(fanfiction) Blubell, l'alicorno

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(fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 16/01/2014, 20:04

dopo un bel po' di tempo, mi sono decisa a scrivere un racconto. Non essendomi iscritta a Google Drive, sono costretta a mettere i capitoli sotto spoiler. I capitoli usciranno irregolarmente, purtroppo... Godetevi la lettura dela primo capitolo! ^_^
Capitolo 1- I miei genitori sono scomparsi
Capitolo 1- I miei genitori sono scomparsi

- Mamma, papà dove siete?- disse Blubell sgranando i suoi teneri occhioni da piccola pony. Si alzò in piedi. Il suolo era freddo ricoperto di neve e vi era un vento molto forte. Blubell cercò di riparare il suo viso con un braccio e avanzò lentamente per capire dove era finita. Nessun cartello, nessuna casa; non c’era niente. In lontananza vide il mare con i suoi incredibili colori scintillanti di un blu intenso. Sul suo viso comparve un piccolo sorriso e corse vero l’immensa distesa di acqua salata. Si trovò su una scogliera dove potè ammirare i candidi fiocchi di neve scendere dal cielo grigio ed essere trasportati dal vento verso l’infinito. Il mare era piuttosto calmo e trasportava pezzi di legno e altre cose. Blubell si accorse che in superficie galleggiava una cosa nera luccicante che rifletté nei suoi occhi azzurri come il cielo sereno. Volò giù dalla scogliera e usò la magia per trasportare quell’oggetto affinchè potesse osservarlo meglio.
Lo lasciò cadere a bocca aperta mentre una lacrima luccicante le solcava il viso fino a cadere sulla neve. - La sua corona… la corona di mamma…- borbottò con un fil di voce piangendo. I suoi genitori erano Princess Luna e Prince Shadow. Quest’ultimo era un alicorno dalle criniera blu e bianca e dal manto nero come l’oltretomba. Inoltre aveva gli occhi gialli con sfumature blu.
Poi urlò disperata- Ma dove sono finiti tutti?!
Si sedette in preda al panico. Decise di sorvolare il mare per cercare altri indizi. Si mise la corona di Luna sulla testa e iniziò l’investigazione. Trovò l’insegna dell’ “Angolo zuccherino”, una scarpa di Princess Celestia e altre cose. Tornò sulla riva delusa mentre il suo manto bianco rabbrividiva e la sua criniera nera veniva bagnata dalla neve. Le sue lacrime si trasformarono in piccoli cristalli quando scendevano dai suoi occhi socchiusi. Era confusa; troppo pensieri per una puledrina. Si rannicchiò contro l’imponente scogliera e dormì. Il mattino seguente, il vento aveva cessato, la neve si era sciolta durante la notte piovosa e il cielo era sgombro di nuvole grigie, ma azzurro come l’acqua del mare. Andò alla ricerca di qualcosa da mangiare, ma trovò solo qualche bacca rossa come il fuoco. Il sole le accarezzava le guance con i suoi raggi dorati che le davano speranza. Dalla neve erano sbucati sottili fili d’erba color smeraldo e alcuni fiori che tappezzavano il prato di colori vivaci. Mangiò le bacche e volò sopra la scogliera per ammirare il mare.
– Ma quella è… Canterlot! Che bello, ritorno a casa!- esclamò entusiasta Blubell spiegando le ali per raggiungere la città. Sorvolò il mare toccando con lo zoccolo l’acqua. Quando arrivò, vide che il castello era pieno di crepe e le case attorno ad esso distrutte. Blubell entrò dentro il castello. Il portone era spalancato e nel pavimento mancavano alcune piastrelle. Il trono di Princess Celestia non c’era e la sua corona era per terra, impolverata e rotta. Blubell si avvicinò ad essa: attaccato c’era un capello della principessa. – E se siano spariti tutti?- pensò la piccola alicorno. – Ma dove sono andati? E perché non ci sono più? Troppe domande... rilassati Blubell….- disse la pony stringendo la corona di sua madre. Si incamminò verso le stanze del castello guardandosi attorno. Il corridoio era più stretto del solito e i quadri appesi al muro non avevano più le foto. Che strano… Più avanti vi erano delle porte; aprì la prima. Era la camera di Celestia. Blubell cominciò a frugare dentro i mobili e scrigni per cercare delle prove sulla sparizione dei pony. – Un momento, cos’è questo. Un foglio molto importante deve essere visto che è scritto con l’inchiostro rosso. Vediamo che dice…- disse leggendo il documento.



Cara Princess Celestia,
come da accordo, Canterlot diventerà un mio possedimento domani alle 10:30 puntuali.
Voi dovrete assicurarvi che tutti i cittadini non vengano a conoscenza del nostro piano. Nemmeno i reali lo dovranno sapere. Conto su di Lei.
Non mi deluda.
(Anonimo)






















