[Stonefic] Al principio

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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda Uragano » 19/07/2013, 15:31

Mi ha fatto molto ROFL ROFL ROFL con il capiitolo 3.
Io ora ho molto desiderio di chiaccherare ma lo metto nello spoiler:
Ti avviso che è meglio che rileggi tutti e tre i capitoli e correggi gli errori di battitura sono un po' troppi ed evidenti, ma è facilissimo eseguire errori di battitura mi capitano spesso anche a me, ti capisco.
Sai perchè io ho detto che la punizione per me doveva essere eseguita a Ponyville? Per questi motivi:
1) è stato a Ponyville che TS per colpa della sua magia ha fatto prima litigare di brutto, AB, SB e SC e poi ha coinvolto tutti i cittadini e anche i pegasus con il pericolo di nuovo di rompere di nuovo la statua di Discord, già che c'è discordia e di solito il castigo viene applicato dove è stata commessa la colpa
2) secondo me c'è più vergogna per una pony di liceo che sa tutto ed esssere costretta per castigo ad andare in giro con un grembiule per le strade dove tutti i cittadini sanno chi sei perchè costretta ha frequentare una scuola che non dovresti frequentare per punizione, invece che a Canterlot che anche se vai in giro per le strade non ti vergogni perchè tanto non ti conosce nessuno se non i genitori, Celestia, Luna e pochi altri che è rarissimo che gli incontri
3) secondo me è più umiliante per chi vuole studiare magia, frequentare scuole normali dato che ha fatto litigare pony puledrini normali, e non la sua amata magia, dove facilmente insegnano ai puledrini non solo, matematica, lingua o altro ma anche lavori manuali che sappiamo benissimo che TS non è di sua natura eseguire questi lavori, vedasi come quando ha tentato di costruire un nido per un uccellino, un vero e proprio disastro XD, perchè vedi il castigo di solito viene dato ciò che il castigato non ama o non sa eseguire e per TS ciò che non sa eseguire è il lavoro manuale e ciò che non ama e l'istruzione senza poter eseguire la sua amata magia.

Con il capitolo tre, come ho detto prima di questo spoiler mi hai fatto ridere forse però hai un pochino, solo un pochino esagerato con certi dettagli un po' bizzarri ma fa lo stesso
A due piccolezze, la prima guarda che Canterlot non è una città malfamata come la descrivi tu, anzi è la città capitale più bella ed elegante di Equestria dove abitano pony molto snob, figurati che accetterebbero nella loro nobilissima e bellissima città un asilo così decadente e la seconda guarda che i genitori di TS sono una nobilissima famiglia di Equestria, quindi sono pony snob, uguali ai cittadini di Canterlot, quindi non credo che abitano in quel edificio che hai descritto tu, quei edifici che hai descritto mi sembrano più adatti al paese di Ponyville dove i pony sono tutti nudi, compreso il sindaco che ha solo il colletto della camicia e la cravatta o il fiocco, se mi ricordo bene, ahi ahi la memoria, mentre a Canterlot i pony sono tutti vestiti ad esclusione per chi fa lavori manuali, sì mi sa che ti sei dimenticato questi dettagli.
Scusami se ti ho disturbato per le mie c...te
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Si richiede pregando alla Hasbro che nella stagione 5 le Mane6 rimangono Rainbow Power

C'è una nuova serie Filly Funtasia
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda NoxNoctis » 19/07/2013, 16:48

Uragano ha scritto:Mi ha fatto molto ROFL ROFL ROFL con il capiitolo 3.
Io ora ho molto desiderio di chiaccherare ma lo metto nello spoiler:
Ti avviso che è meglio che rileggi tutti e tre i capitoli e correggi gli errori di battitura sono un po' troppi ed evidenti, ma è facilissimo eseguire errori di battitura mi capitano spesso anche a me, ti capisco.
Sai perchè io ho detto che la punizione per me doveva essere eseguita a Ponyville? Per questi motivi:
1) è stato a Ponyville che TS per colpa della sua magia ha fatto prima litigare di brutto, AB, SB e SC e poi ha coinvolto tutti i cittadini e anche i pegasus con il pericolo di rompere di nuovo la statua di Discord, già che c'è discordia e di solito il castigo viene applicato dove è stata commessa la colpa
2) secondo me c'è più vergogna per una pony di liceo che sa tutto ed esssere costretta per castigo ad andare in giro con un grembiule per le strade dove tutti i cittadini sanno chi sei perchè costretta ha frequentare una scuola che non dovresti frequentare per punizione, invece che a Canterlot che anche se vai in giro per le strade non ti vergogni perchè tanto non ti conosce nessuno se non i genitori, Celestia, Luna e pochi altri che è rarissimo che gli incontri
3) secondo me è più umiliante per chi vuole studiare magia, frequentare scuole normali dato che ha fatto litigare pony puledrini normali, e non la sua amata magia, dove facilmente insegnano ai puledrini non solo, matematica, lingua o altro ma anche lavori manuali che sappiamo benissimo che TS non è di sua natura eseguire questi lavori, vedasi come quando ha tentato di costruire un nido per un uccellino, un vero e proprio disastro XD, perchè vedi il castigo di solito viene dato ciò che il castigato non ama o non sa eseguire e per TS ciò che non sa eseguire è il lavoro manuale e ciò che non ama e l'istruzione senza poter eseguire la sua amata magia.

Con il capitolo tre, come ho detto prima di questo spoiler mi hai fatto ridere forse però hai un pochino, solo un pochino esagerato con certi dettagli un po' bizzarri ma fa lo stesso
A due piccolezze, la prima guarda che Canterlot non è una città malfamata come la descrivi tu, anzi è la città capitale più bella ed elegante di Equestria dove abitano pony molto snob, figurati che accetterebbero nella loro nobilissima e bellissima città un asilo così decadente e la seconda guarda che i genitori di TS sono una nobilissima famiglia di Equestria, quindi sono pony snob, uguali ai cittadini di Canterlot, quindi non credo che abitano in quel edificio che hai descritto tu, quei edifici che hai descritto mi sembrano più adatti al paese di Ponyville dove i pony sono tutti nudi, compreso il sindaco che ha solo il colletto della camicia e la cravatta o il fiocco, se mi ricordo bene, ahi ahi la memoria, mentre a Canterlot i pony sono tutti vestiti ad esclusione per chi fa lavori manuali, sì mi sa che ti sei dimenticato questi dettagli.
Scusami se ti ho disturbato per le mie c...te



1 Incrinare la statua di Discord ? Ne dubito, considerando il luogo dove è avvenuto.

2 Ciò non toglie che la gente potrebbe guardarti MOLTO storto

3 Peccato che la punizione fa leva su quello che Twilight teme, non su quello che non sa fare (anche perchè quello sarebbe un addestrameno alle arti manuali, e non credo che sia l' effetto desiderato da Celestia): Twilight teme di tornare indietro in termini di conoscenza E dover sare al passo con gli altri . Per una che è sempre stata più meno sempre un passo avanti, perdere i poteri e reimpararli allo stesso ritmo dei puledri che non li hanno mai usati, questo è un incubo.

