L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 31/05/2014)

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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 17/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 18/05/2014, 1:26

Grazie mille ^^
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 17/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 19/05/2014, 14:28

Momento fan art ^^



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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 19/05/2014, 18:08

Salve a tutti gentili lettori ^^ vi porgo qui il nuovo cap ^^ sperando che piaccia come gl ialtri se non di più ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2616569

Tattiche scorrette



Ore 13.00
Senato.
Celestia.



Lentamente Nightmare Moon, ripresa dalla forte luce, carico il proprio corno di energia magica blu, scatenando un possente flusso magico, in direzione della sorella stesa al suolo, ancora intontita dal colpo e dal flash di luce.
Di scatto Katon, svanendo da difronte a Larissa, ricomparve dinanzi a Celestia, imponendo la mano destra col palmo verso la puledra della notte.
Il flusso impattò violentemente contro la mano dell'umano, che emise una leggere smorfia di dolore, ma non si mosse.
Lentamente l'attacco terminò rivelando come l'arto del ragazzo, completamente annerito, stesse fumando.
« Umano...come osi impedire di compiere la mia vendetta ?!?! Togliti prima che decida di ridurre in quello stato tutto il tuo corpo !!! » sibilò la puledra, iniziando a caricare nuovamente il corno.
Nello stesso istante, il tessuto della maglia, del cappotto ed il braccio di Katon si stavano lentamente riformando attirando a se della polvere ricreando ciò che era andato perso.
« Luna, io ti libererò da questo male.
Per Celestia, per te, e per evitare ulteriori problemi, Nightmare Moon non dovrà mai più esistere !! » tuonò l'umano, lanciandosi in corsa verso la puledra che scagliò un nuovo assalto.
Il raggio mancò di poco il ragazzo, sfiorandogli il viso, che piantò il palmo della mano destra sul muso della pony, che rimase immobile.
« Mi dispiace doverti fare questo, ma non trovo altra soluzione...cancellerò i mille anni di prigionia dalla tua mente, oltre che agli anni passati in conflitto con tua sorella.
Lascerò soltanto gli ultimi avvenimenti, lasciando che sia Celestia a colmare quei vuoti..» sussurrò, mentre la puledra lo osservò con astio.
« Non puoi farlo !! Se tu lo facessi io...»
« Tu spariresti per sempre, Nightmare Moon, poiché tu esisti solo grazie al dolore di Luna e grazie ai suoi ricordi, senza di essi...non sarai nemmeno un ricordo...addio...» la interruppe il ragazzo, illuminando di scatto la mano, facendo avvolgere dalla luce il corpo della puledra che iniziò a strillare.
Nello stesso istante Celestia, ripresa si alzò, lanciandosi in corsa verso Katon.
« Fermo !! Non hai alcun diritto di cancellare la sua memoria !!! Per quanto siano tristi anche quei ricordi fanno parte di Luna e tu non puoi togliere ciò che c'è stato tra me e lei !!! » ringhiò la monarca del sole, illuminando il proprio corno.
Il ragazzo voltò leggermente la testa, osservandola severamente coi suoi occhi rubino.
« Non ho mai detto che questa azione sia giusta...semplicemente è la scelta migliore da fare ora...non ci serve un altro nemico da combattere...una volta che avremo sconfitto Fallen, potai fargli tornare la memoria con un semplice incantesimo di rilascio. » sussurrò Katon, tornando a concentrarsi su Nightmare Moon, che continuava a gridare completamente avvolta dalla luce.
Nello stesso istante, una nuova rigola di sangue uscì dalla bocca dell'umano, che asciugò subito con la mano sinistra, per non mostrarla a nessuno.
Ma non fu abbastanza rapido, poiché Larissa lo notò, avvicinandosi di scatto.
« Evanescence, va tutto bene ? » disse l'alicorno, con voce preoccupata.
« Non preoccuparti sorellina, va tutto bene...non preoccuparti...» rispose Katon, con la voce della sorella dell'alicorno, con tono triste e vicino al pianto.
« Ne sei certa ? Perché ec-»
« Ho detto che va tutto bene !!! » tuonò Katon, fulminando la pony con lo sguardo facendola arretrare di qualche passo con le orecchie piegate.
Di colpo a porsi trai due volarono Lightning e Dryver, mentre Larissa venne raggiunta da Midnight e Bright che la abbracciarono per confortarla.
« Ehy umano, ti pare il modo di rivolgerti a chi ti ha salvato la vita ? » sibilò l'alicorno dal manto verde, scrutando Katon con sguardo severo.
Quest'ultimo ricambiò lo sguardo, senza però rispondere, e lentamente tornò a voltarsi verso Nightmare Moon, che stava smettendo di brillare.
Di colpo, sotto gli occhi di tutti, a terra cadde svenuta Luna, con le sue normali sembianze di pony.
« LUNA !!! LUNA !!!! » gridò Celestia, correndo verso la sorella, ed avvolgendola nelle sue candide ali, iniziò a stringerla a se, constatando come non avesse riportato alcun danno fisico.
Il ragazzo sorrise lievemente, per poi alzare di scatto il braccio destro, portandolo parallelo alla testa all'alletta del polso, parando il violento colpo di Lightning.
« Ti ho fatto una domanda, vedi di rispondermi !!! » gridò l'alicorno, mentre ritraeva lo zoccolo posteriore sinistro.
L'umano lo osservò privo di ogni interesse.
« Non ti ho risposto, perché era una domanda inutile.
Non ho tempo per essere cortese, sono venuto a prendere una cosa...poi andrò a sconfiggere Fallen...da solo...» sibilò Katon riportando il braccio parallelo al corpo, iniziando a dirigersi verso la piazza principale.
Di colpo il ragazzo si trovò la strada sbarrata da Shinig Star, che, dopo aver illuminato il suo corno di una luce smeraldo, lo avvolse in una sfera simile a quella che conteneva Nighmare Moon.
« Tu non andrai da nessuna parte !! Non finchè non avrai chiesto scusa alla principessa !! Non mi importa chi sei o se in te hai la sorella di Larissa, se anche tu fossi un Dio, non ti permetterò di andare oltre se prima non ti sarai scusato !! » tuonò l'unicorno, osservando con astio l'umano, in piedi dentro alla bolla, mentre con lo zoccolo anteriore sinistro indicava la principessa, in lacrime, con ai fianchi la bat pony e la pony di cristallo, sue amiche.
Nello stesso momento al fianco di Shining si posizionò Violet, scrutando con severità Katon.
« Proprio non riesci a capire vero ? Anche noi siamo consapevoli del pericolo che stiamo correndo, ma se noi per primi ci mettiamo al livello dei malvagi e ci feriamo a vicenda anche solo a parole, come possiamo dire i essere nel giusto ?!?! Anche se sei un umano, posso immaginare tu abbia una famiglia !! Cosa faresti se dopo anni che non li vedi ti trattassero come tu hai appena fatto !! » gridò, con le lacrime agli occhi l'unicorno dal manto bianco.
