Ultimo fumetto/manga letto

Comunque un manga che dovete assolutamente leggere è "The Promised Neverland". Finora sono solo 26 capitoli, quindi non avete scuse per non recuperarlo.

Quoto e ne spiego i motivi senza fare spoiler specifici di trama o personaggi.

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È uno di quei manga che non fa dell'azione o adrenalina il suo punto di forza ma bensì la tensione. Non c'è un capitolo in cui è esente una scena che fa mettere tanta ansia, soprattutto perché la trama è gestita in un modo dove tutto può succedere quindi non sempre le cose vanno per il verso giusto.
Va molto pesante coi dialoghi ma l'autore (Kaiu Shirai) riesce a gestire tutte le informazioni spiegate in una maniera molto minuziosa, evitando possibili infodump e tappando ogni singolo rischio di buco di trama, e facendo così alcuni dei personaggi più astuti e perspicaci mai scritti in un manga. Letteralmente non possono essere ingannati nemmeno coi giri di parole e false promesse.
Vogliamo anche parlare dei disegni? Posuka Demizu riesce a fare alcune delle facce più espressive mai viste e alcune fanno davvero paura. (Ecco perché avevo "quella faccia" come avatar per Halloween )

A prima vista può sembrare che la storia sia abbastanza allungata e che abbia un ritmo lento, ma crea così un'atmosfera di mistero e suspense che ti chiedi che cosa accadrà prima o poi.

E il fanservice? Zero! Nessuna scena o frase allusiva quindi siete liberi di leggerlo senza aspettarvi niente di sconcio o allusivo

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E il fanservice? Zero! Nessuna scena o frase allusiva quindi siete liberi di leggerlo senza aspettarvi niente di sconcio o allusivo

Da quando rientrerebbe fra i pregi una simile carenza?

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E il fanservice? Zero! Nessuna scena o frase allusiva quindi siete liberi di leggerlo senza aspettarvi niente di sconcio o allusivo

Da quando rientrerebbe fra i pregi una simile carenza?

Dipende più da quanto può funzionare in un certo ambiente.

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-Se metti il fanservice in manga come Monster Musume e Keijo, che sono fatti apposta per metterlo in ogni scusa e contesto, allora sì.
-Anime come Gurren Lagann hanno un fanservice equilibrato tra episodi laddove è accettabile mentre in altri può apparire fuori contesto. Vedere per esempio il famoso episodio della sauna.
-Manga come The Promised Neverland, Monster o Uzumaki invece non hanno posto per il fanservice perché sono fumetti seri fatti anche per riflettere a un certo livello.

Insomma, non puoi metterlo dove ti pare come il basilico.

La mia non era una risposta proprio seria, diciamo, e sono d'accordo con la tua posizione...

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se prendiamo il termine fanservice come sinonimo di "mostrare cose sconce o allusive". In realtà è un po' più ampia la sua accezione, e come tale può benissimo comprendere anche quelle "opere serie", almeno potenzialmente. Il fanservice è ciò che i fan si aspettano, il che - effettivamente - spesso indica ragazze in bikini col seno prosperoso, ma in altri contesti può benissimo trattarsi di altro. Gli spiegoni di 37 pagine su come funziona un mecha o una strana arma sono fanservice allo stato puro, eppure non c'è nulla di sconcio o allusivo (a meno che non siano robottoni con seni prosperosi ); combattimenti ultraviolenti a caso sono fanservice puro, ecc.
Io di Junji Ito ho letto praticamente tutto, e per me è un grande, ma mi domando se pure lui dopo un po' non si sia messo a riprendere determinati suoi stilemi anche per far un 'servizio ai fan', i quali nel suo caso non si aspettano bellone in costume ma gente che impazzisce nei peggiori modi e orrori lovecraftiani come se non ci fosse un domani. Ho volutamente esagerato con l'ultimo esempio, perché il fanservice è solitamente qualcosa di superfluo per la trama (e se si accetta questo punto un manga harem non sarebbe fanservice, visto che ha proprio quelle determinate situazioni come trama...), mentre con Ito questi elementi son parte della struttura stessa delle sue opere, ma non per questo negherei a priori che si possa accentuare più del necessario certi aspetti per stuzzicare il lettore.

In effetti è meglio prender il termine nella sua accezione ristretta, perché forse fin troppe cose sarebbero imbottite di "fan service", visto che in fondo ci piace quando in una storia troviamo quel che ci saremmo aspettati, anche se diciamo sempre che vogliamo farci stupire

La mia non era una risposta proprio seria, diciamo, e sono d'accordo con la tua posizione...

