[fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Magic Winged » 22/11/2014, 20:39

È semplicemente meraviglioso :pinkiewow:

Insomma una protagonista eccellente un antagonista spietato

E L ultima parte non sò quante lacrime ho versato ;_;

Continua così ^_^

Non vedo l ora che arrivino i prossimi capitoli :D
Cattivo:Anche se mi sconfiggi sarà inutile,dove ci sarà la luce ci saranno sempre le tenebre
Eroe:tu hai ragione,ma dove ci saranno le tenebre ci sarà sempre la luce
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 22/11/2014, 22:20

Ti ringrazio di cuore <3
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Quick Fix » 07/12/2014, 10:03

Ho iniziato a leggerla anch'io, sotto spoiler i commenti

IT'S BISCOTTINA'S REACT TIME! %) (cit Fedebrony)
brughy98 ha scritto:

Equestria era in festa dopo l’incoronazione della nuova principessa Twilight Sparkle la quale, nonostante ora vivesse nel castello di canterlot, si recava a Ponyville quasi ogni giorno. Il suo amico Spike, invece, era rimasto a vivere nella biblioteca della cittadella, di modo da poter recapitare più rapidamente, le lettere che Twilight mandava alle sue amiche in caso di ritardo. Però l’atmosfera di pace che si era venuta a creare non durò molto. infatti, circa un mese dopo l’incoronazione di Twilight l’intero regno di Equestria crollò nel panico più totale, girava la voce che una mostruosa creatura devastasse intere città e villaggi durante la notte per poi scomparire alle luci del giorno senza lasciare traccia. Fu una settimana circa dopo lo spargersi della notizia che la nostra storia ebbe inizio…


Invece di dare questo accenno introduttivo così, potevi mettere un pony che incontrava la creatura, con sì, anche degli accenni effettivamente tetri, ti assicuro che mi è sembrato di semsentire una mamma che racconta la storia della buonanotte inventata al bambino, cioè ok, carino, ma hai 16 anni, prova a costruire qualcosa di più architettettato. Poi tutte le informazioni tipo Twilight ora è Principessa, le avresti potute inserire nella scena successiva. Che ne so.... *parla Spike* "mi manca tanto quella pony.....ma da quando è principessa il mio posto è qui, a curare la biblioteca di Ponyville, chi può farlo se no?"

ma era mercoledì e, visto che Twilight non c’era più, era diventato lui il responsabile della biblioteca quindi toccava a lui aprire e chiudere ogni giorno.

Perché hai detto che era mercoledì? Rileggi la frase: non ha senso!
In questo paragrafo sarebbe stato più leggero un dialogo con sé stesso di Spike, come lui fa di solito. Del tipo "yaaawn...ancora cinque minuti Twilight...no...ti assicuro che non sono le sei...infatti sono le... SETTE?"
Ricordati che Spike non è silenzioso, parla sempre un casino!

Applejack corse per tutto il frutteto avvisando la sua famiglia e tutti i pony che vi erano all’interno, flutthershy informò tutti coloro che passavano vicino al suo cottage, Rainbow percorse ad alta velocità la strada fino a nuvola city avvisando ogni pegasus che incontrava, mentre a terra, Pinkie Pie, saltellando per le vie, avvisava chiunque incontrasse, urlando a squarciagola, e, siccome molti faticavano a capire i suoi stridii, dietro di lei c’era Rarity pronta a fare da interprete. Infine Spike, con la lettera ancora in mano, corse ad avvisare il sindaco. In poco tempo, anche grazie al passaparola, tutti gli abitanti tra pony, unicorni e pegasus, erano radunati in piazza attendendo con ansia l’arrivo della principessa.


Anche qui: DIALOGA! Apri un altro paragrafo e fallo dire a un altro pony. Del tipo:
"Wow, Spike, hai visto in quanti siamo riuniti? "
"eh già Signor Sindaco, siamo veramente in tantissimi! Ed è tutto merito di delle amiche della principessa: AppleJack ha bla bla bla"
E poi, nel prologo avresti già potuto mettere l'arrivo di Twily, lasciando le cose un po' sul più bello.

Oltre a questo, ricontrolla perché ci sono infiniti errori di punteggiatura e maiuscole.


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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 07/12/2014, 18:21

Grazie mille. Mi dispiace per gli errori. Vedrò di ricontrollare ;-)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 08/12/2014, 10:35

;_; ebbene ragazzi e ragazze siamo giunti alla fine della nostra avventura. spero vivamente che vi piacciano ;) e invito a commentare anche stavolta e... non vi preoccupate non vi lascio soli.

