-Bè, Celestia è pur sempre un'alicorno. Dovrà pur avere un potere enorme mai mostrato
-Eh sì. Questo capitolo è un vero massacro, lo ammetto
Non sono tante le fic in cui muoiono così tanti personaggi canonici (credo), soprattutto in così poche pagine.
-Di certo le possibilità di sconfiggere l'Ombra si assottigliano, ma chi lo sa? I miracoli possono sempre accadere ...
...
...
o anche no ...

-Eh sì. Questo capitolo è un vero massacro, lo ammetto

-Di certo le possibilità di sconfiggere l'Ombra si assottigliano, ma chi lo sa? I miracoli possono sempre accadere ...
...
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o anche no ...

X E.O.W. e dannyita92 sullo spin-off
Come ha detto E.O.W. questo è il thread di Gotterdammerung, quindi tutto ciò che lo riguarda può essere discusso qui, spin-off di altri compresi. Sentiti libero di rispondere ai commenti sullo spin-off come se fossi il "proprietario" del thread
.
Per quanto riguarda lo spin-off ho già commentato tramite MP, però ripeto che mi è davvero piaciuto. Trama relativamente semplice, ma con due personaggi interessanti e il mondo che gira insieme a loro e non attorno a loro. Quando avrò terminato la fic potrei mettermi a fare qualche spin-off del genere, e mi hai dato un ottimo spunto su come strutturarli
Per quanto riguarda la scena dell'attacco degli unicorni, da buon conoscitore della storia, ho subito pensato a SS e attacco con i gas della prima guerra mondiale. Sono rimasto spiazzato quando ho letto Warhammer tra le altre ispirazioni
.
Però la cosa delle mazze chiodate la ricordo diversamente: mi sembra che veniva usata da tutti i soldati dopo un'attacco con i gas, non solo sul fronte italiano. Se non ricordo male era in dotazione a tutti gli attaccanti per "finire" i soldati moribondi o per accertarsi che fossero davvero morti.

Per quanto riguarda lo spin-off ho già commentato tramite MP, però ripeto che mi è davvero piaciuto. Trama relativamente semplice, ma con due personaggi interessanti e il mondo che gira insieme a loro e non attorno a loro. Quando avrò terminato la fic potrei mettermi a fare qualche spin-off del genere, e mi hai dato un ottimo spunto su come strutturarli

Per quanto riguarda la scena dell'attacco degli unicorni, da buon conoscitore della storia, ho subito pensato a SS e attacco con i gas della prima guerra mondiale. Sono rimasto spiazzato quando ho letto Warhammer tra le altre ispirazioni

