[FanFiction] Verso l'incredibile

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[FanFiction] Verso l'incredibile

Messaggioda Worldy » 18/04/2014, 18:40

dopo tutte le mie fanfiction... eccovi questa!
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Trama: Blossom, una pegasus pony adolescente, vive nel Crystal Empire durante il regno di King Sombra. Un giorno, il sovrano si impossessa del suo corpo e viene sottomessa dalle sue orribili scelte. Pensa che tutto sia finito, ma incontra quattro pony che le ridaranno la luce facendola sentire speciale.
I commenti vanno sotto sopiler! ^_^

Prologo
Prologo

Era una gelida notte d’inverno. Blossom guardava le stelle in cielo con aria meravigliata. Il suo sogno era quello di volare nel cielo, libera da ogni schiavitù, pregiudizio e ignoranza. Lei sapeva, però, che quel fantastico giorno sarebbe arrivato troppo tardi.
-Blossom, è ora di andare a dormire! Domani devi andare ai giochi sportivi d’Equestria!- disse sua madre dal piano inferiore della casetta.
-Sì, mamma! Ora spengo la candela, tranquilla!- rispose la pony chiudendo la finestra.
Si infilò sotto le coperte e, con un leggero soffio, spense il lume.
Il giorno seguente, la pony si svegliò all’alba. Si alzò dal letto di paglia e, spiegando le ali per sgranchirsele, si affacciò dalla finestra. Il cielo era rosa e azzurro ed il sole era tagliato a metà dall’orizzonte.
Blossom scese in cucina. Fece una veloce colazione e tornò in camera sua. Aprì le finestre da cui entravano alcuni petali rosa e bianchi. La pony sospirò.
–La primavera si avvicina…- disse prendendo degli scaldamuscoli.
Il vento le muoveva dolcemente il liscio crine giallo e verde chiaro.
Scese le scale.
Spalancò la porta d’ingresso e cercò di nascondere le sue ali con una sacca bianca contenente delle bottiglie d’acqua.
Blossom sapeva che avere le ali, non era una cosa molto gradita al Crystal Empire, ma non poteva nascondere una parte di sé.
Trotterellò per una stradina dalla terra friabile da cui sbucavano alcuni fiori.
Da lontano, Blossom vide un gruppo di pony riuniti davanti ad un’immensa arena.
Era lì che doveva gareggiare.
Mentre pose lo zoccolo a terra, un brivido le fece accapponare il suo manto bianco e il cuore cominciò a batterle forte.
Il respiro si fece affannoso.
Da lontano, vide un unicorno dal manto grigio e dai folti capelli neri: King Sombra.
Blossom indietreggiò di qualche passo.
Se il sovrano avesse partecipato alla gara, sarebbe stata la fine per lei.
L’avrebbe incatenata per lavorare nelle miniere.
Questa sarebbe stata una tragedia per Blossom e ciò solo perché era una pegasus pony.
Cercò di farsi coraggio e, con il cuore in gola, passo dopo passo, si avvicinò all’arena.
Il sovrano si era allontanato e, in quell’istante, Blossom spiccò il volo per raggiungere velocemente la meta.
Atterrò e si avviò verso la gara.
Improvvisamente, sulla groppa avvertì qualcosa di appuntito e freddo.
Si girò di scatto.
Davanti a lei, una guardia reale le puntava una spada affilata.
In quel momento, nell’aria si avvertiva molta tensione.
Il tempo scorreva più lentamente del dovuto.
Tra tutti i presenti di fronte all’arena, sbucò King Sombra.
Il sovrano, sorrise sotto i baffi e si avvicinò alla pony.
-Bene, bene, bene… chi abbiamo qui?! Una pony che svolazza tranquillamente!- disse minaccioso –Da quale regno vieni, sentiamo-
-I-io vengo da E-Equestria, signore-
-Da Equestria! Certo, è ovvio! Di pegasus pony ce ne sono solo là, in quello sporco impero costituito da pony che non valgono neppure una moneta d’argento! Di’ a Celestia e Luna che non potranno mai rubarmi il regno! MAI! E tu, come ti permetti di volare qui?-
Nel cuore di Blossom si accese un’impetuosa fiamma di rabbia e di odio.
Poi rispose –Non mi hanno mandata le due principesse in questo regno. Ci sono venuta io con mia madre spontaneamente-
King Sombra la fulminò con un’occhiata e poi disse –Visto che hai trasgredito una legge, da domani verrai punita-
La pony aprì le sue ali e spiccò il volo.
–Se domani ci sarò ancora!- disse sghignazzando allegramente.
Il corno del sovrano si illuminò di viola e di verde.
Con un raggio colpì il petto di Blossom.
La pony chiuse gli occhi.
Si ritrovò in un sogno, avvolta da una nube nera da cui si differenziavano solo due occhi rossi come il fuoco con l’iride verde smeraldo.
Blossom scosse velocemente le ali per far allontanare quella nube, ma quest’ultima non si muoveva nemmeno di pochi millimetri.
Poi, quell’inquietante nuvola nera, si strinse attorno alla pony che scalciava per liberarsi dalla presa.
La nube penetrò nel corpo di Blossom.
La pony cadde a terra e cominciò a sudare freddo.
Il suo occhio destro era diventato rosso e la sue ali erano diventate nere come la notte.
Blossom gridava e cercava di sbattere le ali, ma esse rimanevano ferme.
-KING SOMBRA! ESCI DAL MIO CORPO! SUBITO!- urlò la pony accennando un pianto.
Pian piano, tutto il suo manto da bianco si fece grigio scuro.
I suoi capelli diventarono più spenti e i suoi occhi rossi come la punta delle ali.
-NOOOOO!- gridò Blossom battendo uno zoccolo a terra.
Dopo qualche secondo, riaprì gli occhi.
Si trovava davanti all’arena del Crystal Empire stesa sul suolo pietroso.
Tantissimi pony la fissavano e, quando videro che aprì gli occhi, la aiutarono ad alzarsi.
-Tutto bene?- chiese una giumenta.
-S-sì. Tutto a posto- rispose Blossom strofinandosi la testa con lo zoccolo.
La pony si tolse la terra dal fianco e dal resto del corpo.
Nel momento in cui passò lo zoccolo vicino alla criniera, vide una cicatrice sul petto, proprio davanti al cuore.
La guardò con sospetto e poi tra sé e sé disse –Sombra… sei davvero qui dentro…nel mio animo… che ora è diventato grigio a causa tua. Ti odio! Ti ODIO!-
Spiegò le ali.
Voleva spiccare il volo, ma non ci riusciva; quello che era successo le era bastato per non commettere più lo stesso errore.
Guardò l’arena, ma si rifiutò di partecipare alla gara che da sempre sognava.
Corse verso casa sua, zoppicando in alcuni tratti.
Aprì la porta d’ingresso.
Salì le scale.
Andò in camera sua e si sdraiò sul letto di paglia sospirando.
Una lacrima le solcò il muso cadendo sul pavimento di legno chiaro.
Il sole face brillare la goccia d’acqua donandole i colori dell’arcobaleno.
Blossom chiuse gli occhi e si addormentò.
Improvvisamente, un rumore la fece balzare dal letto facendola cadere.
Pose uno zoccolo sul comodino per alzarsi e, da quella posizione, guardò fuori dalla finestra.
Si intravedevano solo alcune nuvole bianche e un fievole raggio di sole.
Ci fu un secondo rumore seguito da una forte scossa di terremoto.
Dalla porta della camera, comparve la madre della pony che, pallida e con gli occhi terrorizzati, disse tremolante –Blossom! Luna e Celestia vogliono distruggere il nostro regno! Vogliono liberarci dalla schiavitù di King Sombra!-
La giovane pony era incredula. Lei sapeva che il sovrano non era più presente nel regno, ma non poteva dirlo a sua madre: le avrebbe creato molto dolore.
Così, fece un sorrisino e poi si rintanò sotto il letto per evitare degli attacchi da parte delle due principesse.


Il capitolo 1 uscirà a breve! ^_^
Capitolo 1-Troppe paure
Capitolo 1- Troppe paure

