GAMES BRONIES PLAY: Celestia’s Cake Golf Adventure in Space

by Laurel Crown on

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AUTORE: Laurel Crown

Hey gente, sono ancora vivo lol

Scusate per la mia assenza non avvisata ma ho chiesto ai miei due collaboratori di concedermi qualche mese di pausa in vista per l’anno nuovo dove mi sarei messo in attività, a partire da un rinnovo della mia rubrica “Games Bronies Play” dove ci saranno recensioni su giochi belli e brutti.

La prima recensione (giusto per testare questo format e per farlo conoscere ad altri bronies che ignorano la sua esistenza) sarà su un gioco vecchio del famoso futzi01: Celestia’s Cake Golf Adventure in Space.

Recuperare pezzi di un torta con una pietra e un bastone giocando a golf nello spazio ha senso… secondo le leggi della fisica Equestriane

Come in ogni gioco di futzi01, non c’è una trama in particolare… e se ce l’ha, allora è talmente minimizzata da sembrare insensata ma comunque giustificabile per il contesto.
In questo caso, si parlerà di Celestia che, per recuperare i pezzi della sua amata torta ai quattro angoli del cosmo, farà uso della “Pietra dell’Armonia” e del suo bastone magico (non chiedete) per trovarli tutti e 30 in uno strano gioco di “Golf Spaziale”.

Il genere “Golf Spaziale” non è così strano da trovare in giro. Esistono un sacco di giochi in Flash dove per giocare a golf non dovrete superare fiumi, laghi, alberi e bunker di sabbia… ma pianeti dalla potente forza gravitazionale, buchi neri e soli…

Neanche Stephen Hawking riesce a trovare il senso di questa immagine.

Col proseguire del nostro viaggio spaziale a colpi di Par ci imbatteremo in una piccola serie di ostacoli che vanno appunto da pianeti che possono balzare la nostra “palla” oppure attrarla come una calamita, per non parlare di soli che possono bruciarla (sprecando un tiro) e buchi neri in grado di risucchiarla.
Tutto questo grazie a una scalata della difficoltà che sale fino a rendere sfida impegnativa ma MAI frustrante.

Ops! Qualcuna ha una “palla” di scorta?

Ovviamente la difficoltà non sta solo nei percorsi… ma anche in altri fattori che possono contare come difetti del gioco.
In primis un “golfista galattico” alle prime armi potrebbe non capire subito la traiettoria della palla e di come funzionano i pianeti, finendo per trasformare un tiro ben calcolato in un tiro disordinato [Hey, ho fatto la rima!].
Altro difetto è la difficoltà a riconoscere le tipologie di pianeti. Per un gioco dalla grafica sgargiante, è difficile sapere che cosa troveremo lungo il cammino senza aver fatto qualche tiro di prova.
Tutto quello che troveremo saranno soltanto sfere di colore diverso e non capiremo che cosa fanno senza un po’ di tentativi ed errori.

Per quanto sia graficamente affascinante, l’assenza di un qualche “indizio” sui pianeti può costringerci a fare tiri obbligati.

Con il proseguire dei livelli, ci ritroveremo anche con l’assenza dei confini spaziali.
A quanto pare futzi ha deciso di mandare per un approccio realistico sull’universo infinito e ha fatto in modo che un tiro troppo forte possa mandare la nostra palla su Alpha Centauri e che il telescopio Hubble la potrebbe notare fra qualche decina di anni. Per nostra fortuna il tasto R ci [R]esetterà i tiri quindi non tutto può andare perduto.

Oltre all’assenza di confini, ci saranno anche blocchi giganti di marmo universale. Questa poi…

…e per finire: una cosa che può contare come omaggio a uno dei giochi più conosciuti per PC e di quelli che ha portato la Valve al successo mondiale. Stiamo parlando dei portali blu-arancioni di Portal. I portali non servono altro che… a fare da portali dal lato A al lato B. Niente di troppo complicato che richieda la conoscenza della meccanica quantistica.

Now you’re thinking with portals!

Come sfida bonus per coloro che vogliono un gioco di golf più impegnativo, c’è quella delle sei chiavi. Essendo sviluppato quando la quarta stagione di MLP era in ancora in corso, il contenuto dello scrigno e delle sei chiavi era ancora un mistero. Per sbloccare il suo contenuto segreto in questo gioco, ai più perseveranti viene dato l’obiettivo di raccogliere sei chiavi, tutte poste in luoghi altrettanto difficili da raggiungere… ma come dice il saggio: “Grandi premi attendono a chi pazienta a lungo.”

La presenza delle sei chiavi garantisce qualche sfida in più per chi vuole “fare buca” col minor numero di tiri

La musica è una e una soltanto. Questo significa che diventerà molto ripetitiva dopo cinque minuti di gameplay non-stop ma purtroppo questo è il difetto di molti giochi Flash.
Personalmente, anche se non sono un grande fan dell’elettro, la musica incastra bene con il tema spaziale e di un gioco passatempo per il pomeriggio quando fuori c’è il nebbione o se siete in quarantena. Se siete curiosi di sentirla in anticipo, la canzone è Da Magicks di Grizzly.

VOTAZIONE

Gameplay: 7
Non c’è molto da dire a parte “Golf spaziale”. Le meccaniche funzionano, per quanto siano scontate e già usate in altri giochi dal concept simile. Pochissimo Replay Value, quasi inesistente se riuscite a prendere tutte le chiavi in una singola sessione.

Grafica: 8
Si sarebbe potuto giudicare un voto più alto grazie ai background spaziali colorati, la scia della palla che attrae e animazioni fluide… per quanto minime fossero e pianeti che sono una serie di sfere colorate.

Difficoltà: 6
Originariamente pensato per diventare più difficile col proseguire dei percorsi, tale iniziativa sfuma quando in certi livelli li completi con tiri basati sulla fortuna.

Musica: 7
È carina e si intona bene con il gioco… peccato che sia l’unica musica loopata all’infinito quindi ci si stufa rapidamente. Se proprio volete, c’è l’opzione del mutare la musica.

Storia: 3
“Celestia che recupera pezzi della sua torta in giro per lo spazio”. Concept bizzarro ma che funziona.

Voto totale: 31
Non sarà un gioco dalle meccaniche complesse, dalla storia coinvolgente o dalle morali profonde… ma sa divertire è questo l’importante. Peccato che diventare monotono dopo una buona manciata di minuti e non offre molto dopo una promettente presentazione. Un ottimo “passatempo” per una noiosa giornata d’Inverno.

Per chi lo vuole provare di persona, ecco a voi il link. Aspettatevi altre recensioni a cadenza irregolare in futuro.

Written by: Laurel Crown

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