Sole, Luna ed Equestria : Final Act Completa

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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 07/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 07/02/2015, 11:42

Ecco il nuovo capitolo senpai's ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3015862


Per qualche istante il tempo parve fermarsi mentre allargando una ad una le dita della propria mano Zex liberò lo zoccolo di Black, che lo ritrasse subito a se stringendoselo con forza contro il petto digrignando i denti tenendo il proprio sguardo puntato sulla creatura che aveva dinnanzi a se che, dal suo punto di vista, stava proteggendo quel maledetto di Kain.

Quest'ultimo immobile a terra stava respirando a fatica, mentre la perdita di sangue stava iniziando a fargli perdere i sensi, mentre teneva i propri occhi rossi fissi sulla figura del proprio salvatore, immobile sovrastante a lui di spalle da cui spuntavano delle grandi ali bicromate.

« Tu...dannato !! Non ho bisogno di essere protetto !! Io non ti ho chiesto di aiutarmi !! » tuonò il ragazzo cercando di alzarsi, puntando la mano sinistra nel terreno facendo forza ottenendo solo un lancinante dolore che lo fece gridare di dolore, facendo voltare verso di se Zex, che cominciò a voltarsi inginocchiandosi al suo fianco.

« Non serve chiedere aiuto per riceverlo, lo si da perché è giusto farlo.

Ora sta fermo, dobbiamo tamponare le ferite prima che la perdita di sangue ti uccida. » disse con voce calma la creatura, afferrando uno straccio a terra, parte della coperta bruciata del letto che utilizzò per stringere con forza il moncherino del biondo che strillo di dolore, allungando la mano sinistra verso Zex, afferrandolo per il nerboruto collo.

« TU !! MALEDETTO !! Non vedi che per me è finita !? AMMAZZAMI E SMETTILA DI FARMI SOFFRIRE !! » tuonò Kain, con voce leggermente tremante, mentre Eve, gli galoppò incontro con le lacrime agli occhi, fermandoglisi accanto restando allibita dallo stato del fratello.

« Non preoccuparti Kain ora ti curo io !! » disse la giumenta col manto bianco cominciando ad illuminare il proprio corno, fermandosi però dopo qualche istante, sentendo un lieve tocco sulla propria guancia che le fece riaprire gli occhi.

« Sorella...non ha importanza. Le mie ferite ora sono troppo gravi per essere curate...ed anche se tu ci riuscissi sarei del tutto inutile in questo stato.

Dato che persino uno sciocco pony è riuscito a sconfiggermi un superiore rinnegato non avrebbe il minimo problema. Se non posso difenderti non servo a nulla. » disse l'umano, sorridendo leggermente alla sorella che afferrò la mano sinistra del fratello con gli zoccoli stringendosela con forza contro il viso, ormai zuppo per le lacrime.

« No fratello ti prego...Kain, io ho bisogno che tu resti al mio fianco, ti scongiuro..!! »

« Non posso...per me è finita...»

« Cazzate !! Solo e soltanto un mucchio di cazzate !! » tuonò di colpo Black, intromettendosi nella discussione, iniziando ad illuminare il proprio corno di una forte luce azzurra.

« Che vuoi tu eh..? Vuoi forse finirmi bestia ?! Se vuoi fallo coraggio !! Immagino sarai felice dopo averlo fatto !! E tu..tu non fermarlo stavolta !! » disse con tono rude Kain fissando Zex che dopo aver scrutato con occhio sapiente l'alicorno dal manto nero avvicinarsi, sorrise leggermente socchiudendo gli occhi alzandosi con le braccia incrociate.

« Eh sia, non mi metterò in mezzo. Non c'è né alcun bisogno. » disse la creatura arretrando di qualche passo, sentendosi posare la mano sinistra di Nero sulla spalla, mettendoglisi di fianco a sinistra osservando la scena con sguardo perplesso, ma fiducioso nel fatto che il proprio alleato avesse visto giusto.

« NO FERMO !! NON FARLO TI PREGO !! FALLO PER ME !! » tuonò di colpo Eve, frapponendosi tra il fratello ed il principe di InkHeart che la fissò con sguardo severo.

« Lui ti ha rapita, ti ha obbligata a restare con lui, ti ha separata da Heaven Sin. Lui è un mostro. »

« Lui è mio fratello !! Ti prego Black, se davvero vuoi punire qualcuno colpisci me !! Ma non sfiorare lui ti prego !! »

« E' proprio perché è tuo fratello che lo faccio. » sentenziò l'alicorno scagliando un immenso flusso magico azzurro che, dopo aver evitato la giumenta passandole sotto agli arti centrò in pieno il ragazzo, che cominciò a gridare sollevandosi in aria circondato da una fortissima luce azzurra, tra le urla disperate della sorella voltatasi verso di lui, e gli sguardi soddisfatti di Nero e Zex che ricevette due pacche sulla schiena dall'essere supremo.

Nel medesimo istante, mentre Luna e Celestia, liberate da Nero, si diressero verso Black per bloccare il suo attacco, Eve, con voce risoluta le fermò.

« Ferme !! Lasciatelo fare. » disse la giumenta sbalordendo le due principesse nel constatare come la Guardiana avesse di colpo perso ogni interesse per la sorte del fratello che contorcendosi a mezz'aria coperto da una forte luce azzurra generata da Black, stava sortendo un incredibile effetto che il signor Nero, avvicinandosi a passo svelto alle due si apprestò a spiegare.

« Non preoccupatevi mie care principessine, quello che il nostro Black sta facendo non è attaccare bensì creare, infatti se aveste studiato meglio sapreste che la sua magi si distingue in solvenza e inchiostro, distinguibili dai colori smeraldo ed azzurro.

Quest'ultimo per l'appunto crea qualsiasi cosa esso desidera, anche a lungo termine anche se serve più magia ed energia del solito, ma come presto noterete, a differenza vostra il mio principino preferito ha fatto bene i compiti a casa. » concluse l'essere supremo avvicinandosi a Black strofinandogli la mano destra nella criniera con fare soddisfatto, osservando un sorrisetto compiaciuto sul volto dell'alicorno.

« A cosa devo questa sviolinata Nero ? Pensi che questo basterà per farti perdonare ? »

« Oh no affatto, però pensavo potesse esserti utile questa spiegazione data da me, così non dovrai fornirla tu e concentrarti appieno nella ricostruzione. » disse con tono ironico Nero, fissando col proprio sguardo abissale il proprio sottoposto il cui braccio destro distrutto si stava lentamente rigenerando, stavolta non più di ferro ma in carne ed ossa proprio come il sinistro e le ferite sul petto e nel torace stavano guarendo ricomponendosi a vista d'occhio sotto gli sguardi stupefatti dei presenti.

Qualche istante dopo, il bagliore azzurrò svanì, prima dall'umano poi dal corno di Black, che si accasciò al suolo sfinito mentre Kain scendette a terra in piedi, scrutandosi il nuovo braccio con fare soddisfatto, passandoselo poi nei punti dove prima vi erano le ferite, cominciando poi ad avvicinarsi con sguardo sadico verso il principe, cominciando a generare sulla punta del dito destro una un piccolo cerchio magico marrone da cui cominciò a fuoriuscire una roccia appuntita, che puntò verso di lui.

« Kain !! Che stai facendo ?! Ti ha appena salvato la vita !! »

« Appunto sorella, ma io non glielo avevo chiesto ed ora che sono al massimo della forma, eliminerò prima lui e poi quel dannato rinnegato da solo !! » tuonò il ragazzo, facendo scostare con la mano sinistra la sorella, facendola levitare contro la propria volontà, rendendo inutile qualsiasi sua intromissione, mentre Nero, affianco al pony dal crine smeraldo si alzò in piedi, frapponendosi fra i due, sorprendendo sia l'apprendista che il principe.

« Che hai intenzione di fare Nero, proteggerlo ?! E' davvero così importante quella bestia per te ?! » chiese il ragazzo osservando irato il proprio maestro che con sguardo annoiato punto il proprio bastone comparso nella mano destra verso Black, indicandolo.

« Non ho alcun interesse nei confronti di quel pony, proprio come non ne ho per te, solo che vedi ci sono due valide ragioni per cui non ti conviene ucciderlo.

La prima è che se lo fai non pensare che da solo riuscirai a battere il nemico, per quanto tu sia forte e rinvigorito non c'è la faresti credimi, dato che somma il potere che gli avevo dato io più quello ottenuto da Agonia.

Il secondo motivo, che è anche quello che dovrebbe premerti maggiormente è che se tu lo uccidi ora, la magia che ha usato per curarti svanirà, ed allo stesso modo se il nemico lo uccide le tue ferite si riapriranno ed in entrambi i casi morireste entrambi, compresa la tua dolce sorellina, quindi.

Se vuoi ucciderlo fa pure, ne io ne Zex te lo impediremo, ma sappi che la sua morte è legata alla tua vita. » disse l'essere supremo sorridendo compiaciuto lasciando libero il cammino al ragazzo per andare da Black, ma questi cominciò a digrignare i denti con forza, lanciando rapide occhiate in sequenza al proprio maestro, alla sorella ed al pony, che gli stava sorridendo contro spavaldo iniziando a rimettersi in piedi.

« Beh che c'è Kain, non hai più voglia di combattere ?! Razza di codardo cotonato !! Io sono qui forza, uccidimi se ci riesci ora che sono stanco !! Forza è così che agiscono i codardi come te !! » tuonò lo stallone dal manto nero, provocando con tutte le sue forze il giovane superiore che dovette affidarsi a tutte le sue forze amplificate dallo sguardo caritatevole della sorella, per trattenersi dall'aggredire il principe di InkHeart che gli si stava avvicinando ciondolando, seguito dal signor Nero, che si stava gustando la scena con un leggero sorrisetto in volto.

« Tu razza di...bestia !! Ti giuro che me la pagherai !! Non oggi, ma un giorno accadrà, e sarà mio piacere far durare i tuoi tormenti un eternità !! » sentenziò Kain, fissando coi propri occhi rubino quelli bicromatici di Black, fermatosi a pochi passi da lui, mentre Celestia e Luna si erano avvicinate a Eve.

« Pensi che tuo fratello ora sia in grado di mantenere le promesse fatte ? »

« Beh penso di si, anche se non sembra lui è un tipo molto onorevole, e mantiene sempre la parola data. Quindi si batterà per voi. »

« Quali certezze abbiamo che vinca ? » chiese Luna, osservando con sguardo preoccupato l'unicorno dal manto latteo, che abbassò leggermente il volto.

« Non sono mai stata brava nei pronostici, ma penso che se anche io combatto e se Black ci aiuta potrebbero essere diverse possibilità di vittoria. »

« Noi vinceremo. » disse di colpo con tono secco Zex, fermandosi dinnanzi alle tre puledre che l'osservarono con sguardo leggermente spaventato a causa della sua corporatura statuaria.

« Come fai a dirlo ? Tu non sei forse agli ordini di Nero, sei un superiore anche tu ? » chiese Celestia avvicinandosi alla creatura, tenendo le ali spalancate in un inutile tentativo di apparire più grande di quanto non fosse.

« No, non sono un superiore. Sono un abitante di Spira, ma questo non ha alcuna importanza, anche se non possiedo poteri magici io darò il meglio per salvare voi e la vostra terra. »

« E se non dovesse bastare...? » chiese Eve, sollevando lo sguardo preoccupato verso Zex, che sorridendo leggermente si inginocchiò passando la mano destra nel crine dell'unicorno.

«In tal caso darei il tutto e per tutto. Non importa cosa dovrò sacrificare per proteggervi, io lo farò. » sentenziò la creatura rialzandosi di scatto, tenendo gli occhi puntati sul fino cielo della stanza dimensionale, in contemporanea con Nero e Kain.

« E' qui. » sentenziarono in contemporanea i tre, mentre un immenso fragore entrò dalla porta di legno, assieme ad un immensa ventata che spazzò via completamente l'illusione all'interno, mostrando come in realtà il luogo in cui si trovavano non era altro che una prigione del castello.

« Suppongo sia meglio andare. Zex, Kain preparatevi, io nel frattempo vado ad accogliere il nostro ospite. » sentenziò l'essere supremo, facendo aprire un cerchio magico viola a poca distanza da se, cominciando a sistemarsi il cilindro e pulire il pomello in madreperla, alitandoci su per poi strofinarlo con forza.

« Ma che diavolo stai dicendo ?! Prepararci ?? Io sono già pronto per affrontarlo !! »

« Davvero ? Dunque hai già un piano ? Hai valutato i suoi punti deboli ? Hai pensato a come evitare che il pianeta venga distrutto durante lo scontro ? Dimmelo Kain forza. » disse Nero, tenendo il proprio sguardo abissale con un sopracciglio alzato sull'essere superiore, che strinse con indicibile forza i pugni, fissando il pavimento grigiastro pieno di polvere.

« Come immaginavo. Zex, lascio a te il comando, quando ritieni che siano pronti raggiungetemi all'esterno, ma vedi di non metterci delle ore. »

« Non preoccuparti Nero, vedrò di fare il possibile, anche perché suppongo che questo significhi che gli altri due prescelti siano qui presenti. » disse la creatura incrociando le braccia dinnanzi al petto, sentendo tutti gli sguardi dei presenti su di se mentre il proprio interlocutore annuì con un leggero sorrisetto che lui ricambiò con piacere.

