[Fanfic] Fear behind Respect

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[Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 21/08/2013, 11:08

Terza e ultima storia avente come protagonista Orpheus. Questa fanfic avrà dei toni avventurosi ma sono comunque presenti scene leggere con gli altri personaggi. Parola chiave di questa fanfic è "Character development" e spero di essere all'altezza di tale storia.

A proposito dei personaggi, il sottoscritto ringrazia i moderatori del forum per i loro ponysona. Fra e Cleo sono le uniche ad avere dei ponysona creati da me quindi non prendetele troppo seriamente così come tutta la fanfic.

Moderatori presenti in questa fanfic (ai tempi)
Fra
Cleo
Ginger Bread
Violet Squee (onigirilu)
Neko (BroNeko)
Winter Wind (TeoWolf82)
Phantom Keeper (Xary)
Square Root


Per motivi di trama, alcuni PG risulterebbero "diversi" da quelli che si sono immaginati i loro creatori ma le "personalità-guida" imposte da loro sono le sempre stesse.

In questa fanfic, ci saranno dei riferimenti impliciti che vi prego di non menzionarli perché non è mia intenzione dare cattiva immagine. Essa è stata costruita attorno alle mie esperienze e non per screditare....e ancor più importante, son presenti parecchi errori di grammatica. Questo perché non mi ci metto d'impegno durante la scrittura al contrario delle altre mie fanfictions. /)-.-

Spero in una buona lettura e che vi piaccia. ^_^

Fanart di Orpheus "Blank Flank" (fatta da FluttershyFan)


Orpheus e Violet Squee (Capitolo 3)


Capitolo 1 --- Il giusto castigo

Mi chiamo Orpheus. Non so perché sono nato con un nome ridicolo se non ho niente a che vedere con la musica. Sono un pony di terra dal manto, criniera e coda marroni e il mio Cutie Mark (una sorta di simbolo che rappresenta il talento di un pony) è una cometa bianca. Mi dicono che io sia uno dei pony più veloci di Equestria. Se sono davvero così, allora perché sono qui in questo posto noto come Crystal Empire a servire un tale di nome Shining Armor e della sua moglie Cadence? Pure la mia amica Sea Breeze è veloce anche se lei adora il suo ruolo di assistente. Lei è una pegaso grigia dalla criniera bionda tenuta da due nastrini rosa e il suo Cutie Mark è una rosa dei venti con delle spirali bianche al centro. Ha un carattere forte ma affettuosa con me, anche se non sapete quanto me ne frego di lei.

Sarò anche il maggiordomo di tale Armor ma preferivo la vita di strada dove c'erano ragazzi che si accontentavano di poco. C'erano alcuni a cui gli dovevo diversi favori. Purtroppo, ero a corto di grane quindi sarei finito nei guai senza aver trovato un accordo. Quel giorno arrivò. Mi incontrai con quei tre in un vicolo sperduto della città. Non c'era bisogno di dire che erano trasandati nonostante il lusso che l'impero poteva vantare.

Tipo: Allora? Li hai i soldi? Dimmi di sì che ti conviene.
Orpheus:
*Non avevo i soldi perché li avevo spesi per le robe mie. Dovevo trattare* No, non c'è li ho... ma possiamo trovare un compromesso.
Tipo: Tch... quante volte avrai detto "troviamo un compromesso" in questi giorni? Noi vogliamo i soldi... e subito.
Orpheus:
*Ahi, ero in un mare di guai. Per la paura, indietreggiai a passettini piccoli* Eeehhh... datemi del tempo per ottenere i soldi necessari. Una settimana va bene?
Tipo: Ho capito. Dobbiamo costringerti a spillare il liquido. Vieni qui.
Orpheus: De-Devo andare.


Schizzai a tutta velocità uscendo dal vicolo ma i tizi mi stavano già inseguendo. Conoscevo questa strada: era quella del mercato. Scansai a destra e a manca la gente e gli stand della frutta ma quelli non demordevano e decisi di ricorrere a un trucco disperato: Mi fermai a uno stand, quello delle angurie, e calciai uno dei pali facendo cadere la frutta. Mi avrebbe fatto guadagnare terreno ma loro saltarono le angurie come se fossero delle pozzanghere. Nella fretta e nel guardare dietro, mi scontrai con una giumenta. Era un'unicorno viola dalla criniera blu notte-bianca. il suo Cutie Mark era composto da cinque stelline gialle disposte in modo che fossero le punte di una stella più grande. A differenziarsi dagli altri pony era un'armatura dorata che copriva il busto e una fascetta verde sul braccio: Era una moderatrice. I "Moderatori" sono il grado più alto delle guardie reali. Io l'avevo sempre pensati come dei tiranni sempre pronti a giustiziare qualcuno. Un singolo passo falso ed eri fregato.

???: Un po' di attenzione, per favore. Conosco quei teppisti: delle vere piantagrane. Vuoi che ci pensi io? *Non ebbi tempo di rispondere che loro arrivarono ma si fermarono subito*
Tipo: Toh, una Mod. Immagino che Orpheus si nasconderà dietro di lei per proteggersi e fare il puledrino indifeso.
Orpheus: Che cosa? Io non mi abbasserò mai al livello di uno che deve sempre stare dietro a uno di loro. Io sono un duro e non ho bisogno di una come lei per proteggermi. Sono inutili.
???: Stai dicendo che noi Mod siamo inutili?
Orpheus: Certo. Un Mod non basta per fermarmi. Piuttosto, che fine hanno fatto i tuoi colleghi? Sono andati a riposare? Deve essere dura pattugliare un'intera città da soli.


Dovevo far credere a loro di aver pensato male nel darmi del debole. Lo sbaglio più grosso della mia vita. Dopo un veloce sgomento, la Mod assunse uno sguardo che poteva far rabbrividire chiunque e iniziò a parlare in maniera severa e autoritaria. Egli illuminò il suo corno e un'anello magico mi avvolse.

???: Orpheus, pony di terra residente al Crystal Empire. Ho notato che sei reo di aver molestato una certa Derpy Hooves di Ponyville. *Maledizione. Quel giorno lì...* Molestia, danno a proprietà privata e offesa a pubblico ufficiale fanno portare il tuo livello di richiamo a 4. La sottoscritta Moderatrice Cleo ti metterà addosso due richiami gialli che tu stesso porterai come fardello della tua colpevolezza.

I suoi occhi si fecero vitrei e un cerchio bianco apparve sotto di me. La potenza che si era sprigionata era tale da quasi oscurare il cielo dal mio punto di vista. Sentii il mio braccio bruciare, un dolore così immenso da accasciarmi a terra. Due strisce gialle apparvero proprio nella zona che sentivo la scottatura. Erano i cosidetti "richiami". C'è ne sono di tre tipi: il verde di livello 1, il giallo di livello 2 e il rosso di livello 3. Se uno raggiungeva il livello 5, esso veniva bannato. Relegato in un limbo eterno se non avevi altri forum in cui collegarti. A fine incantesimo, rimasi molto spaventato e lo erano anche quei tre.

Tipo: Via, scappiamo o ci lasceremo il manto. *Alzai la testa guardando la Mod nella sua più severa espressione*
Cleo: Il fatto che un pony come te che lavora con il principe, cosa che farebbe invidiare tutti, faccia amicizie con quegli sciocchi... è una cosa che mi fa venire le lacrime agli occhi. Dovresti vergognarti di te stesso.

Egli mi superò continuando la sua pattuglia. Accasciato a terra, pensai alle conseguenze: Non avrei potuto fare quello che volevo, non dovevo arrecare danno ancora una volta a loro, ogni singola mossa mia poteva essere giudicata immorale e sarei bannato e finito nel limbo per l'eternità. Faceva troppa paura.

???: Orphy... *Alzai lo sguardo: era Sea Breeze* Che ti è successo?
Orpheus: M...Mo... Mo...
Breeze: Moderatrice? Avevo notato che c'era Cleo nei dintorni. Orphy... Ti ha richiamato, non è così... Vieni su, un milkshake ti farà bene.


Andai al bar dove facevamo sempre colazione oppure quando c'era la merenda: il Crystal Ball. Un posto raffinato e tranquillo dove servivano il miglior milkshake dell'impero. Io non facevo altro che osservare il frullato al latte pensando al mio destino. Neanche il profumo riusciva distrarmi dai miei pensieri.

Breeze: Guarda che non è niente. Cleo ha solo fatto il suo dovere.
Orpheus: Dovere o no? È finita. Non passerò più di un giorno qui che verrò presto bannato.
Breeze: Insomma... Posso chiedere alla principessa cosa fare per riprenderti. Non puoi restare a rimuginare sui tuoi errori, anche se... Cleo ha fatto la cosa giusta.
Orpheus: Quale?
Breeze: L'hai offesa.
*rispose con un tono acceso* Io ho assistito alla scena. Non solo frequenti gente da stare alla larga ma pretendi anche di insultare uno che voleva proteggerti. Perché ti comporti così?
Orpheus: Piuttosto... se te eri presente alla scena, perché non ti eri intromessa... EH???
*La mia reazione la fece tentennare* Non hai voluto metterti in mezzo perché sapevi che contro quella Mod ti saresti cacciata nei guai ed è quello che è successo a me.
Breeze: Sai che cosa ti dico? *si alzò dal sedile* Tu non sei l'Orpheus che conosco. Insulti una Mod e dubiti di me? Bene. Pagatelo da solo il milkshake.

In un'impeto di rabbia, uscì dal locale lasciandomi solo con il milkshake intatto. La proprietaria Milky Way, un'unicorno azzurro dalla criniera blu scura tenuta da un cerchietto giallo, arrivò davanti a me con faccia gentile.

Milky: Meglio se oggi non paghi. Offre la casa.
Orpheus: Grazie, Milky.
*Cominciai a bere il milkshake*
Milky: Deve stata dura per te subire il richiamo.
Orpheus: A chi lo dici. Solo perché ho insultato una stupida Mod...
Milky: Chi? Scusami se te lo chiedo.
Orpheus: Una tale Cleo.
Milky: Bhé, lei è una pony molto orgogliosa ma molto buona. Ultimamente, è un po' stressata. Deve essere per via della "Vecchia gerarchia".
Orpheus: "Vecchia gerarchia"?
Milky: Sì. Hai presente il Triumvirato? Ebbene... con l'abbandono dei due admin, molti Mod hanno seguito l'onda e le loro tracce si sono date per disperse. Prima che la gerarchia venisse riorganizzata, c'erano solo lei e la capitana delle guardie di Canterlot Fra. Per loro, è stato un vero shock.


Avevo finito il milkshake quando lei raccontò la storia. Uscì salutandola e mi recai al castello per svolgere le mie solite attività. Stasera fu un disastro. Con i pensieri in testa, non svolsi il lavoro nel migliore dei modi. Shining Armor mi rimproverò e gli dissi che non era giornata, però sapeva che ultimamente non mi comportavo da bravo servo. Neanche la notte è stata grande, a furia di pensare di venir bannato, ho dormito praticamente male.

Era mattina presto. Il sole doveva essere sorto già da un pezzo. Mentre cercavo di capire la situazione: criniera scompigliata, due borse negli occhi, cuscino per terra e lenzuolo semi-rivolto; La porta si aprì e vidi Shining Armor.

Armor: Orpheus, ti voglio sveglio e pronto entro cinque minuti alla sala del trono. Si tratta di una riunione urgente.

Dopo essermi lavata la faccia, puliti i denti e criccata schiena e arti, andai alla sala del trono dove c'erano Cadence seduta al trono e Armor a trotteggiare intorno con un'aria severa.

Cadence: Buongiorno Orpheus. Dormito bene?
Orpheus: Non chiedermelo. Piuttosto, Shining Armor ha detto che si tratta di una riunione urgente. Ebbene, dove sono Breeze e gli altri?
Cadence: Bhé, in realtà...
*fissò l'altro lato della sala compiaciuta* ...oh eccoli lì.

Mi voltai per vedere tre pony che non avevano il busto dorato ma che indossavano una fascetta verde al braccio: Moderatori. La sorpresa di vedere tre di loro mi scioccò non poco. Pensavo di essere finito.
La prima era Cleo; Il secondo era un pony di terra bianco dalla criniera e coda neri. La criniera aveva una striscia sottile nera mentre la coda una striscia larga rossa. Il suo Cutie Mark era una sorta di "D&D"; La terza era una pegaso grigia dagli occhi gialli. La sua criniera e coda erano azzurri e il suo Cutie Mark era una stella cadente. Simile al mio ma di poco.

Mi misi in disparte per non intromettermi vista la paura.

Cadence: Bene... Cleo, Phantom Keeper, Neko... *guardò verso di me* ...e Orpheus. Vieni pure qui. *Andai vicino alla pegaso cercando di non incrociare il suo sguardo*
Neko: E così tu sei Orpheus, la Cometa bianca?
Orpheus: .....
Neko: Andiamo, Orphy-kun... ti hanno cucito la bocca oppure il gatto ti ha mangiato la lingua, nyah?
*Stavo cominciando a chiedermi se lei era normale*
Armor: Attenti... *Trottò avanti e indietro di fronte a noi* Oggi è stato verificato un'avvicinamento dei confini da parte dei changelings. Essi si sono avvicinati troppo a Equestria e si pensa a un'invasione da parte loro. Per questo, la principessa Cadence ha deciso di mandare voi Mod, assieme a quelli scelti dalla principessa Celestia, per una missione diplomatica.
Phantom: Una domanda, capitano: Perché Orpheus verrà con noi? Non è un Mod.
Neko: Forse perché ci farà come supporto morale. Non pensate che sia kawaii?
Orpheus: EH???
*A questa qui gli mancava una rotella. Parlava con dei termini a me sconosciuti*
Cadence: In realtà, questa missione servirà a Orpheus come una sorta di test di maturità. Sono sicura che se la caverà assieme a voi.
Armor: Ok, squadra. Oggi pomeriggio, incontrerete i moderatori scelti da Celestia a Canterlot. Preparate il minimo necessario perché sarà un viaggio pericoloso. Tutto chiaro.
Tutti: Certo, capitano.
*Risposi con una certa riluttanza assieme agli altri*
Armor: Bene... Ci rivediamo qui all'una. Potete andare.

Non potevo crederci. Dovevo andare in missione con la mia paura più grande: Loro. Sarei stato solo d'intralcio, lo giuro. Io volevo restare il più lontano possibile e invece, mi ritrovavo con loro in una stupida missione. Come ciliegina sulla torta, c'era Neko..... completamente fuori di testa con il suo modo di parlare bizzarro. Stavamo percorrendo il corridoio per andare in camera mia mentre lei parlava solo per attaccare bottone.

Neko: So come ci si sente a essere richiamati. L'importante è non pensarci e vedrai che quei richiami spariranno ancor prima che te ne rendi conto.
Orpheus: .....
Neko: Eh andiamo, Orphy-kun. Capita a tutti di venir richiamati. Non è che ci consideri dei tiranni per qualche banale "Giustizia è fatta". Allora, Orphy-kun... qualcosa da raccontarmi?
Orpheus: Smettila di chiamarmi Orphy-kun. Cuciti quella fogna e stai alla larga da me, deviata di una pegaso che non sei altro.


Replicare così per via della tensione era normale ma impossibile da evitare. Finii per offenderla lanciandogli un'insulto bello pesante e successivamente... la sua criniera cambiò colore. Per qualche motivo, reazione scientifica o spiegazione logica: la sua criniera passò dall'azzurro al giallo per poi andare al nero che dava luccichii rossi. Sentii una strana sensazione indosso, mi sentivo leggerissimo: Era un'incantesimo di gravità... lanciata da una pegaso!!!
Neko mi sollevò in aria con la testa messa sottosopra e mi rispose con un tono furioso.

Neko: Adesso ho capito perché sei stato richiamato. Uno cerca di essere buono e gentile con te e tu lo insulti. Gente come te dovrebbe essere bannata seduta stante.
Orpheus: No!!!


Neko mollò la "presa" e caddi di schiena. Con le lacrime agli occhi, strisciavo indietro per la paura mentre lei sembrava sconvolta. La criniera prese una tonalità di blu e gli occhi ritornarono gialli.

Neko: Scusa, Orphy-kun. Io non volevo...
???: Neko
. *spuntò Sea Breeze che mi abbracciò come per proteggermi* Non devi scusarti. Ultimamente, Orpheus è così. Spero davvero che la principessa abbia fatto la cosa giusta dopo avergli parlato del suo problema.

È così era lei ad averlo detto. Ormai non potevo più lamentarmi perché era già fatta. Dopo aver pranzato nella mensa del personale, preparai lo stretto necessario per camminare e dormire all'addiaccio. Sacco a pelo con cuscino, borraccia, poncho e cappotto in caso di freddo. Alla fine, andai alla sala e, davanti al trono, c'erano i tre Mod. Feci un profondo respiro e mi misi di fianco a loro. L'avventura era alle porte.

CONTINUA...


Capitolo 2 --- Dietro l'aspetto di un Mod

Nella sala del trono del Crystal Empire, eravamo in quattro e tutti con lo zaino sul dorso: Io, Cleo, Phantom Keeper e Neko. Quest'ultima (dalla criniera viola) mi fissò senza dire nulla. Shining Armor riprese a trottare davanti a noi con il suo tono alto e imponente.

Armor: Quello che affronterete sarà un viaggio lungo e pericoloso. Vi consiglio di tenere alta la guardia e di cooperare come una vera squadra mettendo in risalto le vostre abilità. Abilità rappresentate dai vostri Cutie Mark. Non deludetemi perché il futuro di Equestria è nei vostri zoccoli. Ricordate che vi unirete agli altri Mod alla stazione di Canterlot. Potete andare.
Cadence: Buona fortuna, Orpheus.
*mi fermai voltandomi per vedere il viso compiaciuto di Cadence* Fai frutto di quest'esperienza... per il tuo bene.

Dopo essere usciti dal trono, cominciavamo ad andare verso la stazione del Crystal Empire con Cleo a fare da capo della fila e, durante il tragitto, mi sentivo imbarazzato per prima. Credevo di essere diventato il cocco della principessa e lo negavo con enorme disprezzo.

Orpheus: Che vergogna. Mi tratta come se io fossi suo figlio. Dovrebbe fare gli affari reali suoi.
Phantom: Lo ha fatto per il giusto motivo.
*mi guardò* Ti sei comportato male in questi giorni. Hai offeso Cleo e Neko e lo hai fatto con impeto. Non è da te avere tale atteggiamento e la principessa ha pensato di farti "istruire" da gente seria come noi.
Orpheus: Seria? Non dirmi che Neko è la sola eccezione.
Phantom: Bhé... in realtà, per diventare Mod non bisogna essere seri per forza. Bisogna avere degli ideali forti per un mondo migliore, un grande senso di giustizia e la compassione di chi ha fatto uno sbaglio. Tutti requisiti che si ottengono subendo ogni genere di evento che hanno segnato qualcosa in loro. Che sia buono o cattivo.


Arrivati alla stazione, venimmo osservati dalla gente. C'è chi li guardava con stupore per i loro idoli e chi li guardava male ritenendoli delle "semplici guardie con licenza di bannare". Come Mod, imbarcammo il treno senza biglietto e andammo nel primo vagone, quello di prima classe. Ovviamente, c'è chi li invidiava per questi privilegi ma c'era sempre il rovescio della medaglia. Durante la notte, ripensai alle parole di Phantom: I Mod sono i pony più potenti di Equestria, secondi solo a Celestia e Luna e all'admin Grifen noto come "La voce delle principesse". Dietro alla loro carriera, c'era una vita segnata da richiami, contrasti tra ideali di ciascuno e pensiero di vita proprio. Tutto ciò mi portò alla conclusione che, per diventare "Guardie con la licenza di bannare", bisognava perseguire i propri sogni senza che gli eventi potevano compromettere il percorso.
Per fare un'esempio: Se io avessi avuto un'ideale di giustizia, nessuno mi avrebbe impedito di diventare Mod. Neanche con un passato pieno di "macchie" difficili da cancellare.

Nella mattina, raggiungemmo Canterlot dove, dopo aver messo piede nella piattaforma, vidi nell'ordine: Una unicorno bianca dalla criniera viola spledente. Sembrava Rarity da adulta e il suo Cutie Mark era una stella a sei punte simile a quella di Twilight Sparkle; Una pony di color sabbia dalla criniera marrone chiaro. Portava una strana collana di cristallo nero e il suo Cutie Mark era molto bizzarro: Un "parasprite" di pan di zenzero (Dolce tipico di Equestria) con due ali da angelo da un lato e due da diavolo nell'altro; Una pony di terra viola dalla criniera gialla che gli cascava fino agli zoccoli e aveva un'impronta di animale come Cutie Mark; E per finire, un pegaso blu scuro dalla criniera grigia. Il suo Cutie Mark era il picco di un monte con la luna e i suoi occhi grigi erano raggelanti.

Tutti, eccetto me, avevano la fascia di riconoscimento Moderatori ma non il busto dorato. Cleo si fece avanti dando uno zoccolo all'unicorno bianco.

Cleo: Capitana Fra, Ginger Bread, Violet Squee e Winter Wind. È un'onore incontrarvi.
Fra: Piacere tutto mio. Cleo, Phantom Keeper, Neko e...
*mi fissò come se io avessi chissà cosa* ...chi è questo giovane pony?
Phantom: Si chiama Orpheus. Ci accompagnerà per tutto il viaggio per ordine della principessa Cadence.
Ginger: Hey, ciao Orpheus... su, non avere paura.
*nonostante la sua aria simpatica, indietreggiai andando dietro a Phantom*
Squee: Andiamo, vogliamo solo essere tue amiche. *spuntò dalla parte opposta e io, per risposta, indietreggiai nuovamente* Perché fai così? Non ti banniamo mica.
Wind: Ragazze? Per favore.
*mi coprii con un'ala come per proteggermi. A vederlo da vicino, Wind era alto il doppio di me* So che volete simpatizzarlo ma dovreste andarci piano con lui. Non sembra un pony molto aperto.
Fra: Ok, andiamo al dunque.
*da lì, materializzò una mappa col suo corno e mostrò la rotta da seguire per il territorio invaso dai changelings* Raggiungeremo Ponyville dove proseguiremo a zoccoli nella Everfree Forest fino a raggiungere le miniere di Darkcoal. Uscendo dalle miniere, dovremo valicare le crine innevate di Frostorm. Il regno dei changelings si trova vicino al "Precipizio del Mondo". Basterà superarlo e avremo fatto la traversata. Tutto chiaro?
Tutti: Certo, capitano.
Fra: Allora, in marcia.


Ancora una volta, salimmo sul treno in direzione di Ponyville. Dopo essere arrivati, venimmo osservati proprio come l'altro giorno ma li ignoravamo. Durante la traversata della città, venni salutato in particolar modo da una vecchia conoscenza.

???: Orpheus.
Orpheus:
*mi voltai riconoscendola dai suoi occhi* Derpy.
Derpy: Ho l'impressione che quello che fai si tratti di una cosa divertente.
Orpheus: Non è per niente divertente.
*dissi in maniera abbattuta* Dovrò andare nel regno dei changelings assieme ai Mod... e io ho paura dei Mod.
Derpy: Aaawww... *commossa per quello che stavo per intraprendere, mi abbracciò. Se non fosse stata per quest'avventura, l'avrei abbracciata anch'io* Perché dovresti avere paura di coloro che ci proteggono? Non m'importa... lo sai che sei davvero morbido?
Orpheus: Ehm, Derpy? Devo andare.
Derpy: Promettimi che, se ritornerai, mangeremo tanti muffins fino a esplodere.
Orpheus:
*mi staccai dalla sua presa* Non pensi ad altro che ai muffin, non ti pare? Vabbé, mangeremo insieme quando tornerò... lo spero.

Dopo averla salutata, ritornai galoppando dai Mod stando dietro a loro per la mia solita insicurezza verso di loro. Ormai questa la consideravo una missione suicida. Sarei finito bannato da loro oppure morto per qualche pericoloso inconveniente come una frana? Durante la scarpata nella foresta, restai dietro a minimo un metro o due. C'erano delle volte in cui la strada diventava irregolare con cespugli che la coprivano oppure muri di roccia da scalare. Ginger e Squee volevano offrimi aiuto svariate volte ma le declinavo dicendo di essere solo un peso per loro. Non sono un Moderatore come loro. Sono solo un pony normale... che sa come fare del male.

