Era mattina, Dash russava forte e io mi svegliai come al solito da un'altro incubo. Dopo essermi alzato, entrai nel bagno che era tutto fatto di nuvola. Il solo rubinetto aveva due nuvolette sopra, una per il caldo e una per il freddo, la stessa acqua che uso per la solita rinfrescata facciale. Dopo essermi asciugato, mi misi a fissare allo specchio dove, dall'altra parte del riflesso, mi sembrava di vedere il mio vecchio "Me" da umano e la sua voce, che sarebbe la mia, mi stava tuonando in testa. Dover sentire quella voce e quelle frasi era talmente insopportabile che misi gli zoccoli sulle tempie.
Orpheus: Pensi di sentirti qualcuno? Io sono un membro del Jayoku Houtenjin e come tale, non provare a sottovalutarmi o ti farò carta straccia del tuo misero veicolo; Stai parlando di fronte al boss Yuuki Terumi, faresti meglio a chiedere perdono prima che ti farà saltare via la tua testa; Cosa hai detto? Io un debole? Vieni qui e ti faccio vedere io chi è il "debole".
Dash: Orpheus... *la sua voce fece interrompere il flusso dei ricordi che stavo rivivendo* ...hai finito? Mi viene da scappare.
Uscì dal bagno lasciando il turno a Rainbow Dash che scattò ancor prima che io potessi dire "Libero". Dopo aver fatto colazione, del quale mi sono bevuto due boccali di latte, andai fuori per fare compagnia a Dash intenta a fare le sue acrobazie mattutine e mi raccontò di come fece il Sonic Rainboom per la prima volta, di come una certa "Giumenta benefattrice" si rivelò essere le sue amiche e di come fece amicizia con una pegaso di nome Lightning Dust. Alla fine, domandò.
Dash: Tu piuttosto... cosa mi racconti?
Orpheus: ..... *restai zitto. Non volevo dire niente del mio passato tutt'altro che rose e fiori*
Dash: Ehm, pronto? Mi rispondi?
Orpheus: Eh? No, non mi sento, come dire.... pronto a raccontare.
Dash: Fa come vuoi. Comunque, tieniti pronto per oggi perché ci sarà la Corsa delle Foglie questo pomeriggio.
Dopo esserci allenati fino allo stremo, pranzato con dell'insalata e allenati per qualche oretta, eravamo pronti per la competizione. Quando arrivammo al luogo della partenza, vicino a una delle tante foreste che circondavano Ponyville, non avrei mai pensato che ci fosse così tanta gente ad assistere alla corsa. Dopo essermi aderito alla corsa col numero 7, sentivo un'inquietante sensazione: stavo per rivivere i giorni di quando ero un promettente corridore. Un promettente ma arrogante corridore. Stavo rivivendo dei ricordi anch'essi per niente piacevoli.
Orpheus: Pensi di essere veloce quanto me? Forza idiota, dimostramelo; Sei lento, ecco cosa sei; Io sono la freccia di Liberty City. Orpheus è il mio nome e la velocità è la mia passione.
Cercavo di togliere questi pensieri dalla testa ma era impossibile, perciò dovevo farlo in una maniera diretta: sbattere la testa. Indirizzavo gli occhi su un'albero né troppo vicino per farmi vedere né troppo lontano dalla partenza e dopo essermi avvicinato, preso dalla disperazione, iniziai a sbattere e a grattugiare la testa il più forte possibile contro la corteccia dell'albero sperando di cancellare tutti quei ricordi negativi ma non facevano altro che insistere. Più i ricordi continuavano e più sbattevo la testa con furia fino a quando una voce mi chiamò facendomi voltare.
???: Orpheus... *mi voltai: Era Pinkie Pie e le ragazze*
Pinkie: Si può sapere perché c'è l'hai a morte con quell'albero?
Applejack: Io dico che si tratta di tensione pre-gara.
Rarity: Bhé, è normale visto che è la prima volta che corre.
Twilight: No, ragazze. Sembra qualcosa di molto più grave. Orpheus... la tua fronte. *tastai la fronte che si bruciò al contatto e vidi del sangue nel mio zoccolo. Avevo esagerato* Aspetta...
Twilight si avvicinò e, dopo aver illuminato il suo corno, se lo portò vicino alla mia fronte. Toccai di nuovo la fronte notando che non bruciava più: mi aveva guarito. Sarà anche magia comune e per principianti ma, per uno come me, era qualcosa di strabiliante.
Orpheus: G...Grazie.
Twilight: Oh, di niente. E' solo che io non sopporto di vedere un amico in brutte condizioni.
Orpheus: Aspetta... pensi che io sia tuo amico?
Dash: Siamo tutte amiche tue. Bhé sì, tutti i pony che conosciamo sono amici nostri ma tu... come dire... sei...
