Sweet Apple Acres. Era una bella giornata di primavera dove il sole illuminava l'intero meleto mentre la brezza faceva rinfrescare le criniere... eccetto la mia che era piena di sudore. Ero talmente preso dal lavoro nella fattoria che scalciavo gli alberi in maniera cattiva. Non essendo abituato a questi lavori, i rinculi con il legno degli alberi mi facevano male ma io non volevo demordere. Volevo rendere Applejack fiera di aver svolto un lavoro arduo ma soddisfacente. Scalciavo, scalciavo e ri-scalciavo. Non volevo fermarmi neanche se mi dovessero rompere le ossa. Tutto stava andando per il bene fino a quando non mi capitò un'albero "cocciuto". Le mele erano lì in bella vista ma non volevano cadere. Neanche alla terza scalciata, volevano capire di scendere giù. Insistetti nel scalciare di continuo ma non ci fu verso. Furioso com'ero, stavo ad osservare le mele come se dovessero cadere da un momento all'altro.
Applejack: Tutto a posto?
Orpheus: Sì... *risposi digrignando*
Applejack: Quelle mele non vogliono saperne di cadere? *arrivò di fianco a me*
Orpheus: Esatto. Perché non ci sono gli unicorni o i pegasi? Con loro, la vita sarebbe stata migliore.
Applejack: Che fai?
Andai verso l'albero con intenzione di arrampicarci e di prendere le mele con i denti. Purtroppo, non mi resi conto che i pony non sapevano scalare e caddi di schiena. Con il dolore evidente e la rabbia che mi fuoriusciva, decisi di andare di spallate sperando di far cadere le mele mentre iniziavo a "imprecare".
Orpheus: Quasi quasi, mi vien voglia di obbligare Twilight o Dash a fare questo lavoro. Tutti noi saremmo felici se lo facessero gli altri.
Applejack: Adesso basta.
Mordendo per la mia coda, mi tirò indietro dove mi fece cadere sull'erba per via della sua forza bruta e la pony arancione si fermò sopra di me con un'aria severa. Io ero tra il stupito e l'impaurito ma senza aver oppresso quella rabbia che avevo fino a qualche secondo fa.
Applejack: Ascoltami bene. Vorresti davvero lasciare il lavoro agli altri mentre stai a fare i tuoi comodi.
Orpheus: Sì.
Così gli risposi e AJ replicò con due zoccolate in viso. In preda alla paura, mi coprii il viso mentre la pony andò verso l'albero che lo scalciò con facilità. Invece del effetto che avevo previsto, le mele caddero perfettamente sulle ceste messe lì apposta e del quale non me n'ero accorto. A questo punto, AJ s'avvicinò a me che ero stupito.
Orpheus: Come hai fatto? Eppure non ero riuscito a...
Applejack: Semplice. Ho solo scalciato ma il problema sta in un'altro. Pur di goderti la vita, cerchi di lavorare rapidamente oppure di affidare la commissione ad un'altro pony. Ricorda che nella vita il lavoro ci sarà sempre e, per quanto non può suonare bene per te, il lavoro ci serve per la nostra vita e quella degli altri... Quello che conta è che tu lavori senza fretta e senza ricorrere a mezzi illeciti. Ricorda: la fatica di un pony viene sempre ricompensata se lavora sodo. Questo è il segreto dell'Onestà.
Con un'altra lezione imparata, mi vergognai di me stesso che volevo raggiungere i miei obiettivi persino tramite con mezzi illeciti. Cercai di rialzarmi ma mi faceva male su tutto il corpo per via degli scontri con l'albero.
Applejack: Vieni, ti do uno zoccolo. *mi aiutò a rialzarmi e iniziammo a camminare verso la fattoria* Oggi può bastare. Devi ancora abituarti al lavoro in campagna.
Il giorno dopo, ripresi il lavoro nel meleto dove, a parte i dolori che erano finalmente scomparsi, cominciai a prendere gusto nel lavorare con AJ e a dare scalciate più decise e meno avventate.