« Oh giusto un ultima cosa, Eve cura Black e dai un ultima sistemata a tuo fratello, poi scegli tu se combattere o meno, per il resto ci penseranno i tre prescelti con Zex. »

« Lo farò Nero, non preoccuparti. »

« Brava piccina. Beh a dopo allora. » disse l'essere supremo, voltandosi verso il varco magico da lui creato cominciando ad avviarvisi dentro venendo però di colpo fermato da una voce.

« Fermo !! Aspetta Nero !! » tuonò Black, cominciando ad avvicinarsi all'umano con passo lento fino a fermarglisi dietro.

« Si dimmi Black. »

« Nulla. Solo...»

« Si ? »

« Sta attento, ed attendi il nostro arrivo. Insomma non vorrai che lasci tutto il divertimento a te. » disse con tono leggermente imbarazzato lo stallone dal crine smeraldo, grattandosi con lo zoccolo destro il capo, con un grosso sorriso in volto, leggermente arrossato.

« Dimentichi forse che sono un essere supremo ? Io non posso morire. Comunque non preoccuparti, vi aspetterò. » disse con tono serioso il signor Nero, avviandosi nel cerchio magico con un grosso sorriso in volto che nessuno vide.

Qualche istante dopo, mentre il gruppo rimasto solo cominciò a stringersi attorno alla creatura, Kain, con voce piuttosto irritata cominciò il proprio discorso.

« Sentimi bene spiriano, non pensare che solo perché Nero ti ha lasciato il controllo io ti obbedirò !! Io sono un superiore e-»

« E farai quello che io ti dirò, senza se e senza ma. Sono stato abbastanza chiaro, ragazzo. » chiese Zex, fissando con gli occhi smeraldo spalancati il biondo, che sentì un brivido corrergli lungo la schiena assieme ad un incredibile dose di rabbia nel constatare lo sguardo soddisfatto dell'alicorno dal manto nero, poco distante da lui, che lo fissava con un sorrisetto beffardo mentre Eve illuminando il proprio corno di una forte luce rossa lo stava rinvigorendo dal precedente combattimento e dalla stanchezza.

« Tu lurido..»

« Ti ho fatto una domanda. Rispondimi Kain, è tutto chiaro ? » insistette Zex, facendo tornare lo sguardo rubino del ragazzo su di se.

« Suppongo di non avere altra scelta. Ma non farci l'abitudine spiriano, io non prendo ordini da nessuno ricordalo. »

« Lo prenderò come un si. »

« Ah giusto, io avrei una domanda. »

« Si, dimmi pure Black. » disse la creatura spostando la propria attenzione sul pony seduto a terra con gli occhi bicromati posti su di lui.

« Beh ecco, mi pare chiaro che io sia uno dei tre prescelti, d'altronde basta guardarmi per capire che sprizzo presceltità da tutti i pori, ma dimmi chi sono gli altri due ? Non dirmi che uno è quel babbeo biondo eh !! »

« TU RAZZA DI BESTIA !! IO TI-»

« Calmo ragazzo, Black stava solo scherzando. Dovresti imparare a rilassarti. »

« Io non accetto consigli da uno spiriano !! Le creature senza potere magico come te sono solo esseri inferiori. E comunque mi pare ovvio che io sia uno dei prescelti, nessun altro qui ha più potere di me. E sono certo che l'altro prescelto sia mia sorella, in fondo una stupida bestia da soma basta ed avanza trai prescelti. » disse con tono sarcastico Kain fissando con sguardo divertito il pony dal manto nero, che si alzò di scatto fissandolo con astio.

« Mi stai forse dando del somaro ?! »

« Preferisci essere chiamato bistecca ?! »

« ORA BASTA !! Smettetela voi due o vi prendo entrambi a ceffoni !! » tuonò di colpo, sorprendendo tutti Eve, mettendosi trai due, fissando prima il pony poi il fratello.

« Volete finirla di comportarvi da bambini !! Non capite che dobbiamo collaborare per vincere e sopravvivere !! Kain, tu hai fatto una promessa a Princess Celestia e Princess Luna, e tu mantieni sempre le parole date !! E tu Black, tu sei un principe e devi salvare il tuo regno ed il tuo mondo, mi sembra naturale che collaborare dovrebbe essere a tuo vantaggio, proprio come quando combattesti contro Master !! Quindi ora vi prego, basta !! » sentenziò l'unicorno dal manto bianco che Zex, sollevandola col braccio destro, prese in braccio, sorridendole.

« Hai molto coraggio ragazzina, ma non preoccuparti. Sono convinto che entrambi sappiano bene quale sia la loro missione, ma purtroppo hanno troppo testosterone in corpo per poterlo ammettere, dato che probabilmente si credono entrambi troppo forti e sufficienti da se, senza capire che sarebbe un errore madornale. » disse la creatura, fissando entrambi con espressione seria, ottenendo la loro attenzione ed un espressione più matura sui loro volti.

« E tu come fai a sapere che da soli non c'è la faremmo ? Solo perché lo ha detto Nero ? » chiese Kain, tenendo il proprio sguardo rubino contro quello smeraldo di Zex, che posò a terra Eve, con delicatezza infinita, spostandosi poi verso il ragazzo.

« Lo so perché anche io commisi lo stesso errore, affrontando da solo un nemico che nemmeno con la forza di tutti gli abitanti del pianeta avrei potuto affrontare, e proprio per questo persi la mia terra, la mia vita e tutti coloro che amavo. Tutto a causa della mia sicurezza. » sentenziò la creatura, facendo zittire di colpo tutti i presenti che abbassarono lo sguardo verso il pavimento grigio della cella, spazzata dalla raffiche di vento che provenivano dall'esterno.

Nel medesimo istante, all'esterno di Canterlot, dove le raffiche di vento spazzavano il territorio con violenza inaudita, il signor Nero era riapparso, immobile sulla cima di una delle torri del castello con le braccia dietro la schiena, ammirando come il cielo, da azzurro e limpido si fosse, prima ricoperto di nubi e ora avesse assunto una tetra colorazione rossastra che ricordava quella del sangue.

I pony tutti riversi nelle strade cercavano disperatamente di fuggire, non sapendo da chi o da cosa, ma era chiaro anche a loro come ciò che stesse per succedere fosse qualcosa di malvagio.

Poi per un istante tutto ogni suono venne azzerato, sovrastato da un immensa esplosione avvenuta nella stratosfera, segnalando a Nero che la barriera da lui innalzata era stata sfondata.

In quello stesso istante le nubi vennero spazzate via, rivelando dietro di se, un immenso globo metallico rosso, con tre enormi punte in avanti che, come coltelli si piantarono nel terreno di Equestria a diversi chilometri gli uni dagli altri, ancorando di fatto l'immenso oggetto al pianeta.

L'impatto dell'oggetto nei tre punti venne udito in ogni punto di Equestria dove, montagne franarono, i canyon si allargarono, e diversi tsunami cominciarono a formarsi a causa dell'impatto e della gravità dell'oggetto rovente, a cui di colpo apparve un immenso occhio nella parte rivolta verso il basso, completamente nero al cui centro cominciò lentamente a comparire un immagine preceduta da una tonante voce.

« Equestria, mia madre patria, mia origine, mio unico ed incontrastato dominio. Sono tornato. E stavolta, sarai mia, dunque popolo del mio pianeta, non fate resistenza ed annoverate il vostro nuovo signore e padrone. » disse la figura apparsa di colpo sullo schermo in contemporanea ad un sorrisetto forzato di Nero.

Quest'ultimo scrutò con astio il sorriso beffardo sul dannato volto di quel pony proiettato sulla sfera, con in capo un grosso berretto rosso metallico con quattro punte posteriori ed una visiera nerastra che gli copriva leggermente quei suoi occhi gialli, che cominciavano a tendere pericolosamente al viola, mentre la bronzea superficie del suo corpo, coperta da un lungo cappotto rosso con protezioni metalliche sulle spalle e sul petto, riflettevano la luce in modo accecante, e proprio a quel punto mentre l'essere supremo strinse con forza il pomello in madreperla, fu quasi certo che lo sguardo del reietto fosse puntato su di lui, concludendo il suo discorso con una semplice frase.

« E' un piacere rivederti, dopo tanto tempo. » sentenziò Rising Boss, sollevandosi sugli arti posteriori, puntando quelli anteriori in avanti, causando una tremenda onda d'urto che si profuse all'interno del pianeta attraverso i quattro spuntoni che vi erano penetrati, cominciando a riempirlo di crepe dalla quali cominciarono a fuoriuscire immense barriere metalliche, che cominciarono ad avvolgere l'interno pianeta come un serpente con la propria preda, escludendolo dalla vitale luce solare.
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 07/02/2015

Messaggioda Every » 07/02/2015, 14:49

Aaaaahhh, Agonia... Non me lo sarei mai aspettar, son serio.
risi è... Il best. Ed ora voglio vedere cosa succede. Devo

Brado, kapó. Brafo dafferen.
Hai paura del buio? No? Fai bene... non devi temere l'oscurità... ma solo ciò che l'oscurità cela!
Ricordati che quando parli con me... devi lodare il sole!

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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 07/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 07/02/2015, 15:15

Grazie mille senpai ^^ ma credimi le sorprese non sono finite ^^
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 08/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 08/02/2015, 13:04

New chapter senpai's

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3017218


Con suoni metallici, grida disperati e violenti frastuoni il buio generato dall'infernale macchina di Rising Boss, oscurò totalmente il pianeta, lasciando spazio soltanto alle tenebre del suo cuore.

In tale oscurità, le uniche luci che si videro furono quelle di candele e brillii magici delle varie creature, ma nulla potevano contro una simile forza oscura che con gelide dita di ghiaccio li attanagliava, privando tutti dei vitali raggi del sole.

In quell'istante mentre il caos e la paura regnavano sovrani, colui che meglio di tutti conosceva quei sentimenti si ergeva immobile sulla punta del castello, penetrando coi propri occhi abissali le tenebre più nere.

Il signor Nero, con le braccia lungo i fianchi ed il cilindro con la fascia rossa stava osservando il traditore dei supremi, colui che era responsabile della morte della maggior parte dei superiori e ben otto pianeti, tutto per giungere qui per compiere la propria vendetta.

« Coraggio Rising, mostrami ciò di cui sei capace. » sussurrò l'essere supremo, incrociando le braccia dinnanzi a se, mentre l'immenso globo rosso cominciò di colpo a stridire, causando un suono talmente forte da ridurre a terra agonizzanti gli abitanti del pianeta, illuminati dalle immense scintille del macchinario che senza alcun preavviso si illuminò di una forte luce rossastra, che grazie alla copertura che ora circondava il pianeta, si riflesse in ogni suo luogo, causando un giorno planetario, che nessuno avrebbe potuto dimenticare.

In quell'istante mentre la luce cremisi permise agli abitanti di osservare l'immenso oggetto, che fungeva ora da sole, mentre il cielo, una volta blu, ora era rosso come il sangue, videro comparire nuovamente l'immagine dello stallone, proprio al centro della neo stella, sfoggiando il proprio brillante sorriso.

« Popolo di Equestria, vi auguro un lieto buongiorno, in questa nuova era che io mi accingo a portarvi. Io Rising Boss, da oggi vostro signore onnipotente, non che padrone del giorno e della notte, vi invito a tornare nelle vostre abitazioni fino ad oggi pomeriggio, quando nella piazza del mio castello vi accoglierò tutti quanti per il vostro giuramento di fedeltà.

Vedete, io sono un regnante gentile a differenza delle vostre antiche regnanti, io vi darò una scelta molto semplice. O con me, o lontani da me, questo è quanto. » sentenziò lo stallone sparendo dall'immenso schermo che tornò anch'esso cremisi, continuando ad irradiare luce e calore a livelli accettabili su tutto il pianeta, dove gli abitanti terrorizzati, erano indecisi se seguire o meno gli ordini dell'essere che gli aveva appena parlato.

« Dunque è così che la metti. D'accordo, vedremo chi l'avrà vinta. » disse Nero, facendo comparire un cerchio magico viola, entrandoci rapidamente, sbucando nuovamente nella cella sotterranea che al momento era illuminata dalla magia di Celestia, che faceva sembrare che in tutto il pianeta solo in quella stanza vi fosse ancora il loro reale sole.

« Nero ma che diamine è successo la fuori ?! Per poco non crollava tutto qui !! » tuonò Kain seguito dopo poco da Black.

« Si esatto !! Il cotonato ha stranamente ragione, cosa cavolo succede ?? E' arrivato il nemico ?? » chiesero i due, fermandosi a poca distanza dall'umano che sollevo entrambe le mani rivolgendo i palmi verso le loro facce.

« fate un attimo di silenzio accidenti !! Adesso vi spiego tutto, piuttosto voi avete raggiunto il livello necessario per combattere, Zex ? » chiese Nero, volgendo il proprio sguardo abissale sulla creatura che si avvicinò di qualche passo, reggendo nella mano destra la propria spada, posandone la lama sulla spalla.

« Temo che ci siamo ancora lontani. Il loro potere è molto certo, ed anche la loro forza, ma dubito impareranno il lavoro di squadra che gli permetterà di combattere come uno solo. » disse con tono preoccupato Zex, tenendo lo sguardo puntato sul suo interlocutore mentre quello dei presenti si focalizzò su di lui, dato che ancora, a parte Black, non era stato detto chi erano i restanti prescelti.

