[FanFiction] Alla ricerca della felicità

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Re: [FanFiction] Alla ricerca della felicità

Messaggioda Worldy » 22/03/2014, 21:43

Capitolo 5- Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci
Capitolo 5- Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci

-Mi stai lanciando una sfida, eh? Beh, te ne pentirai amaramente di questa tua orribile scelta! Preferisci stare dalla parte di una che vuole distruggere il cuore della sua povera sorellina piuttosto che stare dalla parte di una che vuole proteggerla?- disse Chrysalis avvicinandosi a Twilight.
La puledrina digrignò i denti e fece alcuni passi indietro. Celestia voleva difendere la piccola unicorno, ma non ne aveva le forze. Si buttò a terra e chiuse gli occhi.
Twilight si voltò di scatto verso la principessa. Chrysalis sorrise sotto i baffi.
-Celestia! Noooo!- urlò la puledrina con le lacrime agli occhi.
Twilight prese Celestia per lo zoccolo e le bagnò la criniera rosa di lacrime.
-Bene, bene! Celestia è… morta! Proprio quello che mi aspettavo! I sensi di colpa l’hanno travolta a tal punto da provocarle uno shock celebrale! Lei è morta! Morta!- urlò felice Chrysalis saltando attorno al corpo della principessa.
-Ma come fai a dire questo, Chrysalis! Celestia non si meritava una fine così! No! No! Non se la meritava! È tutta colpa tua!- l’accusò la piccola unicorno.
-Mia? Ti ricordo che è stata la stessa Celestia ad irrigidirsi perché non voleva dire la verità! Ora la sua sorellina potrà stare tranquilla!-
-Tu sei una sporca traditrice!-
Chrysalis guardò ripugnata le due pony e se ne andò camminando a testa alta.
Twilight non la degnò neanche di uno sguardo. Ora aveva occhi solo per la povera principessa.
-Celestia… perché…- disse la puledrina singhiozzando e piagnucolando –…Perché!-
Twilight appoggiò la testa sul busto della principessa e chiuse gli occhi.
Le lacrime della puledrina erano cristalline e luccicavano alla fioca luce della foresta.
Twilight si alzò da terra e guardò la principessa per l’ultima volta.
-Addio, Celestia… addio…-
Una folata di vento gelido mosse la criniera viola scuro della puledrina e quella rosa chiaro della principessa.
Twilight camminò verso Ponyville, con il cuore spezzato.
Era alla fine della Everfree forest. Il sole le accarezzava le guance pallide e le asciugava le strisce delle lacrime che le avevano solcato il musino. “Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci. Ci rincontreremo, vedrai.” Pensò la puledrina.
Poi, trottò verso casa sua attraversando un prato fiorito.
Sua madre l’aspettava sulla soglia della casa e, quando la vide venir verso di lei, le corse incontro e la baciò.
-Twily! com’è andata?- le chiese la madre.
-Non bene, mammina…-
-Celestia dov’è?-
-Lei è nel paradiso dei pony, mamma. Non la vedremo più…-
A quelle parole, la madre s’irrigidì e le chiese –Come? È… morta?-
Twilight fece cenno con la testa di sì.
-Com’è possibile?! Lei, lei no…-
Twilight si trattenne dalle lacrime e consolò la madre.
Il giorno seguente, Twilight si alzò prima del solito. Scese velocemente a fare colazione e vide sua madre che preparava le frittelle.
-Sì! Le frittelle allo sciroppo di fragole! Evviva!- esclamò saltellando per tutta la cucina.
La madre le sorrise e le diede le sue amate frittelle.
Twilight le mangiò tutte senza lasciare traccia di briciole e sciroppo.
Poi, sua madre le si avvicinò e le pulì il muso con un fazzoletto bianco come la neve.
-Mamma, oggi a scuola ci sarà la verifica di matematica! Sono sicura che prenderò il massimo dei voti!- disse la puledrina.
-Ne sono certa, tesoro!-
Successivamente, Twilight salì in camera sua, prese la cartella, diede un bacetto a sua madre e si incamminò verso la scuola.
Improvvisamente, una luce fortissima l’abbagliò, facendola arretrare.
Una voce femminile la chiamò per nome più volte, ma lei, spaventata a morte, scappò e tornò a casa gridando “aiuto”.
-Mamma! Mamma! Gli alieni stanno invadendo il nostro pianeta! Dobbiamo difenderci!- disse Twilight chiudendo di botto la porta della casa.
-Ma cosa stai dicendo, piccola?-
-Gli alieni mi hanno chiamata! Sanno il mio nome! L’apocalisse sta per arrivare!-
-Che sciocchezze! Dai, vai a scuola che farai tardi!-
-Ma una luce è apparsa davanti a me e mi ha chiamata per nome! Un alieno, mamma!-
-Una luce? E se fosse… no, non è possibile….-
-Intendi dire che forse era… Celestia che mi parlava dall’al di là?-

forse questo è il peggior capitolo della storia..... /)-.- /)-.-
Worldy
 
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Re: [FanFiction] Alla ricerca della felicità

Messaggioda BroNeko » 24/03/2014, 16:37

Thread ripulito, evitiamo OT e messaggi non inerenti alla fanfic, grazie.
Riguardo a FlutterDrew: è inutile che continui a spammare, se desideri che il tuo account venga eliminato basta inviare un MP a Grifen. ^_^
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Re: [FanFiction] Alla ricerca della felicità