Mi risvegliai con un freddo pungente mi facevano gelare gli zoccoli. Eppure, il sacco a pelo doveva tenermi al calduccio ma doveva essere sicuramente la temperatura rigida dei monti a fare questo freddo, poiché eravamo a 3000 metri di quota. Tutti i moderatori stavano dormendo nella grossa, c'è chi dormiva composto e c'è chi dormiva come se avesse avuto un terribile incubo. All'apertura della cavità, c'è n'era una che se ne restava seduta: Ginger Bread. Dopo essermi fatto coraggio nell'alzarmi, uscii dal sacco al pelo, mi rimisi la giacca ed andai con cautela alla pony dal manto color sabbia che se ne stava lì immobile.
Orpheus: Ginger?
Nell'unico istante in cui la chiamai, si voltò di scatto fissandomi con due occhi rossissimi. Eppure, fino a ieri, c'è li aveva verdi. No, anche ieri sembrava diversa. Egli mi rispose con un tono serio, anch'esso diverso.
Ginger?: Oh, sei tu. Il pony a cui Ginger si è affezionata parecchio.
Orpheus: Ehm... sì, sono io. Orpheus. Tu... *titubai per la domanda a cui gli avrei fatto* ...saresti Ginger Bread?
Ginger?: No. Io sono... un'altra pony.
Orpheus: Sul serio? Eppure la pony che conosco è gentile, simpatica e...
Ginger?: ...Affettuosa? Quella era mia sorella.
Orpheus: Sorella? Io... non ci sto capendo nulla.
Ginger?: Allora siediti che ti racconto una storia... anche se non sarà bella da ascoltare.
Decisi di sedermi di fianco alla giumenta dove osservammo insieme il panorama delle crine con tanto di cielo blu e le cime illuminate dal sole appena sorto.
Ginger?: In realtà, io mi chiamo Baumkuchen e Ginger Bread è la mia sorella gemella. Ovviamente, come sorelle, ci rispettavamo e aiutavamo a vicenda. Bhé... in realtà, io ero quello che aiutavo Ginger siccome era garbata, gentile e... vittima dei bulli. Io ero l'unica a proteggerla da loro e la vita di Ginger sarebbe stata tremenda senza me. Anche se io ero un angelo custode per lei, io la invidiavo perché aveva molti amici mentre io ero lontana da tutti per la mia personalità severa. Però mi permise lo stesso di venir notata dalle guardie reali e... fu in quel giorno in cui non riuscì a salvarla dall'ennesimo assedio dei bulli. In quel giorno, riuscì a superare l'esame per diventare Moderatore ma, in quello stesso momento, Ginger Bread venne pestata veramente dai bulli. Nell'unico giorno in cui non c'ero a salvaguardarla, finì in una tragedia che ferì gravemente mia sorella sia fisicamente che psicologicamente. Come se il destino volesse giocare un'altra beffa su di noi, la stufa che alimentava la nostra casa esplose e fece scatenare un'incendio. i nostri genitori riuscirono a salvarli ma io e Ginger eravamo bloccate al primo piano e decisi di rischiare la mia vita per salvarla, dandolo come un "regalo di perdono" per non averla salvata. Riuscii a farla uscire dalla casa in fiamme... ma non a salvare me stessa. A incendio cessato, recuperarono il mio corpo ormai privo di vita e Ginger crollò in una depressione ancor più profonda.
Orpheus: E come fai a essere qui? Anzi, come fai a ricordare tutto questo? E come fa Ginger Bread a essere ancora sorridente nonostante la tua perdita?
Baumkuchen: Eheh... *rispose con un leggero ghigno* ...sappi che i nostri genitori fanno parte di un culto che idolatra il re oscuro Sombra. Sapendo che Ginger non avrebbe retto allo shock della mia perdita, decisero di mettere la mia anima in un ciondolo oscuro che lei continua a indossare. Ricorda che mia sorella è una pony dalla costituzione debole. Se è diventata Moderatrice, è per merito mio.
