Il budget risicato è certo una scusa fattibile per giustificare un film dal punto di vista tecnico a livelli non proprio eccelsi se paragonati ai film della disney, dreamworks o aziende simili (basti pensare che il film Aida degli Alberi è stato realizzato con 4,5 milioni di euro, contro i 180 milioni e 300 milioni di dollari rispettivamente dei film Ribelle the Brave e Rapunzel/Tangled), ma la sua validità ha pur sempre un limite.
La scusa del budget insufficiente non giustifica la mera incompetenza con cui tale film è stato realizzato, forzato e incoerente nell'insulsa e noiosa trama che mette in scena eventi privi di qualsiasi fondamento logico (topi che nuotano e parlano sott'acqua sotto centinaia di atmosfere pur non avendo bevuto il "magico elisir" che dona loro questa possibilità), portata avanti perlopiù da personaggi che non provano e non sanno trasmettere emozioni.
Un film che è la presa in giro di se stesso che ama farsi beffa dell'intelligenza di adulti e bambini.
Non merita nemmeno un voto tutto suo.
RIFLESSIONE FINALE: La situazione dell'animazione qui in Italia è molto complicata, purtroppo: si investe poco su questo genere e non gli si dà lo spazio che merita, perché non possiamo disconoscere che qualche autore competente l'abbiamo avuto, indifferentemente dalla visibilità ottenuta.
Riconosciamo, tuttavia, che buona parte della colpa va data anche a questi film e ai loro registi: le opportunità per creare qualcosa di buono ci sono state, ma sono state sprecate da individui incompetenti che non hanno tenuto conto della capacità e intelligenza critica del pubblico. La loro incompetenza si è poi riversata ovunque, creando un pregiudizio che vede noi italiani incapaci di creare qualcosa di valevole pure dagli italiani stessi.
Se mai avremo una rivalsa, allora teniamo a casa gli incompetenti e diamo spazio a chi i film non li fa solo con i soldi e la fantasia da bambino delle elementari ma vera passione e impegno.