Il riferimento all'elemento che rappresentano nell'esempio che ho citato era utile al solo evidenziare QUANTO vada oltre RD nei suoi atteggiamenti: il fatto che si comporti con scarsissimo rispetto nei confronti delle amiche e la passi liscia oppure non impari dalle lezioni settimanali è argomento a priori. Quale che sia il tuo "elemento", sei hai una patologica incapacità di fidarti delle persone a te più care hai un problema.
Ma allora perché te la prendi tanto con Rainbow Dash? Mi pare molto più squallido ciò che ha fatto Twilight Sparkle, di tentare a tutti i costi di mettere in pericolo le proprie amiche pur di trovare un problema di cui parlare nella propria lettera settimanale, infischiandosene dei propri rapporti con le altre e del minimo sindacale di buonsenso necessario per non farti prendere a legnate da chi ha un po' di sale in zucca.
Che dovremmo dire di lei, che dopo una stagione a scrivere lettere su cosa è stato imparato sull'amicizia se ne fa questa uscita? Altro che problemi.
Il discorso sull'imparare una lezione da un episodio all'altro lascia il tempo che trova, perché tu dai per scontata una continuità tra le puntate che in realtà è solo apparente.
La loro struttura è di eventi autoconclusivi separati tra loro cronologicamente. Ci sono ogni tanto dei riferimenti ad altre puntata, ma sono saltuari e al servizio della trama. Difatti laddove non sono necessari (come Owlowiscious che non ricompare fino ad una puntata apposta per gli animali domestici) non compaiono.
Il discorso generale che fai è condivisibilissimo, ma negli esempi di Rarity debbo spezzare una lancia in suo favore: in Sonic Rainboom si lascia prendere la mano, sicuramente, ma è proprio lei la prima che salta su con "ragazze, non avete visto che Rainbow è terrorizzata? Conosco la paura del palcoscenico, dobbiamo inventarci qualcosa per aiutarla". Ed in Look Before You Sleep l'antagonismo con AJ è su un piano di parità: ok che a buon senso possiamo considerare i patemi d'animo di Rarity poco sensati, mentre la grezzaggine di AJ innocua ed accettabile, ma nel microcosmo del cartoon mi paiono sullo stesso livello, e comunque di sicuro non vi è malizia fra le due. Di sicuro Rarity non va contro il suo elemento di generosità in quell'episodio: anzi, pur essendo in piena lite con AJ, invece di andarsene bestemmiando impettita da brava drama queen, rimane perché Twilight ci tiene a fare lo slumber party.
Alur.
Tu mi dici che Rainbow Dash s'è comportata male, alché ti rispondo che pure le altre si comportano spesso male per una ragione di struttura narrativa degli episodi.
Mi fai l'esempio dell'elemento della lealtà che non si comporta come tale e ti faccio notare in che modo -tutte- cadono vittima del proprio opposto, in questo caso perché volendo si tratta proprio del tema centrale degli episodi.
Posso anche essere d'accordo sul fatto che Rainbow Dash abbia avuto ben poche occasioni per dimostrarsi virtuosa, ma bisogna anche ammettere che un personaggio strutturato in quel modo, cioè competitivo e vanesio, trova difficoltà nell'affermare il proprio buon cuore se non tramite una scelta ben ponderata, come il già citato caso della battaglia bufali vs. pony di Over a Barrel.
Più o meno un discorso simile lo si può fare con Applejack, che è il personaggio schietto e maturo, ma che è difficile da sublimare a virtù se non di fronte ad una situazione costruita ad hoc per lei.
Diversa è già ad esempio Pinkie Pie: il suo personaggio, per come è stato pensato, è giocoso, solare e allegro. Viene da pensare che il suo spirito incarni perfettamente l'elemento che rappresenta, e il suo voler sdrammatizzare sempre e comunque dà un'ottima motivazione per creare gag esilaranti.
