La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox[FINALE]

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La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox[FINALE]

Messaggioda EnderPony e Black » 12/06/2015, 13:41

Non voglio fare promesse che non riesco a mantenere, ma avevo questo progetto in menteed ho capito che le Serie non sono il mio forte; quindi vi presento:
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La Triade Enderiana: Il Risveglio del Sole e della Luna

Trama in pillole:
Sole, Luna, Terra Aria e Acqua: pensiamo di averli costantemente sotto controllo, e per un po è stato anche così, ma arriva un tempo in cui anche ciò che ci tiene in vita ci si rivolta contro e quando succede, solo tre eroi possono evitare che questi elementi creino un cataclisma che spazzerebbe via ogni forma di vita dalla faccia di Equestria! Un gioco da ragazzi!
"Ferro e Macchia sotto l'Occhio Nero; Terra, Acqua e Aria sconfiggeranno, gli otto sigilli recupereranno e al dio degli dei di tornare impediranno"


Capitolo 1:
San Equestria Mode: ON
Equestria, uno dei regni più tranquilli tra tutti gli universi paralleli, clima mite, abitanti allegri e gentili, certo l’umidità non è un gran che, ma dove lo è di questi tempi? Per non parlare di sporadici attacchi di sorelle gelose, mostri del caos ed enormi centauri succhia poteri… ma a parte questo, è un mondo niente male…
Ma non stiamo facendo la recensione di un mondo, stiamo raccontando una storia… avvenuta anni fa, o l’altro ieri, non ricordo, ma sta di fatto che ad Equestria si presentò l’ennesimo cattivone pronto a prendere il potere su tutto e su tutti… o forse no?

Canterlot, sembrava una giornata come le altre, i ricchi pony facevano spese in costosi negozi o si bevevano un caffè a qualche bar di lusso, ma a noi non interessano quei pony pomposi che si credono superiori a tutti quindi spostiamoci sul treno che si fermò alla stazione, dal quale uscì un gruppo di pony accompagnato da un draghetto e da uno strano essere triangolare, aspettate lo cerco sul dizionario; vediamo… ah si! Un clessidriano! Scese per primo e aiutò l’amico drago a prendere i numerosi bagagli dell’unicorno bianco, nome in codice, Rarity: -Oh ragazzi siete così gentili a prendere le mie valigie!- -Non c’è di che… lo faccio più che volentieri… uff… ma quanto pesano!- rispose il draghetto Spike, il gruppetto si diresse verso il castello tranquillamente, mentre i due ragazzi portavano i bagagli le sei pony discutevano tra loro: -Allora zuccherino- disse Applejack –Come mai le principesse ci vogliono?- -Ve l’ho detto- rispose Twilight –Vogliono un rapporto su tutto ciò che accade nella Everfree Forest- -Si, lo so, quel che non capisco è perché tutte insieme…- -In effetti questo non me l’hanno detto…- continuarono a camminare per la città quando tutto intorno a loro la terra cominciò a tremare, durò pochi secondi poi tutto tornò com’era prima.
-L’avete sentito anche voi?- chiese Spike –Beh, sarebbe stato strano non sentire un terremoto…- rispose il clessidriano –Comunque sembra essere passato! Andiamo ragazze- Twilight non fece in tempo a dirlo che un altro terremoto si scatenò, più forte del precedente e più duraturo! Anche questo cessò senza causare danni, -Sta succedendo qualcosa di strano…- continuò a dire l’alicorno viola -…dobbiamo muoverci!- affrettarono il passo e arrivarono alle porte del castello, ma appena Twilight valicò l’ingresso un terzo terremoto si abbatté sulla città, era quasi il doppio del precedente, alcune torri del castello iniziarono a crollare, poi anche l’immensa fortezza iniziò a staccarsi dalla città! Il clessidriano mollò a terra le valigie e si precipitò a salvare Twilight ma una grossa roccia acuminata si levò dal terreno e si conficcò in una delle sue ali per poi tornare nella terra, il clessidriano cadde a terra cercando di non urlare come una puledrina, intanto il castello era stato distrutto e precipitava giù dalla montagna e si schiantò ai piedi di quest’ultima!
Le loro amiche erano già in lacrime per la loro amica quando un enorme sfera di luce apparì dietro di loro, al suo interno c’era Celestia, Luna e Twilight più qualche guardia.
Non fecero in tempo ad urlare dalla gioia che un quarto terremoto creò un enorme buco dentro la città da cui uscì non enorme pony di terra, e quando dico di terra, dico LETTERALMENTE di terra! Il corpo era fatto di rocce da cui uscivano numerose pietre preziose, gli occhi erano due rubini infuocati, la criniera un ammasso di ghiaia e perle, il cutie mark era un grosso cuore di roccia inciso sul fianco della creatura che indossava un armatura d’oro, la creatura emise un profondo nitrito e sbuffò delle nubi tossiche dal naso:
-Tremate di fronte all’enorme potenza di Gì!!!- tutti rimasero a fissarlo, a parte Pinkie –Ahaah! Davvero ti chiami Gì?- lo stallone di roccia batté una zampa sul terreno provocando un terremoto –Gì!!!- -Gì…- continuò lei –Comunque… io sono la forza primordiale della Terra! Tutto ciò che possedete deriva da me stesso, e ora sono qui per distruggervi!- tuonò –Ahah…- disse Clessidrus cercando di sembrare calmo –E perché vorresti distruggerci?- chiese –Perché voi tre siete gli unici che possono radunare la Triade della profezia Ancestrale, così Nerò e Aeres non avranno problemi a trovare i restanti otto tasselli per accendere un antichissimo macchinario e riportare qui il dio Elionox che metterà fine al vostro dominio sul nostro pianeta!!!!- tutti rimasero di sasso poi lo stallone di roccia si diede uno schiaffo alla testa facendo cadere un grosso rubino –L’ho fatto di nuovo! Devo smetterla di rivelare i piani… poco male, tanto morirete tutti!- si alzò sulle zampe posteriori e batté quelle anteriori a terra e dal terreno fuoriuscirono dei rocciodrilli giganti e dei serpenti di pietra che avvinghiarono tutti i presenti, la stretta dei serpenti era in qualche modo incantata, visto che nemmeno le principesse riuscivano a teletrasportarsi via da quella morsa, dalle fauci dei serpenti cadevano gocce di magma, stavano per mordere i loro prigionieri quando un fascio di luce coplì le loro teste e facendole saltare in aria! I serpenti lasciarono perdere le loro prede e guardarono il cielo dove un alicorno con un camice indosso e delle fiamme che gli uscivano dalle zampe sorvolava la zona, il misterioso pony scese a terra, allora tutti videro in faccia il loro salvatore: un robot!
Il corpo del pony infatti era di metallo, le zampe anteriori erano due tubi terminanti in artigli affilati collegati alle braccia con due sfere, la faccia sembrava quella di un normale unicorno dal manto grigio e criniera verde, ma ogni tanto sembrava svanire mostrando il muso meccanico, gli occhi nascosti dietro a due lenti verdi e la criniera un insieme di cavi.
Appena lo vide, Gì sembrò avere un giramento di testa: -Tu!? Oh no… il primo della Triade, il ferro!...- le ali del pony meccanico si richiusero nel suo corpo –Fatti avanti- continuò a dire –Ti strapperò i circuiti uno a uno!- evocò altri serpenti di roccia ma l’unicorno meccanico volò sopra di loro e usò il suo corno trasformato in un’arma per sparare raggi di energia ai serpenti e distruggendoli, uno provò a colpirlo da dietro ma l’unicorno fece fuoriuscire dalla schiena una sfera di metallo lampeggiante e la colpì a mezz’aria con la zampa destra facendola atterrare tra le spire del serpente che esplose pochi secondi dopo.
-Dovresti fare di meglio Gì- disse infine –Sei o non sei un dio?- -Certo che lo sono!- rispose e caricò l’unicorno con una spada d’oro, l’unicorno era pronto a riceverlo prendendo un’altra granata ma un colpo da dietro di lui colpì il dio di roccia riducendolo ad un mucchietto di sassi e gemme.
L’essere bionico si voltò e vide le tre principesse con i corni fumanti puntati verso quel che restava di Gì, il muso da unicorno grigio si ricreò –Grazie… ma avrei potuto distruggerlo anche da solo!- -Grazie a te per averci salvato…- disse Celestia -…ora dissi chi sei!- -Ma che modi! Io sono Mech_A, scienziato, ricercatore… esperto in armi e, credo, il primo di quella Triade che Gì ha menzionato…- -Non capisco..- continuò Celestia -…quale Triade?- -Ah… e abbiamo regnanti così al trono?- disse tra se e se –Comunque, anni fa ho trovato un’antica profezia, la profezia Ancestrale, come diceva mr. Rocky, “Ferro e Macchia sotto l’Occhio Nero gli otto sigilli troveranno; Terra, Aria e Acqua sconfiggeranno e il dio degli dei di tornare impediranno"… durante i miei studi sono arrivato alla conclusione che io sono il Ferro e vostro fratello Black la Macchia, ho ascoltato il discorso di Gì e ormai ho capito tutto, tranne il significato dell’Occhio Nero…-
-Capisco- rispose la principessa –Ma mio fratello Black è nel mondo umano, non c’è modo di mettersi in contatto con lui…- -A dire il vero- disse Twilight- un modo ci sarebbe! Nel mio castello a Ponyville c’è un portale per il mondo umano, possiamo usarlo per avvisare Black- -Un portale!?- urlò Mech_A –Sono anni che provo a elidere i confini dell’universo! Vorrei che mi spiegassi come hai fatto!- -Oh beh… sarò felice di mostrarlo una volta arrivati- disse lei imbarazzata, poi all’improvviso i resti di Gì si mossero formando la sua testa –Grazie della preziosa informazione Twilight Sparkle! Ah ah! Distruggendo il portale Macchia non saprà mai che il suo mondo è distrutto! D’oh! L’ho fatto di nuovo…- così si trasformò in una talpa di roccia con zampe di diamante e scavò sotto i resti della città.
-Dovete sbrigarvi- disse Celestia –Twilight, tu vai con le altre e Mech_A fino a Ponyville con il treno, noi resteremo qui ad aiutare la popolazione!- -Si principessa, Spike, Clessy, venite con me!- poi si rivolse a Mech_A –Comunque riguardo al portale mi è bastato incanalare in un condensatore energetico l’energia magica di due oggetti interconnessi tra loro ognuno in una dimensione diversa!- -Geniale!- ribadì lui così il gruppo si diresse alla stazione per andare a Ponyville.
La prima parte del viaggio era tranquilla, Mech_A e Twilight avevano passato tutto il viaggio a discutere di scienza e Clessidrus osservava geloso l’automa, a circa metà strada il treno si fermò bruscamente facendo cadere tutti dai sedili, all’improvviso dal nulla apparvero delle particelle viola che si misero a vorticare finché non crearono un turbine che si dissolse lasciando il posto, prima vuoto, ad un unicorno con il manto viola scuro, i capelli blu scuro e gli occhi magenta con una pupilla da serpente viola, il pony indossava un abito bianco che gli copriva il fianco ed un cappuccio che non ne lasciava intravedere il muso, le zampe anteriori erano difese da un armatura di metallo con incisi dei simboli, il nuovo arrivato sguainò una spada a doppia lama –Nessuno si muova, siete circondati!- -A si?- disse spavalda Rainbow Dash –E da chi? Da te?- l’unicorno fece un piccolo sorrisetto poi dai finestrini irruppero dei pegasi armati anch’essi di spade e con gli stessi abiti dell’unicorno, Mech_A osservò l’unicorno, poi notò che al collo portava una perla nera che emanava quelle particelle, al centro una pupilla uguale a quella dell’unicorno ma nera –Occhio Nero?...- disse piano -Chi?- rispose il pony viola scuro –Non so chi sia questo “Occhio Nero”, io sono Ender! Capo degli Assassini, ed ora consegnateci i vostri averi e non vi verrà fatto alcun male!- poi Mech_A spalancò uno degli occhi e apparì un immagine olografica di una piramide al cui culmine c’era la perla nera di Ender e agli angoli un teschio con il cranio ad ingranaggio e nell’altro un cuore tentacolato, adiacente ai lati c’erano i simboli della terra, dell’aria e dell’acqua e al centro stava scritta la profezia e in alto a tutto c’era un sole misto alla luna, subito Mech_A recitò la profezia a macchinetta come se fosse posseduto da uno spirito per poi tornare alla normalità.
-Noi siamo in missione per Celestia, alla volta degli otto sigilli e credo che tu sia l’elemento mancante della Triade!- Ender lo guardò storto –Perché mai dovrei aiutare la principessa…- -Perché non dovresti…?- ribadì il robot –Perché a causa sua, io sono rimasto l’ultimo della mia razza… l’ultimo di una nobile dinastia di guerrieri che combattono l’oppressione nel nome della libertà e della… ma che ve lo sto a dire!? Ragazzi- disse ai pegasi –Uccideteli e prendete tutto ciò che è prezioso…- i pegasi attaccarono ma rapidamente Mech_A ne bloccò due con le sue mani affilate e gli graffiò le ali e li gettò fuori dal treno, altri due gli spararono con le balestre al collo ma queste rimbalzarono su di esso, da quest’ultimo uscirono due oggetti quadrati che lanciarono dei dardi attaccati con dei cavi ai due Assassini elettrificandoli e facendoli schizzare via, si girò verso Ender e preparò il raggio laser dal corno, appena fece fuoco l’Assassino si teletrasportò velocemente dietro di lui e lo trafisse alla spalla sinistra, Mech_A gli diede una gomitata al muso facendogli cadere il cappuccio e mostrando i capelli viola sparati in ciuffi, rimasero così finché dalla porta arrivò Pinkie Pie con dei dolciumi tra gli zoccoli –Hey, chi vuole da mangiare?- i due combattenti si fermarono a fissarla stupiti, Ender più che Mech_A ma mai quanto Pinkie che mollò i dolciumi e saltò addosso ad Ender e buttandolo a terra.
-Pinkie!- intervenne Clessidrus –Smettila di… baciarlo?- -O mio dio, o mio dio Ender!- urlò lei stringendolo forte –Quanto tempo!!!- -Si…- rispose Ender senza fiato –Anche io sono felice di vederti sorellina… argh! Non respiro…- -SORELLINA!!??- urlarono tutti.
Più tardi il treno era già ripartito, Mech_A si stava aggiustando il braccio grazie a degli attrezzi che gli aveva dato Clessidrus dal suo cappello –Quindi, fatemi capire…- disse clessidriano –Sei il fratello di Pinkie Pie?- -Si- rispose l’Assassino –Fratellastro per essere precisi, i miei genitori mi lasciarono quando ero ancora un neonato alla fattoria di pietre, erano tempi bui e loro erano ricercati- -Ricordo il giorno che sei arrivato come fosse ieri!!!- urlò euforica la pony rosa –Quindi ci aiuterai?- chiese Mech_A che si stava rimontando il braccio, Ender ci pensò su, all’inizio pensò di rifiutare, ma poi vide l’espressione sorridente della sorella, imprecò tra se contro il suo dannato istinto iperprotettivo per poi accettare –Quindi dove staremo andando?- -A Ponyville- disse Clessy –E da lì, alla volta del mondo umano!- poi il treno si fermò di nuovo, questa volta si sentì la voce del controllore –Siamo arrivati a Ponyville!- così la nostra allegra compagnia scese dal treno nella ridente città verso il castello, ma ora sono stanco… quindi direi che possiamo fermarci qui, e riprendere nel prossimo capitolo!

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Ringrazio tutti i lettori!
Ultima modifica di EnderPony e Black il 08/12/2015, 23:43, modificato 8 volte in totale.