- Mmmh… il mittente è anonimo e si era messo in combutta con la principessa per impossessarsi della città di Canterlot. Ma perché Celestia avrebbe fatto una cosa del genere? E come si chiama colui che ha spedito la lettera? Mi servono altri indizi…- disse Blubell.
Ricominciò a guardare in ogni parte della camera, ma non c’era altro. Allora prese una borsa per pony e mise il biglietto lì dentro. Entrò in un’altra stanza. Era quella di Luna. – Dubito che ci sia qualcosa che riguardi quella lettera visto che era solo una cosa tra Celestia e il pony misterioso.- osservò la pony. In effetti, la sua teoria era giusta; non vi erano lettere di questo genere. Uscì dalla camera di sua madre e aprì la terza ed ultima porta. – Questa dovrebbe essere la stanza di Princess Cadance quando era piccola e non aveva ancora il Chrystal Empire da governare. Ma pensavo fosse più carina… - disse grattandosi la testa. La stanza della principessa era tutta nera e c’erano dei poster con scheletri e zombie. Sotto il letto vi erano dei coltelli e la sua scrivania era rivestita di spine. Aprì i cassetti con la magia per non pungersi. Vi erano documenti in cui nemmeno c’era scritto il suo nome, ma iniziavano con “caro anonimo”. Blubell, quindi, dedusse che questo pony era un maschio, si era impossessato del castello e alloggiava nella stanza di Cadance.
- Tutto questo è molto strano. So poche cose su di lui, ma non quelle più importanti…- disse delusa l’alicorno. Uscì dalla stanza. Si diresse nella stanza degli incantesimi di Star Swirl il barbuto con l’intenzione di trovare delle pergamene in grado di vedere spiritualmente tutto ciò successo giorni fa. Cercò fino allo svenimento e finalmente ne trovò una in grado di materializzarti nel passato. L’incantesimo, però, era complesso e per di più lei non aveva mai fatto magie. Si concentrò molto e raccolse tutta la sua energia nel suo corno che cominciò a brillare di bianco sempre di più fino ad ottenere il risultato sperato.
Blubell si ritrovò davanti al castello di Canterlot. Da lontano vide Princess Celestia che camminava con regalità verso di lei. – Zia! Zia!- esclamò la piccola pony correndo incontro alla principessa. Blubell tentò di abbracciarla, ma era come se lei fosse un fantasma. Non riusciva ad afferrare niente e nessuno poteva vederla. Celestia entrò nel castello dirigendosi nella sua camera e la sua nipotina la seguì. All’improvviso arrivò correndo con un’aria allarmata una guardia reale consegnando alla principessa una lettera identica a quella che Blubell aveva dentro la sua borsa e che aveva trovato in un cassetto. Princess Celestia prese la lettera molto tranquillamente e la lesse con calma. Quando terminò di leggerla, la mise sulla sua scrivania e disse alla guardia reale che poteva andarsene e così fece. Blubell rimase colpita dall’espressione pacifica di sua zia mentre leggeva quel documento che conteneva parole terribili. La pony si accorse di avere un orologio alla zampa che segnava quanto tempo mancava alla fine dell’incantesimo che si poteva fare solo una volta. – In 24 ore devo scoprire un bel po’ di cosette – disse Blubell con coraggio.
Lasciò Celestia nella sua camera e cercò Princess Luna, sua madre. In camera sua non c’era, nel giardino del castello neanche e nemmeno su una montagna per far venire la luna visto che era quasi sera. Ci fu un grido improvviso molto acuto di una pony. Blubell si girò di scatto e vide… – Night Mare Moon!- disse a bocca aperta la piccola alicorno. Princess Luna si era ritrasformata in una malvagia. Ella teneva in mano tutti gli elementi dell’armonia. Si mise i testa la corona di Twilight e con un potente incantesimo fece fondere gli altri elementi in uno solo. Ne venne fuori un girocollo dorato con strisce argentate e vi era un cerchio color arancione, rosa, blu, rosso e azzurro come immagine. Se lo mise al collo e l’alicorno cambiò di aspetto: la criniera e la coda diventarono color oro semitrasperente, gli occhi divennero rossi e il suo manto si colorò di bianco.
Dal castello uscì Princess Celestia che, quando vide sua sorella così, cominciò a balbettare e poi prese un’aria minacciosa. Volò verso la sorellina del tutto cambiata e disse – Cosa stai facendo Luna?! Sei impazzita per caso?- disse Celestia.
- Oh, per te è tutto semplice vero? Io voglio solo che tu sparisca! Guarda, guarda cosa mi hai spinta a fare! È solo colpa tua Celestia, solo tua!- rispose minacciosa Luna scagliandole contro potenti incantesimi che la ferirono. Celestia, però, spiegò le ali e cercò di farla ragionare. – Perché vuoi che io sparisca? Cosa ti ho fatto di male!
- E me lo chiedi pure? Non sei mai stata una brava sorella! Fin da piccola mi insegnavi come governare male un popolo, mi insegnavi incantesimi terribili e mi hai pure esiliata! Secondo te, dovrei essere felice?
- Senti, cerca di calmarti un attimo e…- Celestia cercò di finire la frase, ma Night Mare Moon la trasformò in pietra. La sua statua cadde pesantemente sul suolo facendo scappare e urlare tutti i pony. Blubell volò verso sua madre e urlò- Basta, mamma!
Ma nessuno la sentì. Cominciò a piangere e guardava sua madre presa dalla rabbia.
- Luna, fermati! Ti prego!- disse una voce calma e ferma.
Blubell si girò piano piano e quando vide il pony che aveva pronunciato quelle parole, il suo cuore si riempì di gioia. Era suo padre, Prince Shadow. Egli piccò il volo per raggiungere sua moglie e sua figlia, anche se non lo sapeva.
Night Mare Moon in quel momento fece un sorriso e il suo viso assunse un’espressione di gioia e felicità. Ma le cose non andarono per il verso giusto; gli elementi dell’armonia, contrastati dai sentimenti positivi, diedero una potente scarica elettrica alla principessa che la fecero cadere a terra accanto alla statua di sua sorella. Nell’impatto, gli elementi si frantumarono e con loro anche il cuore di Shadow e Blubell. Quest’ultima si precipitò sul suolo in soccorso di sua madre, ma non poteva fare nulla. Diede uno guardo triste a suo padre. Egli era fermo immobile con gli occhi spalancati che cercavano aiuto. Come un fulmine, si precipitò da Luna che ritornò con le sue vere sembianze. Prince Shadow le sollevò la testa e le disse dolci parole. Princess Luna aprì di poco gli occhi e accennò alcune lacrime che caddero sulla criniera del suo sposo, disperato come non mai. Princess Celestia, dopo qualche ora, ritornò ad essere una pony e non più una statua mentre sua sorella rimase col marito nel giardino del castello per ore ed ore. Celestia dovette imparare l’incantesimo per far venire la luna visto che sua sorella minore era svenuta e mandare una lettera all’anonimo dicendo che l’accorto era stato annullato a causa di un grave incidente. Blubell rimase accanto ai suoi genitori per molto fino allo scadere del tempo stabilito. Si ritrovò nella stanza di Star Swirl il barbuto e pianse per sua madre. I suoi occhioni azzurri si ricoprirono di lacrime cristalline per poi scendere e gocciolare dal suo muso pallido. Sbatté fortemente le ali con rabbia e, come ipnotizzata, andò nella sala da pranzo del castello con la testa china. Mangiò un panino con insalata e formaggio, bevve dell’acqua e andò in camera di sua madre dove dormì. A mezzanotte si svegliò perché c’era una luce brillante provenire da fuori: il sole non era tramontato. Ma per lei questo era più che normale visto che Princess Luna non c’era più. Andò nei sotterranei di Canterlot portandosi dietro un telo e un cuscino e i sogni la trasportarono nel loro regno. Quando si svegliò, ritornò al castello, fece colazione e decise di partire verso terre lontane, luoghi al confine del mondo, in cui potesse fondare un piccolo impero per i suoi genitori. Strinse la corona di sua madre che portava sulla testa e si incamminò lasciando dietro le sue spalle Canterlot. La ferrovia era chiusa e quindi spiccò il volo per raggiungere Ponyville. Il vento le sferzava i capelli e in quel momento le sembrava di essere libera dal mondo. Sorvolò i piccoli monti di barriera e diede uno sguardo a cosa c’era sotto di lei. I prati si erano inariditi e i fiori appassiti. Era come se l’intero universo stesse morendo. Arrivò a destinazione dove fece una piccola sosta a casa di Twilight, diventata già principessa. La porta della sua casa era spalancata. Quando entrò vide tutti i libri sparsi per terra e molti mancavano di pagine. Alcuni erano stati addirittura bruciati. Cominciò a frugare per cercare qualche leggenda di sparizione di pony. Riuscì, però, a trovare solo un libro di ricette usato da Spike. Blubell uscì dalla casa della neoprincipessa e prese il volo per guardare dall’alto città e dintorni. Nell’Everfree Forest vi erano delle fiamme. La pony volò velocissima per raggiungere l’incendio. Gli alberi si stavano riducendo in cenere. Per fortuna riuscì a spegnerlo con una magia che suo padre le aveva insegnato: Acqua Power.
La foresta lugubre quasi era rimasta senza alberi; solo cenere sparsa qua e là. Ora non faceva più così paura. Blubell guardava la foresta senz’alberi con la testa inclinata, un po’ perplessa.