capitolo 17: luce azzurro speranza.
Le mane 5 corsero verso di lei. Non avevano le traveggole, la loro amica era lì… di fronte a loro.
La principessa fu avvolta dal calore delle amiche.
“ma che cosa ci fai qui zuccherino?” chiese la mandriana.
“fino a ieri sembravi determinata a non uscire più dalla biblioteca del castello.”
“cosa ti ha fatto cambiare idea?” chiese Flutthershy.
“avete ragione. Ero determinata a non fermarmi fino a che non avessi mantenuto la mia promessa. Poi però…”
“Twilight… mia cara, non mi dirai… che ti sei arresa.”
“no Rarity, questo mai! È solo che… Lovely mi ha detto che stavo esagerando.”
“Lovely?” chiesero tutte in contemporanea.
“è assurdo lo so… ma… è stato alquanto strano. Stamane ho avuto un colloquio abbastanza acceso con princess Luna, era anche lei molto preoccupata per me:
-Twilight non puoi andare avanti così!-
-non è vero, sto benissimo. Mi basteranno un paio d’ore di sonno! Lovely invece resterà così per sempre se non faccio qualcosa. Glielo promesso!-
-le hai anche promesso di non uscire più e di trascurare tutte te care?-
-IO NON STO TRASCURANDO NESSUNO!-
-AH NO… IERI HAI PRATICAMENTE CACCIATO FUORI LE RAGAZZE A CALCI… sei l’elemento della magia è vero ma… il sesto elemento senza gli altri cinque… non vale nulla.-
e detto questo uscì fuori dalla biblioteca sbattendo la porta.
Io non ci diedi peso ero troppo frustrata così ripresi il mio lavoro.
Dopo poco però… credo di essermi addormentata e… Lovely è apparsa davanti a me, non era pietrificata, se ne stava seduta su una pila di libri davanti a me e mi osservava con aria cruciata.
-mi stai deludendo molto lo sai Twilight.-
-Lovely?-
-mi stai veramente deludendo-
-cosa? Ma… sto facendo di tutto per aiutarti, non è facile trovare quel inc…-
-NO TWILIGHT! Non è per l’incantesimo che sono arrabbiata, non stai mantenendo la tua promessa.-
-come? Ma… sto lavorando fino allo sfinimento per…-
Lovely alzò gli occhi al cielo e scese accanto a me.
–Twilight… non è questo che mi hai promesso. Tu mi avevi dato la tua parola che non ti saresti arresa nelle ricerche. Ma non puoi per questo trascurare le tue amiche…-
a quel punto schioccò le dita, mostrandomi tutte le nostre avventure come in un filmato e commentando:
- ogni abilità o potere che avete appreso era merito della vostra amicizia solida e sincera. Hai appreso molto dalle tue amiche, e loro hanno appreso molto da te. Dopotutto, senza di loro, non saresti mai arrivata fino a qui. Lo ammetti anche tu no?-
non feci in tempo a rispondere che Lovely continuò il suo discorso:
-non ti sto dicendo di smettere di cercare, ma non puoi allontanare le persone che per te sono state importanti. Sarò ripetitiva ma è grazie a loro se sei diventata quella che sei ora.-
-hai ragione Lovely.-
-ricordati… da soli non si va da nessuna parte. Io l’ho imparato a mie spese.-
Poi all’improvviso iniziò a dissolversi. -beh… credo che il mio tempo sia finito.-
-Lovely, io…- ma lei mi zittì.
–shh… non preoccuparti per me, starò bene. Tu però non scordarti di ciò che mi hai promesso, non restare mai più da sola.-
io acconsentì.
-a presto Princess Twilight. Ci vediamo.- e sparì nell’aria.
A quel punto mi sono svegliata."
Tutte rimasero in silenzio “insomma ragazze… volevo chiedervi scusa.”
“ah… Twilight.” Pinkie la strinse forte a se. “non c’è bisogno che ti scusi.”
“è vero zuccherino.” Commentò Applejack. “stavi facendo solo ciò che ritenevi più giusto.”
“scusami Twilight se te lo chiedo ma dove sei stata fino adesso?” chiese Rainbow Dash
“Se il tuo sogno è finito stamane perché ci hai messo tanto?”
la pegaso fu guardata storta dal resto del gruppo.
“ah… prima di parlare con voi sono rimasta in biblioteca a cercare di smuovere Spike. Sono giorni che nessuno lo vede in giro, vero?”
“giorni? Di pure settimane.” Commentò Rainbow. “e dalla tua faccia, direi che non è andata molto bene.”
La principessa abbassò lo sguardo:
“ho provato di tutto ma… sono stata cacciata praticamente fuori. Mi ha urlato contro delle frasi senza senso e il suo aspetto non era dei migliori. È distrutto, poveretto.”
“lo sappiamo.” Disse Rarity. “anche io e Flutthershy abbiamo tentato di aiutarlo ma… ci ha fatto uscire in malo modo.”
“continuava a ripetere di non voler più vedere nessuno.” Continuò Flutthershy.
“resta sempre chiuso nella tua ex –stanza e non esce nemmeno per mangiare, ogni giorno gli porto qualcosa ma non so se… ah… sono molto preoccupata.”
“anche io Flutthershy… non lo avevo mai visto così giù.”
“cosa pensi di fare Twilight? Non possiamo lasciarlo così!” l’alicorno rimase per un po’ in silenzio.
“credo che… l’unica cosa che possiamo fare sarà restare al suo fianco e incoraggiarlo a non lasciarsi andare. Dobbiamo sperare che il tempo lo guarisca ma non dobbiamo fargli pressione, potrebbe chiudersi ancora di più in se stesso. La perdita di Lovely per lui deve essere molto più dolorosa di quanto mai possiamo immaginare.”

erano ormai le sei del pomeriggio, o almeno così Spike credeva, con le tende così chiuse era difficile da capire.
La sua idea venne confermata dal orologio a pendolo del piano inferiore.
“TUUM… TUUM… TUUM… TUUM… TUUM… TUUM!”
“le sei… come immaginavo.”
Seguito dallo sbattere di una porta.
“ora di chiusura.”
Il draghetto sospirò e scese le scale.
La luce proveniente dalle finestre al pian terreno colorava la stanza di una sfumatura arancione molto gradevole, Spike però, in quel momento, non ci pensava.
Mentre iniziava a girare il chiavistello per chiudere la porta, notò dalla finestrella qualcosa sullo zerbino, ormai sapeva cosa fosse.
“ah…” aprì leggermente l’uscio e tirò all'interno il piccolo cestino.
“Flutthershy…” fu l’unica cosa che disse, alzò il panno del cestello, mostrandone il contenuto:
due sandwich ai cetrioli e un muffin al cioccolato.
Spike non aveva fame ma… non voleva dispiacere lo sforzo dell’amica.
< le ho già trattate troppo male finora. > pensò.
Prese uno dei panini, gli diede un paio di morsi, per poi posarlo di nuovo al suo posto.
Fu allora che notò un qualcosa sbrilluccicare.
Alzò gli occhi al cielo:
“e adesso cosa mi ha portato Shy?” guardò meglio, non poteva crederci.
“ma… ma quello è…” i suoi occhi divennero lucidi.
“un-uno zaffiro!” prese delicatamente la piccola gemma.
“sniff… Lovely… sniff.”
In un attimo gli passarono davanti tutti i bei momenti passati insieme, si sentiva come se lo avesse investito un treno.
“tutto… è sparito tutto!” tornò al piano superiore, sbattendosi sul letto di Twilight.
“MALEDIZIONE! SONO UNO STUPIDO! COME HO POTUTO ESSERE Così STUPIDO!” urlò.
“perché? Perché ci sono caduto di nuovo!?”
ebbene sì, alla fine lo ammise.
“mi… MI SONO INNAMORATO! MI SONO INNAMORATO DI LOVELY! e ora… ora l’ho persa. MALEDETTA CELESTIAAAAAAAAA!”
e ricominciò a borbottare parole senza senso.
“non è giusto! Non è…”
si fermò, aveva notato qualcosa di strano con la coda dell’occhio, la tenda si era leggermente scostata e, la luce che vi penetrava, stava facendo brillare lo zaffiro, finito sul bordo del letto.
“sniff… brilla come gli occhi di Lovely…”
si calmò e si sedette sul letto, prendendo la piccola gemma tra le mani.
“non-non posso arrabbiarmi con Flutthershy, è stato un gesto carino da parte sua. Non la mangerò, questa gemma terrà acceso il suo ricordo acceso nel mio cuore. Sarà l’unico ricordo che avrò di lei… aspetta…”
il draghetto ebbe una sensazione di déjà-vu.
“ QUELLA GEMMA ERA Ciò CHE AVEVO DI Più PREZIOSO! era l’ultimo ricordo che avevo di lei- di lei- di lei.”
Il draghetto si ricordò:
“l’ametista… l’ametista di Lovely!” corse giù dalle scale, rischiando di inciampare.
Iniziò a cercare freneticamente tra gli scaffali:
“dov’è? Dov’è?” continuavano a ripetere.
Dopo diversi secondi finalmente: “ECCOLO! LO SAPEVO!” prese un vecchio manuale in cuoio nero.
“allora… qual era la pagina? Mi ricordo che fosse qui, non può sparire!”
all'insaputa di tutti, anche Spike, si era messo al lavoro per trovare una soluzione.
Aveva letto di più in quelle tre settimane che in tutta la sua vita.
“ECCOLA! FINALMENTE!” Urlò trionfante e iniziò a leggere ad alta voce, anche se sapeva che nessuno lo poteva sentire.
“gli oggetti inanimati, in se, non possiedono particolari doti magiche, a meno che non vengano stregati in precedenza. Tuttavia esistono degli oggetti, comunemente chiamati manufatti, che possiedono qualità particolari, senza però essere mai stati in contatto con incantesimi di alcun tipo. Si tratta di oggetti che hanno un grande valore affettivo per il proprietario e nel quale quest’ultimo ha riversato emozioni e sentimenti molto forti. I manufatti, grazie a questa loro caratteristica, non posso essere distrutti e possono restare inattivi anche per millenni senza manifestare il loro immenso potere… per poi sfoderarlo in determinate occasioni; tra cui…”
il draghetto fece un sorriso a 32 denti.
“lo scioglimento di malefici e SORTILEGI!” senza Spike iniziò a saltare per la stanza, forse aveva trovato la risposta ai suoi problemi.
“ah… ma cosa sto facendo ancora fermo qui? DEVO CORRERE!”
e sfrecciò fuori dalla porta.
< devo correre da Zecora! > pensò
< spero solo di riuscire ancora a trovare quell'ametista > ci sperava con tutto se stesso.
Doveva restare positivo, per prima cosa doveva raggiungere la casa della zebra prima di notte.


