Questa storia era stata scritta sotto forma di fumetto su un mio Fan-Club andato distrutto. Per non dimenticare
Premessa:
Il liceo era circondato da alti alberi dalla chioma di un delicato verde mela.
All'interno s'incontravano pony di tutti i tipi, ma solo una era davvero diversa.
Ma non in maniera positiva.
E' stato rivelato il suo segreto.
All'interno s'incontravano pony di tutti i tipi, ma solo una era davvero diversa.
Ma non in maniera positiva.
E' stato rivelato il suo segreto.
Capitolo uno:
<<Allora, chi di voi mi sa dire il risultato di quest'operazione?>>
La voce dolce di Mrs. Hackney risollevò il tombale silenzio della classe.
Un pony celeste dai capelli rosa e azzurri si gettò sul banco a pelle di leone, con la zampa destra alzata, emettendo suoni simili a gemiti di dolore o di sorpresa.
Mrs. Hackney la ignorò completamente.
Il suo sguardo si posò invece sull'unicorna seduta davanti a lei.
Era completamente nera, manto, criniera, coda.
<< Black Magic? >>
La pony alzò lo sguardo.
Sgranò gli occhi, occhi d'un azzurro scintillante, unica macchia di colore sul corpo corvino.
Con una smorfia scocciata sparò il primo della scala dei numeri primi, per togliersi il pensiero.
Mrs. Hackney andò avanti con la spiegazione, ma Black Magic non l'ascoltò nemmeno.
Scarabocchiava febbrile qualcosa sul quaderno scuro, e la matematica era l'ultimo dei suoi pensieri.
<< Hey? >> La voce della pony dietro di lei richiamò la sua attenzione.
Black Magic si girò.
La pony sorrideva. Ma lei sorrideva sempre, ad ogni ora del giorno.
<< Beauty Mark, non è il momento per dichiarare il tuo amore per me. >> Scherzò la pony scura.
Beauty Mark aveva infatti un atteggiamento strano, sembrava sempre sul punto di dire qualcosa, ma spesso si tratteneva.
<< La risposta era 7. Io lo sapevo. Se vuoi possiamo studiare insieme uno di questi gior- >>
Black Magic le tappò la bocca con la zampa.
<< Sai qual è il tuo problema? Parli troppo.>> disse.
Il suono della campanella interruppe il dialogo tra le due.
La porta della classe si aprì con un lento cigolio e mostrò il muso del preside, sempre con la criniera grigiastra in disordine e gli occhiali da lettura sulla testa.
Parlò un attimo con Mrs. Hackney.
Black Magic, nel primo banco, potè udire qualche parola, ma Beauty Mark le fece perdere il filo dell'80% della conversazione.
Alla fine il preside se ne andò e Mrs. Hackney fece un annuncio importante:
Sembrava elettrizzata, in genere lo era soltanto quando spiegava l'elettrostaticità, e parlava a voce molto alta.
<< Ragazzi, sono felice d'annunciarvi che da oggi avremo una nuova compagna di classe! Vieni dentro cara, non ti fa nulla nessuno.>>
Dalla porta entrò, a testa bassa, una pony azzurrina, dalla criniera a caschetto arancione brillante dalla quale sbucava un corno leggermente storto. Gli occhi acquamarina emanavano scintille.
<< Ragazzi, ho il piacere di presentarvi Secret Muiriled.>> Mrs. Hackney enfatizzò la presentazione della pony, la quale agitava timidamente la zampa in segno di saluto.
<< Voglio che la trattiate bene. E' nuova in questa scuola e spero vivamente che riceva un caldo benvenuto. Detto questo, vi lascio. Buona giornata. >>
Secret estrasse dallo zainetto una porzione di frutta secca e si sedette in un angolo a mangiare. Black Magic la guardò indignata: non poteva presentarsi e soffiarle così, di punto in bianco, il titolo di "Alternativa della classe". Non poteva.
