[fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 26/08/2014, 15:01

Grazie mille auri carissima ;-)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Every » 26/08/2014, 15:18

ho letto il prologo. beh, posso solo dire che è scritta piuttosto bene, che è dinamica e fluisce bene.
per commenti più approfonditi sulla trama e simili dovrai aspettare (non posso trarre un'iliade dal prologo, capiscimi ;p).
però per ora posso dire che si preannuncia una bella storia.
e, se clessy da la sua approvazione, penso che le probabilità che lo sia slittino molto in alto.
(se non si fosse capito, era un complimento, sai, io faccio i complimenti in un modo tutto mio XD)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 26/08/2014, 17:07

Grazie mille per la tua recensione. Spero che anche gli altri capitoli ti piacciono. (Sono quelli nei commenti con lo spoiler)
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda Every » 27/08/2014, 13:34

ok, allora, commentiamo il capitolo 1:

Devo dire che la storia è piuttosto interessante, anche se la creatura inizia a somigliare un po' tanto a un vampiro (e fu così che si scoprì essere una tartaruga killer psicotica col terrore del sole XD ). come ho detto già nel primo commento la lettura scorre abbastanza liberamente, anche se, a mio avviso, dovresti rivedere il modo in cui scrivi.
mi spiego: se scrivi così: - "e con ciò ho detto tutto" "no, non lo hai fatto" replicò lui. al ché lei rispose... - , cioè tutto su una stessa riga, senza andare a capo, diventa intricato, si forma il tanto ostinatamente quanto giustamente evitato (almeno, così sarebbe meglio fare, dicono) wall of text.
Suggerirei di andare a capo maggiormente, per rendere più agevole la lettura, non so se mi son spiegato bene.
Dal punto di vista del testo, ci sono sporadici errori, ma lì è questione di pratica. Andando avanti li si evita sempre di più, quindi non è un problema.
Dal punto di vista del contenuto: mi è piaciuta molto la contrapposizione tra "Twilight principessa" e "Twilight amica" che fai notare nel punto
Twilight, seduta a lato della grande tavolata con le sue amiche, finalmente riuscì a rilassarsi, adorava quei momenti , sembrava che niente fosse cambiato da un mese prima, a parte le ali tutto sembrava come un tempo, in quei momenti lei non era una regnante ma di nuovo un membro della comunità.
. è bello vedere come mostri il cambiamento forzato in Twilight dato dalla sua nuova posizione, e al contempo il suo attaccamento ancora esistente alle vecchie abitudini e alle sue amiche. è una cosa che nel cartone, a mio avviso, compare di meno, in quanto Twilight viene sempre vista si come principessa, ma più legata al popolo.
Un punto a tuo favore.
meno mi piace la ridondanza che metti nel primo pezzo: nelle prime righe, ma già nel prologo, ribadisci il concetto di "Non è un visita di piacere" un milione di volte. dopo un po' pesa. credo, ma poi ognuno la vede a modo suo, che avresti dovuto snellire di più ripetendo meno il concetto. Dai, detto una volta non serve ripeterlo altre tremila, no?
dal punto di vista della trama, come ho già detto, mi piace molto.


in sostanza? Si può migliorare, ma son sicuro che, col tempo, ne farai una gran bella storia. :D
saluti e a rivederci al secondo capitolo, allora (detta alla cappellaio matto di "Alice in Wonderland" ;) )
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 27/08/2014, 16:34

Grazie mille. Apprezzo molto i tuoi consigli e vedrò di metterli in pratica.
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda isuf » 02/09/2014, 19:12

:twilightclop: complimenti bella fanfiction continua così,non vedo l'ora di leggere il capitolo 3 ^3^
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 02/09/2014, 20:38

Grazie isuf
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 06/09/2014, 11:39

bene ragazzi e ragazze vi presento il terzo capitolo di MLP un sortilegio dal passato :)
capitolo tre: Lovely
L’improvvisa picchiata e l’atterraggio della pegaso a due centimetri dal suo viso dissiparono i suoi dubbi. “che succede Spike?” non ci fu bisogno di lunghe spiegazioni, appena Rainbow si guardò intorno capii immediatamente la situazione, Spike le disse di avvisare i loro amici e di condurli lì il più velocemente possibile. Rainbow Dash spiccò il volo e sparì fra le fronde degli alberi.