Il suo manto bianco si era annerito per via del fumo facendola diventare quasi grigia. Sbatté le ali per allontanare la nube scura da lei e poi si girò per andarsene. Era più allegra del solito e trottava per la città con molta grazia e bellezza. Le sue ali viola e azzurre brillavano come diamanti alla luce del sole mentre i suoi occhi gridavano la parola “evviva”. Si diresse a casa di Fluttershy. La porta era sigillata da un nastro rosa e da alcuni lucchetti argentati. Blubell li guardò con aria interrogativa e poi se ne andò spiegando le ali per volare. Ponyville sembrava cupa e triste. Alzò gli occhi al cielo e vide una gigantesca nuvola con altre piccole nuvole accanto ad essa. Sbattè le ali più forte in modo da raggiungerla. Era Nuvola City, la città più bella nei cieli di Equestria. Purtroppo, però, aveva perso il suo splendore originale; l’arcobaleno era diventato di color nero, le nuvole non venivano più prodotte e i fiocchi di neve si erano sciolti formando piccole gocce d’acqua. Non si udivano più le urla dei pegasus pony per acclamare il vincitore dei Wonderbolts. Era diventata anch’essa una città fantasma. Blubell volò giù dalla città che galleggiava in aria e si diresse a Ponyville per mangiare un gelato all’Angolo Zucchrino. Osservava pensierosa, ma felice il paesaggio sottostante. Canterlot, per lei, era diventato un incubo e le altre città erano quasi invisibili. Quando arrivò in quel locale, la polvere si era annidata sotto i tavoli e le sedie. Blubell cominciò a tossire, prese un dolcetto senza vedere quale fosse e uscì fuori. Fece due grandi inspirazioni e si accorse di avere una zampa piena di puntini rossi; era allergica alla polvere. Mangiò velocemente il pasticcino e si andò a bagnare con l’acqua fredda in una fontana lì vicino. L’allergia pian piano svanì e Blubell tirò un sospiro di sollievo. Camminava per le strade di Ponyville triste e malinconica pensando ai suoi genitori. Guardava per terra e continuava a camminare fino a quando sbatté la testa contro un albero. Cadde a terra e si tocco il muso scheggiato. Durante l’impatto, si staccò dall’imponente albero un foglio giallognolo. Blubell lo prese tra le zampe e lo lesse. Anzi, cercò di leggerlo perché le scritte si erano scolorite a causa della pioggia che aveva colpito Equestria il giorno scorso. Blubell accartocciò il foglio e lo buttò in un cestino arrugginito. Era sera. Blubell cercava un posto in cui passare la notte, ma tutti i luoghi erano pressoché lugubri e spettrali. Era affamata ed assetata. Decise di andare in un ristorante per cucinarsi da mangiare. Il locale era buio e i tavoli erano tutti buttati per terra come le sedie. Andò nella cucina del ristorante dove vi erano dei viveri. Prese due panini e ci mise dentro le patatine fritte e della lattuga. Poi bevve un po’ d’aranciata. Il sole regnava ancora nel cielo anche se erano le 22:00 di sera. Uscì dal ristorante con gli occhi socchiusi, ma non ce la fece a raggiungere una casa perché si addormentò per strada.
Il mattino seguente, si svegliò con un filo d’erba sul muso. Si alzò da terra e fece un grande sbadiglio. Non aveva fame e quindi decise di non fare colazione. Era una giornata molto calda in tutta Equestria e nel terreno si formavano sottili crepature dovute all’aridità. Le pozze d’acqua create dalla pioggia, si erano a poco a poco prosciugate. Blubell si alzò in volo. Era assetata e, mentre volava, cercava di ripararsi dal sole facendosi ombra con lo zoccolo. D’un tratto, cadde a terra per il grande calore.
Quando si risvegliò aveva le allucinazioni. Vedeva i suoi genitori davanti a lei che la chiamavano per giocare a palla.
- Mamma, papà! Arrivo!- esclamava la puledra.
Princess Luna e Prince Shadow si alzarono in volo e indietreggiavano ad ogni passo della figlia.
- Non ve ne andate! Aspettatemi!
Blubell cominciò a correre verso i suoi genitori, ma loro quasi scomparivano nel vuoto.
- Vieni piccola, vieni che giochiamo a palla!- diceva Princess Luna incitandola.
- Arrivo! Rallentate, però!- gridava la piccola alicorno.
I due sposi scomparvero nel cielo e Blubell spiccò il volo per cercare di raggiungerli.
- Mamma, papà, dove andate!? Dovevamo giocare a palla noi! Aspettate che vi raggiungo!- disse la puledrina.
- Dove andate così vicini al sole! Tornate indietro!- gridò Blubell.
I suoi genitori finirono per scomparire nel sole avvolti tra le fiamme malgrado fossero ancora sulla Terra.
- No! No! Noo! Tornate da me, vi prego! Tornate da me! Sing…- disse la piccola consumando le ultime parole in un pianto.
All’improvviso, aprì gli occhi sbarrandoli completamente. Si trovava fuori dalla città di Ponyville in un deserto. La sabbia le aveva sommerso gli zoccoli posteriori. Se la scrollò di dosso e con essa, anche alcune gocce di sudore.
- La corona! Dov’ è la corona di mamma!?- disse preoccupata Blubell.
Cominciò a scavare nella sabbia facendo piccole buche. I suoi tentativi, però, risultarono vani. Era in preda al panico. Gli occhi cominciarono a brillarle come diamanti. Si fermò per qualche secondo guardandosi attorno. Vi erano pochi cactus sparsi per la landa desolata e, verso oriente, vi erano delle duna di sabbia. Poco più in là si scorgeva qualche casa. prima di cercarsi un riparo, decise di ritrovare la corona di sua madre. Con gli zoccoli cercava di togliere della sabbia per trovare l’oggetto. Ancora niente. Rassegnata, scalciò arrabbiata e tristemente si mise in viaggio per quelle piccole case bianche. Era mezzogiorno e il sole batteva ancora più forte. Finalmente Blubell, raggiunse una di quelle casupole e si riposò lì. Non erano esattamente case bensì tende. La puledrina, dopo aver mangiato e bevuto, si riposò. Stava sognando e le apparve sua madre in sogno.
- Blubell, non ti preoccupare! Ce l’ho io la corona!- disse con voce fievole la principessa.
- Come fai ad avercela? L’ho sempre tenuta con me!- disse la giovane alicorno.
- Questo non importa ora…
- Ma io volevo creare un regno in vostro onore ed ora non potrò più farlo…
- Se ci tieni tanto alla mia corona, appena ti risveglierai la vedrai accanto a te! Ed ora dormi mio piccolo angioletto! Papà ed io ti veglieremo dal cielo!
Princess Luna diede un bacio sulla fronte della figlia e svanì nel sogno. Blubell aprì dolcemente gli occhi e vide che, sopra ad un pezzo di legno tagliato, c’era la corona che tanto amava. La prese e se la mise in testa con un sorriso stampato sulle labbra.
Prese un pezzo di pane con olio e si incamminò nel deserto. Era molto felice e camminava con un certo stile di regalità. Vi erano cactus un po’ dappertutto. - I cactus sono molto spinosi e… bruttarelli, ma sono una grande fonte di acqua! Si deve solo sbucciare credo…- disse la puledra.
Con la magia, sebbene non la sapesse usare nel migliore dei modi, cominciò a togliere tutte le spine. Poi affondò i denti nel succo del cactus -Bleah! Non sembra proprio acqua, ma almeno mi sono dissetata…- disse.
Continuò a camminare fino a quando inciampò in un oggetto che sbucava dalla sabbia. Era un medaglione dorato con inciso il volto di una pony. Blubell sgranò gli occhi. Quella pony era un’alicorno. Era una principessa che, però, non aveva mai potuto vedere. Al bordo del medaglione c’era impresso un nome: Princess Andromeda X. Era questo il nome della principessa. Un nome abbastanza strano per Blubell, ma le piaceva molto. Prese il medaglione e, con un filo di spago trovato lì vicino, ne fece una collana che si mise subito al collo. Il ciondolo cominciò a brillare di rosso fuoco. Luccicava sempre di più e Blubell, presa dalla paura, lo staccò dal collo e lo gettò a terra. Ma improvvisamente scomparve avvolta dalla luce rossastra. Si ritrovò in uno strano posto, tutto blu, e, davanti a lei, c’era Princess Andromeda X. Era una principessa molto bella, dagli occhi giallo grano e dalla criniera blu notte. Aveva uno splendido manto nero con le ali gialle. Ella si avvicinò con un sorriso a Blubell e la accarezzò. Blubell non aveva mai visto tale armonia e bontà in un unico corpo e si lasciò trasportare delle dolci carezze sulla testa. –Come ti chiami piccola?- chiese la principessa con voce fievole.
-Blubell. Il mio nome è Blubell.- disse la puledra.
-Sei stata tu a trovare il medaglione?
-Sì, ma l’ho gettato via quando ha cominciato a brillare… mi spiace…
-Questo non importa! Tu ora potrai esprimere un desiderio e io lo esaudirò!
A Blubell le vennero in mente i suoi genitori e cominciò a piangere, ma silenziosamente.
-Come mai piangi piccola?- disse Andromeda X abbassandosi alla sua altezza.
-Posso far tornare i miei genitori da me?
Princess Andromeda X sbarrò gli occhi. Si allontanò di poco dalla puledrina e disse –Non posso farlo.
-Perché?
-Non te lo posso rivelare.
Blubell prese la principessa per lo zoccolo e la supplicò immersa in un profondo dolore. –Ti prego! Fai tornare loro da me!
Andromeda X chiuse gli occhi e Blubell ritornò nel deserto. Si alzò dalla sabbia e camminò a testa bassa. La principessa non aveva esaudito il suo più grande desiderio. Cercò di togliere quel pensiero dalla memoria, ma era impossibile; la tormentava sempre ed ovunque. Doveva accettare la realtà: i suoi genitori erano scomparsi.


