Taliesin ha scritto:Comunque il video di "teens react" fa schifo, hanno fatto vedere a dei teen solo la sigla d'apertura e li hanno bombardati con frasi del tipo "cosa diresti se ti dicessi che ci sono maschi adulti che ADORANO lo show?" è chiaro che non possono risponderti altro che "sono dei malati".
Ho capito.
Il problema è che il giudizio frettoloso è facilissimo da fare, e gli errori che ne derivano sono una lista impressionante: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases
La brutta notizia è che nessuno ne scampa, almeno per ora. Ciascuno di noi bene o male è soggetto ai propri pregiudizi e alle informazioni false che il proprio cervello costruisce in mancanza di informazioni.
I media, tranne nei casi in cui le informazioni sono effettivamente esposte con oggettività, ci campano sopra perché sanno che l'uomo ragiona così.
Alla fine uno può tentare di convincere l'altro con i fatti, ma spesso il preconcetto è più forte dell'evidenza.
Insomma, chi glielo va a dire a quei teen che le cose potrebbero essere diverse da come se le immaginano (non dico migliori, ma diverse)? Chissà quanti se ne convincerebbero. Ma non è nemmeno una colpa, in realtà.
Calicanto.. ha scritto:Bah, io bronies e furry li ho sempre visti molto differenti. In effetti su Equestria Daily ogni volta che viene postato un link di un comic su FurAffinity la gente si incazza di brutto (e lì non capisco nemmeno tanto il perchè, insomma, sciallati).
Per come la vedo io ci può stare anche che la propensione all'anthro contribuisca a farsi piacere il cartone (qualcuno qui lo ha già ammesso) ma a 'sti chiar di luna definire MLP una sottosezione del furry è quantomeno azzardato, giacché le peculiarità che contraddistinguono il cartone e che hanno fatto presa sui fan sono molteplici e tra le più disparate.
Blacksad ad esempio è una normalissima storia noir con personaggi antropomorfi. E' la sua peculiarità principale (oltre l'ottimo disegno e altre cose, ovviamente), perché lì l'antropomorfisimo è il mezzo per raccontare la storia. In MLP non me la sentirei di dire che è così. Sono pony per un discorso di affinità con i gusti delle bambine, che stravedono per un equino in miniatura, ma la storia arriva alla fine non veicolata prettamente dall'antropomorfismo di animali, quanto da beh, situazioni assurde e legami sociali. Ci si potrebbe scrivere un libro sopra, o un thread con la domanda "ma se fossero umane, vi piacerebbe ancora MLP?". Ma temo che la risposta, essendo per sua natura un "what if..." lascia il tempo che trova. Sarà così o no?
Poi ovvio si va a gusti. In questo forum son stati reiterati decine e decine di volte i pareri dei bronies (ma anche da chi non è tanto fan e vuole semplicemente godersi la serie) riguardo alle preferenze sulla serie, anche se effettivamente ci sarebbe da discuterne in un thread a parte (e magari che possa fungere da spunto per quelli che si domandano con sincero interesse cosa ci sia di così accattivante per farlo piacere ad un pubblico così... diverso).
Davide ha scritto:Non bisogna essere maniaci fanatici dei pony...dedicare la propria esistenza,in costante e devota venerazione per i piccoli equini.
Ma neanche denigrarli o non riconoscerne l'esistenza ed i pregi che i quadrupedi nani hanno
Deve essere una passione,più o meno accentuata...non una dipendenza ^^
EQUILIBRIO gente!
Naturalmente ti do ragione sul discorso della via di mezzo. La moderazione è la chiave, ma se proprio vogliamo estendere il concetto di love and tolerance a tutto: pure se uno è drogato di pony, che importa?
Faccio un discorso esterno al tuo post, a scanso di equivoci: sono del parere che finché non si vada a ledere le altre persone (anche sé stessi in realtà) e la loro libertà, nel rispetto delle leggi ecc ecc, uno può comportarsi un po' come vuole.
Se ti fai tatuare Rainbow Dash sulla faccia, beh, dì pure addio ad una buona fetta dei lavori che puoi fare, ma a me in realtà cosa cambia se qualcuno lo fa? Ciò che mi turba non è in realtà il fatto che alcuni tizi hanno comportamenti più esagerati degli altri nello stesso gruppo al quale appartengo. Ciò che mi può turbare è che i membri di tale gruppo, me compreso, vengano appiattiti al comportamento di singoli casi dall'opinione comune per comodità d'uso e facile etichetta. Può non importare, a me invece fa un importa per altri motivi.
Qui tento anche di riallacciarmi col discorso principale del thread: se alla Fox fanno vedere il tizio grassoccio e brufoloso che mostra con orgoglio il modellino del suo personaggio inventato, oppure il tizio che parla male e fa i versi strani, sociologicamente non mi dovrebbe interessare: sono sfaccettature (UMANE e non peculiari del gruppo d'appartenenza) differenti di personalità all'interno del fandom. Che c'è di male?
Però già differente è quando diviene palese che tali notizie vengano imbastite a mo' di radiofaro per far scattare nello spettatore medio quel "ahaha, ma guarda che manica di disadattati".
Sono abbastanza sicuro che in psicologia sociale ci sia un termine specifico per tutto ciò.
La differenza è che se ad esempio sono un tifoso di calcio, sfegatato ma tranquillo che va allo stadio per supportare la sua squadra del cuore e vedersi una partita, può starmi sulle balle l'hooligan che butta giù dagli spalti le carcasse dei motorini o fa a sprangate con i tifosi dell'altra squadra, sia perché l'opinione pubblica distorta bene o male influisce anche su di te, sia perché quello è un comportamento scorretto.
In questi casi, invece, l'opinione pubblica è uguale, solo che io non considero sbagliato se esageri in un modo che io personalmente non farei.
Ovvero: il tizio che s'è cambiato il nome in Fluttershy a me fa ridere perché personalmente non farei mai una cosa del genere. Ma finché non infastidisce nessuno ho forse il diritto di dire che sta facendo qualcosa di sbagliato solo perché non lo farei io?
Non dico sia il tuo caso eh, Davide. Sto parlando per vie generiche perché molto spesso gli eccessi comportamentali e le distorsioni dei giudizi stanno sia fuori che dentro i gruppi, principalmente perché stanno dentro la natura umana stessa.