4 Dando per scontato che Canterlot non abbia una periferia povera. Il che mi sembra stupido.
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda NoxNoctis » 20/07/2013, 19:59

Capitolo 4 !
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda Uragano » 22/07/2013, 21:36

NoxNoctis ha scritto:"Lesson Zero" è stato, per molti, il momento in cui i nostri pony preferiti hanno, metaforicamente, ottenuto la barba, grazie alla trama che stabiliva che Twilight non aveva più il dovere di spedire lettere a Celestia ogni settimana.
Ma che sarebbe successo se Celestia fosse stata meno incline al perdono, magari perchè gli hanno finito la torta ? E se, oltre a mancare di perdono, ottenesse pure un senso dell' umorismo sadico ? Scopritelo !


Capitolo 1
Ponyville era in sommossa: pony di terra ed unicorni creavano una calca spaventosamente grande, travolgendo e schiacciando tutti quelli abbastanza sfortunati da essere nel mezzo; mentre i peasi volavano in una formazione compatta, e ogni tanto planavano verso terra, in cerca della loro preda.

Tale preda era uno stallone rosso con una bambola di pezza da quattro soldi in bocca: anche lo stallone, come tutti, era più che determinato a tenersi la bambola, anche a costo di andare contro le due centinaia di pony che abitavano il paesino.

Twilight guardava con orrore la scena davanti a sé, poiché sapeva che la causa scatenante era proprio lei stessa: infatti, quello che si era iniziato come un tentativo di creazione di un “problema d' amicizia” attraverso l' uso di un incatesimo “Mi serve, lo voglio”; una vecchia bambola di pezza del suo lontano passato; e tre riluttanti puledrine in età scolare, si era trasformato in una specie di guerra civile senza spargimenti di sangue per il possesso di tale bambola.

Poiché Twilight guardava stupefatta il casino che ella aveva combinato con così pochi ingredienti, ella non notò la presenza di cinque sagome nascoste dalla polvere che correvano nella direzione opposta alla folla.

Tali sagome si rivelarono poi essere le cinque amiche di Twiligth che, per qualche motivo strambo, non erano state coinvolte dalla follia generale che serpeggiava per il resto della cittadina.

Rainbow Dash fu la prima a raggiungere la spaventata Twilgiht:

“Twilgith ! Cosa sta succednedo ? Sembra che l' intera città sia diventata follemente innamorata di quella bambola di scarssissimo valore ! Ne sai qualcosa ?”

“Sì, ne so qualcosa, perchè è colpa mia: ho provato a creare un “problema d' amicizia” per la mia lettera settimanale alla Principessa Celestia, cosa che mi sono scordata di fare nei giorni passati.
Per fare ciò, mi snon servita di una bambola di pezza sacrificabile, di un incantesimo di controllo mentale limitato e delle Cutie Mark Crusaders: infatti, dopo essermi appostata in un cespuglio, le ho salutate, le o offerto la bambola che, come previsto non hanno accolto bene; poi ho incantato la bambola per farle litigare sul possesso del giocattolo, quando però ho provato a separarle, non ci sono riuscita, quindi ho chiesto aiuto a Big Machintosh, che passava di lì per caso, e sembrava non impegnato, di aiutarmi a dividere le tre puledre... mi sono però dimenticata dle fatto che tale bambola avrebbe fatto innamorare qualunque pony che l' avesse vista. Ora, considera il fatto che, inevitabilmente, il nostro stallone avrà visto la bambola, e che quindi ci abbia perso la testa su di essa. Considera che questo stallone abita dalla parte opposta dle paese. Indovina cosa succede, policromatica amica mia.”

Rainbow Dash si grattò il mento, e disse:

“Tutti diventano pazzi per la bambola... comunque, mi sa che sei ossessionata dalle scadenze, Twilight: non è da pony sana di mente fare stè cose”

Twilight Sparkle ignorò il commento:
“Quel che è peggio, è che il Sole sta tramontando: se non si fermano ora, oltre a dover essere punita per la mia lentezza nell' adempeire ai miei doveri, dovrò anche essere punita per quello che ho causato all' intera città !”

Rainbow Dash fece un gesto come per dire che ciò che diceva Twilight non aveva importanza, finse una pernachia, e commentò:

“Cosa vuoi che sia. Se per una votla sei in ritardo, Celestia non ti punirà mica. E poi, anche se fosse, questo caos che hai creato è il minimo che questo paesino ha passato”

La cavalla viola oppose il suo muso a quella dell' amica dallo zoccolo veloce:
“Hai idea di chi stiamo a parlare ? Stiamo parlando della Principessa Celestia, la regnate di questo stato, oltre che dea in terra e mia precettrice: fino ad ora, ho sempre eseguito i suoi ordini al meglio, senza mai deviare, e nel modo più efficiente possibile. Ma se fallisco, anche una sola volta, potrebbe dubitare della mia ubbidienza a lei, e, visto che sono la sua studentessa, potrebbe farmi fare dei test. E se non passo tali test ? Sarò punita, come tutti i cattivi studenti, ad essere bocciata.
Ma Celestia è Celestia, e, per me, potrebbe tranquillamente rompere la legge e rimandarmi... ALL' ASILO DI MAGIA !”

Nella mente della cavalla viola, per la seconda volta nello stesso giorno, apparve l' immagine di lei, seduta al centro di una classe piena di puledrine e puledrini, osservanti lei e rinfacciando a Twilight il suo fallimento.

Nel frattempo, anche le altre erano arrivate, e sembravano preoccupatissime per Twilight Sparkle, ma non spiccicarono parola, poiché notavano che la loro amica viola stava fissando il cielo: temevano che, parlando a lei, potessero disturbare qualcosa di importante.

Poco dopo, un lampo di luce si spanse dal mezzo della radura in cui c' era la rissa fra cittadini: da tale lampo, uscì una voce solenne:

“TWILIGHT SPARKLE !”

La voce era ben riconoscibile: era la voce di Celestia: la sua voce non era la sua usuale voce tranquilla, ma era una voce piena di rabbia e fastidio verso qualcosa...

L' apparizione della dea solare bloccò per pochi secondi il pestaggio fra pony, permettendo così a Celesti di separare la calca, e togliere l' incantesimo che impregnava la bambola.

Fatto ciò, i pony, prima pronti a tutto per ottenere quell' ammasso di tela sfatta, ora guardavano tale massa con indifferenza o disgusto.

Dopo pochi minuti di imbrazzante staticità, tutti se ne andarono, meno che Twilight, le sue amiche, e Celestia.

La principessa scese a terra, sollevando un polverone, poi s' avvicinò a Twilight, e disse lei con voce severa:

“Twilgiht, presentati nella tua biblioteca: dobbiamo parlare”

Twilgith semplicemente annuì, e cominciò ad avviarsi: nel mentre che lo faceva, la cavalla viola disse alle sue amiche:

“Addio.. se avete ancora il fegao di salutarmi, mi troverete all' Asilo di Magia, a Canterlot, dove sono nata”, poi se ne andò verso la sua destinazione.


Le cinque amiche si fissarono negli occhi, indecise sul da farsi: fare da avvocato davanti a una dea per la loro amica, o lasciarla al suo destino, certe che non le accadrà nulla ?

Silenziosamente, le cinque cavalle votarono tutte per far finta di nulla, e si sciolsero.



Poco dopo, dentro la liberia, Twilight sentiva un nodo in gola: stava per incontrare la sua precettrice, fra l' altro arrabbiata, e temeva la pena che stava per ricevere, perchè certa che Celestia non si sarebbe data limiti per assegnarla.

