


Piccola introduzione :
Quando entrai nel suo studio,vidi la cosa piú orripilante e stramba che avessi mai visto:il suo corpo era lungo,anzi lunghissimo e stava eretto su due zampe,era ricoperto da pelo bruno,a parte il collo e il viso.Il viso era allungato dai tratti equini.Dalla bocca spuntava una zanna e aveva lunghe e folte sopracciglia e la barba sul mento.Sulla testa portava lunghe corna e le sue zampe erano una di leone e l'altra di volatile.Sul dorso aveva delle ali:una di volatile e l'altra di pipistrello e le zampe posteriori erano quelle di un equino e l'altra di rettile e la sua coda era quella di un drago.Ma la cosa che di piú mi fece rizzare la criniera erano i suoi occhi giallastri con piccole pupille rosse:sembravano gli occhi di un pazzo!
Capitolo 1:
Mi sembra ancora un'incubo.Mi dico ogni giorno" non può essere vero!" Ma poi ogni volta mi accorgo che è la realtà.Il mio nome è Giglio Ingegnoso e sono l'allievo di Starswirl il Barbuto,anzi lo ero prima che si trasformasse in quella "cosa" o come la chiamava lui "draconequus".Ho avuto l'esigenza di scrivere questa testimonianza perchè sono l'unico a sapere come stanno davvero gli eventi e semmai un giorno qualcuno dovesse leggerla saprá davvero cosa ne è stato di Starswirl e chi era veramente.Tutti l'ho conoscevano come un tipo saggio,di straordinario potere,altruista,ambizioso,insomma un genio.In quanto suo allievo ero quello che più gli stava vicino e quindi so meglio di chiunque altro chi era davvero.Era un pony estremamente freddo e distaccato con gli altri,ma in quel suo atteggiamento capii fin dal principio che doveva essere un tipo introverso e insicuro,infondo non usciva mai dal suo laboratorio e non aveva contatti con non nessuno a parte me,Celestia e Amleto.Amleto era il suo stupido gufo.Be piú che stupido era burbero, tanto burbero.Mi raccontò che l'aveva trovato nella Everfree Forest,alla ricerca di ingredienti per le sue pozioni quando era solo un uovo e lo aveva istruito e insegnato a parlare.Non so come facesse a sopportare quel fastidiosissimo pennuto.Forse perchè era l'unico che più gli stava vicino:era il suo unico amico.Starswirl non voleva la fama,non voleva la fortuna,non voleva denaro.Tutto ció che desiderava era un amico.Certo,c'ero anch'io,ma lui con me aveva un atteggiamento distaccato ,come lo potrebbe avere un qualsiasi insegnante con il suo studente.Ma forse se avessi provato,se non mi fossi fatto i fatti miei solo per mandare avanti i miei studi,magari sarei riuscito a fargli capire quanto lui contasse per me,e magari a riportarlo com'era.La colpa è in parte mia,l'ho so.Posso solo piangere.Il vero avido ero stato io!
Capitolo 2:
Starswirl,oltre ad essere il mio mentore,per me era anche una sorta di figura paterna.
Sotto quella dura scorza si dimostrava davvero creativo e spiritoso:erano queste le vere doti che l'avevano reso un genio.
Creare e inventare:erano questi i suoi principi.Non passava giorno in cui non l'ho vedessi all'opera nel suo laboratorio.
Come dimenticare il suo laboratorio!.Non era come si ci aspetterebbe:
Scritti,lettere,formule e libri sparsi ovunque.Persino in bagno.Provette nelle pantofole e bacchette e conigli nei cappelli.
Insomma erano proprio il regno del caos(o cosí pensavo prima di conoscerlo davvero il caos).