Le sue parole furono come coltelli nella carne per Katon, che rammentò la reazione di Kayumi al suo ritorno da Equestria.
L'umano abbassò lo sguardo, interdicendo i propri occhi rubino ai suoi interlocutori.
« Mi...dispiace..» sussurrò, mentre di scatto la barriera fu rimossa.
« Non abbiamo sentito bene !! Potresti ripeterlo, ad alta voce, e guardando Larissa !!» tuonò Violet, con al fianco l'alicorno, che con ancora le lacrime agli occhi, si stava avvicinando all'umano.
I loro occhi si incrociarono, e sul muso della principessa, caddero piccole gocce sferiche salate, che scendevano dagli occhi dell'umano.
Lentamente si alzò sugli arti posteriori, mentre lui si inginocchiò arrivando alla stessa altezza.
« Larissa....ti chiedo scusa per come ti ho risposto poco fa...comprendo che sia felice di vedere che tu sorella sta bene...ma...non c'è molto tempo...» disse il ragazzo, scrutando la pony con i suoi occhi rubino, avvolti dalle lacrime.
L'alicorno lo osservò, dritto nelle iridi pece, sorridendo, riuscendo quasi ad intravedere il viso della sorella che gli sorrideva, anch'essa con le lacrime agli occhi.
« Io...io ti perdono...umano...ma promettimi di prenderti cura di mia sorella...e di non affrontare Fallen solo, lo faremo tutti...insieme e vinceremo...! » disse Larissa, con un cenno deciso del capo, e tornando su tutti e quattro gli zoccoli, iniziò a scendere le scale del Senato.
Passò affianco a Shining e Violet, fermandosi qualche istante, sorridendogli.
« Grazie, ad entrambi, siete dei fantastici amici, non potrei fare a meno di voi..» sussurrò, vedendo ricambiarsi il sorriso dai due, che le si accodarono iniziando anch'essi a scendere le scale.
Lentamente tutto il gruppo iniziò a scendere la scalinata, tranne Celestia, che non si mosse dal Senato, stringendo a se Luna, con tutto l'amore che poteva donarle.
Nello stesso istante Dryver, si avvicinò a Lightning, attirando la sua attenzione con un cenno del capo.
« Dimmi, Lightning...quando lo hai colpito...hai sentito un suono o la sensazione di rompergli le ossa..? » chiese il draconitus, tenendo lo sguardo fisso verso il ragazzo più avanti da loro, con ai lati i pony del Crystal Empire.
L'alicorno osservò Dryver alzando un sopracciglio.
« A dire il vero...ora che mi ci fai pensare...quando l'ho colpito, è stato come colpire un sacco di allenamento riempito di polvere...una sensazione molto strana. » disse Lightning, iniziando ad osservare anch'egli l'umano.
« Per quale ragione me lo chiedi ? » continuò il pony dal manto smeraldo.
« Così...mi interessava saperlo...perché ho un sospetto...il che spiegherebbe il perché della santa fretta...inoltre osserva il braccio che gli hai colpito...» disse il draconitus, osservando l'arto assieme al compagno.
Si notavano palesemente delle crepe lungo le dita, come se la carne del ragazzo avesse assunto la consistenza della ceramica.
« E'...è strano...il suo braccio...effettivamente, pur avendo trattenuto la mia forza, avrei dovuto almeno lussarglielo...invece nulla...» sibilò Lightning, mentre nel frattempo erano arrivati alla fontana al centro della piazza dal marmo azzurro.
Il gruppo con in testa Larissa, si fermò, aprendosi a arco facendo passare Katon, che si avvicinò alla fontana, entrandovisi.
« Se aveva bisogno di fare un bagno poteva anche dirlo subito...» sibilò Currish, alzando un sopracciglio, mentre Crafty si stava specchiando nella limpida acqua della fontana.
« Non penso si voglia fare un bagno, pony...penso stia cercando qualcosa...» disse Midnight, avvicinandosi all'equino, e scrutandolo con aria di superiorità.
« Ma sta zitta pipistrellotta, e vedi di tenere quei denti al loro posto. » ringhiò Burglar, mentre la bat pony voltò lo sguardo verso di lui, fermandosi di colpo, iniziando ad avvicinarsi.
« Come mi hai chiamata, pony con la cosa sulla faccia...» sibilò lei, andandogli muso a muso.
Lui aggrottò le sopracciglia, squadrandola per bene.
« Che c'è labbra rosate, vuoi forse un bacetto ? O vuoi mordermi il collo ? Eh...? » rispose, Currish, riducendo gli occhi a due fessure per apparire minaccioso.
Midnight spalancò le ali cercando di apparire più minacciosa, preparandosi a dare una lezione al pony di terra.
« Smettetela voi due !! Dovremmo andare d'accordo, non avete sentito nulla del discorso che ho fatto prima ?!? » tuonò Violet, mettendosi trai due e separandoli con gli arti anteriori.
Midnight richiuse le ali, e si massaggio con imbarazzo lo zoccolo anteriore sinistro, mentre Currish, continuò ad osservarla con astio.
« Bene...in questo caso aspetto le sue scuse.» disse il pony di terra, con un sorrisetto stampato in volto.
La bat pony assunse un espressione indescrivibile per denotare la sorpresa per l'affermazione di Currish.
« Io dovrei chiedere scusa ?!?! » disse Midnight, verso Violet, che le fece l'occhiolino, facendole cenno di preghiera con gli zoccoli anteriori mentre Burglar non guardava.
« E va bene...mi dispiace....» sibilò la pony dal manto rosato, con un sorriso di assenso da parte dell'unicorno.
Nel frattempo Shining si era avvicinato alla fontana, scrutando l'umano, che se ne stava immobile a fissare la statua delle tre Dee posta al centro della costruzione.
« Ehm...umano...se vuoi posso darti un aiuto se mi dici cosa stai cercando...» disse lui, scrutandolo con un sorriso.
« Se vuoi essermi utile, impara a vedere oltre che con gli occhi...» sibilò lui, senza distogliere lo sguardo dalla statua.
Il pony dal manto bianco alzò un sopracciglio, piegando leggermente la testa.
« Ed esattamente cosa dovrei vedere...? » disse mentre al suo fianco era giunta Hydra.
« Penso si riferisca al vedere con gli altri sensi, oltre che con gli occhi...» disse la pony dal manto azzurro, constatando come l'acqua nella fontana fosse carica di magia.
L'unicorno illuminò il corno con un bagliore azzurro, facendo comparire un piccolo quaderno dall'aspetto antico con inciso al di sopra dei simboli Equestri.
« Beh forse con un incantesimo di scandagliamento potremo trovare ciò che cerchi...» disse, aprendo il libro iniziando a sfogliarlo con la magia, con molta attenzione.
Nel frattempo, Hydra, che aveva riconosciuto il libro, volle sincerarsi dei suoi sospetti.
« Questo è il libro degli incantesimi proibiti di Starswirl il barbuto ? » chiese, osservando con attenzioni le reazioni del pony.
« Si esatto, vedo che conosci il mio trisavolo, è da lui che l'ho ereditato, o meglio me lo ha affidato mio padre, ritenendo che io fossi in grado di rivelare ed utilizzare tutti gli incantesimi scritti al suo interno, ma...alcuni di essi restano tutt'ora per me un mistero...» sussurrò, abbassando le orecchie.