Sospirando, Twilight salì le scale, e vide davanti a sé una Celestia in piedi al centro della stanza, con degli occhi pieni di rabbia, e un ghigno maligno sulla sua faccia.

Twilight si prostò davnait a lei, e disse:

“Mi dispiace per quello che ho fatto, mi disiace per il mio ritardo”

Celestia la guardò negli occhi, e disse:

“Il ritardo ? Non è quello che ha causato la mia ira. E' la tua reazionealla scoperta di essere in ritardo: invece di saltare alla settimana successiva, magari allegando delle scuse, hai cercato in tutti i modi di ottenere un problema in un giorno che, altrimenti, sarebbe staot senza problemi per tutti.

No: hai dovuto invece utilizzare delle puledre innocenti, e i tuoi compaesani, per cercare di ottenere ciò che volevi. Ciò è segno di totale assenza di saggezza, Twilight, ed io ho per te il giusto contrappasso”

Twiligth cominciò a sudare freddo, e a pregare che non fosse quello che pensava.

“Twilight Sparkle, da domani fino all' anno prossimo, sarai alunna della classe 'Giardino Pensile' all' Asilo di Magia 'Piccole Meraviglie del Mondo'. Per ovviare al fatto che saresti più che capace di farti riassegnare all' Università Magica, sarai privata dei tuoi poteri, se si eccettuano i poteri più basilari.”

Il cuore di Twiligth Sparkle si fermò: era stata spedita all' Asilo di Magia ?

Davvero ?

Era davvero accaduto, l' Elemento della Magia, spedito a frequentare l' Asilo di Magia ?

La testa dell' unicorno viola si divise in due parti: la parte che si rassegnava, e quella che diceva di rispondere a Celestia, e dimostrargli che c'è una ragione per cui i Portatori degl iElementi della Magia passati erano spesso “suicidati” e non “riassegnati”...

Alla fine, in Twilight prevalse la parte che voleva rassegnarsi al suo fato: non poteva sfidare a duello Celestia, e, dopotutto, la dea solare era diventata praticamente la sua bussola morale: se avesse disobbedito ad ella, si sarebbe sentita un verme.

Allora Twilight chiamo Spike, disse ad egli di preparare a lei le valigie, e che, dopo tale compito, egli era in vacanza per un anno.

Spike fece tutto ciò con grande piacere, prima di notare che la sua gioia feriva Twilight nel profondo.


Capitolo 2
Il giorno dopo, Twilight si svegliò alle sei del mattino, pronta a tornare nella casa dei genitori, visto che ora la usa casa in Ponyville, quasi certamente, sarebbe stata sequestrata fino allo scadere dell' anno di punizione datogli da Celestia.


La cavalla viola scese giù dal letto; prese i suoi ultimi effetti personali presenti in quell' edificio; li mise nell' ultima valigia rimasta vuota; numerò i bagagli; e si preparò per uscire a fare l' ultima colazione che avrebbe fatto quell' anno a Ponyville.

Nel mentre che si posizionava i bagagli sulla schiena, Twilight Sparkle cominciò a pensare a come spiegare il suo vergognoso ritorno alla casa dei genitori.

Dopotutto, Night Light, quando quando Twilight lasciò la casa, diede alla figlia un monile a forma di scudo, con su scritto “O con questo al collo, o con questo fra gli zoccoli”.

Il significato ? Twilight doveva tornare a casa gloriosa, o morta.

Non tornare sconfitta, o con le prove che, in un momento di follia, Celestia aveva scelto la peggiore fra i possibili candidati.

Ed invece, per un errore di valutazione; e la sua eccessiva paranoia, Twilight era ora costretta a tornare alla sua casa di Canterlot: di sicuro, suo padre non avrebbe esitato a staccarle gli arti giuntura per giuntura; osso per osso; pelo per pelo.

Ma cos' altro poeva fare Twilight, se non accettare le cose così come erano ? Il suo scarso patrimonio non era abbastanza per affittare una casa decente a Canterlot, città famosa per la più costosa in assoluto; qualcuno sarebbe finito male, se avesse ospitato Twilight in casa senza mandarla a scontare la sua pena... l' unica soluzione era andare dai genitori.

Quando Twiligh ebbe finito di pensare a ciò, si accorse che, nel frattempo, mentre camminava senza pensare, aveva calpestato e demolito, nell' ordine: una bancarella gestita da un contadino pony in preda ai fumi dell' alcool mattutini, e che, dopo una gigantesca lotta con due commercianti vicini, tirava bestemmie dirette a tutto ciò che è ed era santo; un malcapitato puledro, tnato distratto quanto fragile fisicamente; innumerevoli lucertole... ora l' unicorno viola si trovava a camminare sul posto contro il campanile, come se volesse spostare la struttura a testate.

Twilight sospirò, guardò l' orologio, e vide che mancava poco alla partenza del treno.

E così Twilight andò alla stazione, comprò il biglietto, e salì sul treno da poco arrivato.


L' unicorno punito si mise sul primo posto che riuscì a trovare sul treno, e tornò ai suoi pensire riguardo quello che sarebbe accaduto in casa sua, e all' esterno, una volta scoprto il motivo per cui l' il portatore Elemento della Magia si era staccato dagli altri cinque.


Dopo circa cinque ore di treno, Twilight Sparkle arrivò a destinazione: ella prese le valigie, le scaricò, e si avviò verso la sua casa originale che, grazie al cielo, era locata vicino alla stazione, ed piuttosto riconoscibile, grazie al suo desgin da “baracca di lamiera in cemento”, un' architettura decisamente molto più brutta delle sinuose spirali che in genere abitavano la capitale.

E così l' unicorno viola passeggiò per le strade che aveva percorso come piccola puledra, in circostanze molo più amene.

Le sporadiche case, tutte villette a due piani con cancello ? Uguali a prima.

La strada lastricata con pietra grigia e bianaca levigata ? Identica a prima.

Il campetto da calcio vicino alla sua casa ? Uguale a prima, se si eccettua la presenza di qualche erbaccia in più.

Le poche differenze consistevano nella conversione di una villetta scrausa in caserma della Polizia Militare; e di piccolo monumento di significato ignoto, eretto nel mezzo di un campo di oppio selvatico.

Mentre Twilight camminava, ella si sentiva depressa: così tanto tempo... e così pochi cambiamenti da quando era riuscita a farsi infilare nell' Accademia. Sembrava che il tempo si fosse fermato apposta laggiù, solo per tornare a scorrere ancora solo quando Twilight Sparkle sarebbe tornata casa, poiché sfrattata, e condannata a ripetere la sua fase più buia.

Dopo un po' di camminare, l' unicorno castigato arrivò davanti al cancello di casa sua: sospirando, Twilight suonò il cmpanello di ottone.

Dopo poco, un urletto di gioa arrivò, e una grigia aura parì il cancello, e, poco dopo, una cavalla gragia, vestita come una serva, si avvcinò al cancello, e disse:

“Twilight ! Quanto tempo è passato dall' ultima volta che ti ho vista ! Cosa ti riporta a casa”

La cavalla viola sorrise amaramente alla cavalla gragia, e disse:

“Ciao, Sedula Serva. Purtroppo ciò che mi conduce qui non è qualcosa di positivo”

Sedula disse:

“Oh, mi dispiace. Avanti, vieni in casa, così puoi parlarne con me: magari ti puoi rilassare”

Twilight Sparkle annuì, e seguì la cavalla gragia in casa .