« Beh, forse non ci sarà bisogno del gioco di squadra, vedete il vostro avversario si è appena insidiato sul pianeta, e da spavaldo quale è, ha già dichiarato le sue intenzioni ed anche tutti i popoli dovranno recarsi al suo castello per il classico giuramento di fedeltà. » disse Nero con tranquillità allucinante, muovendo a destra e sinistra la mano destra, sotto gli sguardi spalancati dei tre alicorni e dei due superiori.

« Caspita, nemmeno io ero mai stato tanto megalomane. » disse grattandosi la testa, Kain, notando l'inquietudine della sorella, che gli si avvicinò alle gambe.

« Tranquilla Eve, non gli permetterò nemmeno di torcerti un capello. » disse l'umano, sollevando la sorella in braccio, tenendola attaccata al suo petto.

« Grazie fratello mio, sono certa che lo farai. » rispose lei, posando il muso sul petto del fratello che nel frattempo stava fronteggiando lo sguardo ironico di Black puntato su di se, con un sorrisetto irritante.

« Che hai da guardare bestia ?! »

« Oh nulla, solo ricorda che tua sorella non ha i capelli, ma il crine proprio come me !! »

« Tu brutta specie di...»

« Twilight Sparkle e le sue amiche dove sono ?! Perché non sono intervenute ?? » tuonò di colpo Celestia, interrompendo il bisticcio trai due, facendo spostare l'attenzione di tutti su di se.

« Questa è un ottima domanda, in effetti non le ho nemmeno viste all'esterno, e conoscendole mi sarei aspettato che si sarebbero lanciate in un inutile attacco contro Rising Boss. » disse Nero, creando il gelo ed il silenzio nella stanza, facendo correre un brivido lungo la groppa dei quattro equini presenti.

« E'..è impossibile...io l'ho eliminato !! Durante la liberazione di Kain io l'ho decapitato con la lancia di Wisper. » disse con voce tremante il principe di InkHeart, seguito da Celestia e Luna, che senza chiedere niente a nessuno cercarono di avviarsi verso la porta da cui proveniva un intensa luce rossastra, trovandosi però il cammino ostruito da Nero.

« No no, voi la fuori non ci andate nemmeno per scherzo. Vi fareste subito eliminare, e mi servite vive. »

« Ma il nostro popolo ha bisogno di noi !! Non puoi chiederci di lasciarlo solo !! »

« Oh ma infatti io non ve lo sto chiedendo. Ve lo sto ordinando. E comunque non saresti di alcuna utilità in questo momento e di certo lo sareste ancora meno da morte, quindi restate buone qui, ed aspettate il momento opportuno. » sentenziò l'essere supremo tenendo il proprio sguardo abissale puntato sulle due principesse frementi per uscire, ma allo stesso tempo terrorizzate da lui, mentre la preoccupazione di Celestia per la sua adorata studente continuava a salire.

« Ed io posso uscire ? Almeno per accertarmi che il mio regno sia salvo. » chiese Black, avvicinandosi a Nero, che sollevò un sopracciglio.

« Black, sinceramente, se non faccio uscire loro due che un minimo di autocontrollo lo hanno, pensi veramente che permetterò a te di uscire ? »

« Immagino che questo sia un no. »

« Wow che genio per un essere inferiore. Forza Nero, andiamo fuori e sistemiamo quel maledetto una volta per tutte. » disse Kain posando al suolo Eve, che lo segui pari passo, passando accanto al principe di InkHeart che lo fulminò con lo sguardo, mentre l'essere supremo, pose la mano in avanti puntando l'indice sul petto del ragazzo, fermandolo.

« Non uscirai nemmeno tu. Nessuno uscirà di qui finchè non sarà il momento di agire, altrimenti tutto sarà stato inutile.

Lo attaccherete quando uscirà dal suo mezzo, e sarà “privo di difese”, e forse in quel momento grazie alla confusione creata ed alla superiorità numerica c'è la farete. » disse Nero, osservando gli sguardi poco convinti dei presenti tutti puntati su di lui, in una sorta di sfida mentale su chi avesse ragione e chi torto.

« Uscirò io. » disse di colpo Zex, facendo voltare tutti verso di lui, che cominciò a muoversi verso Nero, con passo lento ma deciso.

Quest'ultimo lo fissò col proprio sguardo abissale, con espressione seria in volto.

« Tu dovresti restare qui ad insegnare loro il gioco di squadra. »

« Non c'è nulla che io gli possa insegnare. Non c'è studente peggiore di quello che crede di sapere tutto, per questo non potranno mai impararlo a voce, ma forse a fatti si. Dunque lasciami andare all'esterno e lascia che assistano. »

« Zex, sei certo di questa scelta ? Ci sono altre vie per-»

« Ho preso la mia decisione Nero. Non preoccuparti, assicurati solo che a loro non accada nulla, io penserò al resto. » disse la creatura posando la mano sinistra sulla destra dell'essere supremo che piegò leggermente il capo in avanti.

« Vai. »

« Grazie Nero. » sentenziò Zex, allargando le proprie grandi ali bicromate e con un grande battito si lanciò verso l'esterno, percorrendo in poco tempo l'intera scalinata, sbucando all'esterno di Canterlot, osservando coi propri occhi smeraldo l'immensa struttura che sovrastava tutto il paesaggio che riusciva a scrutare.

« Dunque è arrivato, quindi è questo il posto da me scelto. » disse sorridendo leggermente, ponendo la propria lama di piatto dinnanzi al volto, soffermandosi qualche istante in un lungo religioso silenzio.

Tale istante parve durare in eterno mentre diversi pony, per le strade notarono la creatura immobile nel cielo, cominciando a domandarsi cosa e chi fosse.

« E' ora. Spira dammi la forza !! » tuonò Zex lanciandosi a velocità immensa verso l'immensa struttura, volandoci radente constatandone la superficie riflettente metallica rossa e con forza immane piantò la propria lama per tutta la sua lunghezza tenendola per il lungo manico con entrambe le mani, cominciando a causare un immenso taglio ascendente nella struttura salendo verso l'alto con immane sforzo delle ali e delle braccia.

Per quanto il colpo stesse andando a segno, Zex era ben conscio che tale azione non avrebbe causato molti danni al mezzo, dato che, malgrado il taglio continuasse ad allargarsi e prolungarsi al suo passaggio, dopo pochi istanti cominciava a richiudersi rendendo questo sforzo del tutto vano, ma non secondo il piano della creatura che, cominciò ad attuarsi quando da un punto dell'immensa sfera, con un grande sferrugginio, si aprì foro quadrato.

Da esso lentamente cominciò a fuoriuscire una lunga rampa rossa estendendosi per diversi chilometri con una figura incappucciata immobile sull'estremità.

« Sei uscito allo scoperto finalmente. » sentenziò la creature interrompendo il proprio attacco lanciandosi contro la figura incappucciata, colpendola con un forte fendente orizzontale che lo avrebbe dovuto colpire a metà vita, ma ciò che accadde ebbe dell'incredibile.

La grande spada di Zex si spezzò di netto, contro il braccio sinistro alzato dal proprio avversario, il cui rivestimento si polverizzò a causa dell'impatto, mostrando un robusto corpo bronzeo dall'aspetto umano, alto quasi quanto la creatura, completamente calvo con indosso il berretto rosso con tre corni e visiera nera, e con indosso solo un lungo mantello cremisi e con placche nere lungo il corpo in corrispondenza del basso bacino, dei polpacci e degli avambracci.

Quell'essere, con il proprio sorriso brillante stampato in volto, e lo sguardo con l'iride gialla circondata da un intenso colore viola, fissò con sollazzò l'espressione stupita del proprio avversario, che gli volò davanti, osservando la propria arma distrutta nella propria mano destra.

« Vedo che Nero ha portato con se un altro guerriero per combattermi, tipico di coloro che non hanno scelta. Ma da quello che vedo non sei un superiore. » disse Rising Boss, mostrandosi in grado di assumere le sembianze simili a quelle umane, fissando con le braccia incrociate Zex.

Quest'ultimo in volo immobile dinnanzi a lui, ricambiò lo sguardo sorridendo leggermente.

« Mi aspettavo di dover combattere contro un pony, viste le informazioni datemi. Ma a quanto pare non lo sei. Dimmi, hai proprio intenzione di portare avanti questa campagna di distruzione ? »

« Al contrario, io sono ancora un pony. Semplicemente mi ero sempre chiesto come fosse avere le mani così da capire perché Nero e la maggior parte degli esseri superiori assumessero tale forma. In ogni caso, io non ho mai parlato di distruzione, ma bensì di rinnovamento. » disse l'ex tiranno di Neo CarbonHorse, sollevando la mano destra aperta verso la Everfree Forest.

« Vedi, io non ho alcuna intenzione di uccidere gli abitanti di questo pianeta, anzi voglio fargli un immenso dono. La vita eterna, ma per farlo mi occorrerà un grande spazio. »

« Cosa hai intenzione di fare...? »

« Osserva. » disse con tono freddo e distaccato Rising, chiudendo di scatto la mano, facendo un gesto discendente come un pugno verso il basso.

Nel medesimo istante, le piante, le rocce, e tutte le creature all'interno della foresta, vennero istantaneamente schiacciate al suolo con una pressione incredibile che fece sprofondare il terreno diversi metri sotto il proprio livello, creando una grossa semi sfera nel terreno, del tutto simile al fondo di un lago, poi dopo aver compiuto tale scempio il rinnegato sollevò l'indice ed il medio, creando corridoio metallico che fuoriuscì dal terreno, arrivando fino al centro dell'immensa fossa, creando un enorme pianura cilindrica posata su un pilastro, fuoriuscito dal fondo.

« Molto bene. Questo è quanto. » sentenziò Rising Boss, mentre al centro della piana di ferro si sollevò un immenso edificio metallico rilucente a forma di rettangolo verticale, con un unica entrata che si affacciava dinnanzi all'unica via d'accesso, la strada poco prima generata, che si congiungeva al terreno a poca distanza da Ponyville, dove la maggior parte degli edifici era in piedi per miracolo dopo quel colpo a cosi breve distanza.

Fatto ciò l'essere superiore si voltò con un grosso sorriso verso Zex, che colto dalla furia più ceca, colpì con un gancio destro il volto dell'avversario, causando un immensa onda d'urto che fece tremare la piattaforma dove si trovava, facendola crollare mentre Rising Boss, volando verso il basso sorridendo con le braccia incrociate dinnanzi al petto, scrutò col proprio sguardo la creatura lanciataglisi dietro urlando di rabbia.

« Coraggio, vieni da me. Sarai un degno riscaldamento. » sentenziò l'essere superiore, impattando con violenza inaudita contro il terreno rimbalzando diverse volte, atterrando nel meleto della famiglia Apple.
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 08/02/2015

Messaggioda Every » 08/02/2015, 13:53

Beh, che dire:
Non posso non complimentarmi con Agonia, pare che Risi sia diventato tanto pro quanto faigo, or ora. Ma soprattutto, son proprio curioso di vedere cos'ha pensato di fare per evitare il giudizio del consiglio.
Poi, cioè, si, bella cosa la frase di Zex "non c'è studente peggiore di chi crede di sapere già tutto". mi è piaciuta, davvero. Il fatto che hai iniziato a mettere un certo numero di queste frasi, diciamo, "profonde", denota una maturità del racconto maggiore e quindi più piacevole. Ehhh, non dico che prima non fosse bello, solo che ora è megglio! ^_^

imho, se ne vedranno di cotte e di crude.
Ah, prima che mi dimentichi: come ti avevo già anticipato per MP, vado in Olanda per una settimana. Quiiiiindi, temo che per i prossimi commenti dovrai aspettare domenica-lunedì prossimo, ora, non so bene quando riuscirò a mettermi in pari, dipende da quanto scrivi in questi giorni.
Continua così, va là, che son curioso ;)
Hai paura del buio? No? Fai bene... non devi temere l'oscurità... ma solo ciò che l'oscurità cela!
Ricordati che quando parli con me... devi lodare il sole!

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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 08/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 08/02/2015, 15:35

Grazie mille seppai ^^ sono felice che tu abbia gradito l'aggiunta di diversi nuovi elementi ^^ e credimi ^^ non hai ancora notato ciò che Agonia ha fatto ^^, cercherò di continuare a scrivere come sempre al massimo cercando di spaziare con più tempo ^^
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 09/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 09/02/2015, 13:29

Exxo il new chapter senpai's ^^ è un pò corto per buone ragioni ^^' ma mi rifarò ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3018488


Lentamente Rising Boss, si rialzò in piedi, levandosi con calma il mantello cremisi, che svanì in un reticolato metallico nel terreno alla sue spalle, nello stesso istante l'essere superiore sollevò il braccio destro, aprendo la mano intercettando il pugno sinistro di Zex, lanciatoglisi contro ad incredibile velocità sfruttando tutta la potenza delle proprie ali, unita alla gravità.

L'impatto fu talmente forte da far crollare a terra tutte le mele della proprietà Apple, ed esplodere i vetri delle abitazioni di Ponyville, mentre i due contendenti si fissarono senza alcuno scrupolo l'uno per l'altro, ma con due espressioni completamente differenti.

La creatura digrignando i denti, pose i piedi a terra, cercando di colpire con il pugno sinistro, finendo per fare intercettare anch'esso come il primo e, incrociando le dita, cominciarono a dar vita ad un poderoso scontro di forza, mentre lo sguardo del rinnegato, osservava stupefatto la resistenza dello spiriano cominciando a valutarne gli eventuali utilizzi nel suo piano.