La pony accennò un leggero sorriso, avvicinandoglisi.
« Non preoccuparti, sono certa che saprai decifrarli, inoltre questi sono incantesimi molto potenti, e forse sono così difficili da utilizzare proprio perché Starswirl ha voluto tenerli proibiti a coloro che li avrebbero usati per scopi malvagi, dato che da quanto ho visto sono quasi tutti incantesimi di luce..» disse, Hydra, tornando ad osservare l'umano sempre immobile a scrutare la statua, iniziando anch'esso ad apparire come tale.
L'unicorno nel frattempo sorrise alla nuova amica, accorgendosi di colpo di un bagliore nel libro.
« Ehy questo...questo prima non c'era...vediamo..» disse, leggendo l'incantesimo.
Di colpo attorno a lui si formò una barriera bianca, che iniziò ad espandersi inglobando lentamente tutta la pizza, rendendola quasi trasparente.
« Ma...ma...questo è un incantesimo di ricerca di massimo livello...» disse Hydra, constatando come, all'interno della sfera bianca in cui si trovavano, tutti gli oggetti a terra, negli stand o indosso ai pony avessero iniziato ad illuminarsi.
« Ottimo lavoro Shining Star...» disse l'umano, che nello stesso istante piantò il pugno destro poco al di sotto della statua, facendo evaporare completamente l'arqua all'interno.
Nel frattempo il campo creato dall'unicorno iniziò a svanire, mentre dal pavimento della fontana Katon estrasse un manufatto Celestiano, e nello stesso istante i simboli sul suo corpo diventarono neri come un eclissi.
Non appena l'incantesimo si fu del tutto dissolto, tutti osservarono come l'umano stringesse nel pugno destro, una lunga asta nera con in cima il simbolo della rinascita secondo i Celestiani.
Il simbolo era costituito da un sole raggiante, con i fasci solari a falce, con al centro una luna nera.
« Quello...è il manufatto perduto delle tre Dee..lo usarono per ridare vita al regno durante le grandi pestilenze, e per confinare i tessitori d'ombra nei luoghi oscuri di Celestia...pensavo fosse andato distrutto...» sussurrò Larissa, scrutando l'oggetto in tutta la sua magnificenza.
Nello stesso istante, il ragazzo uscì dalla fontana, cadendo al suolo e lasciando cadere il manufatto, che venne sorretto dalle magie incrociate di Shining e Larissa.
« Ehy tu !!! Ti senti bene ??? » strepitò Neis, iniziando a muovere il ragazzo, spostandolo a volto verso l'alto, rivelando come due nuovi righe di sangue fossero fuoriuscite dalla sua bocca.
« Ma tu stai sanguinando.. Storm, vai a chiamare Hydra noi dob-»
« No...ti prego...fai finta di non aver visto niente...ti scongiuro...aiutami ad alzarmi...fintanto che gli altri sono impegnati a sorreggere il manufatto...» sibilò l'umano, mentre la pony, voltandosi verso gli altri constatò come non solo Larissa e Shining stessero facendo un immane fatica a sorreggere il simbolo di rinascita, ma che si erano aggiunti anche Lightning e Dryver a sorreggerlo, oltre che Blue e Blossom facendovi comparire al di sotto dei rialzi in ferro e legno.
« ma...ma come è possibile...tu lo stavi reggendo da solo...» disse la pegaso smeraldo, guardando nuovamente l'umano che nel frattempo era stato aiutato a rialzarsi da Currish.
« E' per il volere delle Dee...se io sono ancora qui...e grazie ai poteri di Evanescence...ma gli stessi poteri che mi tengono in vita..mi stanno distruggendo...poiché il mio corpo non può trattenere ancora per molto questa grande energia...è persino più di quella del sommo Senba...ed io non posso resistere ancora molto...quindi ti prego..Neis...Currish...portatemi dal manufatto e mantenete il mio segreto...» sussurrò il ragazzo, mentre dagli occhi della pegaso, e di Storm iniziarono a scendere calde lacrime.
« Se quello che...hai detto è vero...allora perché combatti...? Fermati...» sussurrò il pony di terra, mentre Currish lo zittì con lo sguardo.
« Lui non può fermarsi...lui deve salvare PP...e vendicare quella pony che era nella grotta...che si era unita a lui...per questo non si fermerà...ho ragione Katon ? » ringhiò Burglar, cercando lo sguardo rubino del ragazzo, che rispose affermativamente con un cenno della testa.
Il pony di terra iniziò a camminare, facendolo poggiare alla groppa.
« Forza umano...vedi di assumere un postura normale altrimenti non ci vorrà un genio a capire che non stai bene...» sibilò Burglar, iniziando a sentire come il peso sulla propria groppa iniziava a diminuire.
Il ragazzo si alzò e sostenne con le proprie gambe, iniziando da solo a dirigersi verso il gruppo di pony col manufatto.
« Grazie...a tutti voi...» sussurrò, mentre alla sue spalle, Storm e Neis, erano abbracciati, ed il primo piangeva, mentre Currish Burglar osservava quell'essere, così odiato da tutti, che camminava verso la sua fine senza fare un fiato.
« Aspettate...date a me...» disse Katon, afferrando con la mano destra il manico dell'asta della rinascita, sollevandola senza problemi, lasciando tutti sgomenti.
« Ma..ma come è possibile ?!?! » tuonò Shining, con la fronte piena di sudore per lo sforzo magico appena compiuto.
Il ragazzo lo osservò sorridendo leggermente.
« Sarà pura fortuna immagino...o forse tutte quelle ore ad immaginare di prendere a pugni Celestia...in ogni caso direi che ora siamo pronti...» disse, scrutando in volto tutti gli equini.
« In verità, non ancora, ci rimane un ultima cosa da fare...» disse Shining avvicinandosi al ragazzo, porgendogli lo zoccolo anteriore destro.
« Noi dobbiamo salutarci ora...io non verrò in guerra con voi...devo badare alla mia famiglia, ma non temete convincerò il Senato a mandare tutto l'esercito in vostro aiuto, è una promessa !! » disse con uno splendente sorriso il discendente del barbuto.
Nel frattempo Fallen si trovava nella sua fortezza oscura, in compagnia di Sombra, mentre le night six stavano riposando.
L'oscuro signore stava osservando, da una delle grandi vetrate della sala del trono, le sue orde di tessitori d'ombra aggirarsi all'esterno, pronti ad eseguire ogni suo ordine, inoltre vi erano diversi pony tra le sue fila, rinnegati ed esiliati dal regno della luce per i loro gravi crimini.
« Mio signore, pensate che sia il caso di affrettare il piano ? » disse il neo alicorno, avvicinandosi alla destra di Fallen, che unì le braccia davanti al petto respirando con forza.
« Ritengo di aver atteso anche troppo...questo mondo sarebbe dovuto cadere sotto il mio dominio millenni fa...se quelle Dee non si fossero immischiate....quando io lanciai il mio attacco loro lo inglobarono...legando loro e me a questo regno...non lasciandomi via di fuga con le mie sole forze...per questo mi sono rivolto a te...l'essere più degno di servirmi ad Equestria...»
« Ed io allora ?!?! » trillò la voce di Chrysalis, entrata nella sala del trono, assieme a due changeling.