capitolo 18: luce e buio.
“IMBECILLE! Spike, sei un imbecille!” continuava a ripetersi da almeno un paio di minuti.
“ma come diavolo ti è venuto in mente? Venire nella Everfree forest, di sera, da solo… sapendo che hai il senso dell’orientamento di un blocco di granito e senza avvisare le altre?! Complimenti veramente!”
come avrete capito il nostro amico si era perso.
Oltre a maledirsi, ora iniziava seriamente a preoccuparsi, tra poco meno di un’ora si sarebbe fatta notte e la foresta al buio era sicuramente il posto peggiore dove trovarsi, soprattutto se si è soli.
All'improvviso sentì qualcosa alle sue spalle, si girò di scatto:
“chi è là?” un nuovo rumore, Spike deglutì
“Zecora? sei tu?” il rumore era sempre più vicino.
“qualsiasi cosa tu sia… fatti vedere.” Disse fingendosi spavaldo, in realtà avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di sparire.
si paralizzò, vide quattro occhi, brillanti e luminosi nell'ombra, che lo fissavano in modo a dir poco inquietante.
“bene io… me ne vado. Addio!” e scappò via a razzo, sebbene nemmeno lui sapesse in che direzione andare.
Sentiva il loro fiato sul collo, con quegli occhi così brillanti non poteva essere che loro… i lupi del legno.
< ma perché finisco sempre in queste situazioni? Sono sempre io ad essere inseguito da questi cagnacci nodosi. >
corse con tutto il fiato che aveva in corpo ma li sentiva sempre più vicini, continuò a guardarsi indietro e, come era prevedibile, finì in un vicolo cieco
“oh fantastico… davvero fantastico.” Era con le spalle al muro.
“beh almeno ora so dove sono. È già qualcosa.” Guardò dritto davanti a se quegli occhi gialli e brillanti.
< dopo tutto quello che è successo… non posso fermarmi qui. Non posso arrendermi. Sono stanco di scappare! >
“avanti venite cagnacci!” nessuna risposta.
“AVETE SENTITO? FATEVI AVANTI!” una scintilla gli accese lo sguardo.
Senza preavviso il draghetto lanciò una fiammata smeraldo verso le creature.
“allora che cosa c’è? Adesso avete paura?”
“non abbiamo paura. Stiamo solo aspettando che ti calmi.”
Spike riconobbe subito la voce: “Applebloom?” la puledrina uscì dall'oscurità con sguardo quasi seccato.
“esatto… e ci terrei a non essere cotte alla fiamma.”
“scusami non mi ero accorto che… aspetta hai detto ‘cotte’? plurale?”
“certo… credi che me ne vada in giro per la foresta da sola a quest’ora?”
poi si voltò verso il buio: “Zecora vieni, passato pericolo.” a quel richiamo anche la zebra uscì da dietro i cespugli.
Spike si batté una mano sulla fronte: /)-.- < magnifico… volevo fare la figura dell’impavido e ho finito per fare la figura dello scemo. >
“si può sapere che cosa ti è successo?” chiese la puledrina.
“parlavi da solo, poi sei scappato e-e ora quella fiammata.”
“beh…” Spike era un po’ imbarazzato a spiegarsi.
“la foresta spesso la mente può annebbiare…” si intromise Zecora
“soprattutto quanto sia un importante obbiettivo a cui arrivare.”
Applebloom, come se avesse già capito tutto, disse: “forza, vieni con noi. Una volta dentro ci spiegherai tutto.”
Poi si voltò di nuovo verso il draghetto:
“e… credo che tu abbia bisogno di mangiare qualcosa… senza offesa… ma hai un aspetto orribile.”
Lui alzò le spalle e la seguì.