Lo stallo parve perdurare per un tempo che parve infinito, mentre l'energia dei due esseri concentrata tutta in quell'unico sforzo aveva iniziato a formare crepe nel terreno attorno a loro, facendo sorridere sadicamente Rising.

« Niente male spiriano, dimmi perché non ti allei con me invece che restare dalla parte di Nero. Posso assicurarti protezione. »

« Quale superbia la tua. Credi davvero di poter sconfiggere un supremo ? »

« Affatto, io credo soltanto che non muoveranno un dito per fermarmi, e continueranno a mandarmi contro i loro supremi o giocattoli. Sai, tu sei solo l'ultimo di una lunga lista. » disse con acidità il rinnegato dando un forte spintone in avanti, facendo strisciare gli stivali della creatura nel terreno, che si puntellò facendo forza con le ginocchia rifermando i due, mentre un espressione sofferente era apparsa sul suo volto.

« Ti fa male vero ? Credevi davvero di potermi colpire così facilmente, povero stolto. So bene che ti sei fratturato la mano destra con quel pugno, ed è un piacere per me poterti stritolare al meglio la mano in questo momento, sentendo le tue povere ossa che si sbriciolano. E' davvero un mistero il motivo per cui tu non sia ancora crollato a terra, non so se ammirarti o avere pietà. »

« Tu non potrai mai capire cosa mi da tanto forza...tu sei solo un mostro !! » tuonò Zex, puntandosi di colpo coi piedi, chiudendo le ali sulla schiena, cominciando a spalancare gli occhi respirando con forza, fino a far scoppiare la maglia smanicata che aveva in dosso rivelando, oltre al corpo scultoreo centinaia di cicatrici che gli era auto inflitto nei suoi millenni di prigionia cercando la pace.

« Non provare pietà per chi è già morto !! Ma provala per te, ora ti farò a pezzi e pagherai per i tuoi crimini !! » tuonò la creatura, interrompendo di colpo lo stallo, lasciando le man i di Rising, che stupefatto finì in avanti, venendo colpito al busto da due fortissimi pugni combinati paralleli, che lo spedirono indietro di diversi metri facendolo strisciare nel terreno sorridente, constatando le mani dell'avversario ora prive di guanti, entrambe lesionate in modo grave, ma malgrado ciò Zex si lanciò nuovamente in avanti, con la chioma al vento ed espressione indicibile in volto.

Attese che Rising Boss, eseguisse un gancio destro, e non appena questo lo fece, cercando di colpirlo per fermarne l'avanzata, Zex, schivò verso destra saltando, rifilando un nuovo pugno destro discendente in volto all'essere superiore, che si inginocchio sprofondando qualche centimetro nella terra, mentre il proprio avversario restando qualche istante in sospensione grazie all'utilizzo delle ali, unì le proprie mani effettuando un portentoso colpo a martello sul collo del rinnegato, facendolo sprofondare ulteriormente.

Nel frattempo, all'interno della cella Black, Kain Eve e le principesse stavano osservando lo scontro grazie ad una magia onniscente del signor Nero, che aveva generato una proiezione magica in 3 D di ciò che stava avvenendo all'esterno.

Ma quest'ultimo a differenza dei restanti presenti che esultavano d ogni gancio, calcio e colpo che Zex portava a segno, restava in silenzio, impassibile ed immobile col proprio sguardo abissale puntato sulla proiezione, mentre con le mani stringeva il pomello in madreperla con talmente tanta forza da iniziare ad incrinarlo.

Nessuno di loro riusciva a vedere l'evidenza come lui, non stavano assistendo ad uno scontro, ma ad una liberazione, e fu in quell'istante che l'essere supremo sentì un leggero tocco sul fianco sinistro che gli fece abbassare lo sguardo verso Black, fermatoglisi accanto in piedi sugli arti posteriori fissandolo coi propri occhi bicromatici.

« Che c'è che non va ? » chiese di colpo lo stallone, facendo avvertire un forte senso di angoscia all'umano, colpirlo proprio nel punto dove forse un tempo si era trovato un cuore, e dove ora si trovava l'abisso.

« Nulla. Tu piuttosto, non vuoi continuare a tifare per Zex ? Da quanto pensate ormai è fatta, e non dovrete muovere nemmeno uno zoccolo, e tornare alle vostre normali vite grazie a lui, questo è ciò che leggo nelle vostre menti e vedo dal vostro comportamento attuale. » rispose l'essere supremo con tono leggermente accigliato fissando il proprio interlocutore con sguardo colpevolizzante, mentre nuovamente si alzarono le esultanze di Kain per un nuovo colpo messo a segno dalla creatura, che aveva spedito Rising Boss, contro il fienile degli Apple, facendoglielo crollare addosso, riemergendo però quasi istantaneamente.

« VAI COSI' SPIRIANO !! SPACCAGLI LE GAMBE !! ELIMINA QUEL DANNATO RINNEGATO !! » tuonò il biondo, alzando ed abbassando le braccia verso l'alto con movenze simili al tifo per il calcio, in attesa che il giocatore segni il colpo vincente.

Poi fu solo per un attimo, e tutto divenne silenzioso quando le grida nelle cella vennero interrotte dal fragoroso suono del pomello infrantosi nelle mani di Nero, conficcandoglisi nella carne, mentre un espressione indicibile era comparsa sul suo volto assieme a delle nere fiamme che avevano preso a vorticargli attorno, obbligando Black e gli altri a prendere le distanze.

« Dannazzione...Zex, che tu sia maledetto...non puoi farmi questo…!! » sentenziò l'essere supremo a denti stretti cercando di contenere l'immensa furia che stava fluendo dentro di se mentre, dopo l'ennesimo colpo la creatura, era caduta in ginocchio con le braccia lungo i fianchi, e le mani sporche di sangue sul terreno.

A poca distanza da lui, Rising Boss, rialzatosi dopo l'ultimo colpo, si tolse la polvere di dosso con cura, dandosi dei leggeri colpetti con la mano destra, per poi sistemarsi meglio il berretto.

« Non c'è che dire, un grande sfoggio di forza e di coraggio, e malgrado la sua utilità sono stupito. Nemmeno i supremi di Ruin e Lyram erano riuscito a colpirmi con tanta insistenza, finendo per pregarmi di risparmiare loro la vita.

Ma per te credo farò un eccezione, pregami e sarai salvo. » disse l'essere superiore cominciando ad avvicinarsi allo spiriano, in ginocchio con il capo chino, i cui ciuffi mossi dal vento ondeggiavano come serpi.

« Mai...»

« Come hai detto ? »

« Non lo farò mai...» disse Zex, cominciando a rialzarsi spalancando le proprie ali ed alzando lo sguardo verso l'avversario, sorridendogli.

« Non mi piegherò mai davanti ad un tiranno, un assassino, un mostro senza onore come te.

Io ti sconfiggerò, per la popolazione di questo pianeta. Per Spira. Per il mio onor-»

« Su smettila con queste idiozie, è ora che tu sparisca. » sentenziò Rising Boss, piantando di colpo un devastante pugno nello stomaco di Zex, che sgranò gli occhi con vari capillari rotti, ed un urlo che gli si strozzò in petto.

« Avresti dovuto accogliere la mia pietà stupido essere inferiore. Ti avrei reso immortale, ricco oltre ogni misura e potente oltre ogni limite, tutto solo in cambio della tua resa e fedeltà.

L'onore non conta a nulla in questo mondo. » disse con ghigno satanico rimuovendo la propria mano dal petto della creatura che lentamente cadde riverso in avanti, con le ali ancora spalancate e fu in quell'istante, mentre sul volto di Rising comparve un sorriso, e su quello di Nero la smorfia si allargò, il rinnegato si inginocchiò piantando il proprio piede destro fra le scapole di Zex, e con un gesto secco delle mani, gli strappò entrambe le ali.

In quell'istante, mentre il silenzio della cella venne rotto da un gutturale ruggito di Nero, che avvampò facendo divampare un tremendo incendio di fiamme nere che divorò la stanza dando a stento il tempo a Black e Kain di uscire portandosi dietro le tre giumente, una voce risuonò alle spalle di Rising Boss, facendolo voltare.

« Io non so chi tu sia, razza di mostro ma quello che hai appena detto e fatto è sbagliato !! Vattene dalla mia proprietà e lascia in pace quel giovanotto !! » tuonò Granny Smith, immobile a pochi metri dai due combattenti, scrutando con astio l'essere bronzeo, che lasciò cadere a terra le ali di Zex, voltandosi verso l'anziana puledra.

« Oh vedo che allora non ti è chiaro il concetto vecchia. Avevo ordinato di restare nelle abitazioni a tutto il popolo fino al mio ordine. »

« Io non prendo ordine da nessuno, se non da Princess Celestia e Princess Luna. Non da esseri che non hanno pietà per niente e nessuno.

Ora vattene dalla mia proprietà e lascia che curi quel ragazzo. » ripeté la pony avvicinandosi di qualche passo all'essere superiore, senza però riuscire a nascondere sia nella voce, che nel corpo un immensa paura, manifestatasi sotto forma di tremolii convulsi.

Rising Boss, osservò con espressione seria l'equina avvicinarglisi, incrociando le braccia dinnanzi al petto, in attesa che essa ripensasse alle parole dette ubbidendogli.

Ma questa continuò ad avanzare, lenta ma inesorabile, fermandosi proprio dinnanzi a lui, tenendo il proprio sguardo arancio in quello limone contornati di viola del rinnegato che spostò la mano destra in avanti aprendola, nello stesso istante, Granny Smith si sentì sollevare in aria, finendo col collo nella presa dell'ex imperatore di Neo CarbonHorse, che strinse saldamente la presa, sogghignando.

« Non mi sono spiegato bene evidentemente. Ma immagino che alla tua venerando età le parole giungano storpiate nella tua malandata testa.

Dunque stavolta ti farò la grazia di ripetermi. Tutti i cittadini devono restare nelle loro abitazioni, fino a che non verrà dato il segnale di recarsi al mio nuovo palazzo, per giurarmi eterna fedeltà e ricevere il dono più grande che si possa desiderare.

Ora, se non mi obbedisci, non c'è problema, ma sappi che la tua vita sarà finita. » disse con tono acido il superiore, osservando di colpo lo sguardo della giumenta rivolto verso le sue spalle, facendolo di colpo sorridere.

« Ne vuoi ancora ? Perché ved-» il rinnegato smise di parlare di colpo quando con indicibile potenza Zex lo colpì con un pugno, prima al fianco destro, facendogli mollare Granny Smith, e poi lo scagliò via, con un calcio, verso sinistra, facendolo impattare al suolo ad alcuni metri di distanza. Nel medesimo istante la giumenta dal manto verde gli si avvicinò sorridendo, non riuscendo però a scorgere il viso del ragazzo, coperto dai due ciuffi di capelli.

« Zex...lo so che sei tu, non preoccuparti figliolo, presto vieni dobbiamo scappare. » disse la giumenta osservando solo un leggero sorriso sul volto della creatura mentre un cerchio magico viola era comparso sotto i suoi zoccoli cominciando a farla sprofondare, udendo soltanto le parole dello spiriano un attimo prima di riapparire a Canterlot, all'interno del rifugio improvvisato, con le lacrime agli occhi.

« Mi ha fatto piacere rivederti Granny. Mi dispiace, ma non potrò pagare il mio debito per la mela. » Nello stesso istante, Rising Boss, rialzatosi per l'ennesima volta si scagliò verso Zex, che fece lo stesso sollevando il proprio pugno destro, in contemporanea con l'avversario, giungendo uno dinnanzi all'altro.

Ma in quell'istante, quando il colpo sarebbe dovuto risuonare, assieme all'urlo di Zex, venne a crearsi solo un immenso silenzio.

I due combattenti erano immobili, uno dinnanzi all'altro con il braccio destro piegato in avanti, verso il volto dell'altro, ma in quel momento Rising Boss, ritrasse il proprio, fermandosi qualche istante ad osservare con sguardo serio la creatura, ancora immobile, con un sorriso sereno in volto.

« Perdonami, non mi ero accorto che fossi già morto. » sentenziò il rinnegato, sistemandosi il cappello, arretrando di qualche passo osservando l'essere statuario, morto, ma ancora in piedi, come se anche nella fine stesse continuando a combattere per il proprio onore, ed in ciò in cui credeva.

« Sei stato un degno avversario spiriano. Hai la mia parola, nessuno oserà disturbare il tuo eterno riposo. » sentenziò Rising Boss, alzando la mano in avanti verso il corpo, che però venne quasi istantaneamente avvolto da un grosso cerchio magico viola, che lo feci svanire dalla vista del rinnegato, lasciando ad suo posto un messaggio inciso a fuoco nel terreno.

« Di tre giorni è fatto un funerale spiriano, attendi il quarto per il tuo. » lesse mentalmente l'essere che nel frattempo riassunse le sembianze da pony, sistemandosi il berretto coprendosi parzialmente gli occhi, sentenziando.

« Concesso. »

Nello stesso istante, in un immenso prato fiorito circondato da immensi alberi di mele, il corpo di Zex, con le mani conserte sul petto, ed un sorriso in volto giaceva in pace.

Pochi istanti dopo, mentre a distanza Nero osservava la scena, una candida mano si posò sulla guancia della creatura, e con voce dolce e gentile dichiarò, assieme ad una risata fanciullesca.