Quando poi gli domandai perchè non mettesse in ordine, mi guardó come se avessi violato uno dei suoi sacri principi
e mi disse che non l'ho avrebbe mai fatto.era quello che chiamava "disordine creativo",in parole povere:
Il disordine l'ho aiutava a pensare.Non so onestamente come facesse.Lui vedeva del buono in tutto,
Persino in quel vecchio gufo che continuava a chiamarlo "vecchio pazzo" a causa di queste sue manie.
Non so nemmeno cosa l'ho trattenesse da spennarlo vivo.
Aveva una calma degna di un re che l'ho aiutava con lucidità anche nei momenti piú difficili.
Come quando abbiamo dovuto affrontare gli unicorni oscuri.Ed è qui che è cominciato tutto.
A Equestria non si parlava d'altro: tutti pony avevano paura e si guardavano con disprezzo le spalle,pronti ad accusare l'altro.
Molti erano tristi,altri violenti,altri bugiardi e altri ancora menefreghisti e tutto per colpa degli unicorni oscuri.
Questi erano una setta di unicorni devoti alla notte che non si sa come,avevano ricevuto straordinari poteri dalle tenebre ed erano in grado i provocare la disarmonia.
Equestria da fiorente e colorata città,era diventata una città decadente e grigia.Le pony in questione,provocavano il malumore
Tra i pony,stregandoli e trasformandoli in pony grigi.Ognuno accusava l'altro di essere in combutta con gli unicorni.
C'è chi voleva gli fossero mozzati i corni e altri volevano persino che fossero bruciati vivi con il fuoco provocato dalle fenici,
cosí da purificare la loro anima.era la situazione che potesse capitare,insomma e Starswirl se ne stava tutto tranquillo a lavorare ai suoi incantesimi,ignaro di quello che succedeva fuori."Perché se ne stava lí immobile?","Perchè non faceva qualcosa?",
"Perchè non li aiutava?","Perchè sto scrivendo i miei pensieri?".Ma mentre mi formulavo queste domande,una guardia reale Spalancó la porta e gridó:
"Celestia ha bisogno di voi!"
Sotto quella dura scorza si dimostrava davvero creativo e spiritoso:erano queste le vere doti che l'avevano reso un genio.
Creare e inventare:erano questi i suoi principi.Non passava giorno in cui non l'ho vedessi all'opera nel suo laboratorio.
Come dimenticare il suo laboratorio!.Non era come si ci aspetterebbe:
Scritti,lettere,formule e libri sparsi ovunque.Persino in bagno.Provette nelle pantofole e bacchette e conigli nei cappelli.
Insomma erano proprio il regno del caos(o cosí pensavo prima di conoscerlo davvero il caos).
Quando poi gli domandai perchè non mettesse in ordine, mi guardó come se avessi violato uno dei suoi sacri principi
e mi disse che non l'ho avrebbe mai fatto.era quello che chiamava "disordine creativo",in parole povere:
Il disordine l'ho aiutava a pensare.Non so onestamente come facesse.Lui vedeva del buono in tutto,
Persino in quel vecchio gufo che continuava a chiamarlo "vecchio pazzo" a causa di queste sue manie.
Non so nemmeno cosa l'ho trattenesse da spennarlo vivo.
Aveva una calma degna di un re che l'ho aiutava con lucidità anche nei momenti piú difficili.
Come quando abbiamo dovuto affrontare gli unicorni oscuri.Ed è qui che è cominciato tutto.
A Equestria non si parlava d'altro: tutti pony avevano paura e si guardavano con disprezzo le spalle,pronti ad accusare l'altro.
Molti erano tristi,altri violenti,altri bugiardi e altri ancora menefreghisti e tutto per colpa degli unicorni oscuri.
Questi erano una setta di unicorni devoti alla notte che non si sa come,avevano ricevuto straordinari poteri dalle tenebre ed erano in grado i provocare la disarmonia.
Equestria da fiorente e colorata città,era diventata una città decadente e grigia.Le pony in questione,provocavano il malumore
Tra i pony,stregandoli e trasformandoli in pony grigi.Ognuno accusava l'altro di essere in combutta con gli unicorni.