Orpheus: Capisco. Mi chiedo come ci si sente a perdere qualcuno di molto caro.
Baumkuchen: Perdere un amico è come perdere le esperienze e i ricordi legati a lui. Anche se gli anni passano, rimarrà sempre un dolore del quale vuoi dimenticare ma che non c'è la farai mai.
Dopo la triste storia di Baumkuchen, passarono pochi minuti prima del risveglio di tutta la squadra e Ginger Bread tornò a essere se stessa. Dopo aver rimesso i nostri sacchi a pelo ed esserci ben nutriti, proseguimmo tra le crine di Frostorm dove si riusciva a vedere il sole appena sorto. A queste altitudini, era uno spettacolo impossibile da paragonare. Dopo qualche ora di marcia, ci ritrovavamo a parecchi metri dal "Precipizio del Mondo": Una parete ripidissima situata a quasi 3000 metri d'altezza. Intorno alla zona, c'erano diverse cavità rocciose.
Cleo: Controllate bene. Una di queste dovrebbe portare alla miniera opposta.
Orpheus: Opposta? *mi guardò mentre feci la domanda* Nel senso che c'è ne un'altra?
Cleo: Esatto. L'intera miniera di Darkcoal è divisa in due. Quella che cerchiamo è la seconda zona che è situata appunto in una di queste caverne.
Fra: Siamo appena arrivati al Precipizio del Mondo..... *rispose Fra davanti al nulla. Il suo corno era acceso per qualche apparente motivo* .....Ok, ti darò le coordinate per quando usciremo alla miniera. *detto questo, spense il suo corno e ci guardò* Buone notizie: un nostro collega s'unirà alla squadra assieme a due reclute.
Phantom: Buono a sapersi. I changelings stanno per costruire un cancello per bloccare il passo.
Orpheus: E tu come lo sai?
Phantom: Eh, sono una spia. Nessuno mi vede ma niente mi sfugge alle mie orecchie.
Orpheus: E non potevi dircelo prima?
Phantom: Lo avrei fatto ma... YAWN... non ho avuto voglia.
Winter: Shhh, sento dei versi.
Fra: Coboldi... di nuovo.
Dalle caverne spuntarono nuovamente i coboldi, esseri metà ratto e metà scimmia (creatura sconosciuta a noi pony), e il loro numero sembrava essere di gran lunga maggiore rispetto alla scorsa volta. Ormai le creature ci avevano circondato, mi sentivo in trappola. Il cuore stava battendo all'impazzata e cercai di trovare riparo tra i Moderatori. Indietreggiando, sentii toccare qualcosa con il fianco. Era Neko che sembrava anche lei nervosa.
Neko: Hai paura, Orphy-kun?
Orpheus: S... Sì. Anche te hai paura? Una Moderatrice come te?
Neko: In realtà, ho paura di me.
Orpheus: Paura di te? Cosa vuoi dire?
Fra: Prendete i vostri coltelli. *eseguendo gli ordini, il gruppo presero lentamente i loro coltelli dotati di fascia e se li misero nello zoccolo* Vediamo di non allontanarci troppo..... ALL'ATTACCO!!!
A quel segnale, tutti i pony s'abbatterono sui coboldi come dei predatori. Solo Winter Wind non scattò e si parò davanti a me aprendo una sua ala per coprirmi.
Winter: Resta vicino a me.
Orpheus: D'accordo.
