Gooddwarf ha scritto:Ciao! Ho appena letto il prologo, e ho pensato che magari può farti piacere se ti lascio qua un mio commentoSarà pur sempre un commento da parte di una persona che non è espertissima e che non sa minimamente scrivere frasi di senso compiuto, ma posso dire che ho un passato da lettore (ora purtroppo non ho più moltissimo tempo), quindi ecco le mie impressioni:
BelloDevo dire che pur essendo il prologo abbastanza lunghetto per essere un prologo, come hai scritto nell'introduzione ha il suo senso. I personaggi vengono introdotti in maniera ottima, dando un po' di profondità agli stessi già dalle prime pagine, pur lasciando ampiissimo spazio per futuri sviluppi ed evoluzioni. La lettura è scorrevole e non pesante, l'interesse viene mantenuto vivo per tutta la durata del prologo.
Come primo impatto soltanto due cosucce mi hanno lasciato un po' perplesso, ma è più che altro un fatto mio che ho la tendenza a cercare un perchè di tutte le cose possibili e immaginabili:
Un altro commento che volevo fare è a riguardo del Novellino: ammetto che sono rimasto spiazzato quando dopo poche pagine sostanzialmente dedicate a lui viene apertamente scritto che morirà di lì a 20 minuti. In realtà già il fatto che a questo non veniva dato un nome lasciava intendere che il povero unicorno non sarebbe durato a lungo, ma dichiarare apertamente che morirà prima che questo accada è stato... strano. Ma strano nel modo giusto. Ripensandoci a posteriori, ho realizzato che in effetti era questo il modo migliore di esporre il fatto. Non saprei spiegare il perchè di preciso, ma so che se non vi fosse stata quella riga di testo sarebbe stato molto diverso. Diciamo che a suo modo ha dato importanza alla sua morte e al suo rapporto con Bibski. E sono estremamente curioso di vedere se (e spero proprio di sì) questa relazione tra i due verrà in qualche modo usata anche nei prossimi capitoli (nonostante una delle due parti sia all'altro mondo... no, sul serio sono davvero curioso di vedere cos'hai combinato con questa storia).
- Quando Bibski cade e sbatte la testa contro il blocco di cemento procurandosi una ferita: che io sappia generalmente le ferite alla testa fanno abbastanza male, tuttavia mi pare che questo dettaglio sia un pochino trascurato nel resto del prologo; voglio dire, Bibski si comporta sostanzialmente in maniera del tutto normale dopo la caduta e, a parte la rapida menzione alla ferita quando alla fine si parla dell'equalizzatore, non viene più sostanzialmente menzionata. A parer mio si poteva dare un po' più importanza a questo dettaglio, che così sembra un po' una cosa buttata là senza uno scopo preciso. Poi non so, magari nei futuri capitoli giocherà un qualche ruolo.
- L'edificio in rovina sta in piedi per 15 minuti: ok, è una scemata lo so, ma a me pare un pochino troppo a lungo
Ma sono io che generalmente sono poco propenso alla sospensione dell'incredulità xD
Altra piccola nota, c'è un typo a pagina 19, ed essendo un "qui" al posto di "cui" è difficile soprassedere:di cui ora non ne rimaneva che un moncherino mozzato e sanguinante, la qui punta era andata perduta chi sa dove
Per finire questo mega poema sotto spoiler, volevo dirti che dopo la lettura del prologo sono estremamente curioso di vedere il resto: i temi e gli elementi introdotti che possono essere sviluppati sono davvero moltissimi ("rivoluzione industriale" di Equestria, rapporto con l'oligarchia delle principesse giusto per tirar fuori i primi due che mi vengono in mente ora), e voglio proprio vedere come sei andato avanti nella scrittura.
Insomma, in breve complimenti, non so che altro dire!![]()
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A proposito, per continuare mi consigli di leggere prima l'atto 1 o la storia del giorno 0?
Anzitutto sto fangasmando come una ragazzina al primo concerto del suo idolo, ti chiederai perché? Perché sono 2 anni abbondanti che io e ER abbiamo un reciproco e travagliato rapporto di amore/odio, e in tutto questo tempo ho letteralmente SOGNATO il giorno in cui qualcuno avrebbe commentato con un'analisi precisa e profonda come la tua, detto ciò mi hai decisamente fatto un regalo di natale anticipato!!