“WOW!” urlò Spike, appena vide la sua immagine riflessa nello specchio di Zecora.
< Applebloom non stava esagerando. > in effetti l’aspetto del nostro amico non era dei migliori:
aveva delle occhiaie talmente profonde da farlo sembrare un orsetto lavatore, la sua pelle era sbiadita e opaca (come se fosse immerso nella nebbia), e la cresta si era afflosciata.
“sembro mascherato per la notte degli incubi.” Disse poi.
“prendi questa.” Gli disse Applebloom passandogli una tazza con un liquido fumante all'interno.
“questa tisana ti farà sentire subito meglio vedrai.” Conoscendo gli intrugli di Zecora, il draghetto bevve tutto d’un fiato, sortendo subito il suo effetto.
“ora hai un aspetto già più decente.” Commentò la crusader per canzonarlo.
“ah ah. Comunque sia… scusatemi ancora e che… credevo di essere inseguito dai lupi del legno, per questo sono scappato.” “sì… per loro saresti un ottimo bocconcino” Spike la fulminò con lo sguardo.
“ad ogni modo ero venuto per parlare con Zecora perché…”
“non c’è bisogno che tu debba continuare.” Lo interruppe Zecora.
“so cosa sei venuto a cercare.”
E tirò fuori dalla sua borsa ciò che Spike sperava… un sacchetto di foglie “se te lo stai chiedendo sì. È quello di Lovely.”
Spike rimase per un attimo paralizzato. “ma… come…”
“mia sorella e Flutthershy ci hanno raccontato cosa avete passato a Canterlot.” Gli rispose subito Applebloom.
“da quel giorno ci siamo messe a setacciare la foresta. Lo abbiamo ritrovato tre ore fa, in una fossa, poco lontano da dove avevamo trovato Lovely. stavamo per venirti a cercare quando ti abbiamo sentito parlare da solo.”
“tre ore? Perché non siete venute subito?” le due cambiarono espressione.
“ah non importa. Zecora passami quel sacchetto per favore.”
“S-Spike… tu lo sai che l’ametista di Lovely è a pezzi vero?”
“sì lo so, ma al momento è l’unica chance che ho al momento.” Le rispose lui.
Aprì il sacchetto, il suo sorriso svanì; non vi era più niente dell’ametista, rimanevano solo dei frammenti.
“è per questo che non siamo venute subito da te, abbiamo tentato di ripararla ma… non ci siamo riuscite.”
< quando Lovely me ne aveva parlato non credevo fosse così grave. >
“Spike… non sai quanto ci dispiace.” Il draghetto la guardò confuso.
“di cosa? La colpa non è mica vostra. E poi niente è perduto.”
“ma… l’ametista di Lovely è distrutta.”
“lo può sembrare, ma io non mi arrendo.” Una piccola lacrima cadde nel sacchetto.
“Lovely conta su di me, non posso deluderla. Aggiusterò questa gemma, anche se dovessi metterci mesi!” i suoi occhi si illuminarono come due stelle.
Zecora sorrise, aveva appena avuto un’intuizione.
“sei impazzito…” Commentò la puledrina.
“impazzito è una parola grossa…” la interruppe la zebra. “ma è la determinazione che gli da questa scossa.”
I due la guardarono confusi.
“i tuoi occhi Spike ho visto brillare e l’intuizione giusta mi hai fatto arrivare. Forse ho trovato, e farò del mio meglio, per riparare questo gioiello.”
“ma Zecora, abbiamo provato di tutto prima, e niente ha funzionato.”
“non abbiamo tentato tutto ed è questo il lato più brutto. Ma forse abbiamo un’ultima opportunità, Spike, per favore vieni qua.” Il draghetto obbedì, portando anche il sacchetto.
L’erborista, a quel punto, prese da una mensola un barattolo con una strana polvere argentea all'interno e ne versò un po’ sui frammenti.
“bene Zecora… dimmi cosa devo fare.”
per un attimo la zebra non badò al draghetto e chiese a Applebloom di uscire un attimo, con riluttanza la piccola obbedì.
Una volta rimasti soli, Zecora ricominciò il suo discorso:
“sai Spike, ho capito tutto mio caro. Un brillare così degli occhi non è affatto raro.”
Spike capì subito dove la zebra voleva andare a parare.
“perciò sii sincero, non è il cervello che ti guida vero?” quella domanda lo mise in crisi.
“no… è che… cioè… sì… io… ah…” si arrese.
“so solo che devo aiutare Lovely! lei conta su di me. ho fatto una promessa, ed intendo mantenerla!” altre due lacrime gli caddero sul viso per finire di nuovo nel sacchetto.
“allora la polvere del desiderio del cuore sarà la tua soluzione però fai attenzione. Quel sacchetto dovrai stringere vicino al tuo petto lo dovrai tenere. il tuo desiderio dovrai urlare così che ciò che speri si possa realizzare.”
Spike arrossì.
“io… io… VOGLIO SALVARE LOVELY! manterrò la mia promessa e non mi importa cosa dovrò fare per riuscirci!”
A quel punto l’interno del sacchetto iniziò ad illuminarsi e si sollevò dalle mani di Spike ormai imbambolato.
Arrivò quasi a toccare il soffitto per poi spegnersi.
“oh cavolo! PRESO!” il draghetto lo afferrò poco prima che si schiantasse a terra. “fiuuu per un crine.”
“Zecora che è successo?” urlò Applebloom.
Nessuno dei due fiatò, il draghetto si limitò ad aprire il sacchetto e, facendo un sorriso a 32 denti, mostrò l’interno.
“WOW… quella polvere ha funzionato.”
“già…” continuò Spike.
L’ametista a forma di cuore brillava come una stella e il solo guardarla riempiva il cuoricino del piccolo drago di una gioia immensa.
“ora devo solo capire come utilizzarla. Il libro di Twilight non ne parlava.”
“in questo ti posso ancora aiutare…” disse Zecora.
“perciò attento e stai a sentire: la rabbia e il rancore son forti assai e se vengono incoraggiati non ti lasceranno mai. Come nella pietra rimarrai imprigionato e il tuo spirito non potrà mai essere liberato. Ma… se verrà sfruttato il cuore ogni sortilegio verrà sciolto senza errore! la luna sarà tua nemica in questa missione perciò attenzione, entrò in tramonto la dovrai completare oppure la pietra non si potrà più spaccare. Ogni sentimento può aiutare ma solo la verità ti potrà emancipare, cosicché il male non possa più tornare.
“se verrà utilizzato il cuore… HO CAPITO! Devo tornare subito a Canterlot e portare questa a Lovely. GRAZIE ZECORA!”
e detto questo scattò fuori dalla porta.
“Spike aspetta… non conosci la strada ASPETTAMI!” e anche la puledrina gli corse dietro.
Rimasta sola la zebra alzò gli occhi al cielo, con un sorrisetto in volto:
“ah… Spike, mi hai leggermente frainteso piccoletto. Ma tra poco capirai ciò che ho detto.”