« Bentornato a casa, amore mio. »
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 11/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 11/02/2015, 14:20

Ecco il nuovo capitolo senpai's ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3021002

In quell'istante mentre le grida di tristezza di Granny Smith si perdevano nella vastità del castello di Canterlot, dove le guardie reali avevano iniziato la radunare tutta la popolazione della cittadina e di Ponyville, nel vano tentativo di offrire la loro protezione, le loro regnanti, i due superiori, e Black erano immobili all'esterno della gabbia in religioso silenzio, con gli sguardi rivolti verso il basso con un forte senso di amarezza crescente in corpo per il sacrificio del loro compagno, servito a poco e nulla.

« Non posso credirci...di nuovo ho lasciato che qualcuno morisse senza muovere uno zoccolo.

Stavolta metterò fine a tutto questo, una volta per tutte. » pensò il principe di InkHeart scrutando per qualche istante le feroci fiamme nerastre che fuoriuscivano dalla cella dove si trovava presumibilmente Nero, che andavano a mischiarsi con la tetra luce cremisi proveniente dall'esterno.

La Rising Boss, fluttuando in aria era atterrato sulla superficie metallica piana da lui creata dove un tempo si estendeva rigogliosa la Everfree Forest, che giaceva ormai morta con tutti i suoi abitanti decine di metri sotto di lui.

Lentamente il pony, sorridendo leggermente cominciò a dirigersi verso la struttura rettangolare, osservando un cerchio magico rosso formarsi sulla soglia di ingresso, facendogli luccicare gli occhi.

« Vedo che sei finalmente arrivata, Rain, dimmi è di tuo gradimento questo luogo ? » chiese con tono serio l'essere superiore, avvicinandosi all'essere fuoriuscito dal portare dalle sembianze molto differenti dalle sue.

La sua interlocutrice presentava l'aspetto di una ragazzina sui dodici anni, molto magra e dalla carnagione chiara, vestita soltanto da un abito bianco che le arrivava poco più in basso dei fianchi con fare quasi malizioso, e due stivali aderenti bianchi che le giungevano fino al ginocchio, mentre due lunghe ciocche di capelli biondi le scendevano dai lati della testa arrivando poco sotto i fianchi, lasciando la restante chioma coperta da un caschetto bianco con in cima una piccola corona.

Ma ciò che probabilmente stupiva erano i suoi occhi, grandi e completamente grigi, fissi sul rinnegato che gli stava attorno a cui, con piccoli ma decisi passi, si avvicinò, ponendo la propria candida mano sulla sua guancia sinistra, saggiandone la perfetta superficie bronzea.

« Il posto è pieno di morte e distruzione, piacerebbe a mio padre, ma a me fa ribrezzo. » disse con tono impassibile la ragazza, lasciando cadere la mano lungo il proprio fianco, tenendo lo sguardo fisso su Rising che sorrise leggermente, inclinando la testa in avanti, sistemandosi il berretto con cura.

« Sei decisamente insoddisfabile ragazzina, non mi stupisco che Ruin ti avesse abbandonato su quel pianeta. »

« Lui mi donò quel pianeta. Ma era pieno di morte e devastazione, l'unico essere vivente ero io.

Non c'era nessuno da poter salvare, questo posto invece sembra leggermente diverso. Lei dove si trova ? »

« Penso all'interno del castello che vedi la in fondo, ma non preoccuparti, presto sarà eliminata. »

« NO. » sentenziò di colpo Rain, puntando con forza il piede destro, facendo tremare l'intera struttura metallica su cui sostavano, facendo zittire di scatto lo stallone, che osservò la ragazzina voltarsi, cominciando a voltarsi verso la struttura rettangolare, avviandosi verso l'entrata.

« Portala da me. E riempi questo luogo d'acqua, la morte sottostante mi disgusta troppo. » disse con tono annoiato la figlia del supremo, svanendo all'interno della struttura sotto lo sguardo attento di Rising Boss, che si voltò, cominciando a fluttuare verso l'alto illuminando per un istante i propri occhi gialli contornati di viola, facendo implodere quattro grossi tunnel all'interno della voragine dai quali cominciarono a sgorgare quattro grossi torrenti d'acqua che lentamente cominciarono a riempire il il vuoto sottostante alla struttura.

« Sarà molto interessante l'incontro tra vita e morte. Ma immagino che prima dovrò sbarazzarmi di quei quattro. » pensò l'essere superiore, cominciando ad avvicinarsi al foro sulla sua immensa fortezza dove rientrò dal foro precedente aperto per la sua uscita.

Una volta all'interno, il foro si richiuse, lasciandolo nel buio più totale, dove l'unica luce era rappresentata dal proprio sguardo.

« Penso sarà molto più divertente farli uscire allo scoperto e poi annichilirli lentamente, nel modo che meritano. » sentenziò lo stallone, sorridendo sadicamente, cominciando ad illuminare per intero il proprio corpo, su cui era ricomparso anche il mantello cremisi, mostrando come l'intera struttura interna della fortezza fosse cava, con quattro immense catene che li congiungevano al centro in un grande trono, e dall'altra parte legate ai quattro spuntoni conficcati nel pianeta.

In quell'istante, mentre il rinnegato cominciò ad emanare la propria energia, in vari punti di Canterlot, tra cui anche il giardino ed il campo allestito per proteggere i cittadini, cominciando a genera delle crepe nel terreno che lentamente iniziarono ad innalzarsi dal terreno come formicai.

« Ma che diavolo...»

« ATTENTO !! » tuonò inutilmente una guardia reale verso un suo compagno, avvicinatosi troppo ad una delle strutture da cui di colpo fuoriuscì un pony completamente bronzeo, privo di volto, sembrando quasi un manichino che colpì con violenza inaudita il curioso, scagliandolo contro una parete del castello, causando il panico trai rifugiati, mentre la stessa scena si ripeteva anche nelle altre zone in cui erano comparse le crepe.

In quell'istante le sirene che non avevano mai smesso di suonare vennero del tutto eclissate dalle grida disperate dei pony che correvano in lungo ed in largo per sfuggire all'attacco di quelle marionetta che, senza pietà colpivano con violenza chiunque si trovasse sulla loro strada, diretta verso l'interno del castello dove Black, udendo tali suoni aveva spalancato le grandi ali, preparandosi alla battaglia, trovandosi però dinnanzi il signor Nero, immobile davanti alla rampa di scale, che lo fissava col proprio sguardo abissale ed un espressione irritata.

« Tu non andrai la fuori Black, te l'ho già detto. »

« Non senti che stanno morendo ?! »

« ;Lo sento anche meglio di te, ma non è cadendo nel trucco di Rising Boss che li aiuterai. »

« Mi stai dicendo che dovrei restare qui a non fare niente ?! Mentre tutti quei pony vengono massacrati ?! Sei pazzo !! » tuonò l'alicorno, lanciandosi in avanti sperando di passare in velocità l'umano che però lo intercettò col proprio bastone, dandogli un leggero colpetto sul naso, su cui comparve per un istante un cerchio magico viola, facendo schizzare lo stallone nella parte opposta contro in muro.

« No, qui l'unico pazzo sei tu. Io al contrario sto ragionando ì, ed ho già in mente un piano, che però non potrà realizzarsi finché voi non farete ciò che vi dico. » sentenziò l'essere supremo, puntando il proprio bastone verso il gruppo, facendo comparire una smorfia irritata sul volto di Kain.

« Allora potresti almeno metterci al corrente di questo tuo piano ? Almeno così potremmo stare tranquilli. » disse il biondo, avvicinandosi di qualche passo al proprio maestro fissandolo con astio coi propri occhi rubino.

Lentamente Nero, dopo aver fissato Black rialzarsi, avvicinandosi con fare irato verso di lui sospirò abbassando lo sguardo, capendo di non avere altra scelta.

« Elucidator. » disse con tono secco, attirando l'attenzione del gruppo, che gli si avvicinò circondandolo.

« Cosa ? »

« Non cosa, ma chi è la domanda giusta. » disse Eve, correggendo Celestia, che la fissò con un sopracciglio alzato.

« Nero, ci stai prendendo in giro spero. Mi hai sempre detto che si trattava solo di una leggenda. » disse Kain fissando il proprio maestro che ricambiò con un nuovo sospiro.

« Beh sai Kain, mi sembra naturale che sia io che gli altri supremi ne parliamo poco, mascherando spesso come una leggenda dato che a nessuno piace parlare dei propri fallimenti. » disse con tono seccato l'essere supremo facendo comparire dietro di se una poltroncina in stile vittoriano su cui si accomodò, restando però piegato in avanti.

« Allora se è un fallimento, qualsiasi cosa sia sto coso, mi spieghi perché stiamo perdendo tempo ?! » tuonò Black, cercando nuovamente di alzarsi, venendo però trattenuto al suolo da diversi tentacoli oscuri fuoriusciti dal pavimento che gli legarono gli zoccoli e la vita.

« Semplice, perché pur restando un fallimento è l'unico essere in grado di eliminare un superiore grazie al proprio potere, vista la propria esenzione dalle regole del Consiglio. » sentenziò l'essere supremo causando il silenzio più totale del gruppo, assieme allo stupore più profondo, entrambi turbati solo dalle sirene e dalle grida esterne.

« E...e questo lo chiamereste un fallimento ? » chiese Kain, mentre un brivido gli percorse la schiena, portandolo inconsapevolmente a stringere lo zoccolo della sorella che lo abbracciò con fare materno.

« Decisamente. Per eliminare un superiore non era necessaria tutta quella potenza, non per nulla le dimensioni prima erano otto. Elucidator durante il suo primo giorno di vita spazzò via con un colpo un intera dimensione, causandoci un estremo danno, e per quanto il nostro potere resti comunque illimitato, non potevamo permetterci che un errore di quel genere fosse ripetuto, e per questo lo “smantellammo”. » disse con tono loquace nero, muovendo gli indici e medi delle mani in alto ed in basso.

« Ah quindi lo avete ucciso. Beh suppongo che allora sia ormai qualcosa di passato. »

« E dunque anche inutile per la nostra situazione. »

« Non esattamente. Vedete, siete tutti quanti troppo legati al principio di vita e morte, Elucidator non è un essere vivente, è pura energia. E questa può provenire dalla vita, dalla morte, dagli elementi dalle emozioni, per questo è tanto potente però allo stesso tempo è privo di volontà propria ed è gestibile solo da chi lo crea. »

« Quindi da voi supremi, potreste sempre ricrearlo e-»

« Scordatelo Black, non esiste che io riesca a convincere il Consiglio ad una simile azione, è già tanto che abbiano deciso di riunirsi, pensa te a creare un essere di tale potenza. » disse Nero, osservando con un sopracciglio alzato, mentre Celestia si alzò attirando l'attenzione su di se.

« Nero, ciò che hai detto è senza dubbio interessante ma ora io ti scongiuro, devo andare all'esterno per il mio popolo, per Twilight Sparkle e le sue amiche, se davvero quello che ci stai dicendo ha una motivazione, ti prego vai al punto, oppure lasciaci uscire. » disse la giumenta con tono serio e le lacrime agli occhi, sostenuta dalla sorella che si sollevò con lei, assieme ad Eve, che sciolse dall'abbraccio il fratello.

«Non puoi imporci la tua volontà Nero, ricordi ? Non puoi agire in prima persona, e quello che stai facendo tu è fermarci con la forza. » disse Black, che vide di colpo svanire i tentacoli, e l'essere supremo inclinarsi in avanti, col capo chino verso il pomello in madreperla del proprio bastone accerchiato con le mani.

« Avete ragione, ciò che sto facendo va contro le regole, ma questo perché penso che voi possiate riuscire ad evocare nuovamente Elucidator, in una forma meno distruttiva. Vedete, Black, Luna ed anche tu Celestia, siete prescelti non per una ragione a caso. » disse Nero, alzandosi dalla poltroncina che svanì avvampando.

« Queen Galaxia e King Cosmos sono stati i miri primi superiori, ma non voluti poiché furono un obbligo diciamo.

Essi rappresentavano una parte della popolazione andata perduta nell'ottava dimensione, inoltre buona parte del potere usato da Elucidator, era ancora presente nel suo corpo e non potendo essere dissipato in alcun modo noi supremi dovemmo usare “altre vie” cominciando a generare superiori, a concedere poteri, ed a volte persino ad elargire la vita eterna o la rinascita, questo però comporta anche che in molti esseri presenti nelle restanti dimensioni vi siano parti che un tempo formavano il nostro fallimento e per questo credo che nelle giuste condizioni di collaborazione voi tre potreste generarlo, seppur in potenza molto meno elevata, ma comunque in grado di eliminare Rising Boss. » disse con tono secco l'umano, sbattendo la punta del bastone sul pavimento, creando il silenzio attorno a se che, stranamente proveniva anche dall'esterno, facendo presagire il peggio quando, una serie di passi dal rintocco metallico cominciarono a scendere i primi gradini della scalinata alla cui fine si trovava il gruppo.

In quell'istante Prince Black si levò solenne, osservando col proprio sguardo bicromato l'umano.

« Se questo era veramente il tuo piano, spiegami perché hai portato qui Zex ? Lui non aveva alcun ruolo in questo piano. Lui..lui è morto per nulla. » disse con tono sofferente l'alicorno dal crine smeraldo, stringendo con forza i denti, trattenendo a stento le lacrime.