Avevamo percorso parecchio e già si vedevano le vette di Frostorm. Il sole stava per calare facendo posto alla luna e stava dando al cielo un misto tra l'arancione del tramonto e il blu della notte. In quel momento, si sentii qualcosa in lontananza.

Squee: Cos'è stato?
Fra: Lupi. Siamo nella loro zona di caccia.
Ginger: Lupi? Vuoi dire lupi in carne e ossa e non dei timberwolves?
Cleo: Restate vicini.


Al suo ordine, ci raggruppammo in cerchio guardando e ascoltando qualsiasi movimento o rumore sospetto. Un lupo ci saltò all'improvviso ma io, Squee e Phantom ci abbassammo in tempo per evitarlo ma, con la bestia atterrata al centro, finimmo per separarci. Mi allontanai il prima possibile dal gruppo ma sentii che stavano combattendo. Corsi come un forsennato prima di inciampare in una radice di albero e, dopo essermi rialzato, capivo di essere rimasto solo nell'orrida foresta. Gli alberi coprivano di molto il cielo anche se c'era un po' di illuminazione. Mentre giravo in tondo alla ricerca dei Mod, sentivo un cespuglio muoversi. Un'enorme lupo grigio balzò verso di me ma fui abbastanza attivo da scansarmi a sinistra anche se... il lupo artigliò il mio fianco. Sorpreso per il dolore, caddi per terra e diedi un'occhiata al mio fianco destro segnato da tre ferite oblique che facevano sgorgare parecchio sangue. Non era grave ma faceva male parecchio. Il lupo s'accucciò pronto per il balzo che sarebbe stato fatale per me. Sembrava fatta... e invece.....

Al momento prima del balzo, Winter Wind sbucò davanti a me e aprì le sue ali per difendermi. Ogni movimento che il lupo faceva, esso veniva anticipato da Winter.

Wind: Buono. Stai buono, ho detto. *Dopo un po', la bestia si calmò e Wind s'avvicinò a lui accarezzandogli la testa* Bravo cucciolo. È vero che stasera hai fame ma faresti meglio ad andare altrove, capito?

Dopo essersi fatto leccare dal ormai mansueto animale, che scappò in direzione opposta, Wind mi analizzò con i suoi occhi grigi freddi e mi porse lo zoccolo.

Wind: Forza Orpheus. Su lo zoccolo. *glielo presi senza pensarci due volte. Alla fine, ci incamminammo per raggiungere il gruppo*
Orpheus: Ti ringrazio per avermi salvato la vita.
Wind: Di niente. Avevo notato che uno del branco si era allontanato e avevo dedotto che stava cercando te.
Orpheus: Certo che la cavi con i lupi. Quello lì ti avrebbe fatto a fettine.
Wind: Devi sapere che io sono nato fra i monti di Icenorth. Quella zona ha una vasta popolazione di lupi e io... sono abituato a giocare con loro.
Orpheus: Giocare con loro?
Wind: I lupi sono animali affascinanti. Il problema è che, quando hanno fame, non sanno trattenersi.


Durante il tratto, mi avvicinai di molto a un albero il cui ramo strisciò nella ferita facendomi fare un gemito. Wind, per tutta risposta, aprì la sua ala destra e mi coprì. Domandai.

Orpheus: Perché fai questo? Non ti sembra di esagerare per uno che non è un Mod?
Wind:
*fece un lungo sospiro* Ascoltami: Pensi che i Mod siano così potenti da non dover aiutare gli altri? Io sono come te. Dietro a questa fascia verde, si cela il volto di uno che aiuta gli altri perché si sente in dovere di farlo. Così come tu che dietro a quei due richiami, si cela un pony dall'animo puro... ma, al tempo stesso, corrotto.

Le sue parole mi colpirono profondamente. Sapevo delle mie qualità e le ho bruciate in vizi e abitudini per niente "salutari". Sentivo di voler farmi male per questo... e la ferita era proprio quello che volevo: faceva fuoriuscire lentamente il sangue. Sentivo che sarebbe stata la mia punizione. Alla fine, raggiungemmo il gruppo che aveva già scacciato il branco.

Wind: Ginger, Neko... non dovevate farlo. *guardai per vedere le due ragazze coperte da macchie di sangue con due lupi squartati vicino a loro*
Ginger: Scusa. "Lei" ha solo voluto sfogarsi e... sai già com'è andata a finita.
Neko: Non guardare me.
*la sua criniera era rossa con luccichii rosa* Sono fatta così e il verde lo dimostra.
Ginger: Oh cielo... Orpheus, stai bene?
Orpheus: Vorrei subire di peggio.
Ginger: Scherzi? Qui ci vuole il pronto intervento e subito.
Fra: Non c'è tempo. Dobbiamo raggiungere le cascate di Tearfall entro il calare del sole. Se Orpheus non risente della ferita, lo cureremo appena raggiunta la tappa.


Dopo quasi dieci minuti di percorso, raggiungemmo le cascate di Tearfall che erano qualcosa di meraviglioso. Un salto alto 150 metri e largo mezzo chilometro. Ci accampammo vicino alle cascate dove c'era un grosso albero vicino al precipizio che dava uno splendido panorama. Peccato che non ero lì per il panorama. Mi sporsi talmente vicino al precipizio che Ginger chiamò.

Ginger: Orpheus. Sei impazzito?
Orpheus: No. Non sono impazzito. Sono solo un pessimo pony.
Ginger: Io non credo. Perché mai uno come te direbbe così?
Orpheus: Per questo.
*gli feci vedere i due richiami* Non voglio finire bannato e vorrei concludere la mia vita in un modo diverso.
Ginger: Uhm... perché non ne parliamo?


Ci sedemmo a una radice sporgente dell'albero per parlare di cosa significava essere buoni o cattivi. La discussione fu lunga e si concluse con questa parte.

Ginger: Ascoltami Orpheus. Non esiste gente perfetta. Tutti possono commettere degli sbagli anche gravi ma ricorda che c'è sempre il modo per redimersi e fare qualcosa che la gente apprezzerà. Non cedere al pessimismo, guarda sempre avanti e fai quello che tu ritieni giusto. Capito?
Orpheus: Sì...
Ginger: Bene. Facciamoci curare.


Con Violet Squee, il mio fianco venne tutto coperto con la garza. Mi muovevo senza problemi almeno ma volevo far notare come le due ragazze erano delle pony gentili. Le avrei considerate mie amiche se non fosse per la fascia verde che portavano. Dopo aver cenato alla trapper, srotolammo i nostri sacchi a pelo e dormimmo profondamente nonostante il rumore delle cascate. Avevo ancora qualche paura nei loro confronti ma, come diceva Ginger Bread: "Ci sarà sempre il modo per farsi ricredere agli occhi di tutti"

CONTINUA...


Capitolo 3 --- Mali estremi, estremi rimedi

Era mattina. Il sole splendeva forte e gli alberi si muovevano dolcemente spinti dalla brezza. Dopo qualche tentennamento e voglia di tornare a dormire, mi alzai dal sacco a pelo e guardai intorno notando che tutti i Mod dormivano. Mettendo con cautela e tranquillità gli zoccoli nell'erba per non disturbarli, mi avvicinai al fiume dove potevo vedere il mio riflesso. Feci qualche respiro profondo e misi la testa nell'acqua dove ci rimasi per qualche secondo prima di ritirarla per mancanza di ossigeno. Fatto questo, mi strofinai gli occhi e scossi la testa per togliere le gocce dalla mia criniera. Mi sentivo più fresco che mai. Dieci minuti dopo, tutta la squadra si svegliò dove, dopo una rapida colazione, coperte le ceneri e messi gli sacchi al pelo nei nostri zaini, iniziammo a marciare per le vette di Frostorm. Durante la marcia, sentivo di ringraziare Violet Squee per avermi fasciato il fianco graffiato dal lupo di ieri. Sapevo che sarei dovuto andare incontro alla mia paura ma, dopo qualche tentennamento e respiro profondo, mi avvicinai a lei.

Orpheus: Ehm... Violet?
Violet: Dimmi.
*si voltò con un fil di sorriso*
Orpheus: Voglio solo dirti "Grazie" per esserti presa cura di me. Spero di non essere d'intralcio la prossima volta.
Violet: Ma che cosa dici? Parli come se ti senti inferiore a noi.
*rispose ottimista mentre io imbarazzai* Comunque, mi fa piacere che ti senti bene ora. A me piace aiutare la gente ma soprattutto proteggere i puledri da ogni pericolo. Tu sei già cresciutello ma vederti conciato male non è un bello spettacolo. Inoltre, come Moderatrice, devo badare alla protezione di tutti. Può risultare faticoso e stressante ma io sono abituata allo stress visto che sono cresciuta assieme alla mia amica Golden Harvest nella fattoria delle carote dove lavoriamo per 18 ore al giorno. Ricorda: finché ci sono io, nessuno ti farà del male.

Più ascoltavo il tono felice di Violet e più mi sentivo in pena per aver buttato la mia vita così e per aver insultato una Moderatrice. Mi ero fatto abbagliare da apparenze che io stesso me le ero inventate. Come volevo tanto farmi perdonare da loro.

Alla fine, giungemmo nei pressi delle miniere di Darkcoal. Senza farci intimorire dal buio e dal freddo, andammo dentro seguendo i binari di quella che una volta era una cava. Fra ci raccomandò di restare uniti mentre lei prese una delle tante torce che illuminavano il corridoio. Dopo averlo attraversato, arrivammo a una sorta di anti-camera di speroni rocciosi e di costruzioni usate per il trasporto delle risorse e c'erano cosi tante torce che si riusciva a vedere anche il tetto.

Ginger: Questa miniera dovrebbe essere abbandonata. Perché ci sono delle torce accese?
Winter: A quanto pare non siamo soli. O lavorano all'oscuro oppure ci abita qualcuno.
Neko: E chi potrebbe mai essere?
Phantom: Qualche razza sottoterra, ovviamente.
Cleo: Guardate. *raccolse magicamente un foglio di carta sgualcito da due rocce*
Squee: "The mountain... full of... must run..." Diamine, è in inglese.
Orpheus: C'è qualche problema col inglese?
Winter: È una lingua che tutti conoscono ma sono pochi coloro che la comprendono pienamente se si considera lo slang e corruzioni varie delle parole. Esiste un corpo diplomatico specializzato proprio nella traduzione.
Fra: Poiché tu e Phantom Keeper fate parte del corpo, provate a tradurre. Potrebbe contenere qualcosa di utile riguardo a queste miniere.


Dopo qualche minuto, pensai di contribuire anch'io alla traduzione. Avevo sempre pensato di avere qualche dimestichezza nell'inglese ma scoprii successivamente di avere più che semplice dimestichezza. Con la collaborazione di tre pony che conoscevano l'inglese meglio degli altri, arrivammo alla traduzione completa del messaggio che diceva "La montagna è piena da creature note come coboldi. Avevamo invaso il loro territorio e il risultato fu la perdita di molti pony. A chiunque si trovi in queste grotte, deve assolutamente tornare indietro se vuole avere cara la pelle."

Ancor prima di chiederci il perché di quell'avvertimento, Cleo ci superò in mezzo e lanciò un raggio contro qualcosa che stava per venire verso di noi. Un'essere ripugnante che sembrava un'incrocio tra una scimmia e un topo armato di una mazza. In preda allo sconforto, ci guardammo intorno dando le spalle all'altro per vedere un'intera orda di coboldi pronti ad attaccare.

Cleo: Dividiamoci. Dobbiamo dimezzare i loro numeri.
Fra: Io e Cleo rimaniamo qui. Winter, Phantom e Neko vanno da quella parte mentre Violet, Ginger e Orpheus dall'altra.


Seguendo gli ordini di Fra, seguii le due giumente attraverso un corridoio stretto con i coboldi alle calcagna. La fuga terminò in una zona vicina a un'abisso con costruzioni in legno e qualche carrello fuori binario. I coboldi stavano per arrivare e noi eravamo con le spalle al muro... fino a quando Ginger Bread non si fece avanti chiudendo gli occhi e stringendo il cristallo che egli teneva come ciondolo.

Ginger: Baumkuchen... tocca a te...

Detto questo, i suoi occhi s'aprirono rivelando degli occhi rossi minacciosi e canini sporgenti.

Ginger?: Era da un po' di tempo che non mi chiamavi. Facciamo baldoria.

La non più gentile Ginger Bread estrasse il coltello da sopravvivenza, dettaglio di cui notai solo adesso, e si avventò sui coboldi tagliuzzandoli con un'agilità incredibile. Ad ogni coboldo che cercava di saltargli addosso, lei lo affettava con un singolo taglio che faceva perdere al nemico immensi litri di sangue. Io rimasi con Squee a vederla combattere prima di pensare di aiutarla.

Orpheus: Dobbiamo aiutarla. Non riuscirà a sconfiggerli tutti da sola. *scattai a tutto gas*
Squee: No, Orpheus. Fermati.

Non avevo un coltello o un oggetto contundente ma riuscivo a dare zoccolate da ogni dove. Purtroppo, il tentativo finì subito con uno che mi colpii da dietro. Stordito e messo per terra, venni assaltato da decine di coboldi che mi bastonavano senza pietà la cui ondata incessante di botte bastarono per scemare i miei sensi e accelerare il battito cardiaco. Prima che fosse giunta l'ora, sentii un'urlo di guerra.

Squee: LASCIATELO IN PACE, BRUTTI VERMI SCHIFOSI!!!

Come un bisonte alla carica, Violet scaraventò a terra i miei aggressori con una carica spaventosa. Probabilmente accecata dall'ira, s'abbatté sui nemici dando degli sganassoni che facevano spostare la mandibola di parecchi centimetri di lato. Com'era possibile che due delle pony più gentili siano delle macchine da guerra viventi? La cosa più spaventosa è quando Ginger (o quella che la "controllava") fece sbattere la testa di un coboldo contro uno sperone di roccia facendo schizzare sangue dappertutto. Il massacro terminò quando l'ultimo dei "vermi schifosi" esalò l'ultimo respiro dopo essere stato colpito da Violet Squee. La paura per loro crebbe in maniera così orrida che mi alzai e scappai ignorando quello che dicevano le due.

Ginger: Orpheus, aspetta.
Squee: Non fuggire.


Scappando in preda allo spavento, venni travolto da dietro. Un coboldo voleva colpirmi con un sasso e, proprio quando lo stava per fare, un raggio lo colpì allo stomaco facendolo volare di un metro. Egli si alzò con qualche fatica e cercò di andare addosso a me ma un'altro raggio lo colpì staccandogli il braccio che prima teneva il sasso. Infine, nell'ultimo tentativo di freddarmi, un terzo raggio gli fece esplodere la testa. Inorridito per la seconda volta, alzai lo sguardo per vedere Fra col corno che si spense. Ero circondato da guardie con la licenza di uccidere senza rimorso.

Fra: Alzati. *mi disse con tono freddo*

Nel dubbio di doverlo fare, le due pony arrivarono ansimando per la corsa e Violet mi diede una spallata sorridendo.

Squee: Sono contenta che tu sia bene. Ci hai fatto prendere uno bello spavento.
Orpheus: Stammi alla larga.
*risposi indietreggiando con le lacrime agli occhi* Adesso ho capito cosa sapete fare voi Mod. Ditemi: volete bannarmi o trucidarmi come sapete fare solo voi?
Squee: Ma che cosa dici?
Orpheus: Ti ho vista. Te, Ginger Bread e Fra... avete ucciso quei coboldi in maniera cruda. Se mettermi contro di voi equivale alla morte, allora non voglio dilungarmi troppo. Fatelo... sbarazzatemi pure.
*Mi accasciai in posizione fetale preso dallo sconforto di aver visto uno spettacolo orrido che, compensato da quella che sembrava più una fobia, mi portò a una pazzia non voluta. Solo allora, sentii qualcosa abbracciarmi: Violet Squee, anch'egli a terra, che mi fissò dispiaciuta*
Squee: Quelli lì hanno cercato di farti secco. Veder morire un pony innocente per zoccolo loro è qualcosa di inaccettabile per me perché tengo molto ai miei amici e non mi tiro mai indietro quando si tratta di difendere coloro che io ritengo cari a me, che siano i coboldi, lupi del legno o coccatrici. È vero che ci sono andata pesante ma non aver paura di me anzi... dovresti sentirti sicuro nell'avere una che rischia la pelle per te.
Fra: Sono d'accordo con Violet Squee. Ricorda: Un soldato non abbandona mai i suoi compagni. Mettiamoci in marcia, sembra che la situazione si sia assestata.


Squee si staccò da me per fare in modo che io mi alzassi. I ricordi di quello scontro brutale e le botte prese mi fecero annebbiare i sensi e stavo quasi per equilibrio ma riuscii ad aggrapparmi per il collo di Ginger Bread che stavolta era tornata in sé. Da quell'esperienza, imparai una lezione importante, soprattutto per me e per quelli che ormai stavo per considerarli come dei camerata.

CONTINUA...


Capitolo 4 --- Perdono

Io, la capitana Fra, Ginger Bread e Violet Squee tornammo all'area rotonda di dove c'eravamo separati che era piena zeppa di cadaveri di coboldi sparsi ovunque. In mezzo alla marea di quei corpi freddi, Cleo stava esaminando ogni singolo coboldo per vedere se non c'era uno pronto a travolgerci di sorpresa.
Mi trovavo con la vista quasi annebbiata per via dello stress avuto dalla lotta di prima e dal sangue che le due Moderatrici avevano sparso... e a peggiorare la cosa era la distesa di quei coboldi morti. Era la prima volta che stavo assistendo a scene del genere e la sorpresa fu così sconvolgente che il solo pensiero mi rendeva debole per lo sconforto. Per questo, restavo aggrappato al collo di Violet come se lei fosse una "stampella". Quando Cleo notò la capitana, egli andò incontro a Fra che fece il rapporto.

Fra: Allora... com'è la situazione?
Cleo: Sono tutti morti. Non penso che riavremo agguati del genere... ma la cosa buona è che nessuno si è ferito gravemente.
Fra: Dove sono gli altri moderatori?


Come risposta, giunsero gli altri mod che stavano parlando tra di loro. Si potevano sentire Winter Wind, che parlava in maniera pacata, discutere con Phantom Keeper e Neko (dalla criniera azzurra).

Winter: Neko, non avresti dovuto farlo...
Neko: Senti chi parla. Tu hai massacrato quei vermi come un lupo affamato.
Phantom: Si da il caso che Wind sia cresciuto con i lupi.
Winter: Va bene, sono cresciuto con i lupi ma io sono contrario alla violenza. Sono un pacifista.
Neko: Sicuro... sbudellare i coboldi col coltello è qualcosa di veramente "pacifico".
Winter: Te, invece, ficcavi il coltello negli occhi.
Neko: Te l'ho detto che non è colpa mia se sono così. Ogni volta che ho la criniera verde, mi comporto come un pazzo. Piuttosto, Phantom Keeper non ha fatto altro che andare di soppiatto e sgozzarli.
Phantom: Ricorda che io sono una spia, non un soldato. Ammetto che le vostre opere di ammazza-coboldi mi hanno aiutato molto nel massacrare quei ratti.
Fra: Vediamo di tacere?
*tutti si zittirono davanti alla capitana che andò di fronte a loro* Mentre stavamo freddando quei ratti, avevamo notato un'ascensore. Con quello, possiamo raggiungere le crine di Frostorm. Chi si deve riprendere dal combattimento, lo faccia durante l'ascesa.

Dopo esserci presi qualche minuto di pausa, andammo verso il cosidetto "ascensore". Un'imponente costruzione in ferro che sembrava più una gabbia appesa a una corda chilometrica che s'estendeva dall'alto. A giudicare dal buio che c'era lassù, sarebbe stata una lunga ascesa. Dopo essere entrati, la manovella che doveva far partire l'ascensore non voleva muoversi. Neanche la magia sembrava fare effetto.

Neko: Uffa, non vuole ragionare questa stupida manovella.
Fra: Violet?
Violet: Sì?
Fra: Vedi se riesci a smuoverlo con la tua forza bruta.
Violet: Subito...
*si rivolse a me* Devo mollarti. Pensi ci riuscirci?
Orpheus: Credo...


Violet si staccò da me per spostare la manovella, arrugginita col tempo. Mentre la pony color lilla cercava di smuoverla con la sua forza bruta, dovuta grazie ai lavori sui campi, io ero ancora in preda ai pensieri sanguinolenti e stavo quasi per perdere il controllo dello stomaco fino a quando Winter Wind s'avvicinò e si sedette di fianco a me.

Winter: Coricati. Non penso che riuscirai a sopportare questo "viaggio". *feci come detto: mi coricai sulla piattaforma di ferro mentre Winter aprì la sua ala e la mise sopra di me come se fosse una coperta* Dimmi... come fai a sapere l'inglese?
Orpheus: Non... non me lo ricordo.
*non stavo mentendo. Non sapevo niente del mio passato e mi era stato detto di non provare a "cercarlo".* Perché?
Winter: Niente di che. Potresti essere d'aiuto per il corpo diplomatico.


Violet, dopo varie smorfie, riuscì ad tirare giù la manovella. L'ascensore fece tirare fuori delle ringhiere nell'unico lato non murato (l'entrata) e cominciò a salire.

Orpheus: A dire la verità... *dissi con sincerità* Vorrei essere come voi. Pensate che io possa diventarlo un Moderatore?
Winter: Non farlo.
Orpheus: Perché?
Winter: Per il rovescio della medaglia. A parte essere una Guardia Reale, prima di diventare Moderatori, devi affrontare degli allenamenti al limite dello stremo e, soprattutto, diventare "freddi" per fare in modo che le amicizie non influiscano sul nostro giudizio. Pensa: Quando ero giovane e prossimo a questa nuova caricatura, ho dovuto fare degli esercizi così faticosi... che tornavo a casa ad adagiarmi sul letto senza neanche badare alla cena.
Orpheus: Se quello è il prezzo per diventare uno come voi... allora ci rinuncio.
Winter: Non è mica detto. Ti ho già detto che c'è anche il "Corpo Diplomatico di Equestria"? Potresti tentare lì.
Orpheus: Davvero?
Winter: Certo. Quando finiremo con quest'avventura, dirò al mio superiore di questa cosa.


Ancora una volta, Winter Wind mi sollevò il morale e quei ricordi di sangue stavano via via sfocando fino a diventare "trascurabili". L'ascensore raggiunse finalmente la cima della montagna dove le stesse ringhiere s'abbassarono dando l'accesso a delle impalcature in legno che facevano il giro dell'ascensore stesso. Seguendo quel percorso, dopo aver girato attorno all'ascensore, riuscivamo a vedere una luce bianca in lontananza e anche un po' d'aria fredda.

Fra: Abbiamo quasi raggiunto le crine. Se avete gli indumenti pesanti, metteteli.
Tutti: Sissignora capitana.


Come ordinato, appoggiammo i nostri zaini per prendere gli indumenti per le spedizioni in montagna. C'è chi aveva la giacca a vento (come me) e chi aveva anche la sciarpa. Solo Winter Wind non aveva niente.

Orpheus: Tu non indossi niente? Che ne so... un maglione.
Winter: Eh... fosse così, non dovrei neanche chiamarmi Winter Wind.
*rispose con un sorriso furbo*
Orpheus: Eheh, è vero...

Dopo aver messo il nostro equipaggiamento, iniziammo a trottare verso l'uscita dove più s'andava alla luce e più il freddo cominciava a sentirsi anche se eravamo coperti.
Dopo essere usciti dalle miniere, il paesaggio di fronte a noi era paragonabile a quello di un deserto della Arabia Sellata: Non c'era niente all'orizzonte se non solo dune di neve e un vento che le travolgeva costantemente. Il cammino nelle crine di Frostorm era qualcosa che faceva gelare il manto. Letteralmente.