Dall’esterno, si sentivano le urla di alcuni pony che scappavano verso ovest.
La madre di Blossom cercava di rassicurare la figlia che tremava sotto il letto.
-Tranquilla, tesoro! Vedrai che Luna e Celestia vinceranno! Così noi saremo salvi!-
-Di questo sono più che sicura- rispose la pony.
Le urla si facevano sempre più forti fino a diventare un vero e proprio incubo per chi le ascoltava.
Rimbombavano in ogni angolo, in ogni minuscolo spazio fino a chiudersi in dolorosi pianti di disperazione.
C’era chi aveva perso un proprio caro, o chi era morto moralmente.
Improvvisamente, Blossom avvertì una specie di scossa nel petto.
I suoi occhi si colorarono di un rosso intenso da cui partivano delle scie trasparenti di viola e di verde. Sentì l’impulso di lottare contro le due principesse.
-Sombra, non ti azzardare a far quel che pensi!- disse Blossom a bassa voce.
Sua madre la guardò dubbiosamente e poi le disse –Figliola, con chi parli?-
Ormai le dolci parole materne, arrivarono ad un cuore di pietra, nero come la notte: quello del sovrano.
Sombra rispose con un sorriso spietato –Tu, inchinati a me! Io sono il sovrano per eccellenza!-
-Ma cosa stai dicendo?!-
-Io sono King Sombra! Tua figlia ti spiegherà tutto quando si sarà risvegliata dal suo sonno! Poverina, ora sono io ad aver preso il sopravvento di questo corpo!-
La madre della pegasus pony s’irrigidì e, indietreggiando, galoppò via dalla camera della figlia.
King Sombra, nel corpo di Blossom, aprì la finestra, distese le ali e spiccò il volo verso le due principesse.
Si avvicinò alla principessa della notte e la colpì alla sua ala blu.
Luna cadde, distesa sul suolo stepposo.
Celestia, dopo essersi accorta di ciò, volò verso Blossom e disse –Cosa fai?-
-Celestia, Celestia… non cambierai mai! Ma non mi riconosci?-
La principessa la guardò stranita e poi disse –Scusa? E chi saresti? Non ti ho mai vista prima-
-Lei non l’hai mai vista, ma tu hai già visto me!-
Celestia cominciò ad avere le idee troppo confuse.
Non riusciva a comprendere le sue parole.
Non dando troppa importanza alle dicerie, atterrò verso sua sorella, facendole un incantesimo in grado di guarirla.
Il sovrano face un ghigno e si avvicinò alle due sorelle.
Celestia distese le sue candide ali bianche in protezione di Luna. Poi, guardò attentamente gli occhi della pegasus pony: rossi e verdi. Improvvisamente, capì tutto.
-Sombra! Lascia subito il corpo di quella povera pony! Te lo ordino!- urlò la principessa del giorno.
Il re fece qualche passo avanti.
Celestia diede un veloce sguardo alla sorella e poi concentrò nuovamente la sua occhiata al sovrano, ma era sparito nel nulla.
La principessa cominciò ad aver paura: voleva proteggere la sua sorellina a costo della sua stessa vita, ma proprio per questo motivo era angosciata.
Celestia sudò freddo in quei pochi minuti di panico.
D’un tratto, avvertì una folata di vento vicino a lei.
Si girò di colpo verso Luna: era sparita pure lei.
La principessa spiccò il volo.
Sapeva che in aria sarebbe stata più sicura.
Percepì una seconda folata di vento vicino alla sua guancia.
Dopo un suo acuto urlo, chiuse gli occhi e cadde a terra.
Nel momento in cui li riaprì, si ritrovò in un posto buio, pieno di luci rossastre che si muovevano in modo simile alle onde del mare.
Si alzò da terra.
Il suolo era freddo e liscio.
Avanzò molto lentamente guardandosi più volte attorno in modo sospettoso.
Qualche lacrima le solcò il muso.
Aveva perso la sua amata sorellina e questo non se lo poteva perdonare.
Improvvisamente, una nube nera la avvolse.
Celestia usò un incantesimo per allontanare la nube, ma non ce la fece.
Cominciò a battere gli zoccoli per terra e a muovere velocemente le ali.
Oltre la nube, vide una sagoma color blu scuro avvicinarsi a lei.
Alla principessa comparve un piccolo sorriso sulla bocca e disse timidamente –Luna?!-
La sagoma non disse nulla, ma continuò ad avanzare verso la principessa.
La nube si distanziò.
Celestia trottò verso quella figura scura e ripeté più volte il nome della sorella, ma non ebbe alcuna risposta.
Dopo pochi secondi, si ritrovò faccia a faccia con quella figura misteriosa.
Celestia azzardò nuovamente il nome della principessa della notte.
Quella sagoma le si tuffò addosso dissolvendosi.
Celestia lanciò un grido spaventata.
Il cuore le batteva fortissimo e gli zoccoli tremavano come foglie al vento.
Aprì gli occhi e vide la luce del suo amato sole.
Si alzò e si accorse che era tornata nel Crystal Empire.
Poi, una voce la chiamò –Celestia, visto? Pensavi che io non fossi in grado di proteggere il mio regno? Beh, ti sbagliavi di grosso!-
La principessa vide di nuovo quella pegasus pony dal manto bianco.
Gli occhi di Celestia gridavano pietà, ma Sombra non provava tenerezza per nessuno.
-Ridammi mia sorella Luna! Dov’è?- disse la principessa.
-Lei è mia schiava per il momento. Però, ti offro una proposta: se tu mi cedi il tuo regno, riavrai tua sorella. Ci stai?-
Celestia non seppe cosa fare: voleva sua sorella la suo fianco, ma non avrebbe mai dato il suo regno ad un traditore.
Tra i due, ci furono pochi attimi di silenzio in contrasto con le urla dei cittadini spaventati.
-Va bene, il mio regno sarà tuo da domani… prima, però, fammi vedere Luna!-
Sombra le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono verso il castello.
Il sovrano aprì il portone di zaffiro.
Mise uno zoccolo dopo l’altro su un lungo tappeto rosso che terminava con una porta di acciaio.
Il sovrano spalancò anche quella.
Da essa, partiva una lunghissima scalinata illuminata da alcune fiaccole poste sul muro di pietra.
-Se non vuoi farle tutto, si può volare- disse Sombra.
Celestia annuì.
Spiccarono il volo e giunsero in una stanza piena di celle per i prigionieri.
In una di quelle, Luna stava piangendo lacrime amare.
La principessa del giorno, galoppò verso di lei.
Sua sorella, si accorse della sua presenza e allungò uno zoccolo dalle sbarre per abbracciare Celestia.
Sombra prese una chiave da sopra una roccia e con essa aprì la cella della principessa.
La due sorelle piansero di gioia nel rivedersi.
Il re ordinò a loro di uscire immediatamente dal suo castello e così fecero.
Dopo un po’, Luna chiese alla sorella –Ma… liberarmi è stato così facile?-
Celestia doveva dirle la verità, ma sarebbe stato doloroso per la sorellina. –Luna, la mia scelta è stata solo per il tuo bene e quindi rimarrai delusa dal prestito che ho dovuto fare con Sombra per poterti riabbracciare-
Luna pensò subito al peggio e assunse un’espressione grigia.
-Ecco, ho dovuto cedere il nostro regno al nostro nemico…-
-Cosa? Ma sei impazzita? E che fine faremo noi? Ci hai pensato?-
-Ho agitò solo per il tuo bene-
-Ma così nessuna di noi starà bene!-
-Sì, hai ragione, ma staremo sempre insieme, almeno!-
Luna fece un sorrisino e poi spiccò il volo affiancata dalla sorella maggiore.
Intanto, Sombra aveva lasciato libero l’animo di Blossom che tornò la padrona del suo corpo.
La pegasus pony, però, non sopportò tutta la paura e gli altri sentimenti negativi che aveva sofferto e cadde a terra, svenuta.

Capitolo 2- Che bel Natale!
Capitolo 2- Che bel Natale!

