l'historia è scritta con buona mano, la sintassi et la grammatica a dir mio son ben stese sullo papiro virtuale, giusto un paio d'errori frutto d'una piccola distrazione formano nei sull'immacolato scritto.
ma altri problemi affliggono la nostra commedia.
prima di tutti il presentar subito i personaggi, manca lo gusto de far lor canoscienza con magna calma nei vari capitoli ma come ha già riferito il mio più esimio collega è un error strategico che grazie a soffiate ricevute di fonti autorevoli che recherà grandi cambiamenti nel corso dei capitoli.
ecco i dialoghi, forse troppo forzati, non sembran essere di normale situazione a volte, paion chiamati per compier solo quel che vuol l'autore. suvvia mio piccolo scrittore non potrà di certo far sembrare codesta consultazione verbale simile at quell'obbrobrio di "la signora"
ultimo problema et l'interazione cor mondo della novella, e io me so rotto de parla in aulico, me metto a parla er romanaccio e finisco sta rece che nun c'ho la sbatta che nun je a posso fa.
hai capito, devi fagli interagire de più i personaggi co le cose, facce senti mentre toccano il ferro e facce senti il brivido de una raffica de colpi che te passa a du cm dar orecchio che ce chiamo a mi amico de quartoggiaro e me da na sparatoria che manco in un film di michele baia.
urtiam cosa poi vo a tifa a grandissima inter, daje che je sfonnamo er culo ai milanisti quest'anno sei n pò discontinuo cor testo e vojamo più pone capit!.
ti lascio con la mia espressione finito di scrivere
cosa può mai tirar fuori il mio cervello a volte?