L'alicorno si voltò ringhiando verso di lei, che lo ignorò sbuffando.
« Sta a cuccia cane di Fallen...solo perché hai un paio di ali non crederai di farmi paura...io le ho da molto prima di te...» sibilò Chrysalis, scrutando Sombra con odio.
« Tu....razza di insetto come osi entrare qui durante un colloquio tra me ed il maestro..» ringhiò nuovamente Sombra, spalancando le ali nero pece, che sbucavano dai lati del mantello, ed iniziando ad illuminare il corno.
« Fermo. » disse Fallen, imperterrito nello scrutare il suo esercito.
« Ma mio signore lei....»
« Stai forse obbiettando un MIO ordine, Sombra ? » sibilò l'ex umano, voltandosi verso l'alicorno, facendo illuminare i propri occhi iniettati di sangue contornati da un sinistra nebbia viola.
King Sombra arretrò di qualche passo, inchinandosi e serrando le ali, nello stesso istante Chrysalis sorrise soddisfatta.
« Bravo cucciolo, inchinati al tuo padrone. » sibilò la regina dei changeling andando difronte a Fallen.
« E voi, sommo signore oscuro, non avete ancora detto quale sarà la mia ricompensa...se Sombra sarà il vostro cagnolino fedele, io potrei essere la vostra regina...» sussurrò, ammiccando coi suoi occhi verdi smeraldo verso l'ex umano, che restò immobile ed impassibile.
« Hai portato i prigionieri, con l'esercito dei changeling nel punto che ti avevo ordinato ? » disse l'oscuro signore, dirigendosi verso il proprio trono.
« Certo mio signore, a differenza di Sombra io porto sempre a compito i miei incarichi.
Tutti i pony catturati e rinchiusi nelle crisalidi sono stati posti nel punto prestabilito, e tutto il mio esercito li circondano impedendo qualsiasi eventuale fuga.» concluse, iniziando ad avvicinarsi a Fallen, seduto ora sul suo trono.
« Sono tutti pronti nella steppa delle stelle, come ordinato da te mio unico e sublime signore...» sussurrò la regina dei changeling, avvicinandosi al trono, mentre Sombra aveva iniziato a sogghignare a poca distanza da lei.
« Molto bene...allora è giunto il momento tu abbia la tua ricompensa...» disse Fallen, iniziando ad alzarsi, ed allungando il braccio destro verso la regina.
« Sparisci stupido insetto...» sibilò, ricoprendo la propria mano di un fascio energetico rosso che colpì in pieno la regina costringendola immobile al suolo schiacciata dalla gravità.
« Mio....mio signore...perché...??? Vi ho servito...come desideravate...» sussurrò a fatica Chrysalis cercando di opporre resistenza alla gravita che le stava impedendo di espandere i polmoni.
Nel frattempo Sombra, colpì con due fascio magico rosso uno dei due changeling, mentre l'altro tentò la fuga volando verso la porta.
Quest'ultimo tornò di colpo dentro privo di sensi a terra, mentre dalla porta entrarono Dryark ed Applejack, la quale trascinava dietro di se, legata con i lacci oscuri, una pegaso dal manto bianco tendente all'azzurro come la neve, dagli occhi dorati e con la criniera viola sorretta da un cerchietto arancio, dello stesso colore dei suoi occhi.
Questa, come si poteva notare era alquanto malconcia, oltre che incinta.
« Mio signore...siamo tornati con la prigioniera, come aveva richiesto, anche se ci ha dato un poco da fare...ma io ed il mio zuccherino l'abbiamo sistemata per bene.» disse Applejack, accarezzando con lo zoccolo anteriore sinistro la guancia del draconitus, che con un gesto stizzito si tolse delle schegge di neve dalla groppa.
« E' stato un gioco da ragazzi...ha opposto resistenza all'inizio, ma non appena ho minacciato di colpire il suo prezioso “carico interno”, si è arresa...a quel punto la cara Applejack ha potuto avvolgerla e catturarla...poi l'abbiamo trascinata fino a qui...» disse lui, osservando la pegaso con diverse lesione sui fianchi dovuti al trascinamento, ed ai segni che le due corde oscure gli stavano lasciando attorno al collo ed alle ali.
« Eccellente...non mi avete deluso...ed ora...che abbiamo anche lei, il Senato equestre non muoverà un muscolo contro di noi..» sibilò Fallen, avvolgendo di magia la pegaso, rinchiudendola in una sfera rossa.
« Non appena Shining Star sarà che mi trovò qui, condurrà tutto l'esercito di celestia contro di te, povero pazzo !! Sarai fatto a pezzi ed io gelerò le tue ossa !! » ringhiò Ice Wind, cercando di mettersi in piedi nella bolla, ma senza riuscirci per tutte le energie che aveva sprecato per combattere e per le ferite riportate.
Inoltre sempre più forte in lei saliva la tremenda sensazione che il momento della nascita fosse vicina.
« Lo vedremo...sciocca pegaso...ma prima lascia che ti mostri una cosa...» ringhiò Fallen, che schioccando le dita, fece apparire un enorme schermo magico dinanzi a loro, dove erano mostrati i prigioniere nelle steppe delle stelle.
« Ed ora...che avvenga la traslazione astrale !!! » gridò l'oscuro signore illuminando entrambe le sue mani di un intensa luce rossa, mentre al di sotto dei prigionieri e dell'esercito changelings si era generato un enorme portale che iniziò a risucchiarli all'interno, facendoli svanire.
« Ed ora...SORGETE !!!! » tuonò Fallen, mentre dalla portale iniziarono a risalire delle immense figure umanoidi dall'aspetto roccioso, iniziarono a fuoriuscire dal portale generando un immenso impetto non appena iniziarono ad atterrare a terra.
Dryark, Sombra, Applejack e Chrysalis, costretta a terra, osservarono in assoluto silenzio lo spettacolo offerto da quelle immense creature, simili al loro evocatore, che lentamente stavano iniziando a posare i piedi a terra, mentre Ice Wind aveva iniziato a pregare le tre Dee, portandosi entrambi gli zoccoli sul ventre.
Nel frattempo il ragazzo ricambiando il sorriso dell'unicorno, e allungò lentamente la mano destra per afferrare l'arto del pony, ma prima che potesse farlo, una forte scossa fece tremare l'intera città.
I pony e l'umano fecero fatica a restare in piedi, iniziando a cadere a terra, mentre Blue e Rock, piantando gli zoccoli nel marmo, generarono al di sopra di loro delle delle cupole protettive in roccia e metallo e metallo, proteggendoli dai detriti proveniente da alcune costruzioni attorno alla piazza, mentre alcuni dei ponti iniziarono a crollare.
« Cosa sta succedendo ??? » gridò Blossom, aggrappandosi involontariamente a Blue, che nel frattempo stava facendo del suo meglio per far si che la protezione resistesse.
« E' Fallen...deve aver aperto la porta del Tartaro...e liberato l'antico esercito dei Titani !! Non ci resta molto tempo !! » tuonò Katon, tenendo il manufatto piegato orizzontalmente dinanzi a se, generando una barriera attorno a se che inglobava lui, Larissa e Shining Star.
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Riku » 19/05/2014, 18:29

