È una storia dai dettami classici, una storia di cavalieri e crescita molto apprezzabile e condita da un eccellente umorismo.
Forse in certi punti tuttavia sei stato eccessivamente precipitoso, capisco il limite dei caratteri ma certi passaggi sembrano quasi riempitivi.
Faccio un esempio pratico per essere più chiaro
Il viaggio fu pieno d’insidie, prima attraversarono la foresta abitata da feroci Orsinsetti, poi navigarono il pericoloso fiume Lir, e infine dovettero risolvere gli enigmi posti dal pony scheletrico Sitka, guardiano della caverna di Vishap. Finalmente il giorno dopo raggiunsero i piedi della Montagna Cadenza.
Si tratta di situazioni pericolose elencate come se fossero da nulla. A questo punto, e approfondirò questo suggerimento più avanti, avrebbe fatto più effetto dare una forma più parodistica agli eventi, annunciandole come quisquilie e pinzillacchere, o citando qualcosa di stranoto.
Faccio un esempio per essere più chiari su quest'ultimo punto:
Il viaggio fu pieno d'insidie e pericoli: ascesero tra le acque del fiume Sfniur, poi videro i mille draghi alati Asusu, Garar, Parim e Farem, e infine affrontarono i pericolosi demoni Sem, che da allora vagano chiedendosi "Ma num, chi sem?". Finalmente il giorno dopo raggiunsero i piedi della Montagna Cadenza.
E ora per quello che riguarda i punteggi.
Sulla grammatica hai fatto molto bene, sebbene ci sia qualche errore passabile, è evidente la cura che ci hai messo nell'usare i termini corretti senza cercare inutili francesismi o usando un linguaggio a malapena elementare. Hai mantenuto una linea chiara ma mai banale. Ben fatto.
Sulla scorrevolezza, pur essendo molto buona, non ha raggiunto il punteggio pieno proprio per la fretta di certi avvenimenti.
Beninteso, ricordo ancora le tue opere più vecchie di quando ti "rimproverai" che non avrei mai potuto provare empatia per scontri descritti come "fu una battaglia difficile, ma alla fine vinsi io" e voglio dire fin da subito che rispetto ad allora hai fatto dei veri e propri passi da gigante.
Tuttavia spesso gli eventi
precipitano piuttosto che svolgersi, al punto che a volte viene il dubbio che piuttosto di una storia cavalleresca si stia leggendo una parodia del genere; impressione aumentata dalle ricorrenti gag o esagerazioni (vedi l'antagonista che precipita dalla torre lunga
millecinquecento metri, quasi quattro volte l'Empire State Building... insomma, alla faccia del bicarbonato di sodio!) ma, riflettendo sull'intera opera, credo che alla fine volessi invece creare qualcosa di più serioso e che le gag siano volute per alleggerire i toni.
Questo contrasto lascia a volte perplessi su quale sia il reale genere di storia che si ha tra le mani.
L'originalità, quindi, ha avuto il punteggio basso proprio in virtù del fatto che questa fanfiction non è troppo diversa da un qualsiasi racconto fantasy, seppur con l'aggiunta di numerose battute che tengono il tono leggero e aiutano a leggerlo fino alla fine senza troppa fatica.
In conclusione, la storia ha totalizzato
6 punti su 10.
Ho detto di ricordarmi alcune tue storie, ma non se ti ho mai detto quello che sto per dirti: considerato questa tua abilità nel trovare la battuta sempre divertente da far dire ai tuoi personaggi, o certe azioni parodistiche (il terribile Don Cletelli che tortura le persone a suon di solletico, per fare un esempio. O per restare nell'opera il buon Light Hearted che da cavaliere decide di diventare un fornaio) credo che tu abbia un vero e proprio talento per la parodia e ti consiglio caldamente di coltivarlo.
Davvero un ottimo lavoro, a ogni modo. Spero di ritrovarti nella prossima edizione del concorso.