Fase 1: Attesa
“Ci vuole un momento a cancellare una vita, ma ci vuole una vita a cancellare un momento” Ti dirò, questo sottotitolo mi ha piacevolmente stregato. L’ho riletto più e più volte assaporandone il concetto. Una bella scelta di termini, semplice ma tremendamente efficace.
Parto dicendoti che questo capitolo mi puzzava fin dalla buona novella. Nei precedenti si evince che la coppia non abbia un figlio proprio ma un puledro adottato, inoltre si parla di un famoso “incidente” relativo alla nostra pegaso ergo … la cosa non finirà bene.
La protagonista indiscussa di questo capitolo è la graziosissima Shooting Star. Se nei primi capitoli l’avevo classificata come personalità interessante, qui non posso che essere stregato dalla sua presenza, dal suo carattere e dalla sua stessa essenza.
Questo personaggio ha una personalità che definire magnetica sarebbe riduttivo. Tralasciando momentaneamente la vita matrimoniale, la carissima Star mostra tutte le caratteristiche di una pacificatrice degna di questo nome.
Ovviamente con il termine pacificatore non intendo una figura pseudo-hippy del tipo “fate l’amore non fate la guerra”, ma voglio dire che si tratta di una di quelle personalità che sembrano circondate da un mistico alone di pace; il solo stare vicino a Star rilascia quella sensazione di tranquillità e felicità che è impossibile ignorare.
Ho apprezzato molto la presenza di Spitfire (con un caratterino davvero interessante) e la velata partecipazione di figure come Rainbow Dash e Fluttershy. (Non conosco bene le tempistiche di pubblicazione ma il numero 50 con la malattia degenerante è un vago riferimento ad Icarus di Cavalcare la Tempesta? Se si, bene. Se no, mi piacerebbe sapere a chi ti riferivi.) Anche la presenza di Thunderlane e Snowflake è stata piacevolmente apprezzata.
Non voglio elencarti le considerazioni scena per scena ma i festeggiamenti e le felicitazioni per la notizia sono tutti resi perfettamente. Non parlo ancora dei precedente team dell’armonia perché lo farò tra qualche paragrafo e perché ora voglio tornare a parlare di Star.
Shooting Star è semplicemente fantastica, quasi sublime. La sua reazione alla notizia, il suo mettere la famiglia davanti al lavoro, la sua preoccupazione per gli altri. Un personaggio encomiabile sotto molti punti di vista, talmente carica d’esperienza al punto che aveva previsto il possibile evolversi negativo della tempesta, talmente carica d’altruismo per ignorare la sua stessa incolumità per salvare una puledrina.
Sarei riuscita a vivere sapendo quello che è successo? Sarei riuscita a vivere sapendo che avrei potuto fare qualcosa per evitarlo e ho deciso di non agire? La ragazza ha avuto il tempo di un’istante per pensare alle conseguenze di quello che stava facendo. In questi momenti l’istinto prende il sopravvento e ti rivela quello che effettivamente conta. L’altruismo di Shooting Star si vede al cento per cento in questa scena. Peccato solo che questo gesto di gentilezza spassionata venga ricompensato con il più terribile dei drammi.
Fase 2: Dramma
“Perché non sorridi mai? Dicono che fa bene alla salute” Interessante frase, inizialmente non ne avevo capito il significato ma poi si è rivelato decisamente chiaro.
Questo capitolo è diviso in due parti ben definite, la prima di queste prende il nome di Mist.
Ho detto che lui è la tua punta di diamante e lo confermo ancora una volta. Mist è un pragmatico personaggio che mette la logica davanti a tutto. Anche lui si lascia conquistare dall’amore per quanto riguarda la sua dolce metà ma è, e resta, una figura dannatamente coerente con il proprio carattere.
Arrivare a considerare ridicoli coloro che si avvicinano solo dopo il dramma. Considerare come inutilmente compassionevoli la famiglia della puledrina salvata dalla sua adorata moglie.
Il mondo è orribile e quella che stanno affrontando loro è la sua parte peggiore. Sopravvivere alla morte di un figlio è una cosa terrificante. Perdere la possibilità di avere figli forse ancora peggiore. Almeno non l’avevano visto crescere. Almeno erano ancora solo innamorati dell’idea del puledrino. Non aveva un nome. Non aveva un sesso. Era ancora lo sviluppo di un desiderio, un desiderio che adesso non potranno più soddisfare.
Al diavolo la maledizione EOW, al diavolo la maledizione. Questo è il dramma peggiore che la coppia poteva affrontare. Vengo maledetto? Fanculo è una cosa che riguarda me e posso convivere con questo. Ma il dolore di perdere qualcuno e veder morire così l’intero concetto di famiglia è qualcosa che non si può paragonare. Fatemi perdere i colori dalla mia vita ma non toglietemi mio figlio, non toglietemi la mia famiglia.