L' iterno della casa era... diverso da come se lo ricordava: a Twilight non gli era mai risultato che le pareti avessero nicchie con statue crisoelefantine di pony all' interno; né che ci fossero un po' dappertutto piatti decorativi con varie decorazioni.

Ma quello non erail primo pensiero che passò perl a testa di Twilight: infatti, da una stanza adiacente l' ingresso, un unicorno blu uscì, e disse:

“Twilight ! Figlia mia ! Sei tornata ! Come mai sei qui? Sei in licenza dai tuoi studi ?”

L' unicorno viola sospirò: se doveva farlo, lo avrebbe detto in maniera leggera.

Così Twilight, mentre veniva strizzata da suo padre, disse:

“Sì, sono in licenza dia miei studi...”

Ilp adre di Twilight smise di abbracciarla, e la guardò negli occhi, dicendole:

“Però ?”

L' unicorno viola sospirò:

“Perchè la Principessa Celestia, dopo un incidente riguardante una bambola di pezza; la mia ossessione per l' ordine; tre puledre in età scolastica; un incantesimo di controllo mentale; e un' intera cittadina; he deciso di punirmi attraverso la bocciatura”

Night Light guardò storto Twilight:

“La bocciatura ? Ma se sei fuori dal sistema scolastico !”

“Appunto. La Principessa Celestia ha pensato bene di mandarmi all' altro estremo di 'fuori dal sistema scolastico'. Se io sono fuori perchè l' ho terminato...”

Il padre continuò per la violacea figlia:

“Quind ti ha rispedito all' Asilo di Magia.”

Seguirono cinque minuti di silenzio, in cui Night Light cominciò a respirare in modo sempre più rapido, fino a qaundo non esplose in un:

“MI STAI QUINDI DICENDO CHE DEVO PAGARTI ALTRI DICIOTTO ANNI DI STUDIO E DI VITTO PERCHE' NON HAI SAPUTO CONTROLLARE UN TUO ISTINTO ?”

Twilight annuì.

Poco dopo, il salotto andò in fiamme.


Capitolo 3
Quando il salotto fu finalmente spento dagli sforzi combinati di Sedula e Twilight, l' unicorno viola disse al suo padre blu ansimente, e con la cosa mezza bruciata:

“Ascolta, padre, hai capito male...”

Il padre grugnì, e disse:

“Capito male cosa ? Celestia ti ha detto che dovrai rifare tutto il percorso scolastico dall' inizio, Asilo compreso. Questo è tutto. E ti ha pure sfrattato”

Twilight Sparkle si mise lo zoccolo destro sulla faccia, e disse:

“Padre, Celestia non mi ha punito facendomi ricominciare tutto il percorso: mi ha punito rispedendomi per un solo anno all' Asilo di Magia”


Night Light sospirò di sollievo, e disse:

“Oh, ok. Non sono comunque contento per quello che è successo, ma almeno non dovrò ri-affittare per diciotto anni quel cavolo di appartamento in centro città. Però potrei ri-affitarlo per qualche mese. Ma ora non è il momento: vai a sfare le valigie nella camera degli ospiti ricavata dalla tua vecchia stanza, poi se ne parla.”

La cavalla viola annuì, e salì le scale, verso la camera indicatagli dal padre.

Una volta salite le scale di pietra che portavano al piano superiore, e aver passato la camera dei suoi genitori, Twilight finalmente giunse nella stanza degli ospiti/la sua camera riconvertita.

La “stanza degli ospiti” era, in realtà, uno stanzino gigantesco per tappeti; coperti; cuscini e tutto il resto: in mezzo alla stanza, c' era un letto in ferro arrugginito, e un materasso ad acqua, facendo già capire che i genitori non apprezzavano molto gli ospiti dormienti in casa loro; sul soffitto, c' era steso un tappeto in pura lana d' alpaca delle Mordanti, assieme a dieci stracci gocciolanti d' acqua; sul muro destro, un armadio con le ante sfondate, e una massa informe di vestiti, lenzuoli, coperte e copricuscini; il letto aveva un cesto pieno di panni sopra di esso.

La maniglia interna della porta stessa era un attaccapanni.

Mentre Twilight sfaceva le valigie, si domndava dove accidenti erano stati messi tutti quei panni, quando ella abitava in quella stanza, e per quale motivo demente la stanza era ridotta in quel modo.

Forse Sedula pensava che, non avendo più fra i piedi una bamboretta ossessionata con l' ordine, non dovesse più proccuparsi di come piazzava i vestiti, né dove, e che doveva recuperare tutto il disordine che non aveva fatto in passato.

Forse i genitori volevano dimenticarsi quello che era stata Twilight in passato, e seppellire la stanza che la rappresentava di più, la sua, in panni.

O semplicemente non c'era più spazio in lavanderia, per quanto assurdo potesse sembrare assurdo.

Appena sfatte le valigie, nella camera entrò una figura bianca e viola, tale figura disse con voce gioiosa:

“Oh, ciao, mia bambina ! Sei tornata finalmente !”

Twilight sentì una delle sue vene sul collo tendesi come quelle di un violino, mentre tentava di stare calma, dicendo:

“Madre, questo non è il momento opportuno per chiamarmi 'bambina', sopratutto dopo quello che è successo !”

La madre mostrò genuino shock:

“E perchè mai ?”

“Non lo so... magari perchè sono stata punita A RIFARMI UN ANNO INTERO ALL' ASILO DI MAGIA, CON QUELLI CHE SONO IN MODO LEGITTIMO LI' PER IMPARARE, MENTRE IO SONO COSTRETTA A SEGUIRE, ED ANDARE AL LORO PASSO , QUANDO ERO ABITUATA A FARE MOLTO DI PIU' ?”

Twilight Velvet commentò:

“Su, Twilight, guarda il lato positivo, ti potrai rilassare !”

“RILASSARE ? Velvet, proca vacca, sono la tua stessa carne, e ancora non sai che se non ho un piano preciso da seguire, io divento pazza ? O forse ti sei scordata di quando tornasti tardi dal tuo lavoro, ed io stavo girando in tondo alla casa perchè erao passati venti minuti dall' ora di cena programmata ? O quando quasi ammazzati Shining in un attacco di nervi, poiché avevi ciccato la mia usuale ora di risveglio ?”


La madre di Twilight scosse lo zoccolo:

“Oh, andiamo, che sarà mai, tutto per riaverti qui per un anno !”

Twilight cominciava ad avere istinti matricidi, ma li trattenne per il momento, e semplicemente scese nella sala da pranzo a mangiare; e poi tornare in camera suap er riordinarla.

Unico problema.

Visto che i suoi poteri erano stati indeboli ai livelli di un puledro di cinque anni, Twilight si ritrovò a faticare moltissimo, per sollevare con la magia ogni oggetto e, dopo tre tappeti gettati a terra; e una maniglia divelta, Twilight decise di fare tutto senza magia: in cinque ore, la camera era in condizioni decenti, non adatta ad ospitare pony di rilievo, ma abbastanza da non dare all' unicorno viola l' impressione di dormire in una lavanderia a gettoni; o in un ripostiglio di un albergo.

