Capitolo 5- Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci
-Mi stai lanciando una sfida, eh? Beh, te ne pentirai amaramente di questa tua orribile scelta! Preferisci stare dalla parte di una che vuole distruggere il cuore della sua povera sorellina piuttosto che stare dalla parte di una che vuole proteggerla?- disse Chrysalis avvicinandosi a Twilight.
La puledrina digrignò i denti e fece alcuni passi indietro. Celestia voleva difendere la piccola unicorno, ma non ne aveva le forze. Si buttò a terra e chiuse gli occhi.
Twilight si voltò di scatto verso la principessa. Chrysalis sorrise sotto i baffi.
-Celestia! Noooo!- urlò la puledrina con le lacrime agli occhi.
Twilight prese Celestia per lo zoccolo e le bagnò la criniera rosa di lacrime.
-Bene, bene! Celestia è… morta! Proprio quello che mi aspettavo! I sensi di colpa l’hanno travolta a tal punto da provocarle uno shock celebrale! Lei è morta! Morta!- urlò felice Chrysalis saltando attorno al corpo della principessa.
-Ma come fai a dire questo, Chrysalis! Celestia non si meritava una fine così! No! No! Non se la meritava! È tutta colpa tua!- l’accusò la piccola unicorno.
-Mia? Ti ricordo che è stata la stessa Celestia ad irrigidirsi perché non voleva dire la verità! Ora la sua sorellina potrà stare tranquilla!-
-Tu sei una sporca traditrice!-
Chrysalis guardò ripugnata le due pony e se ne andò camminando a testa alta.
Twilight non la degnò neanche di uno sguardo. Ora aveva occhi solo per la povera principessa.
-Celestia… perché…- disse la puledrina singhiozzando e piagnucolando –…Perché!-
Twilight appoggiò la testa sul busto della principessa e chiuse gli occhi.
Le lacrime della puledrina erano cristalline e luccicavano alla fioca luce della foresta.
Twilight si alzò da terra e guardò la principessa per l’ultima volta.
-Addio, Celestia… addio…-
Una folata di vento gelido mosse la criniera viola scuro della puledrina e quella rosa chiaro della principessa.
Twilight camminò verso Ponyville, con il cuore spezzato.
Era alla fine della Everfree forest. Il sole le accarezzava le guance pallide e le asciugava le strisce delle lacrime che le avevano solcato il musino. “Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci. Ci rincontreremo, vedrai.” Pensò la puledrina.
Poi, trottò verso casa sua attraversando un prato fiorito.
Sua madre l’aspettava sulla soglia della casa e, quando la vide venir verso di lei, le corse incontro e la baciò.
-Twily! com’è andata?- le chiese la madre.
-Non bene, mammina…-
-Celestia dov’è?-
-Lei è nel paradiso dei pony, mamma. Non la vedremo più…-
A quelle parole, la madre s’irrigidì e le chiese –Come? È… morta?-
Twilight fece cenno con la testa di sì.
-Com’è possibile?! Lei, lei no…-
Twilight si trattenne dalle lacrime e consolò la madre.
Il giorno seguente, Twilight si alzò prima del solito. Scese velocemente a fare colazione e vide sua madre che preparava le frittelle.
-Sì! Le frittelle allo sciroppo di fragole! Evviva!- esclamò saltellando per tutta la cucina.
La madre le sorrise e le diede le sue amate frittelle.
Twilight le mangiò tutte senza lasciare traccia di briciole e sciroppo.
Poi, sua madre le si avvicinò e le pulì il muso con un fazzoletto bianco come la neve.
-Mamma, oggi a scuola ci sarà la verifica di matematica! Sono sicura che prenderò il massimo dei voti!- disse la puledrina.
-Ne sono certa, tesoro!-
Successivamente, Twilight salì in camera sua, prese la cartella, diede un bacetto a sua madre e si incamminò verso la scuola.
Improvvisamente, una luce fortissima l’abbagliò, facendola arretrare.
Una voce femminile la chiamò per nome più volte, ma lei, spaventata a morte, scappò e tornò a casa gridando “aiuto”.
-Mamma! Mamma! Gli alieni stanno invadendo il nostro pianeta! Dobbiamo difenderci!- disse Twilight chiudendo di botto la porta della casa.
-Ma cosa stai dicendo, piccola?-
-Gli alieni mi hanno chiamata! Sanno il mio nome! L’apocalisse sta per arrivare!-
-Che sciocchezze! Dai, vai a scuola che farai tardi!-
-Ma una luce è apparsa davanti a me e mi ha chiamata per nome! Un alieno, mamma!-
-Una luce? E se fosse… no, non è possibile….-
-Intendi dire che forse era… Celestia che mi parlava dall’al di là?-
-Mi stai lanciando una sfida, eh? Beh, te ne pentirai amaramente di questa tua orribile scelta! Preferisci stare dalla parte di una che vuole distruggere il cuore della sua povera sorellina piuttosto che stare dalla parte di una che vuole proteggerla?- disse Chrysalis avvicinandosi a Twilight.