Capitolo 2- Due amici ed una minaccia
Capitolo 2- Due amici e una minaccia

I suoi zoccoli quasi affondavano nella sabbia. Camminava a testa bassa e i suoi occhi erano completamente bui; non esprimevano alcuna emozione. Pensava alla principessa, Andromeda X e al suo desiderio non espresso. Era come se tutto il mondo avesse un oscuro segreto nascosto all’anima di Blubell. Dopo lunghe riflessioni, si ritrovò su una distesa d’erba verde smeraldo e, quando alzò la testa, vide un grande castello. Quest’ultimo era tutto bianco con gemme preziose che ornavano il contorno delle finestre dorate. Era molto alto e quasi raggiungeva il cielo secondo Blubell. Entrò nel palazzo. Vi erano appesi alle pareti, molti quadri di pony illustri come Princess Celestia. Vi era un lungo corridoio ricoperto da un tappeto rosso dai bordi ricamati accuratamente con fili dorati. Alla fine dell’andito, vi era un trono rosso fuoco. -Il governante doveva avere una grande passione per il rosso…- sbuffò la puledra.
Solo le pareti si distinguevano dal resto del castello; infatti, erano gialle. Ad ogni passo, il rumore degli zoccoli sul pavimento di vetro echeggiava in tutto il corridoio. Improvvisamente si udì un rumore che fece sobbalzare Blubell. Il portone del castello si era misteriosamente chiuso. La puledra non riuscì più a vedere niente perché l’unica fonte di luce proveniva dal sole all’esterno. In quel maniero non vi erano candele e quindi, la piccola alicorno dovette usare la magia per illuminare la stanza. Il suo corno cominciò ad illuminarsi di giallo chiaro e così il corridoio fu nuovamente illuminato.
Blubell fece alcuni passi avanti con il cuore in gola. a lei sembrava di essere finita in un film horror, ma in realtà era tutto vero. I quadri cominciarono a fluttuare in aria dopo essersi staccati dai chiodi nel muro. Essi si avvicinavano a Blubell e le facce degli alicorni cominciarono ad assumere un’espressione accattivante. La puledrina si accovacciò per terra mettendosi gli zoccoli in testa e tremava come una foglia in una bufera di vento. I quadri continuarono ad avvicinarsi sempre di più a lei. Blubell, dalla paura, annullò la sua magia della luce e così nel corridoio regnò il buio. Tolse gli zoccoli dalla testa e li appoggiò per terra cercando di non far rumore. Nell’aria c’era molta tensione e Blubell cercava di alzarsi pian piano. Qualcosa le toccò l’orecchio.
La puledrina sbarrò gli occhi e cercò di non urlare. Cominciò a sudare e a tremare. Improvvisamente si udì una risata fredda. Blubell si girò di scatto e vide una strana luce viola apparire nell’oscurità. L’alicorno sgranò gli occhi per cercar di vedere meglio, ma si riusciva solo a vedere una sagoma nera sfumarsi con il buio circostante. Si riuscivano appena a vedere gli occhi di color verde chiaro mentre assumevano un’espressine maligna. Blubell indietreggiò e sotto il suo zoccolo posteriore sentì qualcosa di peloso; una coda. Si udì un urlo acuto che fece sobbalzare la piccola alicorno facendola svenire.
-Dici che stia bene la piccola?-domandò una voce.
-Non lo so, ma la caduta che ha fatto è stata davvero brutta! Si sarà fatta molto male, poveretta!- disse un’altra voce.
Blubell aprì gli occhi e, quando si alzò, avvertì un terribile dolore alla schiena. -Ahi, che dolore insopportabile!- disse l’alicorno massaggiandosi il dorso.
Nel corridoio era tornata la luce e i quadri erano tornati al loro posto. Davanti a lei c’erano due pony con un sorriso dolcissimo e degli occhi che ti chiedevano “pietà”.
Erano un maschio ed una femmina. Lui era un alicorno e aveva dei bellissimi occhi giallo grano, una criniera nera come l’oscurità e il manto bianco come la neve. Lei, invece, era una pegasus pony dagli occhi verdi, i capelli neri e il manto grigio chiaro, quasi bianco.
-Scusa per l’accoglienza pessima… erano tutte delle trappole perché di solito, quando entravano nel nostro castello, ci rubavano le monete d’oro… scusaci…-disse la pony.
-fa niente! Dopotutto, non avevate cattive intenzioni!- disse Blubell.
-Piacere, io sono Charm e lui è Shadow Silence! Non siamo fratelli e nemmeno parenti! Siamo amici!- disse Charm.
-Il mio nome è Blubell! Piacere!- disse la puledrina entusiasta.
-Ma… tu da dove vieni?- disse Shadow Silence.
-Io? Da Ponyville! Però abitavo a Canterlot…-disse Blubell triste.
-E… i tuoi genitori dove sono?- disse Charm.
Blubell si sedette e prese la corona di sua madre. –Tutto quello che mi rimane di loro…- disse singhiozzando.
Charm si sedette vicino a Blubell e le strinse lo zoccolo. –Su coraggio, piccola! Tua madre sarà felice di te!
-Ma… dove sono finiti?- disse Blubell.
-Beh, ecco, nessuno lo sa… alcuni dicono che siano magicamente scomparsi con il resto degli abitanti…- disse avvicinandosi Shadow Silence.
-Come mai allora voi siete ancora qua?- disse la puledra.
-Attorno al castello avevamo messo una protezione antimagia e quindi siamo qui per questo motivo- disse Charm.
-Quindi qualcuno deve aver usato la magia per fuggire con tutti gli altri… interessante… e, conoscete una principessa di nome Andromeda X?- disse Blubell.
-No, mai sentita prima…- disse perplessa Charm.
-Anche questo è strano…- disse la piccola alicorno.
-Si sta facendo buio. Che ne dici di dormire con noi questa notte?- disse Shadow Silence.
-Va bene! Però avrei un po’ di fame…- disse Blubell.
In quel preciso momento, Charm corse in cucina velocissima. Dal corridoio si sentivano i rumori delle pentole e dell’acqua che bolliva e poi più niente. La pegasus pony volò verso Blubell con un piatto di pasta al sugo di pomodoro sullo zoccolo. La puledrina, appena vide la pasta, balzò in piedi velocemente e allungò gli zoccoli per raggiungere il piatto.
-Ecco qua la pasta al sugo di pomodoro!- disse Charm felice.
Blubell affondò il muso nella pasta e la mangiò tutta senza lasciare tracce di sugo. Poi si pulì la bocca con un fazzoletto. –Grazie mille per l’ottima cena!- disse.
-Prego Blubell! Io adoro cucinare!- disse Charm imbarazzata.