I ragionamenti di Mist sono del tutto ben strutturati e qui mettiamo anche in evidenza lati del carattere e del passato che mi ha fatto molto piacere trovare.
Il sorriso è stato un’esperiente geniale. E cosi come Spitfire riesce a far ridere la povera Star, colui che da il nome alla seconda parte di questo capitolo è in grado di guidare il cupo Mist. (Un plauso al riferimento a Full Metal Jacket, complimenti)
Jam Sooth è una figura che inizialmente non mi diceva nulla ma che mi ha, con poche battute, conquistato. Si è rivelato interessante e intrigante allo stesso tempo. Sfacciato, con una punta di tamarraggine ma con quello spirito che tutti vorrebbero in un amico. La sola persona in grado di risollevare il morale del povero Mist (oltre la moglie) e non fatico a capirne il motivo.
Comunque, non ricordo se l’ho detto nella precedente ma è interessante l’idea il fatto che la signorina Cake sia una dei precedenti presenti dell’armonia.
Il team precedente è molto interessante, Blithe e Doubt sono particolarmente interessanti (principalmente il primo ma nel prossimo capitolo) ma, come ho detto, Jam per ora vince la palma d’oro.
La maledizione Grayhorn dovrebbe essere lei a dare il nome alla seconda parte del capitolo ma non so per quale motivo la figura di Jam mi ha catturato forse più della leggenda stessa. Ora non travisare le mie parole, la maledizione è dannatamente interessante così come interessante sono le reazioni ad averla contratta.
Trovo ben studiato il concetto e molto triste il fattore che questo dramma sia contagioso. Se non lo fosse si potrebbe ancora vivere insieme ai colorati, peccato che non sia possibile. (Anche se le corna sarebbero una seccatura non indifferente da nascondere, e comunque rappresentano un curioso particolare su coi sono desideroso di scoprire altro)
Ah, prima di passare avanti lasciati dire che il discorso “romantico” di Mist a Star è stato fantastico. Geniale, punto.
Fase 3: Informazioni
“Twinkle twinkle little Star, twinkle twinkle trough the Mist”
Meno background e più informazioni. Adoro questo capitolo e quelle caratteristiche di cui l’hai farcito.
Prima di tutto Celestia, l’alicorno era a conoscenza della possibilità di contagio (cosa che ha tenuto nascosta a Mist, altrimenti non avrebbe fatto ricerche a riguardo una volta stabilitosi nella nuova casa) e ha quindi spinto la coppia a trasferirsi in un villaggio dal nome pressoché ironico.
Brutta situazione. Ma diciamo che è stata ben affrontata dalla figura di Mist. Presa forza dalla collaborazione di Star, il mago finalmente mette in mostra qualche capacità magica molto interessante. La magia dimensionale si rivela utile ma ne avevamo già saggiato questa caratteristica nei primi capitoli.
Ed ora veniamo ai miei due punti preferiti di questo capitolo, tre se mettiamo la rivelazione finale: Il flashback di Tall Ground e l’Exterreris.
Il primo è stato molto toccante, conciso e ben studiato. Bello, senza troppi fronzoli ma capace di lasciare sensazioni profonde. A tal proposito ti faccio i mei complimenti.
Il secondo invece è una di quelle caratteristiche che mi piace molto trovare. Un’enciclopedia aggiornabile automaticamente a seguito delle modifiche apportate sul tomo madre è un’espediente interessante e decisamente particolare. Bello. Bello. Bello. Non vedo l’ora di leggere altre caratteristiche del genere, sono piccolezze ma mi piacciono molto.
Inoltre molto carina l’idea dei Grand Paw (che ricordano molto i Big Foot) e anche l’idea delle attrezzature usate per le ricerche.
Ancora una volta Celestia mi ha lasciato perplesso così come l’arrivo in ritardo della lettera di Jam. Ho l’impressione che le due cose siano collegate e comunque non posso fare a meno di stimare lo stallone per essere partito per la ricerca di punto in bianco.
Un plauso lo faccio a Blithe capace di farmi ridere ogni volta che il suo nome spuntava in un ricordo.
Ah, solo un appunto: per attirare l’attenzione di Tall e Mist quando porta loro il caffè, Star li chiama: “Uomini”. Capisco il senso della cosa e infatti a primo impatto non si nota, ma con il senno di poi capisci che c’è qualcosa che non va.
Comunque ottimo, davvero ottimo, la storia si fa sempre più interessante e, nonostante sia il passato, sono contento di aver messo da parte le mane6.
da Laurel Crown » 16/08/2014, 20:19 
l'ho letta da qualche parte ma non riesco a ricordare dove... Le altre frasi però le ho scritte io 
spero che continuerà a piacerti 
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ero un wannabe George RR Martin già allora 
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