Sorvolando rapidamente sul prologo e sul capitolo 1, che nella loro brevità introducono abbastanza validamente il contesto, concentriamo tutto il discorso sul capitolo 2 frammentato, e sui vari colloqui psichiatrici.
Prepongo che tutta l'idea io l'avrei sviluppata in modo diverso, quindi se tu mi chiedessi soggettivamente che cosa ne penso, sarei tenuto a dire di No. Però si tratta di un parere personale, e ci ho pensato a fondo: tenuto conto delle tue intenzioni, fa il suo dovere.
"Ma che cos'è che non ti ha convinto Mr. Miller?" Semplicemente: in condizioni come quelle uno psichiatra dovrebbe già avere una cartella con il profilo psicologico iniziale dei suoi pazienti (e non comportarsi come se fosse allo scuro), e le domande effettive dovrebbero mirare a comprendere meglio il quadro psicologico dell'esaminato relativo a fatti che potrebbero sorgere in futuro.Comunque tu hai scelto una soluzione di comodo, che adottano anche nell'Hollywood odierna per mettere subito in risalto le didascalie di ciascun protagonista: Nome, carattere, passato, tratti contemporanei. E quando dicevo prima che la visita "fa il suo dovore", intendevo proprio questo.
E' ok diciamo, ma il primo difetto che può germinare è che così ti sei privato di potenziali spunti per arricchire i capitoli con elementi di narrazione futuri. Giustamenti mi viene da chiedermi
"Cosa mai potrò scoprire dei personaggi, ora che so già chi sono?", e ad Hollywood funziona perché hanno una media di 90 minuti per raccontare una storia completa, quindi devono razionare il tempo per portare a compimento la trama. Una storia scritta invece non ne ha di questi limiti.
Oltre a questo, che possiamo giudicare come un errore strategico perdonabile, commetti anche una piccola serie di errori "dilettanteschi" nella resa del testo:
-Lo stile di scrittura va bene, e se te lo scrivo come primo punto è solo per farti capire che prosa e sintassi sono più che soddisfacenti (ho trovato giusto un refuso).
-Il primo problema arriva quando ci cominci a mostrare i primi dialoghi. Li ho trovati un po' forzosi ed ostentati. Ci dicono quello che vuoi farci sapere, ma non sembrano pronunciati da persone reali. Tenti di metterci dentro i caratteri dei tuoi personaggi, ma l'illusione si ferma a metà strada.
-Il secondo invece lo annovero nella messa in scena dei vari avvenimenti. Si sente la mancanza dell'ambiente circostante che in certi punti viene completamente tralasciato, e anche l'interazione dei personaggi che dovrebbe esserci con esso e tra di loro. Tu ti limiti a far compiere loro le azioni essenziali per spingere in avanti i capitoli, quando invece dovresti impegnarci un po' di più a far "vivere" il testo. Questo ti aiuterebbe anche a reimpostare un po' meglio il ritmo degli avvenimenti, che invece si mostra...
-Frettoloso in certi punti, migliore in altri. E discontinuo. Da una parte dimostri di essere in grado di gestirlo, ma poi qui e lì inciampi creando discordanza...
(Ci stava, se no sarei stato troppo fetente

)