Discord passeggiava per i prati di Ponyville; dopo una giornata passata a Canterlot, tra guardie frenetiche e tonnellate di paparazzi che chiedevano delle condizioni di Celestia, aveva bisogno di rilassarsi, almeno per un ora prima del tramonto.
Flutthershy lo aspettava a casa sua per prendere un thè, si erano visti veramente poco in quelle tre settimane, entrambi non si sentivano nelle condizioni per uscire, quindi quell'invito da parte della pegaso fu una vera gioia per il draconequus.
Per la strada non si vedeva anima viva, non era troppo strano, essendo il cottage a ridosso della foresta, c’era pochissima gente che passava per quella stradina.
La cosa più strana era che nemmeno gli uccellini sembravano volerlo accompagnare con il loro solito cinguettio, ciò che restava era una calma piatta, rotta solo dai suoi passi, ma questo stranamente lo rilassava ancora di più.
Dopo pochi secondi vide spuntare, a circa una ventina di metri, la dolce pegaso, girata verso un albero, intenta probabilmente a parlare con un gruppo di scoiattoli.
“ciao Flutthershy!” Urlò Discord senza però ricevere risposta continuò a camminare fino ad arrivare a un metro da lei.
“ehi Flutthershy, sono arrivato puntuale giusto?” ancora nessuna risposta.
“Flutthershy qualcosa non va?” tentò di poggiarle una mano sulla schiena ma fu respinto dalla sua ala.
“non mi toccare!”
Discord rimase esterrefatto: “ma… Flutthershy io…”
“non provare mai più a rivolgermi la parola!” la voce squittente della pegaso non era mai stata così furiosa.
“cosa… ma-ma perché?”
“ancora non ci arrivi?” stavolta la voce era quella di Rainbow Dash, apparsa dietro di lui all'improvviso.
“Flutthershy è in grado di parlare con gli animali… NON CERTO CON I MOSTRI!”
“cosa?”
“anzi non dovresti farti più vedere da queste parti.”
Ora era apparsa anche Pinkie pie con la criniera completamente liscia e gli occhi da pazza.
Discord iniziò ad innervosirsi: “shy ti prego dimmi che è uno scherzo.”
La pegaso si girò di scatto verso il draconequus, facendolo sobbalzare.
La sua amica stava piangendo, i suoi occhi erano da completa psicopatica, e la sua voce squittente divenne a dir poco bassa e inquietante all'inizio di un orribile cantilena:
“un mostro non merita la libertà. Un mostro non merita la libertà!” iniziò a ripetere.
Le tre iniziarono ad avvicinarsi:
“ragazze… s-se è uno scherzo… non è affatto divertente!”
la cantilena invece continuava e Discord era costretto a indietreggiare.
“ragazze vi prego smettetela. Mi state facendo paura! Smettetelaaaaaaaaa”
senza accorgersene, il dio caotico fu spinto in una fossa, sbattendo violentemente la faccia sul terreno.
“HAIA!” si rialzò un po’ dolorante.
“ma… dove diavolo sono?” intorno a lui era tutto completamente buio intorno a lui e la sua voce rimbombava.
“è un sogno… deve essere un sogno!”
“non ne sarei tanto sicura se fossi in te!” Discord riconobbe subito la voce.
“VIOLANCE!?”
“ESATTAMENTE.” Eccola apparire alle sue spalle sospesa a mezz'aria.
“ma… ma come…”
“credevi veramente che un semplice incantesimo di pietrificazione bastasse per fermarmi?”
“QUANTO MENO CI SPERAVO!”
“andiamo… se sei riuscito ad evadere tu…” sul volto di Violance si dipinse un malizioso sorriso.
“ma stavolta non ti sarà così facile credimi.”
“eh?” allo sciocco delle dita del demone spuntarono dall'oscurità due bracciali muniti di catene che bloccarono le zampe del draconequus.
Il povero Discord non ebbe il tempo di reagire, si ritrovò bloccato davanti a Violance.
“ah ah! Ora sì che mi divertirò un sacco!”
Violance aveva un sorriso a 32 denti, Discord era a dir poco terrorizzato da quel sorriso, tentò di schioccare le dita e teletrasportarsi via di lì… ma nulla.
“andiamo! Non adesso. Vi prego. Oh no!”
“ahahahah sei lento mio caro! Ahahahah!”
< NO!> Discord era disperato.
“bene.” Riprese Violance. “direi che è il momento del gran finale!!!” e scioccò di nuovo le dita.
In lontananza iniziò a risuonare la cantilena di poco prima, rimbombando per tutto l’ambiente circostante e facendo scoppiare le orecchie del povero draconequus.
“un mostro non merita la libertà! Un mostro non merita la libertà! UN MOSTRO MERITA LA LIBERTÀ!”
“BASTAAA!” il dio caotico stava impazzendo.
Ed ecco le mane sei arrivare attorno a lui come un plotone di esecuzione.
A Discord venne in mente un terribile presentimento:
“RAGAZZE FERMATEVI! Violance vi sta ingannando! È lei il vero mostro, non io.”
Violance intanto continuava a sorridere “chi è il vero mostro? Il mostro o colui che il mostro l’ha creato? Che dubbio esistenziale.”
Discord ormai era al limite della disperazione.
“vi prego ragazze tornate in voi! Vi supplico io…”
“SILENZIO!!!” urlò Princess Twilight, utilizzando il tono di voce reale: “LE TUE PAROLE NON CONTANO PIÙ ORMAI! STAI PER RICEVERE LA PUNIZIONE CHE MERITI!”
“ma… credevo che mi aveste perdonato.” Il demone fece un’espressione nauseata.
“credevo che mi aveste perdonato.” Lo scimmiottò.
“forse quell’ingenua di Lovely lo ha fatto. Ma…come hai detto tu… lei è una debole. non è mai stata in grado di capire quando fidarsi di qualcuno, in particolar modo… di qualcuno come NOI!”
“non osare paragonarmi a te!”
“oh. Invece io oso eccome! Tanto… mi sa che non ci rivedremo per un bel pezzo.”
“COME?” il draconequus vide gli elementi illuminarsi:
“no. No! NO! NO! RAGAZZE VI PREGO NON FATELO! FERME VI PREGO!” ma niente sembrava toccarle.
Violance si stava scompisciando dalle risate: “ahahahahah ADDIO papà! Ahahahahah!”
il raggio arcobaleno gli piombò addosso, accecandolo:
“NOOOOOOOOOOO!!!!!!”
Discord sentì il suo corpo irrigidirsi per poi non riuscire più a muoversi, anche respirare divenne complicato.
tutto intorno a lui diventò completamente buio e claustrofobico, l’unica cosa che riusciva a sentire… era la risata di Violance, sempre più disturbante e fragorosa.
Avrebbe voluto urlare, raccolse tutto il fiato che aveva in corpo: “VIOLANCE!... HUO! AHI!”
Discord si ritrovò steso a terra nella sua stanza, era caduto dal letto.
Il suo cuore batteva a mille, aveva il respiro corto, ed era completamente sudato.
“mi devo essere addormentato.”
Il dio caotico si rialzò da terra e si sdraiò di nuovo sul suo letto a baldacchino e, fissando il soffitto, fece un enorme respiro di sollievo.
“ringraziando Princess Luna era solo un incubo. Anche se avrei riuscire a dormire tranquillo per una volta.”
Non aveva tutti i torti; in una settimana quello era il suo quinto incubo consecutivo.
Tutti su di lei; e quello di poco prima era anche uno dei più leggeri.
“non posso continuare così! Non è possibile!” guardò fuori dalla finestra il cielo iniziare a tingersi di arancione.
“è quasi il tramonto… devo andare a parlarle.”
Si sedette sul bordo del letto e, dopo un altro paio di respiri profondi, si rimise in piedi, dirigendosi verso il bagno interno alla camera.
“prima però meglio che mi dia una rinfrescata. Potrei spaventarla se mi vede ridotto così.


capitolo 19: il classico dei classici.