A un certo punto, bisognava attraversare un piccolo sentiero inclinato da una parte dove era parecchio vicino a un precipizio di chissà quanti chilometri. Proprio durante la traversata, uno dei miei zoccoli scivolò e ciò mi fece andare proprio sul precipizio. Fortunatamente, la neve accumulata con i miei zoccoli rallentò la scivolata ma non a fermarmi proprio sulla sporgenza. Appena mi resi conto del pericolo, mi girai subito per aggrapparmi alla roccia che era scoperta dalla neve (grazie al mio "volo").

Ginger: Orpheus, resisti!!!
Neko: Ti tireremo fuori di lì, Orphy-kun.
Cleo: Datemi una corda... Tutti voi dovete tenerla ferma. Neko, crea un campo di forza in modo da non farci risentire del vento.
Neko: Sissignora.


Da quello che vedevo in lontananza, Neko (vi faccio ricordare che è una pegaso) creò un campo di forza come detto da Cleo e quest'ultima si mise attorno una corda per tutto il busto. Detto questo, iniziò a scendere lentamente verso di me mentre gli altri Mod facevano da contrappeso in caso d'emergenza. Capendo che volevano salvarmi dal pericolo, volevo gioire della cosa... eppure c'era qualcosa che mi faceva incutere paura. Quando Cleo arrivò davanti, sporse subito lo zoccolo per prendermi ma non poteva farcela perché la corda era già alla fine e non poteva spingersi troppo.

Cleo: Afferra il mio zoccolo... se avere caro il tuo manto.
Orpheus: n... no...
Cleo: Che cosa? Sei matto, per caso?
Orpheus: Non sono matto... è che ho paura di te.
Cleo: Paura di me?
Orpheus: Sono stato uno stupido a comportarmi così di fronte a te. Non sapevo che ti avrei ferita così tanto da farmi avere un richiamo. Figuriamoci due. Adesso ho un senso di colpa troppo grande per essere tenuto nascosto. Mi... Mi dispiace.
*dissi replicando con gli occhi chiusi ma lacrimanti*
Cleo: Anch'io devo dirti scusa. *me li aprii incredulo* Non mi sarei dovuta reagire così per un semplice insulto... ma il richiamo alla nostalgia e la mancanza dei miei compagni mi avevano portato a farlo. Se c'è un pony che si deve scusare, quello sarebbe io. Mi perdoni?

Le sue parole mi aiutarono a risollevarmi il morale facendomi anche comprendere che dietro a quella parvenza dura, si poteva celare una personalità buona e gentile. Ho avuto dei dubbi al riguardo ma, con quelle parole dette dalla stessa Moderatrice di qualche giorno fa, capii finalmente la lezione più importante. Dopo aver ripreso il coraggio, allungai il braccio verso quella di Cleo dove mi prese e mi tirò su. A questo punto, mi aggrappai alla corda con Cleo che restò dietro ad assicurarsi che io non cadessi una seconda volta. L'intero gruppo di pony, in un impeto di solidarietà, tirò su la corda mentre Neko tenne su lo scudo con tenacia fino a quando non eravamo sani e salvi. Dopo essermi rimesso sugli zoccoli, Neko e Ginger m'abbracciarono come se io fossi un soldato ritornato dopo parecchi anni in guerra.

Ginger: Ci hai fatto prendere uno bello spavento.
Neko: Ma ti abbiamo salvato... ed è tutto merito della squadra.
Phantom: Devo dire che ne hai passate di belle.
*rispose strofinandomi la criniera*

Dopo il soccorso, riprendemmo il cammino tra vari starnuti e narici chiuse. Dopo qualche ora, raggiungemmo una caverna scavata in una delle cime della crina. Mentre ci scaldavamo col fuoco magico creato da Fra e mangiando dei sandwich, decisi di dire all'intero gruppo...

Orpheus: Sapete... oggi ho scoperto che voi non siete dei pony cattivi. Fin da quando sono con voi, mi trattate come se io fossi un vostro compagno, un vostro amico. E pensare che avevo paura di voi solo perché ho subito un richiamo... no, due richiami gialli.
Fra: Ricorda Orpheus...
*si fermò davanti a me* I richiami sono come le punizioni che ti fanno a scuola. Fanno paura solo a pensarci... ma ti aiutano a imparare qualcosa e che ti prometti di ricordarlo. Solo gli stolti possono essere bannati da noi ma tu hai dimostrato di non esserlo. Se vuoi vivere a lungo qui, promettici di comportarti come fai adesso e ti tratteremo come un vero amico.
Cleo: Per quanto riguarda i richiami: Te li toglieremo quando sarà davvero finita.
Orpheus: D'accordo.
*per una volta, risposi senza esitare*

Come tutti, tirai fuori il sacco a pelo per evitare che si "congelasse" e, dopo esserci infilato, pensai alla lezione che imparai grazie ai Moderatori: Che dietro al loro aspetto austero, si potevano celare delle persone buone e giuste.
Dopo averlo pensato per varie volte, chiusi gli occhi così come tutti gli altri.

CONTINUA...


Capitolo 5 --- Follia cieca

Mi risvegliai con gli zoccoli tremanti e gelati. Nonostante avessi avuto il sacco a pelo per sfuggire al tremendo freddo sembrava non aver funzionato, probabilmente poiché eravamo ad alta quota. Approssimativamente 3000 metri sul livello del mare. Tutti i moderatori stavano dormendo nella grossa, c'è chi dormiva composto e c'è chi dormiva come se avesse avuto un terribile incubo. All'apertura della cavità, c'è n'era una che se ne restava seduta: Ginger Bread. Dopo essermi fatto coraggio nell'alzarmi, uscii dal sacco al pelo, mi rimisi la giacca ed andai con cautela dalla pony dal manto color sabbia che se ne stava lì immobile.

Orpheus: Ginger?

Nello stesso istante in cui la chiamai, ella si voltò di scatto fissandomi con due iridi rossissime. Ero certo che fino a ieri li avesse verdi... no, ora che ci penso anche ieri sembrava diversa. Ella mi catapultò fuori dai pensieri in cui ero assorto rispondendomi con un tono serioso. Anch'esso diverso.

Ginger?: Oh, sei tu. Il pony a cui Ginger si è affezionata parecchio.
Orpheus: Ehm... sì, sono io. Orpheus. Tu...
*Titubai pensando alla domanda che le avrei rivolto* ...saresti Ginger Bread?
Ginger?: No. Io sono... un'altra pony.
Orpheus: Sul serio? Eppure la pony che conosco è gentile, simpatica e...
Ginger?: ...Affettuosa? Quella era mia sorella.
Orpheus: Sorella? Io... non ci sto capendo nulla.
Ginger?: Allora siediti che ti racconto una storia... anche se non sarà bella da ascoltare.


Decisi di sedermi di fianco alla giumenta per osservare insieme a lei il panorama.

Ginger?: In realtà, io mi chiamo Baumkuchen e Ginger Bread è la mia sorella gemella. Ovviamente, come sorelle, ci rispettavamo e aiutavamo a vicenda. Bhé... in realtà, io ero colei che aiutava siccome lei era garbata, gentile e... vittima dei bulli. Io ero l'unica a proteggerla da loro e la vita di Ginger sarebbe stata tremenda senza me. Anche se io ero un angelo custode per lei, la invidiavo perché aveva molti amici mentre io ero lontana da tutti per la mia personalità severa. Però mi permise lo stesso di venir notata dalle guardie reali e... Fu quello il giorno in cui non riuscii a salvarla dall'ennesimo assedio dei bulli. In quel giorno, superai l'esame per diventare Moderatore ma, in quello stesso momento, Ginger Bread venne pestata veramente dai bulli. Nell'unico giorno in cui non c'ero a salvaguardarla, finì in una tragedia che ferì gravemente mia sorella sia fisicamente che psicologicamente. Come se il destino volesse giocare un'altra beffa su di noi, la stufa che alimentava la nostra casa esplose e fece scatenare un'incendio. I nostri genitori riuscirono a salvarsi ma io e Ginger eravamo bloccate al primo piano e decisi di rischiare la mia vita per salvarla, come una sorta di "gesto di perdono" per non averla salvata. Riuscii a farla uscire dalla casa in fiamme... ma non a salvare me stessa. A incendio cessato, recuperarono il mio corpo ormai privo di vita e Ginger crollò in una depressione ancor più profonda.
Orpheus: E come fai a essere qui? Anzi, come fai a ricordare tutto questo? E come fa Ginger Bread a essere ancora sorridente nonostante la tua perdita?
Baumkuchen: Eheh...
*rispose con un leggero ghigno* ...sappi che i nostri genitori fanno parte di un culto che idolatra il re oscuro Sombra. Sapendo che Ginger non avrebbe retto allo shock della mia perdita, decisero di mettere la mia anima in un ciondolo oscuro che lei continua a indossare. Ricorda che mia sorella è una pony dalla costituzione debole. Se è diventata Moderatrice, è per merito mio.
Orpheus: Capisco. Mi chiedo come ci si sente a perdere qualcuno di molto caro.
Baumkuchen: Perdere un amico non è come perdere le esperienze ed i ricordi ad egli legati. Anche se gli anni passano, rimarrà sempre un dolore del quale vorrai dimenticarti. Purtroppo però ti sarà impossibile.


Dopo la triste storia di Baumkuchen, passarono pochi minuti prima del risveglio di tutta la squadra e Ginger Bread tornò a essere se stessa. Dopo aver rimesso i nostri sacchi a pelo negli zaini ed esserci ben nutriti, proseguimmo tra le crine di Frostorm dove si riusciva a vedere il sole appena sorto. A queste altitudini, era uno spettacolo impossibile da paragonare. Dopo qualche ora di marcia, ci ritrovavamo a parecchi metri dal "Precipizio del Mondo": Una parete ripidissima situata a 3000 metri dal livello del mare. Intorno alla zona, c'erano diverse cavità rocciose.

Cleo: Controllate bene. Una di queste dovrebbe portare alla miniera opposta.
Orpheus: Opposta?
*mi guardò mentre feci la domanda* Nel senso che c'è ne un'altra?
Cleo: Esatto. L'intera miniera di Darkcoal è divisa in due. Quella che cerchiamo è la seconda zona che è situata appunto in una di queste caverne.
Fra: Siamo appena arrivati al Precipizio del Mondo.....
*rispose Fra davanti al nulla. Il suo corno era acceso per qualche apparente motivo* .....Ok, ti darò le coordinate per quando usciremo alla miniera. *detto questo, spense il suo corno e ci guardò* Buone notizie: un nostro collega s'unirà alla squadra assieme a due reclute.
Phantom: Buono a sapersi. I changelings stanno per costruire un cancello per bloccare il passo.
Orpheus: E tu come lo sai?
Phantom: Eh, sono una spia. Nessuno mi vede ma niente sfugge alle mie orecchie.
Orpheus: E non potevi dircelo prima?
Phantom: Lo avrei fatto ma... YAWN... non ho avuto voglia.
Winter: Shhh, sento dei versi.
Fra: Coboldi... di nuovo.


Dalle caverne spuntarono nuovamente i coboldi, esseri metà ratto e metà scimmia (creatura sconosciuta a noi pony), e il loro numero sembrava essere di gran lunga maggiore rispetto alla scorsa volta. Ormai le creature ci avevano circondato, mi sentivo in trappola. Il cuore stava battendo all'impazzata e cercai di trovare riparo tra i Moderatori. Indietreggiando, sentii toccare qualcosa con il fianco. Era Neko che sembrava anch'ella nervosa.

Neko: Hai paura, Orphy-kun?
Orpheus: S... Sì. Anche te hai paura? Una Moderatrice come te?
Neko: In realtà, ho paura di me.
Orpheus: Paura di te? Cosa vuoi dire?
Fra: Prendete i vostri coltelli.
*eseguendo gli ordini, il gruppo presero lentamente i loro coltelli dotati di fascia e se li misero nello zoccolo* Vediamo di non allontanarci troppo..... ALL'ATTACCO!!!

A quel segnale, tutti i pony s'abbatterono sui coboldi come dei predatori. Solo Winter Wind non scattò e si parò davanti a me aprendo una sua ala per coprirmi.

Winter: Resta vicino a me.
Orpheus: D'accordo.


Mentre quei vermi cadevano l'uno dopo l'altro dalle sferze dei Moderatori, tre di queste creature si trovarono davanti al pegaso blu che li fissò con degli occhi a dir poco glaciali. Egli trottava intorno ai tre molto con passi molto lenti e sembrava prendere la cosa con fermezza. Uno dei tre corse spazientito verso di noi e Winter Wind, per tutta risposta, lo assalì come un lupo affamato e lo tagliò con una rapidità sorprendente. Anche gli altri due diedero la carica ma vennero presto tagliuzzati dal velocissimo pegaso. Purtroppo, ero rimasto "sguarnito" e mi voltai per vedere chi mi poteva assaltare. Un coboldo volò sopra di me e mi colpì in testa facendomi cadere per terra. Tentò di "farmi lo scalpo" con un sasso aguzzo ma venne presto colpito da due zoccolate di Violet Squee che giunse appena in tempo a salvarmi. Come colpo finale, Violet prese la testa della creatura e diede un enorme zuccata che fece crollare il coboldo ormai inerme. Mi diede un'occhiata per controllare se stavo bene e si rivolse a Winter Wind urlando.

Violet: Non ti preoccupare per Orpheus. Ci sono io.
Winter: D'accordo. Vedete di restare insieme.
Violet: Ricevuto.
*volse lo sguardo su di me* Alzati. Ti coprirò le spalle.
Orpheus: D'accordo.


Dopo essermi alzato, notai che un'altro coboldo voleva farmi il manto ma finalmente riuscii a reagire e a scansarmi da lui. La creatura atterrò con il muso sulla neve, goffo com'era, Violet lo prese per la testa e lo lanciò verso gli altri coboldi. Un'altro di quei vermi tentò di attaccarmi ma scattai di un lato rendendolo un'altra vittima della pony color lilla la quale gli diede un frontale che distrusse il setto nasale. L'ennesimo nemico si lanciò sulla pony ma ella, capendo il pericolo, s'abbassò schivandolo e quest'ultimo cadde seduto con un volto confuso.

Violet: Adesso. Via con la scalciata.
Orpheus: Ok.


Capendo al volo il piano, cominciai a memorizzare gli insegnamenti di Applejack: Portati dietro, tieni alzati gli zoccoli posteriori, spingili il più possibile e rilasciali. L'effetto fu chiaramente devastante. Ho avuto come l'impressione di aver sentito il suo cranio schiacciarsi. Voltandomi verso Violet, notai che un quarto gli stava venendo addosso e io mi buttai addosso a lei per prenderla e farla cadere assieme a me. Come previsto, il verme ci mancò e, dopo essersi rialzato, venne in seguito travolto da un raggio che gli penetrò il busto cadendo come un sacco di patate. Ci voltammo per capire che era stata Fra ad averlo colpito e ritornò sui suoi obiettivi originali. Mentre Violet riprese la sua lotta, notai che Ginger (o per essere precisi, Baumkuchen) tagliuzzava chiunque a vista ma si capiva comunque quanto fosse stremata. L'ennesimo coboldo stava per venirgli da dietro e io scattai per spingerlo. Riuscii dunque a intercettarlo, urtandolo con tutta la mia forza ma, poiché avevo scattato troppo velocemente, finimmo per cadere in un pendio leggero anche se fu una bella ruzzolata. Passò qualche minuto dove mi era parso di sentire tutte le mie ossa "lamentarsi". Mi rialzai faticosamente solo per trovare il coboldo di prima che corse con il suo fidato sasso verso di me ma non fece in tempo neanche a saltare che un coltello gli arrivò nell'occhio costringendolo ad urlare per il dolore "accecante". Colei che mi raggiunse era Neko che, con aria nervosa, riprese magicamente il suo coltello.

Neko: Stai bene?
Orpheus: Sì.


Quando ci voltammo, scoprimmo che una dozzina di coboldi stavano scendendo per il pendio verso di noi. Neko, dalla criniera blu, si rigirò osservando il corpo semi-morente del coboldo e poi diede un'occhiata al suo coltello insanguinato. Iniziò dunque a mostrare segni di commozione, come se stesse per avere un malore, e la sua criniera si tramutò in un verde scuro. Spaventato dai coboldi, indietreggiai fino ad avere Neko che stava ammirando il coltello con un sorriso diabolico con tanto di canini che sembravano sporgersi dalla dentatura.

Orpheus: ...neko? stanno arrivando...
Neko: Tranquillo, Orphy-kun. Resta pure lì e goditi lo spettacolo. Ti prometto che sarà un'esperienza indimenticabile.


Un coboldo s'avvicinò alla pegaso ma lei, in un singolo istante, si voltò e gli tagliò il collo. Anche se ero ormai abituato, lo spruzzo di sangue che arrivò addosso a noi stava per farmi venire la nausea mentre Neko sembrava... provare piacere.

Neko: Avanti, vermi schifosi. Venite da me e fatevi squartare. Le vostre danze di sofferenza mi renderanno euforica. I vostri lamenti di dolore mi porteranno al settimo cielo. Il vostro sangue mi darà l'eccitazione che io ho tanto cercato. Urlate, correte, arrotolatevi... sento il mio corpo vibrare per la sola voglia di farvi fuori.... eheh... eheheheh... AHAHAHAHAHAHAHAH!!!

La pegaso grigia dalla criniera verde scura attese che il secondo coboldo facesse la sua mossa e finì col impiantare il coltello dritto nel cuore. Dopo averlo estratto, andò al terzo e gli staccò le braccia con due ampi fendenti verticali. Subito dopo, lo conficcò nel cranio dell'ennesimo coboldo e lo lasciò girovagare sofferente per concentrarsi sulle prossime vittime con l'uso della magia. Prima fece levitare uno dove gli inclinò la schiena al indietro fino a spaccarlo e poi si concentrò su un'altro per comandargli di attaccare i suoi compagni dove riuscì a trucidarli. Il coboldo di prima s'avvicinò incurante a Neko dove quest'ultima riestrasse il coltello dalle cervella - eliminando così il verme - e freddò il coboldo che prima era ai suoi comandi.

Neko: E adesso... vi faccio vedere che cosa significa il mio Cutie Mark.

Con una terza magia, le piume delle sue ali diventarono come affilate. Con uno scatto, andò incontro a tutti i nemici per affettarli per bene come se fossero vegetali. Io ero rimasto praticamente immobile di fronte a uno spettacolo così grottesco. Talmente immobile che l'ultimo coboldo s'avvicinò davanti a me con un sasso aguzzo e proprio quando stava per farlo cadere sulla mia testa, il coltello spuntò nel busto dove Neko gli diede un taglio verticale aprendolo in due e facendomi schizzare tutto il sangue in faccia e sulla giacca. La pegaso stava ansimando per la fatica fatta nello scontro mentre io ansimavo per lo shock. Le lacrime stavano già cascando sulle mie guance e urlai con tutto me stesso.

Orpheus: BASTA!!!

Come spinto da una forza invisibile, placcai Neko facendola cadere nella neve e tra le mie braccia e lei rimase stupita della mia reazione.

Orpheus: Non ho... Non ho... Non ho mai visto così tanto male qui a Equestria. Perché... Perché Cadance mi ha mandato qui con voi? Se fossi rimasto nel Crystal Empire, non mi sarei dovuto vedere tutto questo rosso. *mi chiusi gli occhi e singhiozzai per la disperazione*
Neko: In realtà... è tutta colpa mia. *quando me li riaprii, Neko aveva la criniera viola e stava singhiozzando pure lei* Fino ad ora, riuscivo a tenere sotto controllo ma la disperazione mi aveva finalmente preso il sopravvento. Non mi sarei dovuto comportarmi così.

Alla fine, ci abbracciammo per confortarci a vicenda. Non so quanto era durato l'abbraccio ma ci fece scaldare di più che le nostre giacche prima di essere raggiunti da Phantom Keeper e Winter Wind, anch'essi coperti di sangue.

Phantom: Eccovi qui.
Winter: Caspita... Neko, sei stata tu a fare questo macello. Non è vero?
Neko: Non sono riuscito a resistere contro me stesso. Avrei potuto ferire Orphy-kun se non fossi stato attento.
Winter: A proposito, Orpheus... stai bene? Ha qualche rigurgito?
Orpheus: io... sto bene... credo...
Winter: Sii forte. Il peggio è ormai passato.
Phantom: Ginger Bread ha scoperto l'ascensore che ci porterà di sotto.


Dopo esserci alzati, risalimmo il pendio per riunirci con la squadra e per raggiungere la cavità scoperta da Ginger Bread. Dopo aver analizzati e curati i danni subiti dai coboldi (che erano più delle lesioni), entrammo nella caverna per trovare un'ascensore simile in tutto e per tutto a quello trovato dall'altra parte. La discesa era uguale come l'altra volta. Winter Wind mi diede il sostegno necessario per aiutarmi a superare l'ansia dovuta allo scontro. Dopo essere ritornati con i zoccoli per terra, percorremmo la strada, che stavolta era priva di coboldi, fino all'uscita.
Dopo essere usciti dalla miniera, ci trovavamo in una radura situata in mezzo a una foresta e c'era anche una grossa cascata che cadeva in giro nei pressi di un lago.

Fra: Bene. Possiamo riposarci qui. Abbiamo due ore prima di proseguire per il passo che confina Equestria con il regno dei changelings. Io vado a dare le coordinate della nostra posizione ai rinforzi.

Dopo aver riposto la mia giacca nello zaino, mi riposai vicino al fiume sperando di calmare il mio spirito che era sull'orlo della disperazione così come gli altri che cercavano di riprendere le energie spese nello scontro contro i coboldi.
Dopo cinque minuti, Fra e Cleo ci chiamarono a raccolta per dire che stavano per arrivare gli aiuti sperati. Ci mettemmo in fila davanti ai due unicorni (io ero vicino a una ripresa Neko e il sempre-freddo Winter Wind) che cominciarono a usare la loro magia per creare un portale bianco e rotondo. La luminosità c'impediva di vedere bene chi stava per uscire ma notammo che il primo a uscire era un'unicorno maschio occhialuto dal manto grigio e i capelli neri. Il suo Cutie Mark era il simbolo della radice quadrata.

Fra: Ti stavamo aspettando, Square Root.
Square: Lo so... Ho avuto ben 3 minuti e 27 secondi per controllare che io e le due pegasi avevamo l'equipaggiamento tutto pronto.
Cleo: Hai detto "Due pegasi"?
Square: Precisamente. All'inizio dovevamo essere in due ma una terza pony, alle ore 9 e 17 di stamattina, aveva insistito nel unirsi a noi. Ha detto che voleva un certo pony di nome...
???: Orpheus!!!

Un proiettile grigio spuntò dal portale e mi travolse inaspettatamente. Quando mi ripresi dallo stordimento, notai che era...

Orpheus: Derpy? Tu qui?
Derpy: Non avevo più chiuso occhio in queste ultime due notti a furia di pensare a te. Così ho chiesto a Square Root se potevo unirmi a voi.
Orpheus: Apprezzo il tuo attaccamento anche se... potresti staccarti?
Derpy: Ops, scusa.
*si sollevò dal mio corpo e atterrò vicino a me dopo che mi ero rialzato*
Square: Precisamente. Spero solo che non ci sarà d'intralcio.
Fra: E chi è il terzo pony.
Square: Una pony che è già stata scelta per i nuovi mandati. Per lei, questo sarà il suo test per diventare Moderatrice.


Detto ciò, la terza pony apparì dal portale che si chiuse subito dopo. Al primo istante, non riuscivo a capire chi era ma, dopo che i colori si fecero più nitidi, rimasi completamente incredulo da colei che sarebbe diventata una futura Moderatrice di Equestria.

???: Orpheus. Per fortuna che stai bene. Non ti preoccupare, adesso ci sono io a proteggerti.

Il manto grigio, la criniera bionda raccolta in due nastrini rosa, gli occhi celesti e il Cutie Mark di una rosa dei venti. Solo una pony poteva avere queste caratteristiche.

Orpheus: Sea Breeze???

CONTINUA...


