Prima di tutto grazie a Dumbar per lo spoiler sulla natura del finale, davvero.
Ora, leggiamo la fic. La prima cosa che ho notato è che usi a volte i numeri in cifre, cosa che è abbastanza fastidiosa, in genere è preferibile scriverli a parole.
Altra cosa che ho notato, questa parecchio strana, è che ogni rigo inizia con la lettera maiuscola, dettaglio, che non sembra, ma rende un poco difficile leggere. Oltretutto ci sono capoversi dove non serve.
Questi però sono errori di forma, non della storia in sé.
C'è però questa parte che proprio non mi è piaciuta:
Mannulus si svegliò all’improvviso e vide che era mattina. Corse subito verso la sua stanza perché
doveva ancora preparare la valigia, ora i Corridoi erano pieni di pony con le valigie sulla groppa,
era il giorno dell’esodo.
Mannulus entrò nella sua stanza e trovò la sua valigia già fatta, con sopra un bigliettino
Con la calligrafia di Philip, “Grazie per ieri, questo è il minimo”
Mannulus corse subito verso la stanza di Philip ma vide che era già partito,
sapeva già che non lo avrebbe più visto, questo riempì il suo cuore di tristezza, doveva
accettare che ormai la fanciullezza era finita, anche se una fanciullezza travagliata ma
era finita.
Mannulus entrò nella sua stanza e prese la sua valigia, guardò per l’ultima volta il....
Ecc...
A parte le ripetizioni, e ce ne sono davvero tante ,secondo me avresti dovuto soffermarti di più sulle emozioni dei personaggi. Non basta dire "è triste", "è felice" per caratterizzarle, prova a descrivere di più, tipo descrivendo l'espressione che assume, i movimenti che fa, ci sono tante cose che esprimono un'emozione.
pure la parte in cui parla della morte dei genitori, a parte la scontatezza, poteva quantomeno essere un po' più lunga, ci potevi fare un flashback interessante, invece liquidi tutto in tre righe.
Questa situazione si ripete per n volte anche nel secondo capitolo, dove a volte addirittura sovverti la sintassi della frase:
<<chi di grazia sto sognando?>>
<<Mannulus, come mai chiedi a un tuo frutto di un sogno perché lo stai sognando?>>
Insomma, non so se è una tua deformazione professionale perché studi latino, però sembra strano visto così.
Mannulus venne come folgorato da lei, aveva occhi verdi come smeraldi e una criniera legata a mo’
di treccia di colore biondo, di un biondo come quello del grano appena colto, vestiva anch’essa di
bianco e portava al collo un ciondolo dorato. A seguire scesero 4 guardie della scorta del Duca.
Mannulus rimase immobile a fissare la puledra, non aveva mai visto una creatura del genere, il suo
cuore dal passare a essere quasi assente divenne un martello pneumatico, batteva forte come un
Ariete contro la porta di una fortezza invalicabile, il giovane unicorno si alzò e andò verso quella
puledra, ad un tratto quando era vicino quasi da sentire il suo odore,
Questa parte invece mi è piaciuta molto, bella la similitudine tra il battito del cuore e l'ariete che sfonda la porta di un castello.
Molto azzeccata anche
la storia di Edenquestria, con tutti i riferimenti ad Adamo ed Eva.
Invece quando parli di Loshad... vale lo stesso discorso del flashback sui suoi genitori, buon potenziale sprecato in tre righe.
Per caso i De Equibus hanno sbalzi di umore? Il duca e sua figlia cambiano opinione di Mannulus a velocità disarmanti.
Se avrei tentato di difendere la mia famiglia?”
IL CONGIUNTIVO

Morì 3 giorni dopo. Il duca non ebbe più il coraggio di avere altri figli a causa di questa tragedia.
Due anni dopo, mentre era ubriaco non aveva controllo di se stesso e mise in cinta la moglie.
Da questo rapporto nacque Felicia. Purtroppo il De Mannulus dovette sopportare il dolore di
perdere la moglie a causa del parto,
Incinta si scrive tutto attaccato, poi capisco l'intento comico, ma in una storia che dovrebbe essere tragica dire che uno ha messo incinta una donna mentre era brillo rovina l'atmosfera.
Poi non sapevo che mannulus avesse perso la moglie, non pensavo fosse già in età di nozze

La discussione del "capire chi sono" mi sembra abbastanza forzata, l'intera scena è strana e poco approfondita.
arrivano predoni a caso, uccidono gente a caso, lui vuole proteggere la sua gnocca, viene accoltellato, sviene, frasi pompate a caso, rinviene, accoppa i nemici e risviene.
E dulcis in fundo:
Il padre di lei crepa tra atroci sofferenze e lei pensa al cazzo? Ma quanto è zoccola?
Poi la cameriera chi diavolo è? Arriva dal nulla, dice cose senza senso e poi Felicia si tromba lo stesso Mannulus.
E lui non la ama più. Perché? Come? Ha passato 4 capitoli a desiderarla e appena lei ci sta lui non la vuole più?
Lei lo sposa solo perché è incinta? E il test quando lo ha fatto?
Boh.
Ecco, ho commentato tutti i capitoli e cosa posso dire?
Beh, la storia in sé è molto interessante, sa un po' di già visto, ma non è quello il punto. Il problema è che ogni cosa viene strascicata in tre parole, i personaggi che dovrebbero avere un carattere non ne hanno e quelli che potevano fare qualcosa vengono abbandonati. Tipo l'amico di mannulus, che fine ha fatto? Ok che la storia è su mannulus, ma non capisco perché l'amico di mannulus è sparito (se ti chiedi perché sto scrivendo così tante volte mannulus sappi che è sottile ironia).
Anche le riflessioni sono abbozzate, ci vedo il tentativo di dare un approfondimento psicologico, che però non riesce bene e risulta approssimato a tal punto da suonare quasi ridicolo.
La storia non è male, ma non ha continuità, ci sono cose a caso che poi non vengono mai più riprese, come i suddetti amici. Per esempio la storia di edenquestria, è stupenda ma a quale scopo l'hai messa in questa fic? Non si collega in alcun modo ai personaggi e non insegna nulla a mannulus.
Ora so cosa starai pensando, la sto smerdando così perché credi che tu mi stia antipatico.
Non è così, se mi stessi antipatico non avrei letto tutto, mi sarei fermato alle prime tre pagine e ti avrei detto "bella merda". Invece mi sono letto tutto e ti ho scritto questo popo' di roba.
Vai ad un liceo no? Erroracci come le ripetizioni non dovresti farli così, il potenziale ce l'hai eccome, perché, come ho già detto, le riflessioni, la trama, c'è tutto, ma è tutto molto approssimato.