Guarda, all'inizio non volevo risponderti non perché abbia qualcosa contro di te o che, anzi, mi dispiaccio della tua situazione, il punto è che conosco bene quel genere di depressione aggressiva, un po' perché ne ho sofferto (per quanto in modo meno grave e meno prolungato, infatti le conseguenze sociali nel mio caso sono state inesistenti) ed un po' perché ho un amico di un anno meno di me che è bene o male nella tua situazione... e la verità è che qualunque cosa io ti dica è fiato sprecato, perché il problema è tuo e tuo soltanto e te la devi sbrigare da solo, lo dico con la massima sincerità e la più totale mancanza di cattiveria e freddezza
Tuttavia farò un tentativo per aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e quindi ad uscirne

mi sono permesso di controllare la tua età e non mi ha stupito affatto, considera come premessa che è una cosa tipicamente adolescenziale e fortemente legata agli ormoni, quindi con gli anni può solo migliorare!
Ecco i fatti sintetizzati (ovviamente da un agente esterno quale io sono, ma considera la mia amatoriale ma comunque effettiva esperienza riguardo all'argomento e alla psicologia spiccia in gneris):
Tu dici di soffrire di solitudine, accusi gli altri di comportarsi in modo infame e scorretto, dici di sentirti abbandonato e tradito, ti ritrovi sull'orlo di una crisi isterica violenta e potenzialmente autodistruttiva.
Si suppone, da quel che dici, che il tuo desiderio sia di ricevere affetto, attenzioni e rispetto dagli altri (com'è normale per tutti gli animali sociali come l'uomo), anche perché a quanto dici
non meriti il trattamento ricevuto.
Sempre tu affermi di desiderare la sofferenza degli altri, di volergli sottoporre a violenza e tortura, e pensi che siano meritevoli solo di odio e sofferenze, oltre al fatto che i consigli che le persone che si sono soffermate ad ascoltarti e a darti supporto
da te richiesto sono, in tua opinione (e cito testualmente),
"stupidissimi".
Ora, considerato che fai sicuramente intendere quel che pensi alle persone a cui ti rivolgi, se non addirittura in scatti di aggressività glielo dichiari chiaro e tondo, considerato il fatto che come tutte le patologie depressive anche la tua ti porta ad essere egocentrico (e in generis anche egoista) a livelli di squilibrio mentale fino al raggiungimento nei casi più gravi della soluzione del suicidio, che altro non è che il massimo e più totale atto di egocentrismo (ed in generis egoismo) che un essere umano normalmente sia in grado di compiere, considerato che la tua opinione nei riguardi altrui è carica d'astio e violenza, considerato che tutti noi comunque abbiamo problemi e che ci mette spesso a disagio quando gli altri ci fanno pesare eccessivamente i loro, considerato che non t'interessi nella maniera più assoluta degli altri o dei loro sentimenti poiché il tuo stato depressivo ti porta ad una continua e maniacale ricerca d'attenzioni trasformando ogni rapporto in un flusso univoco nella
tua direzione; e mi fermo qua alle considerazioni altrimenti non la finisco più, tu, esattamente,
come credi e soprattutto come
pretendi di essere amato, rispettato, o semplicemente che gli altri ti trattino correttamente?
Per aiutarti a comprendere come sia il tuo problema per gli altri, quindi per fornirti un punto di vista esterno, mi baso sull'esperienza che a tutt'ora vivo con il mio amico citato poco fa,
considerando che lo conosco da
tantissimi anni, che c'è un rapporto strettissimo assolutamente paragonabile alla fraternità e che gli voglio ancora bene nonostante la sua scarsissima maturità lo abbia portato a rimanere in questa condizioni fino all'imbarazzante età di
VENTI anni:
Non mi cerca mai. Non cerca mai nessuno degli amici che abbiamo in comune. Praticamente non esce di casa, al massimo va nella piazza del suo paesino isolato, non fa sport, non è fidanzato, non fa assolutamente niente dalla mattina alla sera, eppure quando gli si chiede di uscire, non ne ha mai voglia o ha sempre qualche impegno
palesemente fittizio. Quando gli si scrive si ha sempre l'impressione di disturbarlo, è freddo e scortese, e spesso ti congeda con frasi come "Non è serata" oppure "Non mi va di scherzare" e via dicendo. Spesso per messaggio e chat scatta in modo estremamente aggressivo per la più blanda delle ragioni oppure
assolutamente senza motivo, magari in modo davvero offensivo. Parla solo di sé stesso. Non è disposto ad ascoltare il minimo problema o sfogo altrui, magari dicendoti pure chiaramente
di risolvertelo da solo, di arrangiarti e via dicendo. Parla sempre come se fosse l'unica persona dotata di sentimenti e pensieri al mondo. Ha tutti i problemi esistenti, ce l'hanno tutti con lui, tutti sono stronzi, infami ed egoisti e lo trattano ingiustamente,
anche e soprattutto i suoi amici. Odia e ce l'ha con tutti. Nessuno lo ascolta o lo capisce, nessuno gli vuole bene. La sua compagnia, persino per chat, è estremamente pesante. Uscire con lui quando è di cattivo umore (ovvero bene o male
SEMPRE) è deprimente ed irritante, considerato pure che come al solito si sfoga pure su di te che lo ascolti e supporti con il più totale disinteresse. Devo davvero continuare?
Ora, considerato che da quanto si è evinto tu non hai amici così cari e bendisposti come me, e che la tua patologia psichica pare ad uno stadio un po' meno avanzato, quindi teoricamente dovrebbe essere di più semplice risoluzione, e sottolineando il fatto (e lo dico perché ripeto
conosco il modo di agire e pensare delle persone nella tua condizione) che tutto questo
non è un tentativo di attaccarti ma di chiarirti come le persone ti vedano e quindi d'aiutarti, passiamo alla parte in cui ti propongo una risoluzione sensata e pratica. Non c'è.
Almeno, né io né altri possiamo farci niente.
L'unica cosa che puoi fare è cercare di darti una calmata, avere l'umiltà e l'onestà con te stesso di ammettere che qua e là stai sbagliando di grosso te e te soltanto, comprendere che l'unica causa dei tuoi problemi sei
TU ed infine cercare di ristabilire ordine ed equilibrio nella tua vita privata e sociale, partendo da delle sincere scuse ai tuoi amici
che sono arrivati al punto di evitarti a causa di tutti o alcuni tuoi atteggiamenti.
Se sono amici veri, dovrebbero perdonarti più o meno istantaneamente, chiedere scusa a loro volta per averti evitato, e al tutto dovrebbe conseguire un rinsaldamento del rapporto.
Spero (per quanto probabilmente avrò solo, come premesso, sprecato una buona ora della mia vita a consumare i tasti della mia adorata tastiera) vivamente di averti aiutato a capire ed accettare il problema.
Ti auguro una buona giornata e una pronta guarigione
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