Dopo qualche ora, Shadow Silence accompagnò la piccola puledra nella sua stanza da letto. Era tutta bianca con delle strisce dorate e c’era un grande letto con le lenzuola gialle e vi era pure un armadio anche esso giallo. Inoltre vi erano due finestre da cui si poteva vedere quasi tutto il regno di Equestria e una striscia di mare. Il sole era ancora in cielo. Shadow Silence si avvicinò ad una finestra e disse –Ora è il momento!-
Il suo corno si illuminò di grigio e il cielo cominciò ad oscurarsi. Il sole finì lentamente dietro il mare blu e, nel cielo, cominciarono ad apparire le stelle e con loro la luna. Era notte.
-Come hai fatto? Solo mia mamma ci riusciva!- disse incredula Blubell.
-Eh, ho imparato questa magia proprio grazie tua madre! Ero il suo allievo prediletto! Però solo oggi al mattino sono riuscito a metterla in pratica! È molto faticoso farla…- disse l’alicorno un po’ stanco.
Blubell si tuffò nel letto e si infilò sotto le coperte. Charm le si avvicinò e cominciò a cantarle una ninna nanna davvero bella. La intonava con una voce talmente soave che Blubell si addormentò subito. Shadow Silence spense la luce e se ne andò con Charm a dormire. Blubell sognò di nuovo sua madre, Princess Luna. –Ciao cara! Tutto bene da Charm e Shadow Silence?- disse Luna.
-Sì! Mi trattano benissimo! Ho pure mangiato la pasta!- disse la puledrina contentissima.
-Sono felice per te, piccola! La mia corona ce l’hai?
-Sì! La tengo sempre con me! Ma… tu conosci una principessa di nome Andromeda X?
-No, non la conosco…
-Strano, nessuno la conosce, ma io l’ho incontrata e mi ha detto che si chiama così!
-Sei sicura che l’hai vista e non sognata?
-No, no! Era un’alicorno tutto…
Blubell non riuscì a finire di parlare perché sua madre scomparve e lei si svegliò di scatto. Fece un grande respiro e poi appoggiò di nuovo la sua testa nel cuscino. Poi si riaddormentò, ma non comparve più Luna nel sogno.
Il mattino seguente, Charm le portò la colazione a letto. Essa comprendeva succo d’arancia appena spremuta, panino con insalata, pomodoro e mozzarella e un uovo fritto. Una colazione da re per Blubell! Mangiò tutto e volò verso il soggiorno. Lì trovò Shadow Star che guardava un film d’azione. Lui si girò verso la puledrina e le disse –Buongiorno, Blubell! Hai visto che bella giornata oggi? Il sole splende in cielo e non ci sono nuvole grigie che lo coprono!
-Già! Oggi è davvero una bellissima giornata! Ma… tu e Charm siete fidanzati?
Shadow Silence sbarra gli occhi e la guarda imbarazzato.
-Ehm, no! Cioè, io lo vorrei, ma… che dico?! Non ,non siamo fidanzati!-disse l’alicorno arrossendo.
-Okay!- disse Blubell punzecchiandolo con lo sguardo –voglio andare fuori a volare! Posso?
-Certo! Vai pure e divertiti, ma stai vicino al castello, mi raccomando!- disse Shadow.
Blubell aprì la porta e uscì all’aria aperta. Il verde dell’erba era molto più intenso degli altri giorni e alcuni fiori dipingevano il prato. La puledra sbattè le ali colorate e si alzò in volo. L’aria era fresca e frizzante e le muoveva dolcemente i capelli neri e blu. La corona brillava alla luce del sole come l’animo della piccola alicorno. Volò più velocemente per provare un po’ di brivido. Ma non aveva ancora raggiunto la giusta velocità per provare quella sensazione. Sbatté le ali il più velocemente possibile fino a raggiungere la velocità della stimata Spitfire, il capo degli Wonderbolts. Volò ancora più veloce fino a quando gli occhi cominciarono a lacrimarle. Dalle ali le partì una scia blu e nera scintillante. Era talmente tanto emozionata che cominciò a piangere dalla gioia. Man mano che la velocità diminuiva, la luce bicolore scintillante si faceva sempre più fioca fino a dissolversi nell’azzurro del cielo. Blubell atterrò e corse verso il castello gridando –Evviva! Evviva! Ce l’ho fatta! Ho raggiunto la velocità necessaria per fare quella splendida scia! Evviva!
-Bravissima piccola! Ho visto l’evoluzione dalla finestra della tua camera! Sei stata favolosa! Vedrai che tua mamma sarà felicissima per te!- disse Charm prendendola imbraccio.
-Davvero complimenti! Sei stata bravissima Blubell!- disse Shadow Silence sbucando dal salotto.
-Che ne dite di volare tutti insieme? Potremo fare un’evoluzione con tantissimi colori mescolati assieme! Il nero e il blu di Blubell, il bianco e il grigio miei e il nero e l’azzurro di Shadow! Sarebbe stupendo!- disse entusiasta Charm.
Subito, Blubell uscì dal castello assieme a Shadow e, Charm se ne accorse dopo molto tempo che erano andati in giardino e che l’aspettavano.
Tutti e tre si misero in posizione per volare in cielo. Dopo che si misero d’accordo sul quando sbattere le ali, staccarono gli zoccoli dal terreno e si alzarono in volo. Volarono molto vicini e sbattevano le ali sempre più forte, sempre più forte, fino a raggiungere la velocità opportuna. Tutti i colori delle loro evoluzioni si unirono formando una striscia lunghissima nera come la notte con strisce più piccole dorate. Ma loro non si accontentavano e cominciarono a volare più velocemente. La striscia nera cominciò a ispessirsi e poi uno scoppio. Essa esplose decorando il cielo di scintille d’oro e nere; uno spettacolo bellissimo. Blubell si fermò di colpo e si girò per vedere le meravigliose luci che lo scoppio aveva prodotto e ne rimase affascinata. Charm e Shadow si fermarono per andare incontro alla puledrina e guardare con lei quei bagliori incantevoli. Ma tutto interruppe l’armonia; il cielo si fece sempre più cupo e, verso l’orizzonte si colorò di rosso. Charm perse per gli zoccoli i suoi due amici e si diresse verso il castello. Aprì il portone e lo schiuse a chiave preoccupatissima. Poi chiuse tutte le inferiate della finestre. Cominciò a sudare e a balbettare tanto che non capivano nulla di quello che cercava di dire. Per tranquillizzarsi, fece un’inspirazione e un’espirazione e disse –Ragazzi, preparatevi al peggio! Sta per arrivare Prince Death! Mi vuole uccidere!
-E perché ti vuole uccidere?- disse preoccupatissimo Shadow Silence sudando dal terrore.
Charm sospirò e chiuse gli occhi.


