DRYVER SOULCORE
Messaggio per i moderatori:
Prometto non reagiró male ai commenti negativi come nella scorsa fanfic
Capitolo 1 - La morte di una persona neccessaria
Una notte molto buia, triste e fin troppo calma, i pony dormivano nelle loro case e sognavano cose belle. Ma quella serata niente sogni per Luna. Ormai erano tanti anni che faceva salire la Luna e le stelle in cielo, da cento anni, Twilight e le sue amiche erano morte da anni. Si é sentito un pianto da lontano. Un pianto triste. Era il pianto della Vecchia Guardiana delle Stelle, aveva vissuto cento anni e quel giorno, il suo centounesimo anno, dopo quel pianto disperato, morí nella sua vecchia casa che le aveva dato Celestia. Quella casa era di legno scuro, le travi erano distrutte, con tanto di quei buchi degli insetti. Il tetto aveva un colore blu scuro, con delle stelle raffigurate, cosí che gli Spiriti della Notte potessero trovarla. Nella casa abitava anche un topo, migliore amico della Vecchia Guardiana. Nella casa della Vecchia c'era sempre una stella di riserva, casomai le stelle non riuscissero a salire. Ma quel giorno le stelle non potettero salire neanche con la stella di riserva, lei non c'era piú. L'unico modo per salvare le stelle prima che si spengano per sempre, era tornare al vecchio metodo di Luna. Sará Luna a far salire le stelle, come in antichitá, come suo padre, che controllava tutto della notte, non solo la Luna, ma anche le stelle, l'ombra, le illusioni...
Al pensiero di suo padre, Luna piange. Piange piano, con un pianto leggero, come il vento. Canticchia tra le lacrime, come per cantare una ninna nanna a suo papá:
"Forte forte, forte forte
Salvati tu dalla morte
Non la puó fermare la mia magia,
Lei prende l'anima e vola via.
Piano, piano. Piano, piano.
Tu stai fermo e vai lontano.
E quel vento che ti porta,
Tu sarai la sua scorta.
Usa bene, la tua mente
Non aver paura di niente
Stai tranquillo nell'aldilá
Nessuno mai ti tradirá.
Piango piano, ti sento forte,
Dolorosa é la morte,
Non ti lasceró io,
No non ti lasceró,
Io ti accompagneró"
In quel momento arrivó Celestia sul terrazzo, dove Luna guardava la Luna. La vide triste, chiese:
-L-Luna... Che ci fai qui?
-Guardo le stelle.
-Ma se non ci sono. La Vecchia Guardiana é-é.... Morta....
-Nonna.... Lo sapevo
-No Luna, n-non piangere....
-Ma come! Sono morti tutti! Mamma, Papá, adesso anche Nonna... Come faremo. Tra poco toccherá a noi?
-No Luna noi non moriremo, siamo Alicorni... Per noi morire é impossibile.
-Ma se sono giá morte Twilight e le sue amiche dopo la battaglia a cui noi non abbiamo voluto partecipare e Ponyville é strata distrutta dopo l'ennesima battaglia! E-e Sombra... Si é impadronito dell'anima di Cadence.
-Sí, ma Cadence non é morta é ancora viva, é solo controllata da Sombra... E Twilight é morta in una battaglia Luna! Non per vecchiaia!
-Essere controllati da Sombra é facile? Senza gli Elementi dell'Armonia, che quel giorno furono risucchiati nel gran vortice di Discord, non riusciremo a liberarla e a liberare tutto il suo regno.
-Lo so Luna.... Ma... Non devi essere triste. Ti capisco, abbiamo perso un'amica....
-No! Non abbiamo perso un'amica. Ne abbiamo perse tante. E-e Snowdrop ricordi? E poi....
-Luna, calmati ti prego! Finirai per diventare Nightmare Moon di nuovo!
-É per questo che ho paura che tu muoia....
-Riflettici sopra, se stai calma Nightmare Moon non si impadronisce di te, e se Nightmare Moon non viene io resto ad Equestria. Ti lascio sola a guardare le.... "stelle".
-No Celestia, no! Aspetta... Cosa possiamo fare?