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio del Sole e della Luna

Messaggioda EnderPony e Black » 13/06/2015, 22:40

Capitolo 2:
La Triade al Completo
Bene, eravamo rimasti che la nostra compagnia era arrivata ai confini di Mordor, no, quella è un’altra compagnia… la nostra era arrivata a Ponyville, si diressero subito verso il grande castello di cristallo a forma d’albero. -Bene- disse Twilight –Il portale si trova dentro il castello- -Una volta arrivati io ed Ender entreremo, cercheremo Black e lo convinceremo ad aiutarci a trovare quei sigilli! Twilight, tu sei già stata li, quindi direi che potresti guidarci tu- propose Mech_A prima di venir interrotto da Clessidrus –Anche io sono stato in quel mondo, potrei aiutarvi!- -E va bene…- Una volta entrati nel castello Twilight si diresse verso il lato destro dell’entrata, premette un pulsante segreto e accanto a lei si aprì un pannello di comando con dei tasti, ne premette qualcuno in sequenza e in mezzo all’ingresso si aprì una rampa di scale segrete, scesero tutti ed arrivarono in una specie di laboratorio segreto: -Wow!- disse mech_A osservando la lavagna piena di complicate equazioni e le bottiglie di vetro piene di liquidi colorati –Un laboratorio niente male! Queste equazioni… stai per caso cercando di calcolarel’esatta massa del sole?- -Si!- rispose la principessa dell’Amicizia –Come l’hai capito?- -Beh, intanto qui c’è il calcolo dell’esatta distanza del sole da mettere in relazione con la sua dimensione vista da qui per poi calcolare circonferenza e una lista di elio e magnesio che sono le sue componenti principali!- -O mio dio! Non ho mai conosciuto qualcuno così intelligente…- -Cosa?- urlò Clessidrus –Ma se sono settimane che ti dico che una grande scoperta!- -Si, ma non sai il perché, e quando ho cercato di spiegartelo ti sei addormentato…- -Ehm, ragazzi?- disse Ender –Non dovremmo andare nel mondo umano? Sai, beh, la profezia, i tre dei del mondo e la fine di tutto ciò che conosciamo…- -Ender ha ragione, dobbiamo aprire il portale- disse Twilight che si diresse verso il macchinario a forma di ferro di cavallo, provò ad accenderlo ma si accorse che il libro che gli permette di aprirlo non c’era –Cavolo… vado in libreria a prenderlo… Mech_A, Clessy, mi accompagnate?- -Certo- riposero allo stesso tempo, i tre ritornarono in superfice e salirono fino alla biblioteca, ci volle un pochino per trovarlo in mezzo a tutti quegli altri libri ma alla fine Mech_A trovò un libro con sopra il sole di Celestia, lo analizzò con i suoi occhi computerizzati e rilevò una sorta di doppia energia, un’energia magica che emetteva e che irradiava ed un altro tipo di energia, molto meno magica, che veniva invece assorbita e che non capiva da dove proveniva –Hey, è per caso questo il libro?- agitò l’oggetto –Si! E’ quello!- Twilight camminò il libro ma prima che potesse raggiungerlo ma una grossa spina di roccia sollevò Mech_A che era in possesso del libro, la spina attraversò il castello, altre spine di roccia si sollevarono e si dirigevano in direzione del libro, Mech_A saltò giù, accese in retro bruciatori delle zampe e fece uscire re ali artificiali, volò schivando le spine e arrivò fin sopra i castello, quest’ultimo era stato trafitto da decino di spine di roccia tra cui una più grande da cui fuoriuscì Gì –Muori ammasso di rottami!!!- tuonò il pony di roccia e con un colpo di zoccoli le spine iniziarono a generare spine più piccole che sbarravano il passo, il robot continuava a procedere in un tunnel di spine di roccia sempre più stretto finché una spina non gli colpì la zampa sinistra, mollò il libro che cadde sopra la cima del castello mentre lui precipitò contro il castello. Gì era già arrivato a prendere il libro quando una massa di particelle viola apparve e scomparve in una frazione di secondo facendo scomparire il libro, altre particelle si crearono dietro a Gì ed apparve Ender con il libro –Cercavi questo?- urlò, allora il dio della roccia generò altre spine contro Ender, il quale si teletrasportò via e le spine si infransero contro una spina più grande facendola crollare addosso a Gì, rabbiato, il dio continuava a cercare di colpire Ender ma l’Assassino era troppo veloce e le enormi spine di roccia continuavano a mancarlo e a colpire e distruggere spine più grandi, quando la maggior parte di esse fu ridotta cumuli di pietra, Ender rientrò nel laboratorio dove intanto era arrivato zoppicando Mech_A –Ho il libro! Cosa devo fare ora?- chiese –Mettilo in quel contenitore sopra la macchina, dovrebbe attivarsi automaticamente!- Ender non fece un passo che si avvertì un fremito tutto intorno a loro –Perché ho il dannato dubbio che un laboratorio sotterraneo non sia il nascondiglio migliore contro un dio della Terra…?- finì la battuta e tutto intorno a loro il laboratorio iniziò a crollare finché non furono interamente sotterrati. Pensavano di essere spacciati… invece di ritrovarono in una bolla viola sopra le macerie, al centro Twilight teneva la bolla insieme ed Ender teneva il libro a se per proteggerlo. Quando la bolla si dissolse, videro come l’intero pavimento dell’entrata era crollato, le Mane6 si misero a scavare alla ricerca del portale, alla fine lo trovarono, fortunatamente un asse portante lo aveva protetto dal crollo, Ender mise subito il libro sopra di esso e il macchinario si attivò! Dentro la struttura a ferro di cavallo si generò un turbine rosa, ma Gì aveva ancora un asoo nella manica… fece sprofondare il portale dentro una voragine, Mech_A si sporse e vide che però era ancora ecceso –Possiamo ancora farcela!- saltò giù nella voragine e attraversò la porta dimensionale, Ender si lanciò anche lui ma invece di atterrare dentro si teletrasportò sul bordo –Twilight! Clessy! Ora!!- così la principessa e il clessidriano volarono giù e centrarono la porta, prima di entrare, Ender guardò su e vide una foresta di spine di pietra avvicinarsi con Gì al centro; -Adios amigos!- staccò il libro dal macchinario e prima che il turbine rosa scomparisse ci saltò dentro, pochi secondi prima che le spine distruggessero il portale. Dall’altra parte, Mech_A, Twilight e Clessidrus erano davanti alla statua ansiosi per l’amico, all’improvviso Ender uscì dal vetro in scivolata seguito da qualche spina di roccia che però si staccò subito dal vetro… Rimase un attimo a fissare il cielo per poi alzarsi di scatto -Yuhuuuh!!! E’ stato fantastico! Chi si fa un altro giro?- poi notò l’espressione dei suoi compagni –Ehm… forse no… ma dove siamo?- chiese per poi accorgersi di essere diventato più alto, di star camminando su due gambe e di avere anche le dita –E COSA siamo…- -E’ il mondo umano- spiegò Clessidrus –Dove dovrebbe trovarsi Black… chi sa dove abita, forse le tue amiche lo sanno Twily!- -Già, meglio entrare!- poi però notò che Mech_A era rimasto un pony –Mech_A… perché non sei un umano?- l’automa si guardò –Non avevo calcolato che il mio corpo meccanico non cambiasse forma… forse posso rimediare un po…- si alzò su due zampe e le stabilizzò per la camminata bipede, le zampe anteriori erano già munite di dita ma il corpo rimaneva sproporzionato per un essere umano e la testa era sembra quella di un pony anche se Mech_A aveva retratto il corno sulla sua fronte –Meglio di niente… però è meglio che non mi faccia vedere…- -E come farai? Mica sei invisibile…- disse Ender, ma in pochi secondi Mech_A scomparì e diede uno schiaffo ad Ender –Dicevi?- Intanto da qualche parte nel Nevada in una struttura segreta: -Avete visto?- disse una ragazza in camice davanti ad uno schermo –E’ successo di nuovo…- -Da dove viene? Dallo spazio?- chiese un militare –No… viene da un altro luogo, un altro mondo… signori! Preparate l’attrezzatura, andiamo in californoia!- Così la nostra compagnia entrò nella scuola dove c’era il solito tran tran, poi un gruppo di sei ragazze molto simili alle mane5 ma umane andò incontro a Twilight abbracciandola fino a farla soffocare –Che bello che tu sia tornata zuccherino!- disse la AppleJack umana –Che bello! Che bello! Che bello! Che bello!!!- urlava la Pinkie umana e anche le altre la salutavano –Sono felice anche io di vedervi… non respiro…- -Uh, e vedo che non sei da sola qui tesoro!- disse Rarity guardando Clessidrus ed Ender; -Molto piacere- disse Ender –Mi chiamo Ender Eyes…- e si chinò leggermente in avanti, -Ma ora dicci zuccherino, sei qui per una visita… o c’è qualcosa di grosso che bolle in pentola?- -Aah, la solita roba…- rispose Clessifrus –Equestria in pericolo, l’ennesimo malvagio che la vuole dominare su tutto e tutti… solo che per batterlo ci serve l’aiuto di Black… lo conoscete, vero? Capelli verdi, occhi bi cromatici… maestro del sarcasmo…- -Certo che lo conosciamo!- urlò Pinkie Pie –E’ il ragazzo di Sunset Shimmer!- ora, se uno di loro stesse bevendo una bibita l’avrebbe spruzzata addosso a Clessidrus dalla sorpresa, ma non successe… quindi torniamo a noi: -Però è da un po che ne lui ne Sunset non si fanno vedere…- poi dal nulla apparve Mech_A con aria allarmata –E’ normale che davanti alla scuola ci siano delle auto nere da cui escono dei tipi con su scritto FBI?- pochi secondi dopo quei tipi entrarono nella scuola con fucili d’assalto spianati e seguiti da una ragazza per tutto uguale a Twilight ma con i capelli raccolti a cipolla, gli occhiali da vista e un camice da laboratorio sopra agli abiti –Fermi voi quattro! Vi dichiaro in arresto, sono Twilight Sparkle, e questa è l’Agenzia Investigazione sui Fenomeni Paranormali…- poi prese una specie di attrezzo con due antenne e degli indicatori e lo passò sopra i presenti, quando lo passò sopra Ender, Mech_A, Clessidrus e Twilight la macchina emise delle vibrazioni e dei suoni elettronici –Prendete queste questi quattro!- un gruppo di agenti si avvicinarono armati di manganelli, Ender estrasse la spada che gli era rimasta appesa dietro alla schiena –Non mi prenderete mai vivo!- poi un dardo soporifero lo colpì al collo –Cos’è questa stregoneria?...- e cadde al suolo svenuto, Mech_A provò a colpirli con il corno laser ma fu colpito da dietro con un teaser al collo mandandolo in stand by, subito dopo la Twilight in camice gli prese qualcosa simile ad un chip dalla bocca e lo riaccese, Twilight e Clessidrus dopo aver visto la fine dei due amici alzarono le mani e furono portati a due macchine sulle cui portiere c’era il simbolo di un’acquila con una lente d’ingrandimento all’occhio, Clessidrus e Mech_A furono portati sulla prima macchina ed Ender sulla seconda insieme a Twilight; durante il viaggio Clessidrus era rimasto a fissare il panorama dal finestrino e Mech_A stava cercando di usare le sue armi ma era tutto inutile –Quella dannata mi ha preso il chip armamenti…- poi notò l’amico che era decisamente di cattivo umore -…tranquillo Clessy, ce ne andremo presto di qui!- -Non mi preoccupa questo…- Mech_A fece una scansione di Clessidrus –Inutile che mi analizzi…- rispose il clessidriano, ma l’automa continuava e alla fine espose i suoi risultati –I tuoi livelli di feromone indicano che vuoi accoppiarti con la femmina Twilight sangue B negativo codice genetico…- -Si, non assillarmi con i tuoi complicati calcoli, ti dirò io cosa c’è che non va! Non mi va che tu ci stia provando con la mia ragazza!- -Provare con la tua… AHAAHAAAAHAAHAAH! Sei fuori strada amico… a me non mi interessa fare colpo su Twilight… certo, è carina- -MOLTO carina- -E davvero intelligente… ma io praticamente incapace di provare amore vero!- -Beh, mi sento davvero meglio ora, però è impossibile che tu non possa amare… l’amore è un sentimento che vive dentro ognuno di noi! Scommetto che lo scoprirai prima o poi…- -Se lo dici tu…- poi si accorsero di essere arrivati, furono fatti scendere in una grande stazione piena di antenne satellitari e agenti umani, Mech_A e Twilight furono portati via da Clessidrus ed Ender, che invece, furono portati ad una zona piena di stabilimenti numerati e sorvegliati a vista e poi dentro la zona adibita al contenimento –Questa- spiegava la Twilight in camice –E’ la nostra base operativa, dove registriamo, catturiamo ed analizziamo ogni fenomeno paranormale della nazione…- intanto furono portati in una zona piena di celle, ognuna diversa per contenere creature di ogni sorta, c’erano gnomi, un mostro umanoide in smoking senza volto, un robot a forma di orso con cappello e microfono… insomma, mostri di ogni sorta! I nostri eroi furono messi in diverse celle, appena libero Ender provò a teletrasportarsi fuori ma non ci riuscì, e solo allora si accorse che la perla viola che aveva al collo era sparita e con lei i suoi poteri, allora provò a distruggere il vetro bianco e leggermente opaco della gabbia –Tutto inutile amico…- disse una voce proveniente dalla cella davanti -…quel dannato vetro è indistruttibile! C’ha provato perfino il vecchio Jacob…- ed indicò un mostriciattolo con le mani a forma di bomba –Jacob… distruggere… tutto meno che vetro!- .Lo so amico… lo so!- continuò l’individuo che si mosse in avanti rivelando i capelli e le sopracciglia verdi, la giacca nera copriva una maglietta blu con disegnato sopra un cuore tentacolato, un paio di jeans e degli scarponi, ma quello che colpiva più di tutto erano gli occhi: uno era blu e l’altro era verde. -Black? Sei tu!?- disse Classidrus –Hey Clessy, come te la passi amico?- lo salutò Black –E tu devi essere l’Occhio Nero… ho indovinato?- chiese –Si…- rispose Ender –Ma come lo sai?- -Oh, molto facile, ero a leggere dei vecchi libri di Equestria che mi ero portato dietro quando lessi della profezia, ci misi un po’ a decifrare il codice… ma alla fine ci riuscii, ma stavo per aprire un portale con i miei poteri, questi tipi qui hanno fatto irruzione, mi hanno tolto il Collare e portato qui!- -Capito, comunque io sono Ender!- -Ma…- disse Clessidrus -…com’è che tu e Sunset…- -Ti prego, non ditegli che sono un demone d’inchiostro… devo trovare la forza di fare da solo il “coming out!- -Bene- continuò Ender –Tutto ciò è interessante… ma come facciamo a uscire da qui?- improvvisamente si accese un allarme e le porte delle celle si aprirono –Cosa è successo?- improvvisamente su un monitor apparì il muso di Mech_A –Hey ragazzi! Non ci crederete mai, questi umani sono così stupidi da avermi agganciato al loro sistema! Ora sono io a dettare le regole qui! Vediamoci allo stabilimento 7!- -Aspetta!- disse Clessidrus –E Twilight?- -In questo momento le sto dicendo di raggiungerci al 7, intanto ho già fatto piazza pulita degli agenti, a dopo!- e scomparì dal monitor, i nostri tre eroi procedettero senza intoppi fino allo stabilimento, intanto i vari mostri si erano sparpagliati per la struttura seminando il caos, Ender sfondò la porta dello stabilimento 7 con un calcio, dentro c’erano vari prototipi di armi ma per prima cosa Ender si precipitò verso una teca con dentro la sua perla, la indossò e riebbe i suoi poteri, poi si riprese il libro magico e Clessidrus si guardava attorno cercando Twilight, poi si avvicinò ad un monitor dove Mech_A dall’interno stava scaricando qualcosa dentro ad un robot –Dov’è Twilight?- la mente dell’automa cercò nella mappa –Si trova nello stabilimento adiacente… tenuta prigioniera…- -Oh no!- Clessidrus prese una pistola spara pugni dal cappello e si precipitò fuori dalla porta attirando l’attenzione degli agenti che entrarono nello stabilimento sette, Black non avendo trovato li il suo Collare guardò il robot, era una versione umana del corpo originale di Mech_A, solo che i suoi occhi erano spenti e la testa era ricoperta da dei lunghi capelli composti da cavi, Black si spostò di lato quando gli agenti entrarono, il corpo allora si accese! La prima parte a muoversi fu la testa, poi tutto il corpo si sbloccò come se fosse rimasto congelato per secoli! Agitò la testa in un possente urlo: -IO SONO MECH_ATRON!!!- il braccio tubolare si trasformò in un arma a tre canne rotanti montate sul gomito ed iniziò a fare fuoco sugli agenti presenti –Ahahaaah! Sono tornato!- e continuò a fare fuoco sul soffitto in segno di vittoria per poi rendersi conto che Black e d Ender lo stavano osservando –Ehm… mi ci trovo bene in questo corpo umano…- e ritrasformò l’arma in braccio -…eh, direi che è meglio andare a riprendersi il Collare di Black!- prima di andare Ender prese un fucile d’assalto laser e lo diede a Mech_A –Hey, sei tu l’esperto qui e credo che ci possa servire un’arma in più- Mech_A studiò l’arma, era un fucile rettangolare con il manico di forma triangolare e con ricarica a pompa ma sulla fine c’era un pannello solare –Sai…- disse –A me basta il braccio gatling, tiella tu…- disse in tono amichevole –Sai? Ci speravo!- esordì l’Assassino prima di impugnare l’arma e di mettersi il cappuccio della giacca. Così la Triade, riunità marciò verso lo stabilimento dodici, dove intanto era arrivato Clessidrus che era entrato:-Liberate subito Twilight!- disse con la pistola spara pugni in una mano ed il boomerang nell’altra, ed immaginatevi la sorpresa quando un esplosione fece sprofondare il tetto da cui scese Ender che atterrò sopra due agenti uccidendoli –Questo corpo sembra fatto appositamente per uccidere!!!- strillò e iniziò a fare fuoco con il fucile laser, poi fu il turno di Mech_A che volò dentro da una porta e uccise una decina di agenti con il braccio gatling, meno spettacolare fu l’entrata di Black, ma, oh! Era senza poteri! Comunque appena entrò vide il suo collare agganciato ad un macchinario a due braccia, una spruzzava il suo solvente magico, l’altra pittura, la Twilight in camice era dentro una piccola stanza di controllo e teneva una pistola puntata contro la sua contro parte, Black fece cenno ad Ender di distruggere il macchinario e l’Assassino lo fece, il Collare cadde e fu raccolto al volo d Black che lo indossò! La macchina esplose dietro alle due Twilight che caddero giù dal vetro infranto che dava sul resto della stanza… Clessidrus aiutò la sua amata a rialzarsi mentre la Triade la circondò –Brutta mossa agganciarmi al vostro sistema…- disse Mech_A, poi con uno schiocco di dita Black creò un portale verso casa sotto gli occhi della Twilight in camice, diede un’ultima occhiata al macchinario –E’ questo che volevi replicare…- disse sottovoce l macchia, Twilight annuì lentamente mentre gli altri entravano dentro il turbine blu e verde -…era un buon piano!...- concluse Black ed entrò anche lui richiudendo il portale e lasciando l’altra Twilight a terra circondata da morte e distruzione. Poco dopo i nostri eroi erano tornati a Ponyville, Mech_A e Black erano rimasti umani per via dei loro corpi –Peccato, mi ci trovavo bene in quel corpo…- disse Ender ma subito Black lo inondò con un misto di pittura e solvente dandofli le sembianze umane –Meglio?- -Decisamente…- disse guardandosi la sua nuova giacca grigio chiara con cappuccio, gli stivali e i pantaloni grigi, per non parlare del suo nuovo fucile solare in spalla. Entrarono nel castello che stranamente era tornato come prima senza alcuna traccia del combattimanto precedente: -Dovevate vederlo- diceva Rainbow Dash –Il castello è tornato in se magicamente da solo!- poi salirono fino alla mappa di Equestria nella sala dell’amicizia -Bene…- diceva Black -…ora la Triade è completa, ma come sapremo la posizione dei sigilli?- si appoggiò al tavolo ma dalle sue mani iniziarono a zampillare fiumi d’inchiostro dentro la mappa, anche Mech_A agì in modo strano, colpì con un laser la perla nera di Ender, la quale magicamente controllò l’inchiostro e facendo apparire otto strani simboli negli otto punti cardinali –Bene… ora lo sappiamo!- -Possiamo partire- disse Ender –Troveremo gli otto sigilli e fermeremo il dio degli dei! Chiunque sia…- Intanto in un tempio in una zona non meglio specificata di Equestria perché segreta: -Scusi signore…- disse Gì prostrandosi davanti ad un macchinario triangolare che emanava un cerchio di luce –Non sono riuscito a fermali!- -Testa di rapa…- lo rimproverò un unicorno fatto di acqua azzurra cristallina con indosso un armatura di sabbia bianca e gioglielli di conchiglie –Non parlavo con te Nerò!- rispose Gì –Sta di fatto che ha ragione…- ribadì un pegaso fatto di nuvole bianche leggermente grigie con criniera e coda fatta di puri venti freddi –Grazie del supporto Aéras!-disse lei con sguardo seducente ed iniziò a criticare Gì insieme ad Aéres quando dal portale si udì una voce: -Silenzio, tutti e tre!- i tre dei s’inginocchiarono –Gì ha fatto il suo dovere, proprio secondo i miei piani!- -Ma signore…- rispose Nerò –la Triade è completa, se trovassero gli otto sigilli…- -Li troveranno! E quando ciò accadrà… li attaccheremo e ce li riprenderemo! Ma intanto rendetevi utili e cercate di prenderne il più possibile… attaccateli solo se si spingono nei vostri territori! Posso permettere che vi battano… ma appena io sarò tornato, nessun essere vivente sopravviverà…- e il macchinario si spense.
Ultima modifica di EnderPony e Black il 24/06/2015, 20:49, modificato 1 volta in totale.

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox [Capitolo

Messaggioda Clessidrus » 13/06/2015, 22:53

Devo dire che per adesso la trovo molto interessante e originale, vediamo come si svilupperà in seguito.

Solo una curiosità, perché hai voluto inserire il mio personaggio nella tua storia? Lo chiedo per curiosità ^_^
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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox [Capitolo