Al suo risveglio, sentì alcune voci confuse vicino a lei.
Sgranò bene gli occhi.
Davanti a lei, c’erano due pony: uno dalla criniera e dalla coda azzurrina e blu oltremare con il manto grigio chiaro e una dal manto azzurro a dalla criniera e coda giallo grano.
Entrambi avevano dei profondi occhi gialli.
-Hai preso una bella botta alla testa dopo la caduta! Ti senti bene?- disse la pony tendendole uno zoccolo.
-Effettivamente, ho male un po’ dappertutto…- rispose Blossom afferrandole lo zoccolo per alzarsi da terra.
-Passerà, tranquilla! Noi facciamo anche di peggio perchè…. Non fa niente…. Che sbadata, non ci siamo presentati! Io mi chiamo Hydra e lui è Blue Metal!-
-Piacere di conoscervi! Io mi chiamo Blossom!-
I due pony cominciarono a parlare tra loro a bassa voce.
La pegasus pony cercò di ascoltare le loro parole, senza buoni tentativi.
Il cielo cominciò a diventare blu e a riempirsi di stelle che donavano un’incantevole luce candida.
-Vuoi che ti accompagniamo a casa tua?- disse Blue Metal.
-Se per voi non è un disturbo, volentieri!-
I tre pony si incamminarono verso una casetta di legno con il tetto di paglia.
Lungo il tragitto, parlarono amichevolmente.
Il fioco bagliore della luna li guidava nell’oscurità della notte.
I lampioni del Crystal Empire erano ancora spenti.
-Blossom, tu… insomma, hai un talento?- chiese il pony dal manto grigio.
La pegasus pony, imbarazzata, rispose –Pur avendo 13 anni, non ho ancora un talento speciale… il mio cutie mark tarda ad arrivare… ma me la cavo con le piante! Ho lo zoccolo verde!-
Blue Metal sorrise.
Dopo qualche minuto, si ritrovarono davanti all’abitazione.
Blossom salutò i suoi nuovi amici ed entrò in casa.
-Mamma! Mamma!- gridò la pony entusiasta –Finalmente c’è qualcuno come me!-
Suo madre, però, sembrava essere tutt’altro che allegra.
Aggrottò le ciglia e indicò ala figlia di sedersi sulla sedia, in cucina.
La pony si avvicinò alla madre e si sedette.
-Tu… tu sei una specie di Sombra reincarnato?- chiese la mamma.
-Sì, purtroppo sì…- disse Blossom tristemente –Ma ti posso spiegare tutto!-
-Avanti, spiega!-
-Ieri mattina, quando sono andata alla gara, non ce la facevo più a resistere alla tentazione di volare nel cielo blu, incorniciato dalle bianche nuvole e così mi sono lasciata prendere dal mio desiderio… proprio in quel momento, King Sombra mi ha vista e ha lanciato un incantesimo contro di me… non so spiegare come è entrato nel mio corpo, ma è successo…-
Sua madre la abbracciò e Blossom si lasciò cadere in un piccolo e breve pianto.
-Allora, se diventerai scorbutica, dovrò rivolgerti a te come “Sombra”!- disse la madre ridacchiando.
Blossom azzardò un sorriso.
-Cambiamo discorso. Troppi piagnistei non vanno bene per un bellissimo faccino paffutello come il tuo!-
-Mamma!- disse Blossom imbarazzata.
-Okay, okay… mi stavi dicendo prima…?-
-Ah, sì, ho conosciuto due pony molto simpatici! Si chiamano Hydra e Blue Metal! E credo siano miei coetanei…!-
-Benissimo! Sono felice per te, tesoro!-
Blossom sorrise. –Ora vado a dormire… sono letteralmente a pezzi…! ‘Notte mamma!-
-Buonanotte!-
La pegasus pony salì le scale ed entrò in camera sua.
Il lume era acceso e colorava la stanza di un bel arancione chiaro.
Blossom si infilò nel letto e spense la candela con un soffio.
La luna sorvegliava il suo sonno e le stelle lo addolcivano.
Il mattino seguente era Natale.
Blossom corse velocemente al piano inferiore della casetta e urlò ripetutamente –BUON NATALE!-
Sua mamma era in cucina a preparare una torta.
Sotto l’albero natalizio addobbato con festoni e palline colorate, c’erano tre pacchi.
Blossom aprì il più grande: era una collana blu con una chiave di violino.
Poi, aprì gli altri due: in uno c’era un libro d’avventura e nell’altro un cappello da cowboy con una corda.
-Mamma, nei regali ti sei superata!-
-Ma non te li ho fatti tutti io! Ti ho regalato solo la collana-
-Allora… gli altri due regali?-
-Uno te l’hanno fatto quei due simpatici pony. Sono arrivati oggi all’alba per dartelo e l’altro… non lo so… chi te l’avrà regalato…?!-
Dalla porta d’ingresso, entrò un pegasus pony dal manto bianco e dalla criniera nera.
-Si può entrare?- chiese il pony anche se sapeva già la risposta.
Blossom sbarrò gli occhi.
Non ci credeva.
Pensava fosse un sogno o un miraggio.
-Papà!- urlò la pony correndo verso suo padre.
I due si abbracciarono a lungo.
Blossom stringeva sempre di più il padre che difficilmente riusciva a respirare.
-Ma… sei già tornato dall’esercito?- chiese Blossom.
-In teoria, no… sono solo le ferie… anzi, ho obbligato il maggiore a lasciarmi venire qui per rivedervi!-
-Grazie, pa’!-
Blossom e suo padre si batterono lo zoccolo allegramente.
-Allora, si mangia!?- disse il pony entusiasta.
-Sarai il miglior papà del mondo, ma sei TROPPO goloso!- disse Blossom ridendo.
I tre pony si sedettero al tavolo e fecero un abbondante colazione: torte, dolci, latte, biscotti, panettone con crema pasticcera…
Dopo aver mangiato, Blossom pregò il padre di prendere la sua chitarra e di suonare una delle sue solite canzoni e così fece.
Le dolci note risuonavano in tutta la casa creando una dolce atmosfera.
Per Blossom, era il miglior giorno di sempre.

Capitolo 3- I 5 elementi
Capitolo 3- I 5 elementi

Nel castello d’Equestria, Luna e Celestia stavano pianificando una trappola per non cedere il loro regno a Sombra.
I loro cittadini erano in ansia.
Attendevano immobili, davanti al castello per una risposta.
Le due principesse pensarono a lungo.
Sapevano che Sombra non era un ingenuo e ciò rendeva le cose più difficili.
Dopo ore di attesa, i pony videro Celestia e Luna uscire dal castello con aria triste.
-Cittadini d’Equestria, mia sorella ed io siamo giunte ad una conclusione: lasceremo che King Sombra si impossessi del nostro regno. Non abbiamo altre alternative. Ci dispiace- disse Celestia chinando il capo.
I pony cominciarono a sussurrare fra loro.
Poi, guardarono le principesse con occhi minacciosi e tornarono nelle loro case.
Celestia e Luna rientrarono nel castello.
-Sorellona, non ti affliggere. Vedrai che con il passare del tempo lo accetteranno- disse Luna.
-Lo spero tanto. Sono consapevole, però, che quello che abbiamo deciso è duro da accettare- rispose la principessa del giorno.

Intanto, Blossom stava festeggiando il Natale con la sua famiglia.
Era entusiasta del ritorno di suo padre e non voleva sprecare tempo prezioso.
D’un tratto, ebbe una fitta al cuore.
Si rannicchiò per terra premendo il petto con lo zoccolo.
I suoi occhi tornarono rossi.
Aprì la porta di casa e uscì, diretta verso il regno d’Equestria.
I suoi genitori rimasero sbigottiti, in particolar modo il padre che non aveva mai visto la figlia reagire così.
Blossom spiccò il volo.
Il calore del sole contrastava il freddo inverno.
la pony, trasformata in Sombra, volò molto velocemente, lasciando al suo passaggio una nube grigia.
Da lontano, vide le montagne dalle cime innevate; al di là, c’era il regno che sarebbe diventato suo quella stessa mattina.
Oltrepassate le vette, c’era un fitto bosco: l’Evefree Forest.
Sombra raggiunse velocemente il castello delle sorelle.
Atterrò e si guardò con sospetto intorno.
Dal portone d’ingresso, vide uscire le due principesse.
-Allora hai deciso, Celestia! Benissimo!- esclamò il sovrano ridendo sotto i baffi.
-Sì, come mi avevi detto tu: Luna in cambio del mio regno. Giusto? Bene… sono una di parola io- rispose la principessa.
Sombra le si avvicinò e disse –Non voglio ottenere un regno senza combattere; che sovrano sarei altrimenti-
Celestia e Luna cominciarono ad innervosirsi.
La prima fece un incantesimo contro il re che lo evitò.
-Tutto qui quello che sai fare? Devi impegnarti di più- disse il re istigando la principessa del giorno.
Quest’ultima spiccò il volo e fece una serie di magie dall’alto.
Il sovrano si alzò pure lui in volo e schivò tutti gli incantesimi. Poi, si avvicinò a lei e, con uno zoccolo anteriore, diede una botta sulla guancia della principessa che cadde a terra.
Luna guardò la scena incapace di agire in difesa della sorella.
Era impietrita.
Sombra atterrò vicino a Celestia.
Stava per calpestarle il collo, quando Luna gridò –BASTA!-
La principessa della notte fece un potente incantesimo che trasformò Sombra in un cristallo nero.
Così facendo, però, aveva intrappolato anche la povera Blossom.
Luna rimase immobile per qualche secondo.
Poi, alzò il muso.
Sua sorella era distesa a terra, con una guancia ferita e, accanto, c’era un cristallo gigante da cui si poteva vedere il corpo della pegasus pony. Luna si avvicinò ad esso.
Passò il suo zoccolo lungo la parete del cristallo, ruvida e liscia nello stesso tempo.
Poi, disse con le lacrime agli occhi –Sombra, perché mi hai costretta a far questa atrocità… perché…-
Celestia aprì lentamente gli occhi e disse con un fil di voce –Brava Luna… brava… hai protetto Equestria…-
Luna si girò verso la sorella e poi le distolse lo sguardo.
Lei sorrideva solo con la bocca. Il cuore piangeva.
Celestia si alzò e, zoppicando, accarezzò la sorella –Hai fatto la cosa giusta, tranquilla-
Luna fece un sorrisino e poi, insieme alla principessa del giorno, entrò nel castello.

Intanto, Hydra e Blue Metal galopparono verso una grotta dove c’erano altri due pony: Cold Flame e Rock.
-Che è successo, Cold?- disse Blue Metal davanti alla grotta.
-Venite a vedere- rispose il pony preoccupato.
Davanti a lui, c’erano cinque sfere: una azzurrina per l’acqua, una rossa per il fuoco, una gialla per la terra, una grigia per il metallo e un’altra nera.
-Ma… ma… quella per il legno è diventata… nera! Deve essere verde! VERDE!- disse Hydra mettendosi le mani fra la criniera.
-Ora i cinque elementi sono inutilizzabili… almeno fino a quando la sfera per il legno torni ad essere verde…- disse Rock.
-Prima, però, dobbiamo trovare il pony che ha un innato talento per le piante…- disse Cold Flame.
Blue Metal e Hydra si guardarono a vicenda e poi esclamarono –BLOSSOM! BLOSSOM!-
-Chi è Blossom?- chiese Rock.
-Lei è una pony che abbiamo incontrato qualche giorno fa. Aveva detto che aveva lo zoccolo verde! Forse è lei la prescelta!- disse Hydra.
Tutti e quattro i pony fecero un grande sorriso.
Poi, tornarono nelle loro case portandosi con sé le loro sfere, tranne quella del legno che rimase nella grotta.

I genitori della pegasus pony cominciarono a preoccuparsi. Era notte inoltrata e lei non era ancora tornata a casa.
Non sapevano che lei era diventata un cristallo nero.
E mai lo avrebbero scoperto.