Anche Fluttershy è un personaggio pensato appositamente per essere timido e gentile nel 90% dei casi, per forza di cose il suo comportamento sarà virtuoso in contrapposizione a quello di cui siamo abituati noi tutti i giorni.
Personaggi in questo modo sono più abbordabili dallo spettatore perché il loro lato positivo è carpibile con più facilità, mentre il voler inserire nello show il personaggio ganzo e maschiaccio schiavizza la sua personalità sotto i colpi di frusta di un'estetica dura e potenzialmente poco piacevole.
Con questo intendo dire due cose importanti, che si sostengono a vicenda: innanzitutto che personaggi più "difficili" come Rainbow Dash (che è la competitiva boriosa), Rarity (la vanesia superficiale) e in parte anche Applejack (quella più "passiva" perché a parte come sorella amorevole o lavoratrice stacanovista non ha avuto molte occasioni per parlare di sé in positivo) si trovano anche in condizioni sulle quali è complicato lavorare.
Inoltre voglio precisare che non considero nessun personaggio più profondo o articolato di altri, con l'affermazione precedente.
Considero Pinkie Pie al pari di Applejack o Fluttershy al pari di Rarity in quanto a sfaccettature.
Naturalmente i fan di Tizio troveranno più interessanti e profonde le caratteristiche di Tizio, considerando magari quelle di Caio più superficiali e irrilevanti, ma sono solo pareri soggettivi guidati dal gusto personale.
Difatti io trovo insopportabile Rarity (pur ammettendone i pregi) per una ragione di compatibilità caratteriale, e basta. Mentre adoro Rainbow Dash, che pur avendo tanti difetti la trovo divertentissima e buona tanto quanto le altre.
L'unica che oggettivamente mi pare più studiata è Twilight Sparkle, ma solo perché è la protagonista e non per una coincidenza, difatti nella prima stagione lei doveva essere presente perché si estrapolasse una morale.
Tuttavia il tuo paragone mi pare più che tirato per i capelli: loro fanno del bene.
Ma se mi tiri fuori il Dottor House, un personaggio la cui serie pluripremiata ruota -solo- attorno alla cinicità del protagonista, allora altro che tirare per i capelli, qui si sta facendo lo scalpo al thread.
MLP c'avrà pure la sua personalità cinica con la quale fare i conti, ma le cinque amiche non sono cinque interniste costrette a subìre le angherie dello stesso personaggio per anni. Sono personaggi che in altrettanti episodi hanno dato MOLTO filo da torcere a tutte le altre, quindi nessuna di loro avrebbe il diritto di scagliare la prima pietra.
Tu ritieni che Rainbow Dash abbia avuto ciò che si meritava perché rispetto ad altri personaggi è più stronza. Io dal canto mio la difendo a spada tratta perché ritengo invece che dietro la facciata da virago che si porta dietro per ragioni narrative abbia dimostrato altrettanto bene di essere una persona gradevolissima.
Al fatto che poi in Mare do Well il personaggio sia ancora più borioso del solito do la colpa allo storyboarder, che ne ha esacerbato il lato negativo, di fatto snaturando sia lei, che le protagoniste con una trovata un po' fuori dallo stile classico del cartone.
Still, ribadisco, che il metodo utilizzato possa essere ben più sgradevole di quello perfettamente citato da te di Pinkie con Gilda sono più che d'accordo, ma che sia cosa nuova e/o tanto innaturale quando usato nei confronti dell'antipatico di turno (perché, di fatto, in questo episodio a RD è dato il ruolo del pony antipatico e presuntuoso da correggere) non mi pare.
A me pare eccome. Mi fai l'esempio di Trixie, personaggio creato appositamente per essere disprezzato. Rainbow Dash non lo è, perché lo abbiamo visto in altre sedi comportarsi diversamente.