Davvero un capitolo fighissimo! :yay:
Però Sombra che str***o a tradire Chrysalis. (è la mia preferita asd)

You're gonna have a bad time.


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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 19/05/2014, 18:32

Mi fa piacere ti sia piaciuto ^^ eh immaginavo visto l'avatar xD
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Clessidrus » 19/05/2014, 18:55

Oh cielo, oh cielo, OH CIELO!!!!!!!!!!!!! Man mano che si va avanti comincio ad avere la pelle d'oca.

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Mi sa che al prossimo capitolo svenirò
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 19/05/2014, 19:12

nah tranquillo ^^ vedrai che non sverrai forse ^^'
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda DRYVER SOULCORE » 19/05/2014, 20:52

ora la cosa si fa più interessante
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tutti sanno che io Dryver Amo Applejack.
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 19/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 19/05/2014, 21:19

^^
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Re: L'incubo di cristallo (Lavoro di gruppo) (agg. 21/05/201

Messaggioda Thegoodpony^^ » 21/05/2014, 16:10

Salve a tutti ^^ vi posto qui il new chapter ^^ e spero che lo gradiate come gli altri ^^ inoltre voglio dare a tutti voi un gradito avvertimento, alla millesima visione c'è sarà un sorpresone u.u ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2619412


Dividi e conquista



Ore 15.00
Piazza di Celestia.
Città devastata.