La puledrina digrignò i denti e fece alcuni passi indietro. Celestia voleva difendere la piccola unicorno, ma non ne aveva le forze. Si buttò a terra e chiuse gli occhi.
Twilight si voltò di scatto verso la principessa. Chrysalis sorrise sotto i baffi.
-Celestia! Noooo!- urlò la puledrina con le lacrime agli occhi.
Twilight prese Celestia per lo zoccolo e le bagnò la criniera rosa di lacrime.
-Bene, bene! Celestia è… morta! Proprio quello che mi aspettavo! I sensi di colpa l’hanno travolta a tal punto da provocarle uno shock celebrale! Lei è morta! Morta!- urlò felice Chrysalis saltando attorno al corpo della principessa.
-Ma come fai a dire questo, Chrysalis! Celestia non si meritava una fine così! No! No! Non se la meritava! È tutta colpa tua!- l’accusò la piccola unicorno.
-Mia? Ti ricordo che è stata la stessa Celestia ad irrigidirsi perché non voleva dire la verità! Ora la sua sorellina potrà stare tranquilla!-
-Tu sei una sporca traditrice!-
Chrysalis guardò ripugnata le due pony e se ne andò camminando a testa alta.
Twilight non la degnò neanche di uno sguardo. Ora aveva occhi solo per la povera principessa.
-Celestia… perché…- disse la puledrina singhiozzando e piagnucolando –…Perché!-
Twilight appoggiò la testa sul busto della principessa e chiuse gli occhi.
Le lacrime della puledrina erano cristalline e luccicavano alla fioca luce della foresta.
Twilight si alzò da terra e guardò la principessa per l’ultima volta.
-Addio, Celestia… addio…-
Una folata di vento gelido mosse la criniera viola scuro della puledrina e quella rosa chiaro della principessa.
Twilight camminò verso Ponyville, con il cuore spezzato.
Era alla fine della Everfree forest. Il sole le accarezzava le guance pallide e le asciugava le strisce delle lacrime che le avevano solcato il musino. “Celestia, il mio non è un addio, ma solo un arrivederci. Ci rincontreremo, vedrai.” Pensò la puledrina.
Poi, trottò verso casa sua attraversando un prato fiorito.
Sua madre l’aspettava sulla soglia della casa e, quando la vide venir verso di lei, le corse incontro e la baciò.
-Twily! com’è andata?- le chiese la madre.
-Non bene, mammina…-
-Celestia dov’è?-
-Lei è nel paradiso dei pony, mamma. Non la vedremo più…-
A quelle parole, la madre s’irrigidì e le chiese –Come? È… morta?-
Twilight fece cenno con la testa di sì.
-Com’è possibile?! Lei, lei no…-
Twilight si trattenne dalle lacrime e consolò la madre.
Il giorno seguente, Twilight si alzò prima del solito. Scese velocemente a fare colazione e vide sua madre che preparava le frittelle.
-Sì! Le frittelle allo sciroppo di fragole! Evviva!- esclamò saltellando per tutta la cucina.
La madre le sorrise e le diede le sue amate frittelle.
Twilight le mangiò tutte senza lasciare traccia di briciole e sciroppo.
Poi, sua madre le si avvicinò e le pulì il muso con un fazzoletto bianco come la neve.
-Mamma, oggi a scuola ci sarà la verifica di matematica! Sono sicura che prenderò il massimo dei voti!- disse la puledrina.
-Ne sono certa, tesoro!-
Successivamente, Twilight salì in camera sua, prese la cartella, diede un bacetto a sua madre e si incamminò verso la scuola.
Improvvisamente, una luce fortissima l’abbagliò, facendola arretrare.
Una voce femminile la chiamò per nome più volte, ma lei, spaventata a morte, scappò e tornò a casa gridando “aiuto”.
-Mamma! Mamma! Gli alieni stanno invadendo il nostro pianeta! Dobbiamo difenderci!- disse Twilight chiudendo di botto la porta della casa.
-Ma cosa stai dicendo, piccola?-
-Gli alieni mi hanno chiamata! Sanno il mio nome! L’apocalisse sta per arrivare!-
-Che sciocchezze! Dai, vai a scuola che farai tardi!-
-Ma una luce è apparsa davanti a me e mi ha chiamata per nome! Un alieno, mamma!-
-Una luce? E se fosse… no, non è possibile….-
-Intendi dire che forse era… Celestia che mi parlava dall’al di là?-
forse questo è il peggior capitolo della storia.....