C'è chi voleva gli fossero mozzati i corni e altri volevano persino che fossero bruciati vivi con il fuoco provocato dalle fenici,
cosí da purificare la loro anima.era la situazione che potesse capitare,insomma e Starswirl se ne stava tutto tranquillo a lavorare ai suoi incantesimi,ignaro di quello che succedeva fuori."Perché se ne stava lí immobile?","Perchè non faceva qualcosa?",
"Perchè non li aiutava?","Perchè sto scrivendo i miei pensieri?".Ma mentre mi formulavo queste domande,una guardia reale Spalancó la porta e gridó:
"Celestia ha bisogno di voi!"
Capitolo 3
Fummo scortati al castello delle principesse .In seguito seppi che Starswirl non interveniva mai negli affari del regno,
se non per ordine di Celestia,alla quale era molto devoto.
Spesso veniva la stessa principessa a trovarlo per discutere di magia.Mi raccontò che erano amici fin dall'infanzia
e che era grazie a lei se aveva intrapreso la strada del mago.Non mi disse mai altri particolari.
Da molto tempo peró ,Celestia non veniva piú a farci visita.In una lettera,
scrisse che aveva problemi con la sorella minore:Luna,poiché doveva insegnarle come padroneggiare le sue arti magiche
e poi doveva accuparsi anche degli affari del Regno.
Starswirl, allora, sapendo quanto Celestia fosse impegnata,si offrì volentieri di diventare il maestro personale della sorella,
Anche per ricambiare le numerose visite che ci aveva fatto in passato.
Ovviamente quando lui andava al castello,io dovevo restare a casa a badare al suo stupido gufo e a studiare magia:
Il che era davvero noioso.Quel giorno,quindi decisi di venire con lui per sottrarmi dalla noia.
E fu lì che finalmente conobbi Princess Luna.Non l'avevo mai vista prima,poiché appunto,non ero mai venuto a castello.
Era un pony davvero bello: aveva il manto scuro,portava diademi luccicanti,anch'essi scuri e il suo manto era blu come la notte e luccicante come le stelle,sedeva vicino al trono della sorella maggiore.
A vederle così in contrasto,sembravano l'una l'opposto dell'altra:
mentre quella era totalmente scura,l'altra,invece aveva il manto chiaro,portava diademi dorati e la sua criniera era di un rosa acceso. Mi fecero una tale impressione che rimasi a fissarle per più di un minuto,chiedendomi se anche interiormente fossero l'opposto.Non mi accorsi nemmeno che già Celestia e Starswil avevano cominciato a discutere e non mi accorsi nemmeno
che ad un metro dal trono,c'erano tre stalloni che sembravano guardare la discussione con disinteresse.
In seguito seppi che si trattava di giudici incaricati di scovare e di giustiziare gli unicorni oscuri.
Il capo si chiamava Sir Lintsalot.
"Sono così preoccupata"incomincio Celestia
"Il mio popolo non è più lo stesso!"
"È colpa della magia di quelle streghe"intervenne uno degli stalloni
"Io propongo di uccidere chiunque sia sospettato di essere in combutta con loro,così da evitare di contagiare chi ancora non è stato stregato"intervenne un'altro.
"No!"Tuonò Starswil
"Non c'è bisogno di ricorre a maniere così barbare.Non capite che così facendo alimentate solo la paura e il terrore,
Sentimenti negativi che accrescono la loro magia.Per di più si correrrebbe il riscio di uccidere centinaia di innocenti senza mai concludere nulla!"
Uno dei giudici stava per contrabattere,ma Celestia lo fermò in tempo con un cenno dello zoccolo.
"Il mago Starswirl ha ragione:non possiamo ulteriormente turbare la pace del mio popolo"
I giudici guardarono con disprezzo me e Starswirl.
"Se mi consente Principessa avrei una proposta".Celestia annuì
"Prima di passare all'azione"Disse Starswirl
"Secondo me dovremmo capire le cause delle loro magie,insomma:cosa vogliono ottenere turbando l'armonia di Equestria?"