Mentre quei vermi cadevano l'uno dopo l'altro dalle sferze dei Moderatori, tre di queste creature si trovarono davanti al pegaso blu che li fissò con degli occhi a dir poco glaciali. Egli trottava intorno ai tre molto con passi molto lenti e sembrava prendere la cosa con fermezza. Uno dei tre corse impazientito verso di noi e Winter Wind, per tutta risposta, lo assalì come un lupo affamato e lo tagliò con una rapidità sorprendente. Anche gli altri due diedero la carica ma vennero presto tagliuzzati dal velocissimo pegaso. Purtroppo, ero rimasto "sguarnito" e mi voltai per vedere chi mi poteva assaltare. Un coboldo volò sopra di me e mi colpì in testa facendomi cadere per terra. Tentò di "farmi lo scalpo" con un sasso aguzzo ma venne presto colpito da due zoccolate di Violet Squee che giunse appena in tempo a salvarmi. Come colpo finale, Violet prese la testa della creatura e diede un enorme zuccata che fece crollare il coboldo ormai inerme. Mi diede un'occhiata per controllare se stavo bene e si rivolse a Winter Wind urlando.
Violet: Non ti preoccupare per Orpheus. Ci sono io.
Winter: D'accordo. Vedete di restare insieme.
Violet: Ricevuto. *volse lo sguardo su di me* Alzati. Ti coprirò le spalle.
Orpheus: D'accordo.
Dopo essermi alzato, notai che un'altro coboldo voleva farmi il manto ma finalmente riuscii a reagire e a scansarmi da lui. La creatura atterrò con il muso sulla neve, goffo com'era, Violet lo prese per la testa e lo lanciò verso gli altri coboldi. Un'altro di quei vermi tentò di attaccarmi ma scattai di un lato rendendolo un'altra vittima della pony color lilla dove gli diede un frontale che distrusse il setto nasale. L'ennesimo nemico si lanciò sulla pony ma egli, capendo il pericolo, s'abbassò schivandolo e quest'ultimo cadde seduto con un volto confuso.
Violet: Adesso. Via con la scalciata.
Orpheus: Ok.
Capendo al volo il piano, cominciai a memorizzare gli insegnamenti di Applejack: Portati dietro, tieni alzati gli zoccoli posteriori, spingili il più possibile e rilasciali. L'effetto fu chiaramente devastante. Ho avuto come l'impressione di aver sentito il suo cranio schiacciarsi. Voltandomi verso Violet, notai che un quarto gli stava venendo addosso e io mi buttai addosso a lei per prenderla e farla cadere assieme a me. Come previsto, il verme ci mancò e, dopo essersi rialzato, venne in seguito travolto da un raggio che gli penetrò il busto cadendo come un sacco di patate. Ci voltammo per capire che era stata Fra ad averlo colpito e ritornò sui suoi obiettivi originali. Mentre Violet riprese la sua lotta, notai che Ginger (o per essere precisi, Baumkuchen) tagliuzzava chiunque a vista ma si capiva comunque quanto era stremata. L'ennesimo coboldo stava per venirgli da dietro e io scattai per spingerlo. Riuscii dunque a intercettarlo, urtandolo con tutta la mia forza ma, poiché avevo scattato troppo velocemente, finimmo per cadere in un pendio leggero anche se fu stata una bella ruzzolata. Passò qualche minuto dove mi era parso di sentire tutte le mie ossa "lamentarsi". Mi rialzai faticosamente solo per trovare il coboldo di prima che corse con il suo fidato sasso verso di me ma non fece in tempo neanche a saltare che un coltello gli arrivò nell'occhio costringendolo ad urlare per il dolore "accecante". Colei che mi raggiunse era Neko che, con aria nervosa, riprese magicamente il suo coltello.
Neko: Stai bene?
Orpheus: Sì.
Quando ci voltammo, scoprimmo che una dozzina di coboldi stavano scendendo per il pendio verso di noi. Neko, dalla criniera blu, si rigirò osservando prima il corpo semi-morente del coboldo e poi diede un'occhiata al suo coltello insanguinato. Iniziò dunque a mostrare segni di commozione, come se stesse per avere un malore, e la sua criniera si tramutò in un verde scuro. Spaventato dai coboldi, indietreggiai fino ad avere Neko che stava ammirando il coltello con un sorriso diabolico con tanto di canini che sembravano sporgersi dalla dentatura.
Orpheus: ...neko? stanno arrivando...