Capitolo 3- Prince Death
Capitolo 3- Prince Death

-Beh, è una lunga storia, ma ora vi dovete nascondere! Subito!- gridò Charm.
-Allora, il sottotetto è il luogo migliore!- esclamò Shadow.
In pochi istanti salirono le scale e si sedettero in un angolino della soffitta. Blubell era terrorizzata. Oggi era il suo dodicesimo compleanno e l’avrebbe trascorso stando nascosta per sfuggire ad una minaccia. Charm prese un oggetto da uno scrigno bianco e lo posò sullo zoccolo della puledra. –Buon compleanno cara!- esclamò la pegasus pony.
Blubell l’abbracciò e poi fece cenno a Shadow di unirsi.
Della piccola finestra si vedeva il cielo, cupo e minaccioso. Poi un pony alato volare velocemente. La puledrina potè scorgere solo il suo manto grigio chiaro e le ali rosse come il fuoco.
Passarono molte ore e Charm decise di scendere in salotto e riaprire le finestre.
Così fecero e poi andarono in giardino. Il cielo si era di nuovo dipinto di un bell’azzurro intenso e le nuvole erano diventate bianche come i batuffoli di cotone e incorniciavano il sole. Charm fece un sospiro di sollievo.
D’un tratto, un tonfo si udì dietro di loro. Blubell voltò subito lo sguardo. Era Prince Death.
Aveva gli occhi verdi a azzurri e una criniera un po’ scompigliata nera e rossa. Sembrava molto giovane, all’incirca 18 anni. Inoltre aveva un taglio verticale che sembrava tagliare l’occhio destro in due. Charm indietreggiò impaurita e Shadow si mise davanti a lei già pronto per fare una magia.
Il principe si avvicinò a loro senza scomporsi e disse –Charm, ridammi subito l’amuleto del destino-
-No! Non te lo darò mai!- disse Charm decisa e sicura di sé.
Prince Death si avvicinò a lei e la guardò fisso negli occhi. Charm cominciò a tremare. Poi chiuse gli occhi e disse –Come vuoi tu-
Scattò verso Blubell, tappandole la bocca. La puledra cominciò ad agitarsi dandogli calci e sbattendo le ali, ma non riuscì a liberarsi. –Quando mi vorrai ridare l’amuleto, vieni nel mio castello e ti ridarò questa pony- disse.
-Blubell! No!- urlò Charm disperata.
Prince Death legò la puledra per gli zoccoli e, molto velocemente, volò via.
Shadow cercò di raggiungerli. Volò sopra il tetto del castello e poi sopra le verdi colline, ma erano troppo veloci e quindi dovette arrendersi. Tornò da Charm, che era in lacrime. –Per colpa mia, Blubell è prigioniera di uno spietato principe!- disse piangendo disperata.
Shadow Silence la consolò cantandole una canzoncina, la sua preferita. La pony si tranquillizzò e abbracciò Shadow ringraziandolo. Lui arrossì un po’.
Intanto, Prince Death era giunto al suo castello e aveva legato Blubell ad una sedia. –Tu sarai il mio ostaggio fino a quando la tua patetica amica non arriva qui per restituirmi l’amuleto del destino- disse in modo serio.
-Potevi prendere qualcos’altro, ma non me! Che ti è venuto in mente, scusa?! Dovresti essere denunciato per sequestro di un minore!- disse furiosa la puledra.
Prince Death la fulminò con uno sguardo agghiacciante.
-Cosa ti sei fatto all’occhio?- disse impaurita Blubell.
-Che ti interessa! Affari miei!- disse il principe.
La puledra restò in silenzio e il Death se ne andò in un’altra stanza.
Blubell osservò un po’ il posto in cui era imprigionata; le pareti erano bianche e il pavimento era cristallizzato. Non c’erano né quadri alle pareti né mobili. Era più brutto e tetro del castello di Shadow e Charm.
Death tornò da lei con una mela. –Su, mangia. Altrimenti diventerai uno scheletro- disse porgendole il frutto color rosso fuoco.
-Ho gli zoccoli legati…- disse la puledra.
-Usa la magia. Tu ce l’hai un corno-
Blubell portò la mela fino alla sua bocca con un incantesimo e la mangiò tutta, lasciandone il

torsolo.
-Tra un’ora vado a dormire. Tu… beh, non ho un altro letto per te. Vuoi dormire sulla sedia legata ovviamente?- disse Death.
-Neanche per sogno! Voglio dormire comoda! Una sedia è dura e mi risveglierei con molti dolori!- disse Blubell protestando.
-Allora dovrai dormire con me… fantastico…-
-Cosa? Neanche per sogno!-
-Buonanotte-
Death spense le luci e se ne andò a dormire lasciando la puledra legata sulla sedia.
-Ehm, ci ho ripensato… vengo a dormire con te… ma non ti azzardare a russare o ti darò un calcio che te lo ricorderai per sempre! Chiaro?- disse Blubell.
-Va bene. E tu non dovrai prenderti tutte le coperte- disse il principe accendendo le luci e slegandola.
Loro due salirono una lunga rampa di scale fino ad arrivare ad una stanza color blu notte. C’era un letto dalle lenzuola nere e uno scaffale con molti libri impolverati.
Si sdraiarono sul letto e Death si addormentò subito.
“Dopotutto, non è poi così cattivo. È un bravo ragazzo. Solo i suoi modi di fare fanno pensare il contrario. Certo, pure il suo gusto di arredamento non è dei migliori, ma credo che potrebbe cambiare un po’!” pensò Blubell.
-Ehi, rimangiati tutte le parole che hai detto ad eccezione di “un bravo ragazzo”- disse Death con gli occhi semichiusi.
-Ma, ma tu leggi nel pensiero?-
-Sì. Me lo ha insegnato Princess Luna-
-Davvero? Lo sai che lei è mia madre?
-Bene. Ora lasciami dormire-
Death si riaddormentò e Blubell cercò di non pensare a niente, ma quando entrò nel mondo dei sogni, fu molto difficile.
Il mattino successivo, Blubell si svegliò all’alba. Il sole si nascondeva dietro le colline e il cielo era rosa e azzurro in alternanza. Il principe ancora dormiva. Blubell scese dal letto senza far rumore e aprì lentamente la porta della camera.
-Non provare a scappare, Blubell!- gridò Death balzando giù dal letto e afferrandola per i capelli.
Le legò gli zoccoli con una fune e la portò in cucina a fare colazione.
Death allargò le ali e si sistemò un po’ la criniera. Poi, fece un grande sbadiglio e prese del the caldo offrendolo pure alla puledra che accettò. Dopo colazione, uscirono fuori, in giardino e Death fece una corsa nel prato.
-Che fai?- disse Blubell.
-Il mio riscaldamento quotidiano- disse il principe.
Improvvisamente, Charm, affaticata per il lungo tragitto in volo, si avvicinò a Death con un oggetto nello zoccolo. –Ecco, tieni! Ora dammi Blubell come da accordo!- disse.
-Ti sei decisa allora, eh?- disse il principe afferrando l’amuleto. –Blubell è là, vicino al castello-
Charm corse verso di lei abbracciandola e dandole un bacio sulla fonte. –Sei salva!- disse.
-Sì! Death non mi ha trattata poi così male! È stato bravo!- disse la puledra.
Charm fissò il principe che voltò lo sguardo.
Poi, se ne tornarono a casa insieme lasciando quel principe “cattivo” nel suo tetro castello.
Giunte a destinazione, Shadow corse incontro a loro, battendo lo zoccolo ad ognuna.
Entrarono nel castello e, dopo una giocata a carte, pranzarono. Era previsto pomodoro tagliato a fettine con olio e origano e del tiramisù come dolce. Mangiarono con allegria sotto lo sguardo attento di Death che aveva seguito le due amiche fino al loro castello.
“Che trio allegro! Magari avessi un po’ di compagnia ogni tanto… la solitudine mi ha reso spietato e malvagio tanto da sequestrare… come mai mi batte forte il cuore? Perché non riesco a pronunciare il suo nome senza arrossire? Ho preso una cotta per lei? No, non è possibile! Io e Blubell insieme?! Il figlio di King Sombra e la figlia di Princess Luna? Ma cosa mi sta succedendo?! Non posso essermi innamorato di lei! No!” pensò Death arrossendo.
Fissò a lungo la puledra scherzare e ridere con i suoi due amici e si rese conto che il cuore suo aveva ragione: si era preso una tremenda cotta per Blubell.


disegni!
Ultima modifica di Worldy il 09/03/2014, 22:02, modificato 11 volte in totale.
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 17/01/2014, 21:24

LouisHarry1D ha scritto:
Confesso di essere arrivata ad "(Anonimo)" XD ma per ora mi piace moltissimo :D

felice che ti sia piaciuta!!! ^_^
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 28/01/2014, 20:14

doppio post, scusate...
ora ho una bravissima disegnatrice: alexishy2000 che sta per finire il disegno del capitolo 1!
io ho terminato di scrivere il capitolo 2, ma preferisco che prima mi consegni il disegno per non far confusione!
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda princess ice heart » 31/01/2014, 19:42

me la ricordo! perché... vabbè, tu lo sai.
arrivando al sodo...
E' BELLISSIMAAAA!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 31/01/2014, 19:52