« Lui è venuto per la libertà. Io non l'ho obbligato, glielo ho proposto, e lui ha accettato. Credimi, ora tu starai male per la sua morte, ma voglio rivelarti un segreto, è morto solo chi viene dimenticato. » disse nero, facendo levare a tutti lo sguardo, su cui comparve un espressione seriosa, e convinta.

« Se veramente tenevate a lui, ed avete apprezzato il suo gesto, non dimenticatelo, ma sopratutto abbiate successo come lui.

Rising Boss crede di aver vinto, uccidendolo, ma in realtà non ha capito che ha fatto solo ciò che lui voleva, quindi miei prodi che dite, volete essere da meno di Zex ? » chiese Nero, voltandosi verso le scale da cui gli stridii metallici si facevano sempre più vicini, sentendo i propri interlocutori avvicinarglisi ai lati, tutti pronti a combattere ignari che il cutie mark dei tre regnanti aveva preso inspiegabilmente a brillare.
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 13/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 13/02/2015, 13:26

Ecco il nuovo capitolo senpai's ^^


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3023154


Nel giro di pochi istanti, dall'immensa scala, una marea di pony bronzeo privi di qualsiasi espressione si lanciarono al trotto contro il gruppo in fondo alle scale, che senza perdere tempo si allargò, lasciando campo libero a Kain che, puntando il proprio indice destro verso gli aggressori, fece comparire due cerchi magici, uno rosso ed uno azzurro.

Dal primo fuoriuscì un immensa vampa che risalì l'intera tromba delle scale, rendendo i pony che stavano scendendo rovente mezzi fusi, una volta fatto ciò, mentre Celestia e Luna, crearono una barriera dinnanzi al gruppo, dal secondo cerchio fuoriuscì un immensa corrente gelida raffreddando istantaneamente gli avverarsi che a causa dello shock termico si riempirono di crepe facendo sogghignare il biondo.

« Tsé ! Non sono nemmeno degni del mio tempo, te li lascio a te bestiaccia !! » disse con tono annoiato l'umano, mentre Black gli passò accanto in volo, avvolgendosi di una forte luce smeraldo, decolorandosi totalmente in modo da passare la barriera generata dalle principesse.

Nel medesimo istante Kain cessò il proprio attacco, in concomitanza con il ritorno alla tangibilità del principe di InkHeart che colpendo come una furia, con raffiche magiche, ganci e calci, cominciò a ridurre in rottami gli avversari.

« Tranquillo, mi occupo io di questi tizi, sai non vorrei che il tuo bel vestitino bianco si macchiasse principessina !! » rispose lo stallone dal crine smeraldo, sogghignando contro l'essere superiore che si morse il labbro inferiore con rabbia.

Nel frattempo Luna e Celestia disattivarono la barriera, raggiungendo Black sulla rampa, cominciando anch'esse a dar battaglia agli avversari quasi completamente paralizzati a causa delle condizioni dei loro corpi, cadendo uno ad uno sotto ai colpi dei regnanti che avanzavano inesorabili verso la cima delle scale, seguiti da Kain ed Eve, che gli restava dietro come richiesto da lui, mentre Nero si trovava ancora in fondo alla rampa, intento a riflettere.

« Sarà stata una saggia idea condividere questo segreto con loro...? E se un giorno lo usassero contro di me...? Forse, ma va bene così. Ora però sarà meglio andare a chiarire alcune cose, visto che ci metteranno ancora un po' ad uscire da qui. » sentenziò l'essere supremo generando un cerchio magico viola dinnanzi a se, entrandovi e fuoriuscendo proprio dinnanzi alla struttura rettangolare metallica che ora era circondata da un immenso lago d'acqua pura.

« Mi chiedevo quando saresti arrivato. » disse con voce piatta Rain, uscendo dall'apertura ad arco dell'edificio, fermandosi a pochi passi dal signor Nero, che la fissò coi propri occhi abissali, scrutando quelli della ragazzina.

« E' da tanto che non ci si vedeva Rain, direi almeno duemila anni, però se permetti non sono qui per parlare del passato io-»

« Tu sei qui perché vuoi sapere cosa ci faccio su questo pianeta con Rising Boss. »

« Perspicace e maleducata come sempre. Dunque ti va di rispondere alla mia domanda ? »

« Sono qui perché voglio salvare questo mondo dalla morte. » disse con tono secco la figlia di Ruin, tenendo il proprio sguardo grigio alzato sull'umano dinnanzi a se, che la surclassava ampiamente in altezza.

Quest'ultimo sollevò un sopracciglio, abbassandosi leggermente verso la propria interlocutrice fino a fermarglisi a poca distanza dal volto.

« Mi stai prendendo in giro, vero ? »

« Affatto. » disse Rain, sorridendo leggermente allargando le esili braccia, con un leggero sorriso in volto.

« Presto tutti gli abitanti di questo pianeta saranno salvati, grazie a me. Ma prima di questo devo eliminare quella squallida imitatrice, quindi consegnamela. » sentenziò l'essere supremo, riportando le braccia distese lungo i fianchi, osservando il proprio interlocutore guardarla con sguardo sorpreso.

« Esattamente chi è che vuoi che ti consegni ? »

« Lo sai bene. Non fare il finto tonto, voglio la sorella di Kain, già una volta mi è sfuggita per colpa dell'inettitudine di Rising Boss nell'eliminarlo, stavolta non mi sfuggirà.

Ho fatto circondare il pianeta non per oscurarlo, ma per impedire qualsiasi collegamento e teletrasporto con l'esterno, quindi non puoi contattare nemmeno mio padre e gli altri, e tu non puoi sfiorarmi. Dunque fai quello che ti dico. » disse con tono freddo e distaccato la ragazzina, facendo due passi indietro spostando il proprio sguardo su Canterlot, consapevole che la sua preda si trovava li.

« Quindi fammi capire, tu prima stermini buona parte dei miei superiori, poi ti presenti sul pianeta di mia proprietà, lo attacchi assieme ad un mio e collaboratore reso superiore da Agonia, mi tagli qualsiasi via di contatto con l'esterno, ed ora pretendi anche che ti consegni spontaneamente gli ultimi due superiori alle mie dipendenze ? Sai ora capisco perché tuo padre si era liberato di te.

Ma sai la maggior parte di queste cose non mi avrebbe dato fastidio, se perlomeno me lo avessi chiesto con garbo, invece hai dovuto agire da stronzetta quale sei, e questo significa una sola cosa. » disse il signor Nero, facendo comparire il proprio bastone da un cerchio magico viola, brandendolo con la mano destra per il pomello il madreperla, puntandone l'estremità contro la sua interlocutrice, che abbassò leggermente lo sguardo.

« Guerra ? »

« No, significa che sei la solita stupida ragazzina stronzetta coi complessi di inferiorità, pazza e con la mente di una dodicenne non hai capito di esserti fregata con le tue piccole mani. Ma poco male, sarà divertente vederti tornare rinchiusa su quel pianeta. » disse Nero, cominciando a generare sulla punta del proprio bastone un piccolo cerchio magico viola che puntò verso l'alto.

« Ora vediamo cosa ne pensa tuo padre di tutto questo. »

« Davvero ? Allora vediamo cosa ne pensi tu di questo. » disse Rain, puntando il proprio indice verso Canterlot, generando anch'essa un piccolo cerchio magico, rosso, sulla punta del dito, sorridendo sadicamente all'umano, sgranando gli occhi.

« Pensavi non avessi previsto questa tua mossa Nero ? Ne ero certa che avresti violato il codice del “non agire in prima persona” se fossi rimasto isolato e privo di contatti col Consiglio, e per questo mi sono premunita.

Se oserai anche solo avvicinarti all'involucro che ricopre il pianeta, io lo distruggerò pezzo per pezzo, spedendo poi le energie vitali degli abitanti nell'abisso, e sai bene cosa significa, tu ci sei stato. » disse la ragazzina, con volto spaventoso in volto, facendo accigliare leggermente l'umano, che abbassò lentamente il bastone, stringendo con forza il pomello, osservando la figlia del coetaneo fare lo stesso con la mano.

« Sei davvero irritante Rain, se non fosse che questo pianeta mi serve ti avrei già presa a calci in quell'ossuto sederino che ti ritrovi, visto che le sculacciate non servirebbero a niente con te. »

« O forse sei soltanto troppo gaio per voler sfiorare qualcosa di perfetto come me. Ma in entrambi i casi, non penso ne saresti in grado, dunque, mi consegnerai Eve ? »

« Scordatelo, se la vuoi dovrai venirla a prendere. »

« Non c'è ne sarà bisogno, sarà lei a venire da me. » disse l'essere supremo, schioccando le dita della mano sinistra, facendo comparire sei portali magici rossi a pelo d'acqua dai quali, con immensa sorpresa di Nero, fuoriuscirono dei pali in metallo con delle piattaforme cilindriche, sulle quali, legate con del filo di ferro lungo il collo e gli arti, si trovavano piene di lividi e prive di sensi le sei principesse dell'amicizia.

« Se Eve non si consegnerà a me, entro l'ora stabilità per l'incoronazione di Rising come sovrano d'Equestria, esse saranno eliminate. » sentenziò Rain, facendo poi comparire un cerchio magico alle proprie spalle dentro cui sparì, un secondo prima che Nero la infilzasse al petto col proprio bastone colto dalla rabbia.

« Piccola puttanella arrogante...!! Uff a questo punto non ho altra scelta, dovrò ricorrere a metodi estremi. » disse con tono serio l'essere supremo sollevandosi in aria, osservando con sguardo leggermente triste Twilight Sparkle, completamente piena di lividi, con un occhio gonfio e le lai costrette dal fil di ferro ancorato alla piattaforma su cui era relegata.

In quell'istante il signor Nero pose in avanti la propria mano sinistra, pensando ad una soluzione ma nello stesso istante, una voce risuonò alle sue spalle, facendogli digrignare i denti.

« Nero, finalmente sei uscito allo scoperto. Mi fa piacere vedere che sei rimasto lo stesso essere insulso di quando provasti a tradirmi. » sentenziò Rising Boss, immobile in aria dietro al proprio ex comandante, che lentamente si voltò posando la mano destra sulla sinistra, stringendo con esse il pomello in madreperla.

« Se io sono insulso come dici, allora tu devi essere spazzatura. Ma penso che sarebbe un complimento definirti tale, dato che per quanto potere tu abbia, sei ancora un lacchè a quanto pare, e non più di un adulto ma di una bambina, complimenti. » disse Nero con tono ironico fissando con sguardo abissale quel pony maledetto che lui stesso aveva aiutato tempo fa e che ora gli stava dando non pochi problemi.

« Può darsi, ma almeno io posso fare ciò che voglio, a differenza tua. A proposito, giusto perché tu lo sappia, è stato divertente distruggere tutti quegli insulsi superiori al tuo comando, ed anche eliminare lo spiriano. » disse con un grosso sorriso in volto lo stallone, trovandosi di colpo Nero a poca distanza con il bastone puntato sulla giugulare come una lama.

« E' inutile che fai così, so bene che non puoi farmi nulla, altrimenti i tuoi amici ed il tuo pianeta preferito finiranno nell'abisso. Quindi stai indietro, se non vuoi che per errore elimini prima del previsto una delle principesse che io stesso ho catturato durante l'attacco ad Equestria. » disse con tono sadico il pony, stringendo leggermente gli occhi, facendo gemere Twilight Sparkle, il cui filo metallico attorno al collo si stringette leggermente.

In quell'istante l'essere supremo digrignò i denti, arretrando di qualche metro, sentendosi per la prima volta dopo millenni, in una situazione di svantaggio, facendo spazio a Rising Boss, che ne approfittò per sistemarsi il berretto rosso, ed allentare di poco la stretta sull'alicorno viola.

« Mi fai davvero schifo, sei soltanto capace di pensare alla tua vendetta. »

« Beh se può farti piacere il sentimento è reciproco e sai, non solo è stupendo vedere la tua espressione ora, mentre non puoi fare nulla per reagire, ma sarà ancora più bella quando Rain ucciderà Eve dinnanzi al popolo, restando l'unica in grado di dare loro il dono più ambito. » disse lo stallone, spostando il proprio sguardo verso Canterlot, dove i suoi dello scontro avevano iniziato a risuonare all'interno del castello.

« Penso sarà meglio che tu vada da loro, almeno così potrai dirgli di venire subito qui, così che mi possa divertire ancora un po'. »

« Non preoccuparti, vedrai che ti divertirai molto, quando sarai tu a finire nell'abisso, e credimi te lo giuro, tu ci finirai. Ma prima di ciò, avrei una domanda per te, come hai fatto ? »

« A fare ? »

« A sconfiggere tutti i miei superiori, per quanto ne so per Agonia non ha mai creato subalterni con così tanto potenziale, visto e considerato che tu sei stato l'unico creato. »

« Beh questo è molto semplice. Ho ricevuto il dono di Rain, come puoi vedere dai miei occhi. Ed ora posso considerarmi quasi un supremo, o forse qualcosa di più. »

« Se fosse davvero così, non vedo perché avresti bisogno di lei. E comunque goditi finché puoi tutto questo, perché presto sarai polvere e marcirai in eterno nell'abisso. » sentenziò Nero, con espressione seria, svanendo all'indietro in un portale magico viola, lasciando lo stallone solo a mezz'aria, intento a fissare Canterlot.

« Lo vedremo presto Nero. » disse con tono secco il rinnegato, scendendo sulla piattaforma dinnanzi all'edificio rettangolare, fissando l'acqua cristallina tutta attorno, che faceva luccicare l'unica via di accesso.

