[Fanfic] Fear behind Respect

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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Thunderstorm » 20/12/2013, 17:52

Con un leggero ritardo (per non dire grandissimo) ecco la recensione

Capitolo 6 – Al cospetto della regina.
Mi piacciono i sentimentalismi ma secondo me in questa fic ce ne sono un po’ troppi. Invece ciò che amo davvero è lo spionaggio. La parte del carro è bella. Vogliono far saltare in aria la torre? Mitico! Proprio mentre salivano la catasta vengono bloccati dai Changeling ma vedremo una delle scene di violenza di Neko. La torre è scoppiata ok. Ma perché vogliono incontrare Chrysalis? I ponyling wow. Ed ecco Chrysalis. Solo adesso capisco il perché del titolo. Changesprites? Ma quante creature strane. Ok Fra, Cleo e Orpheus sono stati catturati ma sicuramente fuggiranno. Come? E’ questo il bello. Un attimo. Vogliono trasformarli in ponylings? Mi chiedo se ci riusciranno. I changespirites ormai sono entrati nel corpo di Orpheus. Vedremo quale destino gli sarà riseravto


Non vedo l'ora che esca il prossimo capitolo.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 20/12/2013, 21:06

elisapiccolo ha scritto:Con un leggero ritardo (per non dire grandissimo) ecco la recensione

Capitolo 6 – Al cospetto della regina.
Mi piacciono i sentimentalismi ma secondo me in questa fic ce ne sono un po’ troppi. Invece ciò che amo davvero è lo spionaggio. La parte del carro è bella. Vogliono far saltare in aria la torre? Mitico! Proprio mentre salivano la catasta vengono bloccati dai Changeling ma vedremo una delle scene di violenza di Neko. La torre è scoppiata ok. Ma perché vogliono incontrare Chrysalis? I ponyling wow. Ed ecco Chrysalis. Solo adesso capisco il perché del titolo. Changesprites? Ma quante creature strane. Ok Fra, Cleo e Orpheus sono stati catturati ma sicuramente fuggiranno. Come? E’ questo il bello. Un attimo. Vogliono trasformarli in ponylings? Mi chiedo se ci riusciranno. I changespirites ormai sono entrati nel corpo di Orpheus. Vedremo quale destino gli sarà riseravto


Non vedo l'ora che esca il prossimo capitolo.

Purtroppo sono un sadico nei confronti di Orpheus ma ho deciso che il prossimo capitolo sarà l'ultimo a includere sentimentalismo massiccio. Domenica [o lunedì] inizierò con quello che sarà un grosso "cambiamento" per Orphy.
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 26/12/2013, 22:37

Chi ha letto Nightmare Theatre, si ricorderà di due personaggi noti. :mrgreen:
Ancora una volta: leggete, commentate e scuse anticipate per la grammatica. Stavolta sono andato di fretta per motivi di forza maggiore. ^^'

Capitolo 7 --- Tra il bene e il male

Dopo essermi aperto leggermente gli occhi, vedevo le nuvole sopra di me che avevano uno strano colore verde acido che rendeva l'atmosfera qualcosa d'innaturale. L'intera area in cui mi trovavo era insolito: c'erano delle torri nere lisce con le guglie che spiccavano alti nei cieli. Il terreno era grigio ma solido, qualcosa che mi fece ricordare quella città che AJ e Rarity mi raccontarono una volta... Manehattan? Giacendo immobile in posizione supina, sentivo come lo stress mi usciva dal manto e misi uno zoccolo davanti alla fronte per concentrarmi sul... aspetta... quale zoccolo? Quello che vedevo ora era solo una zampa color nocciola con cinque estremità lunghe e anche l'altra mia... zampa era così. Notavo solo ora che non ero più un pony: avevo indosso dei strani vestiti blu e neri, il mio "muso" era completamente diverso e non avevo neanche la coda didietro. Da quello che ricordavo, c'era una razza che esisteva "ai confini della realtà" che si facevano chiamare "Umani". Com'è che ero diventato una tale creatura?

Mentre ero seduto a riflettere e a dare un'occhiata intorno, vedevo una figura sinistra. Era un umano come me ma indossava quello che sembrava uno smoking nero ed elegante, gli arti superiori coperti da fasce bianche e nere e un grosso cappuccio arancione con vari motivi striscianti. Mentre s'avvicinava sempre di più a me, vedevo come i suoi occhi erano gialli... gialli come quelli di un serpente. Per via della sua presenza, sentivo come un grosso nervosismo ed, dopo essersi fermato, esso mi guardò negli occhi dando un sorriso sinistro.

???: Ci rivediamo finalmente.
Orpheus: Tu... chi sei?
*risposi balbettando per la paura*
???: chi sono io..... CHI SONO IO???? La risposta è semplice.

Tirò fuori una sorta di coltello e lo lanciò su quello che doveva essere il mio fianco sinistro. Non era un ferita mortale ma era lo stesso un dolore fortissimo del quale lanciai un urlo. Il tizio sinistro mi prese la testa con la "zampa" destra, e con l'altra tirò fuori una sorta di siringa dove, nel giro di un secondo, me lo infilò nel collo. Il dolore e l'ansia ebbero il sopravvento e tentai di togliermelo di dosso, ma sembrava come attaccato a me con la colla. Alla fine..... tutta la mia vita passava davanti a me.

Letteralmente.
---------------------------------------------------------------------------------
Flashback di quando ero a Liberty City, flashback di quando ero a Ponyville, flashback di quando persi la vita nello scontro contro Terumi. In tutto quel tempo, non ricordavo più niente delle mie origini... e adesso, le ho ritrovate. Terumi staccò la siringa dal mio collo e mi mollò col solo intento di farmi sprofondare nel dolore per quel coltello lanciato prima. Dopo averlo estratto fuori con non poca fatica, capii adesso che quello non era un coltello: era un balisong (detto anche coltello a farfalla). Il balisong era noto per essere un'arma rapida, pericolosa e anche ingannevole visto che aveva la caratteristica della lama di poter essere nascosta grazie ai due manici. Dopo averla esaminata, la lanciai invano contro Terumi e il coltello atterrò sui suoi piedi.

Orpheus: Yuuki Terumi... che ci fai qui? Ti avevo visto esplodere dopo la distruzione di quella collana. Cos'è questo posto? *mentre glielo domandavo, tentavo di alzarmi, Ci riuscivo ma il dolore era immenso e rendeva una semplice azione come un'impresa.*
Terumi: Tsk... sarò anche morto ma te l'avevo detto che ci saremmo rivisti all'inferno.
Orpheus: Visto che sembri un tipo che ne sa più del diavolo, dimmi dove siamo e perché tu sei qui?
Terumi: Beh, non c'è molto da dire. Siamo come in un limbo e ci siamo solo noi due. Poco male...
Orpheus: Perché?
Terumi:
*tirò rapidamente fuori un fucile a pompa da dietro* PERCHÉ È QUI CHE TI AMMAZZERÒ PER QUELLO CHE HAI FATTO... LASCIARE LA TUA CITTÀ E IL TUO CAPO!!!

Dopo aver compreso il pericolo che stavo per correre, scattai in direzione opposta per sfuggire alla sua ira. Falcata dopo falcata, sentivo il cuore battere sia per la corsa che per lo spavento di dover morire per mano sua. Un pazzo psicopatico amante del sadismo: ecco cos'era Terumi sotto quella maschera da uomo gentile che aveva sempre fatto a me. Durante la corsa disperata, sentii dei botti e delle sferzate d'aria provenire da dietro. Mi voltai e vidi che Terumi stava lentamente camminando verso di me con il suo inseparabile fucile a pompa, la sua arma preferita nei deathmatch. Ero diventato una preda in mezzo alle strade deserte e oscure della città che ricalcava molto la zona di Algonquin.

Alla fine della strada, c'era una cosa insolita: il vecchio condominio in cui vivevo insieme a Kairi durante la mia vita a Liberty City. Strano come esso si trovava in una strada di Algonquin, quando in realtà era situato a Bohan... ma non c'era tempo per pensarci. Entrai nel condominio il cui interno era buio e senza lampadine, illuminato a malapena dalla luce fuori emanata dalle finestre, salii i gradini tre alla volta e arrivai davanti alla porta del mio appartamento che era aperto. Dopo essere entrato, vedevo come il disordine della mia casa sembrava quello di un ambientazione post-apocalittica. I mobili tutti rovinati, le suppellettili rotte nel pavimento e tanto sangue nelle mura. Non avevo il tempo per vedere quelle condizioni che decisi di andare in bagno per nascondermi. Dopo aver chiuso la porta del bagno, entrai nella vasca, tirai le tende per evitare che mi scoprisse e mi appoggiai supino sperando che non mi trovasse. Nel bel mezzo del silenzio, sentii il rumore di una porta spalancata con forza: Terumi era entrato. Un secondo botto si udii e fu ancor più forte: Era in bagno e vicinissimo a me. Il cuore batteva all'impazzata, trattenevo il fiato per evitare che mi scoprisse, ero immobile come un cadavere. Dopo un minuto che sembrava essere durato un'eternità, Terumi se ne andò dal bagno così come dall'appartamento. L'adrenalina uscì dal mio corpo e rimasi "affaticato" per qualche altro minuto. Mi alzai dalla vasca, tirai fuori la tenda e uscii dal bagno. Ora che il pericolo era scampato, sentivo come il silenzio dominava incontrastato in questo limbo e dovevo trovare un modo per uscire da quest'incubo, a parte evitare di farsi prendere da Terumi. Uscii dall'appartamento, scesi per le scale in tranquillità e camminai fuori dall'edificio.