Usciti dalla foresta, Spike e Applebloom erano corsi ad avvisare le altre.
Le mane 5 erano felici di vedere il loro amico di nuovo in se, ma… vederlo così agitato non le faceva ben sperare.
Riunitesi davanti alla biblioteca, Spike spiegò delle sue ricerche e di tutto ciò che era accaduto alla casa di Zecora, senza nascondere un po’ di imbarazzo.
Alla fine del discorso, Pinkie non resistette, gli saltò addosso per abbracciarlo:
“yuppiiiiii!!!!!” urlò, facendo esplodere letteralmente la sua criniera, tornata riccia e voluminosa.
“QUESTA È UNA NOTIZIA SUPER-MEGA-IPER STRATOSFERICA!!!” anche le altre erano veramente contente.
“ottima intuizione Spike.” Commentò Rarity
“e complimenti per il coraggio.” Continuò Rainbow Dash.
“ha ragione zuccherino, tre settimane fa non ti saresti neanche avvicinato alla foresta, soprattutto di sera.” Concluse Applejack.
“grazie, ma rimandiamo a dopo i complimenti. C’è ancora un problema, devo portare l’ametista a Canterlot entro il tramonto… o sarà troppo tardi. Non resisterei un’altra notte se sapessi Lovely ancora in quelle condizioni.”
“e come pensi di fare? L’ultimo treno per Canterlot è partito dieci minuti fa.”
“chiediamo a Twilight di inviarci un carro no?” propose Pinkie.
“ah… ho paura che non faranno mai in tempo.”
Flutthershy, a quel punto, stupì tutti: “Spike… saltami in groppa.”
“come?”
“il carro non arriverà mai in tempo. ti condurrò fino al castello in volo.”
“aspetta flutthershy… se serve un trasporto veloce… lascia che ci pensi io!”
“sei sicura Rainbow?” chiese Spike, data lo scarso entusiasmo della pegaso durante tutta la vicenda.
“certo… devi mantenere la tua promessa dopo tutto.” sorrise la pegaso.
“aspettate e noi?” chiesero le altre.
Fu di nuovo la pegaso a trovare la soluzione.
“Spike, Dash voi andate. Pinkie, prepara la mongolfiera, vi raggiungeremo il prima possibile.”
“sicura shy?”
“sì non preoccupatevi. Forza, sbrigatevi!”
“d’accordo. Spike salta su e tieniti forte, sarà un viaggio parecchio turbolento.”
E la pegaso azzurra partì a razzo verso la città reale.
“andiamo ragazze… alla mongolfiera!” urlò Flutthershy, seguita dalle altre… abbastanza sorprese.
“Applebloom… vieni?” chiese la cowgirl alla sorellina.
“posso?”
“e me lo chiedi? Forza corri.” La puledrina le corse incontro sorridente.

< piano… piano… non devo farmi vedere… >
continuava a pensare Discord, aggirandosi in modo furtivo per i corridoi del castello.
Arrivò finalmente alla stanza designata
< dannazione le guardie! > difatti vi erano due guardie di vedetta alla porta.
Come ormai saprete, il nostro draconequus non si da facilmente per vinto e, in pochi secondi, ebbe già in mente un’idea.
Tirò fuori dal suo orecchio una biglia e la lanciò dal lato opposto a lui, distraendo, come sperava, le guardie e riuscendo così a sgattaiolare all'interno della camera.
< fiuu... Non se sia una cosa tanto positiva… essere riuscito a fregare le guardie così facilmente. > Sospirò.
“eccomi, sono di nuovo qui… già… è successo ancora, avevo bisogno di palarti. Ah… lo so che non dovrei ma… mi sento terribilmente in colpa per ciò che è successo.” Silenzio.
“pensa… persino Celestia dice che non dovrei rodermi il fegato così, ma… non posso fare altro che pensarci. Io… non c’è la faccio più!” iniziò a tremargli lo sguardo.
“forse sarò ripetitivo ma… sniff… mi dispiace tanto Lovely!”
la statua, ovviamente, non emise un suono.
“te lo posso giurare, avrei fatto qualsiasi cosa pur di evitare tutto questo. E ora… non riesco più a dormire! Non mangio! Non esco più dal castello! OGNI VOLTA CHE QUALCUNO MI GUARDA SENTO LA VOCE DI VIOLANCE CHE MI CONTINUA A RIPETERE:
-per loro resterai sempre un mostro! È inutile che provi a cambiare. –
E… NON RIESCO PIÙ A SOPPORTARLO!”
il draconequus poi, accortosi del volume della sua voce, tentò di calmarsi.
“scusami, so che la colpa non è tua. Anzi… tu non meritavi niente di tutto ciò. Spero… spero solo che… che tu… un giorno possa perdonarmi. Sniff… bambina mia.”
Non gli importava di aver usato quel termine.
“Sniff… ti prometto… che farò qualsiasi cosa per…”
Discord sentì la maniglia della porta iniziare a girare.
“oh cavoli! Devo sparire! scusa Lovely!” e si rese invisibile.