« E' quasi ora del dono, mi hai sentito Rain ? »

« Si, ti attendo di sopra. » risuonò dall'interno della struttura la voce della ragazzina, dentro cui si addentrò lo stallone, i cui occhi erano tornati completamente gialli.

Nello stesso istante all'interno del castello di Canterlot, Black, con un ultimo flusso magico smeraldo aveva appena fatto a pezzi l'ultimo dei pony bronzei, esultando di vittoria, anche se vi era ben poco da essere allegri.

Il gruppo aveva completamente eliminato la minaccia nemica, ma prima che questo accadesse, tutte le guardie ed i cittadini all'interno ed esterno dell'edificio erano stati feriti in modo grave, e molti se non avessero ricevuto cure mediche rapide sarebbero di certo morti.

In quell'istante Celestia si voltò verso Eve, fissandolo con severità.

« Forza curali !! Non ci resta molto tempo !! »

« Ma io...non posso...»

« Cosa significa che non puoi ?! Tu sei la guardiana !! Tu sei l'esperta di cure e di immortalità !! Ed io ti ordino di curare il mio popolo !! »

« Ehy vacci piano bestia ! Parla di nuovo così a mia sorella e ti do la mia parola che saranno le ultime che dirai. » ringhiò Kain, frapponendosi tra le due, facendo arretrare di qualche passo Celestia, che strinse con forza i denti, osservando a turno i due superiori.

« Non posso curarli perché ho consumato quasi tutta la mia energia per curare Black e Kain prima nella cella, mi occorre tempo per recuperare. »

« Ma noi non abbiamo tutto questo tempo !! » tuonò nuovamente la monarca del sole, venendo trattenuta dalla sorella.

« Abbiamo bisogno di cure ora !! Subito !! »

« In tal caso sarà meglio che facciate ciò che ora vi dirò. » disse di colpo Nero, comparendo da un cerchio magico viola apparso sul soffitto, facendo scendere verso il suolo l'umano, assieme ad un altro pony che fece sorridere di colpo sia Eve e Black, mentre dall'interno della struttura metallica, dopo diversi gemiti, si avvertì un tonfo, e dall'entrata fuoriuscì a piccoli passi Rising Boss, con il volto leggermente sporco di sangue attorno alla bocca, con gli occhi tornati nuovamente attorniati dal colore violaceo dei supremi, e la voce di Rain provenire debole dall'interno della struttura.

« Vai...e portala da me. »
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Re: Sole, Luna ed Equestria : Final Act 15/02/2015

Messaggioda Thegoodpony^^ » 15/02/2015, 16:13

Ecco il nuovo capitolo senpai's ^^


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3025908


In quell'istante mentre Nero tocco dolcemente terra, assieme ad Heaven Sin, che venne raggiunto in simultanea da Eve e Black, Kain storse il naso nel rivedere colui che aveva profanato la propria sorella, mentre l'essere supremo, bloccò col proprio bastone l'avanzata dell'alicorno dal crine smeraldo, fissandolo con un espressione ironica facendogli cenno con la testa di osservare a distanza l'incontro dopo tanto tempo dei due amati.

Era ormai da un anno che quel pony aveva girato invano per tutta Equestria in cerca della propria amata, che ormai credeva perduta, ed ora dopo averla ritrovata grazie all'umano, dopo secoli di blocco sentimentale, si lasciò andare ad un sommesso pianto felice, mentre con cura stringeva a se la propria adorata Eve, anch'essa in lacrime col volto posato sul collo del proprio innamorato, sperando che quell'istante non venisse mai interrotto.

Ma in quell'istante, tre leggeri colpi di tosse fatti dal biondo, con la mano destra dinnanzi alla bocca fecero spostare l'attenzione del supremo, di Black e delle principesse su di se.

« Ehm per quanto il ritorno di Nero mi sia gradito, a differenza di quell'animale a cui non ho ancora fatto fare una brutta fine, solo per la presenza di Eve, vorrei far notare che la nostra situazione è ancora critica, visto che volete salvare queste creature inutili e non abbiamo la quantità di potere per guarirle, quindi come si vuole procedere ? » disse Kain, ricevendo alcuni tra gli sguardi più brutti di Celestia e Luna, mentre Black si piantò lo zoccolo destro in fronte con grande segno di compatimento.

Gli unici che lo ignorarono furono proprio Eve e Sin, abbracciati l'uno all'altra come se nulla potesse dividerli, mentre Nero cominciò a riflettere, massaggiandosi il mento con l'indice ed il pollice della mano destra.

« In effetti ci sarebbe un modo per uscire da questa situazione, ma è alquanto complicato e rischioso. Ma dato che non abbiamo scelta...» disse l'umano, voltandosi verso le due principesse.

« Voi due, con l'aiuto dei pony ancora in grado di camminare e con la vostra magia, cominciate a portare tutti i feriti la dove sorge il palazzo di Rising, non potete sbagliarvi, è dove prima c'era la Everfree Forest. »

« Ma così non faremmo il gioco di Rising...? »

« Ah lascia perdere Luna, lo capirai dopo, l'importante è che li portate la, ma non azzardatevi ad avvicinarvi nemmeno ad incamminarvi sul sentiero che porta al palazzo. »

« Perché...? »

« Perché l'ho detto io, mi sembra ovvio. » sentenziò Nero, sorridendo ironicamente alla monarca della Luna, che lo fissò con sguardo scontroso, mentre la sorella avanzò di qualche passo verso l'umano.

« Cosa ne è stato delle principesse dell'amicizia ? » chiese con sguardo fisso su Nero, il quale, mantenendo calma glaciale nel comportamento fece cenno a Black di mettersi dietro alla puledra mentre lui puntò il proprio bastone sul pavimento, poggiandovisi su buona parte del suo peso.

« Sono state catturate da Rising Boss ed esposte all'esterno de-BLOCCALA BLACK !! » tuonò di colpo l'essere supremo, osservando come la regnante di Equestria, senza lasciargli nemmeno il tempo di finire la frase, si fosse già voltata ad ali spiegate pronta ad andare all'assalto del nemico per liberare la propria allieva prediletta e le sue amiche.

« Ci provo !! » disse lo stallone parandosi davanti alla giumenta che, troppo decisa gli impatto contro con violenza inaudita, trascinando fuori dalla porta anche il principe di InkHeart che, passato l'iniziale stupire per la forza della giumenta manifestato in quell'atto, diede un forte battito d'ali in direzione opposta, cominciando a rallentare Celestia fino a fermare i due in aria.

« BLACK !! FAMMI PASSARE DEVO ANDARE DA TWILIGHT !! » tuonò Celestia, immobile dinnanzi allo stallone, sostenendosi in volo con rapidi battiti delle ali, con le lacrime agli occhi, mentre lo stallone rimase immobile, restando impassibile in volto.

« Celestia, non posso. Credimi, vorrei lasciarti andare, ed anzi venire con te a salvarle, ma hai visto anche tu che non possiamo fare virtualmente niente contro Rising. Se agiamo da soli, getteremo al vento il sacrificio ed insegnamento di Zex, e questo non voglio che avvenga, quindi...ti prego, torna indietro e fai ciò che ha detto Nero. »

« Non voglio !! Io devo salvare Twilight !! »

« Celestia, non fare la bambina dannazione !! » tuonò lo stallone che, seppur non era una cosa che avrebbe mai voluto fare, schiaffeggiò con forza la giumenta sulla guancia destra, facendole voltare il muso verso destra, con le orecchie abbassate, cominciando a piangere sommessamente.

Lentamente lo stallone le si avvicinò, abbracciandola con forza facendole poggiare il volto vicino al collo sulla destra, massaggiandole la fluente criniera.

« Perdonami per quello che ho appena fatto. Credimi, preferirei bere analcolici per il resto della vita piuttosto che colpire una puledra, ma in questo caso ne avevi bisogno. Ora ascoltami, so che non sono molto bravo in queste cose, ma io te lo giuro Celestia, le salveremo, tutti assieme c'è la faremo, ora però torniamo dentro, ok ? » chiese il pony, che ricevette un sommesso movimento affermativo col capo dalla giumenta, che liberandosi lentamente dall'abbraccio fisso per qualche istante lo sguardo bicromatico dello stallone che le sorrise.

« Schiaffeggiami un altra volta, e ti prometto che tutto l'alcol di questo mondo non ti servirà a lenire il dolore che ti causerò li in mezzo. Ora torniamo. » disse la monarca del sole, facendo l'occhiolino allo stallone dopo essersi asciugata le lacrime, lasciandolo indietro in aria, ad osservare il posteriore della sovrana, deglutendo con forza al pensiero di perdere le proprie regali “biglie”.

Rapidamente i due ritornarono all'interno del castello dove Luna, appena li vide entrare si avvicinò alla sorella assicurandosi che stesse bene, osservando il leggero livido sulla guancia che Celestia giustifico dicendo che se lo era fatta speronando Black, che nel medesimo istante entrò nel castello, venendo accolto da un ironico applauso di Kain.

« C'è ne hai messo di tempo sai, ancora un po' e l'intero universo moriva di noia !! Di certo non potrai mai essere un bronzino da corsa, al massimo una coriacea bistecca. Tsé !! »

« Beh detto da un gelataio fallito coi capelli cotonati immagino sia un complimento. » rispose lo stallone finendo nuovamente muso a viso con il superiore che lo fissava con astio coi propri occhi rubino magici, che si riflettevano in quelli bicromati di Black.

« Bene, dunque se voi due avete finito di fare i galletti e vi calmate, e voi due invece smettete di fare i piccioncini io illustrerei come agiremo. » disse Nero, constatando come, il bagliore proveniente dai cutie mark dei tre regnanti paresse non essere visto dagli altri, il che gli suggerì che presto sarebbe giunto il momento.

« Sono pronto a seguirti Nero, ma stavolta voglio la certezza che non sarò più separato da Pur- Eve. » disse Sin, avvicinandosi di qualche passo all'umano che, dopo aver piantato la mano destro davanti alla bocca di Kain che stava per partire con gli insulti verso il pony, scrutò il proprio interlocutore con serietà.

« Posso prometterti che se sopravvivrete potrete restare assieme, ma non posso dire la medesima cosa sulla seconda parte, questo dipenderà da loro tre, non da me. » disse l'essere supremo, togliendo la mano da Kain, pulendosela sulla testa del ragazzo, che digrignò i denti irritato per ciò che il proprio maestro aveva appena promesso.

Per qualche istante il silenzio regnò sovrano, mentre Heaven Sin, spostò il proprio sguardo sulla propria amata che gli sorrise, avanzando anch'essa verso Nero.

« Accettiamo entrambi, forza cosa dobbiamo fare ? » disse Eve, facendo sorridere l'umano che si voltò verso Black ,Celestia e Luna.

« beh come ho già detto, loro due porteranno i feriti vicino al palazzo di Rising, mentre Black tu dovrai infiltrarti sott'acqua ed una volta li, tramutala tutta in inchiostro magico, non so quanta possa essere, ma più c'è ne sarà meglio è, per ultimo tu Kain, a te spetta il compito più importante. »

« Come sempre del resto, cosa vuoi che faccia ? Che mi batta contro il rinnegato ? » chiese con tono superbo l'essere superiore, avvicinandosi a Nero, scostando con poco garbo Black.

« No, qualcosa di molto ma molto più importante, dovrai restare qui assieme a Sin ed Eve, proteggerli e, quando verrà il momento dovrai generare uno scudo attorno al pianeta, ma bello gagliardo mi raccomando. » sentenziò l'essere supremo, cominciando a camminare verso l'esterno del castello, con fare lesto tenendosi ben stretto sul capo il cilindro, seguito da Celestia e Luna, con a seguito i vari pony feriti tenuti in sospensione dalla loro magia congiunta.

« Beh buona difesa carissimo, sei talmente importante che sei stato messo nelle retrovie !! Ora scusami ma IO devo andare a fare l'EROE. » disse Black, svolazzando dinnanzi al ragazzo, colpendogli il volto con la coda smeraldo, facendolo sputare schifato.

« TU RAZZA DI STUPIDA BESTIA !! IO TI-»

« Kain smettila !! Pensa piuttosto ad accumulare energia. » disse Eve, attirando l'attenzione del fratello, che aveva già preso di mira con la mano destra il principe di InkHeart, che così ebbe il tempo di dileguarsi all'esterno volando verso l'alto, osservando l'immenso lago venutosi a creare durante lo scontro di Zex e Rising Boss.

Quest'ultimo nel frattempo, aveva appena generato un cerchio magico bronzeo dinnanzi a se, e si stava preparando ad attraversarlo, quando alzando lo sguardo verso il cielo, riuscì a distinguere la sagoma nera dello stallone, e sorrise compiaciuto.

« Non vuoi proprio arrenderti Nero. Poco male, vorrà dire che prima prenderò Eve, poi mi sollazzerò a distruggere i tuoi alleati uno ad uno. » sussurrò lo stallone, attraversando il portale, fuoriuscendo direttamente all'esterno di una delle torri del castello di Canterlot, facendo correre un brivido lungo la schiena di Kain, che alzò lentamente lo sguardo.

« Lui è qui. »

Nel medesimo istante il signor Nero, assieme a Celestia e Luna, erano giunti rapidamente dinnanzi alla strada metallica che conduceva al centro del lago, al palazzo di Rising Boss.

« Bene Nero, siamo qui ed ora ? » chiese Celestia, leggermente affaticata per lo sforzo magico sostenuto, osservando l'umano voltarsi verso di lei, sorridendole.