Messaggioda EnderPony e Black » 19/06/2015, 23:40

Capitolo 3:
Jurassic Land
Allora, avevamo lasciato Ender, Mech_A e Black davanti alla Mappa dell’Amicizia sopra la quale la perla di Ender stava proiettando la posizione degli otto sigilli: -Nord, est, sud, ovest…- stava dicendo Mech_A -…nordest, sudest, sudovest, nordovest!- -Io direi che la cosa migliore è prendere i sigilli uno a uno partendo da quello a nord e procedendo in senso orario- propose Ender, tutti annuirono –Mettiamoci in marcia ordunque!- disse Blac mettendosi in posa plastica con un piede sulla sedia di Twilight –Sconfiggeremo le antiche divinità, affronteremo pericoli di ogni tipo!- e intanto si aggirava per la sala creando piccoli mostri d’inchiostro e facendo accapponare la pelle a Pinkie, Rarity e Fluttershy –Ma noi batteremo ogni pericolo!- disse Ender tranquillizzando le tre pony. Detto ciò i tre eroi uscirono dal castello, -Io vado a cercare un mezzo per muoverci più rapidamente- diceva Black –Voi aspettatemi qua- così dalla sua schiena uscirono due ali draconiche d’inchiostro e volò via, intanto dal castello uscì anche Clessidrus che si diresse verso Ender –Senti, Ender…- disse -…so che la profezia parla della Triade, ma vorrei venire con voi!- -Mmh…- Ender si abbassò in ginocchio, era incredibilmente alto per gli standard umani -…per me va bene! Non credo che gli altri avranno problemi… solo vorrei sapere perché… insomma, tu potresti startene qui tranquillo con Twilight e questa è un’impresa rischiosa!- -Vedi… quando ho visto la mappa, ho notato che un sigillo è nel sud e la terra più a sud di tutte è… Infernia!- Ender gli si avvicinò –Parli della terra dove sono stati esiliati gli altri Clessidriani?- -Si… l’ho detto a te, perché come me, tu sei l’unico della tua specie!- -Almeno tu l’hai ancora una specie…- -In che senso? gli ender non sono stati esiliati?- -Sono stati estinti!- Ender si alzò e si diresse verso Mech_A e Black che era ritornato con un carretto vecchio e malandato, Ender riferì agli altri due che Clessidrus sarebbe venuto con loro: -Va bene…- disse Black –…ma sarà lui a trainare il carro…- -Black!...- lo rimproverò Mech_A –Va bene, va bene! Ora datemi un’attimo per rimettere a nuovo questa carcassa di legno!- aprì la mano ed inondò il carro di pittura, quando il liquido blu fu assorbito del tutto, il carro sembrava nuovo! Sopra c’era una nuova copertura bianca con disegnato un triangolo con i simboli dei nostri eroi agli angoli sui lati; entrarono all’interno c’era praticamente un appartamento monolocale con divano, letti e cucina. -Si- disse Black –Me la cavo piuttosto bene con gli interni!- poco tempo dopo erano già in viaggio, Mech_A era tornato un attimo al suo laboratorio a prendere un sistema di locomozione che montò sul carro e modificò le ruote per renderle idonee ad ogni terreno. -Ci vorrà un po’ di tempo prima di arrivare- stava dicendo Mech_A al posto di guida –ma dopo tutto stiamo andando ai confini estremi di Equestria…- intanto Ender, Black e Clessidrus stavano seduti sul divano davanti ad un tavolino –Bene, che si fa adesso?- chiese il clessidriano prima che Black si alzasse e prendesse il posto di guida –Si prende una scorciatoia!- si sporse dal finestrino ed inondò la strada davanti a loro con un misto di pittura e solvente che si fusero in un vortice verde e blu; -Che stai facendo!?- urlò Mech_A, ma prima di avere una risposta il carro atraversò il vortice e si ritrovò in una specie di giungla tropicale, Black fece sterzare il carro a destra e a sinistra sballottolando gli altri da tutte le parti –Perché… ouch… i mobili… ahia… non si muovono!?- urlò Clessidrus mentre cadeva sopra il frigo –Ho incollato tutto in caso di emergenza!- rispose la macchia che continuava a cercare di frenare il mezzo di trasporto, la giungla si interruppe di colpo e davanti a loro si presento una specie di enorme colonna di cristallo grigio, Black frenò di colpo e il carro si fermò a un passo dalla colonna. -Uuff… è stata un’impresa! Tutto ok la dietro?- -Ricordami- rispose Mech_A mentre si riattaccava il braccio -…di non farti guidare MAI più!- -Intanto siamo arrivati, secondo la mappa questa è la zona dove si trova il sigillo-. I quattro scesero dal veicolo, presero degli zaini con le provviste e studiarono l’enorme colonna, solo allora si resero conto che quella era solo una parte di quello che sembrava un immenso recinto: attaccata ad essa infatti c’erano delle specie di rami dello stesso materiale che si attaccavano ad altre colonne ai lati della prima, e così fino a dove riuscivano a vedere. -Un immenso recinto…- diceva Ender –non mi fa ben sperare!- -Superarlo sarà facile, fidatevi!- disse Black che iniziò già a fluttuare tra le sbarre di cristallo orizzontali, intanto Ender si teletrasportò dall’altra parte mentre rispondeva a Black –Non intendevo quello… dico solo che se di solito i recinti non stanno in mezzo ad una giungla così, per ornamento!- -Ender ha ragione!- disse Mech_A che intanto era volato con Clessidrus oltre il recinto –dobbiamo tenere gli occhi aperti!- all’improvviso appena mise piede a terra una specie di impulso lo colpì nel suo cervello elettronico e sul suo monitor visivo apparì la debole traccia di un’oggetto di forma rettangolare leggermente inclinata sui lati più lunghi –aspettate… ho una traccia del sigillo! E’ a circa dieci o quindici chilometri da qui!...- -Un bel viaggetto!- disse Clessidrus, così i quattro eroi si misero in cammino seguendo Mech_A nel folto della vegetazione; intanto, sempre in quel tempio sotterraneo in una zona non specificata di Equestria, perché segreta, l’enorme macchinario triangolare si accese di nuovo mentre i tre dei erano in attesa di ordini: -Gì!- tuonò il cerchio di luce, ed il dio della terra si fece davanti –Si, capo?- -La Triade è entrata nelle Terre Immortali, recati laggiù e trova il sigillo prima di loro… è un ordine!- -Subito signore!- ed il dio della terra scomparve nel suo elemento, in viaggio verso le “Terre Immortali”, come le ha chiamate lui… e intanto che Gì si dirige verso quelle terre, i nostri eroi continuarono a camminare: -Santo cielo che caldo…- diceva Clessidrus -…ci vorrebbe qualcosa da bere!- -Apri la bocca…- gli consigliò Black e dalle sue dita sparò un piccolo flusso di pittura in bocca a Clessidrus che lo sputò subito –Ma sei impazzito!?- -Hey! Con la mia pittura ho vinto la Gara di Cocktail Annuale della mia città!- e mostrò una sua foto con in mano una coppa a forma di bicchiere da martini –Quelli si che erano bei tempi…- disse nostalgico, all’improvviso dal folto della foresta si udì un verso profondo e continuò, il terreno iniziò a tremare a intervalli regolari –Attenti- disse Ender imbracciando il fucile solare –potrebbe essere Gì!...- puntò l’arma verso l’origine del verso, ma invece di uscire il dio della terra ne uscì un grosso rettile a quattro zampe con una piccola testa e una lunga coda terminante di quatttro spine acuminate e con delle grosse creste su tutta la schiena –Che cosa… sono questi?- chiese Ender che continuava a mirare finché Mech_A non gli abbassò l’arma entusiasta –Incredibile… questi sono dei… DINOSAURI!!- si avvicinò alla creatura mentre dalla boscaglia ne uscivano altri più grossi o più piccoli –Dei cosa?- chiese l’Assassino -Dinosauri… esseri viventi esistiti milioni di anni fa e poi estintisi in seguito a fenomeni non ancora accertati! Ultimamente si sono ritrovate ossa di questi animali per tutta Equestria, questi devono essere stegosauri, si crede che usassero le enormi creste per mantenere costante la loro temperatura corporea e…- ma fu interrotto da Black –Va bene… hanno capito cosa sono, anche se io lo sapevo già! Meglio fare in fretta a prendere il sigillo, ho già visto una situazione simile e non ne è scaturito nulla di bello!- -Ok, voglio fare qualche foto però prima di andare!- l’automa si avvicinò il più possibile alle creature occupate a mangiare dei cespugli, si avvicinò ad uno di loro ed iniziò a scattare foto con i suoi occhi digitali quando finì di fare le prime cinque dalla sua bocca uscirono dei suoni metallici e uscirono le foto –No… agh! Non ora!- il rumore mise in allerta il branco di stegosauri che cominciarono ad agitare le lunghe code colpendo gli alberi e la testa di Black che rimase incastrata in una di quelle spine –AAAAAHH! Non me la ricordavo così la scena! Questi attaccavano la tipa che aveva finito il rullino!!! Dov’è Malcom quando serve!!??- e mentre urlava il resto del suo corpo correva a destra e a manca cercando di recuperare la testa, alla fine il branco se ne andò ancora un po’ agitato lasciando a terra la testa di Black. Dopo aver ricongiunto testa e corpo, il gruppo riprese a camminare in direzione del segnale del sigillo; alla fine la giungla s’interruppe lasciando il passo ad una verde vallata a forma di ferro di cavallo solcata da un fiume e circondata da altra giungla, ma la cosa più bella erano le numerose specie di dinosauri che vivevano in quella pianura: c’erano enormi animali quadrupedi dal collo lungo che mangiavano le foglie degli alberi, altri più piccoli avevano dei larghi collari a tre corna, oppure piccoli bipedi dalle teste rotonde che si davano testate a vicenda e nel cielo volavano animali alati ma privi di piume con un lungo becco e creste dietro la testa. I nostri eroi si sedettero sul prato osservando la scena –Devo ammettere…- disse Ender -…che è uno scenario bellissimo!- -Concordo- dissero gli altri, ipnotizzati dal paesaggio, si riposarono un attimo e mangiarono qualcosa per riprendersi e si rimisero in cammino: -Allora- disse Mech_A –secondo il radar, il sigillo si trova oltre quelle montagne laggiù!- ed indicò una catena montuosa che si stagliava alta dall’altra parte della vallata, rimasero per tutto il tragitto ai margini della foresta, Mech_A continuava a scattare foto che rigurgitava dalla bocca tenendosi a debita distanza dagli animali, le cose andarono bene, fino a quando… la terra ricominciò a tremare, dalla foresta gli uccelli ed altri dinosauri volanti si alzarono in aria urlando di paura, poi dalla giungla corse via uno di quei piccoli bipedi dalla testa circolare che passò in mezzo al gruppo –Credevo peggio…- disse Clessidrus e subito dalla boscaglia uscì un immenso lucertolone su due zampe alto quattro metri e con una grossa testa munita di enormi denti affilati, il bestione si fermò a fissare i nostri eroi –Nessuno. Muova. Un muscolo… e se lo fate vi uccido io!- il bestione emise un potente ruggito e gli altri membri della squadra si diedero alla fuga –Ora si che capisco come si sente il vecchio Grant…- disse Black prima di alzarsi in volo e raggiungere gli altri nella pianura, in mezzo a loro, il caos più totale! I dinosauri correvano da tutte le parti spaventati dall’arrivo del T-Rex che però continuava ad inseguire il gruppo, di colpo Ender si buttò in terra di schiena, prese il fucile solare e sparò al tirannosauro in piena bocca facendogli saltare la mascella! Il lucertolone cadde a terra con le fauci ancora spalancate… dislocate certo, ma spalancate! Poi però qualcosa si mosse sotto terra, una cresta di erba si mosse in direzione della carcassa emettendo una profonda risata, poi appena la cresta d’erba arrivò sotto il cadavere, esso emise una luce verde dagli occhi, il cuore riprese a battere, le zampe si rimisero in piedi e la mascella si riattaccò da sola e si ricoprì di nuova pelle. Il gruppo rimase a fissare la scena, il tirannosauro emise di nuovo un ruggito e riprese ad inseguirli, così iniziarono a correre in direzione delle montagne, mentre correvano dal terreno si udì la voce di Gì –Oh, non ve l’ho detto l’ultima volta che ci siamo incontrati… io posso riportare in vita i morti! Grazie a voi e alle vostre usanze di inumare i morti, nel tempo ho assorbito l’essenza della morte e l’ho studiata… ho capito come resuscitare i cadaveri! Buona fortuna con il T-Rex!- a quelle parole Black si fermò di colpo –Black…- disse Ender –Cosa fai?- -Voi trovate il sigillo oltre le montagne! Io distrarrò questo brutto muso finché non si stancherà…- -Ma…- protestò Ender –Ho detto… CORRETE!!!- così mentre il resto della squadra fuggiva, Black si mise a camminare con le mani che iniziarono a ricoprirsi d’inchiostro fino a rafforzarsi, le gambe si fusero in una lunga coda e la testa si allungò in un muso di coccodrillo mentre sulla schiena crebbe una lunga cresta, era diventato uno spinosauro d’inchiostro! Si avventò sul collo del T-Rex ferendolo violentemente, ma ogni ferita inferta veniva guarita da Gì, l’unica opzione che aveva Black era quella di mettere in fuga il tirannosauro, e mentre lui combatteva, il resto del gruppo procedeva sulle montagne, intorno a loro era pieno di nidi di pterodattilo con tanti piccoli animaletti pigolanti: -Qualunque cosa accada…- diceva Mech_A mentre volava rasoterra -…non toccate i piccoli… altrimenti i genitori non ne riconosceranno l’odore e gli abbandoneranno!- -Tranquillo- ripose Ender mentre si arrampicava -…solo un idiota si teletrasporterebbe in uno di quei nidi!- e indovinate un po, distratto finì in mezzo ad un nido di uova ancora chiuse, subito un grosso pteranodonte gli saltò addosso ed iniziò a beccarlo, l’Assassino si teletrasportò via ma un gruppo di altri pterosauri iniziò ad inseguirlo, Mech_A lo prese per le braccia ed iniziò a volare lontano insieme a Clessidrus oltre la montagna, appena furono abbastanza lontani dai dinosauri alati atterrarono nel folto della giungla –Finalmente li abbiamo seminati…- disse Ender, poi un’ombra alata volteggiò sopra di loro, Ender imbracciò il fucile e sparò all’ala della creatura che si spiaccicò in una pozza d’inchiostro. -Dannazione Ender!- disse Black –Scusami amico… ma siamo appena scappati da uno stormo di dinosauri alati!- -Si, ho visto… comunque il T-Rex fortunatamente si è stufato di me ed è tornato a dare la caccia a qualche parasaurolofo…- poi in lontananza si udì un ruggito di vittoria ed il verso d’agonia di un animale simile ad un trombone -…aah, la natura! Dai, torniamo alla nostra missione, qual’era la nostra missione?- -Trovare il primo sigillo…- -Ah già… hey! Guardate, delle rotaie!- in terra in effetti c’erano delle mono rotaie, cosa ci facessero li, ancora non lo sapevano, ma le seguirono fino in fondo alla vallata dove c’era uno stabilimento abbandonato circondato da recinzioni di cristallo simili a quelle da cui erano venuti passarono da una parte che sembrava stata abbattuta ed il gruppo arrivò dentro –Bene, il sigillo è qui…- disse mech_A, entrarono in quello che sembrava un laboratorio abbandonato, cercarono in ogni stanza, nelle cucine, gli uffici e anche in una zona esterna piena di gabbie rotte dall’interno, da una uscì una piccola lucertolina bipede di colore verde e col musetto allungato che si avvicinò a Black –Hey… e tu chi sei?- lo raccolse ed iniziò ad accarezzarlo –Quello è un compsognatus!- disse Mech_A –non è pericoloso, si nutre di carcasse ed animali morti…- -Ah, un piccolo saprofago… mi piaci!- disse Black ed il compsognato entrò nel suo zaino, alla fine trovarono un laboratorio, Mech_A si aggirava per la stanza pieno di curiosità, scattò foto ad ogni lavagna presente e raccolse vari libri e taccuini pieni di muffa che mise nelle tasche interne del camice-sembra che stessero studiando i dinosauri qui...- –Ragazzi…- disse Ender davanti ad un contenitore cilindrico in vetro, dentro stava il rettangolo arrotondato con inciso sopra una specie di simbolo stellare -…eccolo!- disse l’assassino che ruppe il vetro e raccolse il sigillo, lo osservò da ogni lato ma all’improvviso vide nel riflesso un lungo muso allungato dietro di lui con delle piume sulla testa , non fece in tempo a teletrasportarsi che la creatura gli graffiò il collo facendogli cadere a terra la perla, lo stesso fece un secondo animale al Collare di Black e altri due saltarono addosso a Clessidrus e a Mech_A, una volta a terra, i lucertoloni salirono sopra ai membri del gruppo e da sotto terra uscì Gì che raccolse il sigillo –Ben fatto mie creaturine…- poi si rivolse a Mech_A –Immagino tu conosca questa specie, vero? Sono dei velociraptor, assassini formidabili in branco e molto intelligenti, sai, credo che quando voi vi estinguerete farò mettere loro al comando di questo pianeta…- -Non oggi…- disse Mech_A e sfrecciò via da sotto il raptor, raccolse il sigillo con la mano sinistra e con la destra trasformata in gatling iniziò a fare fuoco sui raptor mettendoli in fuga, sparò anche a Gì facendolo sgretolare in mille pietre, poi anche gli altri membri del gruppo si alzarono e iniziarono a correre fuori, i raptor, ripresi dallo spavento iniziale corsero dietro ai nostri eroi, intanto Gì si stava ricreando assorbendo la roccia e la polvere intorno a lui –Questa me la pagherete… subito!- iniziò ad assorbire anche la polvere che ricopriva un’immensa vasca piena di acqua verde in cui galleggiava una specie di T-Rex, ma il muso era più snello, sulla testa aveva delle corna simili a piume, le zampe anteriori erano più lunghe e robuste e la pelle era di un colore bianco e con sfumature blu. -Risvegliati, creatura mai nata! Frutto di esseri a te inferiori, poiché io ti rendo la vita che non hai mai avuto e ti battezzo col nome di Inarrestabilus Rex!!!- Intanto i nostri eroi erano in una specie di parcheggio dove c’era una specie di treno a mono rotaia, dietro di loro i raptor li stavano ancora inseguendo, Mech_A aprì un portellone sotto il posto di guida e con i classici due cavi azionò il treno che partì a tutta elettricità, uno dei raptor riuscì a salire sul tettuccio, allora Clessidrus prese il boomerang e colpì il predatore in testa facendolo cadere giù dal mezzo, l’animale si alzò ed emise un verso simile ad un “ma vattene a fa-“ ma prima che finisse il verso, fu divorato dall’Inarrestabilus Rex che lo ingoiò come se fosse uno stuzzichino! L’enorme creatura rincorse subito il treno che procedeva nel folto della foresta, mentre Mech_A stava alla guida, Ender sparava con il fucile ma i colpi non lo ferivano lontanamente! -Com’è possibile che i laser non lo feriscano!?- urlò Ender -Ho visto i progetti nel laboratorio!- gli rispose Mech_A –Quello non è un semplice dinosauro, è un ibrido che hanno creato gli scienziati… Gì deve averlo portato in vita!- poi il treno arrivò alla base delle montagne ed entrò in un tunnel, troppo stretto per l’I-Rex –Forse l’abbiamo seminato…- ma appena uscirono dalla galleria pochi minuti dopo, in cima alla montagna videro l'ibrido che scendeva giù schiacciando i nidi e mettendo in fuga gli pteranodonti, passarono accanto al T-Rex di prima che gli ruggì contro –Senti amico!- gli urlava Black –abbiamo problemi più grandi di te, quindi levati di mezzo!- e appena il tirannosauro vide l’Inarrestabilus corse via in mezzo alla foresta, passarono infine per la pianura spaventando gli erbivori, alla fine la rotaia s’interruppe davanti ad una porta nella recinzione di cristallo, uscirono sia dal treno che dalla recinzione e tornarono di corsa al carro, nel frattempo l’I-Rex si era fermato dietro alla recinzione. -Ah!- urlò Black –Non fai più il gradasso, eh?- il dinosauro fece retromarcia, se si può usare questo termine riferito ad un animale, nella foresta per poi colpire con tutta la sua forza contro il recinto di cristallo distruggendolo, il cristallo ricrebbe magicamente ma intanto l’I-Rex era libero… -Black…- disse Clessidrus –Che c’è?- -Apri un portale… ora!- -Con immenso piacere!...- partì a tutta velocità ed aprì un portale verso Ponyville, lo attraversarono e si ritrovarono in mezzo alla cittadina con il fiatone e col sudore a fior di pelle. -Ci siamo riusciti!- disse felice Clessidrus -alla faccia tua bestione fatto in fabbrica- si voltò in direzione di dove era il portale e dietro di loro c’era ancora l’I-Rex che li fissava con il fiatone anche lui, Clessidrus si rimise a sedere accanto a Black –Black… ti sei dimenticato di chiudere il portale dietro di noi…- -Già…- il dinosauro ruggì e attaccò il carro ma tra lui e i quattro bocconi si frappose un pegaso giallo con crine e coda rosa –Come ti permetti di fare del male ai miei amici?- il dinosauro le ruggì contro ma lei era impassibile –Non costringermi ad usare lo sguardo signorino…- il dinosauro la fissò malamente e lei fece lo stesso, era la guerra di sguardi più emozionante di sempre… alla fine però, l’I-Rex non resistette più al potere dello sguardo e si accasciò a terra facendo le fusa -Va tutto bene, sei solo un pochettino incompreso… che ne dici di venire al mio cottage? Li avrai tanti amichetti...- il dinosauro si alzò e seguì la pegaso gialla agitando la coda. -E’ successo veramente?- chiese Clessidrus –Già… ma ora è meglio portare al sicuro il primo sigillo- portarono il sigillo al castello di Twilight e lo nascosero in una camera segreta in cima all’albero. Poco dopo erano già davanti alla Mappa dell’Amicizia proiettando la posizione della prossima destinazione –Prossima destinazione?- disse Black –L’Impero di Cristallo a nord-ovest!- Cos’ la squadra andò a dormire nel loro carro/camper, pronti per la prossima avventura nel prossimo capitolo!

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox [Capitolo

Messaggioda EnderPony e Black » 24/06/2015, 20:56

Siccome settimana prossima sarò via e non potrò scrivere, vi porto ben DUE capitoli! Spero che vi piacciano!

Capitolo 4:
Il Cattura-Ricordi
