Partiamo subito da colei che è il fulcro principale di tutto il cartone: Peppa Pig stessa. Mi tolgo subito il sassolino dalla scarpa dicendo che Peppa è il personaggio più antipatico ed egocentrico dell'intero cartone. Vive spesso con la filosofia di non assumersi mai le proprie responsabilità e incolpa gli altri per le sue distrazioni. Non ha spirito sportivo, apprezza unicamente i giochi nel quale riesce a vincere e incolpa chi vince di imbrogli inesistenti. Vanta qualità che non possiede e pretende di essere sempre al centro dell'attenzione, spesso esternando un capriccio snervante e non necessario. Sembrerebbe anche essere l'unico membro della sua famiglia a non possedere un proprio talento.
Simpatia assoluta la provo per Papà Pig, che sebbene appaia distratto, spesso impacciato e soffra occasionalmente di sindrome di velleità, è solare e pieno di talenti vari. Non sono molto d'accordo sul fatto che sia lui a dover sempre a fare i salti mortali per colpa delle distrazioni della figlia Peppa. Sì, mi ero dimenticato di dire che Peppa è anche spesso distratta. Un difetto ereditato forse dal padre, poiché si rivolge spesso a quest'ultimo chiamandolo “Papà distrattone” (Che ipocrisia, Peppa, davvero).
Indifferente mi è il personaggio di Mamma Pig, che sebbene sia l'unico elemento della famiglia a non avere difetti, non sembra essere diversa dal solito modello di mamma quasi perfetta e brava a cucinare, oltre che in altre attività.
Si passa infine a George Pig, il fratello minore di Peppa, per il quale provo una via di mezzo tra simpatia e un po' di antipatia. Anche se non sembra, è molto più sveglio della sorella maggiore e riesce a dimostrare capacità di apprendimento molto rapide in alcune attività, sebbene il suo vocabolario ristretto, che ruota praticamente solo nella parola “Dinosauo” (No, non mi sono dimenticato della “r”, poiché è che così che viene pronunciata dal nostro George), lo faccia apparire in qualche modo poco intelligente. E anche se lui si dimostra distratto in più di un'occasione, ha certo molta più cura delle sue cose rispetto all'invasiva sorella, che lo priva dei propri spazi. Sì, mi sono dimenticato anche di dire che Peppa è invasiva e prepotente. George pecca forse solo di lasciare andare un po' troppo in pianti di disperazione, anche per le più piccole quisquilie, e questo fa nascere in me una antipatia nei riguardi di questo lato viziato del suo carattere.
Esposto il mio pensiero su quelli che sono i personaggi, parlerò adesso del tanto odiato character design, che suscita disgusto per via della sua estrema semplicità.
Certo, l'aspetto degli animali di Peppa Pig non risulta minimamente complesso, ma esiste un perché a riguardo. Se proviamo a ripensare a come disegnavamo da bambini, faremo sicuramente caso al fatto che rappresentavamo ogni cosa, da persone a oggetti, con uno stile estremamente semplicistico, in base a quanto la memoria di allora ci permettesse di fare, e con linee alquanto storte. Eravamo soliti anche rappresentare le nostre casette in cima ad una collinetta isolata. La logica con cui i bambini rappresentano ciò che li circonda e fa parte della loro vita è stata utilizzata dagli autori per ideare il mondo e i personaggi di Peppa Pig, e sinceramente ho trovato il tutto un vero colpo di genio.
Meno attenzione è stata rivolta al valore educativo, e di cose da dire e esporre ce ne sono a iosa. Solo la descrizione dei personaggi può essere bastata per farvi avere questo sospetto, ma solo chi ha visto il cartone come me può avere un'idea più approfondita. Molto spesso viene banalizzata la figura del padre, non pienamente capace di esercitare il proprio ruolo sulla arrogante figlia Peppa, spesso vittima di burle da parte sua con appoggio da parte del resto della famiglia. Non che la madre sia meglio, dato che sacrifica alcuni piaceri del marito senza un suo diretto consulto (come cedere il proprio gelato o fetta di torta). È ineccepibile che un modello di famiglia simile può un minimo condizionare un bambino a sminuire le figure genitoriali reali, e necessito di togliermi un altro sassolino dalla scarpa, dicendo come mi irrita assistere come la palese antipatia di Peppa non venga mai punita.
Ma Peppa Pig, come cartone, possiede anche un lato più maturo e positivo? Sì, anche se molti possono non averlo recepito, facilmente sviati dai difetti precedentemente elencati. In questa serie viene difatti esaltata e incoraggiata l'attività fisica e vista con spregio la pigrizia. Onnipresente è il messaggio, seguito dagli animali del cartone come una religione, che incoraggia a seguire una dieta salutare. Fattori che certo vanno in contrasto con alcune accuse senza fondamento di piccole associazioni animaliste rivolte a questo cartone (per ragioni ovvie). Non a caso, ogni singolo animale del cartone, anche onnivoro, segue rigorosamente una dieta vegetariana (Sfido voi a guardare la serie e trovare la carne. Su Peppa Pig non esiste, giuro!) e come mascotte hanno una patata antropomorfa proprietaria di molte palestre e parchi di divertimenti a tema verdure e frutta.
Concludo il lunghissimo discorso parlando delle storie, che anche se appaiono banali ad una prima visione, anch'esse sono costruite con una certa logica. Su Peppa Pig non troveremo certo qualcosa che possa esaltare il climax con susseguirsi infiniti di colpi di scena: per tutti gli episodi si respira quasi sempre un'atmosfera rilassante, fatta di situazioni di vita comune e in cui ci si identifica molto facilmente, anche se in più di una occasione viene esaltato all'inverosimile qualcosa di banale trasformandolo in un pretesto.