Capitolo 6 --- Al cospetto della regina

Passarono uno o due minuti da quando rividi Sea Breeze. Fra e Cleo avevano mandato Phantom Keeper e Square Root in avanscoperta mentre noi stavamo riposando per riprendere le energie. Durante questa pausa, io e Breeze decidemmo di riposarci vicino al lago che si trovava vicino alla cascata che cadeva di fianco alla caverna da cui eravamo usciti. Sea Breeze non era una pegaso ordinaria: fin da puledra aveva un carattere da "sorella maggiore" e un grande senso di giustizia che gli permetteva di affrontare i bulli e i teppisti. Anche se il suo talento era il controllo dei venti, era nota per il suo carattere forte ed è per questo che quando andavo giù di morale, c'era sempre lei a confortarmi. Non era come Pinkie Pie che faceva i party per risollevarmi ma riusciva sempre ad aiutarmi nei momenti peggiori... tranne quando prestavo del denaro a quei teppisti ma solo perché non glielo avevo mai detto.

Gli dissi tutto ciò che era successo in questi tre giorni: L'assalto dei lupi, il massacro dei coboldi e di quando stavo quasi per cadere dalla montagna. Dopo avergliele raccontate, Breeze sembrava dispiaciuta.

Breeze: Adesso mi sento in colpa per averti cacciato in questo guaio. Io volevo solo far ritornare quel lato buono che c'era in te. Se solo avessi previsto tutto ciò, sarei dovuta venire con te.
Orpheus: Non è colpa tua. La colpa è anche mia. Non sarei dovuto esplodere contro di te, né contro Cleo e né contro Neko. Tutto questo era dovuto a me stesso. Non sono stato capace di controllare le mie emozioni e il mio buonsenso. E adesso...
*gli feci vedere il mio fianco che era ancora fasciato e del quale non ci avevo caso* ...ecco che cosa ho ottenuto.
Breeze: È vero, hai avuto due richiami gialli e una grossa ferita ma scommetto che si sarà guarita del tutto.
Orpheus: Cosa fai?
Breeze: Ti tolgo la garza, no?


Breeze addentò la fascia situata sul mio fianco e provò a tirarla dietro cercando di fare uso solo della sua forza mentre io tiravo nel senso opposto. Il tentativo risultò vano ma fortunatamente Winter Wind arrivò verso di noi e porse qualcosa alla pegaso grigia: Un coltello legato ad una fascia.

Winter: Immagino che ti serva questo.
Breeze: Grazie.

Con i denti, lo prese per il manico, ci passò lo zoccolo sulle fasce e iniziò a tagliare la garza evitando di fare la stessa cosa al mio manto. Quando la garza fu finalmente tolta, quello che rimaneva erano solo tre cicatrici che si notavano poco. Come avrei voluto saltare dalla gioia... ma qualcosa fece girare il coltello nella piaga. Winter si fermò davanti a me e cominciò a fissarmi con i suoi occhi glaciali.

Winter: Cleo mi ha parlato di te... Mi ha detto che tempo fa avevi malmenato Ditzy "Derpy" Doo. Dimmi... è vera questa cosa? *Pensavo di aver cancellato quel brutto ricordo. Mentre stavo cercando quali parole usare per spiegare, Derpy spuntò dietro da Winter e raccontò a tutti ciò che era successo.*
Derpy: Vera eccome. Un giorno, quando eravamo a casa insieme, era capitata che era talmente nervoso che non voleva parlare con me. Io volevo dargli qualche muffin, qualche carezza, qualsiasi cosa che poteva tirarlo su di morale... e invece lui mi saltò addosso e mi diede così tanti pugni che il naso gocciolava di rosso. Son dovuta restare a letto dove Fluttershy e Rainbow Dash si presero cura di me e non sentii più notizie di Orpheus da allora. *Sentire quella storia di mesi fa faceva male al mio cuore. Sentivo di volermene pentire... in maniera cruda. Dopo quel racconto, Derpy riprese a sorridere* Nonostante Orphy sia stata cattiva con me, non ho mai perso il mio amore per lui. Ormai questa storia è passata.
Orpheus: no...
*stavo per riavere un altro gesto di commozione* ...non è passata. Come non avrei voluto fartelo a te. Se solo avessi controllato me stesso... non posso ritenermi un bravo pony se non riesco a controllare le mie emozioni.

Per l'ennesima volta, caddi sotto il controllo della disperazione e decisi di correre verso una macchia del bosco situata vicino al lago. Il mio scopo era di volermi buttare in acqua sperando di porre fine alle mie sofferenze. Si sa, quando sei nella disperazione assoluta, quello che vorresti fare è non vivere più di fronte a cose che non facevano altro che peggiorarti. Non ero mai stato un tipo riflessivo. Quella lezione la imparai solo grazie a un'esperienza che mi aiutò a rafforzare il carattere... ma di quello ne parleremo presto.

Durante la mia folle corsa verso il lago, qualcosa mi spinse così forte che atterrai col muso per terra. Volsi lo sguardo in alto e vidi che era stata Sea Breeze a bloccarmi. La sua era un'espressione da dura. I suoi occhi incutevano timore.

Breeze: Sei pazzo? Vuoi finire così la tua vita?
Orpheus: Avevo fatto del male a Derpy. Nessun pony farebbe una cosa del genere ma io l'ho fatto. Per questo, voglio rinunciare a questa vita.
Breeze: Basta, Orpheus. Stai superando il limite.
Orpheus: Se vuoi che io la smetta, mollami e non sentirai più i miei piagnistei.
Breeze: Piantala. Sei peggio di un neonato.
Orpheus: Forse perché lo sono davvero.
Breeze:
*A questa affermazione, la pegaso mi cacciò tre pugni sul muso che avrebbero potuto rompermi il setto nasale e mi fissò con gli occhi minacciosi a due centimetri dai miei. A renderla ancor più spaventosa era la sua voce che si era fatta cattiva.* SONO STUFA DI QUESTI DISCORSI DA VITTIMA. O CI DAI UN TAGLIO E COMINCI A RAGIONARE OPPURE TI DARÒ TANTE DI QUELLE BOTTE CHE TI VERRANNO DELLE CREPE SUL CRANIO. HAI CAPITO???

Terrorizzato da quelle minacce e dagli occhi furiosi quanto quelli di un drago, misi gli zoccoli davanti a lei come per difendermi e a chiudere gli occhi rivolgendo il muso da tutt'altra parte. Quello che mi ero aspettato fu di ricevere un ceffone per "rieducarmi" e mi preparai al peggio. Invece sentii una leggera carezza sulla criniera, aprii lentamente gli occhi e vidi Breeze che aveva un'espressione diversa: era commossa. Vergognato per il comportamento di prima, ammisi la colpa.

Orpheus: Scusa per come mi sono comportato prima però... non riesco ancora a perdonarmi per quello che ho fatto a Derpy.
Breeze: Suvvia... parli come se Derpy fosse traumatizzata della cosa e invece non ci pensa neanche. Dovresti farlo anche tu. Dai, è tutto a posto.


Commosso dall'altruismo della pegaso, decisi di abbracciarla sia per scusarmi con lei che ricevere un po' di affetto da lei. Sentii solo ora il manto sofficissimo di Sea Breeze che sembrava quello di un peluche. Eppure ero un pony a tutti gli effetti ma sembrava come la prima volta che facevo una cosa del genere. Sea Breeze era fatta così: carina e dolce fuori, tremenda e bestiale dentro. Dai cespugli della foresta, arrivò Violet Squee che ci avvertì.

Violet: Voi due, venite. Phantom e Square sono tornati e ci hanno detto che è meglio sbrigarci.

Avvertiti da lei, ci staccammo dall'abbraccio e la pegaso lilla mi aiutò ad alzarmi. Preferisco non parlarne del viaggio che è stato parecchio monotono e andiamo al punto di quando siamo arrivati al valico che portava al regno dei changelings. Il valico era semplicemente un passo situato da due alte montagne di una catena montuosa che s'estendeva ai due lati remoti dell'orizzonte ma la cosa impressionante è che eravamo di fronte a un cantiere di una porta in legno. C'erano diversi macchinari tra i quali macchine per disboscare la foresta e carri pieni di tronchi. A un lato del valico, c'era una grossa torre dove i changelings e schiavi andavano su e giù mentre nell'altro lato c'era un torre più piccola in via di costruzione.

Cleo: Allora... non c'è un modo per superarlo senza farci notare?
Phantom: Dobbiamo boicottare il loro cantiere. Creare scompiglio senza farsi beccare e scappare subito. Square, quanto pensi che ci metteremo per sabotarli e tornare qui.
Square: A giudicare dalla pendenza che è di grado 14°, un pony allenato riuscirebbe a fare casino e tornare qui in poco più che in 7 minuti e 48 secondi.
Breeze: Volete dire che proveremo a fare un "Mordi e fuggi"?
Phantom: Precisamente. Dobbiamo essere precisi ma rapidi.
Fra: Non possiamo farlo tutti insieme. Coordinare un gran numero di pony aumenterebbe il rischio di farci scoprire.
Phantom: Ho un piano: io dirigerò l'operazione di sabotaggio poiché sono l'unico pony a saper manovrare sotterfugi nell'ombra, Square Root è abbastanza bravo da saper calcolare ogni possibilità che ci verrà incontro e per finire Neko, Orpheus e Sea Breeze sono i pony più veloci che abbiamo nel gruppo.
Cleo: Va bene. Vi aspettiamo con buoni risultati.
Phantom: Voi quattro seguitemi.


Seguendo Phantom Keeper, percorremmo verso Nord (il valico era a Est quando eravamo arrivati) per qualche ragione sconosciuta. Quello che vedevamo era solo la foresta ancora intatta e il tratto di terra che lo divideva dalle montagne che, per quanto erano basse, erano lo stesso ripide e impossibili da scalare. Stanco e curioso di tutto ciò, chiesi alla spia.

Orpheus: Scusa ma... perché ci stiamo allontanando dal valico?
Square:
*mi rispose l'unicorno* Ogni mezz'ora arrivano dei carichi pieni di paglia per il rifornimento dell'esercito. Noi entreremo grazie al prossimo che arriverà.
Orpheus: E come?
Phantom: E qui che entrano in gioco le abilità di una spia.


A un certo punto, arrivò da lontano un carro pieno di paglia trainato da due muli che venivano continuamente frustrati da due changelings. Phantom Keeper ci segnalò di nasconderci e di attendere il momento opportuno. L'attesa fu parecchio lunga visto che quei due muli sembravano affaticati per via degli interminabili tragitti lungo il sentiero. Mentre eravamo dietro ad alcuni cespugli, osservavamo il nemico senza battere ciglio come avvoltoi sulla preda. Ero teso della situazione ma Breeze riusciva a farmi passare l'ansia. Quando il carro ci aveva ormai superato, Phantom ci diede l'ordine di seguirlo mentre lui avanzava con passo lento e leggero. Così leggero che non riuscivo a sentire i suoi passi mentre io quattro facevamo il possibile per evitare rumori bruschi. Alla fine, Phantom saltò sul carro di paglia e aiutò Square e noi a salire altrettanto. Il viaggio non fu uno dei migliori. La paglia solleticava i nostri manti, faceva un caldo che si respirava a malapena, eravamo stretti come sardine e non potevamo fiatare.

Nonostante ciò, nessuno poteva sapere che c'erano ben cinque pony nella paglia. Dopo circa venti minuti, il carro si fermò ma aspettammo ancora un po' per sapere se c'erano delle guardie in giro. Phantom Keeper scrutò con l'occhio fuori e notò che c'era una guardia changeling che sembrava affamata. Talmente affamata che sporse la testa e aprì le sue fauci per prendere un po' di paglia. Phantom fece segno a Sea Breeze di prenderlo e di tramortirlo: la pegaso uscì dalla paglia per prendere la guardia per la testa e portarla dentro. Il changeling cercava di capire che cosa stava succedendo ma Breeze che gli diede una zoccolata così forte che lo fece svenire. Phantom sporse di nuovo l'occhio per vedere se c'era qualcun'altro e diede il via libera. Dopo essere usciti dalla paglia, ci rifugiammo dietro a una catasta di tronchi che era situato vicino a un muro del valico. Dopo esserci messi al riparo, guardai la pegaso con la faccia un po' turbata.

Orpheus: Sea Breeze... ma come sei riuscita a...
Breeze: Tra gli allenamenti dell'accademia dei Wonderbolts, c'era anche quello di scalciare le nuvole e io ho finalmente trovato un buon uso di quell'allenamento.
*rispose la pegaso prevedendo la mia domanda*
Orpheus: Frequentavi l'accademia dei Wonderbolts?
Breeze: Certo... però ci ho rinunciato perché la vita accademica non faceva per me.
Phantom: Basta parlare... ecco il piano...
*noi quattro ascoltavamo ciò che diceva la spia mentre guardavamo l'intero cantiere* ...Per adesso, c'è solo una torre eretta mentre l'altra è ancora da costruire. Se vogliamo entrare senza farci notare, dobbiamo boicottare l'intero cantiere facendo saltare in aria la torre.
Neko: E come penseremo di farcela?
Phantom: Con quelli...
*indicò un carico di bombe situate vicino al cantiere dell'altra torre* ...sono bombe usate nelle miniere per distruggere le mura delle montagne così da creare dei tunnel d'emergenza. Posizionate lì, ci renderà il lavoro facile. Il piano sarà di prendere due bombe dal carico e di metterle su due punti della torre, il tutto senza farci notare. *si rivolse all'unicorno grigio* Square Root, quanto ci impiegheremo a raggiungere i due punti?
Square: Bhè... dal carico ci mettereste 2 minuti e 34 secondi considerando anche il giro e il turno delle guardie. Per la torre, un buon 3 minuti e 2 secondi.
Phantom: Ok. Breeze e Neko vedranno di prendere due bombe e di sistemarle sotto la torre. Orpheus e Square Root vedranno di assicurare il perimetro del suddetto onde evitare imprevisti.
Breeze: Ma tu sei Phantom Keeper, una delle spie più esperte di Equestria. Perché non vuoi prenderne parte?
Phantom: Mi piacerebbe ma YAWN...
*sbadigliò fortemente* ...non me ne intendo di demolizioni. Soltanto di spionaggio. Ad ogni modo, se la situazione si fa critica, interverrò. Basta ciarlare, andiamo.

Al suo segnale, io e Square andammo verso la torre mentre le due pegasi si dirigevano verso il carico. Per fortuna che le cataste di pali erano disposte in modo da essere vicine al muro della montagna mentre le guardie e gli schiavi erano disposti vicino al centro. Dopo essere arrivati sotto la torre, iniziammo a scrutare l'altra parte del cantiere visto che la struttura intrecciata delle pareti della torre e il buio ci permettevano di non farci scoprire. Sea Breeze e Neko presero due bombe e iniziarono a recarsi verso di noi, facendo il giro. Sfortunatamente, una delle guardie sembrava attratta da una catasta: quella su cui c'erano le due pegasi. Bisognava fare qualcosa. Phantom Keeper sbucò dal riparo e, tramite gesti, ci disse di prendere un sasso e di lanciarlo verso la catasta su cui egli si trovava. Presi dunque un sasso grande, anche se non avevo capito il perché dovevo lanciarlo su di lui, e proprio mentre stavo per lanciare, Square Root mi fermò.

Square: Fermo.
Orpheus: Cosa c'è?
Square: Quel lancio deve essere calibrato alla perfezione.
*Ed è così che inizio a girarmi attorno e a spostare il mio braccio* L'inclinazione deve essere di 32° se vuoi fare una traiettoria ad arco. È preciso ma potrebbe insospettire il nemico. Altrimenti puoi lanciarlo a traiettoria diretta con un'inclinazione di 7°. Veloce, non facile da notare ma con molte probabilità di mancare il bersaglio.
Orpheus: Di un po'... com'è che riesci a fare tutti questi calcoli precisi.
Square: Merito della mia smania per l'ordine ma non solo. A scuola facevo ripetizioni di lezioni e corsi matematici e algebrici. Equazioni, frazioni, potenze, radici quadrate, numeri primi... insomma, robe da istituto superiore.
Orpheus: Materie pesanti?
Square: Tutti dicono che la matematica e l'algebra sono materie pesanti ma non per me e per il mio Cutie Mark.
*mentre esaminava l'intero braccio, guardai il suo fianco che era segnato dal simbolo della radice quadrata* Ora vai.

Al suo segnale, lanciai il sasso che, dopo una traiettoria diretta, colpì il bersaglio predestinato. La guardia, che non aveva ancora dato un'occhiata alla catasta con dietro le due ragazze, si voltò in direzione del rumore e cambiò obiettivo. La guardia s'avvicinò all'altra catasta e iniziò a guardare chi c'era dietro ma non riuscì a reagire che Phantom lo prese e se lo trascinò nella copertura. Le due pegasi ebbero il via libera e andarono di catasta in catasta assieme a Phantom Keeper fino a quando tutti e tre non ci raggiunsero.

Neko: C'è mancato poco che non ci avesse scoperto.
Orpheus: Che fine ha fatto quella guardia?
Phantom: Spedito a nanna. Adesso vediamo di mettere queste bombe e...
???: Intrusi!!!


Ad urlare la suddetta frase, era la guardia che Sea Breeze aveva tramortito quando eravamo sul carro pieno di paglia. Continuava a dire che c'erano gli intrusi (ovvero noi) ma non sapeva essi erano ancora qui. Phantom digrignò i denti per la tensione e prese qualcosa dal suo zaino: una piccola pallina nera. Il pony rosso lanciò la pallina facendola rotolare verso il gruppo di guardie che si erano radunate attorno al changeling e ci fu un'esplosione che fece non solo ferire alcuni di quei mostriciattoli ma anche a disperderli per la paura. Phantom ci guardò e disse...

Phantom: Neko, Orpheus e Sea Breeze... andate in cima alla torre e volate verso a un posto sicuro. Io e Square cercheremo di detonare queste bombe...
Square: ..tra 1 minuto e 38 secondi.
Breeze: Ricevuto.


Seguendo Sea Breeze, uscimmo dalla copertura solo per farci scoprire da uno dei changeling.

Guardia: Ecco il nemico.

Finendo la frase, venne travolto dalla spallata di... Derpy che ci guardò con la sua faccia svampita ma felice.

Derpy: Avete visto? Ho messo K.O. un nemico.
Orpheus: Bella cosa ma dobbiamo andare subito alla torre.


Con la coda tra le gambe, cercammo di salire gli scalini della torre e, proprio verso l'ultimo piano, eravamo bloccati da alcune guardie. Non potevamo proseguire e non potevamo scendere visto che sarebbero venuti altri changelings che ci avrebbero circondati. Non avevamo altra scelta... a parte Sea Breeze. Egli si lanciò addosso alle guardie e generò una bagarre "Uno contro tutti". Inizialmente, sembrava cavarsela poiché dava dei colpi ben assestati ai nemici però si fece sopraffare dal numero dei nemici mentre noi eravamo come pietrificati. A un certo punto, la pegaso grigia si rivolse a Neko con un tono deciso.

Breeze: Neko... lascia sfogo alla tua aggressività.
Neko: Cosa? Sei matta?
Breeze: Perché dovrei esserlo in un momento del genere?
Neko: Ma così potrei fare del male a te, a Orphy e a Derpy.
Breeze: Non tutti riescono a controllare le proprie emozioni e chi non ci riesce, deve accettare questi suoi difetti fino a quando essi non diventeranno una propria parte integrante. È vero che sei pericolosa ma pensaci... questo potrebbe essere il momento opportuno per controllare quel tuo istinto.
Neko:
*rimase in silenzio per qualche secondo* ...va bene.

La sua criniera (che era gialla) si cambiò colore in un verde acido come la scorsa volta e il suo sorriso si fece maligno. Con uno scatto, s'avvicinò ad uno dei changelings che teneva bloccata Sea Breeze e gli cacciò una violenta testata che lo mise al tappeto. La pegaso dai crini biondi si liberò dell'altro changeling con un gomitata sul setto nasale. Dopo essere indietreggiate per allungare le distanze di sicurezza, le due pegasi si trovavano davanti a otto changelings. Sea Breeze si alzò sugli zoccoli posteriori e aprì le sue ali per mantenere l'equilibrio e Neko prese magicamente il coltello dal suo zaino, staccò la fascetta per farlo tenere sullo zoccolo, lo lanciò in aria roteandolo e quando iniziò a cadere, lo prese per il manico... con i denti.

Breeze: In nome delle principesse Celestia e Luna, affronterete la nostra potenza.
Neko: Vediamo se il rosso s'abbina bene col nero del vostro manto.


Detto ciò, si gettarono addosso ai nemici con impeto. Breeze colpiva con dei potenti pugni e cambiando avversario di volta in volta mentre Neko li teneva in scacco usando sia il coltello che la magia. Durante la bagarre, io e Derpy notammo che altre guardie stavano per salire sulla torre ma le due pegasi avevano già fatto piazza pulita dei nemici.

Neko: Lascia che c'è ne occupiamo noi.
Breeze: Mettetevi pure in salvo.
Orpheus: E voi?
Breeze: Sappiamo volare. Quando Phantom e Square detoneranno, voleremo via dall'esplosione.


Rassicurato dalle parole della pegaso, io e Derpy cominciammo a correre verso la cima ed è proprio dopo averlo raggiunto che si sentì un potente botto. Rimanemmo pietrificati dal quel rumore spaventoso e si seguì una scossa: la torre stava per crollare. L'unico modo per scappare in tutta sicurezza era volare e lo dissi a Derpy che era dietro di me.

Orpheus: Derpy?
Derpy: Sì?
*rispose spaventata*
Orpheus: Io tenrò di saltare dalla torre e tu dovrai prendermi.
Derpy: Ma sei matto?
Orpheus: È l'unico modo per evitare di lasciarci il manto. Senti... mi dispiace per quella volta lì. Scusa.
Derpy: Ancora con quella vicenda? Lo sai che dovresti cominciare a preoccuparti di meno?
*disse con il sorriso sulle labbra*

La torre stava cominciando a inclinarsi e non c'era tempo per le scuse. Andai verso uno dei lati ancora privi di balcone anti-caduta e spiccai il volo (o almeno, fingevo di farlo). Il cuore stava battendo all'impazzata per il gesto suicida e sembrava che fosse giunta l'ora e invece, Derpy mi prese per le braccia e tentò di stringere il più possibile per evitare che io potessi scivolare e cadere. Sea Breeze e Neko volarono via dalla torre che cadde vicino a quella adiacente e le bombe che erano lì s'innescarono, dando via a una violenta esplosione. Dopo che il fumo venne portato via dal vento, i pegasi e io atterrammo nel cantiere, pieno di corpi di changelings e schiavi, e gli unicorni cancellarono i loro scudi che avevano lanciato per proteggersi dall'esplosione assieme ai pony di terra. La capitana Fra sembrava essersi infuriata parecchio e si diresse da Phantom Keeper.

Fra: Che cosa hai fatto? Il piano vedeva di superare il cancello senza farci scoprire, non saltarlo in aria.
Phantom: Pensi che avremmo avuto qualche probabilità di successo?
*rispose freddamente* Farlo saltare in aria ci permetterà di farci scoprire e di avere una possibilità d'incontrare la regina Chrysalis. Mi pare ovvio che è questo l'obiettivo della missione.

Mentre stavano a litigare, Sea Breeze si avvicinò assieme a Neko che aveva la criniera azzurra. Mi chiese se stavo bene e io gli risposi di sì mentre guardavo lo scenario davanti a me. Peccato che lo dissi presto: uno strano vento si sentì nell'aria ma quello che mi fece sorprendere fu una "folata" che attraversò il mio muso e sentii qualcosa sotto il mio occhio destro. Tastai allora la guancia e notai dallo zoccolo che mi fuoriusciva del sangue. Era una grossa ferita larga quanto il mio occhio dove il sangue scorreva sul volto come lacrime. Breeze ebbe uno spavento così come Neko che aveva la criniera gialla che emanava luccichii azzurri.

Breeze: E quella ferita da dove è apparsa?
Neko:
*analizzò attentamente la ferita* Per fare una ferita del genere, ci vuole grande bravura col coltello.
???: Lo prendo come complimento.