Beauty Mark, al solito, non pensò a nulla di negativo sulla pony e le si avvinghiò al collo come una pelliccia.
<< Io mi chiamo Beauty Mark!! >> ad ogni parola le stringeva di più la gola. << E quella là è Black Magic. Sembra un po' scontrosa, lo so, ma in realtà è un amore!!>>
Nonostante tutto, la ragazza nuova continuò ad ignorare Beauty Mark, mentre il suo sguardo si spostava sempre di più su Black Magic.
-----------------
Durante l'ora di pranzo fu per la prima volta Black Magic a tirare a sè Beauty Mark.
<< Quella là non mi convince. >> sussurrò. << E poi il suo cognome, Muiriled, mi dà un senso di...Incompletezza, non so spiegare, insomma...Mi inquieta.>>
<< Oh, andiamo! Sei sempre così sospettosa! >> Beauty Mark le diede un buffetto sulla testa. << E poi è così gentile! >>
Black Magic, esasperata, chiuse la conversazione.
<< Per te sono tutti gentili, Beauty Mark.>>
L'unicorna dai capelli corvini finì il suo pranzo in disparte, come al solito, continuando a bombardare la mente di pensieri sul cognome della novellina.
E per un attimo le parve che i suoi occhi fossero diventati completamente neri.
La voce dolce di Mrs. Hackney risollevò il tombale silenzio della classe.
Un pony celeste dai capelli rosa e azzurri si gettò sul banco a pelle di leone, con la zampa destra alzata, emettendo suoni simili a gemiti di dolore o di sorpresa.
Mrs. Hackney la ignorò completamente.
Il suo sguardo si posò invece sull'unicorna seduta davanti a lei.
Era completamente nera, manto, criniera, coda.
<< Black Magic? >>
La pony alzò lo sguardo.
Sgranò gli occhi, occhi d'un azzurro scintillante, unica macchia di colore sul corpo corvino.
Con una smorfia scocciata sparò il primo della scala dei numeri primi, per togliersi il pensiero.
Mrs. Hackney andò avanti con la spiegazione, ma Black Magic non l'ascoltò nemmeno.
Scarabocchiava febbrile qualcosa sul quaderno scuro, e la matematica era l'ultimo dei suoi pensieri.
<< Hey? >> La voce della pony dietro di lei richiamò la sua attenzione.
Black Magic si girò.
La pony sorrideva. Ma lei sorrideva sempre, ad ogni ora del giorno.
<< Beauty Mark, non è il momento per dichiarare il tuo amore per me. >> Scherzò la pony scura.
Beauty Mark aveva infatti un atteggiamento strano, sembrava sempre sul punto di dire qualcosa, ma spesso si tratteneva.
<< La risposta era 7. Io lo sapevo. Se vuoi possiamo studiare insieme uno di questi gior- >>
Black Magic le tappò la bocca con la zampa.
<< Sai qual è il tuo problema? Parli troppo.>> disse.
Il suono della campanella interruppe il dialogo tra le due.
La porta della classe si aprì con un lento cigolio e mostrò il muso del preside, sempre con la criniera grigiastra in disordine e gli occhiali da lettura sulla testa.
Parlò un attimo con Mrs. Hackney.
Black Magic, nel primo banco, potè udire qualche parola, ma Beauty Mark le fece perdere il filo dell'80% della conversazione.
Alla fine il preside se ne andò e Mrs. Hackney fece un annuncio importante:
Sembrava elettrizzata, in genere lo era soltanto quando spiegava l'elettrostaticità, e parlava a voce molto alta.
<< Ragazzi, sono felice d'annunciarvi che da oggi avremo una nuova compagna di classe! Vieni dentro cara, non ti fa nulla nessuno.>>
Dalla porta entrò, a testa bassa, una pony azzurrina, dalla criniera a caschetto arancione brillante dalla quale sbucava un corno leggermente storto. Gli occhi acquamarina emanavano scintille.