Il giorno dopo il ritrovamento del primo sigillo, i nostri eroi erano al cottage di Fluttershy per vedere il’Inarrestabilus tornare nella propria foresta presitorica: -Ok Black, sei pronto?- chiese la pegaso gialla –Ci puoi scommettere!- rispose e dalle sue mani generò il vortice di pittura e solvente, il dinosauro camminò verso il portale e lo attraversò –Mi mancherà quel bestione…- disse Black prima di richiudere il portale. Poco dopo il gruppo era già alla stazione aspettando il treno per l’Impero di Cristallo insieme a Twilight che approfittò della missione per trovare suo fratello e la sua cognata –Non capisco perché non abbiamo preso il nostro carro a motore…- diceva Clessidrus seduto sulla panchina –Perché così faremo prima!- gli rispose Ender che se ne stava a scrutare le rotaie dal bordo della stazione, dopo qualche minuto il treno arrivò, salirono e si sedettero sui propri posti –Ora mettetevi comodi- diceva Black –Sarà un viaggio TOTALMENTE tranquillo…- si lasciò cadere sul sedile ed iniziò a dormire; intanto, nel tempio segreto: alcuni vecchi macchinari si accesero tra cui un monitor con segnata la posizione del treno in movimento -Capo!- disse Aeras –la Triade è diretta all’Impero di Cristallo…- il macchinario triangolare si riaccese, al centro, il cerchio delimitato da otto simboli iniziò a girare generando un potente turbine di luce da cui risuonò una voce –Eccellente… il prossimo sigillo dev’essere in quelle terre! Aeras, quel luogo è di tua competenza- poi si rivolse a Nerò e Gì –voi altri… avete localizzato il nascondiglio del primo sigillo?- -No- disse Gì –Ho sondato col mio pensiero quasi tutta Equestria e non lo trovo…- -Anche io non riesco a localizzarlo… di sicuro non si trova in mare o in un fiume!- -Dannazione…- rispose il macchinario -…ci serve qualcuno che sappia molte cose… MOLTISSIME COSE!... eheeh… penso di conoscere la persona giusta… voi altri! Disponete al in cerchio delle candele e mettete al centro una foto di Black , e mi raccomando, deve avere una X sugli occhi!- dopo aver fatto ciò, la voce iniziò a recitare una specie di rito: -Triangulum, entangolum, venifores dominum ventium… venifores venti sarius!!- Davanti al macchinario, le fiamme delle candele si alzarono e formarono un triangolo da cui si aprì un occhio -Ahaahaaah!!- rise il triangolo prima che gli spuntassero due braccia e gambe, inoltre sotto l’occhio aveva un farfallino nero ed indossava una lunga e stretta tuba nera in testa –Oh…- disse guardandosi –Attorno, Equestria… è bello venirci ogni tanto! Hey Elionox!, vedo che sei ancora bandito oltre il…- -Si abbiamo capito Bill… senti, tu sei in debito con me, quindi voglio che tu entri nella mente di Black Blot e trovi il nascondiglio dove tengono i sigilli che trovano!- -Ahah! Aspetta… Black Blot?- in quel momento sul suo corpo triangolare apparirono immagini della Triade davanti al macchinario e di un clessidriano che premeva un bottone rosso davanti ad esso –Aaah… ho capito amico, la Triade è riunita e vuoi impedirgli di rinchiuderti per sempre in quel mondo! Io so molte cose bello, e so anche che ci riusciranno! Ma sei fortunato, sono in debito con te e ti accontenterò lo stesso! – schioccò le dita –E’ ora di entrare nella mente di una macchia, sarà una spasso!- detto ciò scomparì nel nulla in un cerchio di luce. Intanto sul treno, il gruppo era comodamente seduto sui sedili, Ender sgranocchiava qualche nocciolina, Mech_A leggeva gli appunti del laboratori e Clessidrus rovistava nel suo cappello, all’improvviso la stanza si fece grigia, il treno si fermò così come tutti i pony nel vagone, -Che sta succedendo?- disse Ender impugnando il fucile solare, poi Black spalancò gli occhi che erano illuminati di verde e blu, si sentì una risata nella stanza e solo poi videro una creatura triangolare con un unico occhio scendere dall’alto dentro la testa di Black che ricadde subito a dormire, appena la scena finì il mondo si ricolorò, il treno ed i passeggeri ripresero a muoversi, Clessidrus prese un orologio da taschino –Ragazzi, guardate!- confrontò il suo orologio con quello che era sopra la porta dell’altro vagone, quello di Clessidrus era avanti di un minuto –Sembra che si sia fermato il tempo…- disse Mech_A –Poi tornò a guardare Black che dormiva –Ma cos’era QUEL coso?-. Mech_A si aggirava per il vagone facendo ricerche sul suo computer mentale mentre Ender e Clessidrus lo osservavano nervosi –Mostri triangolari… vediamo…- continuava a dire Mech_A -…forse, si! Ecco una corrispondenza- proiettò un’immagine del mostro triangolare con intorno varie iscrizioni e simboli –Bill Cipher, una creatura appartenente al mondo onirico… credo che sia entrato nella mente di Black per cercare qualcosa… per quel che ne sappiamo potrebbe essere stato Gì ad evocarlo…- -Cosa facciamo?- chiese Ender, poi il treno si fermò ad una stazione nel bel mezzo di una landa innevata, sotto il tetto ad aspettarli c’era un unicorno col manto bianco e la criniera blu e azzurra, Twilight corse ad abbracciarlo –Ciao twilight, ho ricevuto la tua lettera, sarò felice di aiutarvi a cercare quel sigillo!- poi notò le espressioni di Mech_A ed Ender e Black che dormiva profondamente –Ehm, cos’è successo? E perché lui dorme ancora?-. Ender spiegò tutto a Shining Armor mentre si incamminavano verso l’Impero di Cristallo, Mech_A invece portava Black sulle spalle e Clessidrus lo aiutava: -Così questo mostro è entrato dentro Black?- chiese l’unicorno –E’ strano però…- disse Twilight -…io non ricordo nulla di tutto ciò…- -Credo sia dovuto al fatto che noi non siamo pony e che siamo risultati immuni al potere di Bill- spiegò Mech_A –ma c’è un modo di fermarlo! Ho trovato un incantesimo per poter seguire Bill dentro la mente di Black- Ender rabbridivì –Non oso immaginare quali oscuri pensieri si celino dietro a quella faccia… scusa, me è sempre così il tempo da queste parti?- -Beh, in effetti sembra che stia peggiorando in confronto al solito! Dobbiamo sbrigarci!- iniziarono ad andare più veloce quando un pegaso blu con i capelli fatti di nuvole apparve nella tempesta –Bene bene… chi abbiamo qui?- il pegaso fece un profondo respiro e soffiò un’ondata di aria fredda addosso al gruppo, lentamente una coltre di ghiaccio iniziò a ricoprirli immobilizzandoli, Ender si teletrasportò via e colpì il ghiaccio con il suo fucile sciogliendolo, poi iniziò a sparare verso il pegaso che evitò i colpi –Sciocco... io sono Aeras! Il signore supremo dell’atmosfera!!- -Sai che roba…- disse l’Assassino per farlo arrabbiare e continuò a sparargli, intanto il resto della squadra corse via verso un’immensa cupola di magia rosa che proteggeva l’Impero, appena si trovarono dentro il clima si fece più mite, guardarono oltre la cupola e videro una sagoma nera avvicinarsi ed attraversare la cupola, nulla di che, era Ender tornato dal combattimento –Cavolo! Ha la pellaccia dura quel dio, non sarà certo vulnerabile ma almeno sono riuscito a distrarlo… ora pensiamo a Black!- Portarono la macchia dentro il castello e lo misero su una sedia di cristallo –Bene- disse Mech_A –ora ci servono due di noi che vadano dentro la mente di Black e sconfiggano Bill ed altri due che invece trovino il sigillo –Direi che possiamo farlo io e Clessidrus- disse Ender –tu puoi trovare i sigilli, trovalo e poi nascondilo!- -Bene, però voglio che vengano anche Twilight e Shining Armor, conoscono la zona e poi non penso di poter tenere a bada da solo una divinità!- poi dalla sua bocca fuoriuscì un foglio e lo consegnò ad Ender –Questo è l’incantesimo, segui bene le istruzioni!- poi diede ad Ender una radio –Usiamola per tenerci in contatto…- detto ciò l’automa accompagnato da Twilight e dal fratello uscì dal castello –Vediamo…- disse Ender leggendo le istruzioni -…Clessy, metti una mano sulla testa di Black- appena Clessidrus mise una mano sulla testa dell’amico Ender fece lo stesso e recitò l’incantesimo, che era in una lingua sconosciuta e di cui non ricordo nulla… mentre lo recitava, Black aprì gli occhi che erano di nuovo due luci verdi e blu, poi Ender e Clessidrus iniziarono ad illuminarsi anche loro e furono risucchiati dentro gli occhi della macchia che ricadde subito a dormire. Fuori dal castello intanto: Mech_A girò su se stesso per cercare il segnale del sigillo, quando si rivolse a nord-est riuscì a trovarlo; -Da quella parte!- disse e insieme a Twilight ed al fratello corse in direzione della traccia magica, la seguirono fino alla fine dell’Impero, una volta giunti al confine il degnale continuava anche oltre –La cosa non mi piace…- disse Twilight –Dobbiamo stare attenti! Aeras sarà di sicuro in attesa che usciamo dall’Impero, restate dietro di me e scrutate bene il cielo- così Mech_A andò in testa alla squadra, prima di entrare nella coltre di neve che ricopriva il terreno le sue gambe si accesero emettendo calore, avanzò a passi larghi nella neve con il braccio destro in forma di gatling e lo sguardo in continuo movimento dal terreno al cielo, Twilight e Shining lo seguirono, procedettero per alcuni minuti nella neve senza nessuna sorpresa anche se avevano tutti la continua sensazione di essere osservati, poi si udirono dei nitriti venire dall’alto, alzarono lo sguardo e videro tre pony di colore azzurro che correvano in cerchio formando un vortice da cui uscivano cascate di neve in direzione del gruppo –Sono gli Windigo! Correte!- urlò Twilight ed iniziò a colpire le tre creature con dei raggi viola dal suo corno anche se aveva la stessa utilità di sparare all’aria, i tre pony iniziarono a galoppare giù dalle nuvole creando un forte vento che scaraventò l’alicorno viola contro un grosso cumulo di neve –Aia! Ma cos?- appena si guardò dietro vide un muro di cristallo, Mech_A e Shining la raggiunsero fino al muro –Sembrerebbe il muro di una casa…- disse Mech_A mentre le sue gambe scioglievano altra neve rivelando una finestra e i Windigo continuavano a mandargli addosso ondate di vento gelido e di neve fino a congelare quasi del tutto le braccia del robot –Entriamo!- disse Shining, così la squadra entrò nella casa, appena furono dentro i tre pony dei venti congelarono l’entrata della finestra e la ricoprivano di neve –Bene… siamo bloccati qui!- disse Mech_A –Ma perché c’erano gli Windigo?- chiese Twilight –Non c’è odio o disarmonia qui…- -Li avrà sicuramente mandati qui Aeras- disse il fratello, poi l’attenzione fu attirata dal segnale dl sigillo -Ma non tutto è perduto!- disse –Il sigillo è… qui sotto!?- si alzò in piedi e batté quest’ultimi sul pavimento innevato, scostò un po di neve e vide che sopra di esso c’era inciso un triangolo con ai lati un occhio nero, un cuore tentacolato e una spada, si affrettò a ricoprirlo ma invece il triangolo si divise rivelando un passaggio segreto –Ci siamo…- disse, fece segno a Twilight e Shining di seguirlo e volarono dentro, anche se toccò a Mech_A portare giù il fratello di Twilight, appena scesero, un lungo corridoio di cristallo venne illuminato da dell’altro cristallo fluorescente ed il gruppo s’incamminò; ma andiamo a vedere come se la cava la seconda squadra nella mente di Black: Ender e Clessidrus stavano precipitando davanti all’atrio di un enorme castello oscuro costruito su una grossa isola fluttuante, nessuno dei due si fece del male visto che Clessidrus volò fino a terra ed Ender si teletrasportò in terra, davanti al portone aleggiava un cartello con su scritto “Memorie di Prince Remembers Black Blot Fausters”. -Remembers Fauster?- disse Ender, quando davanti a loro si presentò Bill –Esatto!- disse il triangolo –E’ il vero nome del vostro amico!- -Tu!- disse Clessidrus –Ah! Che bello vedervi: Occhio Nero e Ferro!- -Ehm… ci dev’essere un errore, io non sono parte della Triade…- disse Clessidrus –Tu… ahaahaaahaahaaah!! Credo di aver capito cos’ha in mente Elionox!Ecco anche perché proprio Black… lui non ha nulla da nascondervi!- -Scusa, chi?- domandò Ender –Non sapete neppure con chi avete a che fare? Patetici… Elionox è “il dio degli dei”! Il signore supremo del sole e della luna e toccherà a voi sconfiggerlo!- -Però lo stai aiutando, così come Gì e Aereas!- -Certo, ma io lo faccio perché gli devo un favore da ormai molto tempo e quando devo fare un lavoro… LO PORTO SEMPRE A TERMINE!!!- disse mentre il suo corpo s’ingrandì e divenne rosso per poi tornare normale –Comunque in questo castello ci sono un’infinità di porte e ogni porta è un ricordo della sua vita e io troverò il luogo in cui nascondete e nasconderete i sigilli!- -Noi te lo impediremo!- disse Clessidrus –Impossibile… io ho poteri illimitati dentro la mente delle persone- poi prese un orologio da taschino –Bene, è tempo di andare, addio perdenti!- così fluttuò dentro il castello; -Bene amico- disse Ender –stiamo per vedere i ricordi di uno degli esseri più strani e contorti di Equestria… andiamo!- e valicarono il portone. Intanto la squadra Mech_A procedeva nella galleria di cristallo: -Qui non dovremmo avere sorprese di quel… pallone gonfiato! Ahaah!- e trattenne a stento le risate mentre Twilight e Shining lo guardavano –Che c’è? Fa troppo ridere… ehm, dite di no? Ok… riprendiamo- e così fecero, alla fine si ritrovarono in un’immensa caverna di cristallo con quattro enormi colonne dello stesso materiale, al centro una specie di stalagmite e una grossa stalattite e tra le due spine un rettangolo arrotondato a due dei lati con incisa una delle stelle beheniane –Il sigillo! Ci siamo…- disse, fece un passo e premette per sbaglio un pulsante nascosto! Dal pavimento e dai muri iniziarono a fuoriuscire enormi spine di cristallo che uscivano e rientravano, alcune velocemente, altre più lentamente, Mech_A volò tra di esse cercando di raggiungere il sigillo ma ogni volta che si avvicinava dei cristalli acuminati minacciavano di trafiggerlo; certo, provò a sparargli, ma quelli si ricreavano sempre più grossi e affilati –Ora ci penso io!- disse Twilight e con la sua magia creò un enorme sfera di energia per distruggere i cristalli, poi però uno di loro la colpì alla sprovvista e la sfera partì verso il soffitto creando un enorme buco sotto l’Impero –Almeno non ha sfondato il muro magico…- invece la sfera esplose contro di esso e una folata di vento entrò! Il vento si mosse fino alla grotta dove assunse la forma di pegaso azzurro con la criniera e la coda di nuvoloni grigi carichi di tempesta –Grazie di avermi fatto entrare!- disse in tono sarcastico -…ora lasciatemi prendere quel sigillo…- In quel preciso istante Clessidrus si stava aggirando per il castello in cerca della porta giusta, arrivò poi all’ingresso di un’ala della struttura intitolata “Pensieri sugli Amici” entrò spinto dalla curiosità quando trovò una stanza a suo nome, aprì e vide lui seduto su un letto con accanto Sunset Shimmer che discutevano –…che ne pensi invece di quel tipo, Clessidrus…- disse lei mentre si spazzolava i capelli –Sai, ti dirò un segreto… il tipo è sempre allegro, pensa di risolvere i problemi in modo che tutti siano felici ma a me sembra un buffone senza spina dorsale... per di più le sue battute sono sempre rubate da altri! Non lo sopporto proprio…- la conversazione andava avanti ma Clessidrus chiuse subito pieno di tristezza e risentimento… da un’altra parte, Ender cercava di capire dove fosse nascosto il ricordo –Vediamo…- disse -…se io fossi un demone d’inchiostro, dove nasconderei qualcosa di prezioso?- aprì una porta e vide Black prendersi un coltello da dentro il suo petto, per cosa non so visto che Ender richiuse subito la porta –Ma certo! Dentro me stesso!- vide una statua di Black accanto ad un’altra porta, una volta davanti mise la sua mano sul petto della statua, magicamente la mano entrò fin dentro e afferrò qualcosa, quando la tirò fuori Ender vide una piccola botola, la aprì e vide Black, Mech_A e lui mettere il sigillo dentro una stanza segreta nel castello di Twilight, la richiuse subito dopo aver sentito un rumore di passi, si girò a destra e vide Clessidrus –Ah ciao! Guarda, ho trovato il ricordo; ora dobbiamo solo distruggerlo!- -Bene- disse il clessidriano –Ci penso io!- lo prese in mano e lo osservò –Ahah… ahaahahaaah!!- fece fluttuare il ricordo e il suo corpo cambiò forma in quella di triangolo giallo monocolare con farfallino e tuba neri –Bill!- disse l’Assassino prendendo l’arma solare e sparando a Bill, il quale però fu attraversato dai colpi –Ahaah! Spara pure, ma sapevo che mi avresti condotto al ricordo! Ahaahaahahaahahaaah… è divertente quanto tu sia stupido!- e fluttuò via con il ricordo, Ender lo inseguì correndo quando sbatté contro Clessidrus –Dannazione l’ho perso…- poi vide l’amico –Hey… hai la faccia di uno che è stato appena pugnalato alla schiena- ma il clessidriano non rispose intanto Ender guardava in direzione di Bill –Senti non so cos’hai, ma io vado a fermare Bill… che tu ci sia o no…- detto ciò corse dietro al demone, lo inseguì fino ad uno spiazzo al centro del castello, prese il fucile, lo caricò al massimo e colpì Bill che si dissolse subito –Mh… è stato facile…- -Ne sei sicuro?- disse una voce dietro di lui che lo colpì alla testa prima che potesse teletrasportarsi via e facendogli cadere l’arma, provò a colpirlo ma ogni volta il demone scompariva, alla fine, quando era ormai stanco morto, Bill creò dei lacci magici che legarono l’Assassino –Finalmente il lavoro è quasi terminato!...- disse Bill tutto contento mentre Clessidrus vagava alla ricerca dell’uscita –No… questa no… ma neanche per sogno! AAAH! Dov’è l’uscita!?- aprì un’altra porta -…non lo sopporto proprio!- -Ah… ancora qui!- stava per chiudere quando sentì una domanda di Sunset Shimmer –E perché?- disse mentre si metteva sotto le coperte –Perché mi ricorda me stesso da giovane… prima di questo!- ed indicò il suo Collare magico -…prima di perdere tutto quello che avevo… quando ero ancora Remembers Fauster! E’ anche il motivo per cui lo incoraggio di nascosto a continuare ad essere se stesso... perchè non perda la sua allegria e perché sia pronto ai grandi pericoli che affronta- -Già…- disse lei –Twilight è fortunata ad avere un fidanzato come lui… e io ad avere te- -Ooh… Sunset…- e la baciò sulle labbra, poi più in basso, ancora più in basso e… si insomma, avete capito (spero di no), Clessidrus stava per chiudere la porta quando scivolò dentro, Black sussultò –Hey Clessy!- -Ops, scusa Black…- -Tranquillo, ho fermato il tempo attorno a Sunset…- -Ma come hai fatto?- -E’ la mia mente… puoi fare tutto quello che vuoi! Ora esci e lasciaci soli…- detto ciò il clessidriano udì le urla di Ender provenire dal giardino, volò subito verso di lui mentre Bill stava per aprire il ricordo, poi iniziò a tremare come un telefono, nella sua pancia apparve il muso di Nerò, l’unicorno dell’acqua –Dov’è il nascondiglio?- -Te lo dico subito! Vediamo un po’…- stava per aprire la botola quando un boomerang la colpì facendola finire in un altro ricordo di Black che usava il solvente, la botola si scontrò con quest’ultimo e si sciolse –Nooo!!- disse Bill –Sei un incompetente Bill!!!- disse Nerò e riattaccò la linea con il demone che si girò in direzione di Clessidrus –Tu! Non ho mai fallito un incarico! Non hai idea del potere che ho in questa mente!!!- iniziò ad ingigantirsi e a diventare rosso mentre l’occhio divenne nero mentre la terra intorno a loro iniziò a fluttuare –PREPARATEVI A MORIRE!!- -Non credo proprio! Ender! Liberati!- disse spavaldo il clessidriano -E come faccio!?- rispose Ender –Pensaci e basta!- così col pensiero le corde magiche scomparvero –Oh si!!- riprese il fucile ma Bill gli sparò un raggio laser contro i due eroi –Scudi!- disse Clessidrus e fecero apparire due scudi che rifletterono i raggi contro Bill ferendolo, poi Clessidrus prese dal nulla un enorme asciugacapelli e lo puntò contro Bill –Tutto qui? Un asciuga capelli!?- disse ridendo il demone ma dall’arma di Clessidrus uscì fuori un grosso guanto da pugile che colpì Bill stordendolo –Ora tocca a me!- disse Ender trasformando il fucile in una spada laser, si teletrasportò sopra Bill e lo tagliò in due creando un esplosione di luce, quando essa si dissolse Bill era tornato intero –Niente male… mi avete convinto della vostra forza e vi lascerò andare…- le braccia e le gambe scomparirono così come il cappello e il farfallino mentre agli angoli apparvero il simbolo del cuore tentacolato e della spada –ma preparatevi, un grande avvenimento si avvicina! E solo con gli otto sigilli si potrà impedire, ma nel frattempo… vi terrò d’occhio!!- detto ciò Clessidrus ed Ender furono rigettati fuori dalla mente di Black che si svegliò di colpo: -Wow…- disse –ma quanto ho dormito?- -Black! Che bello vederti!- disse Clessidrus che lo abbracciò –Levati o ti incollo al mio comodino…- -Anch’io sono felice di vederti…!- rispose come se non avesse sentito la precedente frase dell’amico, la scena fu interrotta dal suono di una battaglia proveniente da un grosso buco al lato del castello: -Mech_A, Twilight e Shining sono in pericolo!- disse Ender, era pronto ad andare quando Black lo fermò –No… ora tocca a me salvarli…- detto ciò volò giù nella grotta, usò la pittura contro il dio dell’aria –Credi che questo mi fermerà!?- urlò Aeras, ma appena provò a dividersi nell’aria circostante ma era incollato a se stesso –Ah! La pittura ti ha reso un corpo fisico! Tocca a te Mech_A!!- -Con estremo piacere…- disse l’amico che volò in direzione del dio mortale il quale spaventato batté in ritirata! Così Black volò verso il sigillo, a ogni spina il suo corpo si liquefaceva schivando i cristalli, alla fine raggiunse il sigillo, lo afferrò. Le spine rientrarono tutte dentro il terreno e il gruppo uscì dalla grotta; quando furono tutti fuori la voragine nel terreno venne richiusa da un gruppo di pony di cristallo, mentre i nostri eroi si riposavano nel castello; ma non a tutti le cosa vanno bene… -Ora capisci cosa vuol dire avere un corpo fisico?- disse Gì ad Aeras che stava lentamente tornando fatto d’aria –E’ stata tutta colpa di Bill- si affrettò a difenderlo Nerò –se non avesse fallito…- -SILENZIO!!- urlò Elionox –Bill avrà anche fallito… ma ricordate che abbiamo ancora un modo per ottenere i sigilli… e ora tornate al lavoro!!!- E i tre dei tornarono alle loro mansioni, ma questa è un’altra storia…