Celestia annuì compiaciuta
"Tks,ve l'ho dico io perchè:sono esseri malvagi e lo fanno per pura malvagità!"disse Sir Lintsalot.
Allora Starswirl si voltò a guardarli con gli occhi furenti:"Peccato che la malvagità abbia sempre una causa!"
È le sue parole rimbombarono per tutto il castello.
se non per ordine di Celestia,alla quale era molto devoto.
Spesso veniva la stessa principessa a trovarlo per discutere di magia.Mi raccontò che erano amici fin dall'infanzia
e che era grazie a lei se aveva intrapreso la strada del mago.Non mi disse mai altri particolari.
Da molto tempo peró ,Celestia non veniva piú a farci visita.In una lettera,
scrisse che aveva problemi con la sorella minore:Luna,poiché doveva insegnarle come padroneggiare le sue arti magiche
e poi doveva accuparsi anche degli affari del Regno.
Starswirl, allora, sapendo quanto Celestia fosse impegnata,si offrì volentieri di diventare il maestro personale della sorella,
Anche per ricambiare le numerose visite che ci aveva fatto in passato.
Ovviamente quando lui andava al castello,io dovevo restare a casa a badare al suo stupido gufo e a studiare magia:
Il che era davvero noioso.Quel giorno,quindi decisi di venire con lui per sottrarmi dalla noia.
E fu lì che finalmente conobbi Princess Luna.Non l'avevo mai vista prima,poiché appunto,non ero mai venuto a castello.
Era un pony davvero bello: aveva il manto scuro,portava diademi luccicanti,anch'essi scuri e il suo manto era blu come la notte e luccicante come le stelle,sedeva vicino al trono della sorella maggiore.
A vederle così in contrasto,sembravano l'una l'opposto dell'altra:
mentre quella era totalmente scura,l'altra,invece aveva il manto chiaro,portava diademi dorati e la sua criniera era di un rosa acceso. Mi fecero una tale impressione che rimasi a fissarle per più di un minuto,chiedendomi se anche interiormente fossero l'opposto.Non mi accorsi nemmeno che già Celestia e Starswil avevano cominciato a discutere e non mi accorsi nemmeno
che ad un metro dal trono,c'erano tre stalloni che sembravano guardare la discussione con disinteresse.
In seguito seppi che si trattava di giudici incaricati di scovare e di giustiziare gli unicorni oscuri.
Il capo si chiamava Sir Lintsalot.
"Sono così preoccupata"incomincio Celestia
"Il mio popolo non è più lo stesso!"
"È colpa della magia di quelle streghe"intervenne uno degli stalloni
"Io propongo di uccidere chiunque sia sospettato di essere in combutta con loro,così da evitare di contagiare chi ancora non è stato stregato"intervenne un'altro.
"No!"Tuonò Starswil
"Non c'è bisogno di ricorre a maniere così barbare.Non capite che così facendo alimentate solo la paura e il terrore,
Sentimenti negativi che accrescono la loro magia.Per di più si correrrebbe il riscio di uccidere centinaia di innocenti senza mai concludere nulla!"
Uno dei giudici stava per contrabattere,ma Celestia lo fermò in tempo con un cenno dello zoccolo.
"Il mago Starswirl ha ragione:non possiamo ulteriormente turbare la pace del mio popolo"
I giudici guardarono con disprezzo me e Starswirl.
"Se mi consente Principessa avrei una proposta".Celestia annuì
"Prima di passare all'azione"Disse Starswirl
"Secondo me dovremmo capire le cause delle loro magie,insomma:cosa vogliono ottenere turbando l'armonia di Equestria?"
Celestia annuì compiaciuta
"Tks,ve l'ho dico io perchè:sono esseri malvagi e lo fanno per pura malvagità!"disse Sir Lintsalot.