A sentire quella risposta detta in maniera calma e pacata, ci voltammo per vedere... qualcosa. Non posso descriverlo per il trauma che ebbi durante l'escursione ma sembrava un pony in tutto e per tutto... tranne il fatto che aveva il corno nero e affilato, delle ali che ricordavano quelle delle zanzare ma tutte bucherellate, gli arti pieni di fori e gli occhi che avevano la sclera tutta verde. Inoltre, esso portava una fascia azzurra simile a quella dei nostri moderatori. Tutti gli altri videro la scena e s'accorsero verso di noi per supporto.

Violet: Non riesco a credere... È un pony o un changeling?
Winter: Tutte e due.
Ginger: Che cosa?
Square: In tempi recenti, si è parlata di una razza ibrida nota come Ponyling. Una razza che combina le abilità naturali del pony con il potere dei changelings. A giudicare da come è apparso, con una velocità alare pari a 19, è stato un pegaso prima di diventare la creatura che noi stiamo vedendo.
Winter: E a giudicare dalla fascia che porta, è una delle Guardie giurate di Chrysalis.
Ponyling: Complimenti per l'esposizione. Si vede che siete coloro che stiamo aspettando.
Ginger: Ci stavi aspettando?
Ponyling: Certo. Credi che non potevamo sapere della vostra... visita?


Altri quattro ponylings si fecero avanti da tutte le parti e tutti e quattro avevano la stessa fascia azzurra. Noi ci mettemmo in posizione d'attacco con il fianco vicino a quello del compagno in una formazione a testuggine... però quei ponylings non avevano volti minacciosi.

Ponyling: Calma. Non siamo aggressivi come i changelings, però vogliamo chiedere il motivo di questa... visita.
Fra: Per parlare con la vostra regina.
Ponyling: Così sia. Ponylings! Accerchiateli!
*a quell'ordine, eravamo circondati. per un momento, avevo pensato alla fine ma non fu così* Visti gli attriti tra le due nazioni, ci sarà della gente che vi vorrà morti. Restate con noi e non allontanatevi per nessun motivo.

I moderatori e i ponylings abbassarono le loro armi e questi ultimi c'accompagnarono al castello come "scorta".
La terra dei changelings era il completo opposto da Equestria. Dove eravamo noi descriveva perfettamente l'intera nazione: era un'enorme valle a conca sulla quale risiedeva una città di modeste dimensioni dove il terreno era tutto grigio scuro, il cielo era nuvoloso ma si riusciva a vedere il verde al posto dell'azzurro, le case erano come quelle di Ponyville ma molto più cupe e gotiche e la gente era mista tra ponylings e changelings. Inutile dire che ci guardavano col malocchio e che, se non fosse stato per le guardie, ci avrebbero linciati. Molto comune era un liquame verde e viscido che c'era dappertutto: sulle case, sulle strade e anche intorno al castello.

Non ero mai stato così teso in vita mia. Essere in un territorio straniero e per di più nemico. Per farmi passare l'ansia, parlai con Winter Wind e gli confidai una cosa.

Orpheus: Winter?
Winter: Che c'è?
Orpheus: io... vorrei chiedere... se dovessimo uscire vivi da qui... mi darai la possibilità di entrare nel corpo diplomatico di Equestria?
Winter: Bhé, viste le tue abilità con l'inglese... vedremo cosa saprai fare.
Orpheus: grazie...
Winter: Non ti preoccupare. Finché resteremo uniti, riusciremo a sopravvivere.


Era poco per farmi sollevare il morale ma bastava per non farmi prendere dall'agitazione.
Il castello era scavato sul fianco di una delle montagne più grandi che circondavano la città e, solo a vedere la parte frontale, sembrava che sbucasse da essa. Dopo aver superato il portone, alto quasi 20 venti che s'aprì grazie a un sistema di ingranaggi presente anche a Canterlot, vedemmo come i corridoi erano bui ma che pullulavano di changelings e ponylings armati. Dopo aver girovagato in quello che sembrava un immenso dedalo di scale e corridoi, arrivammo finalmente alla sala del trono.
La sala del trono era rotonda ma parecchio capiente. Nel punto più alto della sala, c'erano due ponylings la cui altezza erano a metà tra quelle di un pony normale e quelle di un alicorno. Ad un tratto, altri ponylings apparirono nel buio. C'è n'erano quasi una dozzina e con fasce diverse: rosse, viola e anche blu. Il mezzo-alicorno ci parlò con una voce quasi aggressiva.

Ponyling: Guarda guarda... le guardie giurate di quel matto di Grifen.
Ponyling2: Lo sapevo che sarebbero venuti.
*rispose l'altro con una voce pacata*
Ponyling: E che aspettiamo? Ricacciamoli via. Sono entrati nei nostri confini senza permesso. Fossero stati dei semplici diplomatici che chiedevano un semplice accordo, allora non ci sarebbe stato questo caos.
Chrysalis: A che cosa serve fare un accordo, se le nazioni più vicine sono sempre le prime ad avercela con te?
*il trono si girò di 180° per farci vedere la regina Chrysalis che si teneva appoggiata su uno zoccolo a sua volta appoggiato da un bracciolo del suddetto trono e con le gambe incrociate* E così voi siete i lacchè di Celestia?
Cleo: Noi siamo i Moderatori di Equestria. Siamo inviati dalle principesse del giorno e della notte per discutere riguardo a quello che avete fatto, ovvero: compromettere i confini che il nostro regno e il vostro rispettavano fino a qualche giorno fa.


Non potevo badare alla discussione perché la ferita mi faceva parecchio male. Fino a quante ne avrei dovute sopportare prima di tornare a casa? ......già......casa......quanto mi mancava Cadance......la colpa era tutta mia......perché ero nato così?

???: Hey... *mi si avvicinò lo stesso ponyling che avevamo incontrato al cantiere. Sea Breeze tentò di difendermi ma capì che la guardia non aveva cattive intenzioni* ...mi dispiace per prima. Il nostro è un regno molto chiuso e siamo addestrati per eliminare chiunque tentasse di varcare i nostri confini. Noi non siamo cattivi come tu pensi... è che dobbiamo attenerci agli ordini di chi ci guida, ovvero la nostra regina.
Chrysalis: TU! *indicò il ponyling* NON PARLARE CON IL NEMICO!
Ponyling: Sissignora.


La guardia indietreggiò ma non senza avermi chiesto perdono. In quel momento, capii come ci si sentiva essere obbligati a fare qualcosa anche se controvoglia. Da quello che sentivo; Fra e Cleo volevano che i confini fossero ripristinati; i due ponylings volevano trovare un compromesso che potesse accontentare tutti ma Chrysalis voleva mantenere i confini così com'era. Mano a mano che la discussione si fece accesa, si giunse a una conclusione dispiacevole.

Chrysalis: Ne ho abbastanza di voi. Pensate di essere i più sviluppati, i più dotati, i più forti, ma vi sbagliate. Ho sognato a lungo di creare una razza suprema in grado di predominare sui deboli e sulla gente incapace e questo sogno si è finalmente realizzato, ma voi non lo capirete finché non diventerete una parte di questo orgoglioso regno. Prendeteli. *i ponylings si misero in posizione d'attacco*
Ponyling: Vostra maestà. Adesso mi sembra che tu stia esagerando.
Ponyling2: Ha ragione. Facendo così, peggioreremo solo i rapporti con Equestria.
Chrysalis: Chi è che da i comandi? Io. Chi è che li deve eseguire? Voi. Prendeteli subito.
Fra: No... Facciamo così. Lasciate in pace i nostri compagni e prendete noi.
Cleo: Sono d'accordo con lei. Meglio le nostre vite che quelle degli altri moderatori.
Chrysalis: E va bene... Prendete le due unicorni più...
*mi fissò con i suoi occhi penetranti* ...il tappetto marrone. Sembra un "acquisto" molto azzeccato.

Quando capii che il "tappetto" ero io, era troppo tardi. Cercai di liberarmi dalla presa delle guardie e Sea Breeze tentava di fare lo stesso sperando di difendermi ma tutto ciò era invano. Agitavo come potevo sperando di scrollarmi di dosso i ponylings fino a quando una delle guardie accese il suo corno e iniziai a sentire una grande sensazione di sonno. Sapevo che volevano narcotizzarmi ma resistere alla loro volontà era troppo, considerando che ero in preda all'agitazione e che non si riesce a resistere alla forza di volontà se si era troppo agitati. Finii dunque in un sonno profondo.

Al risveglio, mi sentivo strano. Sentivo come se le mie braccia fossero portate in alto e che le mie gambe sembravano essere a penzoloni. Con la vista quasi annebbiata, vedevo solo un muro davanti a me, Fra e Cleo che sembravano come appese e, focalizzando solo ora la vista, realizzai che anch'io ero appeso a una sorta di manette penzolanti che stringevano sui miei zoccoli. Avevo lo stress a mille. I occhi stavano per piangere nonostante i miei tentativi di non farlo. La mascella tremava come un martello pneumatico. Tentai parecchie volte di far sbucare i miei zoccoli dalle manette ma non ci riuscii. In preda all'agitazione, cominciai a dire le frasi più disperate che mi potevano venire in mente fino a quando Fra attirò la mia attenzione.

Fra: orph... orpheus... Orpheus! *la guardai negli occhi* Vedi di stare calmo.
Orpheus: Calmo? Io non riesco a stare calmo, perlomeno non in questa situazione. Ci tortureranno? Ci linceranno? Io non voglio morire...
Fra: Non morirai, fidati.
Orpheus: E come fai ad esserne sicura?
Fra: Recentemente, hanno scoperto delle creature magiche denominate "Changesprites". Sono creature simili ai comuni Parasprites ma dalle fattezze simili a quelle di un ragno. Hanno la particolarità di alterare il DNA della creatura e i Ponylings sono la fase intermedia della trasformazione. Dopo un certo periodo di tempo, i pony diventano Changelings a tutti gli effetti.
Orpheus: E cosa ci faranno fare a noi?
Cleo
: *continuò l'altra unicorno* Cercheranno di creare delle ferite perché serviranno ai changesprites di entrare nei nostri corpi. Ad ogni modo, sii forte. Sarà molto doloroso ma ne varrà la pena.

Quel "varrà la pena" non mi piaceva per niente e mentre pensavo a cosa mi sarebbe successo, una voce acuta e sinistra (quella di un changeling) disse qualcosa a quelli che parevano essere dei subordinati.

Changeling: Dateci dentro con quelle fruste ma fate attenzione: le ferite non devono essere profonde o moriranno dissanguati.
Changeling2: Con piacere.


E il tormento ebbe inizio. La prima sferzata venne data alla schiena e fu talmente dolorosa che riuscii a malapena a trattenere un urlo. Durante le numerose nerbate, notavo come Fra e Cleo si trattenevano a malapena ma riuscivano a restare immobili. Sapevano che avrebbero subito questo tipo di tortura e quindi se lo aspettavano il dolore. Io non potevo saperlo e ciò rese il dolore ancor peggiore. Non solo mi davano alla schiena ma anche alle braccia, alle gambe e alla pancia ma la parte peggiore fu quando un changeling andò davanti a me impugnando un coltello con la magia. Dopo una macabra frase del tipo "Manca qualcosa a questo volto", mi rigò lentamente sotto l'occhio sinistro e adesso avevo i due lati del muso sporchi di sangue e lacrime. La testa era l'unica zona a essere risparmiata visto che un colpo di quelle catene poteva spedirmi all'altro mondo. Passarono circa tre minuti ma sembrava essere passata un'eternità.
Avevo tutto il corpo sporco e rovinato dalle fruste, la criniera tutta bagnata di sudore, il viso coperto dal sangue mischiato a lacrime e la vista tutta annebbiata per via del sangue perso. Le uniche cose che riuscii a ricordare furono che i changelings mi liberarono giù dalle manette, mi trascinarono magicamente per qualche corridoio e che mi posarono in qualcosa di viscido, stretto e verde: mi sembrava di essere in un baccello.

Changeling: Riposati pure nella cella d'incubazione. *detto ciò, la sigillò grazie alle sue proprietà viscose. anche se riuscivo a vedere a malapena, potevo vederli grazie alla trasparenza della cella.* Tu e le tue amiche diventerete parte dello sciame.
Changeling2: Dimentica il tuo passato da pony e scoprirai il piacere di un futuro come Ponyling.


Ed è così che mi lasciarono sghignazzando.
Ero spaventato. Ero solo. Ero in pericolo. La solitudine, lo spazio stretto della cella e la mancanza di speranze mi portarono a raggomitolarmi nel mio corpo ormai martoriato e nella mia coda soffice usandola come un lenzuolo. A un certo punto, centinaia di creaturine simili a ragni e grandi quanto delle briciole uscirono da un buco situato vicino a me: erano i Changesprites. Essi iniziarono ad entrare nel mio corpo attraverso le ferite di prima e cominciai a sentire delle sensazioni strani. Sentivo un'emicrania che si faceva sempre più pesante, dei dolori ai fianchi come se mi dovesse venire il colpo della strega, il corpo che faceva dei piccoli scatti, il cuore batteva sempre più forte e la respirazione si faceva pesante. Non sapevo come uscire da una situazione del genere anzi, uscirne era ormai impossibile. Dovevo solo accettare il mio destino: morire o diventare chissà quale mostruosa creatura.

Avendo avuto troppe emozioni durante questa giornata, presi la decisione di dormire in quella cella viscida. Inizialmente, facevo fatica a prendere sonno perché quelle sensazioni mi turbavano continuamente e mi posi la domanda di come sarebbe finito quest'incubo e di cosa sarebbe successo ai miei compagni di viaggio. Alla fine, dopo un po' di autoconvincimento, decisi di non pensare e cominciai a dormire. Qualunque sia stato l'esito, dovevo ormai accettarlo.

CONTINUA...


Capitolo 7 --- Tra il bene e il male

Dopo essermi aperto leggermente gli occhi, vedevo le nuvole sopra di me che avevano uno strano colore verde acido che rendeva l'atmosfera qualcosa d'innaturale. L'intera area in cui mi trovavo era insolito: c'erano delle torri nere lisce con le guglie che spiccavano alti nei cieli. Il terreno era grigio ma solido, qualcosa che mi fece ricordare quella città che AJ e Rarity mi raccontarono una volta... Manehattan? Giacendo immobile in posizione supina, sentivo come lo stress mi usciva dal manto e misi uno zoccolo davanti alla fronte per concentrarmi sul... aspetta... quale zoccolo? Quello che vedevo ora era solo una zampa color nocciola con cinque estremità lunghe e anche l'altra mia... zampa era così. Notavo solo ora che non ero più un pony: avevo indosso dei strani vestiti blu e neri, il mio "muso" era completamente diverso e non avevo neanche la coda didietro. Da quello che ricordavo, c'era una razza che esisteva "ai confini della realtà" che si facevano chiamare "Umani". Com'è che ero diventato una tale creatura?

Mentre ero seduto a riflettere e a dare un'occhiata intorno, vedevo una figura sinistra. Era un umano come me ma indossava quello che sembrava uno smoking nero ed elegante, gli arti superiori coperti da fasce bianche e nere e un grosso cappuccio arancione con vari motivi striscianti. Mentre s'avvicinava sempre di più a me, vedevo come i suoi occhi erano gialli... gialli come quelli di un serpente. Per via della sua presenza, sentivo come un grosso nervosismo ed, dopo essersi fermato, esso mi guardò negli occhi dando un sorriso sinistro.

???: Ci rivediamo finalmente.
Orpheus: Tu... chi sei?
*risposi balbettando per la paura*
???: chi sono io..... CHI SONO IO???? La risposta è semplice.

Tirò fuori una sorta di coltello e lo lanciò su quello che doveva essere il mio fianco sinistro. Non era un ferita mortale ma era lo stesso un dolore fortissimo del quale lanciai un urlo. Il tizio sinistro mi prese la testa con la "zampa" destra, e con l'altra tirò fuori una sorta di siringa dove, nel giro di un secondo, me lo infilò nel collo. Il dolore e l'ansia ebbero il sopravvento e tentai di togliermelo di dosso, ma sembrava come attaccato a me con la colla. Alla fine..... tutta la mia vita passava davanti a me.

Letteralmente.
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Flashback di quando ero a Liberty City, flashback di quando ero a Ponyville, flashback di quando persi la vita nello scontro contro Terumi. In tutto quel tempo, non ricordavo più niente delle mie origini... e adesso, le ho ritrovate. Terumi staccò la siringa dal mio collo e mi mollò col solo intento di farmi sprofondare nel dolore per quel coltello lanciato prima. Dopo averlo estratto fuori con non poca fatica, capii adesso che quello non era un coltello: era un balisong (detto anche coltello a farfalla). Il balisong era noto per essere un'arma rapida, pericolosa e anche ingannevole visto che aveva la caratteristica della lama di poter essere nascosta grazie ai due manici. Dopo averla esaminata, la lanciai invano contro Terumi e il coltello atterrò sui suoi piedi.

Orpheus: Yuuki Terumi... che ci fai qui? Ti avevo visto esplodere dopo la distruzione di quella collana. Cos'è questo posto? *mentre glielo domandavo, tentavo di alzarmi, Ci riuscivo ma il dolore era immenso e rendeva una semplice azione come un'impresa.*
Terumi: Tsk... sarò anche morto ma te l'avevo detto che ci saremmo rivisti all'inferno.
Orpheus: Visto che sembri un tipo che ne sa più del diavolo, dimmi dove siamo e perché tu sei qui?
Terumi: Beh, non c'è molto da dire. Siamo come in un limbo e ci siamo solo noi due. Poco male...
Orpheus: Perché?
Terumi:
*tirò rapidamente fuori un fucile a pompa da dietro* PERCHÉ È QUI CHE TI AMMAZZERÒ PER QUELLO CHE HAI FATTO... LASCIARE LA TUA CITTÀ E IL TUO CAPO!!!

Dopo aver compreso il pericolo che stavo per correre, scattai in direzione opposta per sfuggire alla sua ira. Falcata dopo falcata, sentivo il cuore battere sia per la corsa che per lo spavento di dover morire per mano sua. Un pazzo psicopatico amante del sadismo: ecco cos'era Terumi sotto quella maschera da uomo gentile che aveva sempre fatto a me. Durante la corsa disperata, sentii dei botti e delle sferzate d'aria provenire da dietro. Mi voltai e vidi che Terumi stava lentamente camminando verso di me con il suo inseparabile fucile a pompa, la sua arma preferita nei deathmatch. Ero diventato una preda in mezzo alle strade deserte e oscure della città che ricalcava molto la zona di Algonquin.

Alla fine della strada, c'era una cosa insolita: il vecchio condominio in cui vivevo insieme a Kairi durante la mia vita a Liberty City. Strano come esso si trovava in una strada di Algonquin, quando in realtà era situato a Bohan... ma non c'era tempo per pensarci. Entrai nel condominio il cui interno era buio e senza lampadine, illuminato a malapena dalla luce fuori emanata dalle finestre, salii i gradini tre alla volta e arrivai davanti alla porta del mio appartamento che era aperto. Dopo essere entrato, vedevo come il disordine della mia casa sembrava quello di un ambientazione post-apocalittica. I mobili tutti rovinati, le suppellettili rotte nel pavimento e tanto sangue nelle mura. Non avevo il tempo per vedere quelle condizioni che decisi di andare in bagno per nascondermi. Dopo aver chiuso la porta del bagno, entrai nella vasca, tirai le tende per evitare che mi scoprisse e mi appoggiai supino sperando che non mi trovasse. Nel bel mezzo del silenzio, sentii il rumore di una porta spalancata con forza: Terumi era entrato. Un secondo botto si udii e fu ancor più forte: Era in bagno e vicinissimo a me. Il cuore batteva all'impazzata, trattenevo il fiato per evitare che mi scoprisse, ero immobile come un cadavere. Dopo un minuto che sembrava essere durato un'eternità, Terumi se ne andò dal bagno così come dall'appartamento. L'adrenalina uscì dal mio corpo e rimasi "affaticato" per qualche altro minuto. Mi alzai dalla vasca, tirai fuori la tenda e uscii dal bagno. Ora che il pericolo era scampato, sentivo come il silenzio dominava incontrastato in questo limbo e dovevo trovare un modo per uscire da quest'incubo, a parte evitare di farsi prendere da Terumi. Uscii dall'appartamento, scesi per le scale in tranquillità e camminai fuori dall'edificio.

Dopo essermi distanziato per tipo 10 metri o di più, diedi un'occhiata al condominio e vidi com'era in disuso, come se fossero passati quindici anni dal ultima volta che uscii. Volendo proseguire il cammino per allontanarmi da quel luogo, mi voltai e... vidi Terumi a dieci centimetri dal mio naso e si sentii un botto potentissimo seguito da un dolore atroce alla pancia. Dopo essermi inginocchiato per l'immediata mancanza di forze, notai come Terumi aveva una Desert Eagle: la nota arma "metà pistola e metà fucile" poiché era noto per la sua potenza di fuoco che era il doppio di una comune pistole. Il mio sguardo era ormai indirizzato sul pavimento, a vedere la mia pancia, i miei vestiti e le mie mani sporcarsi di sangue. Come se non bastasse, qualcosa mi fece sbattere la faccia sull'asfalto. A peggiorare le cose fu l'atteggiamento di Terumi che non era umano: iniziò a calpestarmi la testa se fossi un pezzo di cartone... e non cessava mai. Sentivo dalle sue risate come se la godeva di vedermi calpestato ripetutamente dalle sue scarpe. Dopo quella crudele ondata di pestaggi che mi fece perdere un po' di sangue dalla bocca, mi disse quello che per lui erano le sue ultime parole indirizzate a me.

Terumi: Hibiki "Orpheus" Migoto detto Hazama. Residente a Liberty City e poi trasferitosi a Equestria. Quando ti avrò fatto fuori per la tua diserzione, farò in modo che il tuo epitaffio sarà "Mai voltare le spalle a Yuuki Terumi dei Jayoku Houtenjin".

Quelle che stavo per far cadere erano le mie ultime lacrime. Avevo pianto tante di quelle volte e mi ero sempre promesso di non aver pianto più. Sentivo che queste erano le ultime... Era fatta.

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Quello che volevo sentire era lo sparo della Desert Eagle prima del mio ultimo istante di vita, e invece un rumoroso tuono rimbombò nell'aria e la terra iniziò a tremare. Dopo essermi rialzato sulle mani e sulle ginocchia, sia per le ferite che per la scossa, vidi come una faglia si stava formando tra me e Terumi che stava via via perdendo l'equilibrio impedendogli di sparare. All'improvviso, un muro d'acqua alto quasi 15 metri si sollevò nella faglia dividendo noi due e tagliando ogni grattacielo che si trovava nella sua linea senza farli crollare. Nel tentativo di capire la situazione, vidi una figura uscire dal muro correndo verso di me abbracciandomi. Riconobbi subito quel viso.

Orpheus: Kai Namida... Ocean Tear.
Kairi: Sei vivo, per fortuna... anche se hai riacquistato la tua memoria.
Orpheus: Poco importa. Quello che mi sorprende è: come sei riuscita a generare quel muro d'acqua?
Kairi: Questa è una dimensione onirica. Tutto è possibile e dovevo fare un'entrata ad effetto per evitare che lui ti facesse del male.
Orpheus: A proposito di Deus Ex Machina.
*risi un pochino per sollevarmi il morale*
Kairi: Stenditi che ti guarisco subito.

Dopo esserci staccati, Kairi mi fece distendere supino e cominciò a ripassare sopra la mia pancia con le sue mani che erano circondate da un'aura celeste, ma la parte più strana era che lei aveva il corno azzurro sulla fronte e le ali anch'esse azzurre sulla schiena. Sembrava una versione ibrida tra un alicorno e un umano.
Eppure, avevo in mente un'altra serie di domande a parte il suo fisico.