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Capitolo 5:
Settimana folle a Manehattan
Erano già passati due giorni dagli avvenimenti all’Impero di Cristallo durante i quali la squadra aveva riportato il sigillo al castello dell’Amicizia e nascosto insieme al primo, ora i nostri eroi si stanno dirigendo verso est, alla ricerca del terzo sigillo: -Allora- disse Black a Mech_A mentre era di guida al carro motorizzato –Hai già una traccia del sigillo?- l’automa stava studiando una mappa olografica nei suoi occhi dove era presente un puntino verde –Si! Sembra che si trovi in un isola oltre le coste di Manehattan- poi però il puntino iniziò a muoversi –Strano…- -Cosa succede?- chiese la macchia –Sembra che si stia spostando… credo che qualcuno lo abbia trovato…- --Forse Gì e Aeras?- -No… se l’avessero trovato loro si sarebbero spostati attraverso il terreno o l’aria e non li avrei potuti vedere sulla mappa…- -Quindi? Che facciamo?- -Fermiamoci e vediamo dove arriva il segnale!- così Black fermò il carro nel mezzo della foresta, Mech_A andò a svegliare Clessidrus ed Ender. -Quindi…- disse Clessidrus mezzo addormentato -…qualcuno ha trovato il sigillo?- -Già, ora sta attraversando il mare verso il continente… più precisamente: Manehattan!! Black, accendi il motore!- -Subito!- e la macchia salì al posto di guida e fece partire il carro motorizzato a tutta birra dimenticandosi però un piccolo particolare –Hey!!! Magari con anche noi sopra???- gli urlò Ender, così dopo essere tornato indietro e aver fatto salire il resto della squadra riprese il viaggio verso la metropolis. -Scusate, quanto è lontana Menhattan?- chiese Black –Ehm… circa tre ore di viaggio!- rispose Clessidrus -Io direi più “un minuto” di viaggio!- disse Black con un sorriso diabolica prima di aprire un piccolo portale davanti al carro –Non dovresti rallentare?- -Nah… il portale dovrebbe farci arrivare ai confini della città; nulla di cui preoccuparsi!- attraversarono il vortice e si ritrovarono in una strada trafficata nel centro cittadino, Black fece appello a tutte le ore passate a giocare a GTA nel mondo umano mentre il resto della squadra si reggeva ai mobili incollati dentro il carro –Questo non mi sembra esattamente il confine Black!!!- gli urlava Ender –Beh… può darsi che non venga in questa città da tipo… due millenni?- face palm generale mentre Black continuava a frenare e a schivare carrozze e pony sulle strisce pedonali quando un arrivò un carro da dietro un incrocio che Black non aveva visto, nel frenare fece derapare il mezzo che roteò su se stesso finché non si fermò davanti ad un grattacielo in un parcheggio perfetto! -E voi che non vi fidavate di me…- disse spavaldo Black prima di scendere seguito dal resto della squadra ancora mezzi traumatizzati; intanto davanti al macchinario dentro al tempio: -capo!- disse Gì comparendo da sotto terra –ho trovato la Triade! E’ nella città di Manehattan!!- -Eccellente…- rispose il cerchio di luce –Direi che te ne potresti occupare t- -Ho sentito Manehattan!?- fu interrotto dall’arrivo di Nerò da dei tubi che correvano sotto terra –Non è che potrei occuparmene io?? Adoro quella città, i negozi, la moda… e poi da sul mare! Un posto bellissimo…- -Si! Si! Ho capito…- disse Elionox annoiato –Allora andrai tu… ora sparite!!- detto ciò il cerchio di luce scomparve e Nerò si dissolse dentro ad un tubo e arrivò fino al mare per poi dirigersi verso la città. Intanto davanti a dei bagni pubblici: -Ah…- disse Ender uscendo da uno di essi e con la bocca sporca di vomito blu -…non si era detto di non farti più guidare??- -Sai com’è…- gli rispose Black non curante, poi si rivolse a Mech_A –Allora come andiamo con il sigillo?- -Mmh… dovrebbe trovarsi… di là!- ed indico un carro che si dirigeva verso un club privato per ricchi pony dentro ad un grattacielo dall’altra parte della strada, la attraversarono e si fecero largo tra la folla di giornalisti e videro uscire dal carroun unicorno in abiti da avventuriero coloro kaki –Hey, quello lo conosco…- disse Mech_A –è l’esploratore –Hoovid Livingrock! E’ uno dei più grandi esploratori di tutta Equestria…- -Esatto!- disse l’esploratore sentendo l’automa –e sono appena tornato dal mio ultimo viaggio dove ho trovato questo!- dal carro scesero due assistenti dell’esploratore che portavano un oggetto rettangolare leggermente piegato ai lati con inciso sopra un simbolo delle stelle beheniane –trovato su un’isola molto lontana in un antico tempio… sarà il trofeo perfetto per la grandissima competizione di moda che si terrà questa settimana!- -Ah…- rispose Black -…e se invece le offrissi qualche “rara” immagine di regnanti?- e tirò fuori dalla tasca un bel gruzzolo di monete d’oro –Eh? Eh- -No mi spiace… se volete questo trofeo dovrete vincerlo lealmente!- detto ciò entrò nel club seguito dagli assistenti. -Un riccone che non si lascia comprare? Disse Black –secondo voi vale come specie n via d’estinzione?- tutti lo guardarono impassibili –Rubiamo il trofeo?- chiese Ender caricando il fucile prima che Clessidrus glielo abbassasse –E se invece provassimo a vincerlo lealmente? Io sono un esperto di moda ed è sempre stato il mio sogno partecipare ad una gara di moda qui a Manehattan! Vi prego…- i tre si scambiarono un’occhiata interrogativa –Ok!- disse Black –ma nel caso fallissimo… Ender! Prepara un piano per rubare il sigillo!- -Subito!- e prese carta e penna –Intanto cerchiamo un albergo decente…- riprese Black, così la squadra salì di nuovo sul carro, questa volta con Mech_A alla guida, verso l’albergo più vicino; intanto da un tombino li vicino: Nerò uscì dalle fogne sotto forma di unicorno blu, la criniera e la coda erano azzurre con delle strisce di verde acqua e il cutie mark un triangolo rovesciato, poi dalla fogna uscì un secondo unicorno blu scuro con criniera sempre blu ma chiazzata di rosso e il cutie mark era un cerchio tagliato a metà con un punto nero in ogni metà; -Aaah! Manehattan! Che città stupenda…- disse la dea dell’acqua –Guarda che siamo qui per il sigillo madre…- disse la seconda unicorno –Ooh, sta calma Ariel… forse avrei dovuto portare tua sorella Fluvia!... lei sa divertirsi!- -Chi? Quella sciacquetta d’acqua dolce? Per favore… io sono la migliore! Non per nulla il mare è fatto d’acqua salata…- -Che noiosa…- poi notò un pony che affissava dei cartelloni riguardo la sfilata di moda e il trofeo –Una sfilata di moda! E il premio è il sigillo! Fa proprio al caso nostro figliola, cosa vuoi che ne sappiano quei quattro cafoni di moda?- In quel momento il resto del gruppo era al banco delle iscrizioni per la sfilata –Salve, mi chiamo Clessidrus e vorrei partecipare per la sfilata!- -Bene…- disse la pegaso al bancone -…scriva qui nome della o dello stilista e della modella!- -Modella?- -Si… serve una modella per partecipare!- Ehm, torno subito!- e tornò dalla squadra che lo aspettava nascosta dietro ad un albero –Allora, com’è andata?- chiese Mech_A –Ti hanno preso?- -Ci serve una modella, non ci avevo proprio pensato!- -Quindi passiamo al piano B?- chiese Ender –No! Forse uno di noi può travestirsi da donna e partecipare… ma chi è il migliore a camuffarsi tra di noi?- il suo sguardo cadde su Black che compava un hay dog –Niente senape??? Ma lo sa chi sono io!?- -No… chi siete?- -Ehm… Princess Celestia?- e si trasformò in sua sorella; -Forse ho trovato chi fa al caso nostro!- così più tardi all’albergo: -Tu vuoi che io faccia cosa!?- -Dai Black! Ci serve che tu ti trasformi in una modella per vincere la gara! Andiamo, fallo per un amico…- -Mmh… e va bene!- si sciolse in una pozza nera e lentamente si rigenerò con le gambe più snelle, fianchi stretti, capelli verdi lunghi e fluenti, viso bellissimo ed altri due dettagli che non posso rendere espliciti senza essere bannato… sta di fatto che era un vero schianto! Ender e Mech_A lo guardavano a bocca aperta –Sbrighiamoci con questa falsa e prendiamo il sigillo…- disse irritato –Ender, stai sbavando…- e chiuse la bocca all’Assassino, così lui e Clessidrus tornarono al banco d’iscrizione dove in fila c’erano anche Nerò e Ariel –Nome della stilista e della modella- disse la pegaso, così la dea scrisse il proprio nome e quello della figlia –Madre…- disse lei –quello non è il clessidriano che viaggia insieme alla Triade?- ed indicò Clessidrus in fila insieme a Black femminile, l’unicorno dell’acqua si voltò –Già… anche se non capisco chi è l’umana insieme a lui… anche se ha un’aria familiare!- -Attacchiamo?- disse lei eccitata all’idea di combattere –No! Non voglio rovinare la gara che di sicuro vincerò, ora andiamo a lavorare ai vestiti!!- e si allontanarono, così anche Clessidrus si iscrisse e più tardi era già negli stanzini messi a disposizione per gli stilisti: -Bene, lo stile di questo primo girone è…- disse leggendo un biglietto –Abiti da ballo! Sarà un gioco da ragazzi…- il clessidriano prese un foglio e delle matite ed iniziò a disegnare degli schizzi di abiti, ci volle un po di tempo durante il quale Black si era addormentato –Ecco!- urlò da sotto un cumulo di fogli scartati, gettò Black giù dal divanetto e gli mostrò il disegno: un abito da sera nero con rifiniture verdi e blu, dietro al collo una specie di coda di pavone sempre blu e verde, la gonna era corta e aperta sul davanti ma scendeva lateralmente fino a chiudersi all’altezza delle caviglie, sotto c’erano dei pantaloni attillati neri con bolle blu e stivali verdi, Black guardò il disegno, non era un grande patito di moda, ma l’abito non era niente male, Clessidrus prese le misure della macchia e si mise subito al lavoro; il giorno dopo l’abito era già pronto per la prima gara. -Salve!- disse la voce della pony presentatrice dal palco –benvenuti in questo primo girone della famosa Gara di Moda di Manehattan! Il tema di questa prima serata è “Abiti da ballo”! Vediamo un po cosa hanno preparato i nostri cari stilisti e le nostre amate stiliste!- La prima a sfilare fu Ariel, indossava un lungo abito fatto di lucenti scaglie di pesce verdi, rifinito di alghe e gioielli fatti di sabbia bianca e conchiglie, nonostante il materiale però, era un abito davvero bello! Una volta che Ariel ebbe finito la sfilata fu la volta di altre due modelle e alla fine di Black che fu presentato col nome di Neera, sfilò sulla passerella cercando di non mostrare la vergogna che provava mentre tutti gli stalloni lo fissavano nei punti critici e Mech_A e Ender tenevano d’occhio il trofeo; la gara si concluse senza che accadesse nulla di eclatante, a passare furono in dieci tra cui Clessidrus e Nerò. Più tardi Black era a struccarsi nei backstage, si era già tolto il vestito e messo un accappatoio nero e verde quando entrò nella stanza uno dei giudici, il principe Blue blood –Sai… devo dire che tra tutte le modelle di questa sera… tu sei stata la più bella! Sai… io posso farti vincere la gara, sono il nipote di princess Celestia, mi serve poco!- -Sai che roba… io sono il frat… ehm! Nulla! Ma immagino di capire quale sia il tuo prezzo…- -Sei sveglia… quindi preferisci qui sul tuo divanetto o nel mio appartamento?- poi da dietro spuntò Ender, era senza fucile ma i suoi occhi viola da sotto il cappuccio erano lo stesso spaventosi –Tu preferisci una tomba…- disse -…o bruciare vivo?- -Ehm… non finisce qui!- disse lui nervoso –Ci vediamo un’altra volta tesoro!- e subito Ender lo prese per la criniera e lo buttò fuori, poi arrivò anche Clessidrus che vide il principe andarsene –Che è successo?- chiese –E’ successo quello che temevo…- disse Black mentre tornava maschio -…la gente s’innamora di me…- poi si rivolse ad Ender –La prossima volta me ne occupo io…- -Beh, ci hanno dato il tema del prossimo girone!- disse Clessidrus –mettiamoci al lavoro!- Ora ci starebbe bene un montaggio video con musica di tutte le vittorie di Clessidrus e Black contro Nerò e la propria figlia con qualche scazzottata di Black nei confronti del principe e delle sue avanche, ma non siamo in tv quindi passiamo subito alla gara finale: Nerò contro Clessidrus! Proprio Nerò era nervosa per questa prova: -Quei due sono una palla agli zoccoli!-girava nervosamente per la stanza –Dobbiamo trovare un modo per batterli! Dobbiamo vincere!!- -Sai – disse la figlia –non credo ci abbiano riconosciuti… e se io andassi nel loro camerino e li spiassi? Ruberemo il loro abito e vinceremo di sicuro!- Nerò ci pensò su e alla fine si convinse –Va bene… ma voglio quell’abito entro questa sera!- -Bene, il tema è libero questa volta!- disse Clessidrus a Black che si stava trasformando in donna –Servirà a constatare la fantasia e l’abilità dello stilista ed io ho già pronto l’abito giuto!- in quel momento qualcuno entrò nello stanzino, fortunatamente non era Blue Blood ma Ariel –Salve, sono la modella di Nerò e volevo congratularmi con voi…- stava resistendo dal vomitare -…è un… vero onore gareggiare con voi!- poi si guardò in torno –Posso vedere a cosa state lavorando?- -Certo!- disse Clessidrus, anche se Black era un po’ diffidente e nascose in tasca il disegno dell’abito; a quel punto gli venne in mente un idea! Si alzò e fece vedere qualche progetto ad Ariel –E questo…- disse indicando uno dei vecchi abbozzi di Clessidrus –E’ il nostro abito per le finali- l’abito era davvero semplice, nero con una cintura verde tempestata di zaffiri e una collana blu –Questo!?- disse lei –Certo…- assicurò la macchia zittendo Clessidrus che cercava di protestare –beh… è ora che vada…! Ciao!- e se ne andò –Ma che ti è venuto in mente?- disse Clessidrus all’amico –Guarda…- ripose indicando il punto in cui prima c’era l’abbozzo, ora scomparso -…l’ha preso! Come mi aspettavo…- -Scusa, non riesco a seguirti…- -Ariel non è venuta per cortesia, ma per rubarci l’abito! Ecco perché l’ho nascosto! Devi imparare che il mondo non è fatto solo di pony onesti! Su, ora al lavoro!- Clessidrus si mise al lavoro sull’abito, intanto anche Nerò stava lavorando sul disegno che Ariel aveva rubato, l’indomani i due abiti erano pronti; Clessidrus e Black erano negli stanzini a prepararsi mentre Mech_A e Ender erano tra la folla davanti al palco: la prima a sfilare fu Ariel con indosso quel semplicissimo abito –Vinceremo di sicuro…- diceva Nerò tra se e se, poi quando la figlia tornò arrivarono anche Clessidrus e Black, quest’ultimo indossava un abito attillato che metteva in risalto le curve, la gonna corta finiva a punta dietro alle cosce, sopra portava una giacca verde con strisce tigrate neree una cintura rossa, i capelli erano acconciati in grandi riccioli e una coroncina nera con due pietre rosse incastonate, il tutto mischiato ad un imbarazzo velato dal fascino di Black! Nerò rimase a bocca aperta, in confronto il suo abito sembrava un pigiama, la folla era in delirio e anche i giudici seguivano con lo sguardo Black camminare, -Sembra che abbiamo un vincitore!- diceva la presentatrice che, una volte che i giudici si furono consultati, salì ad annunciare il vincitore: -E lo stilista che si porterà a casa il trofeo è… Clessidrus! Venga avanti!- il clessidriano prese il trofeo –Vorrei ringraziare tutti i presenti! E’ bellissimo aver- -NO!!!- urlò Nerò uscendo dal sipario sottoforma di serpente marino fatto d’acqua e sabbia –IO SONO LA MIGLIORE!!! ED ORA… DATEMI IL TROFEO!!!!- all’improvviso fu colpita da un raggio solare che le fece evaporare mezza faccia, Ender salì sul palco e continuò a far fuoco sul mostro mentre Mech_A prese il trofeo e staccò il piedistallo dal sigillo –Ho il sigillo!- disse agli altri –Torniamo al carro!- il gruppo corse e volò fuori dalla struttura anche se Black fu fermato da Blue Blood –Aspetta, tesoro! Perché segui quei selvaggi! Fuggiamo insieme…- lo implorò –Ma anche no!- Black assunse la sua forma maschile e con un calcio gettò il principe tra le fauci del mostro –E comunque sono il fratello di tua zia!!!- gli urlò prima di seguire il resto della squadra al carro, quando arrivò il serpente marino si stava dirigendo verso di loro, il carro partì subito contro mano per le strade, Ender era seduto sul tettuccio a sparare al serpente d’acqua, ogni colpo faceva evaporare una parte della dea ma ella continuava a riformarsi! -Mi serve più energia!- disse –Forse se aggancio il mio sistema energetico al fucile…- disse l’automa –posso potenziare la sua potenza di fuoco! Però sono alla guida… Clessy!- si voltò e vide Clessidrus a vomitare per via degli scossoni del traffico –Non pensavo che l’avrei mai detto… BLACK! ALLA GUIDA! ORA!!!- La macchia prese il possesso del mezzo mentre mech_A passava dei cavi ad Ender,Black premette sull’accelleratore e per poco non fece cadere Ender di sotto, l’Assassino attaccò i cavi al fucile e Mech_A a se stesso, l’indicatore sull’arma l’illuminò tantissimo, premette i grilletto e una sfera di energia solare si formò sulla canna, quando mollò il grilletto partì un raggio molto intenso ma a causa di Black che girò di scatto il colpo mancò il bersaglio, il serpente provò a colpire il carro ma era troppo veloce a colpì invece un secondo carro guidato da un pony di origine russa –Te la farò pagare! In nome di Niko Bellik!- ma il serpente lo scaraventò via, intanto Ender ricaricava il fucile e scaricava insulti su Black –Non puoi stare più fermo!?- urlò l’Assassino –Non è facile!!! Oppure vuoi che mi schianti contro qualche veicolo!?- Ender continuava a sparare colpi potenziati –Sbrigati…- disse Mech_A mezzo scarico, Ender pensò alla svelta cosa fare, poi ebbe un’idea: -Clessy!- lo chiamò ed il clessidriano si sporse –Che c’è?...- chiese mezzo stordito –Mi serve un binocolo e del nastro telato! Presto!- -Subito!- disse e frugò nel cappello alla ricerca dei due oggetti, quando li trovò li passò ad Ender, ruppe il binoco lo a metà e fissò una delle due parti sul fucile con il nastro telato –Mech_A! A che punto sei?- -Ho ancora energia per un colpo!- disse l’automa, così Ender mirò dentro al binocolo la testa del serpente ed iniziò a caricare il raggio –Ora…- disse a Black -…non fare curve brusche!!- -Si ma sbrigati… ci stiamo schiantando contro un grattacielo!!- il colpo caricava ancora –Ender…- continuava a dire Black teso –Ci siamo quasi… ORA!!!- lasciò il grilletto e il raggio partì verso la testa di Nerò e il serpente evaporò del tutto ma il veicolo era ormai sparato verso il grattacielo, Black prontamente frenò mentre apriva un portale verso Ponyville, lo attraversarono ma erano ancora troppo veloci, credevano di schiantarsi contro il castello quando un enorme zampa squamosa a tre dita li fermò di blocco, Black gocciolò letteralmente fuori dal carro e vide che a fermarli era stato l’Inarrestabilus e che portava Fluttershy sulla testa, anche gli altri scesero dal mezzo a guardare il bestione, Black si ricompose e si avvicinò fluttuando alla testa del dinosauro –Ma scusa…- chiese –Non lo avevamo rimandato nella giungla a nord?- -Sembra che sia tornato- disse la pegaso gialla –credo che si sia affezionato! Non è vero Irre?- il dinosauro ruggì in senso di approvazione –Irre?- chiese Black –E’ una femmina…- spiegò lei, poi Black sentì Ender fischiare ed indicarli il sigillo –Ora devo andare, fai la brava cucciolona!- prese il sigillo e volò dentro la sala segreta e lo mise insieme agli altri due, poi si diresse verso la mappa dell’Amicizia, generò dell’inchiostro che fu mosso dalla perla nera di Ender e un terzo simbolo stellare apparì a sud-est, quasi Mech_A non gridò –Io… so che terra è quella!... E’ la Colchide… la mia terra natia!-