Se ritieni che il fine giustifichi i mezzi posso assumere implicitamente che non mi denuncerai se nell'esempio di prima ti investissi per darti una lezione di guida

Nel rispondere a te posso ampliare la considerazione dal punto di vista di mera efficacia narrativa e continuità dello storytelling. Personaggi come Twilight e Fluttershy sono cresciuti parecchio nel tempo, sono cambiati: Fluttershy è molto meno timida, non ha più letteralmente paura della sua stessa ombra, anche quando la sua timidezza viene ripresa di tanto in tanto con forza per fare una gag di contrasto; Twilight è oramai perfettamente a suo agio con le amiche, ed è uscita parecchio dal suo guscio iniziale. Due ottimi esempi di buon chara development e continuità. Per altro, nessuna delle due incarna dei "difetti" sgradevoli.
Faccio un'entrata a gamba tesa.
Per il discorso della continuità tra episodi prossima allo zero, la tesi dell'evoluzione progressiva dei personaggi la trovo di poco valore.
Ciò che hai visto tu in Dragonshy non è la Fluttershy di sempre, ma una Fluttershy creata appositamente per essere ancora più timida di quanto non lo sia di solito, apposta per creare la storia sulla quale si fonda l'intero episodio, storia che nasce e si conclude nello stesso arco di tempo.
Esempi simili si vedono in molti episodi.
Il personaggio che si vuole analizzare viene preso dal paniere della "normalità" e viene modellato in modo tale che la morale finale risulti più marcata dal comportamento diverso o affine durante il corso della puntata.
Lesson Zero e Winter Wrap Up sono due episodi che hanno come *tema* l'organizzazione scrupolosa di Twilight, e tale tema viene sottolineato dai comportamenti da OCD che non si vedono in nessun altro episodio, come fare la lista dei propri abiti prima di uscire o controllare tre volte la stessa lista per controllare che non si è dimenticato nulla.
Fa parte della sua personalità perchè Twilight è metodica, ma non così metodica tranne che negli episodi in cui la sua scrupolosità è al servizio della trama.
Altro esempi? Twilight che all'inizio di Owls Well that Ends Well è ancora più premurosa con Spike apposta per ingigantire la sensazione di delusione dovuta alla gelosia di Spike, nonostante nell'episodio medio lo tratti con indifferenza.
Oppure il fatto che Fluttershy sia ancora più delicata e fragile in Green isn't your Colour piuttosto che in altri episodi (dove ad esempio non si fa problemi a parlare in pubblico.
O come Rainbow Dash sia la prima a dimostrarsi pro-Celestia alla comparsa di Discord apposta per mettere in evidenza il suo elemento di lealtà.
Tali modificazioni dei personaggi vengono attuate di volta in volta per dare più solidità al singolo episodio, a scapito di una continuità che non esiste ma che sembra esserci per via dei pochi riferimenti (tipo il Pinkie Sense) ma che si ritrovano non perché effettivamente c'è stato un cambiamento, ma per fare una gag o spiegare qualcosa (come nell'ultimo episodio).
Tipo hai mai più visto lo Stare di Fluttershy? C'è il caso che in un episodio futuro lo si vedrà una seconda volta giusto per una questione narrativa o per un semplice tocco nostalgico, ma da qui a parlare di effettiva evoluzione dei personaggi nel corso di puntate che tra l'altro non seguono un ordine cronologico ce ne passa.
Poi si può discutere sul fatto che il comportamento egocentrico di Rainbow Dash sia troppo fastidioso per farsela piacere o meno, ma qui si ritorna al discorso dei gusti. C'è chi la trova insopportabile perché vanesia chi la trova fantastica perché inarrestabile e awesome.
Ma, nell'ottica dell'episodio autoconclusivo separato in toto dal resto, il tuo discorso sull'imparare una lezione non può stare in piedi, perché mai nessun personaggio imparerà davvero qualcosa da un suo errore del passato; ma non perché gli episodi sono collegati male tra di loro, ma perché l'obiettivo dei produttori non è mostrare una continuità, ma trasmettere un messaggio che si esaurisce alla fine di quei 22 minuti.