Orpheus: Dì un po'... dove ci troviamo esattamente?
Kairi: Nel tuo subconscio. Questo è un sogno creato dalla tua mente. Avevo sentito una bruttissima presenza durante il mio ultimo incantesimo di chiaroveggenza su di te ed ecco perché sono qui. Anche se questo è il tuo sogno, sembra che io e Terumi siamo riusciti ad entrarci con i nostri metodi.
Orpheus: Mi controllavi come una sorta di angelo custode? Vuoi dire che Terumi è qui di nuovo per ammazzarmi?
Kairi: *rispose tranquillamente una domanda per volta mentre io sentivo una sensazione di relax paradisiaca* Dopo che te ne sei andato, la Jayoku Houtenjin si ridusse a un piccolo cumulo di veterani dei deathmatch. Partita dopo partita, la gang perse rapidamente il suo valore e venne sciolta per mancanza di volontari e di fondi. In realtà, si sapeva già di questa cosa e Terumi finì con l'impazzire e ad iniziare una caccia alle persone ritenute responsabili. Tu sei una di queste e, sapendo di questa cosa, mi sono promessa di proteggerti fino a quando lui non verrà cancellato dalla sua esistenza.
Orpheus: Non mi dire che verrò torturato da lui di nuovo.
Kairi: No... non può. Per lui, venire qui è già un miracolo e adesso farà di tutto per farti fuori finché può.

Dopo avermi curato la pancia con la sua magia, mi tirò su per la mano. Stavo molto meglio rispetto a prima. Era bello avere un amico o un'amica che possono prenderti cura di te. Senza di loro, potevi diventare nulla. Grazie a questi pensieri, decisi di abbracciarla e lei ricambiò. Era un momento così bello che era come se Terumi non fosse qui... e invece no.
Un sparo si percosse nell'aria e notai come Kairi aveva l'aria spaventata, come se avesse visto un fantasma. Guardando la sua schiena, vidi che essa era coperta di sangue. Preso dallo spavento, mi staccai da lei tenendo le mani sulle sue spalle e la guardai preoccupato in viso.

Orpheus: Ti prego Kairi, dimmi che stai bene. Dimmelo...
Kairi: Non credo.
*rispose sorridendo, forse per dirmi che stava bene... anche se non lo era.* Terumi è già furioso di suo, per non parlare di quando mi dava della tr**a a Liberty City. Ho pensato di sfruttare questa visita per donarti... *mise la mano destra nella tasca e tirò fuori da essa un ciondolo con una gemma liscia azzurra con la forma di una goccia* ...questo.
Orpheus: Perché?
Kairi: Per il bellissimo tempo che ho trascorso con te a Liberty City. Di tutte le persone che io son riuscita a convertire in bronies, tu eri uno speciale perché avevi dimostrato un carattere che nessuno in Liberty City aveva mai sfoggiato. Prima lo negavi questo tuo carattere e ti pavoneggiavi come se tu fossi davvero il miglior pilota in circolazione... poi avevi cominciato ad aprirti alla gente di Equestria. È vero che cadevi facilmente in preda alla disperazione ma pensa a tutte, ma proprio a tutte le tue amiche. Pensa a Pinkie Pie che tentava di risollevarti il morale dopo la morte di quel tuo amico, pensa a Rarity che ti aveva perdonato dopo che ti avevi scusato per quel "top dell'oscenità", pensa a Fluttershy che ti aveva fatto passare un picnic tranquillo, pensa a Applejack che aveva cercato di difenderti dalle accuse di sua sorella, pensa a Rainbow Dash che ti aveva fatto fare quella lezione sull'umiltà e a quel Sonic Rainboom; e pensa a Twilight Sparkle che aveva fatto il possibile per trovare un rimedio contro quegli incubi. A proposito di incubi... questo è il tuo sogno, giusto? Allora vedi di comandarlo.
Orpheus: In che senso?
Kairi: Pensa a tutte quelle cose che ti ho detto prima. Focalizzale e non perdere la concentrazione. Se ci riuscirai, vedrai che quest'incubo cesserà e che Terumi sarà solo un brutto ricordo.


Dopo che mi fece quel toccante discorso, pose la collana nella mia mano e mi disse "Forza, mettitelo". Esitai per un secondo ma alla fine, a caval donato non si guarda in bocca. Dopo essermelo messo al collo, Kairi replicò felice e incurante del dolore che stava subendo.

Kairi: Sei davvero carino con quella collana. *Un'altro sparo si sentii e Kairi s'inginocchiò con il viso distorto dal dolore.* Potresti staccarti da me?
Orpheus: Ma cos-- perché dici una cosa del genere?
Kairi: Ti prego. È per il tuo bene.


Feci quello che mi disse. Con il sangue che gli stava per uscire dalla bocca, stava quasi per cadere ma si mise prontamente le mani davanti per evitare di sbattere la testa sul pavimento. In quegli ultimi istanti, il muro d'acqua (che lei aveva creato) "crollò" e lei mi guardò di nuovo e mi disse questa frase.

Kairi: Non ti preoccupare per me. Nella vita, l'importante è godersela. Non esiste l'eterna giovinezza, soltanto il piacere di vivere la propria vita come noi vogliamo e piaciamo. Addio... Hibiki.

Chiudendo solennemente gli occhi, aspettò che Terumi s'avvicinasse e quest'ultimo gli sparò in testa. L'ultima cosa che vidi di lei fu il suo immancabile sorriso. Il corpo cadde per terra sopra a una pozzanghera di sangue e io stavo strisciando indietro in preda al terrore.
Terumi s'avvicinò sempre di più e io ero con le spalle al muro. Il mio cuore non cessava mai di battere... mi sarebbe venuto un arresto cardiaco per la paura. Quel pazzo incappucciato era ormai davanti a me con il fucile puntato verso la mia faccia. La sua era un'espressione di furia cieca, digrignando i denti come se dovessero rompersi per la troppa pressione ma poi... sfociò un sorriso a 32 denti che non mi piaceva per nulla.

Terumi: Lo sai? Eliminarti così su due piedi è una brutta cosa da fare. *abbassò la pistola e se la mise in tasca* Godrò del vederti affogare nei tuoi sentimenti. Gli stessi sentimenti che tu ne eri sommerso quando eri con me.

All'inizio non capivo cosa volesse dire e iniziai a sentire qualcosa prendermi per il polso e a tentare di trascinarmelo giù. Caddi lo sguardo sul pavimento e vidi com'ero nel mezzo di un'enorme pozza nera nella quale sbucavano dozzine di mani scheletriche nere che tentavano di immobilizzarmi. Feci forza per tentare di liberarmi dalla loro presa ma fu tutto inutile. Mi volevano portarmi in chissà quale dimensione oscura e Terumi si era voltato, come se gliene importasse di me.

Terumi: Vuoi sapere che cos'è tutta quella roba? Semplice. È la tua disperazione. Tenevi molto a Kairi, giusto? Ebbene... l'unico appiglio per tenerti alla larga dalla tua disperazione non c'è più. Presto, tu cadrai in un mare fatto dalle tue stesse lacrime e non vedrai più nessuna luce nell'oscurità. Questa è la punizione che meriterai per avermi voltato le spalle e ora, ironia della sorte, io volterò le mie a te. Addio.

Il mio corpo si era ormai inabissato nell'oscurità, la faccia era situato sul "pelo d'acqua" e Terumi si era incamminato nella direzione opposta alla mia fregandosene di quello che succedeva a me. Istintivamente, continuavo a credere che qualcuno mi poteva salvarmi dalla pozza di disperazione... e invece non c'era nessuno. Neanche qualcosa che poteva fare da Deus Ex Machina. Quando tutto sembrava perduto, con solo la mia mano ad essere esposta fuori, cominciai a ricordare quello che mi disse Kairi: pensare alle mie amiche... pensare alle mie amiche... pensare alle mie amiche...
Ripetendo mentalmente la frase, iniziai a pensare a tutti quei momenti che ebbi nel corso della mia vita... e finalmente sentii qualcosa nella mano. Non qualcosa di viscido ed orripilante. Qualcosa di morbido e soffice.

Sentivo come il mio corpo risaliva di colpo ed emergere dalla pozza nonostante gli sforzi delle mani oscure di tirarmi giù. Quello che mi stava prendendo era uno zoccolo. Lo zoccolo di una silhouette trasparente gialla senza occhi né bocca, con la criniera e coda tutti rosa e il Cutie Mark con tre farfalle: era Fluttershy... o qualcosa che lo rappresentava. Dopo che mi fece atterrare in piedi, a pochi passi dalla pozza che svanì nel nulla, Terumi si voltò e rimase molto stupito.

Terumi: Ma che caz-- Non pensare che quelle cavalline del c***o ti salvino anche stavolta.

Appena ebbe il fucile mirato davanti a me, tentò di premere il grilletto ma venne subito immobilizzato da un'aura viola e azzurra. Due silhouette (una di color magenta con criniera e coda viola scuro e l'altra bianca con criniera e coda viola chiaro) lo bloccavano con la magia: Twilight Sparkle e Rarity. Subito dopo, un rumore si udii da dietro seguito da un forte vento, mi voltai e guardai la scena: un'anello multicolore aveva spazzato via le nuvole grigie-verdi lasciando spazio al cielo azzurro e al sole, la cui luce mi accecò per un secondo. Una silhouette azzurra, seguita da una scia arcobaleno, mi superò come se fosse un auto da Formula Uno e s'abbatté contro Terumi facendolo volare per parecchi metri e mollando il fucile che era ai miei piedi. Lo calciai per toglierlo di mezzo ed avanzai verso Terumi che si alzò da terra e tentò di estrarre qualcosa dalla tasca ma non riuscì a trovarlo e si mise a cercare in fondo.

Terumi: Dov'è finita la mia pistola? Eppure c'è l'avevo in tasca.

Una silhouette rosa, rosa come la criniera e la coda, giunse sulla mia spalla e mollò dalla bocca la sua Desert Eagle. Terumi non la prese bene e mi guardò con degli occhi che sembravano quelli di un cane con la rabbia.

Terumi: Non credere di sentirti superiore solo perché hai dei cavalli in miniatura al tuo fianco.

Non fece in tempo a fare il primo passo che venne legato come una mucca da un lazo apparso dietro di lui. Una silhouette arancione dalla criniera e coda biondi girò intorno a Terumi con la corda in bocca e fece un nodo per bloccarlo. Tutte quelle silhouette, che erano ormai di fianco a me sia a sinistra che a destra, rappresentavano le mie amiche e le loro gesta potevano essere rappresentate come dei veri atti d'amicizia e di coraggio. Aveva ragione Kairi: questo era il mio sogno e che era collegato ai miei pensieri e alle mie memorie. Se dovevo vincere sul mio stesso campo di battaglia, dovevo credere alle mie amiche. Proprio come quando tentavo di superare i suoi incubi... dovevo credere nel prossimo. Era così che funzionava l'amicizia.

Mi ritrovavo davanti a lui legato e inginocchiato. Io ero in piedi che miravo alla sua testa con la Desert Eagle. Non avevo mai intrapreso la carriera nei deathmatch e la cosa mi faceva paura: dover sparare a lui e compiere la regola precaria di Liberty City, quella della "licenza di sparare". Terumi mi guardò e sorrise sardonicamente.

Terumi: Pensi che farmi fuori ti farà sentire libero? Kai è morta, la tua unica amica non c'è più, sei solo.

Aveva ragione. Kai era morta e non c'era verso di farla tornare dal mondo dei morti. In preda al pessimismo, decisi di guardare le sei silhouette che erano dietro di me... e giunse qualcosa di inaspettato. Altre silhouette apparirono di fronte ai miei occhi e riconobbi subito chi erano: Celestia, Luna, Cadance, Shining Armor, Apple Bloom, Scootaloo, Sweetie Belle... erano troppi da elencare ma sufficienti per ripristinare la mia fiducia. Come risposta per Terumi, gli dissi guardandolo senza timore...

Orpheus: Non sono più solo. Sono in buona compagnia adesso.
Terumi: Avrai anche ragione ma... senza di me potresti diventare nulla.
Orpheus: Che cosa vuoi dire.
Terumi: Io sono come te. Tu sei come me. Noi due abbiamo delle ambizioni, dei sogni. Io voglio diventare l'uomo più potente di tutta Liberty City, tu vuoi essere il più bravo pilota della città. Queste ambizioni sono troppo grosse per due pezzi di carne come noi... ma lavorando insieme, potremo realizzarli e solo così la nostra vita avrà un significato. Che ne dici?
Orpheus:
*voleva giocare con la mia mente... ma per la prima volta, trovai la contromossa* Kai mi ha detto che la vita va goduta. Anche se la vita può essere inutile senza i nostri sogni, l'importante è godersela finché c'è. Ormai non ho più voglia di seguire le mie ambizioni e riguardo ai miei sogni... Bhé, ne ho uno in particolare... non sono ancora pronto per seguirlo ma sappi che darò il massimo pur di realizzarlo.
Terumi: Belle parole che hai fatto ma... pensi ancora di riuscire a premere il grilletto?


Come se fosse una gara di "Ti sfido a...", decisi di finirla una volta per tutte con questa faccenda... ma non avevo il coraggio. Era la prima volta che impugnavo una pistola e non riuscivo a smettere di tremare le mani per la tensione, figuriamoci tentare di premere il grilletto. Proprio sul punto di non farcela e di mollare tutto, sentii qualcosa avvolgermi per il collo. Sulla mia spalla sinistra, vedevo il muso di una pony che conoscevo molto bene: Sea Breeze. Al contrario degli altri pony, la sua silhouette aveva gli occhi azzurri e un sorriso felice. La pegaso strofinò la sua testa sulla mia guancia come se fosse un gatto e mi disse qualcosa.

Breeze: Sei vuoi vivere felice con noi, fallo. Fai questo sacrificio... e potrai dire addio al passato.

Grazie alle sue parole, ripresi il coraggio che avevo tanto cercato, mirai con fermezza a Terumi(ancora legato al lazo) e, dopo aver acquistato fiducia e pensato alle conseguenze dell'atto, mi chiusi gli occhi e premetti il grilletto. Il botto provocato dallo sparo mi aveva quasi penetrato i timpani e, a causa dell'adrenalina fuoriuscita dal mio corpo, caddi inginocchiato col fiatone. Quando riaprii gli occhi, vidi il verde dei prati al posto del grigio dell'asfalto. Alzai lo sguardo e vidi il panorama del Crystal Empire in tutto il suo splendore. Per quanto il luogo era accecante, la sua vista mi aveva reso... felice e sicuro di me.
E per la prima volta, piansi per un motivo valido. Non erano lacrime di dolore, erano lacrime di gioia e di vittoria. Con un ultimo sforzo, mi voltai dietro per vedere tutte le silhouette (inclusa quella di Sea Breeze) svanire lentamente nel nulla fino a non vedere più niente se non le colline verdi che sembravano distendersi all'infinito. Contento di aver ricevuto un così grande aiuto da parte di coloro che ritenevo le mie VERE amiche, rimirai il palazzo lucente del Crystal Empire e dissi ansimando...

Orpheus: Sono finalmente libero... da me stesso.

Con quest'ultima frase, caddi nell'erba e cominciai a dormire. Su che cosa sarebbe venuto in seguito, ero sicuro che l'avrei affrontato con risolutezza.

CONTINUA...


Capitolo Finale --- Determinazione

Dopo aver aperto faticosamente gli occhi, realizzai di essere ancora nel bozzolo dove si stava svolgendo la metamorfosi per diventare ponyling. Era la stessa cella verde, strettissima e viscida che i changelings mi avevano rinchiuso. Mentre mi guardavo intorno, sentivo qualcosa toccarmi il petto: era il ciondolo a forma di goccia che mi aveva regalato Kairi prima di morire. Solo a vederlo, mi si rievocarono quei momenti avvenuti poco fa. Di come Kairi mi disse che la vita andava goduta, di come riuscii ad affrontare la mia stessa disperazione, di come posi fine alle mie sofferenze. Erano stati degli eventi traumatizzanti... ma determinanti per la mia persona. Da semplice regalo d'addio, la collana diventò un promemoria per dirmi di andare sempre avanti con la vita e non di farmi prendere dal panico... come avevo fatto sempre prima di quest'avventura.

Spinto dalla determinazione, cercai di alzarmi sugli zoccoli... ma sentivo un male tremendo in alcune parti del corpo. Sapendo che sarei diventato uno dei tanti esseri al comando di Chrysalis, analizzai ogni possibile cambiamento nel mio corpo: la mia fronte era provvista di un corno affilato come una lama (emicrania), avevo le stesse ali rovinate da zanzara (dolori alla schiena), due arti tutti neri e bucati fatta eccezione per lo zoccolo anteriore sinistro e quello posteriore destro che era "sano" dal garretto in su (male alle articolazioni), e l'occhio destro che era diventato tutto verde, sia l'iride che la sclera. Lo potevo dedurre dal fatto che sentivo un dolore che sembrava quello di una comune congiuntivite. Non potevo più stare a leccarmi le ferite. Dovevo agire... ma come?
Come se un angelo custode avesse voluto rispondermi alla domanda, sentii due voci familiari: erano Winter Wind e Violet Squee. Riuscivo a sentire le loro voci nonostante il bozzolo li rendeva smorzati. Sentii solo queste frasi.

Violet: Oh no... siamo arrivati troppo tardi.
Winter: Non ti disperare.
*rispose con un tono mortificato* Forse possono essere ancora salvati se la metamorfosi non è ancora completata.

Capii che era l'unico modo per poter uscire di qui. Loro erano a zoccolo libero e non potevo rimanere a marcire nel bozzolo. Presi un bel respiro e iniziai ad urlare e a tirare delle mazzate al bozzolo pur di fare rumore.

Orpheus: Winter, Violet... sono qui!!!
Violet: Orpheus...
Winter: Sei vivo.


Come previsto, i due si fermarono davanti a me con i loro volti pieni di gioia ma la felicità durò poco: la metamorfosi continuava a sentirsi. Forti dolori m'impedirono di continuare a sbattere sul bozzolo, come se fossi costretto da qualcuno. Senza perdere tempo, Winter prese il coltello con la fascia e cacciò un'affondo sul bozzolo con l'obiettivo di creare un varco per farmi uscire. Poiché la sostanza era viscida e dura, Winter faceva fatica a tagliarlo fino a quando non sopraggiunse Violet che, grazie alla sua forza erculea, aiutò il pegaso a creare un varco che s'estendeva lungo la mia "prigione". Misi gli zoccoli fuori e i due moderatori me li presero per aiutarmi ad uscire. Alla fine, ero fuori dal bozzolo ansimando per lo sforzo avuto e per la respirazione pesante.

Violet: Stai bene?
Orpheus: Sì... anf... faccio solo... fatica a respirare... anf... e sento male dappertutto...
Winter: Colpa della metamorfosi.
Violet: Che cosa intendi dire?
Winter: Di solito, il sistema immunitario combatte contro i virus e i batteri...
Violet: E quindi...
Winter: Il suo sistema immunitario sta scambiando la metamorfosi per una malattia... ma visto che i changesprites nel suo corpo sono troppi da affrontare, il sistema non riesce a respingerli. Questo spiega la sua mancanza di forze, i dolori muscolari e la respirazione pesante.
*dopo quella spiegazione, mi disse* Non puoi scappare in quelle condizioni. Dovrò portarti in groppa.
Violet: Lo farò io.
Winter: Sei sicura?
Violet: Ho trasportato carichi molto più pesanti di un pony... e viste le condizioni di Orpheus, ci penserò io a proteggerlo.
Winter:
*restò in silenzio per un secondo prima di dare la conferma* Va bene. Purché non vi fermiate davanti a niente.

Violet Squee s'inchinò di fianco a me e io salii sul suo dorso cercando di stringere come meglio potevo sul suo collo. Proprio in procinto di partire, la pony color lilla mi fece una domanda.

Violet: Cos'è quella bella collana che stai indossando?
Orpheus: È... un regalo di... anf... una mia amica.
Violet: Carino. Non so perché la indossi proprio adesso... forse come porta fortuna.
Orpheus: già...
*replicai con un filo di voce*
Winter: Non c'è tempo da perdere. Square Root ci sta aspettando per scortarci fuori di qui.
Orpheus: Aspetta.
Winter: Cosa c'è?
Orpheus: E di Fra e Cleo? anf... Non possiamo mica... lasciarle sole.
Winter:
*stette in silenzio per due secondi* Violet? Fallo vedere.
Violet: Ma sei sicuro?
Winter: Non cambierà idea se prima non glielo farai vedere.
Violet: Va bene.


La pony lilla mi portò davanti a uno dei bozzoli. Per la precisione, a quello in cui c'era Cleo. Al contrario di me, lei non era più una pony... era diventata già una ponyling. Il suo corno era ormai affilato, le ali da zanzara vibravano leggermente... e lei si muoveva leggermente: si stava svegliando. Non c'era più alcuna via di fuga. Bisognava fuggire.

Orpheus: Andiamo... prima che si... anf... sveglino.
Winter: Adesso hai capito il perché.


Dopo aver compreso il perché di doverle lasciarle al loro tremendo destino, annuì col cuore in gola. Fatto ciò, Winter uscì dalla camera dei bozzoli seguito a ruota da Violet e io che ero sul suo dorso. Nei corridoi si potevano sentire rumori e rantoli di combattimento. A quanto pare c'era una guerra in corso e chiesi allora a Winter.

Orpheus: Come siete riusciti a liberarvi di loro?
Winter: Semplice. Abbattendo le guardie quando meno se la aspettarono e adesso prendo io il comando della spedizione. Ho ordinato a tutti i Moderatori di presidiare il corridoio per l'uscita e di tenere la posizione fino al mio arrivo.
Orpheus: E perché stai facendo questo? Voglio dire: venire qui e salvare solo me?
Winter: A parte l'essere ancora incompleto come ponyling... ho promesso che ti avrei fatto entrare nel corpo diplomatico di traduzione. Le tue abilità con l'inglese sono molto buone e sono sicuro che il capo non vorrà che una tale risorsa venga sprecata.

Winter Wind sembrava un pony di parola. Non lo avrei mai detto ma dietro a quegli occhi glaciali, si celava un pegaso che sapeva mantenere la parola. Uno di quei tipi che diceva sempre "Una promessa è una promessa". Durante la fuga, notammo Square Root che lanciava raggi magici a qualunque changeling che s'avvicinava troppo e tenne la sua posizione fino al nostro arrivo. L'unicorno grigio cominciò a galoppare di fianco a noi.

Winter: Square Root, pensi di riuscire a portarci fuori.
Square: In situazioni come queste, la escludo. Non conosco l'incantesimo di teletrasporto multiplo e anche se lo sapessi fare, ci sarebbe troppa pressione e poco tempo a disposizione per concentrarmi. Dovremo correre fino alla radura come punto di rendez-vous.
Winter: Va bene.


A un certo punto, venimmo bloccati da un changeling che era sbucato da uno dei corridoi laterali ma, ancor prima che facesse una mossa, si bloccò e cadde a terra come un sacco di patate. Dietro di lui, c'era Phantom Keeper che lo aveva appena pugnalato sulla nuca come una perfetta spia.

Phantom: Troppo facile.
Winter: Phantom, come stanno le ragazze?
*rispose con tono arrabbiato* Dovevi assicurare che stavano bene.
Phantom: Non ho... yawn... potuto tenerle d'occhio. Facevano troppo casino e voi sapete che io non riesco ad ammazzare le mie vittime senza un po' di silenzio e buio.
Winter: Ora non abbiamo tempo per agire nell'ombra. Dobbiamo scappare e in fretta.


Dopo una lunga serie di bivi, corridoi lunghi e imboscate sventate, arrivammo davanti al portone del castello (che era aperto da Phantom quando ero ancora nel bozzolo) e il salone situato davanti a noi era pieno di cadaveri neri e c'era tanto di quel sangue verde che si era formato un lago. Al centro di esso, c'erano due pony che reggevano (una con la fascia attaccata allo zoccolo e una con la magia) i loro coltelli con l'aria affaticata e nervosa: Ginger Bread e Neko. Ricordai solo ora che la prima aveva due anime nello stesso corpo (una era la sorella Baumkuchen) mentre la seconda aveva la strana caratteristica di cambiare colore della criniera e ciascun colore gli dava un carattere diverso. Da quello che vidi, aveva sfoggiato il verde acido per l'ennesima volta mentre Ginger aveva lasciato il controllo a sua sorella, molto più forte e capace di lei.