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox [Capitolo 6

Messaggioda EnderPony e Black » 19/08/2015, 22:30

Capitolo 6:
La Società dell'Occhio di Ferro
La squadra era in viaggio sul carro motorizzato verso il sud-est, (e grazie a Celestia Black non era alla guida) erano arrivati alle Bad-Lands e alla guida c’era Ender, intanto dietro Mech_A studiava le cartine della Colchide:
-Così…- disse Clessidrus –Tu vieni dalla Colchide… ecco spiegato perché sei un robot- -Esatto! Noi della Colchide veniamo creati in un fantomatico luogo chiamato “la Fucina”, ma non abbiamo ricordi di quel luogo e non sappiamo dove si trovi!- -Incredibile! Ma quel posto non è letale per gli esseri viventi?- chiese Black –In effetti è vero… gli organici subiscono profonde trasformazioni fisiche- dai suoi occhi apparì l’immagine di un pony con vari componenti meccaniche sul corpo –L’intera terra è pervasa di una strana magia che trasforma i corpi organici in meccanismi elettronici! Io e Black siamo immuni; io perché sono già una macchina e lui a causa del Collare… ma voi, Clessidrus ed Ender, sarete soggetti a quella magia…- -E non c’è modo rendere la magia reversibile?- chiese il clessidriano –Se c’è un modo non è stato ancora scoperto… ma posso creare un filtro che vi renderà immuni per un lasso di tempo… Black; mi serve della pittura!- -Subito!- così per il resto del viaggio Black e Mech_A lavorarono al filtro…
Intanto il mezzo continuava il viaggio verso la Colchide, man mano che procedeva, il terreno diventava sempre più ferroso e anche la vegetazione si stava trasformando in strane spine robotiche da cui uscivano altre spine, alla fine Ender fermò il carro davanti ad una specie di monorotaia che tagliava la strada e da cui usciva una luce.
-Eccoci arrivati…- Mech_A uscì dal carro insieme ad una scatola –bene, ora voi due- ed indicò Ender e Clessidrus –dovete prendere il filtro!- -Spero che almeno abbia un buon sapore!- disse Clessidrus –Oooh… io non mi preoccuperei tanto per quello…- e tirò fuori dalla scatola due grosse siringhe.
Così dopo aver iniettato il siero ai due membri della squadra, si addentrarono in quella terra meccanica e ostile. –Era proprio necessaria la siringa?- chiese Clessidrus massaggiandosi il sedere –E’ stato Black a dirmi che la pittura con cui è fatto non poteva essere bevuta…- -Non ho resistito…- rispose la macchia.
Il gruppo continuò a camminare fino a che non arrivarono in cima ad una collina ricoperta da alberi robotici, da lassù videro un’enorme città:
-Quella è Megaton… lì vivono i pony-bot- -Megaton? Come la città di Fall Out 3?- chiese Black, gli altri non lo ascoltarono e si incamminarono verso la città.
Intanto nel tempio il macchinario si era acceso –Gì!!!- ruggì l’enorme cerchio luminoso mentre Nerò e Aeras spingevano dentro il dio della Terra –Ha chiamato capo?- -La Triade si trova nella Colchide! Sono già a Megaton! Si può sapere dov’eri!?- -Alla ricerca dei sigilli… come ha ordinato!- -Quella è solo una distrazione... il vostro reale obiettivo è rubarli a loro! ORA VAI!!!- spento il macchinario, Gì sprofondò nel terreno e si diresse a sud-est verso la terra meccanica.
I nostri eroi invece erano appena arrivati alle porte, dove una testa di pony appesa a delle piccole rotaie, la testa sembrava quella d un normale unicorno arancione con criniera verde acquamarina ma gli occhi erano due lenti fotografiche –Heyla!- li salutò iniziando a ruotare su se stessa –Io sono Melody Granger! E mi occupo di smistare le entrate e le uscite della città!! In cosa posso aiutarvi?- Mech_A si fece avanti –Ehm… volevano entrare nella città per cercare una cosa…- -Ah ah! Tu vieni sempre qui a cercare una cosa!- -Ehm… come scusa?- la testa continuava a ridacchiare –Ma come? Non ricordi? Circa quarant’anni fa, sei venuto qui “alla ricerca di qualcosa” e poi te ne sei andato…- -Aspetta aspetta…- intervenne Black -…così stai dicendo che Mech_A è già stato qui e che ha avuto una vita al di fuori della Colchide…?- -Esatto! Ma non era solo, con lei era venuta anche un’altra pony, il suo nome è…- nei suoi occhi apparì una lista di nome e fece zoom su uno di essi –Filly McBucket! Ma non ho idea di dove sia ora anche se di sicuro non ha abbandonato la città!- -Bene, grazie così Melody… ora possiamo entrare?- -Oh! Certo!- subito dopo le immense porte si aprirono e la Triade con Clessidrus entrarono:
La città era una specie di villaggio fatto interamente di case in metallo, i pony per le strade avevano componenti robotiche; alcuni avevano code fatte di cavi, altri le zampe in ferro con i circuiti che uscivano o addirittura al posto della bocca avevano mascelle meccaniche e denti metallici; il gruppo attirava su di se molta attenzione, e in effetti in una città robotica non era proprio la prassi vedere degli esseri totalmente organici e per di più umani!
Entrarono in una tavola calda, o almeno speravano che lo fosse, per decidere sul da farsi:
-Molto bene- disse Ender –non abbiamo uno straccio di idea su dove sia il sigillo… a meno che Mech_A- -No… il mio rilevatore è ancora guasto…- -Ok, quindi ci toccherà passare al piano B!- si avvicinò a Mech_A che dalla bocca fece uscire dei fogli con l’immagine dei sigilli e li consegnò ad ognuno di loro –E ti aspetti che andiamo di casa in casa a chiedere… Scusi ha per caso visto un oggetto come questo?- domandò Black più tardi davanti ad una casa –No mi spiace…- rispose una pony di terra e richiuse la porta –Tutto ciò è molto imbarazzante…- attraversò il vialetto e raggiunse Clessidrus –Allora… abbiamo finito?- -Non ancora –rispose il Clessidriano –Ci manca un’ultima casa… dentro una discarica!?- -Almeno è una svolta! Sono stufo di bussare alle porte di vecchiette col sistema uditivo rotto!- i due si diressero verso la discarica, un luogo pieno di vecchi carri motorizzati e componenti di robot lasciati ad arrugginire.
-Dobbiamo proprio, vero?- chiese Black entrando nella discarica e curiosando in giro –qui non c’è nessuno…- -HEYLA!!- da un mucchio di rottami uscì la testa di una unicorno con il manto grigio chiaro e i capelli sostituiti da tante piccole molle tinte di rosso acceso, un occhio era elettronico mentre l’altro ancora organico era strabico in confronto all’altro e il corno sostituito da un piccolo braccio meccanico, dal mucchio uscì anche un corpo dello stesso colore ma con le ruote alla fine delle zampe e due altre braccia robotiche sul corpo che presero la testa e la rimise sul suo collo –AAAAAAhh!- urlò Black –AAAAAAhh… Ahahaah! Ti ho spaventato?- -Si!- -Ahah! Scusate… stavo cercando il mio ragazzo…- in quel momento passò davanti a loro un robo-procione –Eccolo!- ci si avventò sopra prima che l’animale riuscisse a fuggire –Per tutte le corde di banjo allentate! L’ho perso…- poi Clessy si fece avanti –Scusa… sei tu Filly McBucket?- -Beh…- sparì sulle sue ruote verso la discarica e tornò con la cassetta della posta -…così dice la mia cassetta postale- -Bene! Tu resta qui Black, vado a chiamare gli altri!- il clessidriano volò via e ritornò poco dopo insieme ad Ender e Mech_A –Visitatori!- disse la pony appena vide il gruppo arrivare e li condusse dentro una vecchia baracca fatta di rifiuti –Venite! Venite! Non fate caso al disordine… arrivate giusto in tempo per la litigata quotidiana con la zoticona nel bagno!- passò davanti allo specchio del bagno e si rivolse al suo riflesso –Smettila di fissarmi mentre mi lavo!- Black si fece avanti –Hey Filly! Ti ricordi di Mech_A? La testa all’ingresso ci ha detto che siete arrivati qui insieme…- la pony si girò e osservò l’automa umano –Mmmh… non mi dice nulla di nuovo…- -E che ne pensi di questi?- le mostrò le immagini dei sigilli, Filly li osservò attentamente –Si… questi li riconosco! Ma non ricordo ne a cosa servano ne a cosa siano… sono solo immagini nella mia mente… io, non ho più ricordi prima di trent’anni fa!- -Rifletti allora- disse Clessidrus –qual è il ricordo più vecchio che hai?- -Mmmh…- slittò vicino ad una parete piena di articoli di giornale e ne prese uno –Ecco!- lo fece vedere al gruppo –“Unicorno trovata davanti alle porte nord-est della città in stato confusionale”- leggeva Mech_A –meglio andare subito laggiù!-
Intanto in città si era fatta notte. Il gruppo arrivò alle porte della città e iniziò a perlustrare la zona, -Qui non c’è nulla!- Black si avvicinò ad un cespuglio e ci osservò dentro –Trovato nulla?- gli domandò Clessidrus –Nulla a parte questo graffito…- fece scomparire il cespuglio col solvente e mostrò l’immagine di un occhio coperto da due viti a forma di X –Aaaah!!!- Filly cominciò a girare in tondo come una macchinina radio comandata –L’Occhio di Ferro! La mia mente! Mi hanno fatto qualcosa!- -Chi erano?- -Io… non lo so…- -Chi c’è laggiù!?- udirono una voce, il gruppo si nascose in un vicolo dall’altro lato della strada, subito dopo arrivarono due pony, indossavano entrambi due tonache rosse con il cappuccio calato che non lasciava vedere il volto e il simbolo dell’occhio coperto sulla schiena –Strano… mi sembrava di aver sentito qualcuno!- -Saranno stati dei ragazzini di ritorno ad una festa…- -Già- tornarono indietro per la strada –Okay…- Ender si avvicinò ad una scala e iniziò a salire sull’edificio –avete visto il simbolo sulle loro schiene? Io li seguo! Restate nascosti qui finché non torno!- -Fai attenzione!- rispose Filly –Se succede qualcosa il codice è questo!- fece il codice morse con l’occhio della frase “I mechoyote stanno arrivando per conquistare le nostre ciambelle” –Non ho idea di cosa significhi…- salì sulla scala e dal tetto seguì tutti i movimenti dei due tipi, alla fine si fermarono davanti ad un oculista, un negozio pieno di pezzi di ricambio per gli occhi, entrarono dentro. Ender si teletrasportò davanti e fu sorpreso di vedere che erano scomparsi. Tornò indietro a chiamare gli altri e tutti insieme andarono al negozio, la porta era chiusa, Black trasformò le sue dita in una chiave e aprì la porta, dentro non c’era traccia dei due tizi. –E’ impossibile che siano spariti nel nulla!- Ender si guardò attorno, il negozio era pieno di cimeli relativi agli occhi: plastici, poster, occhi dentro dei barattoli e tante altre cose. –Ahh… mi sento come se tutti questi occhi mi stiano fissando…- -Aspetta un po’…- Clessidrus osservò attentamente gli occhi e notò che puntavano tutti nello stesso punto –Spostati un attimo Filly…- la puledra meccanica si spostò, dietro di lei c’era un pezzo di pietra dov’era inciso un occhio, Clessidrus lo premette e si aprì una botola nel muro dov’era appoggiato Black che cadde di sotto –Scusa…- -Tanto stavo per addormentarmi…-.
Tutti e cinque scesero lungo la scalinata nella botola, arrivati alla fine si trovarono di fronte ad una tenda rossa, Mech_A si sporse, in un enorme salone circolare c’era un gruppo di pony incappucciati di rosso; erano in cerchio attorno ad una sedia di bronzo con accanto un tavolino, sopra di esso c’era un piccolo cofanetto; dal gruppo si fece avanti uno di loro più alto e con il cappuccio a punta –Che sia portata testimone!- altri due pony portarono una pegaso con il corpo ancora interamente organico –Dicci… che cosa vuoi dimenticare?- -Vede… prima di venire in questo posto, ho tradito la mia famiglia consegnando all’azienda di succhi rivale la ricetta del succo di lampone del mio bisnonno! Ora ho un mucchio di soldi ma non riesco a dimenticare quello che ho fatto…- -Un reato grave, ma noi non siamo qui per giudicarti, sta tranquilla! Presto vivrai felicemente insieme a tutti quanti in città!- da sotto la tonaca spuntò un braccio meccanico che aprì il cofanetto, prese una grossa pistola con una lampadina al posto della canna e un piccolo display dietro, con un secondo braccio il pony incappucciato scrisse qualcosa, poi sparò un raggio azzurro contro la pegaso, lentamente però la pelle alla base della criniera divenne di metallo e la criniera sintetica –Pegaso!- esultò il pony finito di sparare –Cosa ricordi del furto della ricetta?- -La mia mente è vuota grazie alla Società dell’Occhio di Ferro- -Il segreto è mantenuto! Il segreto è mantenuto! Il segreto è mantenuto!- dissero all’unisono i pony, il loro capo prese il cilindro attaccato alla pistola e li infilò dentro un tubo che spedì il cilindro in un’altra stanza –Come ti senti adesso?- chiese alla pegaso –Bene! Non ricordo come ho ottenuto una miriade di soldi o perché la mia criniera è finta… o cosa sia giusto o sbagliato… ma sto benissimo!- subito due pony la accompagnarono fuori –La riunione è sciolta! Potete andare…-.
Appena tutti i pony se ne furono andati il gruppo entrò, Mech_A prese la pistola dentro il cofanetto e la esaminò –E’ un dispositivo per cancellare la memoria! I ricordi vengono immagazzinati dentro queste piccole celle, impressionante!- -Quindi ora dobbiamo solo trovare il luogo in cui nascondono i ricordi!- Filly si avvicinò all’iniziò di un tubo e ci spiò dentro, il suo occhio elettronico fu risucchiato dentro –Presto! Seguiamo quell’occhio!- Black, Filly e Mech_A corsero fuori mentre Clessidrus ed Ender restavano da soli –Noi restiamo qui a fare il palo!- disse il Clessidriano, poi dal suo cappello tirò fuori due fialette contenenti un liquido blu –Credo sia ora di prendere il siero…- ne passò una ad Ender e insieme le bevvero. Intanto il resto della squadra era arrivato dentro una stanza piena di contenitori cilindrici ammucchiati –Perfetto! Ci vorrà un’eternità!- disse Black –Iniziamo subito… Filly, controlla il primo mucchio, Black il secondo… io controllerò il terzo!-. Tutti e tre iniziarono a cercare tra i mucchi di cilindri, Mech_A dopo pochi minuti trovò un cilindro, sul quale c’era il suo nome. –Mech_A- lo chiamò Black –trovato nulla di interessante?- -Ehm…- nascose il cilindro –no, tu?- -Si…-mostrò un cilindro con il suo nome, si avvicinò ad una piccola televisione attaccata ad un meccanismo, ci mise dentro il cilindro e subito la televisione si accese:
Black era seduto sulla sedie con le zampe bloccate –Ci dica principe Remembers…- disse una voce fuori campo –Perché è venuto fino a qui?- -Be’, voi cancellate la memoria…- -E siamo felici per questo, ma sappi che ci sono effetti collaterali! Se venisse colpito da questo raggio le potrebbero spuntare delle componenti meccaniche su tutto il…- -Si! Si! Bla… bla… bla… vogliamo cominciare?- -Come vuole… cosa vuole dimenticare?- -Scrivici solo: Portale...- -Subito…- lo schermo si accese di una luce bianca e poi si spense.
-Black...- disse Mech_A, l’amico non rispose, prese lentamente il cilindro e lo gettò a terra. –Perché l’hai fatto!?- -Questo oggetto mi ha fatto ricordare… ricordare di come sono diventato un mostro- -Hey ragazzi!- era Filly a chiamarli indicando un cilindro con il suo nome –Guardate! E’ così che mi chiamano!- prese subito il cilindro attivando un allarme –Aaah! L’allarme sta suonando nella mia testa!- dai corridoi si udì arrivare il gruppo di pony incappucciati –Dobbiamo andarcene da qui!- Black e Mech_A corsero in un secondo corridoio inseguiti dai pony, intanto Filly si era nascosta in mezzo ad un mucchio di cilindri –Oh no! E’ tutta colpa tua Filly!- si disse –Devo fare qualcosa…-.
Mech_A e Black correvano inseguiti dai membri della Società dell’Occhio di Ferro, uno di loro lanciò un disco di metallo al collo di Black, il colpo non lo ferì ma tagliò i fili che tenevano il collare legato; Black cadde a terra soffocando, Mech_A si girò per aiutare l’amico ma dietro di lui apparve il capo dei membri che lo colpì con un teaser mandandolo in stand-by.
Mech_A si riattivò legato contro una colonna, accanto a lui c’erano Clessidrus, Ender e Black, quest’ultimo era mezzo addormentato e diceva cose senza senso. Dal gruppo di pony incappucciati si fece avanti il capo:
-Chi siete voi?- disse –Cosa ci fate qui?- -Potrei farti la stessa domanda… o potrei incenerirti!- provò a sparare dei laser dalle mani legate ma non ne uscì nulla –Pensavi che fossimo così ingenui da non toglierti il tuo chip armamenti?- -Mostratevi!- disse Clessidrus –Be’, visto che tanto vi cancellerò la memoria posso anche mostrarmi…- si abbassò il cappuccio, era un poni di terra dal manto grigio chiaro, sulle spalle aveva due bracci meccanici, al posto della criniera c’era una placca di metallo dalla forma di cranio con incisi diversi quadrati e al loro interno delle parole e l’occhio sinistro era diviso da due viti incrociate –Eeek… forse non dovevi dirgli di abbassarsi il cappuccio…- disse Ender –Silenzio! Io sono Ivan il Ferrante! Capo della Società dell’Occhio di Ferro; sono anni che ci impegniamo a rendere la vita degli abitanti della Colchide un posto migliore cancellando loro la memoria!- -A quale scopo?...- -Nessuno, a noi ci basta che tutti siano felici anche se il procedimento comporta la modifica di parti del corpo…- -Aspetta, ma i pony-bot non vengono creati nella Fucina?- Ivan scoppiò a ridere –Certo che no! Questa è una storiella che abbiamo diffuso per spiegare la trasformazione! Il cambiamento risiede tutto nella pistola… grazie al nostro fondatore… ehm… chi era il nostro fondatore?- i membri iniziarono a bisbigliare tra loro –Non ce lo ricordiamo…- rispose uno –Probabilmente ci siamo cancellati la memoria un po’ troppe volte…- -Mi viene il voltastomaco… state rubando delle vite! Prendete Filly, vive in una discarica e parla con gli animali… non vi sentite in colpa?- disse Clessidrus –In effetti si- Ivan si sparò un colpo di raggio alla testa –ma ora non più! Ora preparatevi! State per dimenticare tutto quello che avete…- dal nulla un ingranaggio colpì il suo braccio meccanico facendogli cadere la pistola, da dietro la colonna spuntò Filly con un secchio dell’immondizia, dentro c’era un piccone, il fucile di Ender, la spada di Clessidrus, il chip di Mech_A e il Collare di Black –Sono andata a prendere un po’ di armi!- liberò il gruppo, prese il piccone e lo alzò in aria –In guardia felloni!- partì all’attacco insieme ad Ender e a Clessidrus mentre Mech_A si rimetteva il chip dalla bocca e rimetteva il Collare a Black, appena anche la macchia si sentì meglio tutti e cinque sgominarono i membri della Società dell’Occhio di Ferro. Ivan intanto fuggiva via insieme ai ricordi di Filly, una volta che tutti i membri furono sconfitti, il gruppo accerchiò Ivan –State indietro!- puntò la pistola contro di loro –Preparatevi a perdere tutti i vostri ricordi!- sparò. Filly si frappose tra il laser e il resto del gruppo, il colpo andò a segno –Per Celestia!- disse Clessidrus –Stai bene?- lei sbatté gli occhi –Mai stata meglio!- -Cosa!?- Ivan continuò a sparare mentre lei avanzata verso di lui –Avanti! Spara pure! Ma la mia mente è andata da trent’anni! NON PUOI ROMPERE QUELLO CHE E’ GIA’ ROTTO!!!- appena gli arrivò davanti gli diede un colpo al braccio e gli fece cadere la pistola –Buona notte amico!- per finire gli diede un colpo alla testa e svenne.
-Molto bene! Meglio dare una ripulita qui…- disse Mech_A, portarono tutti i membri fuori dal negozio e li legarono tutti insieme –Ci vendicheremo! Noi non dimenticheremo mai questo affronto!- -Oh, io non credo…- disse Clessidrus scrivendo “Società dell’Occhio di Ferro” sulla pistola –Dite “amnesia”!- -Amnesia…- disse uno –Sta zittò idiota!- Clessidrus sparò il colpo e tutti persero la memoria della Società.
Poco dopo, quando tutti se n’erano andati, la squadra era tornata davanti alla piccola televisione –Avanti Filly!- la incoraggiò Clessidrus –non vuoi vedere i tuoi ricordi? Scoprire chi sei?- -Non sono così sicura… e se poi quel che vedo non mi piace?- Black si fece avanti –Filly, ti assicuro, non importa chi eri o cosa hai fatto… sappi solo il passato non deve e non può condizionare il presente! Scegli… cosa vuoi fare?- Filly osservò dubbiosa il contenitore cilindrico, alla fine si decise e infilò il contenitore; la televisione si accese:
-Salve, sono Filly McBucket, e vorrei non aver visto quel che ho visto…- si guardava intorno spaventata -...durante il mio ultimo progetto, ho lavorato con un brillante scienziato alla costruzione di un macchianrio che avrebbe ampliato la conoscenza! Ma qualcosa è andato storto… abbiamo basato il nostro prototipo sul progetto di un primo costruttore ancora sconosciuto… stava uscendo qualcosa da li… qualcosa di potente… ho deciso di abbandonare il progetto, ma ho ancora paura… ho creato un marchingegno per cancellare la memoria- prese la pistola e se la puntò alla testa –Soggetto ai test #1: Filly!- l’immagine cambiò –Funziona! Non ricordo nulla!- cambiò di nuovo, la stanza dietro di lei era in disordine e ovunque c’era disegnato il simbolo dell’Occhio di Ferro –Ho deciso di fondare la Società dell’Occhio di Ferro, cancelleranno la memoria a chiunque voglia dimenticare!- -E’ successa una cosa spaventosa oggi, la mia zampa si è trasformata in una ruota! Credo sia un effetto collaterale della pistola… fortunatamente ho un rimedio!- -Ho avuto un incubo! E’ nella mia testa!!- si sparò un colpo ancora, man mano che andava avanti diventava sempre più meccanica –Sono stanca di camminare, così ho sostituito i miei zoccoli con altre ruote! Yuuuhuuu!!- ed iniziò a girare in cerchio; l’ultima immagine era in una discarica –Vroh Oxqd! HOLRPRA!!! Wahaahaah!!- la televisione si spense.
-Mi spiace tanto Filly…- Clessidrus le diede una pacca sulla spalla, lei si limitò a prendere i ricordi –No, grazie a voi!- -Sei davvero felice? Dopo tutto quello che hai visto?- -Voi mi avete ridato i miei ricordi come avevate detto e per la prima volta in trent’anni so davvero chi sono!- -Quindi… ti ricordi di questo?- Clessidrus le passò l’immagine di un sigillo –Certo, erano parte di qualcosa… SI! Del macchinario, non ricordo cosa sia o a cosa serva, so solo che esiste! Uno lo nascosi fuori città… venite!-.
Filly accompagnò l’intera squadra in una piccola grotta sulle montagne a sud di Megaton, dentro c’era una specie di laboratorio segreto, al centro, collegato a dei cavi, c’era un altro sigillo; mentre Clessidrus ed Ender lo trasportavano dopo che Black ebbe tagliato i cavi, Mech_A si avvicinò ad un tavolino e prese una serie di fogli, sopra c’era il progetto di una macchina triangolare –Questi mi serviranno…- -Mech_A!- lo chiamò Ender –Stiamo andando, vieni!-. Mech_A uscì e tornò dal resto della squadra –Dov’è Filly?- -E’ tornata in città, credo che voglia rimettersi in gioco come inventrice…- -Buon per lei! E’ bello che voglia ricominciare una nuova vita- -VITA CHE NON AVRETE!!!- da sotto terra spuntò Gì!
-Miseri mortali!- -Io tecnicamente sono immortale…- precisò Black –Comunque… CONSEGNATEMI IL SIGILLO! COSI’ CHE IL SOMMO HELIONOX POSSA RISORGERE DAL…- fu colpito in testa dal laser della pistola cancella memoria, era stato Clessidrus a colpirlo –Ma… cosa ci faccio qui? Dovrei essere sotto terra! Ad assicurarmi che tutto sia in ordine…- -Certo- disse Clessidrus –Sei venuto qui solo per farci tornare subito a casa nostra!- -Ah si…?- -Già, e anche il carro automatizzato!- -Se lo dite voi dev’essere vero…- li afferrò e alla velocità della luce li riportò davanti al castello di cristallo –Be’, è fantastico- diceva Black –Ma ha dimenticato il carro…- subito il mezzo di trasportò cadde sulla macchia –Come non detto-.
-Meglio che ci riposiamo…- consigliò Ender -…domani andiamo a trovare uno degli ultimi sigilli…- -Già…- confermò Clessidrus -…e anche a trovare la mia famiglia…-

