
Enjoy!

Capitolo 8 - Una Famiglia molto particolare.
La prima impressione di Twilight di Sweet Apple Acres fu seguita da un ributtante suono di disgusto, davanti a lei c'era infatti una disgustosa casetta, ben tenuta e curata, immersa in un meleto con alberi carichi di stupende mele. Quindi l'unicorno alzò lo sguardo e rimase ad occhi aperti. Esattamente dietro alla stupenda casetta si ergeva un edificio immenso, coperto di residui nerastri mentre dozzine di camini di varie dimensioni spuntavano dalla sua sommità spargendo nere nubi di rifiuti tossici nell'aria.
"Beh...così va già meglio."
"Padronah?"
"Sì, Spaik?"
"C'è un pony che viene..."
Sulla strada che conduceva alla casetta, e all'immensa fabbrica, v'era infatti una pony che avanzava con calma sul vialetto fino a fermarsi davanti al gruppo di Twilight. La pony in questione indossava un fedora nero con una fascia bianca, al collo pendeva una catenina con un monile a forma di mela, tutto in oro massiccio, sul volto un paio d'occhiali in oro dalle lenti scure. Questa si rivolse al gruppo con una voce musicale eppur con un pesante accento siciliano.
"Buona giornata a Vossignorie, potessi chiedervi cosa ci fate qui?"
Twilight si fece avanti, muovendosi incontro alla pony, per poi sorriderle in maniera disgustosamente pacifica.
"Buongiorno, Stavamo cercando Sweet Apple Acres e ci avevano indicato questa zona."
"Beh, questa è Sweet Apple Acres, però io a tia mai t'aggio vista prima...Donde ne vieni e chi sei?"
"Oh, perdonatemi. Sono Twilight Sparklenstein, Supervisore Oscuro incaricato dalla Matriarca per assicurarmi che tutto proceda tranquillamente per l'imminente celebrazione."
Il volto della pony di Sweet Apple Acres non ebbe nessun movimento improvviso nè diede impressione d'essere stupita limitandosi a rispondere in maniera cordiale, sebbene più fredda.
"Ah, così siete il Nuovo Supervisore. Il mio nome è AppleJack, sono la responsabile della fabbrica che vedete alle mie spalle. Prego, seguitemi e provvederò a darvi un giro dell'impianto. Purtroppo devo avvisarvi che per una questione di regolamentazioni, le vostre guardie dovranno aspettare fuori. Spero non ci siano problemi?"
Twilight sorrise tra sè e sè, s'era aspettata una simile richiesta ed aveva già prese le dovute contromisure quindi, fatto un cenno al Comandante Brutus e dopo averlo avvertito di aspettarla all'ingresso, seguì la bionda pony all'interno della fabbrica seguita solo dall'ibrido.
Applejack passò la successiva mezz'ora parlando e raccontando la storia della Famiglia e di come avessero ottenuto la fabbrica che stavano visitando, passando poi ad illustrare ciò che producevano nella fabbrica ed i vari sistemi di sicurezza che erano stati implementati.
"...E con questo il nostro giro termina qui, la prego accetti questo nostro piccolo regalo. Con i complimenti della Famiglia."
L'unicorno, dopo aver girato in lungo ed in largo la fabbrica s'era ritrovata ad essere in una stanza destinata ai visitatori, davanti a lei era stato lasciato un cestello pieno di mele e prodotti alimentari da lì derivanti. L'unicorno non potè fare a meno di notare come sul fondo della cesta ci fosse un sacchetto che appariva pieno di bits.
"Miss Applejack, la ringrazio per l'offerta, ma non credo che ci siamo intese particolarmente. Non sono venuta qui per un giro della vostra ammirevole fabbrica. Sono qui per discutere con Voi se la collezione delle offerte è andata a buon punto oppure no."
La bionda pony, abbassò leggermente gli occhiali da sole che indossava sospirando e scuotendo il capo.
"E pensare che sembravate anche una persona abbastanza decente. Beh, suppongo che così vada la vita. Se preferisce può girarsi, le assicuro che non sentirà nulla. Ah, le sconsiglio di tentare la fuga, le sue guardie sono morte a quest'ora e lei li raggiungerà a breve. Qualche ultima parola?"
Twilight sorrise maligna vedendo la trappola scattare intorno a sè, guardando il compiacimento sui volti di quei pony che credevano d'aver già vinto.
"In effetti, sono due.
Armi batteriologiche."
"Armi Batte-che?"
"Batteriologiche. Vedi, da quando siamo entrati il mio assistente è stato così gentile da spargere un batterio nell'aria, è una creatura di mia invenzione. Questo batterio agisce in quattro fasi distinte e separate.
Prima attacca i gangli nervosi della vittima provocando spasmi incontrollati e perdita delle facolta motorie."
Applejack improvvisamente iniziò a barcollare, insieme al resto degli operai della fabbrica, per poi cadere a terra, paralizzata dal collo in giù.
