Film tratto dall'omonimo cortometraggio del 2013, prodotto da James Wan, che di buono ha fatto solo il primo SAW.
CHE DELUSIONE.Mi aspettavo un bel film, ma non fa altro che cadere in una serie di clichè insopportabili alla vista.
Innanzitutto, i personaggi sono stereotipi di stereotipi.
Martin (il fratellino) è il classico bambino da film horror, senza sentimenti, apatico, tranquillo finchè non da di matto e con un taglio di capelli improponibile.
Rebecca è la classica sorella maggiore da film horror, con l'eyeliner sbavato, il look dark e i modi da outsider che non piacciono al resto della famiglia.
Sophie (la mamma) è simile alla protagonista del Babadook. Bionda, instabile e alquanto inutile.
La storia è...Brutta. Assomiglia molto ad altri film come il Babadook, dove alla fine il mostro altro non è che la pazzia di uno dei personaggi (in entrambi i casi la madre).
Ma qui è così ritritata e squallida che fa venire il latte alle ginocchia. Un film partito era partito con una bella idea: fare un horror con uno spirito malvagio che appare solo con le luci spente. CHE FIGATA!
Sarebbe potuto essere fighissimo, ma hanno voluto inserire il solito clichè da horror con il protagonista mentalmente instabile che fa cose (non so neanche più cosa scrivere.)
Allora, vi spiego bene la faccenda dello spirito\pazzia:
Sophie, la madre dei due protagonisti, ha dei gravi problemi, simili alla schizofrenia. Per questo ha vissuto per un periodo di tempo in un ospedale psichiatrico. Qui ha conosciuto Diana, una ragazzina della sua età con una rara malattia alla pelle, una specie di porfiria, che le rendeva il colorito grigiastro per via di un'acutissima sensibilità alla luce, solare e artificiale. Diana era ossessiva, e non voleva che Sophie andasse via dall'ospedale, perchè si sarebbe sentita sola. Per liberarla dalla sua malattia, i medici hanno sottoposto Diana ad un trattamento sperimentale, che finì poi per ucciderla. Da qui, Sophie ha impressa l'immagine della ragazza nella mente. Si sente in colpa per averla abbandonata e immagina di parlare con lei. Diana è ormai parte del cervello di Sophie. Diana le dice cosa fare, non vuole che prenda le pillole, perchè uccidendo la sua schizofrenia ucciderebbe anche lo spettro immaginario dell'amica. Sophie ha ucciso entrambi i suoi mariti perchè "Diana non voleva essere abbandonata di nuovo", o almeno così si giustifica, visto che in realtà i mariti volevano soltanto che lei prendesse le pillole e si facesse vedere da un medico. I bambini vedono Diana e vedono Sophie, ma non le vedono mai insieme. Questo perchè sono la stessa persona, la mamma e la pazzia, il mostro.
E questa è una storia di cui mi sono stancata. Mi mancano gli horror con i fantasmi nelle case, con i serial killer mascherati, con gli zombie, i demoni e i vampiri, mi mancano perfino le tamarrate anni 60!
E poi, arriviamo al punto forte del film.
Per citare il saggio Yotobi,
Quiei porca putt@n@ di Jumpscare.
Visto che è anche Ferragosto mi rivolgo alla Madonna e le chiedo
PERCHE'?!Perchè, perchè, perchè?!? Perchè i jumpscare, perchè?
Ormai horror è sinonimo di jumpscare. Di
"Non sappiamo scrivere una sceneggiatura decente con colpi di scena adeguati e una trama interessante per cui per fare paura buttiamo semplicemente immagini a caso con un suono forte per fare saltare la gente scema dalla sedia"Horror non è così. Horror è tenere sulle spine lo spettatore, fargli venire il vomito, lasciarlo con uno strano senso di inquietudine. Non dargli noia con jumpscream di merda che non fanno altro che dare fastidio.
Il finale è stupido e scontato, e sebbene il film sia veloce non ti lascia niente.
Brutto brutto. Che gran delusione da un'idea figosa.