Neko: Tranquillo, Orphy-kun. Resta pure lì e goditi lo spettacolo. Ti prometto che sarà un'esperienza indimenticabile.
Un coboldo s'avvicinò alla pegaso ma lei, in un singolo istante, si voltò e gli tagliò il collo. Anche se ero ormai abituato, lo spruzzo di sangue che arrivò addosso a noi stava per farmi venire la nausea mentre Neko sembrava... provare piacere.
Neko: Avanti, vermi schifosi. Venite da me e fatevi squartare. Le vostre danze di sofferenza mi renderanno euforica. I vostri lamenti di dolore mi porteranno al settimo cielo. Il vostro sangue mi darà l'eccitazione che io ho tanto cercato. Urlate, correte, arrotolatevi... sento il mio corpo vibrare per la sola voglia di farvi fuori.... eheh... eheheheh... AHAHAHAHAHAHAHAH!!!
La pegaso grigia dalla criniera verde scura attese che il secondo coboldo facesse la sua mossa e finì col impiantare il coltello dritto nel cuore. Dopo averlo estratto, andò al terzo dove gli staccò le braccia con due ampi fendenti verticali. Subito dopo, lo conficcò nel cranio dell'ennesimo coboldo e lo lasciò girovagare sofferente per concentrarsi sulle prossime vittime con l'uso della magia. Prima fece levitare uno dove gli inclinò la schiena al indietro fino a spaccarlo e poi si concentrò su un'altro per comandargli di attaccare i suoi compagni dove riuscì a trucidarli. Il coboldo di prima s'avvicinò incurante a Neko dove quest'ultima riestrasse il coltello dalle cervella - eliminando così il verme - e freddò il coboldo che prima era ai suoi comandi.
Neko: E adesso... vi faccio vedere che cosa significa il mio Cutie Mark.
Con una terza magia, le piume delle sue ali diventarono come affilate. Con uno scatto, andò incontro a tutti i nemici per affettarli per bene come se fossero vegetali. Io ero rimasto praticamente immobile di fronte a uno spettacolo così grottesco. Talmente immobile che l'ultimo coboldo s'avvicinò davanti a me con un sasso aguzzo e proprio quando stava per farlo cadere sulla mia testa, il coltello spuntò nel busto dove Neko gli diede un taglio verticale aprendolo in due e facendomi schizzare tutto il sangue in faccia e sulla giacca. La pegaso stava ansimando per la fatica fatta nello scontro mentre io ansimavo per lo shock. Le lacrime stavano già cascando sulle mie guance e urlai con tutto me stesso.
Orpheus: BASTA!!!
Come spinto da una forza invisibile, placcai Neko facendola cadere nella neve e tra le mie braccia e lei rimase stupita della mia reazione.
Orpheus: Non ho... Non ho... Non ho mai visto così tanto male qui a Equestria. Perché... Perché Cadance mi ha mandato qui con voi? Se fossi rimasto nel Crystal Empire, non mi sarei dovuto vedere tutto questo rosso. *mi chiusi gli occhi e singhiozzai per la disperazione*
Neko: In realtà... è tutta colpa mia. *quando me li riaprii, Neko aveva la criniera viola e stava singhiozzando pure lei* Fino ad ora, avevo sempre tenuto sotto controllo questa follia che è in me ma la disperazione mi aveva finalmente preso il sopravvento. Non mi sarei dovuto comportarmi così.
Alla fine, ci abbracciammo per confortarci a vicenda. Non so quanto era durato l'abbraccio ma ci fece scaldare di più che le nostre giacche prima di essere raggiunti da Phantom Keeper e Winter Wind, anch'essi coperti di sangue.
Phantom: Eccovi qui.
Winter: Caspita... Neko, sei stata tu a fare questo macello. Non è vero?
Neko: Non sono riuscito a resistere contro me stesso. Avrei potuto ferire Orphy-kun se non fossi stato attento.
Winter: A proposito, Orpheus... stai bene? Ha qualche rigurgito?
