cosa fosse realmente...ma quell'essere attaccò i nostri genitori...affermando che erano dei puerili assassini ed invasori, e cercò di ucciderli senza pietà ricorrendo a tutto il potere di cui disponeva...che da quanto narrano i libri...era immenso...»
« E ci riuscì ? »
« Non ne ho idea...» rispose Celestia, mentre due file di lacrime cominciarono a segnarle il volto.
« In che senso..? Cioè come finisce la storia...? » chiese Black, alzandosi sugli zoccoli posteriori, tenendolo lo sguardo fisso sulle Celestia che si alzò dalla sedia cominciando ad allontanarsi, seguita da Luna.
« Per oggi...può bastare così Black..domani ti racconterò il resto...ti sarà data la suite degli ospiti...sentiti libero di fare come nel tuo regno...ora scusami...ma devo riposare...» sussurrò la monarca di voce mentre la sua voce rotta da un pianto sommesso gli si soffocò in gola.
« MA..MA ?! »
« Black, ascolta mia sorella ora non è in grado di continuare, quindi dovrai aspettare !! E' già tanto che abbiamo condiviso con te queste informazioni, quindi vedi di fartele bastare !! Ed abbi rispetto...per noi...ti prego..» tuonò Luna, distogliendo lo sguardo colmo di lacrime dal principe, seguendo la sorella lungo un corridoio, lasciando nella stanza riunioni Storm e Black.
Quest'ultimo fissò il puledro con un sopracciglio alzato leggermente irritato.
« Ehy tu...non è che sai come finisce questa storia, eh ? » chiese scocciato l'alicorno, posando la guancia sullo zoccolo sinistro in attesa di una risposta del puledro che, dopo qualche esitazione prese l'iniziativa.
« Beh ecco...da quello che so i genitori delle principesse morirono durante quello scontro...a causa delle ferite riportate...ma riuscirono comunque a sigillare quella creatura nella terra in modo che non potesse più nuocere al pianeta...e soprattutto non potesse nuocere a Luna e Celestia...che nacquero alla fine di quello scontro...e come ultimo gesto di amore...i loro genitori..usarono i loro incantesimi più forti per legarle al sole ed alla luna, facendole addormentare protette da un lungo incantesimo fino a che un giorno si sarebbero risvegliate per proteggere e regnare su Equestria...e questo racconto..è stato inciso sulle rocce dai pony che assistettero allo scontro...» concluse Storm, alzando lo sguardo verso il principe che stranamente sorridendo.
« Beh non c'è che dire...è proprio una storia triste la loro...però ammetto che è un vero peccato..» disse con voce sconsolata l'alicorno, scompigliando la criniera rossiccia del puledro con fare giocoso.
« Che cosa Prince Black ? » chiese Storm, sorridendo leggermente per il gesto gentile elargitogli dal regnante di InkHorse.
« Beh che questo essere sia stato sigillato !! Avrei davvero voluto confrontarmi con un essere tanto potente...sarebbe stato davvero un duello memorabile...eh vabbé...che dici...andiamo a berci qualcosa ? » chiese il principe, mentre nella sua mente cominciava a farsi strada la possibilità che il Signor Nero lo avesse soltanto illuso dato che da quanto gli era stato detto quell'essere era stato sconfitto e sigillato ormai da molti secoli.
« Ma a dire il vero sono le nove di mattina Prince Black, non è un po' presto ? » chiese Storm, sollevando un sopracciglio.
« Ragazzo mio ricorda, non è mai presto per un drink !! Ed ora muoviamoci, voglio provare tutti gli alcolici di questo castello, a partire dal famoso sidro di mela di questa zona !! » sentenziò Black, prendendo la testa del puledro col l'arto anteriore destro e puntando il sinistro in un punto indefinito dinnanzi a se, mentre alle spalle dei due a distanza di diversi chilometri dal castello un a nuvola di fumo si stava sollevando vero l'alto.
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