Finita la risistemazione della camera, Twilight si mise a fare una lista delle cose da fare per il giorno dopo.

Scritta a bocca.


Visto che l' unicorno punito non c' era abituato, il risultato fu pessimo: la scrittura sembrava quello di un elefente ubriaco; e dentro la bocca di Twilight rimase un distinto sapore di grafite.

Visto che il risultato era inoddisfacente, la cavalla violacea si arrese, e decise di tenere tutto a mente, e pregare che una delle serve della casa fosse disposta a perdere qualche minuto a scrivere la sua lista di cose da fare.


Poi, l' unicorno viola si apprestò a terminare la giornata con un leggero pasto; e una veloce lettura a letto, per poi chiudere gli occhi, in attea di quello che sarebbe successo l' indomani.



Il giorno dopo, Twilight Sparkle si svegliò alle sette del mattino, e guardò attorno sé l' ambiente.

No, non aveva sognato tutto: era davvero a casa sua, e stava davvero per frequentare l' Asilo di Magia per un anno.

Sospirando, Twilight Sparkle scese dal letto, e notò ai piedi del letto una piccola pila pila vestiti, il cui colore non era determinabile, nella penombra della stanza.

Twiligh alzò dal letto, e tirò a fatica le tapparelle con i suoi zoccoli, poi si voltò verso la pila di vestiti, e vide che era una specie di grembiule nero tarlato, con tanto di fiocchetti rosa scoloriti e mezzi scuciti qua e là.

Sul foglio c' era spiegato che Twilight si sarebbe dovuta presentare all' Asilo vestita con il grembiule, e che quello che aveva davanti era stato ricavato dal suo vecchio, unito con una tenda nera .

Alla visione dle biglietto, e del vestito, la cavalla viola non sapeva se staccare la testa dei genitori con un morso; ribellarsi a Celestia, e dirgli che non gli ne importava niente dei suoi finaziamenti; o semplicemente sopportare quell' anno, per quanto imbarazzante potesse essere, e sperare in un' amnistia.

Twilight optò per la terza: si mise il grembiule, scese, magniò in fretta e furia qualche biscotto e bevve del latte, poi si avviò da sola verso il luogo doveva avrebbe scontato la sua condanna, sperando di evitare ulteriori commenti dai genitori.

Dopo circa mezz' ora di trotto, Twilight arrivò a destinazione.

L' edificio che ospitava l' Asilo non poteva essere più distinguibile di così, in mezzo a una città che si estendeva in altezza; ed era famosa per i colori delle spirali: l' edificio era un quadrato grigio, basso, con un cancello probabilmente rubato da una base militare, a causa degli evidenti sbalzi e delle ammaccature, e dei muri che, se potessero parlare, parlerebbero come un vecchio artista fumatore di pacchetti e pacchetti di sigarette al giorno.

Appena vicina al cancello, Twilight fu accolta da un pony di terra marrone custode: quest' ultimo, dopo essersi fatto scappare una risatina, di fronte all' orrendo spettacolo di Twilight Sparkle in grebiule stracciato entrare nel cortile, disse:

“Signorina, che cosa ci sta a fare qui ?”

L' unicorno viola, sospirando, rispose:

“Sono qui perchè ho l' obbligo di frequentare l' istutuzione all' interno dell' edificio.

Non ho qui con me le prove, ma sono certa che i docenti sono già al corrente della mia presenza in una delle loro classi”

Il custode annuì, e disse:

“Anche se ho capito solo quattro parole, credo di aver inteso il messaggio. Entra allora, se in ritardo”

A Twilight gli si fermò il cuore per pochi secondi: è stata tardap er due volte di seguito.

Come si può rendere peggiroe una situazione simile ?

Ma l' unicorno viola, capendo che perdere la testa non sarebbe servito a nulla, evitò di pensarci troppo, ed entrò.

L' interno della sua “prigione” strideva in modo notevole con l' aspetto esterno: i colori; le immagini; i cartelloni... sembrava il Carnevale di Biadeggio fatto edificio, e, per qualche motivo, tutto quel colore rese leggermente meno nervosa Twilight.

Dopo un paio di minuti di girovagare, infine, la cavalla punita trovò la sua “cella”, contrassegnata dal disegno stilizzato di un giardino rigoglioso.

Twilight aprì lentamente la porta, e quello che vide, o meglio, sentì col naso non fu piacevole.

Urina.

Sterco.

Questi due maleodori fecero quasi vomitare Twilight, e le fecero capire che era accaduto lo scenario peggiore possibile per lei.

Una classe di un Asilo di Magia diviso in termini di abilità magiaca, come un tempo; invece che per età, come nuovo ordinamento.

Certo, in genere i livelli di potere erano, a cosa normali, equivalenti fra ipuledri della stessa età.

Ma, quando un puledro di tre anni aveva le capacità di uno di cinque, o addirittura di sei, come Twilight, questo significava che, spesso, talepuledro mancava di controllo... proprio lì.

I risultati erano ovvi.

E, visto che Twilight l' aveva prvato sulla sua pelle, aveva sperato in modo ardente che tale situazione non si fosse presentata.

Chiaramente, la Fortuna quel giorno ce l' aveva con la povera cavalla.

La reazione di Twilight fu subito recepita dalla sorvegliante presente, che disse ai bambini di stare buoni, nel mentre che si occupava di calmare una disturbata cavalla che, in linea teorica, non doveva essere lì.


Capitolo 4

[La sorvegliante, un unicorno rosa chiaro e criniera gialla, si avvicinò a Twilight, e chiese:

“Quindi... tu sei Sparkle Twilight, giusto ?”

Twilight annuì.

“Bene, sarò onesta con te: farai bene ad abituarti a questo odore, perchè ormai le pareti ne sono impregnate. “

Twilight Sparkle rotò gli occhi, e disse “E ti pareva... vabbè, speriamo che quantomeno abbiano qualche neurone sano, e un po' di tatto”

L' ultimo punto sembra quello più improbabile, agli occhi della cavalla.

Appena all' interno, la cavalla fu salutata dagli occhi curiosi dei puledri presenti, e la sorvegliante disse ai giovini lì presenti di salutare Twilight Sparkle come nuova compagna dell' anno.

Pochi saluti, e molte domande, sorsero dal gruppo di puledri:

“Come mai sei qui ?”

“Chi ti ha portato ui ?”

“Perchè hai un vestito così devastato ?”

“Perchè sei abbattuta ?”

Tante domande sensate, poco tempo per rispondere.

Twilight decise di lasciare la situazione in mano alla maestra, e vedere che tirava fuori, se una pessima scusa per la sua presenza, o la cristallina verità.

L' unicorno rosa si schiarì la voce:

“La vostra nuova compagna Twilight è un caso... particolare.

E' un pony grande che, a causa di un suo errore in un' altra città, è stato spedito a fare un anno qui, all' Asilo di Magia.

Avete l' autorizzazzione di tratarla come un di voi”

Twilight maledì sottovoce il giorno in cui aveva deciso di perdere la testa per una lettera.

L' unicorno maestra continuò a parlare ancora per un po', poi disse ai puledri presenti di tornare al loro caos ordinario, prima dell' inizio di qualche lezione vera e propria.

Nel mentre che Twilight tentava di infilarsi nella mischia, e cercava un modo per nascondersi, la cavalla si ritrovò con il grebiule tirato da buona parte dei puledri, i quali insistevano a sapere come ci era arrivata lì.