Capitolo 4- Gli elementi dell'armonia e gli elementi della natura
Capitolo 4- Gli elementi dell’armonia e gli elementi della natura

La luna cominciava a mostrare ai pony la sua bellezza.
Le nuvole la incorniciavano.
Princess Celestia era nella sua stanza e portava ancora le cicatrici dello scontro con Sombra.
Princess Luna, invece, soffriva in silenzio. Le sue lacrime cristalline brillavano al chiarore della luna.
D’un tratto, Celestia udì un urlo.
La principessa del giorno sobbalzò e, zoppicando, salì le scale verso la stanza della sua sorellina.
Gli scalini emettevano un leggero cigolio ad ogni passo della sovrana. Gli scricchiolii si facevano sempre più forti, sempre più lunghi.
Celestia, salite le scale, aprì la porta della stanza di Princess Luna.
La camera era fredda e buia, governata da un lugubre silenzio.
La principessa del giorno fece qualche passo in avanti.
Il cuore le batteva forte nel petto.
Illuminò il corno per permettere alla luce di sovrastare l’ansia e le tenebre.
Una figura nera era seduta all’angolo della stanza.
Celestia si avvicinò lentamente ad essa.
Ad ogni suo passo, la paura prendeva possesso del suo corpo.
La sagoma scura si voltò di scatto verso la sovrana facendola rabbrividire.
-L-Luna?- azzardò Celestia tremando.
La figura si alzò da terra e galoppò verso la principessa del giorno.
Con un balzo, le si gettò contro, ma subito scomparve nel nulla.
Celestia rimase impietrita.
-CELESTIA! CELESTIA!-
La sovrana, al suo nome, si girò di scatto e vide sua sorella. Zoppicava ed era graffiata sulle gambe e sul muso.
La sovrana corse verso la sorellina e l’abbracciò.
Il corpo di Luna era gelido, freddo come il sospiro di chi ha sperimentato la vera paura.
-Lunetta, che ti è successo?- chiese Celestia.
-N-Niente… tranquilla…- rispose freddamente Luna.
-Questa non me la bevo proprio! Che è successo per ridurti così?-
-Quel cristallo nero… Sombra… la pony… AIUTO CELESTIA! AIUTAMI TU!-
La principessa del giorno cercò di calmare sua sorella, ma, d’un tratto, la finestra si spalancò ed un vento fortissimo entrò nella stanza.
-Bene, bene, bene… Luna… ti devo ancora finire!- irruppe Blossom dalla finestra della stanza.
Luna cominciò a dare dei piccoli colpi alla sorella.
Blossom avanzò verso la sovrana della notte e, con un ghigno, la fece svenire.
-Questa sarebbe Princess Luna?! La principessa della notte?! Sembra più un topolino cha scappa da un gatto!- aggiunse Blossom guardando per un istante Celestia.
Quest’ultima, si mise davanti alla sorella per proteggerla e urlò –SOMBRA! NON PROVARE A TOCCARLA O MORIRAI!-
-Tecnicamente, l’ho già fatta fuori prima mentre tu pensavi alle tue ferite sul collo!-
Celestia digrignò denti.
-Sai, il suo amore per me la rende cieca! Tutto a mio vantaggio! Ora sono anche padrone della notte!- disse Blossom ridendo.
-SOMBRA! ESCI SUBITO DAL CORPO DI QUELLA POVERA PONY E COMBATTI SE NE HAI IL CORAGGIO!-
-Non ci penso nemmeno… mi trovo bene in questo corpo… così passo inosservato!-
Celestia avanzò verso Blossom.
-Solo ora che ho fatto male alla tua sorellina vuoi uccidermi? Coraggio, è da mille anni che esisto e solo ora vuoi porre fine alla mia vita? Mi sembra troppo tardi- disse Blossom guardando la sovrana.
Celestia digrignò ancora i denti. Lanciò un potente raggio di luce verso la pony che lo schivò agilmente.
Celestia provò con un secondo attacco che fu bloccato da Blossom senza difficoltà.
-SOMBRA, ESCI DA QUEL CORPO!- urlò la sovrana.
-Ora ho capito perché vuoi che io perda il possesso di questo corpo: non vuoi essere colpevole di un omicidio di un tuo cittadino. È così?-
La principessa restò in silenzio chinando il capo.
-Dal tuo comportamento, mi fai capire che ho ragione- disse Blossom.
Celestia diede uno schiaffo sulla guancia della pony.
Blossom indietreggiò toccandosi il muso.
In quei pochi secondi, la principessa fece un terzo incantesimo mirando la ferita sul petto della pegasus pony.
-SEI FINITO!- urlò Celestia.
Le due pony furono avvolte da una nube grigia molto densa.
Celestia respirava affannosamente per il potente incantesimo realizzato.
Princess Luna si rialzò dal pavimento guardando la sorella.
-Tia!- sussurrò la principessa della notte.
Celestia si voltò verso di lei con un grande sorriso sulle labbra.
-Celestia… n-non mi hai ancora sconfitto… tu non puoi b-battermi…- disse Blossom sbucando dalla nube.
Celestia fulminò la pony con un’occhiata facendola rabbrividire.
-Ormai hai perso pure la ragione, Sombra…. Ti credevo più maturo… ma mi sbagliavo… sei solo un illuso! ILLUSO!- disse Celestia minacciosamente alla pony.
Blossom digrignò i denti. Poi, distese le sue candide ali bianche.
Celestia si avvicinò a lei.
Blossom chinò il capo. Alcune lacrime nere come il carbone le scesero dai suoi profondi occhi gialli.
Blossom fu improvvisamente avvolta da un fascio di luce viola e verde.
La sovrana del giorno socchiuse gli occhi per via del bagliore accecante.
L’ombra della pegasus pony si trasformò in un unicorno dal manto grigio e dal crine nero, King Sombra.
La ferita sul petto di Blossom scomparve magicamente.
-Ecco… contenta? Ora sono di nuovo me stesso… questa pony è salva…- disse il sovrano rassegnato.
Blossom scosse la testa. Vide Sombra, Celestia e Luna per pochi secondi e poi cadde a terra, perdendo i sensi.


Blue Metal, passando per una stradina vicino casa sua, vide una strana luce provenire dal castello delle due principesse e, allarmatosi, galoppò verso il portone d’ingresso.
Dopo aver bussato più volte, ma senza aver ricevuto nessuna risposta, diede un potente calcio alla porta che si aprì di colpo.
Salì le scale velocemente ed entrò nella stanza di Princess Luna.
Celestia, sua sorella e Sombra si voltarono di scatto verso di lui, mettendolo in imbarazzo.
Blue Metal si scusò e, mentre stava per chiudere la porta, vide il corpo di Blossom coricato sul pavimento.
-Cosa le avete fatto?!- disse Blue avvicinandosi all’amica.
-Noi? Semmai questo spregevole sovrano!- disse Celestia ringhiando contro Sombra.
Blue sventolò lo zoccolo davanti a Blossom per farle un po’ d’aria.
Celestia si avvicinò al pony.
-In realtà, sono colpevole pure io… le ho scagliato contro un potente incantesimo… ma solo perché Sombra aveva preso possesso del suo corpo!- si difese la sovrana del giorno.
-Cosa?!- disse Blue perplesso.
Sombra si avvicinò ai due e spiegò –Sì, avevo preso il controllo del suo corpo... mi spiace tanto…-
Davanti a Sombra apparvero delle lastre di metallo.
-Non ti azzardare mai più a fare una roba simile!- disse il pony illuminando il suo zoccolo destro –Vale anche per voi, Celestia! Sono già furioso con voi per quella vecchia faccenda…-
Celestia disse –Devi capire, però, che gli elementi dell’armonia sono migliori dei vostri e…-
-E cosa? Gli elementi dell’armonia sono falsi! Ognuno di noi può essere leale, gentile, dolce, avere poteri magici e quant’altro… perché solo sei pony devono simboleggiare queste “virtù”?-
-Blue, devi capire che loro saranno le nuove principesse d’Equestria…-
-Loro? Principesse? Ma se non hanno nulla di regale… sono sei pony che si ficcano sempre nei guai… e, anche se si aiutano a vicenda, quella che prende sempre prima posizione è quella Twilight… quindi, che amicizia sarebbe questa?!-
-Saranno incoronate principesse, punto e basta. Non devi discutere, non ne hai il diritto-
-Ora bisogna avere pure una licenza per obbiettare? Celestia, siete caduta proprio in basso…- concluse Blue dandole le spalle.

Buone lettura! ^_^ ^_^
Ultima modifica di Worldy il 14/05/2014, 20:13, modificato 8 volte in totale.
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Clessidrus » 18/04/2014, 18:55

Mamma mia l'inizio è molto toccante, brava. Guarda non vedo l'ora di leggere il seguito.

Verso "L'incredibile" e oltre
Ultima modifica di Clessidrus il 18/04/2014, 23:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Haytham » 18/04/2014, 23:33

Quoto Clessidrus.
Inizio molto toccante e questa trama mi piace un sacco!
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Worldy » 19/04/2014, 17:32

Clessidrus ha scritto:Mamma mia l'inizio è molto toccante, brava. Guarda non vedo l'ora di leggere il seguito.

