Capitolo 4- Che strano quel pony!
Death si allontanò lentamente dalla finestra. Non riusciva a non pensare a Blubell. Si incamminò verso il suo castello, a passo svelto. Aveva finalmente il suo amuleto, incastonato in un collare d’acciaio legato al collo, ma avrebbe preferito trascorrere più tempo con la sua amica; conoscerla meglio, giocare a carte con lei e leggere i suoi libri impolverati che narravano avventure incredibili di due fratelli, ma, per fare ciò, sarebbero dovuti trascorrere molti giorni, stando al castello tutto solo. Quando arrivò a casa sua, prese il suo telescopio e, anche se era giorno, osservò il cielo. Scoprì una nuova galassia ellittica e tre pianeti gassosi.
Dopo, prese l’amuleto del destino e recitò una formula. A quel punto, l’oggetto s’illuminò di giallo e Death scomparve. Davanti a lui, una pony flicorno dagli occhi giallo grano si avvicinò a lui e gli diede un bacio in fronte. –Mamma, tutto bene?- disse il principe.
-Sì, tesoro! Tutto bene! Tu hai già visto un’alicorno dal manto bianco dalle tue parti?- disse Princess Andromeda X.
-Sì! Blubell, giusto?-
-Esatto! Molti anni fa aveva trovato l’amuleto nel deserto e, involontariamente, è venuta qui! Che dolce che era!
-Già…
-Ha anche una storia un po’ drammatica… è orfana…
-Davvero? Sapevo che sua madre, Princess Luna, era sparita con molti pony, ma non pensavo che pure suo padre era scomparso! Poveretta…-
-Hai ragione… Ho bisogno di una cosa che solo tu puoi fare visto che stai sulla Terra: riusciresti a raccogliere per me il fiore delle mille lacrime?-
-Caspita! Una grossa richiesta… ma perché ti serve?-
-Per una vecchia questione anche se lo terrò tra la criniera per bellezza…!-
-Beh, non sarà molto semplice… si trova nel ghiacciaio ed è difficilmente raggiungibile…-
-Mmmmh… allora, ti dovrebbe accompagnare qualcuno- disse Andromeda dandogli una leggera gomitata.
-Blubell? Nah , si spaventa facilmente…-
-Beh, o lei o Shadow e Charm. Non hai molta scelta! Ammetto pure io che il ghiacciaio è molto pericoloso e la basse nuvole impediscono di volare quindi, non permetterò che ti faccia del male! Qualcuno ti deve accompagnare, tesoro!-
-E va bene… Blubell verrà con me… ma cosa le dirò per convincerla a venire?-
-Se tu le dici che andrai a fare una gita a vuoi che venga con te, andrà bene! Ma, credo che non siano le parole a farti arretrare, giusto? Una cottuccia per lei forse?-
-Mamma! Non entriamo nei particolari per favore! Allora, domani all’alba partiremo. Sarà una bella avventura!-
Andromeda sorrise e annuì. Death scomparve e si ritrovò di nuovo nella sua stanza, sul letto, con l’amuleto nello zoccolo. Lo rimise al collo e, preso da una stretta alla gola, decise di andare da Blubell. Volò fino al castello dove stava ospite e bussò al portone. Charm lo aprì e, appena vide che era lui, lo chiuse immediatamente piuttosto irritata. Il principe stette impalato per un po’ davanti al portone e dopo ore ed ore di attesa, lo sfondò con una potente zoccolata. Entrò nel castello e disse –Scusate, vorrei parlare con Blubell-
Nessuno si presentava. In quel castello c’era un così grande silenzio che era quasi inquietante. Death fece qualche passo in avanti fino alla cucina. Il tavolo era apparecchiato e il tavolo era pieno di coriandoli e festoni messi qua e là pure sulle sedie. –Sarà stato il compleanno di qualcuno- disse.
Poi udì uno strano vociare provenire dal piano superiore. Salì su per le scale e le voci cominciavano ad essere sempre più forti. Death mise lo zoccolo sulla soglia di una stanza quando Blubell gli saltò addosso e gridò a squarciagola- Buon compleanno!-
Il principe, che aveva sbattuto la testa, fece un piccolo sorriso e si alzò da terra.