<< Ragazzi, ho il piacere di presentarvi Secret Muiriled.>> Mrs. Hackney enfatizzò la presentazione della pony, la quale agitava timidamente la zampa in segno di saluto.
<< Voglio che la trattiate bene. E' nuova in questa scuola e spero vivamente che riceva un caldo benvenuto. Detto questo, vi lascio. Buona giornata. >>
Secret estrasse dallo zainetto una porzione di frutta secca e si sedette in un angolo a mangiare. Black Magic la guardò indignata: non poteva presentarsi e soffiarle così, di punto in bianco, il titolo di "Alternativa della classe". Non poteva.
Beauty Mark, al solito, non pensò a nulla di negativo sulla pony e le si avvinghiò al collo come una pelliccia.
<< Io mi chiamo Beauty Mark!! >> ad ogni parola le stringeva di più la gola. << E quella là è Black Magic. Sembra un po' scontrosa, lo so, ma in realtà è un amore!!>>
Nonostante tutto, la ragazza nuova continuò ad ignorare Beauty Mark, mentre il suo sguardo si spostava sempre di più su Black Magic.
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Durante l'ora di pranzo fu per la prima volta Black Magic a tirare a sè Beauty Mark.
<< Quella là non mi convince. >> sussurrò. << E poi il suo cognome, Muiriled, mi dà un senso di...Incompletezza, non so spiegare, insomma...Mi inquieta.>>
<< Oh, andiamo! Sei sempre così sospettosa! >> Beauty Mark le diede un buffetto sulla testa. << E poi è così gentile! >>
Black Magic, esasperata, chiuse la conversazione.
<< Per te sono tutti gentili, Beauty Mark.>>
L'unicorna dai capelli corvini finì il suo pranzo in disparte, come al solito, continuando a bombardare la mente di pensieri sul cognome della novellina.
E per un attimo le parve che i suoi occhi fossero diventati completamente neri.
Capitolo due:
Black Magic udì il suono della campanella.
Era felice che l'ora di pranzo fosse finita, visto che non aveva nessun amico con cui condividerla, ma dall'altro lato era distrutta all'idea di dover affrontare un'ora di ginnastica.
Ginnastica era la materia preferita di tutti, eccezion fatta per lei, quell'unicorno che fingeva una storta ogni cinque minuti per poter stare seduta in disparte a guardare gli altri saltare, correre e divertirsi.
Quella vita non faceva per lei.
Lei era fatta per diventare regina del buio, come il suo idolo, Darkness Queen.
Ma un banale unicorno che preferisce l'anatomia all'amicizia non può ricavare niente dalla vita, o almeno lei n'era convinta.
Chiuse il cestino della merenda, che aveva adornato con adesivi ritraenti rose scarlatte, e si avviò verso la classe.
Beauty Mark continuava a saltellare intorno alla nuova arrivata, come se quella l'avesse attirata a sè con un vortice mistico.
Secret aveva un'espressione falsa, un sorriso forzato, come se Beauty Mark non le interessasse per niente, e si muoveva con una grazia ed una leggerezza inquietanti.
I pony si avviarono verso le rispettive classi.
Black Magic camminava lentamente, come al solito, canticchiando "Bullet" mentre raccattava l'attrezzatura di ginnastica.
<< Hey, darkettona, anche oggi morirai sul campo??>> la voce inconfondibile di uno dei suoi compagni fermò la cantilena sul suicidio.
Black Magic non lo guardò.
Lo colpì con una testata all'indietro. Non gli fece male, ma lo allontanò da lei.
Con la calma di un monaco buddista si allontanò dagli armadietti e si diresse in classe il più in fretta possibile.
--------------------
Il tragitto dalla scuola alla palestra era troppo breve secondo Black Magic.
Il pullman partiva, girava due curve ed era arrivato. Benzina sprecata per pochi metri di strada.
L'unicorna scese, andò verso gli spogliatoi di corsa, odiava il casino atroce che si formava quando tutti i maschi s'ammassavano per raggiungere il luogo dello svago.