Twilight rispose ad ogni domanda con:

“A causa di un errore di valutazione, e un mio ritardo, le autorità hanno deciso che io, in quanto mancante di saggezza, debba essere spedita in un luogo più adatto alla mia savietà. Cioè qui.”

Alcuni puledri chiesero il significato delle parole di Twilight.

Altri annuirono senza commenti.


Altri ancora, invece, cominciarono a ridacchiare, e a commentare malignamente sullo stato di Twilight, spaziando da domande che erano, incredibilmente, considerata l' età di chi insultava, retoriche sull' intelligenza di Twilight; fino a canti di presa di giro puri e semplici, passando per commenti sull' età delle cavalla viola castigata.

“Twilight, dimmi: se tu frequenti ancora l' Asilo, come accidenti hai fatto a diventare lo Studente di Celestia ? Hai vinto la carica giocando a campana con gli altri studenti ?”

“Sei un unicorno, sei un adulto, e non sai nemmeno sollevare un sassolino con la magia ?”

“Ehi, ciuccia, sai giocare a 'Indovina Chi ?' ? Ah, giusto, sai a malapena distinguere il tuo corno da un bruco”

Queste erano solo alcune frasi che la cavalla viola, con fatica, riuscì a percepire dalla folla di puledri.

Poco dopo, la sorvegliante chiamò a rapporto tutti per una prima lezione su come sollevare oggetti.

Twilight sospirò, e pregò che i suoi sforzi non le devastassero il colon.




Nel frattanto, a Ponyville


Le cinque ex-amiche di Twilight erano riunite nel granaio della famiglia Apple, per discutere sugli eventi dei giorni passati giranti attorno a Twilight, il passaggio di propietà della Biblioteca a una cavalla di nome Mens Clara, e lo sfratto di Spike.

Applejack, dopo aver radunato le amiche, le fece sedere, e disse:

“Bene ragasse, mi avete detto di chiamarve per discutere en la mi propietà. Quale è l' argomento ?”


Rarity disse:

“La sprizione di Twilight. Da quanto racconta Spike che, faccio notare, è da giorni che dorme all' interno dei miei bidoni della spazzatura, appestando la mia casa quando entra in cerca di cibo; la nostra amica Twilight Sparkle ha abbandonato la città...”

Rainbow Dash guardò turbata Rarity, mentre Pinkie Pie, con voce insolitamente triste, disse:

“Twilight ha lasciato la città senza salutarmi ? Perchè ?”

“Cause di forza maggiore, dice Spike”

“Cause di forza maggiore ? Quale forza maggiore ? Non ho visto un nanetto verde armato di armi ronzanti e luminose, cavalcare un' Ursam Maiorem in città ! “


Rarity guardò Pinkie come se quest' ultima avesse appena spento il Sole ruttando, e commentò:

“E questo che c' entra, Pinkie ? In ogni caso, no, 'cause di forza maggiore' in genere indica doveri statali, malattie....”

Fluttershy disse senza preavviso con la sua classica voce bassa:

“Twilight Sparkle è malata gravemente, e ha dovuto abbandonare la casa ? Oh, poveretta”

Applejack fece facehoof, mentre Rarity, sospirando:

“No, Fluttershy, non è malata, altrimenti non avrebbe abbandonato casa sua, né avrebbe sfrattato Spike. Credo che piuttosto sia coinvolta in un affare statale. La domanda è: di che si tratta questo affare statale, tale da richiedere la sola presenza di Twilight ? Qualcosa che ha a che fare con i suoi studi ?”

Rainbow Dash domandò:

“Allenamento fisico, per rendere la secchiona che è un poco meno fragile ?”

Fluttershy mormorò qualcosa di intraducibile che nessuno si disturbò a tradurre.

Applejack chiese:

“Idiosie burocratiche che riguardano solo lei ?”

Pinkie Pie, al solito, domandò se magari Twiligh stesse organizzando un gigantesco party a sorpresa per tutte e cinque.

Poi le Mane 5 cominciarono a discutere riguardo quale era l'ipotesi più probabili, fino a quando Applejack non propose la cosa più semplice:

“Ascoltate, se continuiamo a discutere così, non sapremo mai il fato di Twilight, quindi è meglio che si chieda al pony più vicino a lei...”

Rainbow Dash disse scocciata:

“E cioè ?”


Applejack sorrise.

“Spike”

Rarity balzò all' indietro:

“Chiedre a Spike ? No ! Ormai egli puzza di toast bruciato marcio, e pompelmo secco, tutti pezzi provenienti dai disastri di Sweetie Belle. Voi potete andare, io non vengo. E poi, come siete certe di sapere la verità ?”

Pinkie Pie disse:

“Non lo so, ma sono certa che riuscirò a farlo parlare !”


Altra stonefic, questa un pochino più stagionata, ma sempre buona. Gustatevela !


Bello il capitolo 4:
A meno male, finalmente si sono svegliate le amiche, e si preoccupano dove è finita la sua amica? Sì alla buon'ora, buongiorno, certo meglio tardi che mai, a me sembrano, nella tua storia che tarde e indietro ha capire sono le amiche di TS e non TS (scusami lo so pessima battuta, ma mi piaceva farla e lo fatta lo stesso)
TS infatti ha detto nel tuo primo capitolo di andarla a trovare se le sue amiche avevano il coraggio a Canterlot all'asilo di Magia, ahi ahi se non si sta attenti quando una parla.... adesso sono curioso cosa faranno le amiche e se riesce ha resistere al castigo poichè ci sono queste possibilità:
1) TS si mette ha studiare come una volta e così facendo, ricordandosi di nuovo tutte le formunle così gli ritornano i poteri, anche se Celestia gli ha annullati e così dopo si vendica di Celestia e dopo appena sei mesi fa di nuovo domanda per essere iscritta di nuovo nella scuola di Celestia
2) TS si adatta e si comporta accettando passivamente il castigo e si comporta e studia solo come se fosse un puledrino e obbediendo alla maestra e certe volte anche se sa sbaglia apposta, tanto sa che e solo un anno e passa presto mandando a "censura" Celestia e la sua punizione
3) TS dopo sei mesi per colpa di aver frequentato l'asilo si ammala gravemente con pericolo addirittura di morte e il motivo della malattia è da attribuire agli sforzi magici che un quasi adulto non è abituato ad eseguire dato che non è un più un puledrino e i muscoli sono magari diversi
4) TS frequenta l'asilo sperando che passi in fretta l'anno e che magari prima o poi le amiche si sveglino e che la aiutino in questa brutta situazione anche se a Canterlot
5) TS frequenta l'asilo per un mese poi manda a "censura" Celestia e il suo castigo, perchè si accontenta di come è, anche se non ha magia cioè una pony disabile e scappa da Canterlot e torna a Ponyville, e vive aiutata dalle amiche o dall'altra disabile SC (si abbiamo scoperto che è disabile) così si aiutano a vicenda e magari sperando che prima o poi arriva un nemico che per batterlo servono gli elementi e voglio vedere cosa fa Celestia e poi continua tu che mi viene da XD
Sono sicuro di non aver indovinato nemmeno una vero?