Verso "L'incredibile" e oltre

Haytham ha scritto:Quoto Clessidrus.
Inizio molto toccante e questa trama mi piace un sacco!

grazie mille ragazzi!!!!
oggi lavorerò sodo sul capitolo 1!! ho già un sacco di idee!!!
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Worldy » 20/04/2014, 17:55

Capitolo 1-Troppe paure
Capitolo 1- Troppe paure

Dall’esterno, si sentivano le urla di alcuni pony che scappavano verso ovest.
La madre di Blossom cercava di rassicurare la figlia che tremava sotto il letto.
-Tranquilla, tesoro! Vedrai che Luna e Celestia vinceranno! Così noi saremo salvi!-
-Di questo sono più che sicura- rispose la pony.
Le urla si facevano sempre più forti fino a diventare un vero e proprio incubo per chi le ascoltava.
Rimbombavano in ogni angolo, in ogni minuscolo spazio fino a chiudersi in dolorosi pianti di disperazione.
C’era chi aveva perso un proprio caro, o chi era morto moralmente.
Improvvisamente, Blossom avvertì una specie di scossa nel petto.
I suoi occhi si colorarono di un rosso intenso da cui partivano delle scie trasparenti di viola e di verde. Sentì l’impulso di lottare contro le due principesse.
-Sombra, non ti azzardare a far quel che pensi!- disse Blossom a bassa voce.
Sua madre la guardò dubbiosamente e poi le disse –Figliola, con chi parli?-
Ormai le dolci parole materne, arrivarono ad un cuore di pietra, nero come la notte: quello del sovrano.
Sombra rispose con un sorriso spietato –Tu, inchinati a me! Io sono il sovrano per eccellenza!-
-Ma cosa stai dicendo?!-
-Io sono King Sombra! Tua figlia ti spiegherà tutto quando si sarà risvegliata dal suo sonno! Poverina, ora sono io ad aver preso il sopravvento di questo corpo!-
La madre della pegasus pony s’irrigidì e, indietreggiando, galoppò via dalla camera della figlia.
King Sombra, nel corpo di Blossom, aprì la finestra, distese le ali e spiccò il volo verso le due principesse.
Si avvicinò alla principessa della notte e la colpì alla sua ala blu.
Luna cadde, distesa sul suolo stepposo.
Celestia, dopo essersi accorta di ciò, volò verso Blossom e disse –Cosa fai?-
-Celestia, Celestia… non cambierai mai! Ma non mi riconosci?-
La principessa la guardò stranita e poi disse –Scusa? E chi saresti? Non ti ho mai vista prima-
-Lei non l’hai mai vista, ma tu hai già visto me!-
Celestia cominciò ad avere le idee troppo confuse.
Non riusciva a comprendere le sue parole.
Non dando troppa importanza alle dicerie, atterrò verso sua sorella, facendole un incantesimo in grado di guarirla.
Il sovrano face un ghigno e si avvicinò alle due sorelle.
Celestia distese le sue candide ali bianche in protezione di Luna. Poi, guardò attentamente gli occhi della pegasus pony: rossi e verdi. Improvvisamente, capì tutto.
-Sombra! Lascia subito il corpo di quella povera pony! Te lo ordino!- urlò la principessa del giorno.
Il re fece qualche passo avanti.
Celestia diede un veloce sguardo alla sorella e poi concentrò nuovamente la sua occhiata al sovrano, ma era sparito nel nulla.
La principessa cominciò ad aver paura: voleva proteggere la sua sorellina a costo della sua stessa vita, ma proprio per questo motivo era angosciata.
Celestia sudò freddo in quei pochi minuti di panico.
D’un tratto, avvertì una folata di vento vicino a lei.
Si girò di colpo verso Luna: era sparita pure lei.
La principessa spiccò il volo.
Sapeva che in aria sarebbe stata più sicura.
Percepì una seconda folata di vento vicino alla sua guancia.
Dopo un suo acuto urlo, chiuse gli occhi e cadde a terra.
Nel momento in cui li riaprì, si ritrovò in un posto buio, pieno di luci rossastre che si muovevano in modo simile alle onde del mare.
Si alzò da terra.
Il suolo era freddo e liscio.
Avanzò molto lentamente guardandosi più volte attorno in modo sospettoso.
Qualche lacrima le solcò il muso.
Aveva perso la sua amata sorellina e questo non se lo poteva perdonare.
Improvvisamente, una nube nera la avvolse.
Celestia usò un incantesimo per allontanare la nube, ma non ce la fece.
Cominciò a battere gli zoccoli per terra e a muovere velocemente le ali.
Oltre la nube, vide una sagoma color blu scuro avvicinarsi a lei.
Alla principessa comparve un piccolo sorriso sulla bocca e disse timidamente –Luna?!-
La sagoma non disse nulla, ma continuò ad avanzare verso la principessa.
La nube si distanziò.
Celestia trottò verso quella figura scura e ripeté più volte il nome della sorella, ma non ebbe alcuna risposta.
Dopo pochi secondi, si ritrovò faccia a faccia con quella figura misteriosa.
Celestia azzardò nuovamente il nome della principessa della notte.
Quella sagoma le si tuffò addosso dissolvendosi.
Celestia lanciò un grido spaventata.
Il cuore le batteva fortissimo e gli zoccoli tremavano come foglie al vento.
Aprì gli occhi e vide la luce del suo amato sole.
Si alzò e si accorse che era tornata nel Crystal Empire.
Poi, una voce la chiamò –Celestia, visto? Pensavi che io non fossi in grado di proteggere il mio regno? Beh, ti sbagliavi di grosso!-
La principessa vide di nuovo quella pegasus pony dal manto bianco.
Gli occhi di Celestia gridavano pietà, ma Sombra non provava tenerezza per nessuno.
-Ridammi mia sorella Luna! Dov’è?- disse la principessa.
-Lei è mia schiava per il momento. Però, ti offro una proposta: se tu mi cedi il tuo regno, riavrai tua sorella. Ci stai?-
Celestia non seppe cosa fare: voleva sua sorella la suo fianco, ma non avrebbe mai dato il suo regno ad un traditore.
Tra i due, ci furono pochi attimi di silenzio in contrasto con le urla dei cittadini spaventati.
-Va bene, il mio regno sarà tuo da domani… prima, però, fammi vedere Luna!-
Sombra le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono verso il castello.
Il sovrano aprì il portone di zaffiro.
Mise uno zoccolo dopo l’altro su un lungo tappeto rosso che terminava con una porta di acciaio.
Il sovrano spalancò anche quella.
Da essa, partiva una lunghissima scalinata illuminata da alcune fiaccole poste sul muro di pietra.
-Se non vuoi farle tutto, si può volare- disse Sombra.
Celestia annuì.
Spiccarono il volo e giunsero in una stanza piena di celle per i prigionieri.
In una di quelle, Luna stava piangendo lacrime amare.
La principessa del giorno, galoppò verso di lei.
Sua sorella, si accorse della sua presenza e allungò uno zoccolo dalle sbarre per abbracciare Celestia.
Sombra prese una chiave da sopra una roccia e con essa aprì la cella della principessa.
La due sorelle piansero di gioia nel rivedersi.
Il re ordinò a loro di uscire immediatamente dal suo castello e così fecero.
Dopo un po’, Luna chiese alla sorella –Ma… liberarmi è stato così facile?-
Celestia doveva dirle la verità, ma sarebbe stato doloroso per la sorellina. –Luna, la mia scelta è stata solo per il tuo bene e quindi rimarrai delusa dal prestito che ho dovuto fare con Sombra per poterti riabbracciare-
Luna pensò subito al peggio e assunse un’espressione grigia.
-Ecco, ho dovuto cedere il nostro regno al nostro nemico…-
-Cosa? Ma sei impazzita? E che fine faremo noi? Ci hai pensato?-
-Ho agitò solo per il tuo bene-
-Ma così nessuna di noi starà bene!-
-Sì, hai ragione, ma staremo sempre insieme, almeno!-
Luna fece un sorrisino e poi spiccò il volo affiancata dalla sorella maggiore.
Intanto, Sombra aveva lasciato libero l’animo di Blossom che tornò la padrona del suo corpo.
La pegasus pony, però, non sopportò tutta la paura e gli altri sentimenti negativi che aveva sofferto e cadde a terra, svenuta.
Worldy
 
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Larissa Grifondoro » 20/04/2014, 18:34