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se prendiamo il termine fanservice come sinonimo di "mostrare cose sconce o allusive". In realtà è un po' più ampia la sua accezione, e come tale può benissimo comprendere anche quelle "opere serie", almeno potenzialmente. Il fanservice è ciò che i fan si aspettano, il che - effettivamente - spesso indica ragazze in bikini col seno prosperoso, ma in altri contesti può benissimo trattarsi di altro. Gli spiegoni di 37 pagine su come funziona un mecha o una strana arma sono fanservice allo stato puro, eppure non c'è nulla di sconcio o allusivo (a meno che non siano robottoni con seni prosperosi ); combattimenti ultraviolenti a caso sono fanservice puro, ecc.
Io di Junji Ito ho letto praticamente tutto, e per me è un grande, ma mi domando se pure lui dopo un po' non si sia messo a riprendere determinati suoi stilemi anche per far un 'servizio ai fan', i quali nel suo caso non si aspettano bellone in costume ma gente che impazzisce nei peggiori modi e orrori lovecraftiani come se non ci fosse un domani. Ho volutamente esagerato con l'ultimo esempio, perché il fanservice è solitamente qualcosa di superfluo per la trama (e se si accetta questo punto un manga harem non sarebbe fanservice, visto che ha proprio quelle determinate situazioni come trama...), mentre con Ito questi elementi son parte della struttura stessa delle sue opere, ma non per questo negherei a priori che si possa accentuare più del necessario certi aspetti per stuzzicare il lettore.

In effetti è meglio prender il termine nella sua accezione ristretta, perché forse fin troppe cose sarebbero imbottite di "fan service", visto che in fondo ci piace quando in una storia troviamo quel che ci saremmo aspettati, anche se diciamo sempre che vogliamo farci stupire

Parla per te.
Io voglio tette e culi!

Tokyo Ghoul: Re vol.3

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Molto probabilmente questo è il volume che ha avuto più impatti/traumi psicologici sulla sottoscritta. In primis per la morte di Goge e Gagi e...vedere piangere Naki fa un certo effetto.
Inoltre anche per Juzo Suzuya e tutta la questione di Big Madame;diciamo che mi ha toccata particolarmente.
Poi lo scontro di Owl e Sasaki,reso divinamente e molto molto triste o almeno in un qualche modo commovente per il passato ancora oscuro di quest'ultimo.
E,cosa che per me è un punto in più per la valutazione,Urie finalmente si rende conto di avere sbagliato con il suo comportamento individualista. Ed è proprio in quel momento che Toru riesce ad evocare il suo kagune e sconfiggere le proprie paure.
E verso la fine,lo ammetto,stavo per piangere. Vedere Sasaki che è disposto a sacrificare la sua stessa vita pur di salvare i ragazzi della QS,comportarsi come un padre nei loro confronti...fa veramente deprimere,in un certo senso. E vogliamo mettere Saiko che in lacrime urla a Sasaki di non combattere?
E poi il capitolo extra,dove racconta di Hanabe Abara e di Juzo è un altro punto in più.

STO ADORANDO QUESTA SERIE. BASTA,LA STO ADORANDO

Le bizzarre avventure di JoJo: Stone Ocean.
La parte centrale mi ha annoiato un po', ma mi è piaciuto abbastanza (fin'ora il migliore delle jjba per me è Vento Aureo)

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Annasui best BroJo

Nazivegan Heidi (Don Alemanno - Boban Pesov)
Nato dalla mente del cantante metal dei Holy Martyr e autore di Jenus e dalla matita dello youtuber che chiama i suoi haters "spermini", nasce questo fumetto parodia dell'amato anime di Heidi nonché una feroce critica ai vegani radicali che odiano chiunque sia anche leggermente onnivoro. I cosidetti nazi-vegani, per dire.
Senza ombra di dubbio uno dei fumetti più pazzeschi e ridicoli che abbia mai letto. Farci un riassunto è letteralmente impossibile perché va letto per spiegarvi quanta scemenza e volgarità ci sia in quelle pagine.

Dizionario dei Film Brutti a Fumetti (Davide La Rosa - Fabrizio "Pluc" di Nicola
Come dice il nome, è un fumetto che illustra alcuni dei film più brutti di tempi antichi e recenti, da Alex l'Ariete a Troll 2, alternando un buon stile fumettistico e uno più volutamente "infantile" (per non dire schifoso di suo).
È come leggere tante recensioni di Yotobi fatte in formato fumetto mensile. Una chicca più che carina.

[Azzu-nyan]

Taiyou no Ie

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Una storia davvero dolce e carina, che affronta in modo semplice e pacato argomenti come la depressione, i problemi in famiglia, il divorzio, l'amore.
Ti affezioni ai personaggi e speri il meglio per loro fin da subito.

Non adatto a chi vuole azione&superpoteri, questo è un manga slice of life abbastanza tranquillo. :P

Gli Omicidi del Mulino - L'Anno del Gallo (Laura "Pex" Pezzoli)
Ricevuto come regalo di compleanno da un amico brony del Ticino mentre ero a Zurigo per vedermi il film di MLP, il fumetto è un tipico indie politicamente scorretto.
Per la precisione, è una raccolta di vignette singole (o doppie) mirate contro alcune delle pubblicità più note [e scassaballe] della TV italiana, in particolare quelle del Mulino Bianco con Antonio Banderas e Rossita.
Non ci sarebbe molto da dire: stile niente di particolare con umorismo edgy-dark con citazioni facili e difficili. Carino e scemo abbastanza per spegnere il cervello durante Pomeriggio Cinque o Forum.