Scusami se ho un pochino esagerato ma sai stasera avevo tanto desiderio di chiaccherare con qualcuno ciao
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda NoxNoctis » 23/07/2013, 20:24

Capitolo 5 !
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda Oscar95 » 23/07/2013, 21:32

Mamma mia oggi sono in vena di divorare fanfic.

Comunque, parlando di questa:
Letti tutti e 5. Divertente, ma anche terrorizzante se si pensa come Twilight. Non so cosa ci possa essere di più umiliante di essere spediti in un asilo di magia, quando prima si riusciva a fare incantesimi degni di nota, povera Twilight... :( Il padre penso abbia preso un mezzo infarto quando ha temuto di dover ripagare 18 anni di studio, anche se per quel poco che lo conosciamo, neanche io me lo immagino con un simile carattere, ma comunque hai voluto rendere l'idea del padre severo ed hai fatto bene. Ben tramandato il senso di schifo che si prova ad entrare in una classe piena di piccoli che ancora devono imparare a controllare, oltre alla magia, anche gli sfinteri... :ajmerf_big: Resto comunque in attesa dei prossimi capitoli. detto questo però faccio le mie piccole osservazioni:
La punteggiatura è da rivedere un attimo, capisco che gli errori di battitura possono capitare, ma spesso certe parole scritte male rendono difficoltosa la lettura e poco lineare.
Il punto della cena, citi i Wurstel, ma i Pony non mangiano la carne? Oppure vogliamo fare finta che siano wurstel di tofu?Nutella a Equestria? Ottimo :D :D "Piccolo Lucio" di "A me me piac' a nutella" approverà! (casomai non lo sapessi, "A me me piac' a nutella" è una canzone che c'è su Youtube, dove questo piccolo bambino napoletano, un po' cicciottello, canta il suo amore per il dolciume della casa Torinese).


Per il resto, null'altro da eccepire, e resto in'attesa di nuovi capitoli, per vedere come evolverà l'avventura di Twilight nell'asilo di magia!
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda NoxNoctis » 23/07/2013, 21:35

Oscar95 ha scritto:Mamma mia oggi sono in vena di divorare fanfic.

Comunque, parlando di questa:
Letti tutti e 5. Divertente, ma anche terrorizzante se si pensa come Twilight. Non so cosa ci possa essere di più umiliante di essere spediti in un asilo di magia, quando prima si riusciva a fare incantesimi degni di nota, povera Twilight... :( Il padre penso abbia preso un mezzo infarto quando ha temuto di dover ripagare 18 anni di studio, anche se per quel poco che lo conosciamo, neanche io me lo immagino con un simile carattere, ma comunque hai voluto rendere l'idea del padre severo ed hai fatto bene. Ben tramandato il senso di schifo che si prova ad entrare in una classe piena di piccoli che ancora devono imparare a controllare, oltre alla magia, anche gli sfinteri... :ajmerf_big: Resto comunque in attesa dei prossimi capitoli. detto questo però faccio le mie piccole osservazioni:
La punteggiatura è da rivedere un attimo, capisco che gli errori di battitura possono capitare, ma spesso certe parole scritte male rendono difficoltosa la lettura e poco lineare.
Il punto della cena, citi i Wurstel, ma i Pony non mangiano la carne? Oppure vogliamo fare finta che siano wurstel di tofu?Nutella a Equestria? Ottimo :D :D "Piccolo Lucio" di "A me me piac' a nutella" approverà! (casomai non lo sapessi, "A me me piac' a nutella" è una canzone che c'è su Youtube, dove questo piccolo bambino napoletano, un po' cicciottello, canta il suo amore per il dolciume della casa Torinese).


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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda Oscar95 » 23/07/2013, 21:57

NoxNoctis ha scritto:
Oscar95 ha scritto:Mamma mia oggi sono in vena di divorare fanfic.

Comunque, parlando di questa:
Letti tutti e 5. Divertente, ma anche terrorizzante se si pensa come Twilight. Non so cosa ci possa essere di più umiliante di essere spediti in un asilo di magia, quando prima si riusciva a fare incantesimi degni di nota, povera Twilight... :( Il padre penso abbia preso un mezzo infarto quando ha temuto di dover ripagare 18 anni di studio, anche se per quel poco che lo conosciamo, neanche io me lo immagino con un simile carattere, ma comunque hai voluto rendere l'idea del padre severo ed hai fatto bene. Ben tramandato il senso di schifo che si prova ad entrare in una classe piena di piccoli che ancora devono imparare a controllare, oltre alla magia, anche gli sfinteri... :ajmerf_big: Resto comunque in attesa dei prossimi capitoli. detto questo però faccio le mie piccole osservazioni:
La punteggiatura è da rivedere un attimo, capisco che gli errori di battitura possono capitare, ma spesso certe parole scritte male rendono difficoltosa la lettura e poco lineare.
Il punto della cena, citi i Wurstel, ma i Pony non mangiano la carne? Oppure vogliamo fare finta che siano wurstel di tofu?Nutella a Equestria? Ottimo :D :D "Piccolo Lucio" di "A me me piac' a nutella" approverà! (casomai non lo sapessi, "A me me piac' a nutella" è una canzone che c'è su Youtube, dove questo piccolo bambino napoletano, un po' cicciottello, canta il suo amore per il dolciume della casa Torinese).


Per il resto, null'altro da eccepire, e resto in'attesa di nuovi capitoli, per vedere come evolverà l'avventura di Twilight nell'asilo di magia!

I wustel li davo per scontaot di tofu. O funghi. O erba.


In effetti, il wurstel alla fin fine è un insieme di carne macinata, così come può essere carne può essere verdura e chi più ne ha più ne metta...
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda Uragano » 23/07/2013, 23:36

Oscar95 ha scritto:Mamma mia oggi sono in vena di divorare fanfic.

Comunque, parlando di questa:
Letti tutti e 5. Divertente, ma anche terrorizzante se si pensa come Twilight. Non so cosa ci possa essere di più umiliante di essere spediti in un asilo di magia, quando prima si riusciva a fare incantesimi degni di nota, povera Twilight... :( Il padre penso abbia preso un mezzo infarto quando ha temuto di dover ripagare 18 anni di studio, anche se per quel poco che lo conosciamo, neanche io me lo immagino con un simile carattere, ma comunque hai voluto rendere l'idea del padre severo ed hai fatto bene. Ben tramandato il senso di schifo che si prova ad entrare in una classe piena di piccoli che ancora devono imparare a controllare, oltre alla magia, anche gli sfinteri... :ajmerf_big: Resto comunque in attesa dei prossimi capitoli. detto questo però faccio le mie piccole osservazioni:
La punteggiatura è da rivedere un attimo, capisco che gli errori di battitura possono capitare, ma spesso certe parole scritte male rendono difficoltosa la lettura e poco lineare.
Il punto della cena, citi i Wurstel, ma i Pony non mangiano la carne? Oppure vogliamo fare finta che siano wurstel di tofu?Nutella a Equestria? Ottimo :D :D "Piccolo Lucio" di "A me me piac' a nutella" approverà! (casomai non lo sapessi, "A me me piac' a nutella" è una canzone che c'è su Youtube, dove questo piccolo bambino napoletano, un po' cicciottello, canta il suo amore per il dolciume della casa Torinese).


Per il resto, null'altro da eccepire, e resto in'attesa di nuovi capitoli, per vedere come evolverà l'avventura di Twilight nell'asilo di magia!