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox [Capitolo 6

Messaggioda EnderPony e Black » 20/08/2015, 22:44

Capitolo 7:
Il Legionario di Infernia
-QUELLA TRIADE!!!- il macchinario triangolare si accese dentro il tempio –Hanno fatto passare Gì dalla loro parte!!- -Be’, tecnicamente gli hanno solo fatto dimenticare che lavora per te…- precisò Nerò –Silenzio! Ormai ho capito il loro gioco… i sigilli si trovano nei punti cardinali di Equestria, e siccome la Colchide si trova a sud-est, il prossimo sigillo si troverà a sud!- -Quindi?- -Laggù c’è Infernia! La terra dei clessidriani… il sigillo dev’essere sicuramente laggiù, Aeras!!- dai condotti uscì un forte vento e delle nuvole che si condensarono nella figura di un pegaso –Si, signore?- -Recati subito nel regno di Infernia, il resto lo sai…-Uff… subito Elionox!- scomparì in una massa d’aria fredda e volò fuori. Intanto i nostri eroi erano appena partiti da Ponyville alla volta della prossima tappa:
-Come va il tuo sistema di localizzazione Mech_A?- domandò Clessidrus alla guida del carro accanto ad Ender che dormiva –Perfettamente! Inoltre in quel laboratorio della Colchide ho trovato molte ricerche sui sigilli, le sto utilizzando per potenziare il mio scanner! Ahi! Sta attento!- la sua testa era su un tavolino mentre il resto del corpo stava lavorando l’interno della testa –Abbiamo già una posizione?- chiese Black leggendo un libro –Si- la testa proiettò un’immagine della mappa di Equestria –il prossimo sigillo si trova a sud, nel regno di Infernia!- -Aspetta! Non è il luogo in cui Celestia ha esiliato l’intera popolazione di Clessidriani?- -Precisamente Black…- l’immagine olografica zoomò su un una parte di Equestria circondata dalle montagne –La zona è sorvegliata dalle guardie reali, entrare non sarà facile, tanto meno uscirne-.
In quel momento si svegliò anche Ender –Aaaw… che succede?- chiese sbadigliando –Nulla di che…- rispose Black –stiamo solo progettando di entrare dentro una delle zone meglio protette del regno seconda solo al Tartaro… routine!- -Se si parla di entrare, rubare qualcosa e uscirne senza essere visti…- prese il fucile e lo caricò -…sono l’elemento che fa per voi!-. Era ormai sera quando il carro si fermò su un altura al margine del bosco, davanti a loro c’era una distesa vulcanica –Un nome un programma…- disse Black -…bene, da quel che so “Nessun’essere con un cuore nero come la pece può attraversare il portale che lega Equestria al loro mondo!”… Sembra presa da un qualche gioco di ruolo stile “Dungeons and Dragons”!- -Certo…- disse Clessidrus –Aspetta un attimo, portale? Mech_A, ma non è un regno?- domandò Ender –Più o meno…- rispose l’automa –a quanto pare, qui è presente un portale di teletrasporto che connette questa parte all’altra! Infernia non è in un'altra dimensione ma neanche nella nostra! E’ fuori dalla dimensione dello spazio e l’unico modo per entrarci è tramite il portale!- -Come sai tutte queste cose?- -Le sa Black, me le ha raccontate mentre mi potenziavo lo scanner…- -Hey! Dieci mila anni di esilio ti lasciano molto tempo libero!-. Ender si mise il cappuccio e prese il fucile –Bando alle ciance…- -E ciance alle bande…- precisò Black -…come no… mettiamoci in marcia!-.
Ender si sdraiò a terra e iniziò a cecchinare tutte le guardie che vedeva –Stai davvero uccidendo le guardie reali di princess Celestia?- domandò Clessidrus –Tranquillo… ho abbassato l’intensità del raggio, i colpi dovrebbero semplicemente stordirli per qualche minuto e paralizzare i loro sistemi motori per qualche ora…- ZAAAP! –Uuh… headshot!-. Quando tutte le guardie furono a terra paralizzate il gruppo trasportato da Black arrivò in volo ad una piccola costruzione simile ad un tempio greco, sul frontone c’erano motivi a forma di clessidra, dentro erano posti dei meccanismi che attivavano una macchina a forma anch’essa di clessidra. –Vediamo…- Mech_A si avvicinò ed esaminò la macchina –facilissimo!- si tirò su le maniche del camice, afferrò uno dei denti dell’ingranaggio e tirò con forza! Gli ingranaggi iniziarono a girare, due cerchi di metallo che circondavano la clessidra si misero anche loro a roteare finché non si vide più la statua; si generò una potente luce e il portale si aprì! Era un grosso vortice nero e bianco senza fine –Sigillo arriviamo!- Ender si avvicinò al portale, appena lo toccò con la mano, un fulmine lo colpì e lo scaraventò contro una colonna, Mech_A fece lo stesso e anche lui fu colpito da un fulmine –Wow! Che pizzicorino!-.
Anche Clessidrus provò ad attraversarlo, si preparò al colpo ma invece la sua mano attraversò il vortice senza problemi. –Ma che cosa!?- Black lo spinse via e toccò il portale. Ovviamente venne fulminato anche lui. –A quanto pare la storiella del “cuore nero come la pece” è vera…- disse Ender togliendosi di dosso la fuliggine –ma non ha senso!- disse Black –Io non ho un cuore, Mech_A è un robot e tu sei un ender…- -Immagino che sia il classico “cuore” immaginario…- -Dannati buonismi di mia sorella!- imprecò Blac -Che si fa?-. Clessidrus si mise a pensare, poi gli venne un’idea –Black! Tu hai poteri interdimensionali! Perché non provi a…- -Modificare la natura del portale con la pittura in modo che chiunque possa permettere il passaggio di chiunque e quindi accedere ad un mondo pieno di creature diaboliche anzi che no bramose di vendetta e recuperare il sigillo?- -Stavo per consigliare di aprire un secondo portale, ma se vuoi fare così fai pure- Black iniziò ad evocare la pittura dalle sue mani, creò due grosse sfere blu e le gettò contro il portale; esso si tinse di blu e nero e cominciò a brillare più di prima. Ender lo toccò, la sua mano passò oltre il vortice –E’ sicuro!- lo oltrepassò seguito dal resto della squadra –Muoviti Clessy!- gli urlò Black –Arrivo!- sentì una leggera brezza intorno a se –Wow… fa freschino per essere un vulcano…- ed entrò dentro il portale. Intanto sopra il tetto del tempio i venti si condensavano nella figura di Aeras: -Sciocchi…- le sue zampe nonostante erano a terra emanavano aria che entrava dentro il portale –Grazie di avermi permesso di entrare… vedrete che cosa ho in serbo per voi!- alla fine dopo pochi minuti tutto il suo corpo era confluito nel vortice insieme alla Triade e a Clessidrus.
Poco dopo i nostri eroi avevano oltrepassato il portale. –Wow… non sembra un’altra dimensione…- Ender si guardò alle spalle le enormi montagne rosse –Tecnicamente- spiegò Black –questo posto è circondato dalle montagne alle nostre spalle, Celestia deve aver lanciato un incantesimo in modo che questo posto fosse irraggiungibile e lo ha diviso dal nostro spazio…- -La cosa importante- disse Mech_A –è che il mio scanner funziona anche qui! Posso già rilevare tracce del sigillo… andiamo!-.
La città era composta da condomini in pietra molto larghi e squadrati, il terreno era secco e asciutto come l’aria della zona, alla base delle case c’erano molti negozi chiusi.
-Secondo il mio scanner, il sigillo si trova sotto terra, al centro preciso!- disse Mech_A. Procedettero lungo le strade deserte della città fino ad arrivare davanti ad un immenso castello di cristallo nero, era identico a quello presente nell’Impero di Cristallo, quattro enormi pilastri che si univano in un’unica punta. –Se è come nell’Impero di Cristallo…- disse Black -…sotto il castello dev’esserci una grotta e dentro il sigillo… che ne dici Mech_A?- l’automa osservò il piazzale sotto il castello –Si… la traccia proviene da sotto il castello- -Dobbiamo riuscire a entrare però! E c’è un solo modo per farlo… dobbiamo scavare!- disse Ender –Vado a prendere della pale da qualche casa qui accanto, Clessy, mi fai strada?- -Certo!- e i due si allontanarono.
Erano arrivati in una zona della città che era alla base di un muro di roccia rossa, sembrava una specie di miniera –Qui è dove vengono estratti i cristalli con cui è costruito il castello…- spiegò Clessidrus -…immagino che non si arrabbieranno se prendiamo una- -Cugino?- Clessidrus si girò e vide che all’entrata della caverna c’era un secondo clessidriano, era di colore rosso e nero, con gli occhi arancioni e il simbolo di uno scudo sulla parte centrale del corpo –Cugino Clessidrus!!!- si avvicinò a Clessidrus e lo abbracciò forte –Non mi riconosci? Sono Clescudimus! Be’, immagino che sia passato un bel po’ di tempo da quando quegli infidi pony ti hanno portato via da noi…- -Ecco veramente…- obiettò Clessidrus ma poi arrivò Ender con delle pale in spalla –Hey Clessy! Abbiamo finito qui...- notò l’altro clessidriano -…siamo stati scoperti e prendo il fucile o è amico?- -E’ un tuo amico?- -Si, vedi noi siamo qui in missione per salvare- -Risparmiati le parole per quando nella mia cucina! Siete entrambi invitati a cena da me e li mi racconterai tutto quello che è successo!- -Bene!- disse Ender –Vado a chiamare Black e Mech_A, sempre che non disturbiamo…- -No! No! Gli amici di Clessidrus sono tutti amici miei- -Perfetto!- si teletrasportò via lasciando nell’aria delle particelle viola. Più tardi tutti e quattro erano dentro una casa ai margini della città davanti ad un bel piatto di pizza –Wow…- disse Clescudimus mangiando la sua fetta –E’ buonissima, qui non abbiamo molto da mangiare a causa del clima…- -Me ne sono accorto…- disse Mech_A fermando un bullone del collo che stava per saltare per le alte temperature –E’ tutto merito di Black! E’ un ottimo cuoco!- -La tua ricetta?- Black si alzò, prese un piatto, ci gettò sopra un po’ di pittura che si trasformò in una pizza –Molto chiaro…- concluse Ender –Allora, raccontami qualcosa di te! Come sei finito qui a Infernia?- -Vedi, c’è questo dio degli dei che vuole ritornare ad Equestria e ucciderci tutti quanti, l’unico modo che abbiamo per evitare che ritorni in questo mondo è recuperare dei sigilli…- -Quindi?- -Uno dei sigilli si trova qui a Infernia…- disse Mech_A proiettando una mappa della città con illuminato un punto sotto il castello -…e perché vorresti salvare Equestria? Cugino, hai un enorme potere tra le mani! Perché non lo usi a tuo favore? Vai da quella sgualdrina di Celestia e obbligala a liberarci tutti quanti da questo buco altrimenti libererai il dio!- -Cosa non posso farlo! Celestia è colei che mi ha cresciuto, che mi ha fatto conoscere l’amore della mia vita…- -Quindi tecnicamente Black è lo zio di Clessidrus?- bisbigliò Ender all’orecchio di Mech_A che rispose facendo spallucce. –A quella frase Clescudimus sputò il pezzo di pizza –Cosa!? Tu sei il figliastro della principessa!? E’ fantastico! Vai da lei chiedile come regalo di compleanno di far liberare la tua gente!- -Non posso… lei dice che voi siete cattivi e che mirate alla conquista di Equestria!- -E tu ascolti quella gran milf di mia sorella?- gli disse Black serio mangiando la pizza –Cosa importa? Noi siamo la tua gente… la tua famiglia! E tu non vuoi fare niente per farci uscire da qui? Vuoi semplicemente andartene per poi tornare alla tua perfetta vita da pony!?- dalla rabbia tirò all’aria il tavolo –Calmati…!- disse Clessidrus –NO! NON MI CALMO!!! Pensi davvero che lascerò stare!? Te lo scordi! Tanto ognuno di voi è bloccato qui come noi adesso!- improvvisamente tutte le porte e le finestre della casa si aprirono ed entrò un potente getto di aria calda –Cosa succede!?- Mech_A uscì dalla finestra e osservò il cielo –Rilevo un enorme massa di aria calda raggrupparsi davanti al castello… mai visto nulla di simile!-. La Triade insieme a Clescudimus si avviò verso il castello, intanto anche tutti gli altri clessidriani erano usciti dalle loro case e stavano andando al castello. L’aria si stava addensando nella forma di un pegaso con indosso un’armatura fatta di vapore –Clessidriani!- esultò –Io sono Aeras! Signore dei cieli e padrone dei venti! E vengo qui per guidarvi nella vostra fuga e nella vostra conquista di Equestria!- -Noi non ascoltiamo i pony!- urlò un clessidriano dalla folla –Ma io non sono un misero pony mortale… io sono un dio immortale!- si trasformò di nuovo in vento e assunse la forma di un clessidriano di vapore e in armatura di vapore –Cosa ne dite adesso?- i clessidriani bisbigliavano tra loro approvando la nuova forma del dio, intanto la Triade era ai margini della piazza –Black, ci serve un po’ di condensa…- disse Mech_A –Subito- la macchia puntò la mano verso il dio e gettò uno spruzzo di pittura mentre Mech_A ed Ender preparavano le armi. Il dio del vento vide l’attacco, agitò la mano liberando una nuvola di calore che fece evaporare la pittura e un altro getto d’aria per buttare in terra il gruppo di eroi –Deboli mortali… vedete la loro debolezza? E’ la debolezza di Equestria! Ora ditemi… chi di voi si sente degno di condurre il proprio popolo alla gloria?- tutti i clessidriani si fecero avanti verso il dio nominando se stessi ma Aeras puntò il suo sguardo su Clescudimus –Tu!- disse indicandolo –Io?- -No il barile di terra dietro di te… CERTO CHE SI!!! Io sento il tuo desiderio di vendetta… è così intenso che si potrebbe tagliare con una lama! Tu sarai il capo dei clessidriani e governerai Equestria!- volò verso di lui ed entrò nel suo corpo, una zaffata d’aria calda converse verso di lui mentre sul suo corpo appariva un armatura di cristallo attaccata ad un mantello d’aria, un elmo da cui usciva vapore in stile legionario romano, uno scudo rosso con due triangoli neri a forma di clessidra ed una lancia di cristallo nera. Clessidrus arrivò in tempo per vedere la scena, nell’aria si diffuse la voce di Aeras “Tu ora sei il mio guerriero. Tu ora sei Claxidrus!”. I venti si calmarono. Claxidrus alzò la sua lancia e urlò –PER LA GLORIA DEI CLESSIDRIANI!!! AVE CLAXIDRUS!!!- tutti i clessidriani andarono a prendere armi e armature, Clessidrus si diresse verso il cugino –Clascudimus! Cos’hai intenzione di fare!?- -Liberare il nostro popolo!- la sua voce era come quella di prima ma sembrava essere passata attraverso ad un ventilatore –Ti offro una scelta… unisciti a noi e lascerò i tuoi migliori amici liberi!- -Ehm… tutta Equestria è mia amica…- -PER UN MASSIMO DI DIECI! Bel trucco però…!.- -E l’altra opzione?- -Fermaci e di conseguenza muori provandoci…- dietro di lui tornarono i clessidriani armati e formarono le fila, Claxidrus gli porse la mano dentro ad un guanto di cristallo nero –Cosa hai scelto?- Clessidrus lo fissò tristemente senza muovere muscolo –Come immaginavo… SOLDATI!- disse voltandosi e volando in testa all’esercito –IN MARCIA!!!-.
Intanto la Triade si era ripresa –Che mal di testa…- disse Ender sistemandosi il cappuccio -…cosa è successo?- -Clescudimus si è alleato con Aeras formando una specie di clessidriano che controlla l’aria…- disse Clessidrus –That’s what Aeras think of fusion?- tutti e tre lo guardarono strano –Che c’è? Ho solo citato un personaggio della TV…- -Dobbiamo fermarli subito!- disse Mech_A –Muoviamoci!- -Si… voi andate, io vi raggiungo subito...- disse Clessidrus, e si incamminò verso il castello.
Intanto l’esercito era giunto davanti al portale, i clessidriani erano titubanti ad attraversarlo per paura dell’incantesimo –Avanti soldati!- disse Claxidrus –Attraversiamolo insieme!- -Ma signore, non possiamo! Ci abbiamo già provato e ogni volta siamo stati fulminati tutti…- -Ora è diverso…- si avvicinò al vortice blu e lo trafisse con la sua lancia. Essa lo attraversò senza problemi. –IN MARCIA!!!- subito l’esercito corse verso il collare e lo attraversò mentre dall’altra parte Celestia era davanti al portale circondata da delle guardie reali –Quindi qualcuno ha attivato il portale?- -Esatto principessa!- -Allora sarà meglio che…- non finì di parlare che subito Claxidrus uscì dal portale –Principessa… non mi aspettavo di vedervi qui…- l’alicorno si mise in posizione d’attacco –Chi sei tu?- -Il nuovo Imperatore di Equestria!...- dietro di lui arrivò il resto dell’esercito –ALL’ATTACCO!!!- le guardie reali furono velocemente sconfitte dai soldati di Claxidrus, lui invece fu attaccato da un colpo laser della principessa, lo schivò e si teletrasportò dietro di lei grazie ai venti –Ma cosa?- fu colpita all’ala dalla lancia del guerriero, cadde a terra. Claxidrus scese in picchiata verso la principessa, qualcuno però la spinse via e il clessidriano trafisse Black alla gola, la macchia afferrò la lancia e cominciò a roteare finché l’arma non scivolò via verso la base del tempio –Tu… stupido mostro d’inchiostro!- -E’ questo il tuo migliore insulto? Ho ascoltato di peggio…- accanto a lui si presentarono Ender e Mech_A, il primo col fucile in mano e l’altro con la mano come fucile –Pensate di vincere così facilmente!?- si rimise in piedi, innalzò la lancia ed evocò un turbine di fulmini e li scaraventò su Mech_A facendolo andare in stand-by –Ca…- disse prima di spegnersi; Black provò a spruzzarlo di solvente ma Clixadrus con una ventata d’aria ghiacciata congelò i suoi colpi e con una seconda ventata congelò anche Black. Ender si teletrasportò dietro di lui con un coltello, lo immobilizzò per le braccia ma dall’elmo del clessidriano uscì della brina che bagnò il viso dell’Assassino bruciandolo. Ender indietreggiò sfregandosi il volto e si teletrasportò davanti al portale, lo attraversò e tornò a Infernia, l’aria calda gli asciugò il viso. –Per Celestia…- si appoggiò a terra ansimando -…devo trovare Clessidrus!- si teletrasportò su un tetto e scrutò la città dall’alto –Clessidrus!- passò ad una torre –Clessidrus!- e poi addirittura sulla cima del castello –CLESSIDRUS!!!- guardò in basso e vide l’amico a terra piangendo, scese giù attraverso le guglie del castello, alla fine gli arrivò dietro –Clessidrus…- -Ho sentito!- -Black e Mech_A sono stati sconfitti… mi serve il tuo aiuto!- -Per cosa? Sono inutile! In tutte le avventure che abbiamo passato, io ero sempre stato il tipo in più… tu, Mech_A e Black siete i veri eroi, la profezia parla di voi tre… non di me!- Ender lo prese per le spalle e lo scosse –Non dire idiozie! Tu sei un aiutante valido quanto gli altri! Ora Equestria è in pericolo, ma non lo sarà mai quanto lo sarà se trovano tutti i sigilli! Per prima cosa io e te prendiamo il sigillo e lo portiamo a Ponyville, tu lo porterai in volo mentre io distrarrò gli altri clessidriani!- -Ma è un piano suicida!- protestò –Non se funziona…- si alzò e osservò attentamente il piazzale sotto il castello, si concentrò e il mondò divenne buio ai suoi occhi –I tuoi occhi… sono, grigi?- -Sshhh!- rispose Ender, poi vide una sotto il castello che era circolare, i bordi erano collegati ad un tubo luminoso che confluiva sotto una delle colonne portanti. Ender premette il punto in cui si interrompeva. Si aprì una grossa botola che rivelò una scalinata –Andiamo- disse e insieme scesero lungo le scale –Quindi… riguardo a quello che hai fatto?- -E’ un dono che ha la mia specie, non mi piace parlarne perché vorrei che gli altri pony mi considerino normale…- -In quanti lo sanno?- -La Confraternita, tu e mia sorella Pinkie…- -E’ per lei che hai deciso di unirti a questa avventura, giusto?- -Già… e non rimpiango la mia scelta!-. Alla fine arrivarono dentro una grossa caverna, ai lati c’erano i quattro pilastri che tenevano in piedi sia il castello che la caverna, diversamente da quella dell’Impero di Cristallo, questa era stata usata come deposito, alle pareti c’erano numerosi stendardi con simboli a forma di clessidra, scrigni pieni di tesori e armi di ogni tipo. –Guarda che posto…- poi notò uno scaffale con sopra uno dei sigilli –Eccolo!- si avvicinò, attaccato c’era un vecchio biglietto mezzo strappato ma ancora leggibile –“Non portatelo mai, e ripeto mai, a queste coordinate…”- le lesse –“In nome di sua maestà Re di”- la parte finale era strappata –Ovviamente… hey Clessy, ho trovato il sigillo! Clessy?- si girò e vide Clessidrus osservare una spada infilata dentro una spina di cristallo nero, sulla lama era inciso un nome: Clexcalibur. –So come sconfiggere Claxidrus…- prese l’elsa della spada -…accetta uno dei tuoi cavalieri!- tirò la spada con tutta la sua forza –Avanti Clessy!- lo incoraggiò Ender, il clessidriano tirò ancora di più! Alla fine riuscì a estrarre la spada e la innalzò in alto –Per Equestria!- -Per Equestria!- replicò Ender sparando qualche colpo in aria.
Intanto fuori da Infernia, Claxidrus aveva allestito un campo base, si trovava dentro la sua tenda insieme a Black congelato con una nuvola in testa per mantenerlo tale e Mech_A spento, entrambi usati come due statue all’ingresso mentre Celestia era legata su ad un divanetto, Claxidrus era seduto su una sedia a controllare la sua lancia –All’alba le mie truppe partiranno alla volta di Equestria… con me alla loro guida nessun pony potrà batterci! Nemmeno quella lunatica sgualdrina di tua sorella…- Black-ghiacciolo sembrò aver sentito perché provò a muoversi prima di venire di nuovo ghiacciato –E’ sensibile riguardo sua sorella…- precisò Celestia. –Claxidrus!!!- si udì la voce di Clessidrus per tutto il campo –Io ti sfido a duello!- il comandante uscì dalla tenda insieme a Celestia, dall’alto del tempio Clessidrus lo osservava con indosso un armatura di cristallo blu trovata nel tempio, mentre l’attenzione era concentrata su di lui Ender sgattaiolò nel campo verso la tenda di Claxidrus, si avvicinò a Mech_A –Come faccio a farlo ripartire?...- poi notò un biglietto cucito dentro il camice “Istruzioni per il riavvio manuale” –Tipico…-, il comandante intanto si era diretto in volo davanti al cugino: -E’ così che vuoi morire? In un combattimento che non puoi vincere!?- -No… quando morirò sarà su un letto, da vecchio… con i miei figli e nipoti accanto e dopo una vita completa! Non oggi…- detto ciò estrasse Clexcalibur, Claxidrus era sorpreso di vederla ma non spaventato, prese lancia e scudo e puntò l’arma contro Clessidrus –A te la prima mossa-.
Clessidrus iniziò con un affondo al busto, Claxidrus parò l’attacco con lo scudo, spostò di lato la lama e attaccò con la lancia, Clessidrus schivo l’arma, volò dietro di lui e lo colpì alla schiena con l’elsa! Il comandante si voltò e con la lancia sparò un gettò d’aria bollente ma Clessidrus con il potere della spada si teletrasportò istantaneamente accanto a lui e riuscì a ferirlo colpendolo sotto all’elmo, -Aaah! Soldati!- urlò –Attaccate il traditore!!!- un gruppo di clessidriani partirono all’attacco ma furono fermati in volo da Mech_A che il afferrò con le sue braccia e li elettrificò per poi gettarli a terra –Ti siamo mancati Claxidrus?- disse volando verso Black e lo colpì con un colpi laser, il ghiaccio si scongelò e la macchia fu libera –Evvai!- iniziò ad evocare un plotone di macchie guerriere –Attaccate tutto ciò che è triangolare e che vi attacca!- i tre mostri si lanciarono all’attacco, Ender liberò anche Celestia che volò verso il fratello –Black! Il mio incantesimo è ancora valido! Se riporti il portale al suo precedente stato…- colpì un clessidriano -…e li butti dentro di esso con i tuoi tentacoli, loro non potranno tornare!- -Non ha un filo di senso scientifico…- disse Mech_A sparando con il braccio gatling una delle tende -…quindi funzionerà!- gettò una granata e si avvicinò ad Ender –Noi ti copriamo!- la macchia fece cenno di si e volò verso il tempio.
Intanto Clessidrus continuava il suo duello contro Claxidrus nel cielo, il clessidriano alla fine disarmò Clessidrus e Clexcalibur cadde a terra e gli puntò la lancia al busto –Le tue ultime parole, cugino?- Clessidrus guardò dietro il suo avversario Black fluttuare verso il portale e capì –Addio cugino…- -Belle parole…- disse con sarcasmo, era pronto a trafiggerlo quando sentì le urla dei clessidriani risucchiati nel portale dai tentacoli di Black –No! Il mio esercito… la mia gente!- all’improvviso un tentacolo gli afferrò il piede e lo trascinò alla base del portale –NOOOO!!!- Aeras provò ad uscire dal corpo di Clescudimus ma Black si parò davanti –Facciamo un patto…- si abbassò -…io ti lascio libero se tu non intralcerai la nostra missione, scegli… giuralo sul sacro fiume Stige o ti getto dentro a Infernia…- -Mai!- Black si preparò a spingere Clescudimus e Aeras con lui –No! Va bene! Accetto! Giuro sullo Stige che vi aiuterò…- -Bene…- si spostò e il dio uscì dal corpo mentre Clescudimus perdeva tutti i suoi poteri e finiva dentro il portale…
Appena tutti i clessidriani furono rispediti dentro, Black interruppe gli ingranaggi del portale ed esso si spense, solo allora Mech_A fu colto da un terribile pensiero –IL SIGILLO!!!- -Intendi questo?- Clessidrus prese il suo cappello e lo strattonò, ci mise un po’ ma alla fine fece uscire l’intero oggetto rettangolare sotto gli occhi sbalorditi di Mech_A e Black –Ben fatto amico!- gli disse la macchia –Grazie, ma l’idea è di Ender…- -Io non ho fatto davvero nulla…- -Ottimo lavoro a tutti voi!- disse Celestia insieme alle sue guardie reali –Di nulla sorellina! Ma non abbiamo ancora finito! Ci mancano gli ultimi tre sigilli!- -Intanto io porterò questo a Ponyville… voi riposatevi, ne avete bisogno!- detto ciò prese il sigillo e volò via insieme alle guardie. Mech_A e Black andarono a verso il carro seguiti da Ender e Clessidrus:
-Ti senti bene?- -Certo, perché non dovrei?- -Hai appena esiliato la tua stessa gente… tradito la tua famiglia…- -Quella non era la mia famiglia… questa lo è! Twilight, Celestia, le ragazze e voi tre! Sarò anche un clessidriano… ma dentro sono uno di voi!- -Cioè un pazzo amante dell’azione che non ha amici oltre ai propri compagni di avventure?- -Hey! Black è fidanzato con Sunset Shimmer! Lui una vita ce l’ha!- -Hai ragione… ora scusa ma devo proprio…- cadde a terra e cominciò a russare –Black… ci serve una mano…- così Black portò l’amico sul carro e tutti e quattro s concessero una notte di divine russate.