-Niente Luna, niente....
Quella notte, fu una notte triste, senza stelle.... Serviva aiuto, ma le principesse non lo potevano dare.....
Al pensiero di suo padre, Luna piange. Piange piano, con un pianto leggero, come il vento. Canticchia tra le lacrime, come per cantare una ninna nanna a suo papá:
"Forte forte, forte forte
Salvati tu dalla morte
Non la puó fermare la mia magia,
Lei prende l'anima e vola via.
Piano, piano. Piano, piano.
Tu stai fermo e vai lontano.
E quel vento che ti porta,
Tu sarai la sua scorta.
Usa bene, la tua mente
Non aver paura di niente
Stai tranquillo nell'aldilá
Nessuno mai ti tradirá.
Piango piano, ti sento forte,
Dolorosa é la morte,
Non ti lasceró io,
No non ti lasceró,
Io ti accompagneró"
In quel momento arrivó Celestia sul terrazzo, dove Luna guardava la Luna. La vide triste, chiese:
-L-Luna... Che ci fai qui?
-Guardo le stelle.
-Ma se non ci sono. La Vecchia Guardiana é-é.... Morta....
-Nonna.... Lo sapevo
-No Luna, n-non piangere....
-Ma come! Sono morti tutti! Mamma, Papá, adesso anche Nonna... Come faremo. Tra poco toccherá a noi?
-No Luna noi non moriremo, siamo Alicorni... Per noi morire é impossibile.
-Ma se sono giá morte Twilight e le sue amiche dopo la battaglia a cui noi non abbiamo voluto partecipare e Ponyville é strata distrutta dopo l'ennesima battaglia! E-e Sombra... Si é impadronito dell'anima di Cadence.
-Sí, ma Cadence non é morta é ancora viva, é solo controllata da Sombra... E Twilight é morta in una battaglia Luna! Non per vecchiaia!
-Essere controllati da Sombra é facile? Senza gli Elementi dell'Armonia, che quel giorno furono risucchiati nel gran vortice di Discord, non riusciremo a liberarla e a liberare tutto il suo regno.
-Lo so Luna.... Ma... Non devi essere triste. Ti capisco, abbiamo perso un'amica....
-No! Non abbiamo perso un'amica. Ne abbiamo perse tante. E-e Snowdrop ricordi? E poi....
-Luna, calmati ti prego! Finirai per diventare Nightmare Moon di nuovo!
-É per questo che ho paura che tu muoia....
-Riflettici sopra, se stai calma Nightmare Moon non si impadronisce di te, e se Nightmare Moon non viene io resto ad Equestria. Ti lascio sola a guardare le.... "stelle".
-No Celestia, no! Aspetta... Cosa possiamo fare?
-Niente Luna, niente....
Quella notte, fu una notte triste, senza stelle.... Serviva aiuto, ma le principesse non lo potevano dare.....
Nel Capitolo 1 viene citato un personaggio, Snowdropdella Silly Filly Studios
Capitolo 2 - Una discussione importante
Una guardia entrò nella stanza di Luna.
-Celestia la vuole subito nella sua stanza. Le vuole parlare di una cosa molto importante, u-uhm, mi ha detto.
-Certo, certo... Va pure, la raggiungeró dopo. Ah, e, non dirle niente, chiaro?
-Sí maestá.
-Ecco ora puoi uscire.
Luna era sempre stata una principessa invidiosa di Celestia e dei suoi giorni, ma piú di tutto amava le sue notti, i suoi silenzi, la tranquillitá che c'era in quel tempo e sopprattutto, che di notte Celestia dormiva!
Ma, in quel momento proprio non aveva voglia di andare da lei per ascoltare le sue discussioni, lei aveva un piano. Avrebbe aspettato la notte perché Celestia si addormenti e avrebbe lasciato un bigliettino scrivendo: "Cara sorella, parleremo, ma ora ho deciso che devo fare tutto io, proprio come nostro padre, faró salire le stelle da sola! La tua cara sorella -Luna"
Bastava solo aspettare che Celestia mandi una delle sue guardie perché le desse la risposta, ma non fu cosí semplice.