Orpheus: io... sto bene... credo...
Winter: Sii forte. Il peggio è ormai passato.
Phantom: Ginger Bread ha scoperto l'ascensore che ci porterà di sotto.
Dopo esserci alzati, risalimmo il pendio per riunirci con la squadra e per raggiungere la cavità scoperta da Ginger Bread. Dopo aver analizzati e curati i danni subiti dai coboldi (che erano più delle lesioni), entrammo nella caverna per trovare un'ascensore simile in tutto e per tutto a quello trovato dall'altra parte. La discesa era uguale come l'altra volta. Winter Wind mi diede il sostegno necessario per aiutarmi a superare l'ansia dovuta allo scontro. Dopo essere ritornati con i zoccoli per terra, percorremmo la strada, che stavolta era priva di coboldi, fino all'uscita.
Dopo essere usciti dalla miniera, ci trovavamo in una radura situata in mezzo a una foresta e c'era anche una grossa cascata che cadeva in giro nei pressi di un lago.
Fra: Bene. Possiamo riposarci qui. Abbiamo due ore prima di proseguire per il passo che confina Equestria con il regno dei changelings. Io vado a dare le coordinate della nostra posizione ai rinforzi.
Dopo aver riposto la mia giacca nello zaino, mi riposai vicino al fiume sperando di calmare il mio spirito che era sull'orlo della disperazione così come gli altri che cercavano di riprendere le energie spese nello scontro contro i coboldi.
Dopo cinque minuti, Fra e Cleo ci chiamarono a raccolta per dire che stavano per arrivare gli aiuti sperati. Ci mettemmo in fila davanti ai due unicorni (io ero vicino a una ripresa Neko e il sempre-freddo Winter Wind) che cominciarono a usare la loro magia per creare un portale bianco e rotondo. La luminosità c'impediva di vedere bene chi stava per uscire ma notammo che il primo a uscire era un'unicorno maschio occhialuto dal manto grigio e i capelli neri. Il suo Cutie Mark era il simbolo della radice quadrata.
Fra: Ti stavamo aspettando, Square Root.
Square: Lo so... Ho avuto ben 3 minuti e 27 secondi per controllare che io e le due pegasi avevamo l'equipaggiamento tutto pronto.
Cleo: Hai detto "Due pegasi"?
Square: Precisamente. All'inizio dovevamo essere in due ma una terza pony, alle ore 9 e 17 di stamattina, aveva insistito nel unirsi a noi. Ha detto che voleva un certo pony di nome...
???: Orpheus!!!
Un proiettile grigio spuntò dal portale e mi travolse inaspettatamente. Quando mi ripresi dallo stordimento, notai che era...
Orpheus: Derpy? Tu qui?
Derpy: Non avevo più chiuso occhio in queste ultime due notti a furia di pensare a te. Così ho chiesto a Square Root se potevo unirmi a voi.
Orpheus: Apprezzo il tuo attaccamento anche se... potresti staccarti?
Derpy: Ops, scusa. *si sollevò dal mio corpo e atterrò vicino a me dopo che mi ero rialzato*
Square: Precisamente. Spero solo che non ci sarà d'intralcio.
Fra: E chi è il terzo pony.
Square: Una pony che è già stata scelta per i nuovi mandati. Per lei, questo sarà il suo test per diventare Moderatrice.
Detto ciò, la terza pony apparì dal portale che si chiuse subito dopo. Al primo istante, non riuscivo a capire chi era ma, dopo che i colori si fecero più nitidi, rimasi completamente incredulo da colei che sarebbe diventata una futura Moderatrice di Equestria.
???: Orpheus. Per fortuna che stai bene. Non ti preoccupare, adesso ci sono io a proteggerti.
Il manto grigio, la criniera bionda raccolta in due nastrini rosa, gli occhi celesti e il Cutie Mark di una rosa dei venti. Solo una pony poteva avere queste caratteristiche.
Orpheus: Sea Breeze???
CONTINUA...