Lentamente la violenta scossa cessò, lasciando dietro di se un inquietante silenzio.
Ma bastò qualche secondo, per iniziare a sentire le grida disperate ed i lamenti dei cittadini di Celestia, che ora da fiorente città, aveva l'aspetto di un antro infernale.
Molti edifici erano caduti a terra, altri erano irrimediabilmente compromessi. E molte delle splendide strutture e dei ponti erano crollati.
Da molti punti si poteva osservare del fumo salire, a causa degli incendi provocati dalla scossa, inoltre molti dei cittadini erano rimasti feriti, mentre altri erano rimasti sepolti sotto le macerie.
Questo orribile spettacolo in questo momento si stava riflettendo negli occhi della principessa del regno, che, dopo essere uscita dalla barriera dell'umano, si stavano lentamente bagnando di lacrime.
« Perché...perché tutto questo...? » sussurrò lei, mentre continuava ad osservare, pietrificata dallo sconcerto, il suo regno distrutto ed i suoi popolani in difficoltà.
Di colpo, dopo aver notato come un piccolo puledrino stesse piangendo accanto ad uno zoccolo semi sepolto sotto alle macerie, l'alicorno iniziò a perdere il controllo.
L sua tristezza e stupore, iniziò a fare largo alla rabbia, all'odio alla frustrazione.
« FALLEN MALEDETTO !!!! » tuonò, dando un fortissimo battito d'ali lanciandosi verso il cielo, verso ovest.
« Ferma Larissa !!! Non sai dove si trova ed è inutile !!! » gridò Lightning volandole dietro, seguito da Neis, Blossom e Midnight.
Nello stesso istante, una grande calma.
Nessuno dei pony disse nulla, tutti erano immobili, attendendo come qualcosa, un segno, un ordine.
D'un tratto Shining Star tenendo lo sguardo basso, iniziò a risalire le scale che conducevano all'acropoli ed al Senato.
« Ehy tu...dove stai andando ? » disse Currish, osservandolo con severità col pensiero che stesse scappando.
L'unicorno non rispose, continuò semplicemente a salire la lunga scalinata in marmo, mentre anche dai suoi occhi, come per la sua regnante, avevano iniziato a scorrere sottili linee di salate, che bagnavano i gradoni che lentamente venivano risaliti dal pony.
« Ti ho fatto una domanda !!! Vedi di rispondere !!! Stai scappando vero codardo ?!?! » tuonò Burglar iniziando a risalire anch'egli le scale.
Ma quando fu a poca distanza dal pony dal manto bianco si fermò, constatando come questi si fosse voltato scrutandolo con odio profondo.
« Puoi pensare quello che ti pare, per quanto mi riguarda puoi anche considerarmi un codardo, ma ora non ho tempo per te !! Devo andare al Senato, per convincerli a far muovere l'esercito, e poi andrò a vedere come sta Ice Wind, e credimi è grande in me la voglia di andarmene per vedere subito come sta la mia amata, ma...il mio giuramento prevede che il regno sia sempre al primo posto...quindi se pensi ancora che sia un codardo fallo pure...ma non intralciarmi !! » ringhiò il pony scrutando il puledro nelle scale al di sotto di lui.
Quest'ultimo restò per qualche istante immobile, osservando l'unicorno, soppesando attentamente le sue parole.
Lentamente Currish sali le scale, passandogli accanto.
« Beh...che aspettiamo ? Andiamo da quei pomposi senatori...e credimi, ti ascolteranno Shining, lo faranno che lo vogliano o no...vero ragazzi...? » disse il pony dal manto marroncino, voltando la testa e constatando come Crafty e Deft avessero entrambi salito le scale con un espressione molto risoluta in volto.
Lentamente il discendente del barbuto, ritrovò un poco di speranza, e voltandosi ricominciò la sua risalita verso il Senato.
Più in basso, Metal, Cold Hydra e Rock, avevano iniziato le operazioni di soccorso dei cittadini.
« Hydra, tu occupati degli incendi !! Rock, io e te rinforzeremo le strutture, Flame tu aiuta i feriti !! Presto muoviamoci !! » tuonò Blue, iniziando subito a rinforza con lastre di acciaio una casa con grandi fratture nelle mura.
Nel frattempo, Rock, utilizzando il suo potere di manipolazione della roccia, per sollevare i detriti dai feriti, mentre Cold rapidamente li spostava in modo che la compagna non dovesse sostenere sforzi troppo a lungo, mentre la pony dal manto azzurro, sfruttò appieno i vari corsi d'acqua che passavano per il regno, per sedare gli incendi.
Intanto, vicino alla fontana Violet, assieme a Bright Soul, si avvicinarono ai restanti Dryver, Katon e Storm.
« Io...non posso rendermi utile qui...ma andrò da mio fratello e nel mio regno...e tornerò con i soccorsi, vi do la mia parola !!! » disse l'unicorno con al fianco la pony di cristallo.
« Io andrò con lei, per aiutarla a convincere Shine, ed anche il Senato dei loro rispettivi regni...voi tenete d'occhio Larissa ed impeditele di compiere sciocchezze !! » disse la Bright Soul, mentre Violet, illuminando il proprio corno fece sparire entrambe in un bagliore di luce.
Lentamente il draconitus si voltò verso l'umano, che se ne stava in piedi immobile, con le braccia parallele al corpo, e nella mano destra il manufatto.
« Cosa fai...piangi anche tu ? » disse Dryver, constatando come dagli occhi rubino del ragazzo stessero scendendo due copiose linee saline.
« Non sono io...è Evanescence a piangere...» disse lui, voltandosi verso il compagno.
« In quanto fiamma della vita...sono in contatto e posso vedere ogni singola vita in questo mondo....ed oltre...ed ovviamente posso anche vedere quando queste vite cessano...e per lei constatare come così tante vite si siano estinte durante il terremoto nei vari regni...è stato troppo..» disse lui,toccandosi con la mano sinistra il petto, mentre nella mente del ragazzo, stava accarezzando dolcemente la criniera della pony, che aveva affondato il volto nello spazio tra il collo e la spalla dell'umano.
« E tu...? Non piangi...? Non ti fa alcun effetto tutto ciò...? » sussurrò Storm, con le lacrime agli occhi. Tremando.
Il ragazzo si inginocchiò, posando il bastone della rinascita a sul marmo azzurro, ed osservando il pony sospirando.
« Io ormai ci ho fatto l'abitudine...è brutto da dire...ma forse proprio perché sono un umano...per me la morte di vite che non conosco non significano nulla per me...» disse lui, abbassando lo sguardo verso il marmo, mentre il pony eseguì la stessa azione ma in direzione diversa.
« In realtà umano...io credo di poterti capire...» si intromise Dryver affiancandosi a lui.
« Nemmeno io ho molto interesse per coloro che non conosco...tanto meno per quelli che conosco ma non sopporto...come la schizzata rosa...in ogni caso...mi hanno detto che tu puoi ridare la vita...o sbaglio ? » sibilò il draconitus, scrutandolo con le sue iridi nero pece.
Il ragazzo si rialzò, guardandosi attorno, constatando tutta la devastazione che si era creata.
« Certo...posso...» disse, alzando il manufatto, tenendolo parallelo difronte a se.
«...ma non lo farò...» concluse, iniziando a camminare verso una abitazione distrutta.
Ma mentre iniziò a camminare, un tremendo colpo meteora del draconitus lo colpì dritto allo stomaco, facendogli sprofondare i piedi nel pavimento.
« E sentiamo, non lo farai perché ti credi talmente superiore da poter decidere chi merita di morire o vivere ?!? » ringhiò Dryver, facendo svanire le fiamme e l'iridio dal proprio zoccolo anteriore destro.