Fluttershy: Un pony speciale. Hai delle caratteristiche particolari che ti rendono un pony "fuori dal comune".
Orpheus: *chinai la testa per l'imbarazzo* Non se prenderlo come un ringraziamento ma avete sicuramente preso il pony sbagliato.
Pinkie: In realtà... fin da quando ci siamo conosciuti con quell'incidente, avevo sentito una strana sensazione. Io avevo pensato fosse uno dei miei Pinkie-sensi ma in realtà, era una sensazione particolare come se fossimo destinati a diventare grandi amici. Anche con l'insulto che Hazama ci diede alla festa, sapevo che noi saremo diventati tue amiche. Oh, non è che per caso tu stavi vivendo un brutto periodo, guardasti un'arcobaleno nel mezzo di un temporale e il tuo periodo prese una piega migliore grazie a quell'arcobaleno?
Orpheus: Ma come fai a saperlo?
Pinkie: Solo una deduzione.
Dash: E' fatta così. Ne sa sempre una più del diavolo.
Per un po' di tempo, pensavo che fossimo veramente destinati a diventare amici. Lo ammetto che ero un semplice avatar e che quello in cui vivevo era una semplice copia dell'universo di My Little Pony ma era strano che io ero colui che avrebbe simpatizzato quelle ragazze. Alla fine, era sempre meglio che rimanere senza amici.
???: Orphy. *sentì qualcuno stringermi per il collo*
Orpheus: Derpy.
Derpy: Quand avevo sentito che un pony marrone avrebbe partecipato alla Corsa, ho subito pensato a te e mi sono iscritta di conseguenza. Non vedo l'ora di vederti in azione.
Orpheus: Ehm...
Dash: A quanto pare, Derpy è diventata la tua fan numero uno. *dopo quella battuta, scoppiamo a ridere insieme*
???: Pinkie!!!
Pinkie: Spike. *arrivò il draghetto*
Spike: Forza, andiamo alla mongolfiera. La corsa sta per avere inizio. *puntò gli occhi su di me* Buona fortuna. Ne avrai bisogno per competere contro le due pony più veloci di Ponyville: Applejack e Rainbow Dash.
Applejack: Nah, sono sicuro che se la caverà. Quel Cutie Mark dice tutto sulla sua velocità.
Aveva ragione. Avevo ottenuto il mio Cutie Mark, una cometa bianca, grazie alla mia velocità e pensavo se mi avrebbe aiutato anche stavolta. Tutto era pronto per la corsa: Io, Dash, Applejack e Derpy andammo alla linea di partenza con gli altri corridori. Anche se ero abituato alle gare in auto, ero teso per il fatto che sarebbe stata una dura gara. Pinkie Pie e Spike facevano i commentatori su una mongolfiera.
Spike: Benvenuti a una nuova edizione della Corsa delle Foglie. Inizialmente, questa competizione fu stata creata con lo scopo di far cadere le foglie col passaggio dei corridori ma da allora, è diventata un'amichevole sportiva per tutti i cittadini di Ponyville.
Pinkie: Per questa edizione abbiamo: La fulmine multicolore Rainbow Dash; Applejack la furia e un nuovo arrivato, Orpheus la cometa bianca. Questi tre potrebbero avere le carte in tavola per battere lo storico record stabilito da Sea Breeze, la sirena volante di Los Pegasus.
Spike: Ed ecco che lo starter dà il tre... due... uno... VIA!!!
A gara iniziata, decisi di usare la mia strategia che usavo spesso nelle gare d'auto: scattare subito e moderare la velocità appena ero primo. Dash e Applejack erano veramente veloci ma riuscivo a tenere il loro passo durante la gara. Noi tre eravamo la testa del gruppo e non credevo di essere così veloce se riuscivo a pareggiare con le due. Non posso elencarvi tutti i momenti salienti della gara ma vi dico quelli che mi hanno colpito di più.
La prima è quando ero in terza posizione. Applejack era prima con una certa distanza da me e Dash. Durante il tragitto, inciampai su una pietra ruzzolando sul terreno e il verso che feci nella caduta attirò l'attenzione di Applejack che fece dietrofront e aiutò a sollevarmi.
Applejack: Alzati, ragazzo.
Orpheus: Perché stai facendo questo? Hai lasciato la prima posizione a Dash. Perderai la gara.
Applejack: A volte, le gare non sono fatte per essere vinte. Sono fatte anche per divertire e io corro per questo. Forza.
Mi alzai prendendogli lo zoccolo e ripresi a correre insieme alla pony arancione. Avevamo raggiunto Dash e la gara era ancora lunga. Grazie a Applejack, ho capito che vincere non conta sempre.
