Fino a che punto si sono sprofondati gli esseri umani con il concetto di "tifoseria"?
Il tifo dovrebbe essere qualcosa che inciti i giocatori a fare del loro meglio per vincere una partita/gara e a supportarli sempre, e se perdono non fai che applaudire all'avversario perché è stato più bravo. Almeno è questa la mia filosofia.
Invece no. A quanto pare in Italia e nel resto del mondo la tifoseria è elevarsi al livello di dèi dell'Olimpo e atteggiarsi come se la squadra o il giocatore sia invincibile e infallibile.
Ieri sera mi son visto Juve-Milan. Partita piuttosto carente con un Milan che ha scarseggiato.
Cosa ha fatto mio fratello maggiore [milanista]? Lamentare, lamentare e lamentare. Urlando alla TV manco fosse lui Vincenzo Montella, insultando i giocatori se sbagliano [come se una partita di calcio è una partita a FIFA in Facile; non sbagli mai] e pretendere di fare l'analista di gioco.
Cosa simile riscontrata alla gara MotoGP di Malesia vinta da Andrea Dovizioso ma con lo spagnolo Marc Marquez, quarto, che potrebbe vincere il campionato.
Dopo la gara vado su Facebook e trovo questo commento e foto di un mio amico [Ultrà di Valentino Rossi convinto] in un suo gruppo riguardo il tributo al defunto Marco Simoncelli, morto in quella pista.

Quindi la sua logica è:
- se lo fa Rossi, è cosa buona e giusta.
- se lo fa Marquez, lo fa per finta.
Bello fare gli ipocriti quando conviene, eh?
Io adoro lo sport (soprattutto quello motoristico), ma quando certe tifoserie vanno darsi per esaltate e dover avere sempre la ragione o il coltello dalla parte del manico, mi sale un nazismo di quelli cattivi che potrei urtare qualcuno che nemmeno c'entra in tutto questo. Miseria santa, quanta pateticità...