Dopo essermi distanziato per tipo 10 metri o di più, diedi un'occhiata al condominio e vidi com'era in disuso, come se fossero passati quindici anni dal ultima volta che uscii. Volendo proseguire il cammino per allontanarmi da quel luogo, mi voltai e... vidi Terumi a dieci centimetri dal mio naso e si sentii un botto potentissimo seguito da un dolore atroce alla pancia. Dopo essermi inginocchiato per l'immediata mancanza di forze, notai come Terumi aveva una Desert Eagle: la nota arma "metà pistola e metà fucile" poiché era noto per la sua potenza di fuoco che era il doppio di una comune pistole. Il mio sguardo era ormai indirizzato sul pavimento, a vedere la mia pancia, i miei vestiti e le mie mani sporcarsi di sangue. Come se non bastasse, qualcosa mi fece sbattere la faccia sull'asfalto. A peggiorare le cose fu l'atteggiamento di Terumi che non era umano: iniziò a calpestarmi la testa se fossi un pezzo di cartone... e non cessava mai. Sentivo dalle sue risate come se la godeva di vedermi calpestato ripetutamente dalle sue scarpe. Dopo quella crudele ondata di pestaggi che mi fece perdere un po' di sangue dalla bocca, mi disse quello che per lui erano le sue ultime parole indirizzate a me.

Terumi: Hibiki "Orpheus" Migoto detto Hazama. Residente a Liberty City e poi trasferitosi a Equestria. Quando ti avrò fatto fuori per la tua diserzione, farò in modo che il tuo epitaffio sarà "Mai voltare le spalle a Yuuki Terumi dei Jayoku Houtenjin".

Quelle che stavo per far cadere erano le mie ultime lacrime. Avevo pianto tante di quelle volte e mi ero sempre promesso di non aver pianto più. Sentivo che queste erano le ultime... Era fatta.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Quello che volevo sentire era lo sparo della Desert Eagle prima del mio ultimo istante di vita, e invece un rumoroso tuono rimbombò nell'aria e la terra iniziò a tremare. Dopo essermi rialzato sulle mani e sulle ginocchia, sia per le ferite che per la scossa, vidi come una faglia si stava formando tra me e Terumi che stava via via perdendo l'equilibrio impedendogli di sparare. All'improvviso, un muro d'acqua alto quasi 15 metri si sollevò nella faglia dividendo noi due e tagliando ogni grattacielo che si trovava nella sua linea senza farli crollare. Nel tentativo di capire la situazione, vidi una figura uscire dal muro correndo verso di me abbracciandomi. Riconobbi subito quel viso.

Orpheus: Kai Namida... Ocean Tear.
Kairi: Sei vivo, per fortuna... anche se hai riacquistato la tua memoria.
Orpheus: Poco importa. Quello che mi sorprende è: come sei riuscita a generare quel muro d'acqua?
Kairi: Questa è una dimensione onirica. Tutto è possibile e dovevo fare un'entrata ad effetto per evitare che lui ti facesse del male.
Orpheus: A proposito di Deus Ex Machina.
*risi un pochino per sollevarmi il morale*
Kairi: Stenditi che ti guarisco subito.

Dopo esserci staccati, Kairi mi fece distendere supino e cominciò a ripassare sopra la mia pancia con le sue mani che erano circondate da un'aura celeste, ma la parte più strana era che lei aveva il corno azzurro sulla fronte e le ali anch'esse azzurre sulla schiena. Sembrava una versione ibrida tra un alicorno e un umano.
Eppure, avevo in mente un'altra serie di domande a parte il suo fisico.

Orpheus: Dì un po'... dove ci troviamo esattamente?
Kairi: Nel tuo subconscio. Questo è un sogno creato dalla tua mente. Avevo sentito una bruttissima presenza durante il mio ultimo incantesimo di chiaroveggenza su di te ed ecco perché sono qui. Anche se questo è il tuo sogno, sembra che io e Terumi siamo riusciti ad entrarci con i nostri metodi.
Orpheus: Mi controllavi come una sorta di angelo custode? Vuoi dire che Terumi è qui di nuovo per ammazzarmi?
Kairi: *rispose tranquillamente una domanda per volta mentre io sentivo una sensazione di relax paradisiaca* Dopo che te ne sei andato, la Jayoku Houtenjin si ridusse a un piccolo cumulo di veterani dei deathmatch. Partita dopo partita, la gang perse rapidamente il suo valore e venne sciolta per mancanza di volontari e di fondi. In realtà, si sapeva già di questa cosa e Terumi finì con l'impazzire e ad iniziare una caccia alle persone ritenute responsabili. Tu sei una di queste e, sapendo di questa cosa, mi sono promessa di proteggerti fino a quando lui non verrà cancellato dalla sua esistenza.
Orpheus: Non mi dire che verrò torturato da lui di nuovo.
Kairi: No... non può. Per lui, venire qui è già un miracolo e adesso farà di tutto per farti fuori finché può.

Dopo avermi curato la pancia con la sua magia, mi tirò su per la mano. Stavo molto meglio rispetto a prima. Era bello avere un amico o un'amica che possono prenderti cura di te. Senza di loro, potevi diventare nulla. Grazie a questi pensieri, decisi di abbracciarla e lei ricambiò. Era un momento così bello che era come se Terumi non fosse qui... e invece no.
Un sparo si percosse nell'aria e notai come Kairi aveva l'aria spaventata, come se avesse visto un fantasma. Guardando la sua schiena, vidi che essa era coperta di sangue. Preso dallo spavento, mi staccai da lei tenendo le mani sulle sue spalle e la guardai preoccupato in viso.

Orpheus: Ti prego Kairi, dimmi che stai bene. Dimmelo...
Kairi: Non credo.
*rispose sorridendo, forse per dirmi che stava bene... anche se non lo era.* Terumi è già furioso di suo, per non parlare di quando mi dava della tr**a a Liberty City. Ho pensato di sfruttare questa visita per donarti... *mise la mano destra nella tasca e tirò fuori da essa un ciondolo con una gemma liscia azzurra con la forma di una goccia* ...questo.
Orpheus: Perché?
Kairi: Per il bellissimo tempo che ho trascorso con te a Liberty City. Di tutte le persone che io son riuscita a convertire in bronies, tu eri uno speciale perché avevi dimostrato un carattere che nessuno in Liberty City aveva mai sfoggiato. Prima lo negavi questo tuo carattere e ti pavoneggiavi come se tu fossi davvero il miglior pilota in circolazione... poi avevi cominciato ad aprirti alla gente di Equestria. È vero che cadevi facilmente in preda alla disperazione ma pensa a tutte, ma proprio a tutte le tue amiche. Pensa a Pinkie Pie che tentava di risollevarti il morale dopo la morte di quel tuo amico, pensa a Rarity che ti aveva perdonato dopo che ti avevi scusato per quel "top dell'oscenità", pensa a Fluttershy che ti aveva fatto passare un picnic tranquillo, pensa a Applejack che aveva cercato di difenderti dalle accuse di sua sorella, pensa a Rainbow Dash che ti aveva fatto fare quella lezione sull'umiltà e a quel Sonic Rainboom; e pensa a Twilight Sparkle che aveva fatto il possibile per trovare un rimedio contro quegli incubi. A proposito di incubi... questo è il tuo sogno, giusto? Allora vedi di comandarlo.
Orpheus: In che senso?
Kairi: Pensa a tutte quelle cose che ti ho detto prima. Focalizzale e non perdere la concentrazione. Se ci riuscirai, vedrai che quest'incubo cesserà e che Terumi sarà solo un brutto ricordo.


Dopo che mi fece quel toccante discorso, pose la collana nella mia mano e mi disse "Forza, mettitelo". Esitai per un secondo ma alla fine, a caval donato non si guarda in bocca. Dopo essermelo messo al collo, Kairi replicò felice e incurante del dolore che stava subendo.

Kairi: Sei davvero carino con quella collana. *Un'altro sparo si sentii e Kairi s'inginocchiò con il viso distorto dal dolore.* Potresti staccarti da me?
Orpheus: Ma cos-- perché dici una cosa del genere?
Kairi: Ti prego. È per il tuo bene.


Feci quello che mi disse. Con il sangue che gli stava per uscire dalla bocca, stava quasi per cadere ma si mise prontamente le mani davanti per evitare di sbattere la testa sul pavimento. In quegli ultimi istanti, il muro d'acqua (che lei aveva creato) "crollò" e lei mi guardò di nuovo e mi disse questa frase.

