Ricordo, una volta tempo fa, in cui parlai con un tolkeniano del suo autore preferito, confessando di non essere mai riuscito a leggere "Il Signore degli Anelli" ed egli mi confessò che, superate le prime 300 pagine, diventava tutto più "leggibile" (non so se è il termine più adatto, ma funziona sicuramente per indicare che diventa più leggero) e, sebbene si tratti di un numero infinitamente inferiore di pagine, queste Cronache si avvicinano a questa descrizione. (si aspetta le sassate dagli altri tolkeniani perché parlo del loro idolo
)
Infatti i primi capitoli possono apparire "pesanti", colpa delle descrizioni numerose e, a tratti, anche troppo dettagliate. Ciò non è assolutamente un male, beninteso, ma fino al terzo capitolo sembra più la costruzione di quello che sarà il punto focale dell'intera vicenda.
Mentre assistiamo perciò all'introduzione dei vari personaggi principali, Corona, Selena, eccetera, la storia di come sono state trovate all'orfanotrofio, il loro arrivo a scuola e tutto il resto, il problema è che appare a tratti un po' "noioso" (e parlo da chi ha lo stesso problema in molte sue storie, beninteso) ma, come una serie a cui "bisogna dare fiducia" (cit.) prima che ingrani, così questa storia dopo la costruzione delle fondamenta ingrana.
Già dal quarto capitolo, infatti, con il primo giorno di scuola e l'arrivo di Star e degli sgherri, rende tutto più interessante: come tu mi dicesti su Skype ai tempi, questo sembra effettivamente la fine di un lungo prologo, con introduzione annessa.
Anche i dialoghi, da questo capitolo, migliorano: se nei primi capitoli apparivano piuttosto legnosi, poco autonomi e quasi "robotici", qui molti sono decisamente più naturali. Ci sono alcuni tempi verbali un po' sballati, ma queste sono sottigliezze: l'intero capitolo resta comunque perfettamente godibile.
Una cosa che devo confessare, ricordando quello che mi avevi detto riguardo questa storia ai tempi (ci ho messo un sacco ad arrivare qui, mea culpa
) e l'andazzo attuale, mi ricorda molto i primi libri di Harry Potter (primi, poiché io cosa sia successo dopo il quinto ancora non lo so): una scuola per maghi, tornei, amicizie (che tra l'altro, sono un trio anche qui), sono tutti elementi che portano inevitabilmente con il pensiero a lì. Anche Star Gazer ha quel nonsoche che riporta molto a Draco Malfoy...
Tuttavia, devo confessare, non so cosa sia successo dopo il quinto libro per colpa di un'estinzione dell'interesse: se il genere fantasy è una lettura che apprezzo, mal sopporto se non aborro completamente le storie sull'adolescenza, motivo che mi portò ad abbandonare la serie.
Ora, perche' questa piccola parentesi? Selene e Corona sono molto giovani, perciò temo per papponi sulle crisi adolescenziali?

E quindi, una storia di scuola di magia senza le tare mentali da tredicenni? Come si dice dalle mie parti, "Piatto ricco, mi ci ficco!"
Per farla breve, la storia mi ha preso, non nascondo che più dopo il quarto capitolo che non con i precedenti. Cercherò di mettermi in pari il prima possibile anche con i prossimi capitoli.

Infatti i primi capitoli possono apparire "pesanti", colpa delle descrizioni numerose e, a tratti, anche troppo dettagliate. Ciò non è assolutamente un male, beninteso, ma fino al terzo capitolo sembra più la costruzione di quello che sarà il punto focale dell'intera vicenda.

Mentre assistiamo perciò all'introduzione dei vari personaggi principali, Corona, Selena, eccetera, la storia di come sono state trovate all'orfanotrofio, il loro arrivo a scuola e tutto il resto, il problema è che appare a tratti un po' "noioso" (e parlo da chi ha lo stesso problema in molte sue storie, beninteso) ma, come una serie a cui "bisogna dare fiducia" (cit.) prima che ingrani, così questa storia dopo la costruzione delle fondamenta ingrana.

Già dal quarto capitolo, infatti, con il primo giorno di scuola e l'arrivo di Star e degli sgherri, rende tutto più interessante: come tu mi dicesti su Skype ai tempi, questo sembra effettivamente la fine di un lungo prologo, con introduzione annessa.
Anche i dialoghi, da questo capitolo, migliorano: se nei primi capitoli apparivano piuttosto legnosi, poco autonomi e quasi "robotici", qui molti sono decisamente più naturali. Ci sono alcuni tempi verbali un po' sballati, ma queste sono sottigliezze: l'intero capitolo resta comunque perfettamente godibile.

Una cosa che devo confessare, ricordando quello che mi avevi detto riguardo questa storia ai tempi (ci ho messo un sacco ad arrivare qui, mea culpa


Tuttavia, devo confessare, non so cosa sia successo dopo il quinto libro per colpa di un'estinzione dell'interesse: se il genere fantasy è una lettura che apprezzo, mal sopporto se non aborro completamente le storie sull'adolescenza, motivo che mi portò ad abbandonare la serie.

Ora, perche' questa piccola parentesi? Selene e Corona sono molto giovani, perciò temo per papponi sulle crisi adolescenziali?

E quindi, una storia di scuola di magia senza le tare mentali da tredicenni? Come si dice dalle mie parti, "Piatto ricco, mi ci ficco!"

Per farla breve, la storia mi ha preso, non nascondo che più dopo il quarto capitolo che non con i precedenti. Cercherò di mettermi in pari il prima possibile anche con i prossimi capitoli.