« Ora aspettate qui, non penso si farà attendere molto. »

« A chi ti riferisci..? »

« Alla salvezza temporanea dei tuoi suddetti, ed anche a colei che è alleata di Rising Boss. » sentenziò nero mentre dalla struttura metallica rettangolare cominciarono a sentirsi, a rintocchi regolari dei passi, che fecero voltare i tre constatando la presenza di Rain, che lentamente stava percorrendo la strada metallica verso di loro, con un leggero sorrisetto in volto.

« Nero ma sei pazzo ?! Se è un alleata di Rising ci ucciderà !! »

« No, non lo farà, la sua è una mentalità complessa, proprio come è contraddittorio il suo potere dunque taci e fai quello che dice. » concluse Nero, voltandosi verso l'inizio della strada, dove era giunta la figlia di Ruin, rimasta immobile sul ciglio che congiungeva il ferro alla terra, fissando con disgusto quest'ultima.

« Questo suolo è veramente disgustoso, così morto e privo di vita. » disse, cominciando a levare il proprio sguardo sui presenti, osservando i vari pony che si lamentavano e l'essere supremo dinnanzi a lei che la fissava con sguardo serio similare alle due principesse, in cui anch'ella notò il bagliore nei cutie mark.

« Non vedo Eve, ti avevo detto ti portarmela Nero. »

« Certo, ma non me lo avevi chiesto con cortesia. E comunque non credi che prima potresti salvare questi pony ? In fondo avevi detto tu che eri venuta per salvare e non per sterminare. » disse l'umano tenendo il proprio sguardo abissale fisso su quello grigio della ragazzina che, impassibile spostò la propria attenzione su Celestia.

« Tu, avvicinati. »

« Come ? »

« Vieni qui. Voglio vederti più da vicino. » disse con voce fredda l'umana, osservando come la giumenta prima di alzarsi volse il proprio sguardo su Nero, che probabilmente le fece cenno di obbedire, vista la rapidità con essa si alzò, cominciando ad avvicinarsi a lei, sovrastandola in dimensioni.

Lentamente Rain sollevò la mano destra, e Celestia abbassò il proprio volto verso di lei, lasciandosi accarezzare sulla guancia destra, dalla ragazzina cercando di nascondere i brividi che le percorrevano il corpo durante tale contatto.

« Non devi avere paura di me. Io sono qui per salvarvi. Ma tu, non ne hai bisogno, tu sei già perfetta così. Sei eternamente giovane, e le tue ferite si rimarginano rapidamente. » disse la ragazzina, ritraendo la propria mano cominciando a guardare i restanti pony.

« Loro invece, sono spazzatura. Invecchiano, muoiono, guariscono lentamente e sono...deboli. Per questo li salverò. » sentenziò l'essere supremo, ponendo l'unghia della mano sinistra sul palmo destro, cominciando a pigiare con forza, fino a ferirsi la mano, sotto gli occhi terrorizzati di Celestia, che si sentì porre la mano di Nero sulla groppa in un disperato tentativo di tranquillizzarla.

Nello stesso istante Rain si avvicinò all'acqua, facendovi cadere alcune gocce del proprio sangue che fecero di colpo il colore rossastro riflesso dal cielo in uno cremisi rosato.

« Ora possono essere guariti, devono soltanto bere. » disse la ragazzina, voltandosi verso la regnante ed il supremo, mostrando la mano su cui non vi era più traccia della ferita, completamente rimarginata.

Per un istante Celestia esitò, guardandosi prima a sinistra dove si trovava l'umano, poi a sinistra dove la sorella, si era alzata, cominciando a sollevare i primi pony vicino all'acqua.

Questi seppur con un certo ripudio si abbeverarono e nel giro di pochi secondi, non appena il corpo assimilò la sostanza bevuta, le ferite sui loro corpi svanirono e furono in grado di reggersi sui propri arti, ricolmi di energia e pieni di vitalità, cominciando ad aiutare anche gli altri pony ad abbeverarsi riuscendo in pochi istanti a guarire tutti i presenti, sotto gli sguardi stupiti delle due principesse.

« Bene, ora sono tutti guariti. Potete andare ora. Nero, io aspetto ancora Eve, faresti meglio a portarmela ora, prima che me la porti Rising. » sentenziò la figlia di Ruin, avvicinandosi all'essere supremo che la fissò sollevando un sopracciglio.

« Sei proprio tremenda sai. Vuoi essere una salvatrice quando realtà sei a pieno titolo il significato del nome di tuo padre. Non credi dovresti avvisare coloro che hai guarito a cosa vanno incontro ? »

« Penso che lo capiranno quando sarà il momento. In fondo, quando il loro corpo inizierà a disfarsi dovranno tornare da me per guarire. » disse con tono sadico la ragazza, congiungendo le mani dietro al bacino, piegandosi leggermente in avanti sorridendo con gli occhi chiusi.

Nello stesso istante, mentre l'acqua riprese il colore rosso normale, un tonfo risuonò coperto però dall'immenso fragore proveniente dal castello di Canterlot dove la torre dove alloggiava Celestia crollò di colpo colpita da un gancio mancato di Kain intento a combattere contro Rising, tramutatosi nella sua forma “mata-umana”.

« Non sei migliorato per nulla dall'ultima volta ragazzo. Anzi, a quanto pare hai anche perso la tua mano metallica che forse era l'unica parte buona di te. » disse con tono di scherni mento l'essere superiore verso il suo coetaneo che estrasse il pugno destro dalla parete voltandosi verso di lui, con espressione ricolma d'ira.

« Non fare troppo lo sbruffone dannato !! Sei soltanto una bestia e con delle sembianze umanoidi !! Ma resti sempre e comunque una bistecca con le gambe !! » tuonò Kain, facendo comparire quattro grossi cerchi magici marroni tutto attorno dell'avversario dai quali fuoriuscirono degli immensi accumuli rocciosi che si abbatterono su di lui, finendo però sbriciolati a contatto col suo corpo.

« Forse sarà come dici tu, ma allora l'essere davvero patetico sei tu, che ti fai sconfiggere da me. E comunque credi veramente che faranno molta strada Sin ed Eve ? Non appena mi sarò sbarazzato di te, li andrò a prendere, e poi consegnerò tua sorella a Rain. »

« Tsè. Solo un decerebrato si sarebbe alleato con la figlia di Ruin, questa scelta ti costerà la vita !! » disse con tono irato il ragazzo, lanciandosi in avanti, partendo nuovamente con una raffica di pugni verso l'avversario, facendo comparire attorno alle proprie mani due cerchi magici che le ricoprirono di crystalia pura, facendo scaturire delle immense scintille dallo scontro delle sue nocche con gli avambracci di Rising, che per ora si era limitato alla difesa.

« E' incredibile come i tuoi colpi siano, letteralmente leggeri come piume rispetto a quelli dello spiriano, ma è evidente che tu sei troppo stupido per capire che un ragazzino indegno come te di essere un superiore, possa davvero pensare anche solo di scalfirmi. » disse lo stallone mutato, bloccando di colpo le mani del ragazzo contro le sue, bloccandole in una sorta di prova di forza impari, viste le grida che Kain cominciò a lanciare mentre l'avversario con un grosso sorriso in volto gli sbriciolò completamente le ossa delle mani, colpendolo poi al petto con un calcio destro, lanciandolo contro una parete, facendogli crollare addosso buona parte del castello.

Nello stesso istante, mentre Eve e Sin stavano correndo all'interno del giardino del castello, finendo nel labirinto d'erba, il lago artificiale aveva assunto una colorazione azzurra splendente, sotto gli occhi soddisfatti di Nero, che vide emergere dal lago Black, con il corno illuminato del medesimo colore assunto dalle acque.

« Che dici ti basta ? » chiese lo stallone con tono spavaldo ricevendo due pacche di approvazione sulla groppa da parte del supremo, intento a fissare con aria di sfida Rain, che seppur impassibile in volto, agli occhi abissali del coetaneo non poteva nascondere la propri ira.

« Nero, mi sembrava di essere stata chiara, non dovevi intervenire. »

« Infatti io non sto facendo proprio nulla, stanno facendo tutto loro, e sai, io non posso nemmeno fermarli e nemmeno tu, dato che se tu agisci lo farò anche io, dunque come si suol dire, scacco matto. »

« Questo è vero. Io non posso nulla, dunque Rising penserà a loro. » disse con un sadico sorrisetto in volto la ragazzina, facendo illuminare per un istante i propri occhi grigi, facendo fermare di scatto il rinnegato che stava stringendo con forza il collo di Heaven Sin al centro del labirinto, tenendo sotto il proprio piede destro Eve, premendole il collo.

Lentamente voltò il capo verso il lago, sorridendo.

« A quanto pare Nero ha fatto la sua mossa, penso che dunque voi dovrete aspettare.

Fossi in voi approfitterei per dirvi addio, perché non ci metterò molto. » disse con tono compiaciuto Rising Boss, lasciando cadere al suolo Heaven Sin, alzando il piede da Eve, che si trascinò verso di lui sotto lo sguardo limone del rinnegato, soddisfatto della sofferenza creata.

Nello stesso istante senza perdere nemmeno un secondo Nero, si rivolse a Black, afferrandolo per le guance.

« Black rapido forza !! Manipola l'acqua e crea tre corpi di pony di inchiostro !! »

« Si...si certo lo faccio subito !! Ma come li vuoi ?? E perché ?? »

« Tu fallo e non fare domande muoviti accidenti !! E falli che assomiglino ai genitori di Celestia e Luna !! » tuonò il supremo osservando come un energia di distorsione dimensionale si stesse cominciare ad aprire a poca distanza da Rain, ossia ciò che avviene quando si apre un portale magico agli occhi di un essere in grado di percepire tali mutamenti.

« Ma perché ?? Ed il terzo ?? »

« FALLO RAZZA DI TESTA DI LEGNO !! FAMMI COSMOS, GALAXIA E MASTER !! » disse alterato l'essere supremo osservando come le acque sollevate e compresse dal principe di InkHeart avevano preso la forma da lui richiesta, ed ora il pony lo stava fissando perplesso ignaro di cosa dovesse fare, mentre Rising era entrato nel portale e tra poco sarebbe giunto li.

« Ed ora ?? »

« Ora resta fermo così !! »

« Cos-» Black non fece in tempo a finire la frase poiché Nero, senza il minimo preavviso fece comparire tre cerchi violacei viola sulla mano che lanciò contro Celestia, Luna e Black, facendoli aderire al cutie mark, estendendosi su entrambi i fianchi facendo di colpo illuminare gli occhi dei tre alicorni.

« Ehy voi laggiù mi sentite ?! Spero di si perché qua ci sarebbe bisogno di un aiutino, visto che ho le mani legati dunque muovete il culo e rispondete !! » tuonò Nero, mentre tre raggi partirono dalle bocche dei pony centrando in pieno le figure create con l'acqua che cominciarono a colorarsi assumendo le sembianze dei loro corrispettivi reali, spalancando i tre occhi in contemporanea, scendendo verso terra al fianco dei tre pony.

King Cosmos sostenne Luna, posandola con amore paterno a terra, sistemandola a terra assieme alla sorella maggiore, sostenuta da Queen Galaxia, che le guardò entrambe inorgoglita.

A poca distanza Master, lasciò cadere a terra Black, guadagnandosi l'osservazione del superiore e dei due pony.

«n Che pensavate che avrei sorretto questo concentrato di irritazione ? Forse con questa botta la testa gli funzionerà meglio.

E comunque, perché diamine ci hai richiamati in questo mondo in questa stupida forma, Nero ?! » chiese lo stallone dal manto grigio, scrutando coi propri occhi rubino l'essere supremo che indicò con l'indice Rain, immobile a poca distanza da loro, dove ora era comparso anche Rising Boss, con le braccia incrociate dinnanzi al petto ed il berretto rosso che gli copriva parzialmente gli occhi smeraldo.

« Capisco...» disse il pony sollevandosi sugli arti posteriori, facendo fuoriuscire due radici acuminate dagli anteriori, venendo affiancato ai lati da Cosmos e Galaxia che cominciarono ad illuminare i loro corni, lanciandosi un occhiata.

« Stai attento cara, è da tanto che non combattiamo, non vorrei ti fossi arrugginita. »

« Tranquillo amore mio, sarà un gioco da puledrini sistemare questa smorfiosa e quel bruto.

E stavolta lo faremo assieme. »

« Bando alle ciance muovetevi !! » sentenziò Master, già partito in avanti verso Rising lasciando i consorti a parlare tra loro ignorando il loro discorso, sotto lo sguardo abissale di Nero.

« Non cambierà mai. » sussurrò l'essere supremo sorridendo leggermente, osservando gli altri due alicorni lanciarsi in battaglia, mentre lui cominciò a scrutare i tre regnanti dormienti.

« Spero non ci voglia molto per il drenaggio, e che loro reggano ancora il necessario. » disse con tono leggermente ansioso l'essere supremo, sentendo comparire alle sue spalle Rain, sollevata in aria vicina al suo orecchio sinistro con espressione sadica.

« Questa te la faccio pagare, te lo giuro. » disse la ragazzina, posando le esili mani sulle spalle dell'umano, cominciando a conficcarle all'interno, producendo vari suoni di rottura, facendo rispondere Nero, con voce leggermente distorta.

« Oh che gentile, avevo proprio bisogno di un massaggino. »
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