Mi svegliai in una gabbia, le particelle che solitamente mi accerchiano erano sparite, ciò voleva dire che la mia Perla era sparita, mi guardai attorno e vidi che nella cella con me c’era Cleminimus ancora addormentato, lo svegliai:<Hey amico… svegliati… > <Ancora cinque minuti mamma… > allora lo feci cadere dalla branda: <Che c’è!? Dove siete Templari!? Vi ammazzo tutti! > <Calmati! Siamo in prigione… > <Oh no! Ancora?... Che si fa?... > <Cerchiamo Muthar e Skull… > <Eren! Siamo qui… > nella cella accanto stavano seduti Muthar e Skull, quest’ultimo era a terra e parlava sotto voce:<Dannati… me la pagheranno… in nome della WhiteShark… > <E’ così da quando è sveglio… > disse <Per un pirata la distruzione della nave è come la morte di un parente… meglio che lo lasci stare finché non si riprenderà… > dissi, poi mi venne in mente un pensiero agghiacciante: dov’era AppleChock?
<Eren, che c’è che non va? > mi chiese Cleminimus <Mi chiedo che fine abbia fatto AppleChock… > <Sta tranquillo, se è viva l’hanno portata nell’area femminile > <Vedo che conosci bene il luogo! > disse Muthar <Sono già stato qui… anche se non ancora nell’area di massima sicurezza! > <Quale onore!... > disse con sarcasmo Muthar…
<Ragazzi, stiamo calmi! Vedrete che usciremo di qui… > <Certo! Sotto forma di cadaveri, però! > all’improvviso dal portone fece capolino Rainbow Shead seguito da Raros e da due guardie armate di lance, si avvicinò, ci scrutò e alla fine disse:<Facciamo così… io posso lasciarvi liberi se voi mi direte l’esatta posizione di Masyaf! > <Pensavo che la conoscessi!... > dissi <No… solo Luna la conosceva, ma non potrà aiutarci… mai più! > <Cosa volete fargli!? > scattai subito <Il Manipolatore serve a Celestia per maneggiare da sola gli Elementi dell’Armonia, li ha già usati all’Impero per fermare Sombra, ora siamo sulle traccie di Luna e quando la troveremo… niente potrà fermarci da ucciderla! > <Celestia non ucciderebbe mai sua sorella… > <E chi ha detto che sarà lei ad ucciderla? No, saremo noi… il nostro esercito è già pronto e i cannoni sono stati portati a Canterlot in segreto… ora dobbiamo solo eliminare la feccia, te lo chiederò un’ultima volta: dove si trova Masyaf? > <Non te lo dirò mai! > arrabbiato Shead volse lo sguardo verso gli altri, anche loro fecero cenno di no.
<Bene, forse qualche ora nella gabbia vi farà pensare, voi due! Prendete un prigioniero alla volta e portatelo nelle gabbie, dodici ore, niente cibo ne acqua! > <Subito Maestro! > risposero in coro le guardie, portarono ognuno di noi in una gabbia dove l’unica cosa che potevamo fare era stare in piedi sotto al sole per ore:<Portiamo anche lui? > disse una guardia indicando Skull, ancora raggomitolato dando di spalle alle guardie <No, lasciatelo qui, tanto non parlerebbe lo stesso! >
Passarono sei ore, poi arrivò Raros <Allora > disse <Diteci dove si trova Masyaf! > <Mai! > dissi e anche gli altri non risposero, era chiaramente seccato <Altre sei ore! > ordinò, e così passavano i giorni, le settimane ei mesi, ogni giorno la stessa domanda:” Dov’è Masyaf? Dov’è Masyaf? Dov’è Masyaf?”
E noi muti pativamo in silenzio il caldo torrido o il freddo pungente nelle gabbie, tenni il conto, erano passati sei mesi, un anno e mezzo da quella sera, quando ero fuggito con mio fratello da Canterlot, dall’uccisione della mia famiglia, dall’arrivo a Masyaf… un giorno Raros si presentò insieme a Shead,:
<Abbiamo una buona notizia ed una cattiva notizia… > disse il pegaso dal manto blu <La cattiva che sarete condannati a morte, la buona che questa sarà l’ultimo giorno nelle gabbie! > <Molto incoraggiante… > disse Cleminimus.
Il fausto giorno arrivò, coi volti coperti e le zampe ammanettate fummo condotti con uncarro blindato finno alla piazza principale di Canterlot, dinnnanzi tutti, inclusa Celestia salimmo sul patibolo, ci tolsero i sacchi di testa, ci lessero i nostri reati, c’eravamo io, Cleminimus, Muthar e Skull:
<Eren Eyes, Cleminimus Clexa, Muthar Change, BlackSkull, per I reati di assassinio, tradimento, furto, tortura e stupro… > “devono sempre strafare” pensai tra me e me <io, Rainbow Shead, vi condanno: a morte! > tirò la leva, in quell’attimo ci fu un botto, poi un altro e altri due insieme! Le corde si ruppero! Dall’altra parte della piazza quattro unicorni con abiti d’Assassino, impugnavano uno strano aggeggio: in manico di legno e una canna in ferro, più una levetta a metà e dalla bocca delle canne usciva del fumo.