La seconda è quando riuscì a distanziare Applejack e Dash a una bella distanza. Il sentiero era molto stretto e situato su una grossa collina. Sporgendo troppo alla discesa, fini per scivolare. Per fortuna, non ero andato a scontarmi contro un'albero durante la caduta e finii nei pressi di un lago. Per colpa dello stress fisico, cercavo di alzarsi faticosamente ma non ci riuscivo e mentre prendevo energie per ritentare, scorgevo qualcuno in mezzo in lago: L'alicorno di ieri, che camminava sull'acqua anche se quest'ultima sembrava bella profonda visto il blu scuro che ritraeva. Egli mi si avvicinò con un'espressione felice che solo una persona sapeva tenerlo.
Orpheus: Tu... tu sei... Kai Namida? Kairi?
Kairi: Eheh, Hibiki Migoto detto Orpheus. Il tuo nome significa "Suono magnifico". Lo voleva usarlo per un avatar di Vocaloid ma finì per scambiare il nome col tuo.
Orpheus: Peccato che io non abbia una magnifica voce anzi, il nome suonava stupido. Ecco perché nascosi tale nome dalla bocca di tutti col soprannome di Orfeo, che significa "Voce bellissima". Almeno, rimanevo in tema col mio nome. E' bello rivederti, Kairi.
Kairi: In realtà, mi chiamo Ocean Tear. Namida Kai significa infatti "Lacrima dell'oceano". Comunque, non parliamo delle origini dei nostri nomi. Hai una gara da vincere ma ridotto così non andrai lontano. Lascia che ti curi.
Illuminando il suo corno e portandoselo vicino a me, mi curò delle lesioni procurate nella caduta. Mi alzai rapidamente e, non avendo tempo da perdere, scattavo verso il sentiero che portava su.
Tear: Aspetta... *mi fermai come detto* Non ti preoccupare per i tuoi incubi. Zecora ha quasi finito la sua ricerca. *strinse i denti per l'astio* Quel Yuuki Terumi... quel maledetto verme non sa cosa significa la parola "Libertà". Lui e i suoi incubi.
Orpheus: Aspetta... cosa sai di Terumi e degli incubi?
Tear: *riassunse la sua espressione felice* Vai, hai una gara da vincere.
Orpheus: Giusto. Spero solo di sopravvivere anche questa notte.
Tear: Hai resistito per cinque notti. Certo che c'è la farai. Le tue amiche ti aiuteranno per quando sarà ora.
Non avevo capito cosa volesse dire per "quando sarà ora" ma c'era una gara da vincere. Quando mi ritrovai di nuovo sul sentiero di gara, Applejack e Dash erano testa a testa e io ero dietro a loro.
Spike: Orpheus, la cometa bianca, riappare dopo essere sparito nei pressi del lago di Watermare. Siamo quasi all'arrivo e la gara si sta facendo più accesa del previsto.
Pinkie: La folla situata al traguardo sta delirando e non io riesco a fare previsioni su chi vincerà. Ti prego, Spike... *la sua voce melodrammatica si sentiva fino a qui* ...Ti prego, chi vincerà???
Spike: Sono un commentatore, non un'indovino.
Pinkie: Indovino? Hai ragione, posso sempre chiedere a Madame Pinkie... peccato che IO sono Madame Pinkie e non posso fare previsioni senza la mia sfera magica per cui: Dimmi chi vincerà. Dimmelo Spike, Dimmeloooooo!!!
Eravamo a un chilometro dal traguardo e noi tre eravamo in perfetta parità: Applejack sul fianco sinistro e Dash sul fianco destro. Purtroppo, sentivo il cuore battere all'impazzata e non potevo accelerare di più. Stavo pensando di non riuscire a tagliare per primo ma... mi sono fatto chiamare Orpheus anche come omaggio alla squadra italiana di Inazuma Eleven e il mio aspetto è basato su Fideo Ardena (meglio noto come Paolo Bianchi) detto la "Cometa Bianca" per la sua velocità. Ormai avevo capito che io, come avatar, sono ispirato a un personaggio veloce e che dovevo tenere fede a tale fatto. Dovevo vincere.
Incurante del cuore allo stremo, scattavo con tutto il potenziale che avevo superando Applejack e Rainbow Dash e correvo il più velocemente possibile senza pensare alle due. La folla era in preda all'eccitazione, le mie non-proprio-rivali erano indietro e la linea del traguardo era vicina. Il fiatone si fece pesantissimo ma io ero la cometa bianca di Ponyville e dovevo dimostrare a tutti di saper portare tale nome. Raggiunsi il traguardo tagliando per primo il nastro e mentre la folla esplodeva, una sensazione di blocco si sentì sul mio corpo. Sentivo che stavo per cadere ma chiusi gli occhi ancor prima di accasciarmi sul terreno polveroso. Non so quanto tempo era passato ma la prima cosa che vidi al mio risveglio era Twilight Sparkle.
Twilight: Tranquille, ragazze. S'è svegliato.
