La pony di cristallo si avvicinò al pegaso bianco e disse con tono calmo “Anemos,lasciala andare per favore. Da qui in poi a lei ci penso io".Anemos lasciò la presa su Ocean che si rimise seduta di fronte alla pony di cristallo.Quest’ultima la guardò negli occhi come aspettandosi una reazione,Ocean le sorrise e,anche se non le piaceva,si arrese al fatto si dover stare al loro gioco. La pony cominciò a parlare:
"Ciao. Io mi chiamo Crystal. Non so chi sei nè da dove vieni... ma vorrei ugualmente dirti una cosa.
Per cominciare sappi che con la gentilezza si ottiene tutto, per cui cercherò di essere gentile; tu vedi di fare altrettanto. Guardati intorno: mi vuoi spiegare che cosa ti è saltato in mente? Hai ucciso almeno una decina di guardie e contribuito alla causa di un manipolo di folli attentatori. Per le tue gesta, come minimo, verrai condannata alla segregazione nel Tartaro o all'amputazione del corno. E in entrambi i casi non garantisco in alcun modo la tua incolumità.
Perciò, se per te è abbastanza, ti informo che hai ancora una chance di redimerti, sopravvivere e soprattutto evitare la condanna. Ma dovrai mettere da parte i tuoi istinti peggiori e fidarti di me.
Per rispondere alla tua domanda non sappiamo dove andare, ma sappiamo che cosa fare. Quindi unisciti a noi, aiutaci a trovare l'uscita e sventare la crudele follia che è stata messa in atto... e forse chiuderemo un occhio sulle brutali azioni che hai commesso. Sarà come se non fossero mai accadute".
Ocean sapeva che sarebbe stato difficile che accadesse davvero,ma se questo implicava il fatto di sopravvivere si sarebbe adattata.Crystal si fermò per un attimo,volgendo lo sguardo dietro le spalle di Ocean,poi con rinnovata sicurezza le disse:
"Hai dunque due minuti di tempo per comunicarmi la tua decisione. Ma ti faccio notare che dopo ciò che hai fatto a quella povera pony, in caso di rifiuto non ti offriremo una seconda possibilità. Sono stata abbastanza chiara?"
La sicurezza con cui le rivolse quelle parole le fece l’impressione di trovarsi di fronte a un colonnello dell’esercito.Crystal le rivolse ancora uno sguardo poi si alzò e lasciò Ocean a riflettere sulla situazione. Non che ci fosse molto da riflettere in realtà,Ocean era troppo debole per produrre incantesimi di difesa o di offesa e oltre a quello non poteva di certo contare sulla forza fisica o sulla superiorità numerica. Ocean era una pony orgogliosa,ma di certo non una testa calda. Tuttavia Crystal stessa aveva ammesso che neanche loro sapevano dove andare,e aggregarsi non era perciò una garanzia di sopravvivenza. Alla fine però rifiutare l’offerta di Crystal significava non avere neanche una speranza di uscire viva da lì,invece se si fosse aggregata a quel manipolo di prigionieri c’era la speranza,anche se minima,di uscire da lì sui propri zoccoli.“Crystal!”La pony si girò sentendosi chiamare per nome e tornò verso Ocean.“Allora,hai deciso?”chiese Crystal fissandola“Sì”fece Ocean guardandola a sua volta e sorrise,senza alcuna emozione,ma sorrise “Ho deciso di unirmi,temporaneamente,a voi. Ma vi avverto che per quel poco che ho visto prima,uscire da qui non sarà affatto semplice…”