Il draghetto entrò silenziosamente nella stanza:
“ah… per fortuna non mi hanno visto.”
Poi si girò verso la statua “ciao Lovely.” aveva un sorriso a 32 denti.
“ecco… ti ho portato un piccolo regalo.”
E tirò fuori, da dietro la schiena il sacchetto di foglie, mostrando poi la gemma al suo interno.
“Zecora ed Applebloom l’hanno ritrovata nella e credevo che ti avrebbe fatto piacere riaverla.”
Spike legò l’ametista con una cordicella che avvolse poi al collo di Lovely.
“ti sta bene sai… forse è un po’ grande per te ma… il viola ti sta veramente bene…” nessun suono.
“so che era molto importante per te.” Iniziò ad innervosirsi:
< perché non funziona? Sto sbagliando qualcosa? >
Discord intanto osservava curioso la scena: < ma cosa sta facendo? >
Spike aveva smesso di parlare e il silenzio era a dir poco pressante:
< manca pochissimo al tramonto… cosa sto sbagliando? Maledetta Zecora e i suoi messaggi in rima! Aspetta un secondo… >
li tornarono in mente le parole della zebra:
-se verrà utilizzato il cuore, ogni sortilegio verrà sciolto senza errore.- finalmente il draghetto capii a cosa l’amica si riferisse.
“Lovely… forse ti chiederai come è possibile che la tua ametista sia di nuovo integra. Ecco… è una lunga storia…”
così iniziò a raccontare cos'era successo, arrivato alla parte della promessa, le sue guance erano rosse come due mele.
“dovevo farlo! Ti ho fatto una promessa e ho intenzione di mantenerla, a tutti i costi!”
la gemma, a quelle parole, brillò per un secondo, come una piccola lucciola, gli occhi di Spike iniziarono a sorridere.
“ah… Lovely devo dirti la verità. N-non non è solo per mantenere la mia promessa che sono venuto qui.”
Aveva le guance talmente rosse da sembrare in reale
“è che… non potevo resistere un’altra notte sapendosi in queste condizioni e perché…” prese un bel respiro.
“TU MI PIACI OK! Mi sei piaciuta fin dal primo momento che ti ho vista! Hai gli occhi più belli che io abbia mai visto. Inoltre… sei dolce, sveglia, sensibile e divertente, insomma a dir poco perfetta!”
il draconequus non credeva alle sue orecchie.
“lo so ti sembrerò un pazzo ma io credo… credo… DI ESSERMI INNAMORATO DI TE! Ecco l’ho detto.”
Quella frase lo fece sentire stranamente più leggero.
Si avvicinò alla statua e l’abbracciò: “e… non posso più sopportare di vederti così.”
Le lacrime ricominciarono a scorrergli sul viso, per poi scorrere sul corpo di Lovely, illuminando sempre di più la gemma.
“scusami…” il draghetto si avvicinò al suo viso, e le stampò un bacio sulle labbra.
Dopo quelli che furono i tre secondi più belli della sua vita, accortosi di cosa stava facendo, Spike si staccò:
“oh santa Celestia! Scusami Lovely non so che cosa mi sia preso. Ti giuro mi dispiace.”
“però… ops!” Discord si fece scoprire.
“D-Discord? D-da quanto sei qui?”
“da abbastanza tempo direi.”
“io ti posso…” il draghetto non riuscì a terminare la frase.
La stanza iniziò a tremare come durante un terremoto e l’ametista sul collo della statua iniziò a brillare di una luce accecante che ricoprì completamente anche Lovely.
la porta si spalancò e entrarono tutti; tra principesse, guardie ed elementi.
“COSA DIAMINE STA SUCCEDENDO QUI? DISCORD, CHE COSA HAI FATTO?”
il dio caotico si mise subito sulla difensiva: “hey, io stavolta non c’entro, stavolta la colpa è tutta sua!” Disse puntando sul drago.
”ecco io…”
“MA COSA STA SUCCEDENDO A LOVELY?”
all'esclamazione di Pinkie Pie tutti si voltarono verso la statua: “ma cosa…”
stava levitando, proprio come l’ametista poco prima, mentre un insieme di scintille e raggi viola l’avvolgevano.
Dopo pochi secondi la pietra inizio a creparsi e Lovely sembrò iniziare a liberarsi spaccandola:
prima un braccio, poi l’altro, un gamba e poi l’altra.
Il resto dell’armatura esplose in un attimo, dissolvendosi insieme all'ametista, lasciando Lovely sospesa in stato di incoscienza.
< non ci credo, ha funzionato! > poi la magia finì e Lovely sta per precipitare a terra.
“Lovely!!”
Spike si lanciò sulla sua traiettoria
“ahi!” Attutendone la caduta.
La piccola si risveglio all'istante: “ah. Oh santo cielo! Spike.”
Si alzò dalla sua schiena. “stai bene?” chiese poi aiutandolo a rialzarsi.
“ io sì… tu piuttosto?”
Lovely esitò per un attimo, poi però gli si avvicinò e… SMACK!
Gli stampò un bacio sulle labbra per poi abbracciarlo e rispondergli: “ora sto benissimo, grazie a te.”
Spike si staccò per un secondo.
“aspetta… hai sentito… TUTTO!?”
“solo perché si è di pietra, non significa che le nostre orecchie e… il nostro cuore non siano aperti.” S’intromise Discord.
“sono abbastanza confusa.” Disse princess Luna.
“qualcuno può spiegarmi che cos’è successo.”
“è semplice, Spike le mie istruzioni ha capito e il sortilegio ha definitivamente spezzato.”
La voce di Zecora irruppe nella sala, la capacità di quella zebra di apparire dovunque volesse, lasciava sempre tutti di stucco.
“Spike l’affetto alla rabbia ha sostituito, e con quel bacio l’incantesimo ha suggellato permettendo allo spirito di Lovely di essere liberato. Ora Violance mai più tornerà e di lei solo un brutto ricordo resterà.”
“cavoli!” commentò Rainbow. “ e io che credevo che i baci magici esistessero solo nelle favole per puledrine.”
“le favole hanno sempre un fondo di verità. Tienilo a mente, mia cara Dash.” Disse infine Zecora.
“significa che… ora Violance… è s-sparita?” chiese Lovely.
“beh c’è soltanto un solo modo per scoprirlo…” disse la principessa lunare. “seguitemi tutti prego.”

Nella sala del trono si respirava tensione;
Lovely se ne stava ferma al centro della stanza, davanti alle vetrate, Spike restava al suo fianco, tenendola per mano, entrambi accerchiati da un lato dagli elementi, insieme a Zecora ed Applebloom e dall’altro dalle due principesse e dal dio caotico.
La draghetta era a dir poco agitata ma la presa salda del draghetto riusciva a tranquillizzarla anche se solo per poco.
“pronti?” tutti asserirono, anche se Lovely avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di scappare da quella situazione.
“ok… allora cominciamo.” Discord aiutò Celestia ad abbassare il suo astro mentre la sorella innalzava il suo.
Lovely chiuse gli occhi, strinse i denti e afferrò saldamente la mano di Spike, non voleva vedere quel dannato astro che l’aveva tormentata per più di duemila anni.
Passarono trenta secondi, non sentiva nulla, nemmeno un piccolo dolore, niente.
< non succede niente? Ha funzionato? > altri trenta secondi, solo silenzio.
La piccola decise di aprire gli occhi, di scatto senza pensarci su due volte.
La prima cosa che vide fu la luna, la sua luce la illuminava completamente di un colore bianco latteo.
Si guardo gli artigli, la pancia, la coda… nulla, era tutto normale. Guardò accanto a se, Spike la fissava con le lacrime agli occhi e una sorriso in volto.
Senza accorgersene aveva iniziato anche lai a piangere e lo strinse forte a se, anche alle mane sei e a Discord scappò qualche lacrima, l’incantesimo aveva funzionato, Violance era scomparsa.
“sapete cosa ci vuole adesso?” s’intromise Pinkie.
“UNA BELLA F…”
“non adesso Pinkie pie.” La interruppe Princess Celestia.
“mi rincresce veramente interrompere questo magnifico momento ma… Lovely, io, mia sorella e Twilight dobbiamo parlarti. Vorremo ci lasciaste sole.”
“non se ne parla, io non me ne vado.” Disse Spike. “non lascio Lovely da sola scordatevelo.”
“non c’è bisogno di agitarsi.” Lo rimproverò la principessa solare.
“Twilight come principessa ha il dovere di assistere… però, come suo fedele assistente, se lo desideri, puoi restare. Tutti gli altri sono pregati di uscire.”