Kairi: Non ti preoccupare per me. Nella vita, l'importante è godersela. Non esiste l'eterna giovinezza, soltanto il piacere di vivere la propria vita come noi vogliamo e piaciamo. Addio... Hibiki.

Chiudendo solennemente gli occhi, aspettò che Terumi s'avvicinasse e quest'ultimo gli sparò in testa. L'ultima cosa che vidi di lei fu il suo immancabile sorriso. Il corpo cadde per terra sopra a una pozzanghera di sangue e io stavo strisciando indietro in preda al terrore.
Terumi s'avvicinò sempre di più e io ero con le spalle al muro. Il mio cuore non cessava mai di battere... mi sarebbe venuto un arresto cardiaco per la paura. Quel pazzo incappucciato era ormai davanti a me con il fucile puntato verso la mia faccia. La sua era un'espressione di furia cieca, digrignando i denti come se dovessero rompersi per la troppa pressione ma poi... sfociò un sorriso a 32 denti che non mi piaceva per nulla.

Terumi: Lo sai? Eliminarti così su due piedi è una brutta cosa da fare. *abbassò la pistola e se la mise in tasca* Godrò del vederti affogare nei tuoi sentimenti. Gli stessi sentimenti che tu ne eri sommerso quando eri con me.

All'inizio non capivo cosa volesse dire e iniziai a sentire qualcosa prendermi per il polso e a tentare di trascinarmelo giù. Caddi lo sguardo sul pavimento e vidi com'ero nel mezzo di un'enorme pozza nera nella quale sbucavano dozzine di mani scheletriche nere che tentavano di immobilizzarmi. Feci forza per tentare di liberarmi dalla loro presa ma fu tutto inutile. Mi volevano portarmi in chissà quale dimensione oscura e Terumi si era voltato, come se gliene importasse di me.

Terumi: Vuoi sapere che cos'è tutta quella roba? Semplice. È la tua disperazione. Tenevi molto a Kairi, giusto? Ebbene... l'unico appiglio per tenerti alla larga dalla tua disperazione non c'è più. Presto, tu cadrai in un mare fatto dalle tue stesse lacrime e non vedrai più nessuna luce nell'oscurità. Questa è la punizione che meriterai per avermi voltato le spalle e ora, ironia della sorte, io volterò le mie a te. Addio.

Il mio corpo si era ormai inabissato nell'oscurità, la faccia era situato sul "pelo d'acqua" e Terumi si era incamminato nella direzione opposta alla mia fregandosene di quello che succedeva a me. Istintivamente, continuavo a credere che qualcuno mi poteva salvarmi dalla pozza di disperazione... e invece non c'era nessuno. Neanche qualcosa che poteva fare da Deus Ex Machina. Quando tutto sembrava perduto, con solo la mia mano ad essere esposta fuori, cominciai a ricordare quello che mi disse Kairi: pensare alle mie amiche... pensare alle mie amiche... pensare alle mie amiche...
Ripetendo mentalmente la frase, iniziai a pensare a tutti quei momenti che ebbi nel corso della mia vita... e finalmente sentii qualcosa nella mano. Non qualcosa di viscido ed orripilante. Qualcosa di morbido e soffice.

Sentivo come il mio corpo risaliva di colpo ed emergere dalla pozza nonostante gli sforzi delle mani oscure di tirarmi giù. Quello che mi stava prendendo era uno zoccolo. Lo zoccolo di una silhouette trasparente gialla senza occhi né bocca, con la criniera e coda tutti rosa e il Cutie Mark con tre farfalle: era Fluttershy... o qualcosa che lo rappresentava. Dopo che mi fece atterrare in piedi, a pochi passi dalla pozza che svanì nel nulla, Terumi si voltò e rimase molto stupito.

Terumi: Ma che caz-- Non pensare che quelle cavalline del c***o ti salvino anche stavolta.

Appena ebbe il fucile mirato davanti a me, tentò di premere il grilletto ma venne subito immobilizzato da un'aura viola e azzurra. Due silhouette (una di color magenta con criniera e coda viola scuro e l'altra bianca con criniera e coda viola chiaro) lo bloccavano con la magia: Twilight Sparkle e Rarity. Subito dopo, un rumore si udii da dietro seguito da un forte vento, mi voltai e guardai la scena: un'anello multicolore aveva spazzato via le nuvole grigie-verdi lasciando spazio al cielo azzurro e al sole, la cui luce mi accecò per un secondo. Una silhouette azzurra, seguita da una scia arcobaleno, mi superò come se fosse un auto da Formula Uno e s'abbatté contro Terumi facendolo volare per parecchi metri e mollando il fucile che era ai miei piedi. Lo calciai per toglierlo di mezzo ed avanzai verso Terumi che si alzò da terra e tentò di estrarre qualcosa dalla tasca ma non riuscì a trovarlo e si mise a cercare in fondo.

Terumi: Dov'è finita la mia pistola? Eppure c'è l'avevo in tasca.

Una silhouette rosa, rosa come la criniera e la coda, giunse sulla mia spalla e mollò dalla bocca la sua Desert Eagle. Terumi non la prese bene e mi guardò con degli occhi che sembravano quelli di un cane con la rabbia.

Terumi: Non credere di sentirti superiore solo perché hai dei cavalli in miniatura al tuo fianco.

Non fece in tempo a fare il primo passo che venne legato come una mucca da un lazo apparso dietro di lui. Una silhouette arancione dalla criniera e coda biondi girò intorno a Terumi con la corda in bocca e fece un nodo per bloccarlo. Tutte quelle silhouette, che erano ormai di fianco a me sia a sinistra che a destra, rappresentavano le mie amiche e le loro gesta potevano essere rappresentate come dei veri atti d'amicizia e di coraggio. Aveva ragione Kairi: questo era il mio sogno e che era collegato ai miei pensieri e alle mie memorie. Se dovevo vincere sul mio stesso campo di battaglia, dovevo credere alle mie amiche. Proprio come quando tentavo di superare i suoi incubi... dovevo credere nel prossimo. Era così che funzionava l'amicizia.

Mi ritrovavo davanti a lui legato e inginocchiato. Io ero in piedi che miravo alla sua testa con la Desert Eagle. Non avevo mai intrapreso la carriera nei deathmatch e la cosa mi faceva paura: dover sparare a lui e compiere la regola precaria di Liberty City, quella della "licenza di sparare". Terumi mi guardò e sorrise sardonicamente.

Terumi: Pensi che farmi fuori ti farà sentire libero? Kai è morta, la tua unica amica non c'è più, sei solo.

Aveva ragione. Kai era morta e non c'era verso di farla tornare dal mondo dei morti. In preda al pessimismo, decisi di guardare le sei silhouette che erano dietro di me... e giunse qualcosa di inaspettato. Altre silhouette apparirono di fronte ai miei occhi e riconobbi subito chi erano: Celestia, Luna, Cadance, Shining Armor, Apple Bloom, Scootaloo, Sweetie Belle... erano troppi da elencare ma sufficienti per ripristinare la mia fiducia. Come risposta per Terumi, gli dissi guardandolo senza timore...

Orpheus: Non sono più solo. Sono in buona compagnia adesso.
Terumi: Avrai anche ragione ma... senza di me potresti diventare nulla.
Orpheus: Che cosa vuoi dire.
Terumi: Io sono come te. Tu sei come me. Noi due abbiamo delle ambizioni, dei sogni. Io voglio diventare l'uomo più potente di tutta Liberty City, tu vuoi essere il più bravo pilota della città. Queste ambizioni sono troppo grosse per due pezzi di carne come noi... ma lavorando insieme, potremo realizzarli e solo così la nostra vita avrà un significato. Che ne dici?
Orpheus:
*voleva giocare con la mia mente... ma per la prima volta, trovai la contromossa* Kai mi ha detto che la vita va goduta. Anche se la vita può essere inutile senza i nostri sogni, l'importante è godersela finché c'è. Ormai non ho più voglia di seguire le mie ambizioni e riguardo ai miei sogni... Bhé, ne ho uno in particolare... non sono ancora pronto per seguirlo ma sappi che darò il massimo pur di realizzarlo.
Terumi: Belle parole che hai fatto ma... pensi ancora di riuscire a premere il grilletto?


Come se fosse una gara di "Ti sfido a...", decisi di finirla una volta per tutte con questa faccenda... ma non avevo il coraggio. Era la prima volta che impugnavo una pistola e non riuscivo a smettere di tremare le mani per la tensione, figuriamoci tentare di premere il grilletto. Proprio sul punto di non farcela e di mollare tutto, sentii qualcosa avvolgermi per il collo. Sulla mia spalla sinistra, vedevo il muso di una pony che conoscevo molto bene: Sea Breeze. Al contrario degli altri pony, la sua silhouette aveva gli occhi azzurri e un sorriso felice. La pegaso strofinò la sua testa sulla mia guancia come se fosse un gatto e mi disse qualcosa.

