da ChrisLang89 » 04/02/2018, 0:24
Sono stata catturata non so da chi. Sono chiusa in una stanza senza porte e senza finestre, immersa nell'ombra. Sento una voce chiedermi: Hanno preso anche te? Non vedo chi sta parlando, sento il fruscio di scaglie. Dove siamo? domando.
Non lo so. risponde. Faceva freddo, quando mi hanno preso. Non avevo forze per scappare. Intuisco un serpente con arti superiori simili a quelli umani. Ci sarà un modo per fuggire da qui. Osservo. Lui/lei (non capisco se il serpente sia maschio o femmina, nemmeno dalla voce) ride: Pensi che se ci fosse stato un modo per fuggire non l'avremmo già trovato? Non vedi chi c'è nella gabbia a fianco alla tua? Mi volto a guardare: quella stanza è molto grande, c'è dentro un drago che sembra dormire, tutto raggomitolato su se stesso. Perché mostra il suo vero aspetto? Chiedo al serpente. Si è arreso. Ha smesso di lottare. Come me. Risponde. Lottare contro cosa? domando. Lui/lei guarda in alto: le luci della mia stanza si stanno per accendere.
Lo vedrai. Risponde. Le luci della mia stanza si accendono una dopo l'altra. inutilmente cerco rifugio nell'ombra: non c'è alcun posto in cui possa scappare. Le luci mi colpiscono. è come essere accoltellata. Quelle luci mi costringono ad essere quella che sono, a rivelare il mio vero aspetto. Tento di lottare, di oppormi, ma come si può vincere contro se stessi, contro la propria natura profonda? Dolore. Le mie viscere ballano. Le mie ossa sono liquide. La mia pelle si squarcia come cartone bagnato. Dolore. Perché non sono io a volerlo. Ci sono costretta.
L'immaginazione è più importante della conoscenza. A. Einstein.
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