Auster ha scritto:Nell'episodio con Zecora, la prima ad aver imparato come stanno le cose è stata Applebloom (mettendo in evidenza i pregiudizi degli adulti rispetto alla fantasia della piccoletta), in questo caso è stata Twilight ad avere la razionalità e la lucidità di insegnare a tutti gli altri quanto le loro paure fossero infondate, con la differenza appunto che Luna un po' se l'è cercata e ha dovuto cambiare la sua attitudine.
Claro, ma nell'episodio di Zecora lo sviluppo era stato quello più classico: i protagonisti nei quali lo spettatore bambino si suppone si possa identificare hanno una irrazionale paura dell'individuo
diverso, che invece si rivela essere un bravo cristo quanto chiunque altro, solo incompreso ed ingiustamente emarginato.
Visto miliardi di volte nelle storie per bambini: il vero risultato di questa esposizione della
moral of the week è spesso paradossalmente di evidenziare la diversità, per poter dire che emarginarla è da bimbi cattivi. La stessa ragione per la quale se non la menassero tanto ai bambini con il non essere razzisti, a quelli difficilmente salterebbe in mente che la pelle di un colore o dell'altro possa essere più o meno emarginante dei capelli di un colore o dell'altro. I bambini son spietati, eh, ma se non fossimo noi a dargli un sacco di idee su come esprimere il loro cinismo...

Qui invece si è trattato proprio del personaggio "ingiustamente" temuto ad imparare che le apparenze ingannano, e a non prendersi troppo sul serio quando la propria diversità viene inevitabilmente percepita dagli altri: in quanto la morale non è che la diversità non esista e vada ignorata tappandosi occhi e orecchie, come fosse una vergogna, ma che sia accettata per quello che è anche dal "diverso" stesso, e presa con la dovuta autoironia cosicché tutti possano venirsi incontro l'un l'altro.
Non a caso, per come è stato strutturato l'episodio - con tanto di Luna che ragequitta e va a piangersi addosso per conto suo - qui chiaramente si presuppone che il bambino sia proprio in Luna che si debba identificare.
Altra cosuccia che, nel suo piccolo, mostra come FiM anche quando si rivolge al suo teorico target di bambini, non li tratta come completi deficienti e cerca di strutturare messaggi un pelo più articolati.
E comunque sì, oramai è palese che Pinkie sia la evil mastermind dietro a tutti i disordini di Equestria