Breeze: Sei vuoi vivere felice con noi, fallo. Fai questo sacrificio... e potrai dire addio al passato.

Grazie alle sue parole, ripresi il coraggio che avevo tanto cercato, mirai con fermezza a Terumi(ancora legato al lazo) e, dopo aver acquistato fiducia e pensato alle conseguenze dell'atto, mi chiusi gli occhi e premetti il grilletto. Il botto provocato dallo sparo mi aveva quasi penetrato i timpani e, a causa dell'adrenalina fuoriuscita dal mio corpo, caddi inginocchiato col fiatone. Quando riaprii gli occhi, vidi il verde dei prati al posto del grigio dell'asfalto. Alzai lo sguardo e vidi il panorama del Crystal Empire in tutto il suo splendore. Per quanto il luogo era accecante, la sua vista mi aveva reso... felice e sicuro di me.
E per la prima volta, piansi per un motivo valido. Non erano lacrime di dolore, erano lacrime di gioia e di vittoria. Con un ultimo sforzo, mi voltai dietro per vedere tutte le silhouette (inclusa quella di Sea Breeze) svanire lentamente nel nulla fino a non vedere più niente se non le colline verdi che sembravano distendersi all'infinito. Contento di aver ricevuto un così grande aiuto da parte di coloro che ritenevo le mie VERE amiche, rimirai il palazzo lucente del Crystal Empire e dissi ansimando...

Orpheus: Sono finalmente libero... da me stesso.

Con quest'ultima frase, caddi nell'erba e cominciai a dormire. Su che cosa sarebbe venuto in seguito, ero sicuro che l'avrei affrontato con risolutezza.

CONTINUA...
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Thunderstorm » 26/12/2013, 23:13

Eccomi qui Orphy. Non ti libererai cosi facilmente di me. Recensione

Capitolo 7 – Tra Il Bene E Il Male
E’ tornato! Terumi! Con quelle maledette siringhe! Un attimo. Quella siringa non era per far tornare Orpheus cattivo ma per fargli ricordare il passato che aveva dimenticato. Ok. Prima un pazzo psicopatico ti insegue, poi ti spara nella pancia e infine di calpesta. Secondo me ti odi. Ritorniamo alla fanfiction. Ehi è tornata anche Kairi… e Terumi le spara in testa. Hai iniziato ad odiare anche Kairi? Torniamo alla fic. Noooooooo Kairi. Ok andiamo avanti. Pozza nera. Vuoi morire vero? Aspetta no quella siluette (Come la chiamo io ma in realtà si dice… ecco… aspetta che faccio copia e incolla. Ah ecco…silhouette). Dicevamo quella silhouette di Flutterhy ti ha salvato e anche le altre hanno aiutato. Vuoi sparare Terumi. Non ce la farai mai. L’hai sparato. Terumi è morto. “sviene” “rinviene” ok bel capitolo. Finalmente ho capito due cose.
1 – Terumi e Kairi sono morti e non torneranno più.
2 – Ti odi
Bel capitolo. Si vede che si avvicina la fine della triologia di Orpheus. Essi la fine è vicina “pensa a quando aveva conosciuto Orpheus” ok ok. Io vado. Aspetta fammi rileggere quella parte.
<< premetti il grilletto >>
“Sviene”
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda MC Outlaw » 28/12/2013, 2:41

Finalmente il nostro caro Terumi è tornato! Krieg apporva il suo amico! E mi è sembrato ancora più stronzo del solito, meglio così. Solo...non ho capito una cosa...ma dalle prigioni del Regno dei Changeling Orpheus si ritrova in un mezzo sogno e poi al Crystal Empire? Mi sono perso un passaggio? O forse spiegherai tutto nel prossimo capitolo e devo solo aspettare ^^'
Non sto a ribadire il fatto che ti trovo sadico con Orpheus, però è così, questo capitolo ne è una prova. E hai fatto Terumi come il più imbecille dei nemici dei film...hai un fucile in mano, sparagli in faccia e poni fine alla sua vita! Te lo meriti a fine capitolo di farti legare come un insaccato e poi farti sparare in faccia, eh
"Queste ambizioni sono troppo grosse per due pezzi di carne come noi" LO SAPEVO! Krieg e Terumi si conoscono! Dammi un tumulto di intestini! :D
Bel capitolo, mi diverte sempre vedere sanguinamenti pesanti e fratturazioni insostenibili, soprattutto a carico di gente innocente %)
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 30/12/2013, 0:18

MC Outlaw ha scritto:
Finalmente il nostro caro Terumi è tornato! Krieg apporva il suo amico! E mi è sembrato ancora più stronzo del solito, meglio così. Solo...non ho capito una cosa...ma dalle prigioni del Regno dei Changeling Orpheus si ritrova in un mezzo sogno e poi al Crystal Empire? Mi sono perso un passaggio? O forse spiegherai tutto nel prossimo capitolo e devo solo aspettare ^^'
Non sto a ribadire il fatto che ti trovo sadico con Orpheus, però è così, questo capitolo ne è una prova. E hai fatto Terumi come il più imbecille dei nemici dei film...hai un fucile in mano, sparagli in faccia e poni fine alla sua vita! Te lo meriti a fine capitolo di farti legare come un insaccato e poi farti sparare in faccia, eh
"Queste ambizioni sono troppo grosse per due pezzi di carne come noi" LO SAPEVO! Krieg e Terumi si conoscono! Dammi un tumulto di intestini! :D
Bel capitolo, mi diverte sempre vedere sanguinamenti pesanti e fratturazioni insostenibili, soprattutto a carico di gente innocente %)

Kairi aveva già detto che si trovavano in un sogno e che lei e Terumi ci erano entrati in modo materiale, come nell'incubo finale di Nightmare Theatre con le Mane6.
Terumi è quel tipo di cattivo che adora le morti lente e dolorose. Più che stupidità, era colpa del suo sadismo.
Premetto che non ho mai giocato a Borderlands 2. Avevo messo "pezzi di carne" per evitare di scrivere frasi sboccate. ^^'
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Laurel Crown
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 01/01/2014, 17:05

Siamo giunti alla conclusione della trilogia di Orphy. Riuscirà il nostro Paolo Bianchi formato pony [non io] a non suicidarsi anche questa volta? :troll:

Capitolo Finale --- Determinazione

Dopo aver aperto faticosamente gli occhi, realizzai di essere ancora nel bozzolo dove si stava svolgendo la metamorfosi per diventare ponyling. Era la stessa cella verde, strettissima e viscida che i changelings mi avevano rinchiuso. Mentre mi guardavo intorno, sentivo qualcosa toccarmi il petto: era il ciondolo a forma di goccia che mi aveva regalato Kairi prima di morire. Solo a vederlo, mi si rievocarono quei momenti avvenuti poco fa. Di come Kairi mi disse che la vita andava goduta, di come riuscii ad affrontare la mia stessa disperazione, di come posi fine alle mie sofferenze. Erano stati degli eventi traumatizzanti... ma determinanti per la mia persona. Da semplice regalo d'addio, la collana diventò un promemoria per dirmi di andare sempre avanti con la vita e non di farmi prendere dal panico... come avevo fatto sempre prima di quest'avventura.

Spinto dalla determinazione, cercai di alzarmi sugli zoccoli... ma sentivo un male tremendo in alcune parti del corpo. Sapendo che sarei diventato uno dei tanti esseri al comando di Chrysalis, analizzai ogni possibile cambiamento nel mio corpo: la mia fronte era provvista di un corno affilato come una lama (emicrania), avevo le stesse ali rovinate da zanzara (dolori alla schiena), due arti tutti neri e bucati fatta eccezione per lo zoccolo anteriore sinistro e quello posteriore destro che era "sano" dal garretto in su (male alle articolazioni), e l'occhio destro che era diventato tutto verde, sia l'iride che la sclera. Lo potevo dedurre dal fatto che sentivo un dolore che sembrava quello di una comune congiuntivite. Non potevo più stare a leccarmi le ferite. Dovevo agire... ma come?
Come se un angelo custode avesse voluto rispondermi alla domanda, sentii due voci familiari: erano Winter Wind e Violet Squee. Riuscivo a sentire le loro voci nonostante il bozzolo li rendeva smorzati. Sentii solo queste frasi.

Violet: Oh no... siamo arrivati troppo tardi.
Winter: Non ti disperare.
*rispose con un tono mortificato* Forse possono essere ancora salvati se la metamorfosi non è ancora completata.

Capii che era l'unico modo per poter uscire di qui. Loro erano a zoccolo libero e non potevo rimanere a marcire nel bozzolo. Presi un bel respiro e iniziai ad urlare e a tirare delle mazzate al bozzolo pur di fare rumore.

Orpheus: Winter, Violet... sono qui!!!
Violet: Orpheus...
Winter: Sei vivo.