Messaggioda Worldy » 02/04/2014, 20:36

capitolo 6- I primi segni di una trasformazione
Capitolo 6- I primi sospetti di una trasformazione

Era sera. La luna era immobile in mezzo al cielo con accanto quattro stelle ognuna di colore diverso dall’altra.
Intanto, nel castello, Luna giocava con una pallina nera nella sua camera. Quando vide la sua amica dalla finestra, aprì quest’ultima e mise il suo musino blu al di fuori dell’accogliente calduccio.
-Luna junior, mi manca molto mia sorella… è da gironi che non torna al castello e sono preoccupata per lei. Tu hai qualche sua notizia?- chiese la piccola flicorno con le lacrime agli occhi.
Si fece notte fonda e Luna dovette andare a dormire.
Sognò Celestia che giocava in un prato fiorito vicino al castello. Ad un tratto il cielo si oscura malgrado sia giorno e la principessa viene avvolta dalle tenebre mentre qualcuno rideva malignamente.
Luna si svegliò di scatto. –Accipicchia che incubo! Ma tanto, non può succedere questo! Di cosa mi dovrei preoccupare, in fondo?! È solo un incubo…- disse a bassa voce la puledrina.
Il giorno successivo, scese velocemente al piano inferiore per far colazione. Vicino alla soglia della cucina, l’aspettava Snow, la cameriera. Appena vide la puledrina scendere le scale, le fece un grande sorriso e poi le disse –Signorina! Buongiorno! Dormito bene?-
-Abbastanza… solo un piccolo incubo mi ha tenuta sveglia per quasi tutta la notte…- disse Luna trottando verso Snow.
-Purtroppo gli incubi esistono… ma vedrai che tutto passerà! Basta non ricordarsi ciò che hai sognato! Magari facendo una bella colazione con uova fritte e spremuta d’arancia!-
Luna balzò entusiasta verso la cucina e Snow la seguì.
Dopo la colazione, la cameriera notò qualcosa di strano nella puledrina e le domandò –Signorina, ma… il suo cutie mark non dovrebbe essere nero?-
La piccola flicorno si voltò subito verso il simbolo del suo talento speciale e vide che era diventato viola scuro. Cominciò ad interrogarsi su questo cambiamento sotto lo sguardo di Snow.
-M… ma… il mio cutie mark è sempre stato… nero… ed ora è viola. C’è sicuramente qualcosa che non va- disse Luna preoccupata.
Snow cercò di far uscir la puledrina da quell’interrogatorio ed esclamò –Ehi, guarda! C’è l’arcobaleno in giardino! Vieni a vederlo con me?-
-Sì, l’arcobaleno!-
Quando Luna uscì dal castello, Snow chiuse subito il portone restando all’interno dell’abitazione.
-Oh, no… quello che il libro racconta allora è vero… poveretta la mia piccola puledrina…- disse a bassa voce Snow pallida.
Nel frattempo, Luna cercava di raggiungere la sua amica e le mostrava la fantastica creazione della natura, l’arcobaleno.
Era diventata sera. La puledrina salutò la sua amica, rientrò nel castello e andò subito a dormire.
Durante il sonno, sentì dei passi che venivano verso di lei. Sbarrò subito gli occhi e vide una figura bianca vicino alla finestra della sua stanza.
Luna chiese balbettando –C-chi sei t-tu?-
Quella figura chiara si girò verso di lei e le si avvicinò. Era un pony dal manto bianco e dalla criniera grigia e azzurra con gli occhi gialli con sfumature blu. Il pony spiegò le sue ali dal piumaggio grigio e disse a Luna –Finalmente staremo insieme, per sempre!-
Luna rimase perplessa e lasciò scappare un urlo. Dalla porta della stanza, comparve immediatamente Snow che le chiese accendendo la luce –Va tutto bene?-
Luna si guardò attorno e si accorse che il pony era scomparso. Poi disse imbarazzata –Sì, tutto bene!-
Snow le fece un sorrisino, ma in cuor suo tremava come una foglia. La pony spense la luce.
Luna si rannicchiò sotto le coperte e chiuse gli occhi. Sentì nuovamente dei passi e, balzando sopra il letto, disse –Ora basta! Dimmi chi sei!-
Il pony era comparso di nuovo e la rassicurò con parole dolci –Tranquilla, non sono qui per farti del male! Volevo solo dirti che presto staremo per sempre insieme, sulla luna!-
-Come staremo per sempre insieme? Che cosa stai dicendo?-
-Aspetta e vedrai… aspetta e vedrai…-
Poi indicando il suo cutie mark, il pony disse –Il cambiamento di colore ne è un esempio-
-Tu cosa sai su questo? Dimmi!-
-Beh, posso solo dirti che diventerai una principessa crudele! E verrai esiliata in un posto lontano dall’immaginabile dalla tua cara sorellina-
-Ma quindi lei è viva?!-
-Diciamo che si trova tra la vita e la morte… non posso dirti altro… ci rivedremo!-
-Aspetta! Dimmi almeno come ti chiami!-
-Io sono Prince Dark Cloud! Ciao!-
Il pony scomparì nel nulla lasciando Luna con mille domande per la testa.
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