Winter: Ginger, Neko... com'è la situazione.
Neko:
*rispose che aveva la criniera blu* C'è la siamo cavata con poco... ma non sappiamo per quanto resisteremo.
Baumkuchen: Occhio, changeling in picchiata.


Come predetto, un changeling andò addosso a Violet e a me. Lo scontro con lo changeling mi fece disarcionare da Violet ma stavo comunque bene. Avevo ricevuto qualche contusione nella caduta ma nulla di rotto. Lo changeling voleva attaccare una seconda volta e io rimasi immobile per lo spavento, ma avrei comunque balzato nel momento opportuno. Fortunatamente, Sea Breeze arrivò nel momento giusto e diede un sinistro così forte al changeling che lo fece sbattere al muro e a farlo cadere di conseguenza. A mezz'aria, c'erano lei e Derpy. Questa rimaneva immobile al centro con lo scopo di dire a Breeze quale changeling colpire e lo si capiva dalle frasi che diceva.

Derpy: Nemico laggiù... colpisci lì... ora è lì... abbatti quello lassù...

Sea Breeze era veloce come un fulmine. Qualsiasi cosa indicava Derpy, lei ci andava senza esitare e colpiva il nemico come un siluro. La battaglia durò parecchio e tutti combattevano secondo il loro metodi: Winter Wind tagliuzzava i nemici con l'agilità e la scaltrezza di un lupo, Violet Squee li colpiva con delle scalciate che avrebbero fatto invidia a Applejack, Baumkuchen li abbatteva con diverse coltellate in punti vitali, Neko li squartava con fin troppa goduria facendosi "tingere" il proprio manto del verde dei suoi nemici, Phantom Keeper li prendeva di soppiatto in mezzo alla baruffa e li accoltellava in silenzio e Square Root lanciava raggi magici sotto le mie indicazione proprio come Derpy aiutava Sea Breeze nel decidere quale nemico colpire. Lo scontro si concluse e le due atterrarono vicino a me.

Breeze: Orphy, tutto a posto?
Orpheus: Sì.
Derpy: Sei un pony o un ponyling? Aspetta... sei un pony-ponyling?
Breeze: Ti sembra questo il momento per scherzare?
Derpy: Ma è vero.
Winter: Non c'è tempo. Guarda chi arrivano.


Stavano per arrivare le guardie giurate di Chrysalis. Quelle con la fascia azzurra. Loro erano forti e potenti quanto i nostri Moderatori mentre io ero solo un pony debole... no, non potevo esserlo per forza. Potevo essere forte e determinato. Bastava solo avere il coraggio per fare anche una semplice azione eroica... ed fu quello che feci. Mentre tutti scattarono verso il portone, io rimasi immobile al centro della sala. Sea Breeze si voltò e mi disse.

Breeze: Che stai lì impalato? Vieni o verremo circondati.
Orpheus: Non ti preoccupare per me. È tutto sotto controllo.
*per la prima volta, mi sentivo calmo e riflessivo*
Breeze: Ma...
Orpheus
: *mi voltai dandogli uno sguardo severo* Ho detto che riuscirò a uscire di qui. VAI ORA!!!

Sea Breeze restò come immobilizzata davanti alla mia reazione e annuì prima di andare. Ora che tutti i Moderatori avevano varcato il portone, io restai indietro invece di scappare assieme a loro. Ero a faccia a faccia contro le guardie che si erano fermate. Anche se erano in parecchi e potevano squarciami da un momento all'altro, non avevano la minima intenzione di attaccare, anzi... sembravano contenti di come io li abbia "lasciati".

Guardia: Bravo, caro il nostro pony. Hai finalmente capito da che parte stare. Vieni... diventa un membro dello sciame e, se la regina ti vedrà di buon occhio, potresti diventare una delle guardie fedeli del nostro regno. Che ne dici?
Orpheus: In realtà...
*aspettai qualche minuto per elaborare la frase. Qualunque parola falsa poteva essere fatale* ...io ho un sogno: quello di entrare nel corpo diplomatico di traduzione... ma non per ricevere fama e gloria, ma per mettere alla prova le mie abilità in inglese e per migliorarle allo stesso tempo. Ecco che cosa farò al posto di salvaguardare un regno.
Guardia: E che aspetti? Anche noi abbiamo un corpo diplomatico. Potresti entrarci... anche se dobbiamo essere sicuri che la metamorfosi si completi del tutto.
Orpheus: Io voglio che la metamorfosi non avvenga. Un mio amico ha promesso che mi avrebbe fatto entrare nel suo di corpo diplomatico... e io non ho intenzione di voltargli le spalle. Nemmeno se mi minaccerete.
Guardia: Allora dovremo convincerti con le brutte.
Orpheus:
*mentre loro cominciarono a trottare lentamente verso di me, io mi voltai nella direzione opposta per far vedere alle guardie il mio Cutie Mark* Non sapete come mi ha chiamato la principessa Celestia? La Cometa Bianca di Equestria... e come dice il titolo, io appartengo solo ed esclusivamente a Equestria.

Nel giro di pochissimi istanti, scattai verso il portone ed uscii con una velocità che li avrebbe sicuramente lasciati di stucco. Mi ritrovavo nel mezzo del territorio nemico. Changelings e Ponylings tentavano di assediarmi ma, ogni volta che mi ritrovavo con un nemico di fronte, cambiavo leggermente la direzione. I dolori nel mio corpo erano tremendi, considerando che stavo mettendo alla prova tutti i miei muscoli, ma non dovevo fermarmi né rallentare per nessun motivo al mondo. Nessuno poteva battermi in velocità neanche volando e, chiunque avesse visto da lontano, poteva vedere una scia bianca che sfrecciava zigzagando nel mezzo della cittadina dei changelings. Proprio come una cometa che sfreccia nell'atmosfera, superavo senza sosta qualunque ostacolo e senza mai cambiare direzione. Curiosamente, esisteva un personaggio di provenienza italiana di nome Paolo Bianchi che si faceva chiamare la Meteora Bianca per la sua incredibile velocità ed era pure il capitano della nazionale italiana che si chiamava Orpheus. Coincidenze o meno, il Cutie Mark e il titolo che mi diede la principessa Celestia erano più che azzeccati. Dopo aver superato il paese , il cantiere devastato situato sul valico (è da lì i miei inseguitori rinunciarono all'idea di prendermi) e la foresta situata nei pressi delle montagne di Frostorm, arrivai alla radura vicino al lago con la cascata dove si erano riuniti tutti i Moderatori, Derpy e Sea Breeze. Per la prima volta, non svenni per lo stremo ma sentivo una stanchezza a dir poco opprimente. Breeze osservò arrivarmi, andò di fianco a me e mise i suoi zoccoli sul mio volto.

Breeze: Orphy... stai bene?
Orpheus: Sì. Sto bene. Ho corso parecchio ma... ARGH!!!


I dolori nel corpo si erano come intensificati. All'inizio pensavo fossero degli semplici spasmi dovuti all'eccessiva corsa e invece mi facevano male nei punti in cui ero un changeling, ovvero la testa, la schiena, gli arti e l'occhio destro. In preda al dolore, Breeze, Violet e Derpy mi fecero sdraiare sull'erba ma ciò non portà a niente. Tutti erano scossi e nervosi per le mie condizioni e anche Winter Wind sembrava preoccupato per la mia salute poiché stava digrignando i denti.

Winter: Dannazione. Non credo che sarà possibile.
Ginger: Cosa?
Winter: Bisognerebbe portarlo a Ponyville. La principessa Twilight conosce un rimedio per farlo tornare in pony... ma col tempo che ci metteremo per tornarci, sarà già troppo tardi e Square Root non può portarci con la magia perché non conosce l'incantesimo adatto. Che cosa possiamo fare?


Per la prima volta, la personalità fredda del pegaso sembrava rompersi per lo stress di avere una vita in bilico. La mia. Tutti erano nervosi su come riuscire a portarmi da Twilight ma il tempo era loro nemico. Nel mezzo dell'atmosfera ansiosa, spuntarono due figure familiari: erano Fra e Cleo... diventate Ponylings. Alla loro vista, i moderatori tentarono di assumere le loro posizioni di combattimento ma la voce autoritaria di Fra li bloccò.

Fra: Calma. Non siamo qui per combattere.
Cleo: Siamo qui... per aiutarvi.
*a questa frase, i pony si scambiarono sguardi a vicenda e stettero fermi*
Fra: Ho sentito quello che ha detto Orpheus al castello. Lui aveva detto che ha un sogno e che vuole fare di tutto per realizzarlo però... non riuscirà mai a compierlo, non in quelle condizioni.
Cleo: Anche noi avevamo dei sogni... ma adesso questi sogni sono infranti ora che siamo diventate ponylings. Non vogliamo che la stessa cosa accada anche a lui.
Fra: A volte, bisogna accettare quello che il destino offre. Non posso dirvi se staremo bene qui o da Chrysalis ma...
Cleo: Una cosa è certa. *per la prima volta nella mia vita, vidi Cleo sorridere di gusto* Io e Fra ci riuniremo con quelli della vecchia guardia. Saremo proprio come ai vecchi tempi.
Fra: Noi abbiamo già accettato questo cambiamento... ma non so se lo accetterà pure Orpheus. Sarebbe come vedere il suo sogno... no, la sua vita andare in frantumi. Per questo, voglio fare un piccolo piacere per lui. Me lo permettete?
Winter: Prego Fra.


Alla risposta di Winter Wind, l'unicorno bianca s'avvicinò davanti a me. Illuminò il suo corno e... mi disse queste parole con un sorriso nell'unica volta in cui non la vidi col volto serio che lei faceva sempre.

Fra: Un giorno, mi ringrazierai per questo gesto.

Dal suo corno partì un raggion blu chiaro e sentii un grosso freddo agli zoccoli posteriori. Capii che voleva rinchiudermi in una sorta di cella di ghiaccio per bloccare l'arresto della metamorfosi. In questo modo, avrebbero potuto portarmi da Twilight senza fretta. Quando il ghiaccio raggiunse il mio fianco, decisi di dare un'occhiata ai miei compagni di viaggio. Erano tutti tristi o ansiosi della mia sorte... ma io rispondevo un volto di fierezza. Fierezza dovuta da una cosa semplice: aver sconfitto le proprie paranoie definitivamente.

Orpheus: Io vorrei solo dirvi... grazie per questo viaggio e per il vostro sostegno. Vi chiedo scusa per la mia condotta da pony indifeso e infantile ma credetemi... senza quest'esperienza, non avrei mai imparato una cosa in particolare. Una cosa chiamata Determinazione. Grazie per tutto questo.
Breeze: Orphy... io...
*replicò con le lacrime agli occhi mentre il ghiaccio aveva ormai raggiunto il collo* io aspetterò il tuo ritorno assieme alla principessa Cadance e a Shining Armor.
Orpheus: Ci puoi giurare. Quando sarà tutto finito, berremo tanto di quel milkshake fino a scoppiare.

E dopo quella risposta, chiusi leggermente gli occhi e tirai un sorriso come di vittoria... e da allora non sentii più niente. Nessuna parola, nessun rumore, nessun suono. Fra mi aveva ibernato per evitare che io facessi la loro stessa fine.
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Una luce bianchissima penetrò nei miei occhi e la prima cosa che vidi era la stanza. A parte il letto su cui ero sdraiato, la stanza aveva un separé al lato sinistro, un comodino con tanto di lampada alla destra e una finestra del quale si poteva intravedere un albero le cui foglie si spostavano delicatamente per via del vento e dietro di esso c'era Ponyville. Proprio nei pressi della finestra, c'erano Winter Wind e Square Root. Inizialmente pensavo che fossero eccitati dal rivedermi sveglio. Lo erano ma le loro reazioni erano composte, come se non fosse successo niente.

Winter: Ti sei risvegliato.
Orpheus: Cos'è successo?
Winter: Vado subito al dunque: Fra ti aveva congelato per impedire alla metamorfosi di renderti un ponyling. Dopo due giorni di marcia, la principessa Twilight ti guarì dalla metamorfosi e abbiamo dovuto portarti all'ospedale per farti riprendere le forze. A detta di Twilight, ci vorrà un po' prima che il corpo ritorni a funzionare a dovere.
Orpheus: Capisco. Quanto tempo è passato?
Square: 3 giorni, 22 ore e 37 minuti.
Orpheus: E di Fra e Cleo che ne è stato? E la situazione tra i due regni?
Winter: Fra e Cleo si sono unite tra le guardie giurate di Chrysalis ma hanno promesso che faranno di tutto per preservare lo status quo tra i due regni. A detta loro, molta gente non vuole che si scateni una guerra tra pony e changelings. Finché la regina non si mette strane idee in testa, possiamo stare tranquilli.


Dopo queste buone notizie, controllai il mio corpo per vedere come stavo: nessuna presenza di corno o di ali, gli arti erano tutti integri e l'occhio destro stava benone... e non avevo più i richiami gialli. Forse Cleo ha voluto farmi un piacere poiché aveva capito che non ero un pony cattivo come quella volta al Crystal Empire... o forse lo fece come regalo d'addio. Mentre ci pensavo, si sentivano delle voci provenire nel corridoio. Nonostante il muro che attutiva i suoni, riconobbi le loro voci.

Violet: Pensate che starà bene?
Ginger: Certo che starà bene.
Neko: Ho come l'impressione che scoppierò di gioia quando lo vedremo vivo e vegeto.
Phantom: E se non lo sarà?
Breeze: Orphy ha subito due richiami, l'aggressione di un lupo, l'assalto dei coboldi, il rischio di cadere per 2000 metri d'altezza, l'abbattimento di una torre, metodi di tortura e ragni nel manto. Pensi che non debba stare bene? Ha superato delle robe da girone infernale, per l'amor del cielo.

Quando entrarono tutti nella stanza, erano tutti stupiti di come io ero tornato sano e normale. Neko non riuscì a trattenere le sue emozioni ed esplose di gioia, rendendo la criniera di varie tonalità di colore (un po' come Rainbow Dash). Scattò subito su di me e mi strinse così forte che per poco non m'impediva di respirare. Anche Sea Breeze mi abbracciò dalla parte opposta ma con una stretta molto più leggera e con la strana azione di strofinare la sua criniera sul mio muso, come se io fossi un peluche. Derpy non c'era ma aveva detto a Breeze di abbracciarlo anche per lei. Che pegaso dolce che era. Non avevo parole per spiegare quanto ero riconoscente con i Moderatori. Cadance aveva ragione: il viaggio mi fu di grande insegnamento. Gente potente come loro possono sembrare duri e privi di sentimento, ma dentro possono essere gente buona e persino disponibile ad aiutare a chi ha bisogno. Anche noi possiamo essere gente taciturna, scorbutica o sgarbata... ma basta aprirsi un po' alla gente per far vedere a loro che noi abbiamo personalità completamente diverse da quelle che loro pensano. Questa fu la lezione che imparai lungo il viaggio.
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Passò una settimana esatta da quel viaggio. Ecco che cosa successe: Winter Wind venne nominato capo dei Moderatori di Canterlot e vice-capo del corpo diplomatico di traduzione. Grazie a lui, entrai nel giro dei traduttori dove ebbi la possibilità di fare un test per vedere se ero portato a tradurre le storie che moltissimi scrittori pubblicavano; Phantom Keeper divenne il capo dei Moderatori di Crystal Empire. Si faceva vedere molto poco e il motivo poteva essere che lui partecipava a missioni di spionaggio di estrema difficoltà. Non importava quante volte gli chiedevano di raccontare le sue vicende. Pareva sempre molto stanco ma sapevo che lui faceva apposta. Ginger Bread tornò a gestire il negozio di dolciumi della sua famiglia. Leggende locali dicevano che di giorno era Ginger Bread... ma di notte era la moderatrice conosciuta come Baumkuchen, sempre pronta a cacciare il crimine. Violet Squee tornò alla fattoria delle carote per stare con Golden Harvest. Come "regalo di benvenuto", mi diede una cassa enorme di carote. C'è n'erano così tante che mangiarle tutte mi avrebbe fatto diventare grasso... e poi dicevano che facevano bene alla vista; Square Root venne ammesso ai giochi matematici di Equestria. Inutile dire che arrivò al primo posto nel medagliere; Sea Breeze venne nominata moderatrice e messa in custodia con Neko per capire come si svolgeva il ruolo dei Moderatori... e io? Ecco come finì la questione con quei ragazzacci.

Ero in uno dei tanti vicoli del Crystal Empire. Quei tre ragazzi mi avevano messo col fianco al muro (letteralmente) ma tenevo il sangue freddo e postura calma.

Tipo: Forza, idiota... sgancia quei soldi.
Orpheus: Dimmi un po'...
*risposi sarcasticamente* Perché ti servono così tanto quei soldi?
Tipo: Ma che... li voglio e basta.
Orpheus: Se li chiedi gentilmente, te li farò avere. *risposi sarcasticamente*
Tipo: IO LI VOGLIO SUBITO!!!
Orpheus: E va bene.
*con la velocità di un fulmine, li superai e raggiunsi l'uscita del vicolo* Vediamo se riuscite a prendere la cometa.

Come previsto, i tipacci iniziarono a seguirmi ma nulla poterono contro uno che era un bolide vivente. Proprio come la volta scorsa, ero nella via del mercato e, dovendo evitare di far cadere le bancarelle piene di frutta, zigzagai per tutta la strada dove evitai persino la bancarella delle angurie... solo per venir urtata (e caduta in seguito) proprio nel passaggio dei tre tipi. Alla fine della strada, incrociai proprio Sea Breeze e Neko e siccome loro erano Moderatrici, speravo che potessero allontanare quei tre come minimo. Dopo che mi fermai dietro al fianco di Breeze, i tre si fermarono.

Breeze: Orphy, che stai facendo?
Tipo: Hey Orph... hai intenzione di fare come l'altra volta che proteggi il tuo fianco da loro. Ah, patetico.
Orpheus: Tu pensi che io sia patetico ma ti sbagli. Finché sono un bravo pony, loro mi proteggeranno sempre da tipi come voi.
Tipo: AHAHAHAHAHAH... in realtà, stai solo mostrando il tuo lato debole. Che vergogna, ti stai facendo coccolare da due ragazzine tutte rose e coccole. AHAHAHAH... *tutti e tre risero dell'offesa e Breeze andò su tutte le furie*
Breeze: Ragazzine? RAGAZZINE??? Adesso io vi-- *venne bloccata da uno zoccolo di Neko che aveva la criniera nera con i luccichii rossi. Sapevo come sarebbe andata a finire*
Neko: Lascia fare a me... *rispose freddamente* Guarda e impara come si banna un pony.

Neko andò davanti a loro tre, fermi a ridere, e li bloccò con la magia (a detta di Breeze, anche i moderatori non-unicorni potevano farlo). Un cerchio dorato si formò sotto gli zoccoli dei tre che rimasero praticamente fermi. Si diceva che chi entrava nel cerchio, vedeva il cielo oscurarsi del tutto. Anche se le loro facce erano diventate di paura totale, non potevano muoversi ed infine Neko parlò con una voce tuonante che non la faceva neanche sembrare una pony.

Neko: Voi tre siete stati accusati di varie pene tra i quali estorsione di denaro, violenza ai puledri, distruzione di proprietà privata e offesa a pubblico ufficiale. Non ci saranno richiami per voi... soltanto il gran castigo che è il Ban. Che le vostre anime marciranno nel limbo di coloro che non hanno più un luogo dove stare per via della loro crudeltà.

I suoi occhi si erano fatti vitrei e un enorme martello grigio, che sembrava più una colonna dell'Antica Grecia, si materializzò dietro di lei e che era indirizzato ai tre. Lo spostamento d'aria dovuto alla potenza dell'incantesimo ci faceva muovere le criniera e, anche se tenevo i nervi saldi, nulla poteva impedirmi di spalancare la bocca e gli occhi in preda allo stupore e alla paura e Sea Breeze aprì l'ala per coprimi, un modo affettuoso per dire che era tutto a posto e che c'era lei. Il martello cadde proprio sui tre pony arrivando a colpire l'intera circonferenza gialla. A incantesimo finito, il martello e il cerchio scomparirono, lo spostamento d'aria si placò e Neko si voltò verso di noi sorridendo con la criniera azzurra.

Neko: Hai visto come si fa?
Breeze: Alquanto eccessivo ma efficace.
Orpheus:
*replicai cercando di apparire calmo... anche se la paura mi si poteva vedere lontano un miglio* Io... spero di non... venir colpito da... quella cosa...
Breeze: Tu? Impossibile. Un pony come te non ci finirà mai sotto.
Neko: Breeze ha ragione. Non è mica capiterà sulla tua di capoccia.
Orpheus: Avete ragione.
*risposi dopo essermi rilassato* Finché resto l'Orpheus di adesso, una cosa del genere non mi succederà mai.
Breeze: Che ne dici se festeggiamo insieme al Crystal Ball? Dobbiamo mantenere la promessa di bere tanto di quel milkshake fino a scoppiare.
Orpheus: Ci sto.
Neko: Io pure. Chi arriva ultimo paga per tutti.

Ed è così che feci gara con Breeze e Neko per raggiungere il Crystal Ball per bere in compagnia.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
Era quasi sera e il sole stava tramontare. Nei corridoi del Crystal Palace, io e Breeze ci trascinavamo con gli zoccoli sulle spalle poiché avevamo lo stomaco così pieno che sembravano pesare come dei macigni. La cena fatta con tutto il personale del castello fu parecchio pesante. Dopo essere arrivato alla porta della mia camera, la aprii, entrai e vidi qualcosa sulla scrivania situata vicino alla finestra. Era una fascia simile a quella dei Moderatori ma arancione. Sea Breeze s'avvicinò a me e rispose.

Breeze: È la fascia riservata ai traduttori del corpo diplomatico. Orpheus, sei diventato ufficialmente un traduttore.
Orpheus: Davvero?
Breeze: Pensi che ci sia qualcun'altro in questo palazzo che è bravo come te?
Orpheus: No.
Breeze: E allora che aspetti? Mettitelo.


Feci come detto e misi la fascia arancione nel braccio destro. Adesso io e la pegaso avevamo due fasce d'importanza simbolica. Lei, con la fascia verde, era colei che sorvegliava e gestiva la sicurezza a Equestria. Io, con la fascia arancione, ero colui che traduceva tutte le storie (di una certa fama nella dimensione americana di Equestria) prima che esse vengano pubblicate.

Breeze: Ti sta molto bene. Altro che i richiami gialli. Eheheh... *disse sorridendo per la battuta. Ormai quei richiami gialli non erano altro che brutti ma lontani ricordi*
Orpheus: Dovrò ringraziare Winter Wind per avermi fatto conoscere il corpo diplomatico. Senza di lui, non avrei mai considerato questo talento con l'inglese.
Breeze: Parli come se tu non conosci te stesso.
Orpheus: È vero. Certe volte non conosco chi sono davvero. Eheheh...
*dissi ridendo a mia volta*

Stanco ma divertito, andai nel mio letto e mi ritirai sotto le coperte dove (sorpresa delle sorprese) anche Sea Breeze s'unì di fianco a me. Avrei voluto fare un'espressione imbarazzata... ma ero stanco morto per via di quella cena, per non parlare di tutti quei milkshake bevuti al Crystal Ball di cui io, lei e Neko pagammo insieme per via della vittoria in ex aequo. Dopo aver visto gli occhi dolci di Sea Breeze, chiusi i miei e dormii nella grossa assieme alla mia adorata pegaso. Ci fu anche un momento dove avevo il muso così vicino a lei che ho avuto la sensazione di averla... ehm... baciata sulla bocca(?)
Finiamo la storia in un altro modo, ok?

Ho affrontato moltissimi pericoli: Hazama, gli incubi, Yuuki Terumi, i coboldi, il regno di Chrysalis e quant'altro..... ma non potrò di certo dimenticare i bei momenti trascorsi con i miei amici e le mie amiche più care: Kai "Ocean Tear" Namida, Derpy, Twilight Sparkle, Applejack, Pinkie Pie, Rainbow Dash, Fluttershy, Rarity, Fra, Cleo, Winter Wind, Neko, Ginger Bread e Baumkuchen, Violet Squee, Phantom Keeper, Square Root... e Sea Breeze.
Grazie a tutti voi per avermi fatto superare quel periodo difficilissimo. È stato doloroso e arduo... ma ne fu valsa la pena. Quello che posso dire solo ora è... dire "grazie a tutti" in giapponese... come il mio nome Hibiki Migoto, dopotutto.

