Chi è Nox?
Chi in quel momento non se lo stesse comandando, o non aveva ancora avuto il dispiacere di incontrare l'unicorno in questione, o era Nox stessa.
Una creatura di puro odio, bramosa di vendetta, contro quelli che in precedenza avevano usufruito dell'eccessiva bontà di Lux.
Ma dove inizia e dove finisce il confine tra Lux e Nox?
Questa è una domanda a qui solo Nox sapeva rispondere, visto che lei era la sola a saperlo e lei in verità non ci teneva a spiegare come stessero realmente le cose. Perché anche se negava continuamente di essere Lux, era sempre lei, con la sola differenza che tutta l'ingenuità e l'innocenza le era stata estirpata, ora dispersa chissà dove. Ma l'unicorno grigio Voleva tagliare i rapporti con la sua vecchia vita, per concentrarsi sul presente, e sul futuro per niente radioso e, "magnificamente" oscuro che la attendeva.
"Vediamo un po' come potrei attirarli nella mia tela..."
Nox, escogitò il piano perfetto per attirare quanta più gente possibile nella sua trappola. Senza neanche il bisogno di usare la magia, proprio come un changeling, assunse le sembianze della vecchia e ormai surclassata Lux, per poi avvicinarsi come niente fosse al centro della città.
'Ehy, ma quella non è Lux?'
'Si è proprio lei! Andiamo a vedere come sta!'
Come api attirate dei fiori, decine di pony si avvicinarono alla giumenta ora bianca come il latte.
'Tutto ok Lux??'
Un unicorno dalla chioma azzurra e blu, dal taglio sbarazzino, si fece subito avanti e parlo. Per molti fu la prima volta che la sentirono parlare.
'Oh si sto bene, grazie Vinyl...' Disse Nox, cercando di imitare la voce di Lux.
'Sicura? Mi sembri lievemente più giù di corda del solito...!' Octavia melody, un earth pony dalla criniera nera notò subito l'atteggiamento meno energico di Nox.
'Beh, sai non capita tutti i giorni di essere attaccati da un alicorno, che ti fa soffrire manco ti stesse uccidendo, mentre tutta ponyville guarda la scena come se stesse guardando uno show televisivo, senza neanche degnarsi provare a ostacolare Tromos.'
Tutti i presenti rimasero basiti dalla risposta della giumenta, che normalmente avrebbe risposto 'niente di che!' Anche se le fosse crollato il mondo intero addosso.
Prima ancora che qualcuno potesse chiedersi cosa le fosse successo, Nox creò un campo di forza attorno alla folla, di modo che non potessero scappare, poi tornò al suo aspetto perfettamente spaventoso.
Silenzio. Il tempo si era come fermato. Tutti ora guardavano la puledra grigia al centro, allontanandosi a passi incerti da essa.
'Oh perché vi allontanate da me? Mica vi mangio!'
Poi si avvicinò alla violoncellista.
'Faccio molto peggio!'
Fece contatto visivo con la pony dalla criniera nera ben pettinata, gli occhi delle due si illuminano di verde, poi Octavia iniziò come a sognare ad occhi aperti, ma più che un sogno era una compilation delle sue paure peggiori, dalla più stupida ma terrorizzante, alla paura più profonda.
Gli occhi della musicista rimasero verde acido, mentre si vide passare davanti il peggiore degli incubi. La visione iniziò con la sua paura dei ragni e degli insetti, a quella della sporcizia, fino alla paura più terrificante:
Quella di essere dimenticata.
Fin da bambina aveva paura che nessuno, dopo che lei se ne fosse andata, si ricordasse di lei, che il suo nome, come quello di tanti altri, venisse dimenticato nel tempo. Per questo si è sempre impegnata ad essere una brava musicista, per essere ricordata come il grande Wolf Amadeus Coltzart.
Ma ora si trovava ad affrontare un mondo futuro in cui nessuno la riconosceva, nessuno sapeva il suo nome. Era stata dimenticata.
La pony di terra grigia, ora in lacrime a terra, venne lasciata in balia dei suoi più profondi timori, mentre l'ira di Nox si decise ad abbattersi ora su una pony degli occhi strabici.