Pretty note ha scritto:me la ricordo! perché... vabbè, tu lo sai.
arrivando al sodo...
E' BELLISSIMAAAA!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D

eeeh, tu lo sai perchè... comunque, grazie mille per aver commentato e sono felice che ti sia piaciuta! :D :D
tra qualche giorno dovrebbe arrivare il secondo capitolo!! :yay:
Worldy
 
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda princess ice heart » 01/02/2014, 18:58

world diamond ha scritto:
Pretty note ha scritto:me la ricordo! perché... vabbè, tu lo sai.
arrivando al sodo...
E' BELLISSIMAAAA!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D

eeeh, tu lo sai perchè... comunque, grazie mille per aver commentato e sono felice che ti sia piaciuta! :D :D
tra qualche giorno dovrebbe arrivare il secondo capitolo!! :yay:

Non vedo l' ora!!!!!! :D :D :D
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 02/02/2014, 11:43

secondo capitolo! buona lettura!
Capitolo 2- Due amici ed una minaccia
Capitolo 2- Due amici e una minaccia

I suoi zoccoli quasi affondavano nella sabbia. Camminava a testa bassa e i suoi occhi erano completamente bui; non esprimevano alcuna emozione. Pensava alla principessa, Andromeda X e al suo desiderio non espresso. Era come se tutto il mondo avesse un oscuro segreto nascosto all’anima di Blubell. Dopo lunghe riflessioni, si ritrovò su una distesa d’erba verde smeraldo e, quando alzò la testa, vide un grande castello. Quest’ultimo era tutto bianco con gemme preziose che ornavano il contorno delle finestre dorate. Era molto alto e quasi raggiungeva il cielo secondo Blubell. Entrò nel palazzo. Vi erano appesi alle pareti, molti quadri di pony illustri come Princess Celestia. Vi era un lungo corridoio ricoperto da un tappeto rosso dai bordi ricamati accuratamente con fili dorati. Alla fine dell’andito, vi era un trono rosso fuoco. -Il governante doveva avere una grande passione per il rosso…- sbuffò la puledra.
Solo le pareti si distinguevano dal resto del castello; infatti, erano gialle. Ad ogni passo, il rumore degli zoccoli sul pavimento di vetro echeggiava in tutto il corridoio. Improvvisamente si udì un rumore che fece sobbalzare Blubell. Il portone del castello si era misteriosamente chiuso. La puledra non riuscì più a vedere niente perché l’unica fonte di luce proveniva dal sole all’esterno. In quel maniero non vi erano candele e quindi, la piccola alicorno dovette usare la magia per illuminare la stanza. Il suo corno cominciò ad illuminarsi di giallo chiaro e così il corridoio fu nuovamente illuminato.
Blubell fece alcuni passi avanti con il cuore in gola. a lei sembrava di essere finita in un film horror, ma in realtà era tutto vero. I quadri cominciarono a fluttuare in aria dopo essersi staccati dai chiodi nel muro. Essi si avvicinavano a Blubell e le facce degli alicorni cominciarono ad assumere un’espressione accattivante. La puledrina si accovacciò per terra mettendosi gli zoccoli in testa e tremava come una foglia in una bufera di vento. I quadri continuarono ad avvicinarsi sempre di più a lei. Blubell, dalla paura, annullò la sua magia della luce e così nel corridoio regnò il buio. Tolse gli zoccoli dalla testa e li appoggiò per terra cercando di non far rumore. Nell’aria c’era molta tensione e Blubell cercava di alzarsi pian piano. Qualcosa le toccò l’orecchio.
La puledrina sbarrò gli occhi e cercò di non urlare. Cominciò a sudare e a tremare. Improvvisamente si udì una risata fredda. Blubell si girò di scatto e vide una strana luce viola apparire nell’oscurità. L’alicorno sgranò gli occhi per cercar di vedere meglio, ma si riusciva solo a vedere una sagoma nera sfumarsi con il buio circostante. Si riuscivano appena a vedere gli occhi di color verde chiaro mentre assumevano un’espressine maligna. Blubell indietreggiò e sotto il suo zoccolo posteriore sentì qualcosa di peloso; una coda. Si udì un urlo acuto che fece sobbalzare la piccola alicorno facendola svenire.
-Dici che stia bene la piccola?-domandò una voce.
-Non lo so, ma la caduta che ha fatto è stata davvero brutta! Si sarà fatta molto male, poveretta!- disse un’altra voce.
Blubell aprì gli occhi e, quando si alzò, avvertì un terribile dolore alla schiena. -Ahi, che dolore insopportabile!- disse l’alicorno massaggiandosi il dorso.
Nel corridoio era tornata la luce e i quadri erano tornati al loro posto. Davanti a lei c’erano due pony con un sorriso dolcissimo e degli occhi che ti chiedevano “pietà”.
Erano un maschio ed una femmina. Lui era un alicorno e aveva dei bellissimi occhi giallo grano, una criniera nera come l’oscurità e il manto bianco come la neve. Lei, invece, era una pegasus pony dagli occhi verdi, i capelli neri e il manto grigio chiaro, quasi bianco.
-Scusa per l’accoglienza pessima… erano tutte delle trappole perché di solito, quando entravano nel nostro castello, ci rubavano le monete d’oro… scusaci…-disse la pony.
-fa niente! Dopotutto, non avevate cattive intenzioni!- disse Blubell.
-Piacere, io sono Charm e lui è Shadow Silence! Non siamo fratelli e nemmeno parenti! Siamo amici!- disse Charm.
-Il mio nome è Blubell! Piacere!- disse la puledrina entusiasta.
-Ma… tu da dove vieni?- disse Shadow Silence.
-Io? Da Ponyville! Però abitavo a Canterlot…-disse Blubell triste.
-E… i tuoi genitori dove sono?- disse Charm.
Blubell si sedette e prese la corona di sua madre. –Tutto quello che mi rimane di loro…- disse singhiozzando.
Charm si sedette vicino a Blubell e le strinse lo zoccolo. –Su coraggio, piccola! Tua madre sarà felice di te!
-Ma… dove sono finiti?- disse Blubell.
-Beh, ecco, nessuno lo sa… alcuni dicono che siano magicamente scomparsi con il resto degli abitanti…- disse avvicinandosi Shadow Silence.
-Come mai allora voi siete ancora qua?- disse la puledra.
-Attorno al castello avevamo messo una protezione antimagia e quindi siamo qui per questo motivo- disse Charm.
-Quindi qualcuno deve aver usato la magia per fuggire con tutti gli altri… interessante… e, conoscete una principessa di nome Andromeda X?- disse Blubell.
-No, mai sentita prima…- disse perplessa Charm.
-Anche questo è strano…- disse la piccola alicorno.
-Si sta facendo buio. Che ne dici di dormire con noi questa notte?- disse Shadow Silence.
-Va bene! Però avrei un po’ di fame…- disse Blubell.
In quel preciso momento, Charm corse in cucina velocissima. Dal corridoio si sentivano i rumori delle pentole e dell’acqua che bolliva e poi più niente. La pegasus pony volò verso Blubell con un piatto di pasta al sugo di pomodoro sullo zoccolo. La puledrina, appena vide la pasta, balzò in piedi velocemente e allungò gli zoccoli per raggiungere il piatto.
-Ecco qua la pasta al sugo di pomodoro!- disse Charm felice.
Blubell affondò il muso nella pasta e la mangiò tutta senza lasciare tracce di sugo. Poi si pulì la bocca con un fazzoletto. –Grazie mille per l’ottima cena!- disse.
-Prego Blubell! Io adoro cucinare!- disse Charm imbarazzata.