-Per quanto ti detesti, ti auguro un felice compleanno!- disse Charm mettendogli sulla testa un cappellino di carta colorato.
-Allora, da oggi fino al tuo prossimo compleanno, sarai un diciannovenne!- disse Blubell.
-Diciannovenne? Cosa? Non ho 19 anni! Da oggi ne ho 15!- disse Death stupito.
-Ne dimostravi di più! Pazienza, un anno tira l’altro!- disse Blubell con tono da saputa.
Poi prese il principe per la coda, lo trascinò giù per le scale e lo fece sedere su una sedia in cucina.
-Dobbiamo ancora togliere i festoni da ieri per la festa di compleanno di Blubell… ma intanto, assaggia un pezzetto di torta!- disse Shadow pulendo il tavolo.
-Quindi, ieri tu hai compiuto gli anni?!- disse Death alla puledra.
-Esatto! 12 anni freschi freschi! Sapevamo del tuo compleanno per via della nuova magia di Shadow che rileva i pony che devono compiere gli anni a 10 chilometri di distanza!- disse Blubell.
Shadow, imbarazzato, fece un occhiolino.
In seguito, tutti presero un po’ di torta e cominciarono a ballare. Charm continuava a lanciare coriandoli e Shadow, invece, guardava tutti i suoi dischi per scegliere i migliori da usare quel giorno. Blubell ballava e Death aiutava Shadow.
Alla fine, giunse l’ora di scartare i regali. Il principe si ritrovò davanti tre pacchi colorati avvolti da un bel nastro blu.
-Ehi, comincia dal mio!- disse Charm indicando il suo regalo.
Death lo aprì e vide un libro tutto impolverato sull’astronomia.
-Spero ti piaccia!- disse la pegasus pony.
-Eccome se mi piace! Grazie!- disse il principe abbracciandola.
-Ora il mio!- esclamò Shadow porgendoglielo.
Death lo scartò e prese delle pietre preziose.
-Sapevo che ne andavi pazzo e così ne ho approfittato!- disse.
-Grazie mille!- disse il principe abbracciandolo.
-E ora deduco che tocchi al mio regalo, giusto? Ecco, tieni!- disse Blubell dandogli il pacco.
Il principe lo scartò. Infilò lo zoccolo nel pacchetto e prese delle scarpe in acciaio flessibili in alcune parti e avevano incastonato una pietra nera.
-Caspita! Che belle! Mi mancavano proprio delle scarpe! Grazie!- disse Death.
-Non l’abbracci?. Disse Cham ironicamente.
Death e Blubell diventarono rossi come peperoni e si fecero un occhiolino.
Dopo alcune ore, Charm e Shadow buttarono via i coriandoli e i festoni e Death e Blubell andarono in giardino. Cominciarono a volare felici l’uno vicino all’altro scambiandosi sorrisi e parole. Bucavano le nuvole bianche e volavano verso il sole facendo brillare la loro criniera. Il tempo passava in fretta per loro. Dopo un po’, Death atterrò e scosse la ali. Blubell fece lo stesso e poi colse un fiore giallo dal terreno. Lo mostrò al principe e disse –Noi siamo solo un petalo del fiore: quest’ultimo è composto da altri elementi che lo rendono speciale-
Death capì al volo le parole di Blubell e annuì. Poi disse –Ah, Blubell, ti volevo chiedere una cosa!-
-Dimmi pure!-
-Domani verresti con me… ad una gita al ghiacciaio?-
-Va bene! Sarà emozionante!-
-Allora, domani mattina ti passerò a prendere all’alba! Ah, portati una sciarpa! Farà moto freddo!-
-Va benissimo!-
Poi Death prese il fiore giallo e lo mise tra i capelli di Blubell e se ne andò via.
-Che strano quel pony! Come mai mi ha messo il fiore in testa?- si interrogò la puledra.