Fluttershy: Oh, bontà divina.
Rarity: Lo sai che spavento abbiamo preso quando ti abbiamo visto svenire?
Orpheus: Scusate tanto. Ho voluto vincere per vedere se ero davvero una cometa. Per capire se il mio Cutie Mark era quello giusto.
Twilight: I Cutie Mark sono sempre giusti. Mai dubitarne.
Quando mi alzai, avevo dei brutti acciacchi dovuti allo sforzo respiratorio. Se non fosse per quello, sarei sopravvissuto alla morsa quasi letale di Derpy.
Derpy: E' proprio quello che ti dice la gente. Sei super-velocissimo.
Orpheus: Grazie ma... coff... potresti lasciarmi... coff coff...
I risultati furono che Dash e AJ andarono in seconda posizione e Derpy era arrivata terza. Non so come abbia fatto. Durante i festeggiamenti, la principessa Celestia arrivò e tutti i pony s'inchinarono al suo cospetto, perfino Twilight anche se era una principessa come lei. Peccato che io, abituato a stare con Cadence, dimenticavo tale prassi. Twilight mi bisbigliò.
Twilight: Psst... inchinati subito. *feci come detto*
Celestia: Non c'è bisogno, devo parlare proprio con lui. *mi alzai come detto* Orpheus, ricordo ancora quando ti avevo incaricato di diventare il maggiordomo di Cadence e Shining Armor e ancora oggi, fai il tuo dovere. Questo dimostra che sei molto affezionato a Equestria anche se vieni da un mondo completamente diverso e ti sei fatto delle amiche ma non solo... Hai anche fatto vedere a tutti quale sarà il tuo destino.
Orpheus: Destino? Quale destino?
Celestia: Hehehe... lo dovresti saperlo dal tuo Cutie Mark. *guardavo il mio fianco che, tempo fa, era... bianco* Proprio come una cometa che sfreccia nello spazio e lascia una scia dietro a sé, tu farai la stessa cosa: sfreccerai nelle terre di Equestria lasciando una scia di vento che ti seguirà ovunque tu vada. Da oggi in poi, porterai con fierezza il titolo di "Cometa bianca di Equestria".
Orpheus: *convinto dalle parole della principessa, sentivo che stavo per lacrimare e mi rivolsi a Pinkie* Posso piangere?
Pinkie: Non c'è ne bisogno visto che anch'io sto per... Bwaaaaaaahahahahah... *pianse rilasciando due enormi cascate di lacrime*
Verso sera, era Twilight a ospitarmi. Mentre noi tre (io, lei e Spike) cenavamo, io non riuscivo staccare gli occhi da Twilight. Era il fatto che lei sia una Alicorno.
Twilight: Che cosa c'è? Perché mi guardi così?
Orpheus: E' per il fatto che... hai il corno, hai le ali... sei una Alicorno. Mi fai venire l'invidia visto che fai parte della razza più potente di Equestria. Tutti darebbero un braccio e una gamba per diventare Alicorni e diventare potenti.
Twilight: Ascolta, Orphy: Sai chi vogliono avere il potere assoluto?
Orpheus: I re e gli imperatori?
Twilight: Gli stolti e i vanesi. Gli stolti: perché pretendono di ottenere tutto e tutti come niente fosse. I vanesi: perché pensano di essere chissà chi quando diventano qualcuno. Sarò anche una principessa ma non mi abbasserò mai al loro livello.
Spike: Già.. Dopotutto... anche se ha le ali, lei rimarrà sempre la Twilight Sparkle che noi conosciamo e amiamo.
Twilight: Inoltre... io sono invidiosa di te.
Orpheus: Perché?
Twilight: Perché sei la "Cometa bianca". Un giorno, diventerai il pony terrestre più veloce di Equestria e ti invidierò per questo. In realtà, tutti hanno qualcosa che li rende unici. Basta solo metterci d'impegno per scoprire qual'è.
Orpheus: Come la mia amica Kairi. Non c'è nessuno come lei che riesce a tenere il sorriso anche nei momenti bui.
Gli parlai della mia amica evitando di dire che lei era una Alicorno dal nome di Ocean Tear. Il perché di come sia diventata una Alicorno era un mistero per me. Dopocena, andavamo a dormire e ci fu l'amara sorpresa che il secondo letto l'aveva preso in prestito Applejack per accogliere dei parenti suoi. Dopo che Twilight mi spaventò per un'erezione alare improvvisa che fece volare il lenzuolo (aveva detto che stava diventando meno frequente questa cosa), diedi la buonanotte sia a lei che a Spike. Per una volta, saremmo stati in tre a sorbire il nuovo incubo che, a detta di Ocean Tear, sarebbe davvero una delle opere di Terumi. Come faceva a farli e a che cosa servivano?
CONTINUA...