Il ragazzo, utilizzando il finale del manufatto, fuoriuscì dal terreno, reggendovisi, con un espressione priva di emozione in viso.
« Se fossi in grado di determinare ciò...non credi che Ametista sarebbe già tra noi..? » sussurrò l'umano sorridendo, scomparendo e ricomparendo alle spalle del draconitus, puntandogli una delle lame solari del manufatto al collo.
« Se ora volessi...potrei mettere fine alla tua vita...come puoi ben notare...» disse, avvicinando la lama alla giugulare del draconitus, che non si mosse, mantenendo la calma.
«...ma non è ciò che deve essere...io ho un compito...da svolgere...inoltre osserva...» disse Katon, togliendo la lama da Dryver, ed indicando con l'arma magica un pony disteso a terra, immobile.
« Se adesso io lo riportassi in vita...non farei altro che fare un torto a tutti i restanti abitanti...poiché nelle mie attuali condizioni sono in grado di donare la vita solo ad un essere per volta...e nel lasso di tempo che ci metterei per ogni pony...la loro scintilla vitale sarebbe già svanita nel mondo dell'essenza...quindi comprendi ora...? » disse lui, ritraendo il braccio riportandolo pungo il corpo.
Il draconitus iniziò a tremare di rabbia, digrignando i denti.
« Questo significa...che non salverai nessuno...solo per una semplice questione di equità...? » sibilò Dryver, senza voler realmente sapere la risposta.
Katon gli passò accanto, dirigendosi verso Storm, che era rimasto impietrito dalla paura per le azioni dei due, e nel constatare come ora un aura di violenza stesse circondando il draconitus.
« Proprio per equità...io non salverò nessuno...perché è troppo grande il dolore di chi sopravvive...perdendo altri a cui si è legati..» concluse l'umano, fissando gli occhi arancio del draconitus colmi d'ira, con i suoi rubino privi di qualsiasi traccia di umanità.
Nello stesso istante alcuni chilometri più a ovest, in volo su Celestia devastata, Larissa, in preda alla furia ceca cercava di seminare i due membri del Team Twirl, la sua amica Midnight e Blossom.
« Lasciatemi stare !!! Devo trovare e distruggere Fallen !!! » gridò l'alicorno, col cuore ricolmo di rabbia e con gli occhi ancora arrossati per il pianto, mentre al di sotto erano ancora udibili i pianti dei pony.
« Larissa fermati ti prego !!! E' inutile, cerca di ragionare ti prego !!! » gridò la bat pony, aumentando la velocità cercando di prenderla per la coda.
Ma la principessa con un nuovo battito d'ali distanziò l'amica, che non fece in tempo ad afferrarla.
Di colpo Lightning guardò Neis, facendogli un cenno con la testa.
« Passiamo alla manovra aerea di intercettazione, forza Neis !! » disse l'alicorno, mentre la compagna lo afferrò per la groppa, ed utilizzando il suo potere unico fece sparire il suo peso, facendolo diventare come una piuma.
« Perfetto !! Vai Lightning !! » disse la pegaso, mentre il compagno, mettendoci tutta la forza che aveva in corpo, diede un poderoso battito d'ali, che lo proiettò avanti a tremenda velocità, sorpassando Larissa, che vide solo un lampo verde passarle accanto.
Pochi istanti dopo, si trovo difronte, con gli zoccoli anteriori incrociati dinanzi al petto il capitano del Team Twirl, che la scrutava con severità.
« Fermati. Ora. » sibilò Lightning, fulminando con lo sguardo la principessa.
Quest'ultima svolazzando difronte a lui, sembrava come ipnotizzata, ma non dal pony me bensì da ciò che si trovava alle sue spalle.
Lentamente la principessa iniziò ad alzare lo zoccolo anteriore sinistro, tremando visibilmente, indicando verso ovest.
L'alicorno dal manto verde la osservò pensando che si riferisse a lui.
« Ehm...Larissa tranquilla...non volevo spaventarti...forse sono stato troppo aggressivo...ecco ehm...» iniziò Lightning, mentre nel frattempo erano sopraggiunte Blossom, Midnight e Neis.
Anch'esse si fermarono ai lari di Larissa con la stessa espressione, mentre la principessa, cambiò di colpo la propria espressione da impaurita a decisa, e voltandosi iniziò a volare alla massima velocità consentitagli dalle sue ali verso il Senato.
L'alicorno dal manto verde nel frattempo stava sorridendo grattandosi la nuca con lo zoccolo anteriore sinistro.
« Beh devo essere stato molto convincente direi eh Neis ? » disse lui, mentre la pegaso, con la bocca ed occhi sgranati, si avvicinò al compagno, e posizionandogli gli zoccoli anteriori attorno alla testa lo fece voltare.
Di colpa la stessa espressioni si disegno sul volto di Lightning.
« Per Celestia....quelli sono...»
«...i titani...» terminò la frase Midnight, avvicinatasi ai due, ed osservando come, anche da Celestia si riuscissero a vedere gli immenso corpi umanoidi dell'esercito risvegliato da Fallen, che stava marciando proprio verso di loro.
Gli immensi corpi dei titanici nemici delle Dee, agli occhi dei pony apparivano come immense montagne semoventi, ed udendo bene, si riuscivano ad avvertire i suoni e le vibrazioni dei loro passi.
Nello stesso istante in cui i tre pony stavano osservando, come ipnotizzati, l'avanzata degli antichi mostri, Shining, Currish, Deft e Crafty erano giunti a ciò che restava del Senato di Celestia.
Qui erano ancora presenti i senatori, che si stavano dando battaglia a voce, sul da farsi.
Molti senatori incitavano l'intervento militare, mentre altri proponevano una politica di dialogo, mentre altri ancora osavano proporre la resa, mentre in un angolo si trovava Princess Celestia, con accanto la sorella ancora svenuta.
Di colpo, Shining Star, osservando tali scene sentì pervadersi dalla rabbia, constatando come malgrado la città fosse stato colpito da una catastrofe, e che il peggio doveva ancora venire, quei pony stessero ancora litigando invece di trovare un accordo.
« FATE SILENZIO !!!!!! » gridò l'unicorno, iniziando a trottare verso il centro della sala, schivando i detriti a terra, richiamando l'attenzione su di se.
« Senatori, ascoltatemi, so che al momento ci troviamo in un momento di crisi, e riesco a cogliere nelle vostre voci, la stessa paura che aleggia nel mio cuore ma vi imploro...ora basta litigare e perdere tempo.» disse, iniziando a muoversi in circolo, scrutando i volti dei vari pony in toga, osservando tra loro chi era spaventato, chi era irato, chi invece si era già rassegnato e chi ancora era pronto a combattere.
« Io comprendo che al momento il caos regni sovrano, e so anche che la nostra politica è quella di mantenere la pace e di aprire sempre finestre di dialogo, ma in questo momento Fallen si sta preparando a distruggerci, per poter così far dissolvere la barriera che lo tiene legato a questo mondo, se lo farà condanneremo il nostro regno e tutti i regni delle altre dimensioni, quindi vi imploro, come membro del Senato, e come strategos, date il via libera all'esercito per attaccare.. » disse scrutando i senatori, che iniziarono ad agitarsi.
« Tu sei pazzo ragazzo, credi davvero che invieremo l'esercito di Celestia in qualche luogo sconosciuto invece che restare a difendere la città ?!?! » gridò un pony tra la folla, mentre Shining Star, cercò di identificarlo.