Però la cosa delle mazze chiodate la ricordo diversamente: mi sembra che veniva usata da tutti i soldati dopo un'attacco con i gas, non solo sul fronte italiano. Se non ricordo male era in dotazione a tutti gli attaccanti per "finire" i soldati moribondi o per accertarsi che fossero davvero morti.
Ora ... per chi ha letto il capitolo 28 un disegno di E.O.W. (ATTENZIONE ULTRA SPOILER)
In attesa della pubblicazione del 29 che metterò tra lunedì e mercoledì (sì, avete capito bene, di nuovo un capitolo alla settimana) ho aggiunto una paginetta al capitolo 12, in cui
presento degnamente i tre pony OC della spedizione Scrolley, Big Wing e Little Bolt
Per chi avesse già letto il capitolo, sotto spoiler il pezzo che ho aggiunto
Riuscii ad assistere da una posizione privilegiata al primo incontro in biblioteca tra lei e i pony assegnati alla spedizione da Luna.
«Vediamo se riesco a indovinare.» disse Trixie, esaminandoli come se fosse un’ufficiale delle guardie.
Si posizionò di fronte all’unicorno color sabbia e dalla criniera bianco-nera. La giumenta rispose al suo sguardo con aria scocciata, come se trovasse infantile il suo modo di fare.
«Tu sei Scrolley, giusto?» le domandò.
«Professoressa Scrolley, prego.» puntualizzò lei, stizzita.
«Chiedo venia, professoressa.» le rispose per le rime la giumenta blu. Alzò un foglio con la telecinesi e iniziò a leggerlo. «Leggo qui che sei esperta in archeologia sul campo.»
L’unicorno si portò uno zoccolo al petto, mostrando un’espressione orgogliosa. «La migliore. L’università di Ponycity mi manda sempre ogni volta che viene scoperta qualche rovina importante. Non so se avete sentito parlare della scoperta di Haydel, uno degli insediamenti pre-discordiani più antichi di Equestria, vicino a Wingsor Castle. Bè, è stato merito mio. Abbiamo avuto qualche problema con i pegasi, ma è bastata qualche mazzetta per farli volare da un’altra parte.» si mise in una posa tale da mostrare il suo cutie mark rappresentante un libro e una pergamena. «Su quel ritrovamento ho scritto un rapporto così dettagliato e d’effetto che ha venduto migliaia di copie tra Ponycity e Canterlot. Gran successo, visto che di solito i libri scritti dai miei colleghi vengono venduti solo ad altri colleghi e a qualche studente.»
Mi portai uno zoccolo al mento. Haydel … non mi sembrava di averlo sentito nominare. Dovevo rimediare e ottenere una copia di quella scoperta. Gliel’avrei chiesta dopo.
«D’accordo …» commentò divertita Trixie. «Ricordati di portare qualche copia con noi. Ci sarà sicuramente qualche mostro delle Distese Selvagge interessato ad averne una firmata dall’autrice.»
Scrolley le lanciò un’occhiataccia carica di irritazione, ma restò silenziosa al suo posto, lasciando Trixie posizionarsi di fronte ai due pegasi che nel frattempo avevano riso sotto i baffi di fronte al loro “confronto”.
«Meno male che vi divertite con poco.» li rimproverò, mentre continuava a leggere il foglio di prima. «Big Wing e Little Bolt, giusto?»
«Ci scusi.» rispose rapido abbassando la testa il pegaso più piccolo, dal manto grigio e la criniera rosso-blu, con un cutie mark a forma di meteora infuocata.
«Siete fratelli,» proseguì Trixie nella lettura. «ed entrambi eravate i migliori nei rispettivi corsi di volo nei punteggi di resistenza. E’ corretto?»
«Sissignora.» rispose il più grande, con voce profonda. Era identico al fratello tranne per appunto la sua mole, per l’acconciatura da sciupa puledre e ovviamente per il cutie mark a forma di pesi da palestra.
Avevo imparato ormai a non fidarmi dalle apparenze però … no, meglio non concludere il pensiero.
«Non per niente in caserma siamo conosciuti come “I muli”.»
«Incantevole.» commentò Trixie con un non troppo sottile tono sarcastico.
«Se mi permette, signora.» aggiunse il fratello più piccolo. «Non me la cavavo male nemmeno con la velocità. Diciamo che rendo onore al nome di Little Bolt.»
«Nel senso che dopo quella esibizione per quella piccola puledra di cui ti eri invaghito hai creato un piccolo cratere.»
Big Wing scoppiò in una risata sguaiata, mentre Little Bolt gli diede delle zoccolate sul fianco senza che riuscisse a smuoverlo o a farlo smettere.
Fu un colpo di tosse di Trixie a farli smettere entrambi.
«Davvero incantevole.» disse di nuovo l’unicorno blu con tono ancora più sarcastico. «Ma abbiamo bisogno di due pegasi che sappiano trasportare un carro con cinque pony a bordo e scorte di diverse settimane per molte ore al giorno senza farci cadere e ammazzare. Non m’importa che sappiate fare la Indianapony in tre minuti.»
«Nessun problema.» risposero entrambi, mettendosi in una posizione ferma degna di una guardia. In fondo erano entrambi dei soldati, da quanto avevo capito.
«Potrei trasportare un carro del genere e flirtare con una bella giumenta contemporaneamente.» aggiunse Big Wing, lanciando a Trixie un’aria da cascamorto «Avendo successo in entrambi i compiti.»
Trixie rispose assumendo un’espressione più fredda dello zero assoluto. «Provaci anche solo una volta a rivolgermi un’occhiata del genere o una battuta vagamente oscena e giuro che dopo il mio trattamento non proverai attrazione per il sesso opposto neanche di fronte a una giumenta bagnata con il sedere per aria. E’ chiaro?»
Big Wing sbiancò e la faccia divenne una maschera senza emozioni.
Questa volta fu Scrolley a sghignazzare. Anche il fratello si trattenne a stento.