Quel giorno, qualcuno busso alla porta della stanza di Luna. Era sicuramente la guardia. Luna ordinó:
-Sí, entra pure.
Luna era sul letto che guardava le foto delle costellazioni che le aveva mandato un'amica. Alzó lo sguardo dalle foto, quando esse le caddero sul letto e la sua bocca si spalancó:
-C-cosa? Celestia?
Sulla porta, Celestia la guardava preoccupata:
-Luna?
-Sí, vieni avanti, s-sorella.
Celestia venne avanti mentre Luna si alzó dal letto dimenticando le foto. Si sedettero entrambe sul tappeto. La stanza di Luna era abbastanza grande, non come quella di Celestia ovviamente, c'era una vetrata su un lato della stanza, cosí che Luna potesse controllare quand'era il suo turno. Attorno alla vetrata tantissimi quadri, rappresentanti la notte, e la Luna. Li aveva dipinti mentre era sulla Luna come punizione di Celestia. Ogni volta che li guardava diceva:"Brutti ricordi, ma almeno ho capito com'é fatta la Luna". Di fronte all'entrata c'era il letto, blu chiaro, con dei veli appesi di un blu piú scuro. Sulle lenzuola del letto c'era rappresentato il Cutie Mark di Luna, quella bellissima macchia nera con una luna bianca che sta sul fianco della principessa. Davanti al letto, ovvero nel centro della stanza, c'era un tappeto tondo, blu scuro, con il cielo stellato e la Luna rappresentati al suo interno. É lí dove Celestia spiegó a Luna che non poteva far salire le stelle, che era un lavoro difficile, che solo sua nonna e suo padre potevano fare. Spiegó:
-Luna, non prender questa decisione, é la via sbagliata.
-Come sbagliata? Sono regina della notte e le stelle appartengono alla notte. Allora significa che posso comandarle! Tu comandi il Sole, ma comandi anche le nuvole!
-No Luna, sono i Pegasus che controllano le nuvole, e-e. Passami quelle foto sul letto.
-Uh... le foto delle costellazioni?
Luna si alzó dal tappeto e prese le foto. Appoggiandole sul tappeto guardó sorpresa Celestia, non capiva cosa intendeva sua sorella:
-Celestia, cosa-cosa c'entrano?
-C'entrano eccome, mia piccola incosciente Luna!- Luna fece una smorfia. Celestia ridacchio e continuó -Far salire le stelle non é semplice, vedi queste costellazioni? Se le stelle cambiano di posto le costellazioni saranno sbagliate!
-Ma-ma, é-é impossibile farle salire uguali... Da quello che so io, le stelle si muovono.
-Nostro padre le muoveva, anche questo é necessario per far sí che tutto funzioni correttamente, e che il tempo scorra.
-Potrei provare almeno una volta?- Luna guardó Celestia pregando.
-No Luna, se tutto non va come dovrebbe, io non lo posso fermare. Ricordi? Solo papá e nonna sono capaci di controllare al meglio le stelle.
-Hm... Solo nonna e papá? Hm....
-Io vado Luna, devo vedere se Spike mi ha mandato notizie dalla sua nuova pony, Happy Rise.- Celestia se ne stava andando quando Luna disse a bassa voce:
-Almeno lui non é morto...
Celestia di colpo si voltó sorpresa:
-Cosa...?
Luna con sguardo innocente urló:
-Niente! Hihihihi....
Prima di uscire dalla porta Celestia disse:
-Ah, e non proccuparti, i draghi vivono migliaia e migliaia di anni...
Luna non capendo la situazione si chiese:
-Ma come... Mi ha sentito...?
-Celestia la vuole subito nella sua stanza. Le vuole parlare di una cosa molto importante, u-uhm, mi ha detto.
-Certo, certo... Va pure, la raggiungeró dopo. Ah, e, non dirle niente, chiaro?
-Sí maestá.
-Ecco ora puoi uscire.
Luna era sempre stata una principessa invidiosa di Celestia e dei suoi giorni, ma piú di tutto amava le sue notti, i suoi silenzi, la tranquillitá che c'era in quel tempo e sopprattutto, che di notte Celestia dormiva!