Come previsto, i due si fermarono davanti a me con i loro volti pieni di gioia ma la felicità durò poco: la metamorfosi continuava a sentirsi. Forti dolori m'impedirono di continuare a sbattere sul bozzolo, come se fossi costretto da qualcuno. Senza perdere tempo, Winter prese il coltello con la fascia e cacciò un'affondo sul bozzolo con l'obiettivo di creare un varco per farmi uscire. Poiché la sostanza era viscida e dura, Winter faceva fatica a tagliarlo fino a quando non sopraggiunse Violet che, grazie alla sua forza erculea, aiutò il pegaso a creare un varco che s'estendeva lungo la mia "prigione". Misi gli zoccoli fuori e i due moderatori me li presero per aiutarmi ad uscire. Alla fine, ero fuori dal bozzolo ansimando per lo sforzo avuto e per la respirazione pesante.

Violet: Stai bene?
Orpheus: Sì... anf... faccio solo... fatica a respirare... anf... e sento male dappertutto...
Winter: Colpa della metamorfosi.
Violet: Che cosa intendi dire?
Winter: Di solito, il sistema immunitario combatte contro i virus e i batteri...
Violet: E quindi...
Winter: Il suo sistema immunitario sta scambiando la metamorfosi per una malattia... ma visto che i changesprites nel suo corpo sono troppi da affrontare, il sistema non riesce a respingerli. Questo spiega la sua mancanza di forze, i dolori muscolari e la respirazione pesante.
*dopo quella spiegazione, mi disse* Non puoi scappare in quelle condizioni. Dovrò portarti in groppa.
Violet: Lo farò io.
Winter: Sei sicura?
Violet: Ho trasportato carichi molto più pesanti di un pony... e viste le condizioni di Orpheus, ci penserò io a proteggerlo.
Winter:
*restò in silenzio per un secondo prima di dare la conferma* Va bene. Purché non vi fermiate davanti a niente.

Violet Squee s'inchinò di fianco a me e io salii sul suo dorso cercando di stringere come meglio potevo sul suo collo. Proprio in procinto di partire, la pony color lilla mi fece una domanda.

Violet: Cos'è quella bella collana che stai indossando?
Orpheus: È... un regalo di... anf... una mia amica.
Violet: Carino. Non so perché la indossi proprio adesso... forse come porta fortuna.
Orpheus: già...
*replicai con un filo di voce*
Winter: Non c'è tempo da perdere. Square Root ci sta aspettando per scortarci fuori di qui.
Orpheus: Aspetta.
Winter: Cosa c'è?
Orpheus: E di Fra e Cleo? anf... Non possiamo mica... lasciarle sole.
Winter:
*stette in silenzio per due secondi* Violet? Fallo vedere.
Violet: Ma sei sicuro?
Winter: Non cambierà idea se prima non glielo farai vedere.
Violet: Va bene.


La pony lilla mi portò davanti a uno dei bozzoli. Per la precisione, a quello in cui c'era Cleo. Al contrario di me, lei non era più una pony... era diventata già una ponyling. Il suo corno era ormai affilato, le ali da zanzara vibravano leggermente... e lei si muoveva leggermente: si stava svegliando. Non c'era più alcuna via di fuga. Bisognava fuggire.

Orpheus: Andiamo... prima che si... anf... sveglino.
Winter: Adesso hai capito il perché.


Dopo aver compreso il perché di doverle lasciarle al loro tremendo destino, annuì col cuore in gola. Fatto ciò, Winter uscì dalla camera dei bozzoli seguito a ruota da Violet e io che ero sul suo dorso. Nei corridoi si potevano sentire rumori e rantoli di combattimento. A quanto pare c'era una guerra in corso e chiesi allora a Winter.

Orpheus: Come siete riusciti a liberarvi di loro?
Winter: Semplice. Abbattendo le guardie quando meno se la aspettarono e adesso prendo io il comando della spedizione. Ho ordinato a tutti i Moderatori di presidiare il corridoio per l'uscita e di tenere la posizione fino al mio arrivo.
Orpheus: E perché stai facendo questo? Voglio dire: venire qui e salvare solo me?
Winter: A parte l'essere ancora incompleto come ponyling... ho promesso che ti avrei fatto entrare nel corpo diplomatico di traduzione. Le tue abilità con l'inglese sono molto buone e sono sicuro che il capo non vorrà che una tale risorsa venga sprecata.

Winter Wind sembrava un pony di parola. Non lo avrei mai detto ma dietro a quegli occhi glaciali, si celava un pegaso che sapeva mantenere la parola. Uno di quei tipi che diceva sempre "Una promessa è una promessa". Durante la fuga, notammo Square Root che lanciava raggi magici a qualunque changeling che s'avvicinava troppo e tenne la sua posizione fino al nostro arrivo. L'unicorno grigio cominciò a galoppare di fianco a noi.

Winter: Square Root, pensi di riuscire a portarci fuori.
Square: In situazioni come queste, la escludo. Non conosco l'incantesimo di teletrasporto multiplo e anche se lo sapessi fare, ci sarebbe troppa pressione e poco tempo a disposizione per concentrarmi. Dovremo correre fino alla radura come punto di rendez-vous.
Winter: Va bene.


A un certo punto, venimmo bloccati da un changeling che era sbucato da uno dei corridoi laterali ma, ancor prima che facesse una mossa, si bloccò e cadde a terra come un sacco di patate. Dietro di lui, c'era Phantom Keeper che lo aveva appena pugnalato sulla nuca come una perfetta spia.

Phantom: Troppo facile.
Winter: Phantom, come stanno le ragazze?
*rispose con tono arrabbiato* Dovevi assicurare che stavano bene.
Phantom: Non ho... yawn... potuto tenerle d'occhio. Facevano troppo casino e voi sapete che io non riesco ad ammazzare le mie vittime senza un po' di silenzio e buio.
Winter: Ora non abbiamo tempo per agire nell'ombra. Dobbiamo scappare e in fretta.


Dopo una lunga serie di bivi, corridoi lunghi e imboscate sventate, arrivammo davanti al portone del castello (che era aperto da Phantom quando ero ancora nel bozzolo) e il salone situato davanti a noi era pieno di cadaveri neri e c'era tanto di quel sangue verde che si era formato un lago. Al centro di esso, c'erano due pony che reggevano (una con la fascia attaccata allo zoccolo e una con la magia) i loro coltelli con l'aria affaticata e nervosa: Ginger Bread e Neko. Ricordai solo ora che la prima aveva due anime nello stesso corpo (una era la sorella Baumkuchen) mentre la seconda aveva la strana caratteristica di cambiare colore della criniera e ciascun colore gli dava un carattere diverso. Da quello che vidi, aveva sfoggiato il verde acido per l'ennesima volta mentre Ginger aveva lasciato il controllo a sua sorella, molto più forte e capace di lei.

Winter: Ginger, Neko... com'è la situazione.
Neko:
*rispose che aveva la criniera blu* C'è la siamo cavata con poco... ma non sappiamo per quanto resisteremo.
Baumkuchen: Occhio, changeling in picchiata.


Come predetto, un changeling andò addosso a Violet e a me. Lo scontro con lo changeling mi fece disarcionare da Violet ma stavo comunque bene. Avevo ricevuto qualche contusione nella caduta ma nulla di rotto. Lo changeling voleva attaccare una seconda volta e io rimasi immobile per lo spavento, ma avrei comunque balzato nel momento opportuno. Fortunatamente, Sea Breeze arrivò nel momento giusto e diede un sinistro così forte al changeling che lo fece sbattere al muro e a farlo cadere di conseguenza. A mezz'aria, c'erano lei e Derpy. Questa rimaneva immobile al centro con lo scopo di dire a Breeze quale changeling colpire e lo si capiva dalle frasi che diceva.

Derpy: Nemico laggiù... colpisci lì... ora è lì... abbatti quello lassù...

Sea Breeze era veloce come un fulmine. Qualsiasi cosa indicava Derpy, lei ci andava senza esitare e colpiva il nemico come un siluro. La battaglia durò parecchio e tutti combattevano secondo il loro metodi: Winter Wind tagliuzzava i nemici con l'agilità e la scaltrezza di un lupo, Violet Squee li colpiva con delle scalciate che avrebbero fatto invidia a Applejack, Baumkuchen li abbatteva con diverse coltellate in punti vitali, Neko li squartava con fin troppa goduria facendosi "tingere" il proprio manto del verde dei suoi nemici, Phantom Keeper li prendeva di soppiatto in mezzo alla baruffa e li accoltellava in silenzio e Square Root lanciava raggi magici sotto le mie indicazione proprio come Derpy aiutava Sea Breeze nel decidere quale nemico colpire. Lo scontro si concluse e le due atterrarono vicino a me.

Breeze: Orphy, tutto a posto?
Orpheus: Sì.
Derpy: Sei un pony o un ponyling? Aspetta... sei un pony-ponyling?
Breeze: Ti sembra questo il momento per scherzare?
Derpy: Ma è vero.
Winter: Non c'è tempo. Guarda chi arrivano.


Stavano per arrivare le guardie giurate di Chrysalis. Quelle con la fascia azzurra. Loro erano forti e potenti quanto i nostri Moderatori mentre io ero solo un pony debole... no, non potevo esserlo per forza. Potevo essere forte e determinato. Bastava solo avere il coraggio per fare anche una semplice azione eroica... ed fu quello che feci. Mentre tutti scattarono verso il portone, io rimasi immobile al centro della sala. Sea Breeze si voltò e mi disse.