dunque, non commento neppure il refuso che mi hai segnalato sul "qui/cui", perché avrò letto e riletto ogni singolo capitolo ALMENO 7 VOLTE e ancora non li ho eliminati tutti!
aspettati di trovarne altri, e continua pure a segnalarmeli. Forse con te riuscirò finalmente a smantellarli.
Sulla scelta perpetuata nel dare il punto di vista all'unicorno anonimo, ti accorgerai che la mia scrittura prevede molte sperimentazioni. Cerco di scostarmi dall'impostazione di scrittura standard della narrativa moderna, cercando di utilizzare espedienti che di solito è difficile ritrovare in altre opere. Non perché voglia mettermi su un piedistallo (anzi, è successo spesso che rinunciassi a taluni di questi test proprio per timore di apparire troppo vanaglorioso), ma perché da famelico lettore quale sono anch'io, conoscendo la materia, mi sento in dovere di provare metodi fuori scala, anche se spesso conseguono risultati troppo coraggiosi per essere graditi da alcuni lettori. Poi forse è una paranoia e magari scrivo daddiiioo!! Ma è un giudizio che non spetta a me
Hai poi esposto due punti nei quali metti in dubbio la sospensione d'incredulità. Ehh in effetti è un punto su cui ci torno spesso mentre scrivo, perché vivo nel terrore di commettere errori di questo tipo, quindi nel dubbio di aver descritto, o meno, una data situazione nel modo giusto, mi assicuro per lo meno di avere una risposta da dare
-SULLA FERITA ALLA TESTA: Mi sono basato su una ferita alla testa che ho riportato io stesso qualche anno fa, conseguente a un taglio sulla fronte che, per quanto la cosa mi avesse fatto male, non ha capitalizzato la mia attenzione per il resto della giornata. E quindi ho supposto che ci stava nella storia.
Ma mettiamo anche il caso che Bib abbia riportato una ferita più grave: ti accorgerai col tempo che parliamo di un pony testardo ai limiti del raziocinio - e se pensi che ora abbia dato prova di nervi d'acciaio, aspetta di vedergli dare il peggio di sé nei capitoli più avanti
- che quindi poco si fa pesare una ferita che al peggio lo ha un poco rintronato. E poi c'è sempre l'adrenalina che concorre. Quando entra in circolo quella penseresti che un braccio rotto sia solo una leggera botta, e fidati, anche questo lo affermo per esperienza vissuta.
In ogni caso, vista la quantità di eventi che si susseguono, insistere sul male del suo cranio avrebbe finito per sviare il capitolo dagli eventi principali, già saturi di loro.
-SUL CROLLO DELL'EDIFICIO: Ti svelo un segreto: io non sono un artificere, né un architetto e tanto meno un esperto di demolizioni
. Quando ho dovuto raccontare quel punto, ho solo ragionato sulla mia necessità di creare tensione e ricorso all'espediente tipico del cinema, dove se dobbiamo analizzare la correttezza della stragrande maggioranza delle situazioni, allora tanto vale dichiarare la bancarotta dell'industria di Hollywood.
Tuttavia... anche in questo caso ho cercato di razionalizzarla un minimo... durante il capitolo ho parlato di condutture del gas e del rischio di esplosioni. Tant'è che l'ho persino paventato durante la ricerca di Bibski. Ecco, in sostanza è accaduto questo. Una scintilla nel punto sbagliato ha incendiato la fuoriuscita del gas sbagliata, e il tutto ha innestato la detonazione. Se poi la soluzione è stata troppo fantasiosa, me ne scuso sentitamente, ma purtroppo non avevo modo di dare alle fiamme un palazzo per vedere come reagiva
Ok, ho riempito la risposta di battute, ma è solo per accentuare quanto mi abbia fatto piacere leggere il tuo commento. E ti invito, anzi, a non sentirti imbarazzato per le mie controrisposte, invece, se intendi commentare anche i prossimi, insisto perché tu me li faccia notare anche in futuro
Con ciò ti ringrazio, ti straringrazio e ti ringrazio altre mille volte perché ne ho in abbondanta. E attendo con ansia le tue prossime recensioni!!