Ma, in quel momento proprio non aveva voglia di andare da lei per ascoltare le sue discussioni, lei aveva un piano. Avrebbe aspettato la notte perché Celestia si addormenti e avrebbe lasciato un bigliettino scrivendo: "Cara sorella, parleremo, ma ora ho deciso che devo fare tutto io, proprio come nostro padre, faró salire le stelle da sola! La tua cara sorella -Luna"
Bastava solo aspettare che Celestia mandi una delle sue guardie perché le desse la risposta, ma non fu cosí semplice.
Quel giorno, qualcuno busso alla porta della stanza di Luna. Era sicuramente la guardia. Luna ordinó:
-Sí, entra pure.
Luna era sul letto che guardava le foto delle costellazioni che le aveva mandato un'amica. Alzó lo sguardo dalle foto, quando esse le caddero sul letto e la sua bocca si spalancó:
-C-cosa? Celestia?
Sulla porta, Celestia la guardava preoccupata:
-Luna?
-Sí, vieni avanti, s-sorella.
Celestia venne avanti mentre Luna si alzó dal letto dimenticando le foto. Si sedettero entrambe sul tappeto. La stanza di Luna era abbastanza grande, non come quella di Celestia ovviamente, c'era una vetrata su un lato della stanza, cosí che Luna potesse controllare quand'era il suo turno. Attorno alla vetrata tantissimi quadri, rappresentanti la notte, e la Luna. Li aveva dipinti mentre era sulla Luna come punizione di Celestia. Ogni volta che li guardava diceva:"Brutti ricordi, ma almeno ho capito com'é fatta la Luna". Di fronte all'entrata c'era il letto, blu chiaro, con dei veli appesi di un blu piú scuro. Sulle lenzuola del letto c'era rappresentato il Cutie Mark di Luna, quella bellissima macchia nera con una luna bianca che sta sul fianco della principessa. Davanti al letto, ovvero nel centro della stanza, c'era un tappeto tondo, blu scuro, con il cielo stellato e la Luna rappresentati al suo interno. É lí dove Celestia spiegó a Luna che non poteva far salire le stelle, che era un lavoro difficile, che solo sua nonna e suo padre potevano fare. Spiegó:
-Luna, non prender questa decisione, é la via sbagliata.
-Come sbagliata? Sono regina della notte e le stelle appartengono alla notte. Allora significa che posso comandarle! Tu comandi il Sole, ma comandi anche le nuvole!
-No Luna, sono i Pegasus che controllano le nuvole, e-e. Passami quelle foto sul letto.
-Uh... le foto delle costellazioni?
Luna si alzó dal tappeto e prese le foto. Appoggiandole sul tappeto guardó sorpresa Celestia, non capiva cosa intendeva sua sorella:
-Celestia, cosa-cosa c'entrano?
-C'entrano eccome, mia piccola incosciente Luna!- Luna fece una smorfia. Celestia ridacchio e continuó -Far salire le stelle non é semplice, vedi queste costellazioni? Se le stelle cambiano di posto le costellazioni saranno sbagliate!
-Ma-ma, é-é impossibile farle salire uguali... Da quello che so io, le stelle si muovono.
-Nostro padre le muoveva, anche questo é necessario per far sí che tutto funzioni correttamente, e che il tempo scorra.
-Potrei provare almeno una volta?- Luna guardó Celestia pregando.
-No Luna, se tutto non va come dovrebbe, io non lo posso fermare. Ricordi? Solo papá e nonna sono capaci di controllare al meglio le stelle.
-Hm... Solo nonna e papá? Hm....
-Io vado Luna, devo vedere se Spike mi ha mandato notizie dalla sua nuova pony, Happy Rise.- Celestia se ne stava andando quando Luna disse a bassa voce:
-Almeno lui non é morto...
Celestia di colpo si voltó sorpresa:
-Cosa...?
Luna con sguardo innocente urló:
-Niente! Hihihihi....
Prima di uscire dalla porta Celestia disse:
-Ah, e non proccuparti, i draghi vivono migliaia e migliaia di anni...
Luna non capendo la situazione si chiese:
-Ma come... Mi ha sentito...?