Breeze: Che stai lì impalato? Vieni o verremo circondati.
Orpheus: Non ti preoccupare per me. È tutto sotto controllo.
*per la prima volta, mi sentivo calmo e riflessivo*
Breeze: Ma...
Orpheus
: *mi voltai dandogli uno sguardo severo* Ho detto che riuscirò a uscire di qui. VAI ORA!!!

Sea Breeze restò come immobilizzata davanti alla mia reazione e annuì prima di andare. Ora che tutti i Moderatori avevano varcato il portone, io restai indietro invece di scappare assieme a loro. Ero a faccia a faccia contro le guardie che si erano fermate. Anche se erano in parecchi e potevano squarciami da un momento all'altro, non avevano la minima intenzione di attaccare, anzi... sembravano contenti di come io li abbia "lasciati".

Guardia: Bravo, caro il nostro pony. Hai finalmente capito da che parte stare. Vieni... diventa un membro dello sciame e, se la regina ti vedrà di buon occhio, potresti diventare una delle guardie fedeli del nostro regno. Che ne dici?
Orpheus: In realtà...
*aspettai qualche minuto per elaborare la frase. Qualunque parola falsa poteva essere fatale* ...io ho un sogno: quello di entrare nel corpo diplomatico di traduzione... ma non per ricevere fama e gloria, ma per mettere alla prova le mie abilità in inglese e per migliorarle allo stesso tempo. Ecco che cosa farò al posto di salvaguardare un regno.
Guardia: E che aspetti? Anche noi abbiamo un corpo diplomatico. Potresti entrarci... anche se dobbiamo essere sicuri che la metamorfosi si completi del tutto.
Orpheus: Io voglio che la metamorfosi non avvenga. Un mio amico ha promesso che mi avrebbe fatto entrare nel suo di corpo diplomatico... e io non ho intenzione di voltargli le spalle. Nemmeno se mi minaccerete.
Guardia: Allora dovremo convincerti con le brutte.
Orpheus:
*mentre loro cominciarono a trottare lentamente verso di me, io mi voltai nella direzione opposta per far vedere alle guardie il mio Cutie Mark* Non sapete come mi ha chiamato la principessa Celestia? La Cometa Bianca di Equestria... e come dice il titolo, io appartengo solo ed esclusivamente a Equestria.

Nel giro di pochissimi istanti, scattai verso il portone ed uscii con una velocità che li avrebbe sicuramente lasciati di stucco. Mi ritrovavo nel mezzo del territorio nemico. Changelings e Ponylings tentavano di assediarmi ma, ogni volta che mi ritrovavo con un nemico di fronte, cambiavo leggermente la direzione. I dolori nel mio corpo erano tremendi, considerando che stavo mettendo alla prova tutti i miei muscoli, ma non dovevo fermarmi né rallentare per nessun motivo al mondo. Nessuno poteva battermi in velocità neanche volando e, chiunque avesse visto da lontano, poteva vedere una scia bianca che sfrecciava zigzagando nel mezzo della cittadina dei changelings. Proprio come una cometa che sfreccia nell'atmosfera, superavo senza sosta qualunque ostacolo e senza mai cambiare direzione. Curiosamente, esisteva un personaggio di provenienza italiana di nome Paolo Bianchi che si faceva chiamare la Meteora Bianca per la sua incredibile velocità ed era pure il capitano della nazionale italiana che si chiamava Orpheus. Coincidenze o meno, il Cutie Mark e il titolo che mi diede la principessa Celestia erano più che azzeccati. Dopo aver superato il paese , il cantiere devastato situato sul valico (è da lì i miei inseguitori rinunciarono all'idea di prendermi) e la foresta situata nei pressi delle montagne di Frostorm, arrivai alla radura vicino al lago con la cascata dove si erano riuniti tutti i Moderatori, Derpy e Sea Breeze. Per la prima volta, non svenni per lo stremo ma sentivo una stanchezza a dir poco opprimente. Breeze osservò arrivarmi, andò di fianco a me e mise i suoi zoccoli sul mio volto.

Breeze: Orphy... stai bene?
Orpheus: Sì. Sto bene. Ho corso parecchio ma... ARGH!!!


I dolori nel corpo si erano come intensificati. All'inizio pensavo fossero degli semplici spasmi dovuti all'eccessiva corsa e invece mi facevano male nei punti in cui ero un changeling, ovvero la testa, la schiena, gli arti e l'occhio destro. In preda al dolore, Breeze, Violet e Derpy mi fecero sdraiare sull'erba ma ciò non portà a niente. Tutti erano scossi e nervosi per le mie condizioni e anche Winter Wind sembrava preoccupato per la mia salute poiché stava digrignando i denti.

Winter: Dannazione. Non credo che sarà possibile.
Ginger: Cosa?
Winter: Bisognerebbe portarlo a Ponyville. La principessa Twilight conosce un rimedio per farlo tornare in pony... ma col tempo che ci metteremo per tornarci, sarà già troppo tardi e Square Root non può portarci con la magia perché non conosce l'incantesimo adatto. Che cosa possiamo fare?


Per la prima volta, la personalità fredda del pegaso sembrava rompersi per lo stress di avere una vita in bilico. La mia. Tutti erano nervosi su come riuscire a portarmi da Twilight ma il tempo era loro nemico. Nel mezzo dell'atmosfera ansiosa, spuntarono due figure familiari: erano Fra e Cleo... diventate Ponylings. Alla loro vista, i moderatori tentarono di assumere le loro posizioni di combattimento ma la voce autoritaria di Fra li bloccò.

Fra: Calma. Non siamo qui per combattere.
Cleo: Siamo qui... per aiutarvi.
*a questa frase, i pony si scambiarono sguardi a vicenda e stettero fermi*
Fra: Ho sentito quello che ha detto Orpheus al castello. Lui aveva detto che ha un sogno e che vuole fare di tutto per realizzarlo però... non riuscirà mai a compierlo, non in quelle condizioni.
Cleo: Anche noi avevamo dei sogni... ma adesso questi sogni sono infranti ora che siamo diventate ponylings. Non vogliamo che la stessa cosa accada anche a lui.
Fra: A volte, bisogna accettare quello che il destino offre. Non posso dirvi se staremo bene qui o da Chrysalis ma...
Cleo: Una cosa è certa. *per la prima volta nella mia vita, vidi Cleo sorridere di gusto* Io e Fra ci riuniremo con quelli della vecchia guardia. Saremo proprio come ai vecchi tempi.
Fra: Noi abbiamo già accettato questo cambiamento... ma non so se lo accetterà pure Orpheus. Sarebbe come vedere il suo sogno... no, la sua vita andare in frantumi. Per questo, voglio fare un piccolo piacere per lui. Me lo permettete?
Winter: Prego Fra.


Alla risposta di Winter Wind, l'unicorno bianca s'avvicinò davanti a me. Illuminò il suo corno e... mi disse queste parole con un sorriso nell'unica volta in cui non la vidi col volto serio che lei faceva sempre.

Fra: Un giorno, mi ringrazierai per questo gesto.

Dal suo corno partì un raggion blu chiaro e sentii un grosso freddo agli zoccoli posteriori. Capii che voleva rinchiudermi in una sorta di cella di ghiaccio per bloccare l'arresto della metamorfosi. In questo modo, avrebbero potuto portarmi da Twilight senza fretta. Quando il ghiaccio raggiunse il mio fianco, decisi di dare un'occhiata ai miei compagni di viaggio. Erano tutti tristi o ansiosi della mia sorte... ma io rispondevo un volto di fierezza. Fierezza dovuta da una cosa semplice: aver sconfitto le proprie paranoie definitivamente.

Orpheus: Io vorrei solo dirvi... grazie per questo viaggio e per il vostro sostegno. Vi chiedo scusa per la mia condotta da pony indifeso e infantile ma credetemi... senza quest'esperienza, non avrei mai imparato una cosa in particolare. Una cosa chiamata Determinazione. Grazie per tutto questo.
Breeze: Orphy... io...
*replicò con le lacrime agli occhi mentre il ghiaccio aveva ormai raggiunto il collo* io aspetterò il tuo ritorno assieme alla principessa Cadance e a Shining Armor.
Orpheus: Ci puoi giurare. Quando sarà tutto finito, berremo tanto di quel milkshake fino a scoppiare.

E dopo quella risposta, chiusi leggermente gli occhi e tirai un sorriso come di vittoria... e da allora non sentii più niente. Nessuna parola, nessun rumore, nessun suono. Fra mi aveva ibernato per evitare che io facessi la loro stessa fine.
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Una luce bianchissima penetrò nei miei occhi e la prima cosa che vidi era la stanza. A parte il letto su cui ero sdraiato, la stanza aveva un separé al lato sinistro, un comodino con tanto di lampada alla destra e una finestra del quale si poteva intravedere un albero le cui foglie si spostavano delicatamente per via del vento e dietro di esso c'era Ponyville. Proprio nei pressi della finestra, c'erano Winter Wind e Square Root. Inizialmente pensavo che fossero eccitati dal rivedermi sveglio. Lo erano ma le loro reazioni erano composte, come se non fosse successo niente.