Allora Starswirl si voltò a guardarli con gli occhi furenti:"Peccato che la malvagità abbia sempre una causa!"
È le sue parole rimbombarono per tutto il castello.
Capitolo 4
alla fine della riunione ci incamminammo a zoccoli verso casa,assistendo all'orrore che circondava Canterlot.
La maggior parte dei pony era grigia e spenta:
C'era chi si divertiva a tormentare il prossimo,chi rubava la roba di altri poni,chi litigava,chi se ne stava tranquillo,senza fregarsene di ció che succedeva intorno,chi era triste e chi scontroso.
Guardavo con disprezzo e paura quello scempio,poi mi voltai verso Starswirl che al contrario di me,era molto tranquillo.
Come se stesse facendo una delle sue tranquille passeggiate nel bosco.
"Maestro Starswirl,che ne pensa?"domandai:avevo bisogno che una delle sue sagge opinioni mi confortassero.
"Penso che l'armonia di Equestria sia ufficialmente morta".
Non era certo quello che mi sarei aspettato di sentire:forse in tutta quella calma si nascondeva una grande paura.
"Ma se non sbaglio,Celestia le ha chiesto di inventare un incantesimo per sistemare la faccenda?"
"Credo che per questo ci voglio più di un incantesimo.Un'altra risposta negativa:se prima avevo paura,adesso ero terrorizzato!.
"Ma Celestia ripone ogni speranza in lei:è la sua unica salvezza!"
Quando terminai la frase lo vidi leggermente arrossire,ma appena vide che l'ho stavo fissando,tornò al suo colorito normale.
"Farró impossibile per non deluderla!"
E quella fu l'ultima parola che pronunciò in tutto l'arco della giornata.
Appena arrivati,lo vidi sfrecciare ne suo studio:se Celestia chiedeva qualcosa,qualsiasi cosa,la trattava come se fosse la sua unica ragione di vita.Mi chiedevo se anche stavolta c'è l'avrebbe fatta.Forse la cosa poteva richiedere piú tempo del previsto.
Forse addirittura anni.Ormai era da una settimana rintanato in quel maledetto studio senza mangiare ne dormire.
Ormai non potevo più sopportare quell'attesa,cosí mi decisi ad entrare. Appena entrato trovai l'intera stanza immersa nell'oscurità.Lui stava infondo,seduto al suo solito tavolo con sopra migliaia di provette e pentole.
Poiché era impossibile vedere bene con tutta quell'oscurità,spalancai la finestra.era talmente assorto che non si accorse della mia presenza e appena spalancai la finestra,cadde dalla sedia ed emise un grido.Era in uno stato pietoso:aveva la barba e la criniera arruffata e sporca,gli occhi rossi e irritati,delle mosce gli ronzavano intorno.
"Bleah,che puzza di marcio!"esclamó Amleto.
"Starswirl il barbone dev'essere morto!"
"Non sono morto!"replicó Starswirl
"Peccato!"fece Amleto con aria indifferente.
"Mi scusi Maestro per averla disturbata".dissi io.
"È che sono seriamente preoccupato per la sua salute!"
"Da quanto tempo sono qui?"Domandó lui.
Mi guardava con gli occhi serrati straschicato a terra.
"Circa una settimana,se non di più"
"Oh no!Non è possibile!"
Pensavo che come me fosse preoccupato per la sua salute,e invece disse:
"Celestia né resterá delusa!"
Poi con le poche forze che gli rimanevano, si sollevò da terra e mi afferrò il mio mantello e fissandomi intensamente con i suoi occhi arrossati disse:
"Ti rendi conto, ragazzo?!Sono qui da più di una settimana e ancora non ho concluso nulla.Oh Santi alicorni!"
"Presto,portalo in una casa di cura!Sta delirando!"Disse con aria scherzosa Amleto.
"Davvero divertente!"Replicai"potresti almeno aiutarmi invece di scherzare!"