world diamond 2001 ha scritto:Capitolo 1-Troppe paure
Capitolo 1- Troppe paure

Dall’esterno, si sentivano le urla di alcuni pony che scappavano verso ovest.
La madre di Blossom cercava di rassicurare la figlia che tremava sotto il letto.
-Tranquilla, tesoro! Vedrai che Luna e Celestia vinceranno! Così noi saremo salvi!-
-Di questo sono più che sicura- rispose la pony.
Le urla si facevano sempre più forti fino a diventare un vero e proprio incubo per chi le ascoltava.
Rimbombavano in ogni angolo, in ogni minuscolo spazio fino a chiudersi in dolorosi pianti di disperazione.
C’era chi aveva perso un proprio caro, o chi era morto moralmente.
Improvvisamente, Blossom avvertì una specie di scossa nel petto.
I suoi occhi si colorarono di un rosso intenso da cui partivano delle scie trasparenti di viola e di verde. Sentì l’impulso di lottare contro le due principesse.
-Sombra, non ti azzardare a far quel che pensi!- disse Blossom a bassa voce.
Sua madre la guardò dubbiosamente e poi le disse –Figliola, con chi parli?-
Ormai le dolci parole materne, arrivarono ad un cuore di pietra, nero come la notte: quello del sovrano.
Sombra rispose con un sorriso spietato –Tu, inchinati a me! Io sono il sovrano per eccellenza!-
-Ma cosa stai dicendo?!-
-Io sono King Sombra! Tua figlia ti spiegherà tutto quando si sarà risvegliata dal suo sonno! Poverina, ora sono io ad aver preso il sopravvento di questo corpo!-
La madre della pegasus pony s’irrigidì e, indietreggiando, galoppò via dalla camera della figlia.
King Sombra, nel corpo di Blossom, aprì la finestra, distese le ali e spiccò il volo verso le due principesse.
Si avvicinò alla principessa della notte e la colpì alla sua ala blu.
Luna cadde, distesa sul suolo stepposo.
Celestia, dopo essersi accorta di ciò, volò verso Blossom e disse –Cosa fai?-
-Celestia, Celestia… non cambierai mai! Ma non mi riconosci?-
La principessa la guardò stranita e poi disse –Scusa? E chi saresti? Non ti ho mai vista prima-
-Lei non l’hai mai vista, ma tu hai già visto me!-
Celestia cominciò ad avere le idee troppo confuse.
Non riusciva a comprendere le sue parole.
Non dando troppa importanza alle dicerie, atterrò verso sua sorella, facendole un incantesimo in grado di guarirla.
Il sovrano face un ghigno e si avvicinò alle due sorelle.
Celestia distese le sue candide ali bianche in protezione di Luna. Poi, guardò attentamente gli occhi della pegasus pony: rossi e verdi. Improvvisamente, capì tutto.
-Sombra! Lascia subito il corpo di quella povera pony! Te lo ordino!- urlò la principessa del giorno.
Il re fece qualche passo avanti.
Celestia diede un veloce sguardo alla sorella e poi concentrò nuovamente la sua occhiata al sovrano, ma era sparito nel nulla.
La principessa cominciò ad aver paura: voleva proteggere la sua sorellina a costo della sua stessa vita, ma proprio per questo motivo era angosciata.
Celestia sudò freddo in quei pochi minuti di panico.
D’un tratto, avvertì una folata di vento vicino a lei.
Si girò di colpo verso Luna: era sparita pure lei.
La principessa spiccò il volo.
Sapeva che in aria sarebbe stata più sicura.
Percepì una seconda folata di vento vicino alla sua guancia.
Dopo un suo acuto urlo, chiuse gli occhi e cadde a terra.
Nel momento in cui li riaprì, si ritrovò in un posto buio, pieno di luci rossastre che si muovevano in modo simile alle onde del mare.
Si alzò da terra.
Il suolo era freddo e liscio.
Avanzò molto lentamente guardandosi più volte attorno in modo sospettoso.
Qualche lacrima le solcò il muso.
Aveva perso la sua amata sorellina e questo non se lo poteva perdonare.
Improvvisamente, una nube nera la avvolse.
Celestia usò un incantesimo per allontanare la nube, ma non ce la fece.
Cominciò a battere gli zoccoli per terra e a muovere velocemente le ali.
Oltre la nube, vide una sagoma color blu scuro avvicinarsi a lei.
Alla principessa comparve un piccolo sorriso sulla bocca e disse timidamente –Luna?!-
La sagoma non disse nulla, ma continuò ad avanzare verso la principessa.
La nube si distanziò.
Celestia trottò verso quella figura scura e ripeté più volte il nome della sorella, ma non ebbe alcuna risposta.
Dopo pochi secondi, si ritrovò faccia a faccia con quella figura misteriosa.
Celestia azzardò nuovamente il nome della principessa della notte.
Quella sagoma le si tuffò addosso dissolvendosi.
Celestia lanciò un grido spaventata.
Il cuore le batteva fortissimo e gli zoccoli tremavano come foglie al vento.
Aprì gli occhi e vide la luce del suo amato sole.
Si alzò e si accorse che era tornata nel Crystal Empire.
Poi, una voce la chiamò –Celestia, visto? Pensavi che io non fossi in grado di proteggere il mio regno? Beh, ti sbagliavi di grosso!-
La principessa vide di nuovo quella pegasus pony dal manto bianco.
Gli occhi di Celestia gridavano pietà, ma Sombra non provava tenerezza per nessuno.
-Ridammi mia sorella Luna! Dov’è?- disse la principessa.
-Lei è mia schiava per il momento. Però, ti offro una proposta: se tu mi cedi il tuo regno, riavrai tua sorella. Ci stai?-
Celestia non seppe cosa fare: voleva sua sorella la suo fianco, ma non avrebbe mai dato il suo regno ad un traditore.
Tra i due, ci furono pochi attimi di silenzio in contrasto con le urla dei cittadini spaventati.
-Va bene, il mio regno sarà tuo da domani… prima, però, fammi vedere Luna!-
Sombra le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono verso il castello.
Il sovrano aprì il portone di zaffiro.
Mise uno zoccolo dopo l’altro su un lungo tappeto rosso che terminava con una porta di acciaio.
Il sovrano spalancò anche quella.
Da essa, partiva una lunghissima scalinata illuminata da alcune fiaccole poste sul muro di pietra.
-Se non vuoi farle tutto, si può volare- disse Sombra.
Celestia annuì.
Spiccarono il volo e giunsero in una stanza piena di celle per i prigionieri.
In una di quelle, Luna stava piangendo lacrime amare.
La principessa del giorno, galoppò verso di lei.
Sua sorella, si accorse della sua presenza e allungò uno zoccolo dalle sbarre per abbracciare Celestia.
Sombra prese una chiave da sopra una roccia e con essa aprì la cella della principessa.
La due sorelle piansero di gioia nel rivedersi.
Il re ordinò a loro di uscire immediatamente dal suo castello e così fecero.
Dopo un po’, Luna chiese alla sorella –Ma… liberarmi è stato così facile?-
Celestia doveva dirle la verità, ma sarebbe stato doloroso per la sorellina. –Luna, la mia scelta è stata solo per il tuo bene e quindi rimarrai delusa dal prestito che ho dovuto fare con Sombra per poterti riabbracciare-
Luna pensò subito al peggio e assunse un’espressione grigia.
-Ecco, ho dovuto cedere il nostro regno al nostro nemico…-
-Cosa? Ma sei impazzita? E che fine faremo noi? Ci hai pensato?-
-Ho agitò solo per il tuo bene-
-Ma così nessuna di noi starà bene!-
-Sì, hai ragione, ma staremo sempre insieme, almeno!-
Luna fece un sorrisino e poi spiccò il volo affiancata dalla sorella maggiore.
Intanto, Sombra aveva lasciato libero l’animo di Blossom che tornò la padrona del suo corpo.
La pegasus pony, però, non sopportò tutta la paura e gli altri sentimenti negativi che aveva sofferto e cadde a terra, svenuta.

OMG, questo capitolo mi è piaciuto da matti! :D :D
Mi piace molto il personaggio di Blossom, è davvero molto carina ;)
Meno male che Luna è stata liberata: è una scena davvero molto bella quella delle due sorelle che si riabbracciano! *_* *_*
E adesso sono davvero curiosa: cosa succederà a Blossom? :(

Complimenti, ooooooottimo inizio! :twilightclop:
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Re: [FanFiction] Verso l'icredibile

Messaggioda Worldy » 20/04/2014, 18:36

Larissa Grifondoro ha scritto:
world diamond 2001 ha scritto:Capitolo 1-Troppe paure
Capitolo 1- Troppe paure