Beauty Mark seguì Black Magic a ruota. Le stava incollata come una specie di organo esterno a forma di pony, una gemella siamese totalmente diversa.
<< Spazio. Vitale, Beauty Mark. Mai sentito parlare di ciò? >> chiese Black Magic, al solito scostante e seccata.
Beauty Mark ridacchiò. Le piaceva il lato da tutti definito "Odioso" di Black Magic.
La riteneva un modello da seguire.
La pony celeste picchiettò nuovamente la testa di Black Magic, dicendo "Pat Pat" ad ogni buffetto.
Black Magic tentò di ignorare ciò mascherando l'ira in una smorfia di puro dolore.
Le altre ragazze entrarono.
Tutte perfette, piene di pretendenti, che avevano avvolto Secret in una corrente super-popolare.
Ma forse era lei ad avere avvolto tutte in una corrente di mistero.
"Black Magic, questa te la devi scrivere" pensò la pony scura, abbozzando un sorrisetto maligno.
Beauty Mark si stava sistemando la chioma rosa fucsia allo specchio.
Ironico fatto da un pony che come Cutie Mark ha uno specchio.
Black Magic si fece una coda bassa, legata da un nastro nero, e cominciò a riflettere sulla scusa per non fare educazione fisica.
La storta alla caviglia l'aveva usata la settimana prima, optò quindi per un mal di testa martellante.
Mrs. Benley radunò la classe sulla linea bianca del campo della palestra.
Il fischietto argento che aveva sia al collo che come Cutie Mark faceva sempre ridacchiare qualcuno.
<< Molto bene, m'è giunta voce del fatto che ci sia una ragazza nuova. >> disse con la solita voce altissima.
Secret si fece avanti, mostrando la sua indole timida alla professoressa, che la torchiò con numerose domande.
<< Mai fatto sport? >>
Secret farfugliò qualcosa.
<< Ginnastica artistica...Una volta. Ero brava. >>
<< Ottimo. Spero che tutti possano allora prendere esempio da te, ma non mi piacciono le ragazze presuntuose. >>
Black Magic alzò gli occhi al cielo.
Mrs. Benley faceva sempre così, ti lodava e poi ti disilludeva.
<< Quindi, se dici di essere così brava, Signorina Muiriled, presumo che tu sappia fare un ponte all'indietro. Fallo. >> Benley era molto esigente.
<< Preferirei di no, signora. >> Secret abbassò la testa, spaventata.
<< Forse non sono stata chiara. Non eri brava in ginnastica artistica? Fai quel ponte, se non vuoi che ti metta un meno sul registro il primo giorno. >>
Secret deglutì a fatica.
Con un'elasticità disarmante si buttò all'indietro, e roteando su sè stessa assunse la forma di un perfetto ponte all'indietro.
Prima che chiunque potesse dire qualcosa, Black Magic iniziò a notare enormi cambiamenti fisici nella pony, deui quali stavolta se ne accorsero tutti.
Era felice che l'ora di pranzo fosse finita, visto che non aveva nessun amico con cui condividerla, ma dall'altro lato era distrutta all'idea di dover affrontare un'ora di ginnastica.
Ginnastica era la materia preferita di tutti, eccezion fatta per lei, quell'unicorno che fingeva una storta ogni cinque minuti per poter stare seduta in disparte a guardare gli altri saltare, correre e divertirsi.
Quella vita non faceva per lei.
Lei era fatta per diventare regina del buio, come il suo idolo, Darkness Queen.
Ma un banale unicorno che preferisce l'anatomia all'amicizia non può ricavare niente dalla vita, o almeno lei n'era convinta.
Chiuse il cestino della merenda, che aveva adornato con adesivi ritraenti rose scarlatte, e si avviò verso la classe.
Beauty Mark continuava a saltellare intorno alla nuova arrivata, come se quella l'avesse attirata a sè con un vortice mistico.
Secret aveva un'espressione falsa, un sorriso forzato, come se Beauty Mark non le interessasse per niente, e si muoveva con una grazia ed una leggerezza inquietanti.