"Certo ti aiuteró compiacere a liberti di lui!"è scoppió in una fragorosa risata.
Lo lasciai perdere e mi voltai verso Starswirl che era ancora a terra in preda al panico e l'ho aiutai a rialzarsi.
"Grazie ragazzo:senza te e la tua compagnia sarei già diventato uno di quei pony grigi".
Improvvisamente spalancò gli occhi che gli si illuminarono di uno stano luccichio
"Forse non c'è bisogno di un'incantesimo,ma di una ricetta!"
Sussuró lui è si precipitó a prendere uno dei suoi taccuini.
"Cavolo,per essere vecchio si rinvigorisce in fretta!"commentó Anacleto
"Dimmi ragazzo:cos'è che ti fa sentire bene?"Mi domandó Starswirl con un taccuino e una penna in mano.
"Be vediamo...leggere,studiare magia,studiare botanica..."
"No,intendo in generale:cos'è che fa sentire bene gli altri?"
"Be suppongo...lo stare con gli altri...l'amicizia"
"Esatto! Disse lui compiaciuto"l'amicizia"ripetè
"È secondo te quali sono le basi per un rapporto,per così dire,"armonioso"?
"C'è ne sarebbero tanti,ma secondo me i più importanti sono:l'essere gentili con il prossimo,l'essere onesti e anche leali con gli altri.ah,e poi anche bisogna essere generosi con il prossimo,e poi...non mi viene in menta nulla!"
Guardó la lista che aveva appena compilato"Ho l'impressione che manchi qualcosa..."e si mise a riflettere per circa un minuto,
poi disse"Ma certo!Manca la risata!Anche quella è fondamentale con gli altri,no?Altrimenti rischi di annoiarti!"
"Credo di si"dissi io cercando sorridere
È si mise a ridere e a saltellare in preda all'eccitazione.
"Ok è ufficialmente andato!"Disse Amleto
Poi mi spinse fuori dal suo studio
"Mi spiace devo lavorare e stavolta con uno scopo!...Scrivi a Celestia che ho la soluzione in pugno!"
E mi lascò vicino l'uscio con mille interrogativi per la testa.
La maggior parte dei pony era grigia e spenta:
C'era chi si divertiva a tormentare il prossimo,chi rubava la roba di altri poni,chi litigava,chi se ne stava tranquillo,senza fregarsene di ció che succedeva intorno,chi era triste e chi scontroso.
Guardavo con disprezzo e paura quello scempio,poi mi voltai verso Starswirl che al contrario di me,era molto tranquillo.
Come se stesse facendo una delle sue tranquille passeggiate nel bosco.
"Maestro Starswirl,che ne pensa?"domandai:avevo bisogno che una delle sue sagge opinioni mi confortassero.
"Penso che l'armonia di Equestria sia ufficialmente morta".
Non era certo quello che mi sarei aspettato di sentire:forse in tutta quella calma si nascondeva una grande paura.
"Ma se non sbaglio,Celestia le ha chiesto di inventare un incantesimo per sistemare la faccenda?"
"Credo che per questo ci voglio più di un incantesimo.Un'altra risposta negativa:se prima avevo paura,adesso ero terrorizzato!.
"Ma Celestia ripone ogni speranza in lei:è la sua unica salvezza!"
Quando terminai la frase lo vidi leggermente arrossire,ma appena vide che l'ho stavo fissando,tornò al suo colorito normale.
"Farró impossibile per non deluderla!"
E quella fu l'ultima parola che pronunciò in tutto l'arco della giornata.
Appena arrivati,lo vidi sfrecciare ne suo studio:se Celestia chiedeva qualcosa,qualsiasi cosa,la trattava come se fosse la sua unica ragione di vita.Mi chiedevo se anche stavolta c'è l'avrebbe fatta.Forse la cosa poteva richiedere piú tempo del previsto.
Forse addirittura anni.Ormai era da una settimana rintanato in quel maledetto studio senza mangiare ne dormire.