Dall’esterno, si sentivano le urla di alcuni pony che scappavano verso ovest.
La madre di Blossom cercava di rassicurare la figlia che tremava sotto il letto.
-Tranquilla, tesoro! Vedrai che Luna e Celestia vinceranno! Così noi saremo salvi!-
-Di questo sono più che sicura- rispose la pony.
Le urla si facevano sempre più forti fino a diventare un vero e proprio incubo per chi le ascoltava.
Rimbombavano in ogni angolo, in ogni minuscolo spazio fino a chiudersi in dolorosi pianti di disperazione.
C’era chi aveva perso un proprio caro, o chi era morto moralmente.
Improvvisamente, Blossom avvertì una specie di scossa nel petto.
I suoi occhi si colorarono di un rosso intenso da cui partivano delle scie trasparenti di viola e di verde. Sentì l’impulso di lottare contro le due principesse.
-Sombra, non ti azzardare a far quel che pensi!- disse Blossom a bassa voce.
Sua madre la guardò dubbiosamente e poi le disse –Figliola, con chi parli?-
Ormai le dolci parole materne, arrivarono ad un cuore di pietra, nero come la notte: quello del sovrano.
Sombra rispose con un sorriso spietato –Tu, inchinati a me! Io sono il sovrano per eccellenza!-
-Ma cosa stai dicendo?!-
-Io sono King Sombra! Tua figlia ti spiegherà tutto quando si sarà risvegliata dal suo sonno! Poverina, ora sono io ad aver preso il sopravvento di questo corpo!-
La madre della pegasus pony s’irrigidì e, indietreggiando, galoppò via dalla camera della figlia.
King Sombra, nel corpo di Blossom, aprì la finestra, distese le ali e spiccò il volo verso le due principesse.
Si avvicinò alla principessa della notte e la colpì alla sua ala blu.
Luna cadde, distesa sul suolo stepposo.
Celestia, dopo essersi accorta di ciò, volò verso Blossom e disse –Cosa fai?-
-Celestia, Celestia… non cambierai mai! Ma non mi riconosci?-
La principessa la guardò stranita e poi disse –Scusa? E chi saresti? Non ti ho mai vista prima-
-Lei non l’hai mai vista, ma tu hai già visto me!-
Celestia cominciò ad avere le idee troppo confuse.
Non riusciva a comprendere le sue parole.
Non dando troppa importanza alle dicerie, atterrò verso sua sorella, facendole un incantesimo in grado di guarirla.
Il sovrano face un ghigno e si avvicinò alle due sorelle.
Celestia distese le sue candide ali bianche in protezione di Luna. Poi, guardò attentamente gli occhi della pegasus pony: rossi e verdi. Improvvisamente, capì tutto.
-Sombra! Lascia subito il corpo di quella povera pony! Te lo ordino!- urlò la principessa del giorno.
Il re fece qualche passo avanti.
Celestia diede un veloce sguardo alla sorella e poi concentrò nuovamente la sua occhiata al sovrano, ma era sparito nel nulla.
La principessa cominciò ad aver paura: voleva proteggere la sua sorellina a costo della sua stessa vita, ma proprio per questo motivo era angosciata.
Celestia sudò freddo in quei pochi minuti di panico.
D’un tratto, avvertì una folata di vento vicino a lei.
Si girò di colpo verso Luna: era sparita pure lei.
La principessa spiccò il volo.
Sapeva che in aria sarebbe stata più sicura.
Percepì una seconda folata di vento vicino alla sua guancia.
Dopo un suo acuto urlo, chiuse gli occhi e cadde a terra.
Nel momento in cui li riaprì, si ritrovò in un posto buio, pieno di luci rossastre che si muovevano in modo simile alle onde del mare.
Si alzò da terra.
Il suolo era freddo e liscio.
Avanzò molto lentamente guardandosi più volte attorno in modo sospettoso.
Qualche lacrima le solcò il muso.
Aveva perso la sua amata sorellina e questo non se lo poteva perdonare.
Improvvisamente, una nube nera la avvolse.
Celestia usò un incantesimo per allontanare la nube, ma non ce la fece.
Cominciò a battere gli zoccoli per terra e a muovere velocemente le ali.
Oltre la nube, vide una sagoma color blu scuro avvicinarsi a lei.
Alla principessa comparve un piccolo sorriso sulla bocca e disse timidamente –Luna?!-
La sagoma non disse nulla, ma continuò ad avanzare verso la principessa.
La nube si distanziò.
Celestia trottò verso quella figura scura e ripeté più volte il nome della sorella, ma non ebbe alcuna risposta.
Dopo pochi secondi, si ritrovò faccia a faccia con quella figura misteriosa.
Celestia azzardò nuovamente il nome della principessa della notte.
Quella sagoma le si tuffò addosso dissolvendosi.
Celestia lanciò un grido spaventata.
Il cuore le batteva fortissimo e gli zoccoli tremavano come foglie al vento.
Aprì gli occhi e vide la luce del suo amato sole.
Si alzò e si accorse che era tornata nel Crystal Empire.
Poi, una voce la chiamò –Celestia, visto? Pensavi che io non fossi in grado di proteggere il mio regno? Beh, ti sbagliavi di grosso!-
La principessa vide di nuovo quella pegasus pony dal manto bianco.
Gli occhi di Celestia gridavano pietà, ma Sombra non provava tenerezza per nessuno.
-Ridammi mia sorella Luna! Dov’è?- disse la principessa.
-Lei è mia schiava per il momento. Però, ti offro una proposta: se tu mi cedi il tuo regno, riavrai tua sorella. Ci stai?-
Celestia non seppe cosa fare: voleva sua sorella la suo fianco, ma non avrebbe mai dato il suo regno ad un traditore.
Tra i due, ci furono pochi attimi di silenzio in contrasto con le urla dei cittadini spaventati.
-Va bene, il mio regno sarà tuo da domani… prima, però, fammi vedere Luna!-
Sombra le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono verso il castello.
Il sovrano aprì il portone di zaffiro.
Mise uno zoccolo dopo l’altro su un lungo tappeto rosso che terminava con una porta di acciaio.
Il sovrano spalancò anche quella.
Da essa, partiva una lunghissima scalinata illuminata da alcune fiaccole poste sul muro di pietra.
-Se non vuoi farle tutto, si può volare- disse Sombra.
Celestia annuì.
Spiccarono il volo e giunsero in una stanza piena di celle per i prigionieri.
In una di quelle, Luna stava piangendo lacrime amare.
La principessa del giorno, galoppò verso di lei.
Sua sorella, si accorse della sua presenza e allungò uno zoccolo dalle sbarre per abbracciare Celestia.
Sombra prese una chiave da sopra una roccia e con essa aprì la cella della principessa.
La due sorelle piansero di gioia nel rivedersi.
Il re ordinò a loro di uscire immediatamente dal suo castello e così fecero.
Dopo un po’, Luna chiese alla sorella –Ma… liberarmi è stato così facile?-
Celestia doveva dirle la verità, ma sarebbe stato doloroso per la sorellina. –Luna, la mia scelta è stata solo per il tuo bene e quindi rimarrai delusa dal prestito che ho dovuto fare con Sombra per poterti riabbracciare-
Luna pensò subito al peggio e assunse un’espressione grigia.
-Ecco, ho dovuto cedere il nostro regno al nostro nemico…-
-Cosa? Ma sei impazzita? E che fine faremo noi? Ci hai pensato?-
-Ho agitò solo per il tuo bene-
-Ma così nessuna di noi starà bene!-
-Sì, hai ragione, ma staremo sempre insieme, almeno!-
Luna fece un sorrisino e poi spiccò il volo affiancata dalla sorella maggiore.
Intanto, Sombra aveva lasciato libero l’animo di Blossom che tornò la padrona del suo corpo.
La pegasus pony, però, non sopportò tutta la paura e gli altri sentimenti negativi che aveva sofferto e cadde a terra, svenuta.

OMG, questo capitolo mi è piaciuto da matti! :D :D
Mi piace molto il personaggio di Blossom, è davvero molto carina ;)
Meno male che Luna è stata liberata: è una scena davvero molto bella quella delle due sorelle che si riabbracciano! *_* *_*
E adesso sono davvero curiosa: cosa succederà a Blossom? :(

Complimenti, ooooooottimo inizio! :twilightclop:

Blossom è sana e salva! ha solo un po' male dopo la caduta! XD

grazie per il bellissimo commento!!!!! :D :D *_* *_*
Worldy
 
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Re: [FanFiction] Verso l'incredibile

Messaggioda Worldy » 20/04/2014, 19:24

Capitolo 2- Che bel Natale!
Capitolo 2- Che bel Natale!

Al suo risveglio, sentì alcune voci confuse vicino a lei.
Sgranò bene gli occhi.
Davanti a lei, c’erano due pony: uno dalla criniera e dalla coda azzurrina e blu oltremare con il manto grigio chiaro e una dal manto azzurro a dalla criniera e coda giallo grano.
Entrambi avevano dei profondi occhi gialli.
-Hai preso una bella botta alla testa dopo la caduta! Ti senti bene?- disse la pony tendendole uno zoccolo.
-Effettivamente, ho male un po’ dappertutto…- rispose Blossom afferrandole lo zoccolo per alzarsi da terra.
-Passerà, tranquilla! Noi facciamo anche di peggio perchè…. Non fa niente…. Che sbadata, non ci siamo presentati! Io mi chiamo Hydra e lui è Blue Metal!-
-Piacere di conoscervi! Io mi chiamo Blossom!-
I due pony cominciarono a parlare tra loro a bassa voce.
La pegasus pony cercò di ascoltare le loro parole, senza buoni tentativi.
Il cielo cominciò a diventare blu e a riempirsi di stelle che donavano un’incantevole luce candida.
-Vuoi che ti accompagniamo a casa tua?- disse Blue Metal.
-Se per voi non è un disturbo, volentieri!-
I tre pony si incamminarono verso una casetta di legno con il tetto di paglia.
Lungo il tragitto, parlarono amichevolmente.
Il fioco bagliore della luna li guidava nell’oscurità della notte.
I lampioni del Crystal Empire erano ancora spenti.
-Blossom, tu… insomma, hai un talento?- chiese il pony dal manto grigio.
La pegasus pony, imbarazzata, rispose –Pur avendo 13 anni, non ho ancora un talento speciale… il mio cutie mark tarda ad arrivare… ma me la cavo con le piante! Ho lo zoccolo verde!-
Blue Metal sorrise.
Dopo qualche minuto, si ritrovarono davanti all’abitazione.
Blossom salutò i suoi nuovi amici ed entrò in casa.
-Mamma! Mamma!- gridò la pony entusiasta –Finalmente c’è qualcuno come me!-
Suo madre, però, sembrava essere tutt’altro che allegra.
Aggrottò le ciglia e indicò ala figlia di sedersi sulla sedia, in cucina.
La pony si avvicinò alla madre e si sedette.
-Tu… tu sei una specie di Sombra reincarnato?- chiese la mamma.
-Sì, purtroppo sì…- disse Blossom tristemente –Ma ti posso spiegare tutto!-
-Avanti, spiega!-
-Ieri mattina, quando sono andata alla gara, non ce la facevo più a resistere alla tentazione di volare nel cielo blu, incorniciato dalle bianche nuvole e così mi sono lasciata prendere dal mio desiderio… proprio in quel momento, King Sombra mi ha vista e ha lanciato un incantesimo contro di me… non so spiegare come è entrato nel mio corpo, ma è successo…-
Sua madre la abbracciò e Blossom si lasciò cadere in un piccolo e breve pianto.
-Allora, se diventerai scorbutica, dovrò rivolgerti a te come “Sombra”!- disse la madre ridacchiando.
Blossom azzardò un sorriso.
-Cambiamo discorso. Troppi piagnistei non vanno bene per un bellissimo faccino paffutello come il tuo!-
-Mamma!- disse Blossom imbarazzata.
-Okay, okay… mi stavi dicendo prima…?-
-Ah, sì, ho conosciuto due pony molto simpatici! Si chiamano Hydra e Blue Metal! E credo siano miei coetanei…!-
-Benissimo! Sono felice per te, tesoro!-
Blossom sorrise. –Ora vado a dormire… sono letteralmente a pezzi…! ‘Notte mamma!-
-Buonanotte!-
La pegasus pony salì le scale ed entrò in camera sua.
Il lume era acceso e colorava la stanza di un bel arancione chiaro.
Blossom si infilò nel letto e spense la candela con un soffio.
La luna sorvegliava il suo sonno e le stelle lo addolcivano.
Il mattino seguente era Natale.
Blossom corse velocemente al piano inferiore della casetta e urlò ripetutamente –BUON NATALE!-
Sua mamma era in cucina a preparare una torta.
Sotto l’albero natalizio addobbato con festoni e palline colorate, c’erano tre pacchi.
Blossom aprì il più grande: era una collana blu con una chiave di violino.
Poi, aprì gli altri due: in uno c’era un libro d’avventura e nell’altro un cappello da cowboy con una corda.
-Mamma, nei regali ti sei superata!-
-Ma non te li ho fatti tutti io! Ti ho regalato solo la collana-
-Allora… gli altri due regali?-
-Uno te l’hanno fatto quei due simpatici pony. Sono arrivati oggi all’alba per dartelo e l’altro… non lo so… chi te l’avrà regalato…?!-
Dalla porta d’ingresso, entrò un pegasus pony dal manto bianco e dalla criniera nera.
-Si può entrare?- chiese il pony anche se sapeva già la risposta.
Blossom sbarrò gli occhi.
Non ci credeva.
Pensava fosse un sogno o un miraggio.
-Papà!- urlò la pony correndo verso suo padre.
I due si abbracciarono a lungo.
Blossom stringeva sempre di più il padre che difficilmente riusciva a respirare.
-Ma… sei già tornato dall’esercito?- chiese Blossom.
-In teoria, no… sono solo le ferie… anzi, ho obbligato il maggiore a lasciarmi venire qui per rivedervi!-
-Grazie, pa’!-
Blossom e suo padre si batterono lo zoccolo allegramente.
-Allora, si mangia!?- disse il pony entusiasta.
-Sarai il miglior papà del mondo, ma sei TROPPO goloso!- disse Blossom ridendo.
I tre pony si sedettero al tavolo e fecero un abbondante colazione: torte, dolci, latte, biscotti, panettone con crema pasticcera…
Dopo aver mangiato, Blossom pregò il padre di prendere la sua chitarra e di suonare una delle sue solite canzoni e così fece.
Le dolci note risuonavano in tutta la casa creando una dolce atmosfera.
Per Blossom, era il miglior giorno di sempre.
Worldy
 