Ciao, complimenti hai fatto una bella analisi:
Qui la colpa è tutta di Celestia che fa la sadica contro TS in questa fanfic e spedisce per punizione TS in un asilo più sgangherato di Canterlot e qui mi sembra un pochino esagerato, bastava una scuola normale, quelle aperte per tutte le razze di pony, sì come la nostra scuola elementare per capirsi, dato che è anche grande, ma capisco che vuol divertirsi a vedere che la sua preferita TS soffra ed è logico che la manda in un asilo più sgangherato di Canterlot, ma quando è troppo è troppo anche perchè poteva mandarla in un asilo un po' meno sgangherato ma fa lo stesso.
Secondo me il nostro autore, si è dimenticato, che non si può avere il corno indebolito da cinque-sei anni e il cervello da adulto, perchè è il cervello che comanda tutto compreso il corno e non l'opposto.
Se fosse come dice il nostro autore, come fa TS se ha il cervello da adulta, non pensare da adulta e correre subito nella biblioteca a Canterlot a prendersi i libri di magia e leggerli in continuazione fino a che si ricorda tutte le formule dopo essere uscita da quell'infernale asilo?
E voglio vedere il corno quando sente l'impulso di tutte le formule se prima o poi non funziona lo stesso, dato che per fare funzionare il corno magico è la continua ripetizione delle formule ed insistere, insistere, insistere, ad usarlo fino a che non ci si riesce, anche se fai una faticaccia, e TS se è adulta lo farebbe senz'altro per dimostrare a Celestia che ha sbagliato gravemente ha giudicarla e ha castigarla in questo modo crudele e meschino e che la magia sulla bambola e il caos poi provocato, era dovuta al terrore di essere punita proprio da Celestia, e sì guarda un po' ironia della sorte.
Io dico questo perchè vedendo la puntata dove TS racconta come ha ottenuto il suo CM fanno vedere TS puledrina che leggeva molti libri e provava il corno, quindi è la sua natura o meglio la sua anima la magia, e se è la sua natura o la sua anima, quello di studiare magia, non la fermi, soprattutto se hai un cervello da grandi.
Quindi mi dispiace per l'autore, se ha il corno indebolito deve avere anche il cervello indebolito e quindi si dovrebbe anche se quasi adulta comportarsi ed avere le capacità ridotte come un piccolo puledro di cinque-sei anni quindi anche TS si dovrebbe comportarsi esattamente come i suoi piccoli compagni dell'asilo e fersela addosso anche se è adulta, altimenti i conti non tornano.
Scusami anche io con l'italiano e la punteggiatura sono un disastro.
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Re: [Stonefic] Al principio

Messaggioda NoxNoctis » 24/07/2013, 8:07

Uragano ha scritto:
Oscar95 ha scritto:Mamma mia oggi sono in vena di divorare fanfic.

Comunque, parlando di questa:
Letti tutti e 5. Divertente, ma anche terrorizzante se si pensa come Twilight. Non so cosa ci possa essere di più umiliante di essere spediti in un asilo di magia, quando prima si riusciva a fare incantesimi degni di nota, povera Twilight... :( Il padre penso abbia preso un mezzo infarto quando ha temuto di dover ripagare 18 anni di studio, anche se per quel poco che lo conosciamo, neanche io me lo immagino con un simile carattere, ma comunque hai voluto rendere l'idea del padre severo ed hai fatto bene. Ben tramandato il senso di schifo che si prova ad entrare in una classe piena di piccoli che ancora devono imparare a controllare, oltre alla magia, anche gli sfinteri... :ajmerf_big: Resto comunque in attesa dei prossimi capitoli. detto questo però faccio le mie piccole osservazioni:
La punteggiatura è da rivedere un attimo, capisco che gli errori di battitura possono capitare, ma spesso certe parole scritte male rendono difficoltosa la lettura e poco lineare.
Il punto della cena, citi i Wurstel, ma i Pony non mangiano la carne? Oppure vogliamo fare finta che siano wurstel di tofu?Nutella a Equestria? Ottimo :D :D "Piccolo Lucio" di "A me me piac' a nutella" approverà! (casomai non lo sapessi, "A me me piac' a nutella" è una canzone che c'è su Youtube, dove questo piccolo bambino napoletano, un po' cicciottello, canta il suo amore per il dolciume della casa Torinese).


Per il resto, null'altro da eccepire, e resto in'attesa di nuovi capitoli, per vedere come evolverà l'avventura di Twilight nell'asilo di magia!


Ciao, complimenti hai fatto una bella analisi:
Qui la colpa è tutta di Celestia che fa la sadica contro TS in questa fanfic e spedisce per punizione TS in un asilo più sgangherato di Canterlot e qui mi sembra un pochino esagerato, bastava una scuola normale, quelle aperte per tutte le razze di pony, sì come la nostra scuola elementare per capirsi, dato che è anche grande, ma capisco che vuol divertirsi a vedere che la sua preferita TS soffra ed è logico che la manda in un asilo più sgangherato di Canterlot, ma quando è troppo è troppo anche perchè poteva mandarla in un asilo un po' meno sgangherato ma fa lo stesso.
Secondo me il nostro autore, si è dimenticato, che non si può avere il corno indebolito da cinque-sei anni e il cervello da adulto, perchè è il cervello che comanda tutto compreso il corno e non l'opposto.
Se fosse come dice il nostro autore, come fa TS se ha il cervello da adulta, non pensare da adulta e correre subito nella biblioteca a Canterlot a prendersi i libri di magia e leggerli in continuazione fino a che si ricorda tutte le formule dopo essere uscita da quell'infernale asilo?
E voglio vedere il corno quando sente l'impulso di tutte le formule se prima o poi non funziona lo stesso, dato che per fare funzionare il corno magico è la continua ripetizione delle formule ed insistere, insistere, insistere, ad usarlo fino a che non ci si riesce, anche se fai una faticaccia, e TS se è adulta lo farebbe senz'altro per dimostrare a Celestia che ha sbagliato gravemente ha giudicarla e ha castigarla in questo modo crudele e meschino e che la magia sulla bambola e il caos poi provocato, era dovuta al terrore di essere punita proprio da Celestia, e sì guarda un po' ironia della sorte.
Io dico questo perchè vedendo la puntata dove TS racconta come ha ottenuto il suo CM fanno vedere TS puledrina che leggeva molti libri e provava il corno, quindi è la sua natura o meglio la sua anima la magia, e se è la sua natura o la sua anima, quello di studiare magia, non la fermi, soprattutto se hai un cervello da grandi.
Quindi mi dispiace per l'autore, se ha il corno indebolito deve avere anche il cervello indebolito e quindi si dovrebbe anche se quasi adulta comportarsi ed avere le capacità ridotte come un piccolo puledro di cinque-sei anni quindi anche TS si dovrebbe comportarsi esattamente come i suoi piccoli compagni dell'asilo e fersela addosso anche se è adulta, altimenti i conti non tornano.
Scusami anche io con l'italiano e la punteggiatura sono un disastro.

Infatti devo ancora decidere se TS qualche volta regredirá, o se gli basterá la perseveranza, per raggirare Celestia.

Ah, e dobbiamo ricordarci che, molto probabilmente, Celestia ha revocato il permesso di entrare nella Biblioteca Reale a Twilight
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