Ormai non potevo più sopportare quell'attesa,cosí mi decisi ad entrare. Appena entrato trovai l'intera stanza immersa nell'oscurità.Lui stava infondo,seduto al suo solito tavolo con sopra migliaia di provette e pentole.
Poiché era impossibile vedere bene con tutta quell'oscurità,spalancai la finestra.era talmente assorto che non si accorse della mia presenza e appena spalancai la finestra,cadde dalla sedia ed emise un grido.Era in uno stato pietoso:aveva la barba e la criniera arruffata e sporca,gli occhi rossi e irritati,delle mosce gli ronzavano intorno.
"Bleah,che puzza di marcio!"esclamó Amleto.
"Starswirl il barbone dev'essere morto!"
"Non sono morto!"replicó Starswirl
"Peccato!"fece Amleto con aria indifferente.
"Mi scusi Maestro per averla disturbata".dissi io.
"È che sono seriamente preoccupato per la sua salute!"
"Da quanto tempo sono qui?"Domandó lui.
Mi guardava con gli occhi serrati straschicato a terra.
"Circa una settimana,se non di più"
"Oh no!Non è possibile!"
Pensavo che come me fosse preoccupato per la sua salute,e invece disse:
"Celestia né resterá delusa!"
Poi con le poche forze che gli rimanevano, si sollevò da terra e mi afferrò il mio mantello e fissandomi intensamente con i suoi occhi arrossati disse:
"Ti rendi conto, ragazzo?!Sono qui da più di una settimana e ancora non ho concluso nulla.Oh Santi alicorni!"
"Presto,portalo in una casa di cura!Sta delirando!"Disse con aria scherzosa Amleto.
"Davvero divertente!"Replicai"potresti almeno aiutarmi invece di scherzare!"
"Certo ti aiuteró compiacere a liberti di lui!"è scoppió in una fragorosa risata.
Lo lasciai perdere e mi voltai verso Starswirl che era ancora a terra in preda al panico e l'ho aiutai a rialzarsi.
"Grazie ragazzo:senza te e la tua compagnia sarei già diventato uno di quei pony grigi".
Improvvisamente spalancò gli occhi che gli si illuminarono di uno stano luccichio
"Forse non c'è bisogno di un'incantesimo,ma di una ricetta!"
Sussuró lui è si precipitó a prendere uno dei suoi taccuini.
"Cavolo,per essere vecchio si rinvigorisce in fretta!"commentó Anacleto
"Dimmi ragazzo:cos'è che ti fa sentire bene?"Mi domandó Starswirl con un taccuino e una penna in mano.
"Be vediamo...leggere,studiare magia,studiare botanica..."
"No,intendo in generale:cos'è che fa sentire bene gli altri?"
"Be suppongo...lo stare con gli altri...l'amicizia"
"Esatto! Disse lui compiaciuto"l'amicizia"ripetè
"È secondo te quali sono le basi per un rapporto,per così dire,"armonioso"?
"C'è ne sarebbero tanti,ma secondo me i più importanti sono:l'essere gentili con il prossimo,l'essere onesti e anche leali con gli altri.ah,e poi anche bisogna essere generosi con il prossimo,e poi...non mi viene in menta nulla!"
Guardó la lista che aveva appena compilato"Ho l'impressione che manchi qualcosa..."e si mise a riflettere per circa un minuto,
poi disse"Ma certo!Manca la risata!Anche quella è fondamentale con gli altri,no?Altrimenti rischi di annoiarti!"
"Credo di si"dissi io cercando sorridere
È si mise a ridere e a saltellare in preda all'eccitazione.
"Ok è ufficialmente andato!"Disse Amleto
Poi mi spinse fuori dal suo studio
"Mi spiace devo lavorare e stavolta con uno scopo!...Scrivi a Celestia che ho la soluzione in pugno!"
E mi lascò vicino l'uscio con mille interrogativi per la testa.