"Arigato Minna"

FINE DELLA TRILOGIA
Ultima modifica di Laurel Crown il 01/01/2014, 17:05, modificato 23 volte in totale.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda MC Outlaw » 21/08/2013, 12:51

C'è solo una parola per questo capitolo...LOL
Già in FC e NT avevi usato il contesto (è il contesto giusto?) che il mondo di Equestria fosse considerato come il forum CMC, ma era una cosa a cui non si faceva troppo caso o che comunque non evidenziavi troppo. Qui la stai enfatizzando molto e molto bene, soprattutto il modo da comportarsi da Bad User di Orpheus. Ti devi volere molto male se in ogni fanfic fai soffrire il tuo te stesso: FC con il massacro a Liberty City e i vari momenti di Hazama, NT con tutti gli incubi e qui siamo solo all'inizio e già ti sei beccato un richiamo bruciante e un ribaltamento da Neko
Nulla sul fronte degli errori di testo/grammatica, good (solo le parti in grassetto che usi come discorsi manca in alcuni punti)
Mi sta incuriosendo molto sapere come andrà avanti il tutto con Mod vari e che cos'altro del forum inserirai, quindi spero di vedere presto il prossimo chapter
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 21/08/2013, 23:29

MC Outlaw ha scritto:C'è solo una parola per questo capitolo...LOL
Già in FC e NT avevi usato il contesto (è il contesto giusto?) che il mondo di Equestria fosse considerato come il forum CMC, ma era una cosa a cui non si faceva troppo caso o che comunque non evidenziavi troppo. Qui la stai enfatizzando molto e molto bene, soprattutto il modo da comportarsi da Bad User di Orpheus. Ti devi volere molto male se in ogni fanfic fai soffrire il tuo te stesso: FC con il massacro a Liberty City e i vari momenti di Hazama, NT con tutti gli incubi e qui siamo solo all'inizio e già ti sei beccato un richiamo bruciante e un ribaltamento da Neko
Nulla sul fronte degli errori di testo/grammatica, good (solo le parti in grassetto che usi come discorsi manca in alcuni punti)
Mi sta incuriosendo molto sapere come andrà avanti il tutto con Mod vari e che cos'altro del forum inserirai, quindi spero di vedere presto il prossimo chapter

Per qualche motivo, non riesco a patire per il mio PG ma le scene con i Mod sono comunque qualcosa che mi piacciono e che non vedo l'ora di scriverle. Sono sincero, anch'io ero un Bad User quando ottenni il richiamo dalla vera Cleo e la scena spiega benissimo quel giorno.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda BroNeko » 22/08/2013, 1:16

E qui ci vuole la react. :sisi:

Allora, qua c'è in ballo la mia sanità mentale secondo gli utenti quindi puntigliosa più che mai :asd:
Iniziamo!

"C'è ne sono alcuni a cui mi devono diversi favori." Spè, spè spè spè. ci essere ne sono alcuni ai quali mi devono diversi favori? ... eh?
"nonostante il lusso che l'impero si poteva vantare" credo sia più corretto senza il "si"
"Due strisce gialle apparvero proprio nella zona che sentivo la scottatura. Erano i cosidetti "richiami"." modo figo di rappresentarli :sisi:
"Relegato in un limbo eterno se non avevi altri forum in cui collegarti." non so per quale strano motivo ciò mi ricorda sword art online XD
"Stasera è stato un disastro." ... racconto in tempo reale? è.é

"La terza era una pegaso grigia dagli occhi gialli. La sua criniera e coda erano azzurri e il suo Cutie Mark era una stella cadente." eccomi deh
"Cadence: Bene... Cleo, Phantom Keeper, Neko... *guardò verso di me* ...e Orpheus. Vieni pure qui. *Andai vicino alla pegaso cercando di non incrociare il suo sguardo*
Neko: E così tu sei Orpheus, la Cometa bianca?
Orpheus: .....
Neko: Andiamo, Orphy-kun... ti hanno cucito la bocca oppure il gatto ti ha mangiato la lingua, nyah?" Waaaait, wait wait wait. Non hai capito nulla :asd: con la gente che non conosco sono molto, molto circospetta (cooldere, via deh), non mi sognerei mai di essere così all'inizio XD e poi in questo modo sembro una "giappominkia" per dirlo in termini uhm, comuni. /)-.-
Mi sarei aspettato all'inizio una totale indifferenza e poi totalmente a caso una presa di posizione, quello si che è da me.
Per caratterizzarmi al meglio ti consiglio di leggere la fanfic che sta scrivendo Fedebrony, "La ricerca dell'anello perduto ", compaio anche lì :sisi:

Continuiamo.

"Non pensate che sia kawaii?"
Reazione 1: /)-.-
Reazione 2: Orpheus è tipo il chopper della situazione, se non fosse che lui è anche un medico :asd:

"Neko: So come ci si sente a essere richiamati." ma io non sono mai stata richiamata o.o
"L'importante è non pensarci e vedrai che quei richiami spariranno ancor prima che te ne rendi conto." eeeehm, in verità no.
" la sua criniera cambiò colore. Per qualche motivo, reazione scientifica o spiegazione logica: la sua criniera passò dall'azzurro al giallo per poi andare al nero. Sentii una strana sensazione indosso, mi sentivo leggerissimo: Era un'incantesimo di gravità... lanciata da una pegaso!!!
Neko mi sollevò in aria con la testa messa sottosopra e mi rispose con un tono furioso mentre mi guardava con due occhi rossi. Esatto... occhi rossi."
Reazione 1: uhm, l'avrei presa a ridere in verità.
Reazione 2: OCCHI ROSSI? o.o uhm, congiuntivite cara neko? No seriamente, non ti ho mai detto che i miei occhi cambiassero colore. Solo la criniera lo fa, per motivi ben precisi che ti ho spiegato :asd:

"Uno cerca di essere buono e gentile con te e tu lo insulti." attenzione al modo di scrivere quando usi il mio pg, sono un grammarnazi di quelli stratosferici. E fun fact: sbagliando hai fatto bene, parlo sempre riguardo me usando il maschile, mai il femminile. Good.

"La criniera prese una tonalità di blu e gli occhi ritornarono gialli." Yandereko/DoublePersonalityNeko is best neko :sisi:

"poncho" *neko fanatica dei simpson incoming* e dopo hai scoperto che il tuo vero nome era Orpheus Jay simpson? :asd: ... okay perdonami torno serio.


Uh, capitolo finito. Beh, sistemalo questo comunque, e mi raccomando di leggere quella ff se vuoi capire come caratterizzarmi :asd:

E uhm... orpheus non è rimasto sorpreso dal fatto che sapessi usare la magia, nessuna domanda del tipo "ma che diavolo sei, un changeling?!" o robe simili, me lo sarei aspettato, peccato :asd:


E' tutto. :sisi:
Perdona la mia spigliatezza. Che, tralaltro, è un'altra parte del carattere mio/di neko :sisi:
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 22/08/2013, 7:20

Non è mai facile caratterizzare un personaggio che non è tuo. Anche se ci sono momenti da "Io non avrei risposto così", io cerco sempre di rimanere nelle linee-guida del PG. In questo caso, mi focalizzo di più sulla personalità svampita e yandere che negli altri fattori.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda BroNeko » 22/08/2013, 19:06

Offtopic:
Beh allora potresti aggiungere l'avvertimento:
"In certe parti i comportamenti e le reazioni di alcune ponysona sono state modificate ai fini della trama" o qualcosa del genere, così si chiarisce.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 23/08/2013, 9:43

BroNeko ha scritto:
Offtopic:
Beh allora potresti aggiungere l'avvertimento:
"In certe parti i comportamenti e le reazioni di alcune ponysona sono state modificate ai fini della trama" o qualcosa del genere, così si chiarisce.

Aggiunto l'avvertimento.

Secondo me, ho avuto problemi con lei perché l'hai caratterizzata troppo e ciò la rende complessa da sviluppare e mi fa scrivere scene diverse da quelle che hai pensato. Io lo dico... mi focalizzo di più sulle loro personalità che nelle azioni.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Sound Kuromizu » 23/08/2013, 20:32

E come promesso sono arrivata per "Fear behind Respect".
Già da quando si presenta a quando appaiono i teppisti mi sembrava un "ritorno al passato di Orpheus",(a quanto pare Hazama è tornato in scena) e la faccenda dei richiami non mi è chiara (forse perché sono una Blank Flank) ma da comunque il suo effetto. Le scene con Neko sono divertenti ( e a quanto pare non è nemmeno il vero carattere), ma quindi ha una doppia personalità? Forte.
Sono in attesa degli sviluppi ;) .
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 23/08/2013, 23:48

Sound Kuromizu ha scritto:E come promesso sono arrivata per "Fear behind Respect".
Già da quando si presenta a quando appaiono i teppisti mi sembrava un "ritorno al passato di Orpheus",(a quanto pare Hazama è tornato in scena) e la faccenda dei richiami non mi è chiara (forse perché sono una Blank Flank) ma da comunque il suo effetto. Le scene con Neko sono divertenti ( e a quanto pare non è nemmeno il vero carattere), ma quindi ha una doppia personalità? Forte.
Sono in attesa degli sviluppi ;) .

Bhé, è normale che sei Blank Flank e non capisci molto dei richiami. Io li ho imparati subendone due entrambe gialle. :asd:
Sì, Neko non è il PG che BroNeko si è immaginata ma vedo comunque di fare leva sulla sua personalità multipla. Ad essere sincero, gli altri PG che appariranno sono più semplici e quindi... più facili da maneggiare.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 28/08/2013, 15:20

Ed ecco il secondo capitolo con tutta la squadra e del quale ho "riparato" un particolare su Neko del quale ho equivocato alla grande.

Ho come l'impressione che questo capitolo non sia stato scritto bene. BTW... buona lettura e, come dico sempre, spero bene nel risultato.

Capitolo 2 --- Dietro l'aspetto di un Mod

Nella sala del trono del Crystal Empire, eravamo in quattro e tutti con lo zaino sul dorso: Io, Cleo, Phantom Keeper e Neko. Quest'ultima (dalla criniera viola) mi fissò senza dire nulla. Shining Armor riprese a trottare davanti a noi con il suo tono alto e imponente.

Armor: Quello che affronterete sarà un viaggio lungo e pericoloso. Vi consiglio di tenere alta la guardia e di cooperare come una vera squadra mettendo in risalto le vostre abilità. Abilità rappresentate dai vostri Cutie Mark. Non deludetemi perché il futuro di Equestria è nei vostri zoccoli. Ricordate che vi unirete agli altri Mod alla stazione di Canterlot. Potete andare.
Cadence: Buona fortuna, Orpheus.
*mi fermai voltandomi per vedere il viso compiaciuto di Cadence* Fai frutto di quest'esperienza... per il tuo bene.

Dopo essere usciti dal trono, cominciavamo ad andare verso la stazione del Crystal Empire con Cleo a fare da capo della fila e, durante il tragitto, mi sentivo imbarazzato per prima. Credevo di essere diventato il cocco della principessa e lo negavo con enorme disprezzo.

Orpheus: Che vergogna. Mi tratta come se io fossi suo figlio. Dovrebbe fare gli affari reali suoi.
Phantom: Lo ha fatto per il giusto motivo.
*mi guardò* Ti sei comportato male in questi giorni. Hai offeso Cleo e Neko e lo hai fatto con impeto. Non è da te avere tale atteggiamento e la principessa ha pensato di farti "istruire" da gente seria come noi.
Orpheus: Seria? Non dirmi che Neko è la sola eccezione.
Phantom: Bhé... in realtà, per diventare Mod non bisogna essere seri per forza. Bisogna avere degli ideali forti per un mondo migliore, un grande senso di giustizia e la compassione di chi ha fatto uno sbaglio. Tutti requisiti che si ottengono subendo ogni genere di evento che hanno segnato qualcosa in loro. Che sia buono o cattivo.


Arrivati alla stazione, venimmo osservati dalla gente. C'è chi li guardava con stupore per i loro idoli e chi li guardava male ritenendoli delle "semplici guardie con licenza di bannare". Come Mod, imbarcammo il treno senza biglietto e andammo nel primo vagone, quello di prima classe. Ovviamente, c'è chi li invidiava per questi privilegi ma c'era sempre il rovescio della medaglia. Durante la notte, ripensai alle parole di Phantom: I Mod sono i pony più potenti di Equestria, secondi solo a Celestia e Luna e all'admin Grifen noto come "La voce delle principesse". Dietro alla loro carriera, c'era una vita segnata da richiami, contrasti tra ideali di ciascuno e pensiero di vita proprio. Tutto ciò mi portò alla conclusione che, per diventare "Guardie con la licenza di bannare", bisognava perseguire i propri sogni senza che gli eventi potevano compromettere il percorso.
Per fare un'esempio: Se io avessi avuto un'ideale di giustizia, nessuno mi avrebbe impedito di diventare Mod. Neanche con un passato pieno di "macchie" difficili da cancellare.

Nella mattina, raggiungemmo Canterlot dove, dopo aver messo piede nella piattaforma, vidi nell'ordine: Una unicorno bianca dalla criniera viola spledente. Sembrava Rarity da adulta e il suo Cutie Mark era una stella a sei punte simile a quella di Twilight Sparkle; Una pony di terra marrone sabbia dalla criniera arancione. Portava una strana collana di cristallo nero e il suo Cutie Mark era molto bizzarro: Un "parasprite" di pan di zenzero (Dolce tipico di Equestria) con due ali da angelo da un lato e due da diavolo nell'altro; Una pony di terra viola dalla criniera gialla che gli cascava fino agli zoccoli e aveva un'impronta di animale come Cutie Mark; E per finire, un pegaso blu scuro dalla criniera grigia. Il suo Cutie Mark era il picco di un monte con la luna e i suoi occhi grigi erano raggelanti.

Tutti, eccetto me, avevano la fascia di riconoscimento Moderatori ma non il busto dorato. Cleo si fece avanti dando uno zoccolo all'unicorno bianco.

Cleo: Capitana Fra, Ginger Bread, Violet Squee e Winter Wind. È un'onore incontrarvi.
Fra: Piacere tutto mio. Cleo, Phantom Keeper, Neko e...
*mi fissò come se io avessi chissà cosa* ...chi è questo giovane pony?
Phantom: Si chiama Orpheus. Ci accompagnerà per tutto il viaggio per ordine della principessa Cadence.
Ginger: Hey, ciao Orpheus... su, non avere paura.
*nonostante la sua aria simpatica, indietreggiai andando dietro a Phantom*
Squee: Andiamo, vogliamo solo essere tue amiche. *spuntò dalla parte opposta e io, per risposta, indietreggiai nuovamente* Perché fai così? Non ti banniamo mica.
Wind: Ragazze? Per favore.
*mi coprii con un'ala come per proteggermi. A vederlo da vicino, Wind era alto il doppio di me* So che volete simpatizzarlo ma dovreste andarci piano con lui. Non sembra un pony molto aperto.
Fra: Ok, andiamo al dunque.
*da lì, materializzò una mappa col suo corno e mostrò la rotta da seguire per il territorio invaso dai changelings* Raggiungeremo Ponyville dove proseguiremo a zoccoli nella Everfree Forest fino a raggiungere le miniere di Darkcoal. Uscendo dalle miniere, dovremo valicare le crine innevate di Frostorm. Il regno dei changelings si trova vicino al "Precipizio del Mondo". Basterà superarlo e avremo fatto la traversata. Tutto chiaro?
Tutti: Certo, capitano.
Fra: Allora, in marcia.


Ancora una volta, salimmo sul treno in direzione di Ponyville. Dopo essere arrivati, venimmo osservati proprio come l'altro giorno ma li ignoravamo. Durante la traversata della città, venni salutato in particolar modo da una vecchia conoscenza.

???: Orpheus.
Orpheus:
*mi voltai riconoscendola dai suoi occhi* Derpy.
Derpy: Ho l'impressione che quello che fai si tratti di una cosa divertente.
Orpheus: Non è per niente divertente.
*dissi in maniera abbattuta* Dovrò andare nel regno dei changelings assieme ai Mod... e io ho paura dei Mod.
Derpy: Aaawww... *commossa per quello che stavo per intraprendere, mi abbracciò. Se non fosse stata per quest'avventura, l'avrei abbracciata anch'io* Perché dovresti avere paura di coloro che ci proteggono? Non m'importa... lo sai che sei davvero morbido?
Orpheus: Ehm, Derpy? Devo andare.
Derpy: Promettimi che, se ritornerai, mangeremo tanti muffins fino a esplodere.
Orpheus:
*mi staccai dalla sua presa* Non pensi ad altro che ai muffin, non ti pare? Vabbé, mangeremo insieme quando tornerò... lo spero.

Dopo averla salutata, ritornai galoppando dai Mod stando dietro a loro per la mia solita insicurezza verso di loro. Ormai questa la consideravo una missione suicida. Sarei finito bannato da loro oppure morto per qualche pericoloso inconveniente come una frana? Durante la scarpata nella foresta, restai dietro a minimo un metro o due. C'erano delle volte in cui la strada diventava irregolare con cespugli che la coprivano oppure muri di roccia da scalare. Ginger e Squee volevano offrimi aiuto svariate volte ma le declinavo dicendo di essere solo un peso per loro. Non sono un Moderatore come loro. Sono solo un pony normale... che sa come fare del male.

Avevamo percorso parecchio e già si vedevano le vette di Frostorm. Il sole stava per calare facendo posto alla luna e stava dando al cielo un misto tra l'arancione del tramonto e il blu della notte. In quel momento, si sentii qualcosa in lontananza.

Squee: Cos'è stato?
Fra: Lupi. Siamo nella loro zona di caccia.
Ginger: Lupi? Vuoi dire lupi in carne e ossa e non dei timberwolves?
Cleo: Restate vicini.


Al suo ordine, ci raggruppammo in cerchio guardando e ascoltando qualsiasi movimento o rumore sospetto. Un lupo ci saltò all'improvviso ma io, Squee e Phantom ci abbassammo in tempo per evitarlo ma, con la bestia atterrata al centro, finimmo per separarci. Mi allontanai il prima possibile dal gruppo ma sentii che stavano combattendo. Corsi come un forsennato prima di inciampare in una radice di albero e, dopo essermi rialzato, capivo di essere rimasto solo nell'orrida foresta. Gli alberi coprivano di molto il cielo anche se c'era un po' di illuminazione. Mentre giravo in tondo alla ricerca dei Mod, sentivo un cespuglio muoversi. Un'enorme lupo grigio balzò verso di me ma fui abbastanza attivo da scansarmi a sinistra anche se... il lupo artigliò il mio fianco. Sorpreso per il dolore, caddi per terra e diedi un'occhiata al mio fianco destro segnato da tre ferite oblique che facevano sgorgare parecchio sangue. Non era grave ma faceva male parecchio. Il lupo s'accucciò pronto per il balzo che sarebbe stato fatale per me. Sembrava fatta... e invece.....

Al momento prima del balzo, Winter Wind sbucò davanti a me e aprì le sue ali per difendermi. Ogni movimento che il lupo faceva, esso veniva anticipato da Winter.

Wind: Buono. Stai buono, ho detto. *Dopo un po', la bestia si calmò e Wind s'avvicinò a lui accarezzandogli la testa* Bravo cucciolo. È vero che stasera hai fame ma faresti meglio ad andare altrove, capito?

Dopo essersi fatto leccare dal ormai mansueto animale, che scappò in direzione opposta, Wind mi analizzò con i suoi occhi grigi freddi e mi porse lo zoccolo.

Wind: Forza Orpheus. Su lo zoccolo. *glielo presi senza pensarci due volte. Alla fine, ci incamminammo per raggiungere il gruppo*
Orpheus: Ti ringrazio per avermi salvato la vita.
Wind: Di niente. Avevo notato che uno del branco si era allontanato e avevo dedotto che stava cercando te.
Orpheus: Certo che la cavi con i lupi. Quello lì ti avrebbe fatto a fettine.
Wind: Devi sapere che io sono nato fra i monti di Icenorth. Quella zona ha una vasta popolazione di lupi e io... sono abituato a giocare con loro.
Orpheus: Giocare con loro?
Wind: I lupi sono animali affascinanti. Il problema è che, quando hanno fame, non sanno trattenersi.


Durante il tratto, mi avvicinai di molto a un albero il cui ramo strisciò nella ferita facendomi fare un gemito. Wind, per tutta risposta, aprì la sua ala destra e mi coprì. Domandai.

Orpheus: Perché fai questo? Non ti sembra di esagerare per uno che non è un Mod?
Wind:
*fece un lungo sospiro* Ascoltami: Pensi che i Mod siano così potenti da non dover aiutare gli altri? Io sono come te. Dietro a questa fascia verde, si cela il volto di uno che aiuta gli altri perché si sente in dovere di farlo. Così come tu che dietro a quei due richiami, si cela un pony dall'animo puro... ma, al tempo stesso, corrotto.

Le sue parole mi colpirono profondamente. Sapevo delle mie qualità e le ho bruciate in vizi e abitudini per niente "salutari". Sentivo di voler farmi male per questo... e la ferita era proprio quello che volevo: faceva fuoriuscire lentamente il sangue. Sentivo che sarebbe stata la mia punizione. Alla fine, raggiungemmo il gruppo che aveva già scacciato il branco.

Wind: Ginger, Neko... non dovevate farlo. *guardai per vedere le due ragazze coperte da macchie di sangue con due lupi squartati vicino a loro*
Ginger: Scusa. "Lei" ha solo voluto sfogarsi e... sai già com'è andata a finita.
Neko: Non guardare me.
*la sua criniera era rossa con luccichii rosa* Sono fatta così e il verde lo dimostra.
Ginger: Oh cielo... Orpheus, stai bene?
Orpheus: Vorrei subire di peggio.
Ginger: Scherzi? Qui ci vuole il pronto intervento e subito.
Fra: Non c'è tempo. Dobbiamo raggiungere le cascate di Tearfall entro il calare del sole. Se Orpheus non risente della ferita, lo cureremo appena raggiunta la tappa.


Dopo quasi dieci minuti di percorso, raggiungemmo le cascate di Tearfall che erano qualcosa di meraviglioso. Un salto alto 150 metri e largo mezzo chilometro. Ci accampammo vicino alle cascate dove c'era un grosso albero vicino al precipizio che dava uno splendido panorama. Peccato che non ero lì per il panorama. Mi sporsi talmente vicino al precipizio che Ginger chiamò.

Ginger: Orpheus. Sei impazzito?
Orpheus: No. Non sono impazzito. Sono solo un pessimo pony.
Ginger: Io non credo. Perché mai uno come te direbbe così?
Orpheus: Per questo.
*gli feci vedere i due richiami* Non voglio finire bannato e vorrei concludere la mia vita in un modo diverso.
Ginger: Uhm... perché non ne parliamo?


Ci sedemmo a una radice sporgente dell'albero per parlare di cosa significava essere buoni o cattivi. La discussione fu lunga e si concluse con questa parte.

Ginger: Ascoltami Orpheus. Non esiste gente perfetta. Tutti possono commettere degli sbagli anche gravi ma ricorda che c'è sempre il modo per redimersi e fare qualcosa che la gente apprezzerà. Non cedere al pessimismo, guarda sempre avanti e fai quello che tu ritieni giusto. Capito?
Orpheus: Sì...
Ginger: Bene. Facciamoci curare.


Con Violet Squee, il mio fianco venne tutto coperto con la garza. Mi muovevo senza problemi almeno ma volevo far notare come le due ragazze erano delle pony gentili. Le avrei considerate mie amiche se non fosse per la fascia verde che portavano. Dopo aver cenato alla trapper, srotolammo i nostri sacchi a pelo e dormimmo profondamente nonostante il rumore delle cascate. Avevo ancora qualche paura nei loro confronti ma, come diceva Ginger Bread: "Ci sarà sempre il modo per farsi ricredere agli occhi di tutti"

CONTINUA...
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