My_Little_Sam ha scritto:Sarebbe stato interessante se si fossero domandati dellle ragioni di questo fenomeno, di come mai una serie senza un minimo di originalità e anzi, un reboot di un vecchio marchio di più di 20 anni fa abbia avuto più successo dell' originale.
Credo che non sia mai successa ( o cmq molto raramente) una cosa simile.
Su questo i media non indagheranno mai, perchè è una questione che non si può spiegare con due slogan in croce come fanno di solito, e non si può neppure spiegare in modo "scientifico" perchè è troppo difficile raccogliere dei dati verificabili.
Io sono convinto che FiM sia stato semplicemente un buon cartone con le caratteristiche giuste che è arrivato al momento giusto per avere successo.
E' vero che non è originale, ma è
innovativo e questo spesso conta più dell'originalità. E' innovativo perchè ha recuperato un'estetica che tutti schifavano e sottovalutavano solo perchè nessun artista serio aveva mai provato a sfruttarla a fondo: l'estetica dei cartoni per ragazze degli anni '80, la stessa estetica da cui si sono evoluti i vari sparkledogs e una larga fetta del furry fandom. Finora quell'insieme di stili aveva prodotto quasi solo boiate, ma qualsiasi estetica per quanto sembri scema e senza speranza può funzionare se messa in mano a un'artista che ne sa sfruttare le potenzialità.
Gli autori di FiM sono tecnicamente molto preparati e conoscono bene internet, per cui sanno che oggi per avere successo commerciale è sempre utile ammiccare alle varie culture nerd. La stessa Faust era una fan dei pony per cui sapeva benissimo come funzionano queste cose. L'estetica dei pony poi è per sua stessa natura "exploitabile": è nata per una serie di giocattoli collezionabili a basso costo, perciò è modulare, basata su pochi elementi ripetuti che si prestano naturalmente alla customizzazione. Bastano pochi minuti per scegliere colore, razza e cutie mark e crearsi un proprio pony OC. E' un po' come giocare con il Lego. Lo stile di disegno imposto da Flash è pure lui modulare per natura. Perciò il cartone è nato già pronto per dare vita a image macro e customizzazioni a manetta, senza che gli atuori stessi se ne rendessero conto.
L'altro fattore importante è che FiM è arrivato in un momento di decadenza culturale e sociale, in cui moltissime persone si sono trovate di colpo davanti a problemi più grandi di loro e a scenari quasi apocalittici. Per chi è cresciuto tra gli anni '80 e i primi anni '90 e ha una cultura media o bassa, sentir parlare di USA che rischiano il collasso economico, riduzione dei consumi, petrolio che si sta esaurendo etc. è letteralmente come sentir parlare dell'apocalisse. Per il futuro a 5-10 anni possiamo avere al massimo
speranze ma ben pochi
progetti solidi. Ora capisco che sembri stupido tirare in ballo queste cose per parlare del successo di un cartone di pony colorati, e forse lo è. Ma il punto è che in periodi difficili come questo la gente tende naturalmente a cercare sfoghi semplici che ricordino tempi più felici. La generazione anni '80-'90 è molto molto attaccata alla propria infanzia ed è logico che davanti a questo scenario desolante abbia voglia di tornarci per un po' per dimenticare i guai.
Al momento l'arte popolare occidentale offre per lo più grimdark, randomness, cinismo, grimdark, randomness, cinismo, grimdark, randomness, cinismo e ancora un po' di grimdark. Chi vuole qualcosa di diverso ha ben pochi posti dove cercare. In pratica FiM è l'unico cartone recente di gusto al 100% occidentale che abbia da offrire umorismo molto semplice e leggero, scenari buffi, personaggi amichevoli e ottimismo puro. Perciò è adatto a soddisfare proprio questa domanda di intrattenimento "infantile" (non mi viene in mente un termine migliore, ma del resto solo chi non capisce la cultura popolare di oggi usa la parola "infantile" come se fosse un insulto).
Si potrebbero aggiungere parecchie altre ragioni per spiegare l'effetto che FiM ha avuto su internet ma queste sono le più importanti secondo me.
Va da sè che tutta 'sta roba non è dimostrabile, e del resto non pretendo di fare un discorso scientifico. Mi baso sulle mie opinioni personali e su opinioni altrui che ho letto qua e là per la rete.