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Re: [FanFiction] Verso l'incredibile

Messaggioda Worldy » 21/04/2014, 18:34

Capitolo 3- I 5 elementi
Capitolo 3- I 5 elementi

Nel castello d’Equestria, Luna e Celestia stavano pianificando una trappola per non cedere il loro regno a Sombra.
I loro cittadini erano in ansia.
Attendevano immobili, davanti al castello per una risposta.
Le due principesse pensarono a lungo.
Sapevano che Sombra non era un ingenuo e ciò rendeva le cose più difficili.
Dopo ore di attesa, i pony videro Celestia e Luna uscire dal castello con aria triste.
-Cittadini d’Equestria, mia sorella ed io siamo giunti ad una conclusione: lasceremo che King Sombra si impossessi del nostro regno. Non abbiamo altre alternative. Ci dispiace- disse Celestia chinando il capo.
I pony cominciarono a sussurrare fra loro.
Poi, guardarono le principesse con occhi minacciosi e tornarono nelle loro case.
Celestia e Luna rientrarono nel castello.
-Sorellona, non ti affliggere. Vedrai che con il passare del tempo lo accetteranno- disse Luna.
-Lo spero tanto. Sono consapevole, però, che quello che abbiamo deciso è duro da accettare- rispose la principessa del giorno.

Intanto, Blossom stava festeggiando il Natale con la sua famiglia.
Era entusiasta del ritorno di sua padre e non voleva sprecare tempo prezioso.
D’un tratto, ebbe una fitta al cuore.
Si rannicchiò per terra premendo il petto con lo zoccolo.
I suoi occhi tornarono rossi.
Aprì la porta di casa e uscì, diretta verso il regno d’Equestria.
I suoi genitori rimasero sbigottiti, in particolar modo il padre che non aveva mai visto la figlia reagire così.
Blossom spiccò il volo.
Il calore del sole contrastava il freddo inverno.
la pony, trasformata in Sombra, volò molto velocemente, lasciando al suo passaggio una nube grigia.
Da lontano, vide le montagne dalle cime innevate; al di là, c’era il regno che sarebbe diventato suo quella stessa mattina.
Oltrepassate le vette, c’era un fitto bosco: l’Evefree Forest.
Sombra raggiunse velocemente il castello delle sorelle.
Atterrò e si guardò con sospetto intorno.
Dal portone d’ingresso, vide uscire le due principesse.
-Allora hai deciso, Celestia! Benissimo!- esclamò il sovrano ridendo sotto i baffi.
-Sì, come mi avevi detto tu: Luna in cambio del mio regno. Giusto? Bene… sono una di parola io- rispose la principessa.
Sombra le si avvicinò e disse –Non voglio ottenere un regno senza combattere; che sovrano sarei altrimenti-
Celestia e Luna cominciarono ad innervosirsi.
La prima fece un incantesimo contro il re che lo evitò.
-Tutto qui quello che sai fare? Devi impegnarti di più- disse il re istigando la principessa del giorno.
Quest’ultima spiccò il volo e fece una serie di magie dall’alto.
Il sovrano si alzò pure lui in volo e schivò tutti gli incantesimi. Poi, si avvicinò a lei e, con uno zoccolo anteriore, diede una botta sulla guancia della principessa che cadde a terra.
Luna guardò la scena incapace di agire in difesa della sorella.
Era impietrita.
Sombra atterrò vicino a Celestia.
Stava per calpestarle il collo, quando Luna gridò –BASTA!-
La principessa della notte fece un potente incantesimo che trasformò Sombra in un cristallo nero.
Così facendo, però, aveva intrappolato anche la povera Blossom.
Luna rimase immobile per qualche secondo.
Poi, alzò il muso.
Sua sorella era distesa a terra, con una guancia ferita e, accanto, c’era un cristallo gigante da cui si poteva vedere il corpo della pegasus pony. Luna si avvicinò ad esso.
Passò il suo zoccolo lungo la parete del cristallo, ruvida e liscia nello stesso tempo.
Poi, disse con le lacrime agli occhi –Sombra, perché mi hai costretta a far questa atrocità… perché…-
Celestia aprì lentamente gli occhi e disse con un fil di voce –Brava Luna… brava… hai protetto Equestria…-
Luna si girò verso la sorella e poi le distolse lo sguardo.
Lei sorrideva solo con la bocca. Il cuore piangeva.
Celestia si alzò e, zoppicando, accarezzò la sorella –Hai fatto la cosa giusta, tranquilla-
Luna fece un sorrisino e poi, insieme alla principessa del giorno, entrò nel castello.

Intanto, Hydra e Blue Metal galopparono verso una grotta dove c’erano altri due pony: Cold Flame e Rock.
-Che è successo, Cold?- disse Blue Metal davanti alla grotta.
-Venite a vedere- rispose il pony preoccupato.
Davanti a lui, c’erano cinque sfere: una azzurrina per l’acqua, una rossa per il fuoco, una gialla per la terra, una grigia per il metallo e un’altra nera.
-Ma… ma… quella per il legno è diventata… nera! Deve essere verde! VERDE!- disse Hydra mettendosi le mani fra la criniera.
-Ora i cinque elementi sono inutilizzabili… almeno fino a quando la sfera per il legno torni ad essere verde…- disse Rock.
-Prima, però, dobbiamo trovare il pony che ha un innato talento per le piante…- disse Cold Flame.
Blue Metal e Hydra si guardarono a vicenda e poi esclamarono –BLOSSOM! BLOSSOM!-
-Chi è Blossom?- chiese Rock.
-Lei è una pony che abbiamo incontrato qualche giorno fa. Aveva detto che aveva lo zoccolo verde! Forse è lei la prescelta!- disse Hydra.
Tutti e quattro i pony fecero un grande sorriso.
Poi, tornarono nelle loro case portandosi con sé le loro sfere, tranne quella del legno che rimase nella grotta.

I genitori della pegasus pony cominciarono a preoccuparsi. Era notte inoltrata e lei non era ancora tornata a casa.
Non sapevano che lei era diventata un cristallo nero.
E mai lo avrebbero scoperto.
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Re: [FanFiction] Verso l'incredibile

Messaggioda Flute Dazzling » 22/04/2014, 0:23

Ok letto tutto.......l idea mi piace e anche lo stile di scrittura :twilightclop: ...... ottimo lavoro :D :twilightclop: :D
Non si può sopprimere il ricordo di qualcuno finché ci sarà anche solo una canzone in cui questa persona vivrà.
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