Ugh, son tornato a casa solo adesso e mi sono scordato di scaricare l'episodio sul portatile e quindi non posso rivederlo
Bitch, please.
In effetti si notava che come modello del corpo fosse una copia identica di Luna, per via del girovita che pare una penna biro. Sia chiaro, entrambe devono essere personaggi bellissimi e slanciati (Luna perché è una principessa affascinante, Anorestia perché è 'na modella) ma così mi paiono un po' denutrite
Non vi ricorda un po' gli orlogi molli di Dalì? Amo sto cartone!

Io adoro quando inseriscono elementi del genere, sono semplici eppure esilaranti; come quando hanno citato il Gotico Americano di Wood. Mo' però voglio il Quarto Stato versione pony, come l'ha parodizzato pure Dylan Dog
La pony accompagnatrice di Fancypants è classificata al secondo posto come pony più sexy di tutta Equestria, sopratutto se JJ ci mette lo zampino
Brace yourselves, the R34 are coming (something's already here though).
e invece punta a quello che è concretamente uno dei princìpi più importanti per fare arte: qualunque cosa tu faccia non puoi andare contro le tue origini. Il che è dannatamente realistico
Ecco qua, mi piace come è stato scritto.
Mi piace dare un'occhiata a come gli autori hanno deciso di imbastire la morale dell'episodio, sia per curiosità personale sia perché voglio vedere il messaggio che vogliono trasmettere al pubblico al quale è destinato il cartone.
"I learned that no matter where you go in life, you should never forget that you are the product of your home and your friends. And that is something always to be proud of, no matter what."
Alla fine è la definizione stessa di cultura.
Dai, è qualcosa che dopo anni di cartoni che vanno avanti a pane e "gli amici sono buoni e cari" mi pare che abbiano fatto centro.
Devo ammettere che le aspettative che m'ero fatto prima dell'episodio siano state piacevolmente demolite. Pensavo la morale fosse qualcosa di più semplice del tipo "gli amici sono più importanti del successo" e invece ho trovato qualcosa di più sostanzioso dietro.
Rarity come personaggio continua a piacermi poco, ma una cosa la devo ammettere. Ha avuto un comportamento molto più umano di quel che sembri in quell'episodio.
Molto spesso si vedono serie televisive dove il protagonista spara le cretinate più sesquipedali nella speranza di farsi accettare dal gruppo/comunità di turno, ma si tratta spesso del ragazzino/a che finge di essere più figo di quanto in realtà non sia davvero.
In questo caso lo svolgersi degli eventi m'è parso interessante, Rarity che va a Canterlot per commissioni e si ritrova coinvolta in un tornado di eventi difficili da gestire a caldo (tipo quando s'inventa che Rainbow Dash è l'allenatrice degli Wonderbolts).
Boh, personalmente mi pare sia stata piuttosto terrorizzata dalla scelta, tanto che tentava inutilmente di farla franca con ambo le parti, amiche e crema della società (in un susseguirsi di scene divertentissime a parer mio).
Beh, oggi non riesco a spiegarmi granché, ma c'è il caso che nella sua stessa situazione molti si sarebbero comportati come lei, ovvero non al 100% in malafede ma con il desiderio -molto umano- di accaparrarsi un vantaggio sperando di passarla liscia.
Ammetto che cose simili sono accadute pure a me, come il disdire un'impegno con una bugia per fare altro. Penso sia un comportamento meno esagerato di quel che sembri, in un cartone dove al novanta percento dei casi la psicologia dei personaggi è portata agli estremi, e di conseguenza potrebbe essere più facile immedesimarsi e riconoscersi in esso.
Almeno per me è parso così, magari dico una vaccata e son l'unico che ha avuto questa sensazione.
Pure Twilight sparkle m'è piaciuta più del solito. Cioé, in questo caso non mi è parsa la giudice di tutto e di tutti come in altre situazioni, ma è stata piuttosto tranquilla e persino naif.
C'è stata un po' di ingenuità nel suo considerare ovvio il fatto che Rarity non si potesse vergognare dei suoi amici (comportamento deplorevole, ma non inusuale). "Questo vestito scarno e semplice in un'ambiente dove tutti sono agghindati come damerini? Certo che l'ha fatto la mia amica Rarity, inspiegabilmente tesa come una corda di violino!".
Comunque l'ho trovata esilarante nel suo comportamento, ancora più grezzo e scatenato del suo solito (sarà che nonostante abbia abitato a Canterlot s'è assuefatta alla vita di Ponyville) da risultare quella fuori posto in un ambiente di snob come quello, e nonostante fosse sotto gli occhi di tutti se n'è infischiata
Inzomma, m'ha fatto sorridere perché è stata adorkable ad un altro livello che il semplice socially awkward.
Ho riguardato l`episodio con più attenzione e posso constatare che Fancy Pants ha veramente l`accento italiano (si sente da come pronuncia il nome di Rarity, se fate attenzione pronuncia le R del nome senza fare la R moscia) e la pony che lo accompagna mi sta molto simpatica con tutte le pose che fa. Comunque...
Credo fosse anche perché, almeno nell'immaginario collettivo americano, lo stereotipo dello stilista altolocato sia appunto italiano. Non che Fancy fosse uno stilista, ma mi pareva piuttosto modaiolo, forse apposta per rafforzare la preoccupazione di Rarity di "apparire bene" ai suoi occhi.
Altro personaggio che ho apprezzato tantissimo, comunque.
In quella sede è il personaggio che fa le regole - come lo era Meryl Streep in "Il Diavolo Veste Prada" - perché esprime un suo gradimento e gli altri gli vanno dietro.
Solo che in questo caso è stato gentile e raffinato, di fatto salvando la faccia a Rarity.