Poi sentimmo delle urla dal fondo, un battaglione di pony, clessidriani, grifoni e altre creature in abiti della Confraternita, a capo stava mio nonno, si avventò su quattro guardie e per un attimo sembrò che avesse perso quarant’anni! Ci venne in contro, intanto le guardie venivano a fiotti dal castello e dalla città, altri pony sui tetti avevano quella strana arma, sembrava la fusione tra un cannone e la mia pistola:
<Sono venuti tutti… > dissi commosso, una guardia mi attaccò ma un fuciliere la uccise subito <Niente male, eh? Abbiamo modificato il progetto del Codice! > <Grazie nonno… > <Ci mancava nipote, eco! Tenete> ci diede i nostri abiti e delle armi, delle spade, una Lama Celata e un fucile <Ora andiamo! > disse <Insieme per la vittoria… > dissi io <Vittoria agli Assassini! > rispose lui, tutti insieme ci avventammo sulle guardie, tra gli Assassini ei Templari vedemmo Raros e Shead fuggire con AppleChock legata nel castello <Nonno! Dobbiamo entrare nel castello! > <Passa dal tetto! Usa quest’altra novità! > mi lanciò una Lama Celata, ma la lama aveva un uncino, la infilai, coperto dai miei compagni, la misi alla zampa destra coperto dai miei compagni, poi corsi verso il lato sud del castello salii su un albero mentre le guardie mi attaccarono, dall’albero passai alle terrazze e poi scalai le mura del castello, infine raggiunsi la sala dove Celestia e AppleChock erano legate con una corda annulla-magia:
<sei un traditore Shead! > ringhiava la principessa, mentre il pegaso puntava un cannone verso le due prigioniere, mentre stava per accendere mi frapposi tra l’arma e le prigioniere puntando il fucile contro Shead che rimase fermo; <Non sai quanto ti odio! > diceva il pegaso <Non inferiore al mio nei tuoi confronti Shead! > <Siamo in una posizione di stallo Assassino… se mi spari la corda accenderà la miccia e moriremo entrambi, se io accendo hai il tempo di premere il grilletto e di farmi saltare in aria il cervello! >
Odio ammetterlo ma aveva ragione, pensai alla svelta, poi mi venne in mente una grande idea:
spostai la mira verso la bocca del cannone e feci fuoco! Il cannone esplose ma non sparò il colpo ferendo Raros che era rimasto accanto a Shead che però era volato via appena avevo sparato!
Sciolsi le corde che tenevano legate Princess Celestia e AppleChock <AppleChock! Stai bene? > <Grazie a te! Mio eroe! > e mi diede un bacio sulle labbra <Però me la sarei cavato lo stesso… > disse bruscamente <Con un’arma di distruzione di massa puntata addosso? > <Certo! > <Non vorrei interrompervi ma… > disse Celestia indicando Raros che morente che provava ad andarsene:
<Dove credi di andare? > dissi bloccandolo a terra <Eh! Eh! Hai avuto la tua vendetta Eren… che vuoi di più? > <Risposte! > dissi secco <Bene… le avrai… noi vogliamo o meglio volevamo trovare la Cripta! Dove il vostro Maestro Altwir ha nascosto una biblioteca colma di conoscenza e di saggezza! Ecco cosa volevamo… > <Cosa c’entrava la mia famiglia!? > <Scoprimmo della Cripta grazie ad una lettera di tuo padre che intercettammo diretta a Masyaf, non disse dove si trovava, ma trovammo conferma in una pagina del Codice… eccola qui! > e me la diede <Un’ultima cosa: dove è scappato Rainbow Shead? > <Vuoi andare fino in fondo, eh? E’ andato al nostro quartier generale a Cloudsdale, nella Rainbow Factory… ma vi consiglio di muovervi… prima che la piazza sia rasa al suolo! > detto ciò lasciò cadere il suo collo all’indietro e morì, di consuetudine gli chiusi gli occhi <Requiescat In Pace >
In quell’istante udimmo dei boati dall’esterno, andammo tutti e tre ad un balcone, da Cloudsdale apparivano dei lampi, seguiti da palle di cannone che si schiantavano sulla piazza, mio nonno faceva evacuare la piazza sia dagli Assassini che dai civili rimasti li, una palla colpì il palazzo vicino che crollò seppellendolo, corsi urlando tra le esplosioni, tolsi con la magia le macerie da sopra di lui, appena lo tirai fuori e lo abbracciai <Ti prego nonno, resta con me! > le lacrime mi scesero a fiotti dagli occhi sul muso <Fatti forza Eren… io sarò sempre con te… in qualunque momento! > <Non dire così! Ti riprenderai… > <No Eren… è giunta la mia ora… perciò… io, Enos Eyes, nomino tu, Eren Eyes, Mentore degli Assassini e Custode dei nostri segreti! Insieme per la vittoria… > <Vittoria agli Assassini… > e si abbandonò al sonno eterno tra le mie zampe.