I pony si avviarono verso le rispettive classi.
Black Magic camminava lentamente, come al solito, canticchiando "Bullet" mentre raccattava l'attrezzatura di ginnastica.
<< Hey, darkettona, anche oggi morirai sul campo??>> la voce inconfondibile di uno dei suoi compagni fermò la cantilena sul suicidio.
Black Magic non lo guardò.
Lo colpì con una testata all'indietro. Non gli fece male, ma lo allontanò da lei.
Con la calma di un monaco buddista si allontanò dagli armadietti e si diresse in classe il più in fretta possibile.
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Il tragitto dalla scuola alla palestra era troppo breve secondo Black Magic.
Il pullman partiva, girava due curve ed era arrivato. Benzina sprecata per pochi metri di strada.
L'unicorna scese, andò verso gli spogliatoi di corsa, odiava il casino atroce che si formava quando tutti i maschi s'ammassavano per raggiungere il luogo dello svago.
Beauty Mark seguì Black Magic a ruota. Le stava incollata come una specie di organo esterno a forma di pony, una gemella siamese totalmente diversa.
<< Spazio. Vitale, Beauty Mark. Mai sentito parlare di ciò? >> chiese Black Magic, al solito scostante e seccata.
Beauty Mark ridacchiò. Le piaceva il lato da tutti definito "Odioso" di Black Magic.
La riteneva un modello da seguire.
La pony celeste picchiettò nuovamente la testa di Black Magic, dicendo "Pat Pat" ad ogni buffetto.
Black Magic tentò di ignorare ciò mascherando l'ira in una smorfia di puro dolore.
Le altre ragazze entrarono.
Tutte perfette, piene di pretendenti, che avevano avvolto Secret in una corrente super-popolare.
Ma forse era lei ad avere avvolto tutte in una corrente di mistero.
"Black Magic, questa te la devi scrivere" pensò la pony scura, abbozzando un sorrisetto maligno.
Beauty Mark si stava sistemando la chioma rosa fucsia allo specchio.
Ironico fatto da un pony che come Cutie Mark ha uno specchio.
Black Magic si fece una coda bassa, legata da un nastro nero, e cominciò a riflettere sulla scusa per non fare educazione fisica.
La storta alla caviglia l'aveva usata la settimana prima, optò quindi per un mal di testa martellante.
Mrs. Benley radunò la classe sulla linea bianca del campo della palestra.
Il fischietto argento che aveva sia al collo che come Cutie Mark faceva sempre ridacchiare qualcuno.
<< Molto bene, m'è giunta voce del fatto che ci sia una ragazza nuova. >> disse con la solita voce altissima.
Secret si fece avanti, mostrando la sua indole timida alla professoressa, che la torchiò con numerose domande.
<< Mai fatto sport? >>
Secret farfugliò qualcosa.
<< Ginnastica artistica...Una volta. Ero brava. >>
<< Ottimo. Spero che tutti possano allora prendere esempio da te, ma non mi piacciono le ragazze presuntuose. >>
Black Magic alzò gli occhi al cielo.
Mrs. Benley faceva sempre così, ti lodava e poi ti disilludeva.
<< Quindi, se dici di essere così brava, Signorina Muiriled, presumo che tu sappia fare un ponte all'indietro. Fallo. >> Benley era molto esigente.
<< Preferirei di no, signora. >> Secret abbassò la testa, spaventata.
<< Forse non sono stata chiara. Non eri brava in ginnastica artistica? Fai quel ponte, se non vuoi che ti metta un meno sul registro il primo giorno. >>
Secret deglutì a fatica.
Con un'elasticità disarmante si buttò all'indietro, e roteando su sè stessa assunse la forma di un perfetto ponte all'indietro.
Prima che chiunque potesse dire qualcosa, Black Magic iniziò a notare enormi cambiamenti fisici nella pony, deui quali stavolta se ne accorsero tutti.