Un po' come avviene nei Simpsons (cito sempre loro perché sono il mio secondo cartone preferito), dove chi se ne frega se in un episodio un personaggio apprende una lezione importantissima, in quello successivo si parlerà d'altro.
Basti vedere quanti sono gli episodi in cui Homer è un amorevole padre di famiglia e quelli in cui è un totale cretino completamente impossibile da gestire.
Chi se ne frega, perché lo scopo dell'episodio è mandare un messaggio a tema sociale e basta, e tutti i personaggi e triccheballacche sono al servizio di questa causa.
La continuità non esiste e non è mai esistita, e ci saranno solo pochi riferimenti come la moglie di Flanders che muore, oppure citazioni occasionali di altri episodi.
La stessa cosa avviene in MLP, dove non ha più senso parlare di ciò che hanno appreso i personaggi in questo o in quell'episodio, perché la continuità è illusoria e sinceramente inutile per come è stato pensato il cartone.
E' un concetto che è stato molto difficile per i fan da incassare, e nonostante ciò molti tentano di spiegare tutto ad ogni costo.
Ricapitolando:
Rainbow Dash è una stronzaccia, e siamo d'accordo. Devi essere d'accordo con me però che stronzacce sono state pure tutte le altre in mille altri episodi, e non sempre in maniera indolore.
La Dash è forse è più soggetta a portare con sé il peso di una personalità più estetica che altro, quindi probabilmente abbisogna di altre occasioni per dimostrare le sue capacità. Williams non ha aiutato per nulla sotto questo punto di vista, e anzi ha peggiorato la situazione, creando per l'appunto uno degli episodi finora meno piaciuti.
Rainbow Dash così come le altre ha avuto i suoi momenti di eroismo e spavalderia mossa da buone intenzioni, nonché momenti in cui impara qualcosa e si dimostra benevola.
Tu poi mi dici che questi eventi sono causati per lo più da trovarsi in situazioni svantaggiose per lei, e allora ti rispondo che non è vero perché in Elements of Harmony, Over a Barrel, Cutie Mark Chronicles, May the Best Per Win e altri episodi si dimostra sinceramente benevola senza troppi onanismi mentali.
Per come la vedo io abbiamo entrambi un buon numero di motivazioni per spiegare in che modo quel personaggio ci piace o ci schifa, ma infinite per spiegare perché sia buono o cattivo (e di conseguenza si avanzano idee non scientifiche perché ognuno può dire la sua in mille salse diverse).
Stessa cosa riguardo all'utilizzo del supereroe come pretesto narrativo. Io lo trovo un escamotage che poco o niente c'entra con lo spirito classico del cartone, tu il contrario. E vabbè, a ciascuno il suo.
che Rainbow Dash si lasci andare a commenti privi di tatto che possono ferire i sentimenti altrui è un altro paio di maniche, ed è sorprendente a mio parere che gli sceneggiatori lo considerino un atteggiamento innocuo da non affrontare.
E allora potremmo parlare della dubbia eticità di Rarity che utilizza il suo spasimante Spike come un oggettino da sfruttare quando se ne ha bisogno per poi gettarlo via con disprezzo appena non serve più, perché tanto "non gli fa male". Però nessuno s'è mai lamentato.
Il punto è che sta abbastanza inutile focalizzare su dettagli che a parer mio sono più che secondari, sono di sfondo.
Rarity è insensibile nei confronti di Spike perché accentua il suo carattere da femme fatale, bellissima ma terribile quando lo vuole.
E per Rainbow Dash mi sento più d'accordo con Grifen, che sostiene che il suo caratteraccio -criticabile quanto lo si vuole- non annulla a priori il fatto che effettivamente lei abbia buon cuore, ma è in quel modo per rendere più solida la sua personalità da maschiaccio.