<Requiescat In Pace… > mi alzai, ora sentivo il dolore divenire rabbia e la rabbia sete di vendetta! Intorno a me gli Assassini si erano riuniti ed il bombardamento terminato:<Oggi, i Templari hanno ucciso il più nobile di noi! Il nostro grande condottiero Enos Eyes! Assassini! Unitevi a me e faremo vedere cosa significa provocare gli Assassini! Insieme per la vittoria! > <Insieme! > urlavano tutti insieme, quella notte ci furono i funerali di mio nonno, il suo corpo fu messo sopra una barca che poi fu bruciata: così noi Assassini diamo addio ai nostri cari.
La notte andammo a dormire, io ei miei compagni fummo accolti al castello, gli altri Assassini dagli abitanti di Canterlot, se prima ci vedevano come nemici, ora eravamo degli alleati contro Cloudsdale; fu una notte senza tregua non riuscivo a dormire e quando mi addormentai, gli incubi non avevano fine:
Ora ero con la mia famiglia appeso alla forca ma ero come vivo, vedevo gli abitanti urlare di gioia, poi lla piazza saltò in aria, ma la popolazione era ancora felice, come se non vedessero altro che i corpi morti della mia famiglia, il terreno si sgretolò ai nostri piedi e cademmo in una voragine oscura quando mi svegliai ero a Masyaf, nel campo d’addestramento nel cortile interno, ma il castello era distrutto, si vedevano solo le fondamenta, poi le montagne innevate, solo una torre era in piedi, trovai la forza di alzarmi, la scalai, appena salii mi accorsi che c’era una pedana in legno, la stessa dalla quale saltai il giorno dell’attacco di Luna, mi sporsi e rimasi impietrito dalla voragine nera che stava in fondo con al centro la croce rossa dei Templari! Mi venne l’istinto di saltare, camminai sulla pedana ma appena arrivai al fondo una voce mi fermò:
<Eren, che stai facendo? > mi voltai e vidi Princess Luna che mi fissava negli occhi <Io non mi sento pronto… per diventare il Mentore… io non sono un capo! > <Invece si, hai coraggio, lealtà… hai rischiato la vita per salvare mia sorella e la tua amata… > <Sono rimasto solo ormai… la mia famiglia è morta, mio fratello non si è ancora svegliato da due mesi! > < Non sei solo, hai ancora i tuoi amici… > mi fece voltare e vidi il castello di nuovo come prima, guardai il cortile e vidi tutti i miei amici: AppleChock e Cleminimus allenarsi a combattere, Muthar guardarli, BlackSkull anche lui seduto a guardare, Drey volare alto nel cielo…
<Hai ragione Luna… so cosa devo fare… > <E io ti aiuterò… > rispose lei <Ci vediamo a Cloudsdale! > e volò via; una luce mi abbagliò, era la voragine, diventata splendente, presi la rincorsa e saltai!
Mi svegliai nella stanza del castello, dall’altra parte c’era il letto di AppleChock che ancora dormiva, mi preparai, indossai il mio abito d’Assassino, presi la spada, le Lame Celate e uscii dalla stanza, fuori c’erano due pegasi che davano di spalle alla porta <Che ci fate voi qui? > chiesi <Guardie notturne Mentore > disse il primo seguito dal secondo <Avete ordini da darci? > <Si! Chiamate i fratelli! Tutti nella piazza in meno di un’ora! > <Subito! > e volarono fuori dal castello, meno di un’ora dopo l’intera Confraternita era davanti al castello:<Oggi attaccheremo Cloudsdale, l’obiettivo non è la città, ma sono i Templari quindi non toccate i civili, dobbiamo entrare nella Rainbow Factory per eliminarli definitivamente; ecco il piano:
Pegasi, Clessidriani e Grifoni dovranno sfondare la linea dei cannoni, sono potenti ma inutili contro piccoli bersagli in movimento, appena fanno fuoco fateli saltare in aria! Poi arriveremo noi pony terrestri e unicorni, grazie ad un incantesimo potremo camminare sulla città abbastanza a lungo per ucciderli tutti! Siete con me? > tutti insieme risposero con un fragoroso grido d’accordo <Bene allora: Insieme per la vittoria! > <Vittoria agli Assassini! >