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Re: La Triade Enderiana: Il Risveglio di Elionox[FINALE]

Messaggioda EnderPony e Black » 08/12/2015, 23:51

Capitolo Finale:
Tradimento
Era notte fonda, una massa informe di acqua era appena uscita da una grotta quando una figura alta con indosso una tunica grigia e un cappuccio entrò dentro, la figura percorse la grotta e iniziò a palpare le varie stalagmiti all’interno, alla fine una si piegò a metà e tutta la grotta cominciò a fremere… dal centro polveroso si alzò un tubo di metallo con una botola sul lato, la figura incappucciata ci entrò dentro piegandosi, probabilmente non era stata congeniata per un essere di quell’altezza. Alla fine l’ascensore si fermò e l’essere poté uscire: si trovava in una stanza angusta, piena di attrezzi elettronici come vecchi monitor, cilindri di vetro con delle gemme all’interno e vecchi appunti sparsi su un tavolo dall’altra parte della stanza, fu proprio lì che andò, fermandosi prima a posare una specie di oggetto tubolare vicino a quello che sembrava un vecchio televisore. Si sedette e dalla tunica prese un piccolo libretto con disegnato sopra un triangolo rovesciato con un grande cerchio dentro e altri cerchi più piccoli agli angoli, intorno c’erano scritte delle istruzioni, l’essere non ci fece caso e mise il libretto in una libreria, invece la sua attenzione fu catturata da una tendina polverosa sopra la scrivania, la aprì e vide da dietro un vetro una grossa caverna sostenuta da delle travi in legno… al centro di essa… il macchinario triangolare. Era spento e il cerchio interno era frastagliato, ai bordi di esso c’erano dei rettangoli tondeggianti con incisi sopra dei simboli stellari, contò che mancavano otto rettangoli per completarlo. Subito però un piccolo schermo sopra la tenda si accese: al centro c’era un puntino verde che emetteva delle onde verdi. Molti oggetti della sala cominciarono a fluttuare tra cui l’essere incappucciato che si ancorò al tavolo. Il macchinario triangolare si accese e iniziò a parlare: -Ah… Mech_A… il mio caro amico!...- l’essere si tolse il cappuccio mostrando i capelli verdi formati dai cavi elettrici, gli occhi luminosi di rosso che si chiudevano e aprivano come lenti di una macchina fotografica e i sistemi motori alla bocca –Io non sono tuo amico…- -Ma certo!... dopo tutto tu stai solo ingannando quei tre sciocchi per trovare tutte le componenti mancanti della macchina farmi uscire!... sei uno dei buoni, no?- disse in tono divertito. Dal cerchio uscì un foglietto di carta che si schiantò sul vetro: era un triangolo uguale a quello della profezia. Solo che al posto del teschio-ingranaggio c’era una spada uguale a quella che Clessidrus aveva sul suo busto. Mech_A strinse i pugni e il macchinario ne fu divertito. –Non è facile imbrogliare quei tre dei…- disse -…ma sono sicuro che riuscirete a battere Nerò… troverai tutti i sigilli e li porterai qui, all’oscuro dei tuoi amici!- Mech_A emise un piccolo ringhio e poi premette con forza un pulsante rosso spegnendo il macchinario. Mentre lo richiudeva gli parve di sentire qualcuno dall’altra parte. Qualcuno che chiedeva aiuto.
L’indomani i nostri valorosi eroi, e Clessidrus, ok, mi spiace, ricominciamo… TUTTI erano a riposarsi davanti al castello di Ponyville, Ender era sdraiato sul ramo più alto, Black dormiva e Mech_A era al lavoro insieme a Clessidrus su una mappa di Equestria, Mech_A stava controllando alcuni suoi appunti su un block notes vecchio e stropicciato, poi lo posò e si rivolse al clessidriano –Clessidrus, dimmi, guardando questa mappa e secondo le vecchie posizioni dei sigilli… dove si trovano i prossimi?- -Mmmh… be’, il primo lo abbiamo trovato all’estremo nord, il secondo nord est, poi est, sud est e poi sud…- poi parve illuminarsi -…quindi i prossimi devono essere a sud ovest, ovest e nord ovest!- -Esatto! Ho poi notato che ogni singolo punto in cui era presente un sigillo è equidistante dall’altro- disegnò un enorme ottagono sulla mappa e segnò con una croce i posti dove avevano già trovato i sigilli ed indicò gli ultimi tre vuoti –Gli ultimi devono essere qui…- quello a sud ovest era uno scoglio al limite di una piccola penisola, quello a ovest un punto in mezzo al mare e l’ultimo un punto sempre in mezzo al mare, Mech_A si accigliò –Clessy… c’è una cosa che voglio dirti… è importante…- -Dimmi pure!- Mech_A ci pensò su poi scosse il capo –Niente… mi sono sbagliato!- si schiarì la voce –direi che è ora di rimettersi in viaggio… vai a chiamare gli altri!- il clessidriano volò sopra l’albero di cristallo mentre Mech_A rimase da solo –Goditi questi momenti vecchio mio… questo è il grande giorno!…- tornò a controllare i suoi appunti, qualcosa di viscido gli strisciò sulla schiena fino alla spalla –AAAAHH!!!- volò letteralmente sopra al tetto del carro lasciando Black a ridere a crepapelle –AHAHAAAH… avresti dovuto vedere la tua faccia… era tipo- trasformò la sua faccia in quella di Mech_A e cominciò a ulrlare –“AAAHH!!!” Ahaah… e questo cos’è?- raccolse il block notes da terra e lo esaminò, la sua faccia schiarì appena vide il disegno del triangolo con dentro il cerchio, la sua voce tremò e diversi tentacoli spuntarono dal terreno –D-dove lo hai preso…?- -Ehm… non è nulla, solo una mia idea…- -No… q-questa è solo la chiave per distruggere questo mondo!!!- batté il piede in terra e diversi tentacoli partirono all’attacco verso Mech_A che li tagliò con gli artigli meccanici –DOVE LO HAI PRESO!?- -Non so di cosa tu stia parlando!- trasformò il braccio in gatling e sparò verso Black che assorbendo i colpi camminò verso l’amico, l’afferrò per il collo e so sbatté contro il muro del castello –E va bene… lo ammetto… so che cosa è quel progetto!- -Ci hai ingannati…- -Come fai tu a conoscerlo invece…?- -Non intendo dirtelo!...- lo lasciò andare, Mech_A cadde massaggiandosi il collo –Dove vai adesso?- -A distruggere i sigilli una volta per tutte…- Mech_A volò contro Black e gli tagliò i fili che reggevano il Collare. La macchia cadde a terra ansimando e tossendo contorcendosi –Non posso lasciartelo fare…!- il Collare cadde poco distante da Black mentre Mech_A si voltò ed entrò dentro il castello. Black allungò le braccia per prendere il Collare ma quello era fuori portata, tutto si fece buio mentre in lontananza sentiva il rumore di passi, poi qualcosa gli afferrò il collo e di colpo la vista tornò normale –Black! Black mi senti?- si alzò i scatto e osservò le facce preoccupate di Ender e Clessidrus –Dov’è Mech_A?- -Mech_A ha tradito…- -Cosa vuol dire che Mech_A ha tradito!?- Clessidrus lo aiutò a rialzarsi ma Black spostò rudemente il braccio –I sigilli! Ero certo di averli già visti prima… da quegli oggetti può solo nascere distruzione!- -Come lo… dici sul serio?- -SI! Io c’ero quando ho visto quei sigilli tutti insieme…- Ender e Clessidrus si scambiarono uno sguardo spaventati –Dov’è adesso?- -Credo nel castello… andiamo!-.
Intanto l’automa era arrivato davanti ad una parete composta da diversi rami di cristallo, si fece avanti tra la fitta vegetazione e arrivò dentro ad una stanza composta interamente da altri rami che contenevano gli otto sigilli, aprì le mani da cui uscirono cinque piccole palline metalliche con delle pale sopra e zampette, afferrarono un sigillo ciascuna e seguirono Mech_A fuori dalla stanza e lungo i corridoi fino alla terrazza principale –Portate i componenti al punto zero… ci incontreremo sul posto- disse e i droni che volarono in formazione lontano dal castello –Mech_A!- il resto del gruppo gli corse incontro –Sta rubando i sigilli!- urlò Clessidrus, subito Ender afferrò il fucile e prese la mira ma Mech_A allungò le braccia, afferrò l’arma e la spezzò in due! Clessidrus saltò in volo con la sua spada ma l’automa saltò alla sua altezza e con un calcio ricoperto dalle fiamme dei postbruciatori del piede al petto lo scagliò contro il muro facendogli perdere sia conoscenza che l’arma. I droni erano già lontani quando rimasero solo Black e Mech_A a confrontarsi mentre Ender portava dentro Clessidrus. –Quelli non sono sigilli… sono le parti di un macchinario! Tu lo sai Black… anche se non so il perché…- -Ciò che stai facendo ci porterà tutti alla distruzione! Devi fermarti!- -Non posso… ho fatto un patto e intendo mantenerlo!- -Con chi…?- -Con Elionox…- -Cosa!? E perché lo hai fatto!?- -NON AVEVO SCELTA!!! Ero un inventore fallito all’epoca… sognavo di fare cose grandi! Ma ogni mia creazione… ogni mia scoperta veniva intralciata dalla magia!... trovai per caso un vecchissimo laboratorio dove trovai un qualcosa… qualcosa di sorprendente- strinse i pugni –una macchina capace di tagliare il filo che separa i mondi e di viaggiare tra di essi!- -E’ assurdo! Io posso fare la stessa cosa!- urlò Black con i pugni ricoperti dal solvente –Tu eri ancora bandito in un altro mondo Black…- rispose -...quella macchina mi sembrava la chiave per il mio successo… c’era solo un problema: alcuni dei pezzi mancanti, purtroppo, non erano ricostruibili… tentai lo stesso ad accenderlo e subito arrivò Elionox… mi parlò… mi disse che lui era un re caduto e che voleva il mio aiuto per riottenere il suo regno, un mondo da cui era stato bandito, in cambi mi disse che mi avrebbe fatto un enorme favore- -Quale?- -Avrebbe eliminato la magia da Equestria, mi disse che ne era capace! Così trovai tutte le componenti insieme alla mia assistente…- -Filly Mcbucket…- -…lei… lavorammo giorno e notte sotto la guida di Elionox e alla fine finimmo il lavoro- -Ma non andò come credevi, vero? Il mondo di cui parlava Elionox è il nostro e quanto a togliere la magia da Equestria, immagino che una tempesta solare sia la soluzione migliore!- ringhiò la macchia e sferrò un colpo di solvente a Mech_A che lo schivò –Tu hai visto cosa è successo a Filly… perché è in quello stato!?- -Elionox provò a uscire dal macchinario… i non ero presente quando successe ma Filly si… non sapeva dell’accordo e dalla paura spense tutto. Quando arrivai era letteralmente traumatizzata… mi descrisse ciò che aveva visto: un enorme mano grigia con delle ferite che irradiavano luce solare e lunare e una risata che sembrava essere scaturita dal sole e dalla luna stessi… disse che il mostro era uscito fino al livello delle spalle ma non mi rivelò mai la sua faccia… decise di andarsene per sempre ma prima di farlo, quella notte, prese più componenti che poté e se ne andò… passai anni nel tentativo di costruire nuovi sigilli ma nel laboratorio non trovai mai il progetto e quindi cominciai ogni sorta di esperimento e lentamente il mio corpo tra un fallimento e l’altro cominciò a indebolirsi e a morire…- -Allora perché ti sei alleato con noi… perché non hai riconosciuto Filly… PERCHE’ CONTINUI A VOLER RICOSTRUIRE QUELLA MACCHINA INFERNALE!?- -Posso solo dirti… che è l’unico modo…- i piedi di Mech_A parvero esplodere e l’automa volò lontano dal castello in pochi secondi.
Black irruppe dentro il carro pochi secondi dopo rovesciando tutti i mobili all’interno –Ma cosa fai!?- gli urlò Clessidrus schivando due sciabole –E quelle da dove vengono!?- -Le volevo appendere al camino che avevo intenzione di costruire…- rispose spiccio e ricominciò a rovesciare tutto –Quel traditore dovrà pur aver nascosto qualcosa qui dentro!- -Come questo?- Ender mostrò un piccolo pacchetto regalo grigio con un fiocchetto azzurro. Black lo prese e alzò il coperchio, questo era attaccato con un filo ad una piccola manovella a sua volta attaccata ad un piccolo meccanismo metallico luminoso –BOMBA!!!- urlarono tutti e tre che corsero all’uscita tutti insieme a rimanendo bloccati nella porta –Tipico…- sussurò Ender e il carro esplose in un fungo di fuoco e fiamme. Ender si alzò tra i pezzi del carro in fiamme mentre un gran numero di pony si era radunato attorno all’esplosione, tossì e camminò verso i resti delle ruote… un gran numero di oggetti tra cui un tavolino, dei pezzi di letto e altro era dentro ancora che bruciava… osservò il cielo, diverse nuvole si stavano condensando sopra la zona, di sicuro l’esplosione aveva bruciato anche le case attorno e i pegasi le stavano spegnendo con le nuvole. Camminava quando inciampò su qualcosa. Spostò un cumulo di cenere e raccolse i resti carbonizzati del suo fucile solare… e sotto una foto bruciata di loro quattro: Black, Ender, Mech_A e… no, Clessidrus era bruciato totalmente nella foto… qualcosa gli bruciò entrambi gli occhi ed una lacrima scese sulla sua faccia bruciandolo… non piangeva tanto per la sua arma, per il carro o per la foto… no… ma per cosa rappresentavano: aveva offerto il fucile a Mech_A nel mondo umano e lui glielo aveva lasciato tenere, era stato Mech_A a creare quel carro con il quale avevano condiviso tante avventure e si erano anche divertiti un mondo… nella mente di Black, in quella strana terra abitata da dinosauri, la sfilata di moda a Manehattan e poi Infernia e la Colchide… perché Mech_A li aveva abbandonati così? Perché? Si sentì una mano sulla spalla, si voltò e vide Black accanto a lui, anche lui piangeva… -Lui diceva che tu sapevi qualcosa… qualcosa riguardo ai sigilli… è vero?- un tentacolo asciugò le lacrime di Black –Si…- rispose la macchia -…si è così…- -Cosa facciamo?- -Clessidrus è fuori combattimento… era il più vicino alla bomba- -Vuoi dire che…- -No, non è morto… ah! Ci vuole di meglio per farlo fuori quello! No, no… ha solo perso conoscenza… e anche un’ala… ma quella gliel’ho ricreata io prima…- -Quindi tocca a noi, eh?- -Si…- -Qualche mezza idea su dove si trovi?- -No… ma però conosco qualcuno che ne ha…-.
Mech_A intanto era all’interno del laboratorio davanti al portale intento a posizionare le componenti dentro al cerchio principale –Quei tre idioti… spero che quella bomba li abbia fatti saltare in aria!- diede un pugno al macchinario. Il fragore del metallo sul metallo risuonò per tutta la caverna. Mech_A prese un foglietto dalla tasca pieno di appunti, poi sentì un secondo foglio sul retro. Lo prese e si ritrovò una foto di loro tre che facevano uno scherzo a Clessidrus in cui Black si era trasformato in un drago e lo aveva mangiato -…e noi continuavamo a dire… “aspetta che la natura faccia il suo corso!”… ma chi prendo in giro? Non abbandoneranno mai le ricerche…! Soprattutto ora che li ho traditi… ma si ricrederanno una volta che avrò finito!... la magia non è sempre la chiave di tutti i problemi!- e inserì l’ultimo componente lasciando gli ultimi tre spazi vuoti. Fatto ciò uscì dal laboratorio.
Black aveva appena chiuso un portale dietro ad Ender che osservava la semi-normale città di Megaton. I due si avviarono per le strade della città verso la discarica cittadina e una volta arrivati si misero a chiamare Filly, la pony arrivò slittando sulle sue zampe-ruote e li salutò con i suoi soliti occhi strabici –Amici! Quanto tempo!- strinse la mani dei due con altre due braccia robotiche –Filly… pensavamo tu fossi guarita, abiti ancora in questa discarica?- -Si! Però mi piace stare qui, ci sono un sacco di pezzi di ricambio per le mie invenzioni! Ma ditemi… dove sono il tipo a triangolo e… ehm…- -Mech_A?- -Non voglio sentire quel nome!- Filly sgommò via ma Black la prese al volo per la coda sintetica –Senti, Mech_A ci ha detto che hai lavorato per lui, avete costruito un macchinario pericolo! Credimi, so di cosa parlo!- -Non mi hai ancora detto il perché, Black…- fece notare Ender ma l’amico si girò irato –Non ho intenzione di parlarne…!- rispose secco -Ma… io voglio saperlo! Come speri che ti possa aiutare se non mi dici neanche con cosa abbiamo a che fare!?- -HO DETTO DI NO!!!- lanciò una bomba di pittura e solvente contro Ender che riassunse subito la sua forma equestre, un unicorno più alto del normale totalmente nero con occhi viola e senza criniera, poi si rivolse a Filly –Devo sapere una cosa prima… il macchinario si trova per caso sotto il Castello di Canterlot?- -No… si trova in una foresta a nord-ovest della Everfree Forest… ma non andateci! Cose brutte! Cose brutte accadono! Grosse mani grigie piene di tagli e ferite!- -Gialle e blu?- -Come la luce del sole e della luna…- confermò, Black si girò di nuovo e si avviò fuori dalla discarica –Grazie di tutto, Filly, ora però dobbiamo andare!- disse Ender seguendo Black –Occhio a non impazzire! Mostro fa questo effetto! Whooooo!!!- e slittò in lungo e largo per la discarica. Ender rincorse Black che aveva aperto un altro portale –Mi spieghi cosa stiamo cercando di preciso? E cosa ci dovrebbe essere sotto al castello di Canterlot?- -Niente… stupido io che l’ho menzionato…- e lo attraversò. A Ender non bastò quella risposta… invece di attraversare il vortice blu e verde si teletrasportò via. Black non si accorse della cosa subito –Ender? Posso chiudere il portale?- girò la testa a 180° e non vide nessuno dietro di lui –No!- il resto del corpo seguì la testa –Devo seguirlo!- un paio di ali di’nchiostro si crearono dietro la sua schiena e spiccò il volo –Idiota! Più ritardiamo e più Mech_A troverà i restanti sigilli…!-.
Non aveva tutti i torti… in quello stesso momento Mech_A era appena schizzato fuori da una caverna inseguito da tre sirene e da una Nerò infuriata –Andante! Sonetto! Sinfonia! Prendetelo! In nome delle vostre sorelle!- -Che centro io con loro!?- l’automa schivò una serie di colpi musicali e si alzò di quota. Fece uscire dalla mano uno dei piccoli robottini volanti –Portalo alla base!- lanciò il componente e il robottino lo prese al volo e si girò in direzione opposta del suo capo.
Era ormai notte. Ender si stava muovendo silenziosamente per le stanze del castello che era stato ricostruito… o meglio, si teletrasportava da una stanza all’altra alla ricerca di qualcosa... prima passò dalla sala da ballo, poi nelle segrete, in bagno! Dove finì in una vasca d’acqua e si ustionò con essa e infine in una stanza da letto arredata con vari simboli della luna e delle stelle. –Dannazione non è qui… devo scendere in profondità- -AAAAAAAAHH!!!- Princess Luna balzò sulle coperte –Principessa! Non era mia intenzione… chiedo scusa!- Luna saltò addosso all’Assassino e lo squadrò da cima a fondo –Tu… non sei uno di quegli eroi che combattono insieme a mio fratello?- -Si… ed è proprio a causa di Black che sono qui… nasconde qualcosa che ci può aiutare contro il nostro nemico… ma continua a nasconderla!- -Be’…- Luna mi lasciò andare -…effettivamente mio fratello nasconde molte cose… è un tipo strano e anche misterioso…- -Hai… mai visto qualcosa nei suoi sogni? Qualcosa relativo ai sigilli…- -No… ma ho visto i sigilli una volta, mentre ero al castello di Ponyville… rappresentano tutti un particolare tipo di stella, ho visto gli stessi simboli qui nel castello- nella notte rieccheggiò un verso stridulo –E’ Black! Svelta, mi mostri dove ha visto le stelle!-.
Luna guidò Ender lungo i corridoi mentre nel castello regnava un silenzio sovrannaturale… i due scesero nelle segrete, poi in un sotterraneo segreto, poi in un salone sotterraneo, un altro tunnel a destra, a sinistra del famoso incrocio di Albuquerque e infine ancora a sinistra fino ad arrivare davanti ad una porta circolare –Mi spiega come ha fatto ad arrivare fin qui per caso?- ansimò Ender sfinito –Da piccola mi piaceva esplorare…- spiegò Luna. Ender si concentrò sui simboli al lato della porta, circa sei di quelli erano identici ai sigilli. –Dobbiamo entrare… si avvicini!- i due si misero fianco a fianco arrossendo entrambi. Un “bamf” ed Ender e Luna furono teletrasportati dentro.
Accesero i loro corni e si ritrovarono in un ampio salone circolare, pieno di apparecchiature vecchissime (forse addirittura di due mila anni fa’) e al tempo stesso sofisticate… tra tutte spiccava un macchinario appeso alla parete con un buco al centro… Ender tastò le impronte sul terreno polveroso: ne spiccavano di tre tipi: le più vecchie e numerose erano tutte agitate e confuse come in un combattimento, le seconde erano di un solo tipo ed erano le meno numerose… portavano ad un barattolo vuoto, diventavano agitate e poi uscivano cambiate –Quelle sono le mie…- disse Luna -…è qui che diventai Nightmare Moon… a causa di un non so che fluido magico…- abbassò il capo e una lacrima cadde sul terreno dal suo viso –…se non avessi mai trovato questo posto non sarei mai diventata il mostro che ero… è tutta colpa mia!- Ender le diede uno schiaffo –Non dica così!- Luna lo guardò –lei non ha colpe! E’ sua sorella invece che le dovrebbe delle scuse!- -Ma me le ha fatte…- -Dopo averla bandita per mille anni sulla luna… dopo averla tenuta in ombra per così tanto tempo… lei cosa ne dice?- continuò a fissarlo incantata –Che nessuno prima di allora mi aveva mai parlato così…- gli saltò addosso e lo baciò in bocca!
Il bacio andò avanti per un minuto prima che il suono di una pozza in movimento li interrompesse –Vedo che avete lo avete trovato…- e Black si riformò dalla pozza con gli occhi accesi di blu e verde.
In tutto questo, Mech_A era giunto ad ottenere il penultimo componente… non gli restava altro da fare che scollarsi di dosso le sirene che gli mordevano il braccio-arma! Strattonò, strattonò e strattonò! L’arma si strappò dal suo corpo colando fiumi d’olio e scintille che respinserò le creature marine!
L’automa afferrò il sigillo e spiccò il volo. Consegnò il bottino all’ennesimo drone volante e atterrò in preda al dolore… si smantellò dalla spalla ciò che restava del braccio destro per evitare ulteriori perdite. Da quanto tempo non sentiva un dolore simile… “Me lo merito! Ovvio…” pensò. Si rialzò barcollante, le sirene si stavano riprendendo dalle scosse elettriche e lo stavano cercando. Si tenne stretta la spalle s’incamminò a piedi su per la spiaggia e infine nel bosco più vicino dove scomparve nella vegetazione.
Ender e Luna si misero in posizione di difesa, Black però non si muoveva, era di nuovo in forma equestre e aveva un’aria annoiata mentre osservava la stanza. Sospirò. –Ormai avete trovato il laboratorio… meglio che ve lo dica…- -Alla buon’ora…- Ender strinse i denti ma si ritrovò seduto su una poltrona d’inchiostro accanto a Luna mentre dei tentacoli gli porgevano una tazza di the –Ender, Luna… quelli che abbiamo cercato fino ad ora non erano dei sigilli magici… ma dispositivi, componenti se preferite, di un portale interdimensionale…- Ender lo fermò -Ma aspetta… non ne esiste un altro a forma di specchio? Oppure quello costruito da Twilight!- -Già… ma sono aperture di connessione tra due mondi… sono solo chiavi per aprire le porte dello spazio e del tempo! Quello con cui abbiamo a che fare è un passpartou per i mondi… ecco perché non riuscivo ad aprire i miei portali vicino ai sigilli… quei rafforzano le connessioni le connessioni spazio-tempo…- -Ma scusa…- intervenne Luna -…come fanno ad aprire un portale allora?- Black si sporse in avanti e abbozzò un sorriso –Anche le più forti delle reti se troppo pressate… si rompono!- si alzò e si diresse verso una specie di arazzo di tutta Equestria di due mila anni fa polveroso e pieno di strappi. Esaminò un punto a nord ovest della Everfree Forest segnato con una spilla triangolare –Eccolo qui…-.
Qualche minuto dopo il trio era ritornato in superficie.
Black stringeva l’arazzo come una mappa. -C’è un secondo laboratorio…- disse -…qui- indicò la spilla –Meglio muoverci allora…- disse Ender osservando l’arazzo, Luna però lo prese per il collo e gli diede un altro bacio –Fate attenzione…- lo mollò e insieme a Black galoppò verso la Everfree Forest –Non ti da’ fastidio che adesso stia con tua sorella?- domandò Ender –No! Sei un tipo a posto Ender, meglio te che qualche principe spocchioso e con la puzza sotto al naso…- -Grazie… finito tutto questo ti offro qualcosa da bere!-.

Mech_A stava volando lentamente verso la foresta quando i motori delle sue gambe smisero di funzionare e precipitasse su un campo. Si controllò le gambe che erano rosse e fumanti –Refrigerante finito… ci vorrà un’ora prima che si ricarichi!- controllò un timer al braccio sinistro, mancavano quaranta minuti allo scadere del tempo –che non ho!- si alzò e corse verso il bosco più vicino –Devo essere li quando accadrà!-.
Dentro al laboratorio intanto tutti i droni volanti stavano attaccando gli ultimi due sigilli al cerchio del macchinario mentre l’ultimo premette il grosso pulsante rosso nella stanza. L’enorme anello riprese a ruotare generando luci blu e d’oro. Una grossa e profonda risata scosse la stanza –Finalmente… dopo tutti questi millenni!!! Equestria ritornerà sotto il mio controllo…- Nerò entrò nella stanza –Mio signore! Alla fine… lei è ritornato!- -Esatto…- la voce era divertita -…il mio brillante piano ha dato i suoi frutti- un’ombra apparve nel cerchio. Allungò la mano come per uscire ma questa fu fermata da un colpo d’elettricità –AAAH!- si lamentò –Serve ancora tempo…-.
Black ed Ender erano giunti davanti all’entrata della grotta. –Mio signore! I due membri della Triade sono arrivati…!- -Fermali…!-.
Black ed Ender non videro la dea arrivare. Prese Ender alla zampa posteriore destra e lo fece scivolare tra l’erba! Black provò ad inondare la dea di solvente ma non riusciva a vederla. Ender si rialzò per poi ricadere di nuovo a causa sua.
-Fatti vedere!- urlò Blackcon il corno ricoperto di solvente pronto per essere sparato, Nerò allora uscì allo scoperto davanti a lui –Siete arrivati tardi… la macchina è già in funzione… tra circa dieci minuti sarà alla massima potenza, Elionox entrerà nel nostro mondo e distruggerà la vostra razza e tutte le specie di questo mondo!- Black rise. Il solvente sparì dal suo corno e fece un passo in avanti. –Ah! Certo… ti ha già detto come ha intenzione di eliminarci?- -Ehm… no?- -Allora lascia che ti illumini… Elionox ha intenzione di scatenare una tempesta solare sul mondo! Una cosa del genere non solo ucciderebbe ogni essere vivente sul colpo, dai tumori o dalle radiazioni, ma avvelenerebbe il mondo! Renderebbe le acqua avvelenate… la terra radioattiva!- -Stai dicendo che il mio bellissimo mare verrà avvelenato!?- -Esatto! Niente più corallo colorato… o sabbia fine e dorata! O conchiglie splendenti!- -Non le mie conchiglie!!! Oh cielo… cosa posso fare?- -Magari lasciarci passare… spegniamo tutto e avrai ancora conchiglie per i tuoi gioielli…- -Si si si! Mi sembra la cosa migliore! Addio!- e scomparì tra la vegetazione…
Black ed Ender entrarono nella grotta, trovarono l’ascensore e scesero nel laboratorio…
Era buio, l’unica luce nella stanza proveniva da dietro ad una tendina. Black trovò una lanterna e la accese studiando l’ambiente: diverse apparecchiature antiche erano ancora funzionali e pulite –Mech_A dev’essere stato qui di recente…- -Guarda qua!- Ender lo spinse vicino ad un piccolo televisore collegato ad un contenitore cilindrico. Su un lato c’era scritto un nome ormai sbiadito. Lo accesero e partì un video:
un pony di terra col manto grigio e la criniera verde chiaro, portava gli occhiali e una specie di zaino dove erano attaccate due braccia robotiche che gli misero a posto gli occhiali. Pareva felice. –Finalmente! Grazie ai miei studi ho finalmente trovato il posto!... è un po’ malandato, ma sono certo che in men che non si dica sarà operativo!- l’immagine mutò, ora era nervoso e sudava ma cercava di abbozzare un sorriso –Eh eh… le cose vanno meglio del previsto… ho avuto un contatto oltre il portale… dice che se lo farò uscire avvererà il mio più grande desiderio! Un’Equestria… senza magia! Non devo dire nulla a Filly però…- mutò ancora –L’ha fatto! Filly ha smantellato parte del macchinario!!! Ha detto di aver nascosto i componenti da un’altra parte… ma io li troverò! Giuro su me stesso, che nessuno potrà fermarmi! Equestria… resterà senza magia! Fosse l’ultima cosa che faccio…- Black spense –Ecco cosa è successo…- -Come ha detto Filly…- -Ci ha usati per tutto questo tempo… come degli idioti!- una scossa sismica colpì la stanza –Andiamo a spegnere quell’affare…- Ender scostò la tendina e osservò il cerchio di luce e l’ombra di Elionox che li osservava dall’altra parte –E’ come l’ultima volta…- disse Black e osservò il timer sopra di loro –ABBIAMO SOLO CINQUE MINUTI!!!- corsero nella stanza dove un forte vento aspirava gli oggetti nel portale. Un block notes si disintegrò al contatto –DOBBIAMO SPEGNERE TUTTO!- urlò Black e si diresse verso una postazione di controllo, digitò un codice –Muoviti!- lo incalzò Ender –Non è facile con gli zoccoli!-. Al centro della stanza si aprì una piccola botola e si alzò una leva con un grosso pulsante rosso in cima. Black si avvicinò al pulsante. –Tutto ciò finisce… adesso!- -NO! NON PREMERE IL PULSANTE!!!- Mech_A era sulla porta, il braccio ancora funzionante proteso in avanti. –Black… so che non vi ho dato modo di fidarvi di me in questi giorni… ma ora dovete credermi… non dovete spegnere il pulsante…!- -Perché dovremmo!?- urlò Black –ci hai usati… ci hai mentito… abbiamo visto i tuoi ricordi che ti sei fatto cancellare! Tu vuoi che la magia sparisca da Equestria!- -E non ti sei però chiesto come mai me li sono fatti cancellare!? Come mai mi sia ridotto ad essere una macchina!?- -Non ha importanza…- stava per premere il tasto. –NO!!!- tuonò Elionox dal portale. Distese il braccio che oltrepassò il portale: un braccio umano provvisto di artigli con profonde ferito d’oro e d’argento! Strinse lentamente il pugno e fu come se la gravità si fosse spenta.
Black e Mech_A si alzarono in volo. L’automa saltò addosso alla macchia spingendola via dal pulsante.
Ender invece si teletrasportò sopra di esso –Ender! Premi quel pulsante!- -No! Ender non farlo!- -Mi spiace Mech_A… ti credevo un amico! Come hai potuta farlo?- -Lui ha potuto farlo grazie a me…- rispose Elionox dal portale -…la Triade, i sigilli… faceva tutto parte del mio millenario piano di fuga! E grazie a voi tre finalmente potrò distruggere la vita di Equestria e riplasmarla a mio piacimento…! Manca ormai meno di un minuto…- -SPEGNI QUEL DANNATO MACCHINARIO ALLORA!!!- urlò Black –No, Ender! Se il portale sopravvive Elionox si servirà di altri per tornare! L’unica è distruggerlo… e l’unico modo per farlo è l’esplosione causata da esso stesso alla massima potenza! Devi credermi!-.
Lo sguardo di Ender passava dal macchinario a Mech_A. –Guarda mei miei occhi! Ti sembro davvero un cattivo ragazzo?- i suoi occhi erano due lenti di telecamera, certo… ma Ender ci vide un barlume di ponosità. –Ferro e Macchia, sotto l’Occhio Nero si riuniranno… e al dio degli dei di tornare impediranno…- e si lanciò lontano dal pulsante –SIOCCO!- tuonò Elionox –Quella profezia l’ho creata io! Non si avvererà mai!- mancavano trenta secondi. Una seconda voce parlò oltre il portale. –Allora ti sei condannato da solo…-. Le luci del portale mutarono in bianco e rosso mentre Elionox gridava –NO! Uno solo può attraversare il portale… e sarò io!!!- -Dovevi pensarci prima…- uno zoccolo bianco uscì dal portale quando questo esplose!
I nostri eroi si alzarono in mezzo alle macerie della struttura portante del portale. Questo era distrutto e i sedici sigilli erano tutti neri bruciati mentre dal centro usciva qualcuno. Un alicorno. Dal manto bianco e la coda rossa… portava un’armatura grigia, una spada luminosa blu e due zaini in groppa.
-Chi… chi è quello?- tossì Ender –Quello è il primo ideatore del portale…- l’alicorno si tolse l’elmo mostrando la criniera rossa e una corta barba dello stesso colore -…mio padre-.

________________________________________________________
Ringraziamenti:
Grazie per aver seguito questa storia, cari lettori!
Black: Potevano però scrivere qualcosa, eh? Un... "bella storia!" oppure chiedere qualcosa sulla trama se confusi...
Ender: Sta zitto e fallo finire...
Si, certo... allora, vi ringrazio! Presto...
Black: E quindi tra un secolo...
...arriverà il seguito che ho intenzione di sostituire/fondere con un due miei vecchi progetti a me cari... i "Black Meet" e "Black Academy" nell'opera: Triad Academy: Tre Strambi a Scuola (titolo provvisorio)
Mech_A: Com'è che Black ha sempre le storie più belle!?
Ender: Considerando che parliamo di questo qui non è che siano chissà cosa, eh...
Black: Bei tempi andati...
_________________________________________________________
Grazie

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