"La seconda fase invece prevede che il batterio si muova sulle vie respiratorie, tagliando così l'afflusso di ossigeno ai polmoni, costringendo il sogetto infetto a respirare poco e male.
Terminata questa fase si arriva al terzo stadio, quello che io preferisco, ovvero la distruzione delle strutture cellulari presenti nel corpo infetto. Questo passaggio è molto importante, perchè a seguito delle escoriazioni sanguinolenti vi è solo un ultimo stadio.
La morte.
Atroce, lenta, dolorosa. Sangue che si coagula direttamente nelle vene infette, organi interni che diventano...esterni. E' davvero uno spettacolo da vedere.
Ovviamente l'antidoto ha effetto unicamente nella prima o seconda fase... Ti senti bene? Mi sembra che tu non riesca a respirare."
Applejack,respirando affannosamente, volse uno sguardo omicida all'unicorno che snocciolava quelle notizie come se stesse leggendo un copione mantenendo un ghigno malefico sul volto.
"Tu...perchè...non...soffri...?"
"Che domande, mi sono premunita. Sapevo di venire in un covo di tagliagole quindi prima di venire qui a Ponyville mi sono immunizzata contro qualsiasi evenienza. Il mio assistente invece non ne ha bisogno, per qualche motivo è naturalmente immune alle malattie.
Ora, se vuoi posso darti l'antidoto, ma voglio una cosa in cambio."
"Co...sa...?"
"Che i tributi arrivino alla Matriarca come stabilito, non un centesimo in meno...ma nemmeno in più. La differenza, ammesso che ce ne sia, potrete tenerla come margine."
"V-Va...be..ne..."
"Perfetto. Spaik? Puoi rilasciare l'antivirale. Vedrai, Applejack, tra qualche minuto inizierai a sentirti meglio. Oh, e per la cronaca..."
L'unicorno si volse verso l'ingresso chiamando a sè le guardie, le quali entrarono placidamente lasciandosi alle spalle un contingente di pony ridotti in poltiglia.
"Se avessi voluto avrei potuto farvi chiudere baracca quando volevo, ma ci tengo a mantenervi attivi visto che state facendo un sì buon lavoro. Spero di vederti alla celebrazione.
E spero porterai con te anche quella tua deliziosa sorellina...Come si chiama? Applebloom? Che carina che è...Non viene da chiedersi se sia ancora a scuola in questo momento? Probabilmente sì...ma, forse no.
Alla prossima, Miss Applejack."
La pony in questione si rialzò poco dopo guardando l'unicorno allontanarsi con calma, sotto lo sguardo allibito delle decine di scagnozzi che si aggiravano nei paraggi.
"Lasciateli andare. In fondo non hanno neanche voluto una percentuale. Eh...Sarà pure una lurida bastarda ed infima...ma mi piace il suo modo di fare.
Adesso, chiamatemi Big Mac, deve andare a prendere Applebloom a scuola."
"Beh...così va già meglio."
"Padronah?"
"Sì, Spaik?"
"C'è un pony che viene..."
Sulla strada che conduceva alla casetta, e all'immensa fabbrica, v'era infatti una pony che avanzava con calma sul vialetto fino a fermarsi davanti al gruppo di Twilight. La pony in questione indossava un fedora nero con una fascia bianca, al collo pendeva una catenina con un monile a forma di mela, tutto in oro massiccio, sul volto un paio d'occhiali in oro dalle lenti scure. Questa si rivolse al gruppo con una voce musicale eppur con un pesante accento siciliano.
"Buona giornata a Vossignorie, potessi chiedervi cosa ci fate qui?"
Twilight si fece avanti, muovendosi incontro alla pony, per poi sorriderle in maniera disgustosamente pacifica.
"Buongiorno, Stavamo cercando Sweet Apple Acres e ci avevano indicato questa zona."
"Beh, questa è Sweet Apple Acres, però io a tia mai t'aggio vista prima...Donde ne vieni e chi sei?"
"Oh, perdonatemi. Sono Twilight Sparklenstein, Supervisore Oscuro incaricato dalla Matriarca per assicurarmi che tutto proceda tranquillamente per l'imminente celebrazione."
Il volto della pony di Sweet Apple Acres non ebbe nessun movimento improvviso nè diede impressione d'essere stupita limitandosi a rispondere in maniera cordiale, sebbene più fredda.
"Ah, così siete il Nuovo Supervisore. Il mio nome è AppleJack, sono la responsabile della fabbrica che vedete alle mie spalle. Prego, seguitemi e provvederò a darvi un giro dell'impianto. Purtroppo devo avvisarvi che per una questione di regolamentazioni, le vostre guardie dovranno aspettare fuori. Spero non ci siano problemi?"
Twilight sorrise tra sè e sè, s'era aspettata una simile richiesta ed aveva già prese le dovute contromisure quindi, fatto un cenno al Comandante Brutus e dopo averlo avvertito di aspettarla all'ingresso, seguì la bionda pony all'interno della fabbrica seguita solo dall'ibrido.