Nella stanza rimasero solo loro cinque, mentre, tutti gli altri, furono scortati fuori.
Lovely non sapeva più cosa aspettarsi, ma qualcosa le diceva che non sarebbe stato niente di bello.
“Lovely, credimi, siamo entrambe molto contente che il sortilegio sia stato spezzato… tuttavia, i danni provocati da Violance non possono essere trascurati, lo capisci vero?”
la piccola si rabbuiò: “sì, lo capisco.”
“ma Principessa, eravate d’accordo che Lovely era incosciente in quel momento, e che non aveva colpa di ciò che la sua rabbia provocava.”
“lo sappiamo Twilight.” Continuò Princess Luna.
“ma questo dimostra che la rabbia e il rancore possono essere devastanti e, sebbene Violance sia scomparsa, questi sentimenti in Lovely sono ancora molto pericolosi.”
La piccola sembrò paralizzarsi. < e ora? Che succede? > pensò terrorizzata.
“Spike, vogliamo che tu prenda nota.”
Il draghetto prese a malincuore una penna e un rotolo di pergamena, mentre la principessa iniziava a dettare:
“con il presente manoscritto dichiariamo che, in seguito agli atti di vandalismo, distruzione e aggressione alla popolazione, causati in parte dall'incantesimo della rabbia reincarnata, accresciuto dal rancore di Lovely… quest’ultima dovrà trasferirsi a Ponyville il prima possibile.”
I due draghetti e la neo principessa rimasero sconvolti, i due alicorni astrali si scambiarono un sorriso mentre Celestia riprese il discorso della sorella:
“luogo in cui imparerà a leggere e a scrivere e dove, il drago Spike, l’accompagnerà alla scoperta di ogni sentimento che potrà aiutarla nel controllare la rabbia e bloccare un possibile, ma improbabile, ritorno del demone Violance; quali gioia, lealtà, gentilezza e soprattutto… amicizia.
Inoltre Lovely si dovrà impegnare ad inviare, ogni volta che potrà, i suoi progressi alla sua nuova tutrice… ovvero Princess Twilight Sparkle.
Poi si rivolse alla sua allieva: “nessuno conosce il valore dell’amicizia meglio di te, sono sicura che sarai un’ottima guida per lei.”
Twilight non fece in tempo a parlare che un coro di urla euforiche arrivò dal corridoio, Princess Luna aprì di scatto la porta, facendo cascare Discord, Applebloom e Pinkie sul pavimento.
“ecco… non stavamo origliando.” si difese subito il draconequus.
I cinque scoppiarono a ridere: “ahahahah bene… così non dovrò ripetermi due volte.” Disse Celestia.
“avrei preferito fare una sorpresa a tutti ma… me lo sarei dovuto aspettare che non ci sarei riuscita, perciò lasciamo perdere lo stile misterioso…” la principessa prese la draghetta sotto la sua ala.
“Lovely… ti do ufficialmente il benvenuto a Equestria… la tua nuova casa.”
Lovely stava per piangere.
“Twilight…” bisbigliò Pinkie all'orecchio dell’amica. “ credi… che possa farlo adesso?”
“ma certo Pinkie, vai e fai il tuo lavoro.”
La giumenta esplose letteralmente dalla felicità, spargendo coriandoli e stelle filanti ovunque, completando poi il lavoro col suo fidato cannone.
In pochi secondi la sala si era completamente trasformata.
“direi che è il momento… DI FESTEGGIARE!”
urlò la nostra amica, facendo partire la musica da una console apparsa dal nulla.

La festa, sebbene improvvisata, era degna della fama di Pinkie pie tutti ballavano, si divertivano, persino le principesse si lasciarono un po’ andare.
Sebbene fosse un po’ goffa all'inizio, Lovely si stava divertendo come non mai in vita sua, questa non era solo la sua prima festa ma l’inizio della sua nuova vita.
Quella notte segnava per lei un nuovo inizio, un traguardo che ormai per secoli aveva sperato di raggiungere e che ora finalmente stringeva saldamente nelle sue zampe, proprio come quelle di Spike che ora stringeva stretto a se.
Ballare con lui e le sue nuove amiche sulla pista era bellissimo però… qualcosa non quadrava.
< ma che… > notò che Discord si era isolato e restava fermo a osservarle, appoggiato a un muro.
< eh no… questo non lo accetto. > pensò e, staccatasi dal gruppo, gli si avvicinò.
“perché te ne resti qui tutto solo e non ti butti in pista?” chiese subito Lovely senza troppi giri di parole.
“beh… non sono molto a mio agio in queste cose.”
“mi prendi in giro? Solo Pinkie ti supera in quanto a pazzia durante le feste.”
Rispose indicando la giumenta, con in testa un paralume (e non c’erano lumi nella sala).
“non in quel senso… è che…”
“non tirarmi fuori la storia che tutti ti guardano male e ti trattano da mostro perché non è vero e lo sai. Questa è solo una paura che Violance ti ha piantato in testa. Te l’ho già detto: TU-NON-SEI-UN-MOSTRO!” si appoggiò al muro.
“piuttosto levami una curiosità…” il draconequus alzò un sopracciglio.
“per paura dei sensi di colpa nessuno in queste tre settimane è mai entrato nella mia stanza… n-nessuno… tranne te. Tu, che in quanto a sensi di colpa, saresti dovuto essere il primo a voler stare alla larga. Invece… sei venuto praticamente ogni giorno, e non solo quando i tuoi incubi non ti facevano dormire ma… anche per raccontarmi cosa succedeva nel castello e alle ragazze… posso sapere il perché?”
il dio caotico sembrò un po’ imbarazzato.
“un… un po’ perché mi sentivo veramente in colpa ma… ma la verità è che… quando sono stato imprigionato la prima volta, a parte le scolaresche in visita al castello, non c’è mai stato un cane che mi facesse compagnia. La seconda volta fu anche peggio, ero sempre solo e abbandonato alle intemperie. Una cosa che tu non meritavi.
Lovely gli sorrise con gli occhi lucidi… improvvisamente lo abbracciò lasciandolo allibito.
“grazie Discord, te lo dicevo che Violance si sbagliava e… per risponderti… ti ho già perdonato.”
Discord contraccambiò al abbraccio e quasi si mise a piangere.
“sniff… grazie Lovely.”
“no, grazie a te… papà.” Il dio caotico, sebbene sorpreso per un attimo, si limitò a stringere ancora la draghetta.
“senti Lovely a proposito di questo…”
“shh.” Lo zittì lei. “non preoccuparti, sarà il nostro piccolo segreto.”
Dopo una manciata di secondi Lovely allentò la presa:
“forza… ora buttiamoci in pista, ti va?”
“e me lo chiedi? Certo!” il draconequus ritrovò il suo solito umore e si buttò in mezzo alla mischia.
“ah… ora sì, che è tutto perfetto.”
Pensò infine Lovely, per seguirlo.
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Clessidrus » 08/12/2014, 10:44

Salve gentile utente che mi ha intrattenuto con questa storia.

Come ben sai non mi stancherò mai di leggerla, mi piace un casino. Ci hai messo di tutto, azione, divertimento, suspense e momenti toccanti. Per essere la tua prima fanfic (Escludo alcuni errori di grammatica perché la prima volta non è mai facile per nessuno) è strutturata benissimo. Non vedo l'ora di leggere altre mirabolanti storie.

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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 08/12/2014, 12:00

Grazie mille clessy ;) sei sempre gentilissimo
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