« E cosa conterebbe difendere una città che è già stata distrutta ? O forse senatore, ciò che intendete è che volete che l'esercito resti qui a proteggere voi !!! » ringhiò l'unicorno, continuando a camminare in circolo.
« Inoltre, non sarà un attacco a caso, poiché l'umano, con Princess Evanescence è scappato da loro, ergo sa dove si trova Fallen...quindi muoviamo l'esercito, verso Nightshade !!! » gridò, mentre alcuni senatori sbiancarono in viso.
« Nightshade ?!?! Quello è un luogo proibito, infestato dai tessitori d'ombra !!! Andarci sarebbe un suicidio per qualsiasi pony e tu vuoi mandarci l'esercito ?!?! Sei un traditore !!! » gridò un unicorno con la toga, scrutando con odio il discendente del barbuto.
Questo però non fece in tempo a rispondere, poiché Currish si lanciò verso il pony che aveva appena parlato, colpendolo al volto con lo zoccolo anteriore destro.
« Tu, patetico pony con, l'accappatoio, quale parte del tacere ed ascoltare non ti è chiara ?!?! » ringhiò il pony di terra, mentre il senatore portandosi gli zoccoli anteriori sopra alla testa, iniziò a tremare, pregandolo di non fargli male.
« Come immaginavo...sei solo uno stupido e pomposo pony, come tutti gli altri del resto vero ?!?! Avete vissuto troppo relegati qui in questo luogo ed avete dimenticato come vive la gente comune e la fatica !!! Siete dei rammolliti !! Non sapete nemmeno prendere la decisione di andare in guerra per salvare il vostro popolo invece che tenerlo qui per proteggere voi stessi per qualche minuto in più di vita !! » gridò Currish, con un espressione di odio indescrivibile sul volto, mentre tutti i senatori presero le distanze da lui, compreso l'unicorno a terra che strisciò via tremando.
« Allora sentiamo, devo pestarvi tutti per convincervi ad entrare in guerra ?!?! Non avete sentito Shining ?!?! Vi ha chiesto di mandare l'esercito contro Fallen, ergo, ci sono altre obiezioni ? » sibilò Burglar, guardando negli occhi ad uno ad uno i senatori, che rimasero zitti.
« Io mi oppongo. » tuonò una voce femminile, da dietro una colonna ancora in piedi.
« Celestia è sempre stato un regno di pace e diplomazia, se sono certa che le tre Dee non vogliono che altre vite vengano sprecate, e se Fallen proverà ad attaccarci loro provvederanno ad eliminarlo.» concluse un alicorno dal manto azzurro e dal crine viola e fucsia, uscendo da dietro la colonna e causando un inchino di tutti i senatori, Shining Star compreso.
« E tu saresti ??? » ringhiò Currish, guardando la nuova arrivata con astio.
Quest'ultima illuminò il proprio corno di una luce azzurra, scomparendo e ricomparendo a poca distanza da Shining ancora chino.
« Il mio nome è Rising Eclipse, e sono a capo del Senato di Celestia. » disse, mentre con lo zoccolo anteriore sinistro fece alzare l'unicorno dal manto bianco, che aveva un espressione tra il felice e l'impaurito, poiché conosceva bene l'impuntamento della pony che era totalmente contro ogni azione militare.
« Senatrice Rising...la prego perdoni i modi del mio amico ma la prego...»
« No...non ammetterò che andiate in guerra...inoltre i miei informatori mi hanno appena portato notizie infauste...tua moglie Ice Wind è stata rapita da due esseri che hanno completamente sbaragliato la sua scorta...» disse, mantenendo una calma gelida.
Nello stesso istante l'unicorno iniziò a tremare, digrignando i denti.
« L'hanno...presa...? Esigo l'esercito...» sibilò Shining, tenendo lo sguardo basso.
« Ho detto ch- »
« Non mi importa nulla di ciò che avete detto Rising Eclipse.
Con o senza il vostro permesso io condurrò l'esercito in battaglia a Nightshade. » sentenziò lui, alzando lo sguardo e mostrando come una scintilla gli fosse apparsa negli occhi, mentre il libro del suo discendente, trasportato nuovamente nella sua abitazione, iniziò a brillare di una luce purpurea.
L'alicorno lo osservò stizzita, indietreggiando leggermente.
« Shining Star, come ti permetti di rivolgerti così a me ?!? Dopo tutto quello che ho fatto per te, inoltre con quale autorità ti permetti di metterti contro di me ?!? » disse la senatrice illuminando il proprio corno.
« Con la mia. » tuonò Larissa, atterrando a fianco del proprio compagno, chiudendo le ali e facendo indietreggiare nuovamente l'alicorno.
Quest'ultima fece un leggero sorriso vedendo la pony, anche se tenne lo sguardo serio.
« Larissa, sei forse impazzita ? Già sei andata ad Equestria senza permesso, rischiando di rimanervi esiliata, ed ora vuoi condurre una guerra ? Cosa ti è preso mia nipotina...» disse Rising, facendo svanire il bagliore sul corno, ed osservandola con sguardo affranto.
L'alicorno, abbassò le orecchie, e chiuse gli occhi, sentendosi colpevole.
Ma tale atto durò poco, visto che riaprì gli occhi di scatto, aprendo le ali.
« Senatori, zia, Fallen ha liberato i titani, che si stanno dirigendo verso qui, l'umano si sta recando proprio ora nella loro direzione per provare a bloccarne l'avanzata....ma non è detto che ci riesca, quindi per il bene del popolo, mi nomino a titolo provvisorio...dittatrice di Celestia, così potrò condurre l'esercito in battaglia, visto che voi non ne avete alcuna intenzione.» concluse la principessa, scrutando con severità prima la zia, e poi i vari membri del consiglio, mentre Shining, Currish e la sua banda gli si erano posizionati ai fianchi.
Nello stesso istante, con alle spalle la città, si trovavano nella steppa delle stelle, Katon e Dryver.
Difronte a loro, si iniziavano a vedere i titani.
Questi a grandi falcate, ed urlanti ti rabbia iniziarono ad accelerare puntando i due.
Lentamente il draconitus, posto sulle zampe posteriori osservò l'umano, mentre dalla bocca aveva una nuova colatura di sangue.
« Pensi di potercela fare umano...? » chiese Dryver, mentre il ragazzo, con la mano sinistra si pulì il rigo.
« Non è questione di potere...o di volere...noi ce la faremo...piuttosto...perché sei voluto venire con me..? » chiese Katon, mentre posizionò il manufatto della rinascita dinanzi a se, tenendo le lame parallele al braccio destro.
Il suo compagno attese qualche istante, osservando l'avvicinamento dei colossi.
« Beh vedi...in tutta Equestria...non vi sono esseri oltre a Dryark...che possano offrirmi possibilità di sfruttare il mio massimo potenziale...quindi ho pensato che questo potesse essere il luogo giusto per scoprire se anche io possiedo un limite...» disse il draconitus, accennando un leggero sorriso.
L'umano contraccambio il sorriso, e poi iniziò a far illuminare la propria arma sacra.
« Allora...diamo inizio alle danze !!! » gridò l'umano eseguendo un fendente orizzontale dinnanzi a se, tenendosi obliquo rispetto al proprio asse, spedendo un immenso fascio di energia a mezzaluna direttamente contro le ginocchia dei primi giganti che si abbatterono al suolo sgretolandosi, mentre Dryver, con un potente scatto delle ali, e ricoprendo per intero il proprio corpo di iridio e di fuoco, trapassò di netto i pezzi rocciosi di alcuni titani, facendo sgretolare anch'essi.
Nello stesso istante, i due incrociarono i propri sguardi, sorridendo.
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