'Cara cara Derpy Hooves! Vediamo un po' cosa posso fare per te!'
L'incantesimo era lo stesso, ma le visioni completamente differenti. Nell'incubo della pegasus, fecero apparizioni varie paure tra le più classiche, tra le quali, la paura dei clown, e quella del buio... Ma al centro dell'attenzione c'era una paura molto profonda.
La cara Derpy aveva paura di essere esclusa. Lei temeva di essere tagliata fuori o essere lasciata da sola a causa della sua natura imbranata e impacciata, ed in quel momento si trovava ad affrontare l'intera ponyville che la evitava come la peste.
Ora tutti i pony erano ai lati del campo di forza, cercando di uscirne.
'Miei cari non temete! C'è ne anche per voi!'
Nox passò il pomeriggio a far rivivere la paura di Bon Bon di perdere per sempre l'amica Lyra, a Doctor Whooves la fobia di essere giudicato male dagli altri, alla grande acrobata Spitfire, che per una sfortunata coincidenza si trovava a ponyville, di non poter mai più volare, alla giovane Diamond Tiara di non essere minimamente considerata da nessuno e alla signora e al signor Cake di veder soffrire i figli.
Gli abitanti di quel paese erano tutti in lacrime, ormai arresi alla loro più terribile e angosciante paura, o erano nascosti, in attesa del proprio turno per soffrire. Quando...
'Vedo che ti diverti!'
'Dove sei? Fatti vedere!'
'Anche dopo l'incantesimo la sfacciataggine resta?'
Tromos si trovava davanti a Nox, che per niente spaventata dall'alicorno, lo salutò seccata:
'Ah sei tu..'
'Che bel benvenuto! Dovresti essermi grata!!'
'E lo sono. Ma non voglio che nessuno interrompa la mia vendetta.'
'Si si... Ti lascio... Anche se pensavo che ti avrebbe fatto piacere allearti con me... Per ottenere una vendetta come si deve e regnare insieme...'
L'unicorno si girò, con un sorrisetto sadico è divertito.
'Sto ascoltando.'
'Pensavo solo che un pony così bramoso di vendetta, potesse essere interessato a essere una governante, a punire chi ti ora e piace, con mezzi che solo una vera sovrana potrebbe sfoggiare... Magari un paio di ali, e la magia di un alicorno....'
La magia. Ecco cosa rendeva veramente speciali gli alicorni, non il fatto di avere sia ali che corno, ma la quantità di magia che solo un essere simile poteva accumulare.
Diventare alicorno, richiedeva che qualcun altro facesse un potente, quanto complicato incantesimo, che avrebbe prosciugato le forze a chiunque lo avesse lanciato per giorni. Un caro prezzo, per chi voleva conquistare una nazione a breve, e Nox lo sapeva bene.
L'unicorno diventò improvvisamente seria e pensierosa.
'Tu che ci guadagni?'
'Ma ovviamente,un alleata temibile e-'
'Seriamente. Basta con le lusinghe. Tu, cosa ottieni facendomi diventare un alicorno?'
'Brava, sei veramente intelligente. Ovviamente un altro alicorno spietato come alleato è già una buona ricompensa, ma l'espressione di tuo padre quando vedrà una sovrana spaventosamente iraconda e oscura al posto di sua figlia sarà per me la vendetta ideale.'
'Mmh.. Non voglio dipendere da nessuno. Potrei essere sfruttata ancora... Ma la tua offerta mi alletta assai....'
'Tutto quello che devi dire è un si.... Per essere la nuova sovrana alicorno di Equestria con me.'
Nox poteva davvero fidarsi? L'alicorno avrebbe davvero mantenuto la promessa?
Sarebbe davvero stato così semplice? Sarebbe bastato un "si" a farla diventare Regina?
Regina Nox... Come suonava bene...
L'unicorno era confuso... Ma ripensò ad un vecchio detto "tieniti stretti gli amici, e ancora di più i nemici" e al momento Tromos poteva essere sia amico che nemico...
'Accetto.'