Applejack passò la successiva mezz'ora parlando e raccontando la storia della Famiglia e di come avessero ottenuto la fabbrica che stavano visitando, passando poi ad illustrare ciò che producevano nella fabbrica ed i vari sistemi di sicurezza che erano stati implementati.
"...E con questo il nostro giro termina qui, la prego accetti questo nostro piccolo regalo. Con i complimenti della Famiglia."
L'unicorno, dopo aver girato in lungo ed in largo la fabbrica s'era ritrovata ad essere in una stanza destinata ai visitatori, davanti a lei era stato lasciato un cestello pieno di mele e prodotti alimentari da lì derivanti. L'unicorno non potè fare a meno di notare come sul fondo della cesta ci fosse un sacchetto che appariva pieno di bits.
"Miss Applejack, la ringrazio per l'offerta, ma non credo che ci siamo intese particolarmente. Non sono venuta qui per un giro della vostra ammirevole fabbrica. Sono qui per discutere con Voi se la collezione delle offerte è andata a buon punto oppure no."
La bionda pony, abbassò leggermente gli occhiali da sole che indossava sospirando e scuotendo il capo.
"E pensare che sembravate anche una persona abbastanza decente. Beh, suppongo che così vada la vita. Se preferisce può girarsi, le assicuro che non sentirà nulla. Ah, le sconsiglio di tentare la fuga, le sue guardie sono morte a quest'ora e lei li raggiungerà a breve. Qualche ultima parola?"
Twilight sorrise maligna vedendo la trappola scattare intorno a sè, guardando il compiacimento sui volti di quei pony che credevano d'aver già vinto.
"In effetti, sono due.
Armi batteriologiche."
"Armi Batte-che?"
"Batteriologiche. Vedi, da quando siamo entrati il mio assistente è stato così gentile da spargere un batterio nell'aria, è una creatura di mia invenzione. Questo batterio agisce in quattro fasi distinte e separate.
Prima attacca i gangli nervosi della vittima provocando spasmi incontrollati e perdita delle facolta motorie."
Applejack improvvisamente iniziò a barcollare, insieme al resto degli operai della fabbrica, per poi cadere a terra, paralizzata dal collo in giù.
"La seconda fase invece prevede che il batterio si muova sulle vie respiratorie, tagliando così l'afflusso di ossigeno ai polmoni, costringendo il sogetto infetto a respirare poco e male.
Terminata questa fase si arriva al terzo stadio, quello che io preferisco, ovvero la distruzione delle strutture cellulari presenti nel corpo infetto. Questo passaggio è molto importante, perchè a seguito delle escoriazioni sanguinolenti vi è solo un ultimo stadio.
La morte.
Atroce, lenta, dolorosa. Sangue che si coagula direttamente nelle vene infette, organi interni che diventano...esterni. E' davvero uno spettacolo da vedere.
Ovviamente l'antidoto ha effetto unicamente nella prima o seconda fase... Ti senti bene? Mi sembra che tu non riesca a respirare."
Applejack,respirando affannosamente, volse uno sguardo omicida all'unicorno che snocciolava quelle notizie come se stesse leggendo un copione mantenendo un ghigno malefico sul volto.
"Tu...perchè...non...soffri...?"
"Che domande, mi sono premunita. Sapevo di venire in un covo di tagliagole quindi prima di venire qui a Ponyville mi sono immunizzata contro qualsiasi evenienza. Il mio assistente invece non ne ha bisogno, per qualche motivo è naturalmente immune alle malattie.
Ora, se vuoi posso darti l'antidoto, ma voglio una cosa in cambio."
"Co...sa...?"
"Che i tributi arrivino alla Matriarca come stabilito, non un centesimo in meno...ma nemmeno in più. La differenza, ammesso che ce ne sia, potrete tenerla come margine."
"V-Va...be..ne..."
"Perfetto. Spaik? Puoi rilasciare l'antivirale. Vedrai, Applejack, tra qualche minuto inizierai a sentirti meglio. Oh, e per la cronaca..."
L'unicorno si volse verso l'ingresso chiamando a sè le guardie, le quali entrarono placidamente lasciandosi alle spalle un contingente di pony ridotti in poltiglia.
"Se avessi voluto avrei potuto farvi chiudere baracca quando volevo, ma ci tengo a mantenervi attivi visto che state facendo un sì buon lavoro. Spero di vederti alla celebrazione.
E spero porterai con te anche quella tua deliziosa sorellina...Come si chiama? Applebloom? Che carina che è...Non viene da chiedersi se sia ancora a scuola in questo momento? Probabilmente sì...ma, forse no.
Alla prossima, Miss Applejack."
La pony in questione si rialzò poco dopo guardando l'unicorno allontanarsi con calma, sotto lo sguardo allibito delle decine di scagnozzi che si aggiravano nei paraggi.
"Lasciateli andare. In fondo non hanno neanche voluto una percentuale. Eh...Sarà pure una lurida bastarda ed infima...ma mi piace il suo modo di fare.
Adesso, chiamatemi Big Mac, deve andare a prendere Applebloom a scuola."