Winter: Ti sei risvegliato.
Orpheus: Cos'è successo?
Winter: Vado subito al dunque: Fra ti aveva congelato per impedire alla metamorfosi di renderti un ponyling. Dopo due giorni di marcia, la principessa Twilight ti guarì dalla metamorfosi e abbiamo dovuto portarti all'ospedale per farti riprendere le forze. A detta di Twilight, ci vorrà un po' prima che il corpo ritorni a funzionare a dovere.
Orpheus: Capisco. Quanto tempo è passato?
Square: 3 giorni, 22 ore e 37 minuti.
Orpheus: E di Fra e Cleo che ne è stato? E la situazione tra i due regni?
Winter: Fra e Cleo si sono unite tra le guardie giurate di Chrysalis ma hanno promesso che faranno di tutto per preservare lo status quo tra i due regni. A detta loro, molta gente non vuole che si scateni una guerra tra pony e changelings. Finché la regina non si mette strane idee in testa, possiamo stare tranquilli.


Dopo queste buone notizie, controllai il mio corpo per vedere come stavo: nessuna presenza di corno o di ali, gli arti erano tutti integri e l'occhio destro stava benone... e non avevo più i richiami gialli. Forse Cleo ha voluto farmi un piacere poiché aveva capito che non ero un pony cattivo come quella volta al Crystal Empire... o forse lo fece come regalo d'addio. Mentre ci pensavo, si sentivano delle voci provenire nel corridoio. Nonostante il muro che attutiva i suoni, riconobbi le loro voci.

Violet: Pensate che starà bene?
Ginger: Certo che starà bene.
Neko: Ho come l'impressione che scoppierò di gioia quando lo vedremo vivo e vegeto.
Phantom: E se non lo sarà?
Breeze: Orphy ha subito due richiami, l'aggressione di un lupo, l'assalto dei coboldi, il rischio di cadere per 2000 metri d'altezza, l'abbattimento di una torre, metodi di tortura e ragni nel manto. Pensi che non debba stare bene? Ha superato delle robe da girone infernale, per l'amor del cielo.

Quando entrarono tutti nella stanza, erano tutti stupiti di come io ero tornato sano e normale. Neko non riuscì a trattenere le sue emozioni ed esplose di gioia, rendendo la criniera di varie tonalità di colore (un po' come Rainbow Dash). Scattò subito su di me e mi strinse così forte che per poco non m'impediva di respirare. Anche Sea Breeze mi abbracciò dalla parte opposta ma con una stretta molto più leggera e con la strana azione di strofinare la sua criniera sul mio muso, come se io fossi un peluche. Derpy non c'era ma aveva detto a Breeze di abbracciarlo anche per lei. Che pegaso dolce che era. Non avevo parole per spiegare quanto ero riconoscente con i Moderatori. Cadance aveva ragione: il viaggio mi fu di grande insegnamento. Gente potente come loro possono sembrare duri e privi di sentimento, ma dentro possono essere gente buona e persino disponibile ad aiutare a chi ha bisogno. Anche noi possiamo essere gente taciturna, scorbutica o sgarbata... ma basta aprirsi un po' alla gente per far vedere a loro che noi abbiamo personalità completamente diverse da quelle che loro pensano. Questa fu la lezione che imparai lungo il viaggio.
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Passò una settimana esatta da quel viaggio. Ecco che cosa successe: Winter Wind venne nominato capo dei Moderatori di Canterlot e vice-capo del corpo diplomatico di traduzione. Grazie a lui, entrai nel giro dei traduttori dove ebbi la possibilità di fare un test per vedere se ero portato a tradurre le storie che moltissimi scrittori pubblicavano; Phantom Keeper divenne il capo dei Moderatori di Crystal Empire. Si faceva vedere molto poco e il motivo poteva essere che lui partecipava a missioni di spionaggio di estrema difficoltà. Non importava quante volte gli chiedevano di raccontare le sue vicende. Pareva sempre molto stanco ma sapevo che lui faceva apposta. Ginger Bread tornò a gestire il negozio di dolciumi della sua famiglia. Leggende locali dicevano che di giorno era Ginger Bread... ma di notte era la moderatrice conosciuta come Baumkuchen, sempre pronta a cacciare il crimine. Violet Squee tornò alla fattoria delle carote per stare con Golden Harvest. Come "regalo di benvenuto", mi diede una cassa enorme di carote. C'è n'erano così tante che mangiarle tutte mi avrebbe fatto diventare grasso... e poi dicevano che facevano bene alla vista; Square Root venne ammesso ai giochi matematici di Equestria. Inutile dire che arrivò al primo posto nel medagliere; Sea Breeze venne nominata moderatrice e messa in custodia con Neko per capire come si svolgeva il ruolo dei Moderatori... e io? Ecco come finì la questione con quei ragazzacci.

Ero in uno dei tanti vicoli del Crystal Empire. Quei tre ragazzi mi avevano messo col fianco al muro (letteralmente) ma tenevo il sangue freddo e postura calma.

Tipo: Forza, idiota... sgancia quei soldi.
Orpheus: Dimmi un po'...
*risposi sarcasticamente* Perché ti servono così tanto quei soldi?
Tipo: Ma che... li voglio e basta.
Orpheus: Se li chiedi gentilmente, te li farò avere. *risposi sarcasticamente*
Tipo: IO LI VOGLIO SUBITO!!!
Orpheus: E va bene.
*con la velocità di un fulmine, li superai e raggiunsi l'uscita del vicolo* Vediamo se riuscite a prendere la cometa.

Come previsto, i tipacci iniziarono a seguirmi ma nulla poterono contro uno che era un bolide vivente. Proprio come la volta scorsa, ero nella via del mercato e, dovendo evitare di far cadere le bancarelle piene di frutta, zigzagai per tutta la strada dove evitai persino la bancarella delle angurie... solo per venir urtata (e caduta in seguito) proprio nel passaggio dei tre tipi. Alla fine della strada, incrociai proprio Sea Breeze e Neko e siccome loro erano Moderatrici, speravo che potessero allontanare quei tre come minimo. Dopo che mi fermai dietro al fianco di Breeze, i tre si fermarono.

Breeze: Orphy, che stai facendo?
Tipo: Hey Orph... hai intenzione di fare come l'altra volta che proteggi il tuo fianco da loro. Ah, patetico.
Orpheus: Tu pensi che io sia patetico ma ti sbagli. Finché sono un bravo pony, loro mi proteggeranno sempre da tipi come voi.
Tipo: AHAHAHAHAHAH... in realtà, stai solo mostrando il tuo lato debole. Che vergogna, ti stai facendo coccolare da due ragazzine tutte rose e coccole. AHAHAHAH... *tutti e tre risero dell'offesa e Breeze andò su tutte le furie*
Breeze: Ragazzine? RAGAZZINE??? Adesso io vi-- *venne bloccata da uno zoccolo di Neko che aveva la criniera nera con i luccichii rossi. Sapevo come sarebbe andata a finire*
Neko: Lascia fare a me... *rispose freddamente* Guarda e impara come si banna un pony.

Neko andò davanti a loro tre, fermi a ridere, e li bloccò con la magia (a detta di Breeze, anche i moderatori non-unicorni potevano farlo). Un cerchio dorato si formò sotto gli zoccoli dei tre che rimasero praticamente fermi. Si diceva che chi entrava nel cerchio, vedeva il cielo oscurarsi del tutto. Anche se le loro facce erano diventate di paura totale, non potevano muoversi ed infine Neko parlò con una voce tuonante che non la faceva neanche sembrare una pony.

Neko: Voi tre siete stati accusati di varie pene tra i quali estorsione di denaro, violenza ai puledri, distruzione di proprietà privata e offesa a pubblico ufficiale. Non ci saranno richiami per voi... soltanto il gran castigo che è il Ban. Che le vostre anime marciranno nel limbo di coloro che non hanno più un luogo dove stare per via della loro crudeltà.

I suoi occhi si erano fatti vitrei e un enorme martello grigio, che sembrava più una colonna dell'Antica Grecia, si materializzò dietro di lei e che era indirizzato ai tre. Lo spostamento d'aria dovuto alla potenza dell'incantesimo ci faceva muovere le criniera e, anche se tenevo i nervi saldi, nulla poteva impedirmi di spalancare la bocca e gli occhi in preda allo stupore e alla paura e Sea Breeze aprì l'ala per coprimi, un modo affettuoso per dire che era tutto a posto e che c'era lei. Il martello cadde proprio sui tre pony arrivando a colpire l'intera circonferenza gialla. A incantesimo finito, il martello e il cerchio scomparirono, lo spostamento d'aria si placò e Neko si voltò verso di noi sorridendo con la criniera azzurra.