Sulla scelta perpetuata nel dare il punto di vista all'unicorno anonimo, ti accorgerai che la mia scrittura prevede molte sperimentazioni. Cerco di scostarmi dall'impostazione di scrittura standard della narrativa moderna, cercando di utilizzare espedienti che di solito è difficile ritrovare in altre opere. Non perché voglia mettermi su un piedistallo (anzi, è successo spesso che rinunciassi a taluni di questi test proprio per timore di apparire troppo vanaglorioso), ma perché da famelico lettore quale sono anch'io, conoscendo la materia, mi sento in dovere di provare metodi fuori scala, anche se spesso conseguono risultati troppo coraggiosi per essere graditi da alcuni lettori. Poi forse è una paranoia e magari scrivo daddiiioo!! Ma è un giudizio che non spetta a me

Hai poi esposto due punti nei quali metti in dubbio la sospensione d'incredulità. Ehh in effetti è un punto su cui ci torno spesso mentre scrivo, perché vivo nel terrore di commettere errori di questo tipo, quindi nel dubbio di aver descritto, o meno, una data situazione nel modo giusto, mi assicuro per lo meno di avere una risposta da dare

-SULLA FERITA ALLA TESTA: Mi sono basato su una ferita alla testa che ho riportato io stesso qualche anno fa, conseguente a un taglio sulla fronte che, per quanto la cosa mi avesse fatto male, non ha capitalizzato la mia attenzione per il resto della giornata. E quindi ho supposto che ci stava nella storia.
Ma mettiamo anche il caso che Bib abbia riportato una ferita più grave: ti accorgerai col tempo che parliamo di un pony testardo ai limiti del raziocinio - e se pensi che ora abbia dato prova di nervi d'acciaio, aspetta di vedergli dare il peggio di sé nei capitoli più avanti

In ogni caso, vista la quantità di eventi che si susseguono, insistere sul male del suo cranio avrebbe finito per sviare il capitolo dagli eventi principali, già saturi di loro.
-SUL CROLLO DELL'EDIFICIO: Ti svelo un segreto: io non sono un artificere, né un architetto e tanto meno un esperto di demolizioni

Tuttavia... anche in questo caso ho cercato di razionalizzarla un minimo... durante il capitolo ho parlato di condutture del gas e del rischio di esplosioni. Tant'è che l'ho persino paventato durante la ricerca di Bibski. Ecco, in sostanza è accaduto questo. Una scintilla nel punto sbagliato ha incendiato la fuoriuscita del gas sbagliata, e il tutto ha innestato la detonazione. Se poi la soluzione è stata troppo fantasiosa, me ne scuso sentitamente, ma purtroppo non avevo modo di dare alle fiamme un palazzo per vedere come reagiva

Ok, ho riempito la risposta di battute, ma è solo per accentuare quanto mi abbia fatto piacere leggere il tuo commento. E ti invito, anzi, a non sentirti imbarazzato per le mie controrisposte, invece, se intendi commentare anche i prossimi, insisto perché tu me li faccia notare anche in futuro

Con ciò ti ringrazio, ti straringrazio e ti ringrazio altre mille volte perché ne ho in abbondanta. E attendo con ansia le tue prossime recensioni!!