«Non c’è nulla su cui ridere o scherzare.» aggiunse Trixie, rivolgendosi a tutti e tre. «Soprattutto quando saremo nelle Distese Selvagge. Vi invito a prendere questa missione mortalmente sul serio. Forse non conoscete i pericoli e le difficoltà che incontreremo. Vi invito a rifletterci bene.»
«Sissignora.» risposero tutti e tre, in coro quasi perfetto.
«Ottimo.» disse lei, sospirando. «Ora vi spiego cosa dovrete fare per prepararci al meglio.»
«Vediamo se riesco a indovinare.» disse Trixie, esaminandoli come se fosse un’ufficiale delle guardie.
Si posizionò di fronte all’unicorno color sabbia e dalla criniera bianco-nera. La giumenta rispose al suo sguardo con aria scocciata, come se trovasse infantile il suo modo di fare.
«Tu sei Scrolley, giusto?» le domandò.
«Professoressa Scrolley, prego.» puntualizzò lei, stizzita.
«Chiedo venia, professoressa.» le rispose per le rime la giumenta blu. Alzò un foglio con la telecinesi e iniziò a leggerlo. «Leggo qui che sei esperta in archeologia sul campo.»
L’unicorno si portò uno zoccolo al petto, mostrando un’espressione orgogliosa. «La migliore. L’università di Ponycity mi manda sempre ogni volta che viene scoperta qualche rovina importante. Non so se avete sentito parlare della scoperta di Haydel, uno degli insediamenti pre-discordiani più antichi di Equestria, vicino a Wingsor Castle. Bè, è stato merito mio. Abbiamo avuto qualche problema con i pegasi, ma è bastata qualche mazzetta per farli volare da un’altra parte.» si mise in una posa tale da mostrare il suo cutie mark rappresentante un libro e una pergamena. «Su quel ritrovamento ho scritto un rapporto così dettagliato e d’effetto che ha venduto migliaia di copie tra Ponycity e Canterlot. Gran successo, visto che di solito i libri scritti dai miei colleghi vengono venduti solo ad altri colleghi e a qualche studente.»
Mi portai uno zoccolo al mento. Haydel … non mi sembrava di averlo sentito nominare. Dovevo rimediare e ottenere una copia di quella scoperta. Gliel’avrei chiesta dopo.
«D’accordo …» commentò divertita Trixie. «Ricordati di portare qualche copia con noi. Ci sarà sicuramente qualche mostro delle Distese Selvagge interessato ad averne una firmata dall’autrice.»
Scrolley le lanciò un’occhiataccia carica di irritazione, ma restò silenziosa al suo posto, lasciando Trixie posizionarsi di fronte ai due pegasi che nel frattempo avevano riso sotto i baffi di fronte al loro “confronto”.
«Meno male che vi divertite con poco.» li rimproverò, mentre continuava a leggere il foglio di prima. «Big Wing e Little Bolt, giusto?»
«Ci scusi.» rispose rapido abbassando la testa il pegaso più piccolo, dal manto grigio e la criniera rosso-blu, con un cutie mark a forma di meteora infuocata.
«Siete fratelli,» proseguì Trixie nella lettura. «ed entrambi eravate i migliori nei rispettivi corsi di volo nei punteggi di resistenza. E’ corretto?»
«Sissignora.» rispose il più grande, con voce profonda. Era identico al fratello tranne per appunto la sua mole, per l’acconciatura da sciupa puledre e ovviamente per il cutie mark a forma di pesi da palestra.
Avevo imparato ormai a non fidarmi dalle apparenze però … no, meglio non concludere il pensiero.
«Non per niente in caserma siamo conosciuti come “I muli”.»
«Incantevole.» commentò Trixie con un non troppo sottile tono sarcastico.
«Se mi permette, signora.» aggiunse il fratello più piccolo. «Non me la cavavo male nemmeno con la velocità. Diciamo che rendo onore al nome di Little Bolt.»
«Nel senso che dopo quella esibizione per quella piccola puledra di cui ti eri invaghito hai creato un piccolo cratere.»
Big Wing scoppiò in una risata sguaiata, mentre Little Bolt gli diede delle zoccolate sul fianco senza che riuscisse a smuoverlo o a farlo smettere.
Fu un colpo di tosse di Trixie a farli smettere entrambi.
«Davvero incantevole.» disse di nuovo l’unicorno blu con tono ancora più sarcastico. «Ma abbiamo bisogno di due pegasi che sappiano trasportare un carro con cinque pony a bordo e scorte di diverse settimane per molte ore al giorno senza farci cadere e ammazzare. Non m’importa che sappiate fare la Indianapony in tre minuti.»
«Nessun problema.» risposero entrambi, mettendosi in una posizione ferma degna di una guardia. In fondo erano entrambi dei soldati, da quanto avevo capito.
«Potrei trasportare un carro del genere e flirtare con una bella giumenta contemporaneamente.» aggiunse Big Wing, lanciando a Trixie un’aria da cascamorto «Avendo successo in entrambi i compiti.»
Trixie rispose assumendo un’espressione più fredda dello zero assoluto. «Provaci anche solo una volta a rivolgermi un’occhiata del genere o una battuta vagamente oscena e giuro che dopo il mio trattamento non proverai attrazione per il sesso opposto neanche di fronte a una giumenta bagnata con il sedere per aria. E’ chiaro?»
Big Wing sbiancò e la faccia divenne una maschera senza emozioni.
Questa volta fu Scrolley a sghignazzare. Anche il fratello si trattenne a stento.
«Non c’è nulla su cui ridere o scherzare.» aggiunse Trixie, rivolgendosi a tutti e tre. «Soprattutto quando saremo nelle Distese Selvagge. Vi invito a prendere questa missione mortalmente sul serio. Forse non conoscete i pericoli e le difficoltà che incontreremo. Vi invito a rifletterci bene.»
«Sissignora.» risposero tutti e tre, in coro quasi perfetto.
«Ottimo.» disse lei, sospirando. «Ora vi spiego cosa dovrete fare per prepararci al meglio.»