Dopo qualche ora, Shadow Silence accompagnò la piccola puledra nella sua stanza da letto. Era tutta bianca con delle strisce dorate e c’era un grande letto con le lenzuola gialle e vi era pure un armadio anche esso giallo. Inoltre vi erano due finestre da cui si poteva vedere quasi tutto il regno di Equestria e una striscia di mare. Il sole era ancora in cielo. Shadow Silence si avvicinò ad una finestra e disse –Ora è il momento!-
Il suo corno si illuminò di grigio e il cielo cominciò ad oscurarsi. Il sole finì lentamente dietro il mare blu e, nel cielo, cominciarono ad apparire le stelle e con loro la luna. Era notte.
-Come hai fatto? Solo mia mamma ci riusciva!- disse incredula Blubell.
-Eh, ho imparato questa magia proprio grazie tua madre! Ero il suo allievo prediletto! Però solo oggi al mattino sono riuscito a metterla in pratica! È molto faticoso farla…- disse l’alicorno un po’ stanco.
Blubell si tuffò nel letto e si infilò sotto le coperte. Charm le si avvicinò e cominciò a cantarle una ninna nanna davvero bella. La intonava con una voce talmente soave che Blubell si addormentò subito. Shadow Silence spense la luce e se ne andò con Charm a dormire. Blubell sognò di nuovo sua madre, Princess Luna. –Ciao cara! Tutto bene da Charm e Shadow Silence?- disse Luna.
-Sì! Mi trattano benissimo! Ho pure mangiato la pasta!- disse la puledrina contentissima.
-Sono felice per te, piccola! La mia corona ce l’hai?
-Sì! La tengo sempre con me! Ma… tu conosci una principessa di nome Andromeda X?
-No, non la conosco…
-Strano, nessuno la conosce, ma io l’ho incontrata e mi ha detto che si chiama così!
-Sei sicura che l’hai vista e non sognata?
-No, no! Era un’alicorno tutto…
Blubell non riuscì a finire di parlare perché sua madre scomparve e lei si svegliò di scatto. Fece un grande respiro e poi appoggiò di nuovo la sua testa nel cuscino. Poi si riaddormentò, ma non comparve più Luna nel sogno.
Il mattino seguente, Charm le portò la colazione a letto. Essa comprendeva succo d’arancia appena spremuta, panino con insalata, pomodoro e mozzarella e un uovo fritto. Una colazione da re per Blubell! Mangiò tutto e volò verso il soggiorno. Lì trovò Shadow Star che guardava un film d’azione. Lui si girò verso la puledrina e le disse –Buongiorno, Blubell! Hai visto che bella giornata oggi? Il sole splende in cielo e non ci sono nuvole grigie che lo coprono!
-Già! Oggi è davvero una bellissima giornata! Ma… tu e Charm siete fidanzati?
Shadow Silence sbarra gli occhi e la guarda imbarazzato.
-Ehm, no! Cioè, io lo vorrei, ma… che dico?! Non ,non siamo fidanzati!-disse l’alicorno arrossendo.
-Okay!- disse Blubell punzecchiandolo con lo sguardo –voglio andare fuori a volare! Posso?
-Certo! Vai pure e divertiti, ma stai vicino al castello, mi raccomando!- disse Shadow.
Blubell aprì la porta e uscì all’aria aperta. Il verde dell’erba era molto più intenso degli altri giorni e alcuni fiori dipingevano il prato. La puledra sbattè le ali colorate e si alzò in volo. L’aria era fresca e frizzante e le muoveva dolcemente i capelli neri e blu. La corona brillava alla luce del sole come l’animo della piccola alicorno. Volò più velocemente per provare un po’ di brivido. Ma non aveva ancora raggiunto la giusta velocità per provare quella sensazione. Sbatté le ali il più velocemente possibile fino a raggiungere la velocità della stimata Spitfire, il capo degli Wonderbolts. Volò ancora più veloce fino a quando gli occhi cominciarono a lacrimarle. Dalle ali le partì una scia blu e nera scintillante. Era talmente tanto emozionata che cominciò a piangere dalla gioia. Man mano che la velocità diminuiva, la luce bicolore scintillante si faceva sempre più fioca fino a dissolversi nell’azzurro del cielo. Blubell atterrò e corse verso il castello gridando –Evviva! Evviva! Ce l’ho fatta! Ho raggiunto la velocità necessaria per fare quella splendida scia! Evviva!
-Bravissima piccola! Ho visto l’evoluzione dalla finestra della tua camera! Sei stata favolosa! Vedrai che tua mamma sarà felicissima per te!- disse Charm prendendola imbraccio.
-Davvero complimenti! Sei stata bravissima Blubell!- disse Shadow Silence sbucando dal salotto.
-Che ne dite di volare tutti insieme? Potremo fare un’evoluzione con tantissimi colori mescolati assieme! Il nero e il blu di Blubell, il bianco e il grigio miei e il nero e l’azzurro di Shadow! Sarebbe stupendo!- disse entusiasta Charm.
Subito, Blubell uscì dal castello assieme a Shadow e, Charm se ne accorse dopo molto tempo che erano andati in giardino e che l’aspettavano.
Tutti e tre si misero in posizione per volare in cielo. Dopo che si misero d’accordo sul quando sbattere le ali, staccarono gli zoccoli dal terreno e si alzarono in volo. Volarono molto vicini e sbattevano le ali sempre più forte, sempre più forte, fino a raggiungere la velocità opportuna. Tutti i colori delle loro evoluzioni si unirono formando una striscia lunghissima nera come la notte con strisce più piccole dorate. Ma loro non si accontentavano e cominciarono a volare più velocemente. La striscia nera cominciò a ispessirsi e poi uno scoppio. Essa esplose decorando il cielo di scintille d’oro e nere; uno spettacolo bellissimo. Blubell si fermò di colpo e si girò per vedere le meravigliose luci che lo scoppio aveva prodotto e ne rimase affascinata. Charm e Shadow si fermarono per andare incontro alla puledrina e guardare con lei quei bagliori incantevoli. Ma tutto interruppe l’armonia; il cielo si fece sempre più cupo e, verso l’orizzonte si colorò di rosso. Charm perse per gli zoccoli i suoi due amici e si diresse verso il castello. Aprì il portone e lo schiuse a chiave preoccupatissima. Poi chiuse tutte le inferiate della finestre. Cominciò a sudare e a balbettare tanto che non capivano nulla di quello che cercava di dire. Per tranquillizzarsi, fece un’inspirazione e un’espirazione e disse –Ragazzi, preparatevi al peggio! Sta per arrivare Prince Death! Mi vuole uccidere!
-E perché ti vuole uccidere?- disse preoccupatissimo Shadow Silence sudando dal terrore.
Charm sospirò e chiuse gli occhi.

i disegni li metterò a parte! ^_^
Worldy
 
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 02/02/2014, 21:27

potete solo lasciare un commentino? vi prego! così mi rendo conto come scrivo. grazie
Worldy
 
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Larissa Grifondoro » 02/02/2014, 22:26

Be', è davvero una bella fanfic, complimenti! :D
Mi è piaciuta molto la scelta della protagonista: una piccola alicorno; davvero originale!
E i disegni mi sono piaciuti davvero tantissimo; complimenti alla disegnatrice! :yay:
Continua così, mi raccomando! :twilightclop:
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Re: (fanfiction) Blubell, l'alicorno

Messaggioda Worldy » 03/02/2014, 15:11

Larissa Grifondoro ha scritto:Be', è davvero una bella fanfic, complimenti! :D
Mi è piaciuta molto la scelta della protagonista: una piccola alicorno; davvero originale!
E i disegni mi sono piaciuti davvero tantissimo; complimenti alla disegnatrice! :yay:
Continua così, mi raccomando! :twilightclop:

grazie larissa!! ma per i disegni ti sarai sbagliata perchè non mi sono ancora arrivati! ^^'
Worldy
 
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