Neko: Hai visto come si fa?
Breeze: Alquanto eccessivo ma efficace.
Orpheus:
*replicai cercando di apparire calmo... anche se la paura mi si poteva vedere lontano un miglio* Io... spero di non... venir colpito da... quella cosa...
Breeze: Tu? Impossibile. Un pony come te non ci finirà mai sotto.
Neko: Breeze ha ragione. Non è mica capiterà sulla tua di capoccia.
Orpheus: Avete ragione.
*risposi dopo essermi rilassato* Finché resto l'Orpheus di adesso, una cosa del genere non mi succederà mai.
Breeze: Che ne dici se festeggiamo insieme al Crystal Ball? Dobbiamo mantenere la promessa di bere tanto di quel milkshake fino a scoppiare.
Orpheus: Ci sto.
Neko: Io pure. Chi arriva ultimo paga per tutti.

Ed è così che feci gara con Breeze e Neko per raggiungere il Crystal Ball per bere in compagnia.
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Era quasi sera e il sole stava tramontare. Nei corridoi del Crystal Palace, io e Breeze ci trascinavamo con gli zoccoli sulle spalle poiché avevamo lo stomaco così pieno che sembravano pesare come dei macigni. La cena fatta con tutto il personale del castello fu parecchio pesante. Dopo essere arrivato alla porta della mia camera, la aprii, entrai e vidi qualcosa sulla scrivania situata vicino alla finestra. Era una fascia simile a quella dei Moderatori ma arancione. Sea Breeze s'avvicinò a me e rispose.

Breeze: È la fascia riservata ai traduttori del corpo diplomatico. Orpheus, sei diventato ufficialmente un traduttore.
Orpheus: Davvero?
Breeze: Pensi che ci sia qualcun'altro in questo palazzo che è bravo come te?
Orpheus: No.
Breeze: E allora che aspetti? Mettitelo.


Feci come detto e misi la fascia arancione nel braccio destro. Adesso io e la pegaso avevamo due fasce d'importanza simbolica. Lei, con la fascia verde, era colei che sorvegliava e gestiva la sicurezza a Equestria. Io, con la fascia arancione, ero colui che traduceva tutte le storie (di una certa fama nella dimensione americana di Equestria) prima che esse vengano pubblicate.

Breeze: Ti sta molto bene. Altro che i richiami gialli. Eheheh... *disse sorridendo per la battuta. Ormai quei richiami gialli non erano altro che brutti ma lontani ricordi*
Orpheus: Dovrò ringraziare Winter Wind per avermi fatto conoscere il corpo diplomatico. Senza di lui, non avrei mai considerato questo talento con l'inglese.
Breeze: Parli come se tu non conosci te stesso.
Orpheus: È vero. Certe volte non conosco chi sono davvero. Eheheh...
*dissi ridendo a mia volta*

Stanco ma divertito, andai nel mio letto e mi ritirai sotto le coperte dove (sorpresa delle sorprese) anche Sea Breeze s'unì di fianco a me. Avrei voluto fare un'espressione imbarazzata... ma ero stanco morto per via di quella cena, per non parlare di tutti quei milkshake bevuti al Crystal Ball di cui io, lei e Neko pagammo insieme per via della vittoria in ex aequo. Dopo aver visto gli occhi dolci di Sea Breeze, chiusi i miei e dormii nella grossa assieme alla mia adorata pegaso. Ci fu anche un momento dove avevo il muso così vicino a lei che ho avuto la sensazione di averla... ehm... baciata sulla bocca(?)
Finiamo la storia in un altro modo, ok?

Ho affrontato moltissimi pericoli: Hazama, gli incubi, Yuuki Terumi, i coboldi, il regno di Chrysalis e quant'altro..... ma non potrò di certo dimenticare i bei momenti trascorsi con i miei amici e le mie amiche più care: Kai "Ocean Tear" Namida, Derpy, Twilight Sparkle, Applejack, Pinkie Pie, Rainbow Dash, Fluttershy, Rarity, Fra, Cleo, Winter Wind, Neko, Ginger Bread e Baumkuchen, Violet Squee, Phantom Keeper, Square Root... e Sea Breeze.
Grazie a tutti voi per avermi fatto superare quel periodo difficilissimo. È stato doloroso e arduo... ma ne fu valsa la pena. Quello che posso dire solo ora è... dire "grazie a tutti" in giapponese... come il mio nome Hibiki Migoto, dopotutto.

"Arigato Minna"

FINE DELLA TRILOGIA
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda MC Outlaw » 02/01/2014, 22:28

E dunque, la trilogia si chiude. Un paio di errori di sintassi (ma sono normali per te, lo sappiamo entrambi ;) )
Come mi aspettavo la parte in cui Orpheus si risveglia nel Crystal Empire è parte del sogno, un modo per dire "Ora sei in pace con te stesso"
Orpheus si volta e scatta, non l'hai scritto ma giuro di aver letto "Mangiate la mia polvere stronzi!" e poi via, verso nuovi meridiani e paralleli
La parte dell'incantesimo di Ban è stata la più epica. Hai presente la musichetta che c'è nei momenti di paura, dove sta per comparire un nemico supremo dal cielo nei videogiochi? Me la sono immaginata, con un bel "Punizione Eterna!" alla martellata del giudizio! BOOM BABY!
Come dicevo, molto, molto bella come storia, magari ti verranno in mente degli Spin-off o ti verrà voglia di un quarto tomo....si vedrà
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Laurel Crown » 03/01/2014, 10:53

MC Outlaw ha scritto:
E dunque, la trilogia si chiude. Un paio di errori di sintassi (ma sono normali per te, lo sappiamo entrambi ;) )
Come mi aspettavo la parte in cui Orpheus si risveglia nel Crystal Empire è parte del sogno, un modo per dire "Ora sei in pace con te stesso"
Orpheus si volta e scatta, non l'hai scritto ma giuro di aver letto "Mangiate la mia polvere stronzi!" e poi via, verso nuovi meridiani e paralleli
La parte dell'incantesimo di Ban è stata la più epica. Hai presente la musichetta che c'è nei momenti di paura, dove sta per comparire un nemico supremo dal cielo nei videogiochi? Me la sono immaginata, con un bel "Punizione Eterna!" alla martellata del giudizio! BOOM BABY!
Come dicevo, molto, molto bella come storia, magari ti verranno in mente degli Spin-off o ti verrà voglia di un quarto tomo....si vedrà

Per la musichetta da nemico supremo dal cielo, c'è n'era una in particolare che continuava a riprodurmi in testa durante la scrittura di quel pezzo. Ovviamente, sarebbe perfetta se colui che deve essere bannato sei tu. :asd:
http://www.youtube.com/watch?v=JaY7JPwDiJk

Avrei in mente di fare una fanfic che ha lo stesso background internetiano ma che segue una trama tutta diversa e non riconducibile alla trilogia. Purtroppo non so neanche se riuscirò a farla a meno che non mi libererò di Azure Sky.
Il protagonista è un ragazzo di nome Harry Reginald Ternberg* [soprannominato Quickscope per la sua rapidità di fuoco e precisione da cecchino] dal carattere facilmente irascibile e bellicoso. Egli va a Equestria insieme alla sua amica [nonché un Angelo come Kairi] Akane Juujikei* e finisce con l'essere reo di un atto di violenza dovuto al suo temperamento. Come lavoro socialmente utile, lavorerà assieme a Fluttershy e lei scoprirà lentamente come mai Quickscope è così irascibile.

*Le mie prime sillabe del suo nome compongono la parola "Hater". Il secondo nome deriva da "Rage" (Rabbia).
*Akane deriva da Aka [Rosso]. Quindi il suo nome significa "Croce Rossa".
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Re: [Fanfic] Fear behind Respect

Messaggioda Thunderstorm » 07/01/2014, 16:56

Eccomi qui di nuovo con ritardo. Questo che sto per leggere è l’ultimo capitolo. Ma passiamo all’ultima recensione.
Eppure Orpheus si riesce sempre a liberare. Meno male che non è diventato un ponyling. Povere Fra e Cleo.Mi piace molto come i moderatori ritornano in scena con le loro migliori caratteristiche. Meno male che riescono a scappare. Il ritorno di Cleo e Fra che vogliono aiutare Orpheus forte. Mi chiedo se Twilight possa ritrasformare anche loro. Orpheus sta bene. Mi dispiace molto per Cleo e Fra. Wow. Non ho mai assistito ad un bann vero ma questo è stato davvero fantastico anche se finto. Comunque tutto è tornato alla normalità. E adesso finiamo la storia.
“Ci fu anche un momento dove avevo il muso così vicino a lei che ho avuto la sensazione di averla... ehm... baciata sulla bocca(?)” E poi io so cosa è successo. Eh si eh si. Ma non lo scrivo sennò mi bannano davvero.

Non mi resta che farti i complimenti. Bravissimo. Ci rivedremo di nuovo quando potrò recensire i nuovi capitoli di “Harmony Clash”. A presto
Mie Fanfiction:
Le Quattro Paladine Di Equestria
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