Nel frattempo Zecora e Silver Heart camminavano verso ovest, nella parte più oscura della foresta. Zecora, conoscendo bene ogni aspetto del luogo, andava ad un trotto tranquillo, invece Silver Heart, facendo come gli avevano insegnato in addestramento, restava all’erta con sguardo attento. Dopo alcuni minuti però, anche per lui, il silenzio divenne troppo pesante così, pur di sciogliere quel clima di tensione, tentò di parlare con la signorina zebra: “ehm… signorina Zecora posso farle una domanda?” l’interessata alzò un sopracciglio.
“mi chiedevo, perché vivete nel bel mezzo della Everfree forest invece che a Ponyville?”
“come luogo a prima vista non rassicura ne convengo, ma è molto simile alla terra da cui provengo.” Rispose Zecora continuando a camminare.
“in città non mi sento sicura, invece qui mi sento coccolata da ogni albero e la sua fronda scura.”
La guardia non fece in tempo a continuare la conversazione, poiché un improvviso urlo dal cielo colse entrambi di sorpresa: “Zecora! Silver Heart!” la pegaso scese di nuovo in picchiata, atterrando accanto ai due.
“Rainbow Dash che succede? Spike e Apple Bloom stanno bene?”
“sì capitano.” Rispose lei fingendo un saluto militare.
“Apple Bloom e Spike stanno bene ma hanno bisogno del vostro aiuto. Sembra che un animale sia rimasto intrappolato in una fossa di rovi a uncino, ha bisogno di soccorso immediato.”
I due interessati, senza fare altre domande, seguirono Rainbow fino a raggiungere il drago e la puledrina, ancora intenta a tagliare i rovi.
Al loro arrivo Apple Bloom riuscì a tagliare l’ultimo ramo che poteva impedirgli di raggiungere il poveretto, però, sporto il muso nella fossa, tutti rimasero allibiti; non era niente di ciò a cui avrebbero mai potuto pensare. Silver Heart fece brillare il suo corno di luce bianca e, tramite un incantesimo di telecinesi, sollevò il corpicino dell’animale ferito, una volta fuori dalla buca non vi furono più dubbi.
“è un drago!” gridò Spike esterrefatto.
“una draghetta direi.” Lo corresse Apple Bloom, rivendicando la sua teoria, in effetti la puledrina non aveva tutti i torti: almeno a prima vista il corpo della piccola era fucsia mentre la cresta e la pancia sembravano color giallo sole brillante ma, a causa del sangue che perdeva dai vari tagli sul corpo, era difficile dirlo con certezza. Non c’era un minuto da perdere: la guardia fece stendere il corpo della poveretta sull’erba, Apple Bloom le teneva la testa leggermente sollevata, mentre Zecora iniziò ad esaminarla con occhio medico. Dopo quelle che sembrarono ore, Zecora tirò un sospiro di sollievo. Spiegò che, per fortuna le vene non avevano lacerato alcuna vena importante, ma che comunque bisognava medicarla immediatamente. Detto questo tirò fuori dalle sue borse ciò che disse essere un unguento per curare le ferite da taglio e iniziò a spargerlo sui tagli più profondi della poveretta mentre Spike, su ordine di Apple Bloom, si mise a cercare delle bende nelle borse di quest’ultima < Apple Bloom aveva ragione. > pensò < è meglio essere pronti a tutto quando si entra qui dentro. >

Erano passate quasi due ore dall’inizio delle ricerche nella foresta, ma tutto il gruppo comprese che la spedizione si concludeva in quel preciso momento, la piccola doveva essere portata in salvo, Silver Heart la caricò delicatamente sulla sua schiena e al galoppo ripercorsero a ritroso la strada fino al frutteto. Twilight e le altre gli accolsero gioiose con abbracci, baci e congratulazioni per il coraggio dimostrato, Discord era sparito, la principessa lo aveva spedito a controllare un altro gruppo di guardie sul confine di Ponyville. Tutti stavano per congratularsi anche con Silver ma appena si notò la piccola ospite sulla schiena del cavaliere l’attenzione si spostò su quest’ultima, Zecora però non disse nulla, almeno non prima di aver consegnato la draghetta agli zoccoli amorevoli di Flutthershy e dell’infermiera Red Heart.
Una volta che tutti furono riuniti nella sala d’attesa del ospedale la puledrina, la zebra e il draghetto vuotarono il sacco, raccontando tutto per filo e per segno. “ah capisco. Dunque avete interrotto le ricerche per soccorrere la piccola.”
“mi spiace Twilight sono mortificata, ma potevo lasciarla lì ferita e abbandonata.”
“non devi fartene una colpa. Hai fatto la cosa più giusta, chiunque al posto tuo avrebbe fatto lo stesso.”
Quando Twilight finì di parlare, dall’ambulatorio spuntò Red Heart, dal suo sorriso si capì subito il messaggio “la piccola è stabile, potete entrare.”
Quelle parole portarono subito sollievo al gruppo di ricerca. Entrati nella sala, videro Flutthershy accanto al letto della piccola, osservandola con sguardo quasi materno.
“allora, come sta?” chiese Apple Bloom avvicinandosi alla pegaso gialla.
Flutthershy rispose con voce candida: “sta bene. Ha perso molto sangue, ma, grazie al vostro intervento, i tagli si stanno già richiudendo. Poi, da quello che so, voi draghi riparate in fretta la pelle dai tagli, dico bene Spike?”
“sì, almeno per quanto mi riguarda.” Rispose con sguardo orgoglioso.
“l’unica cosa che mi preoccupa è il suo peso.” Continuò Flutthershy.
“ da quello che mi ha detto Red Heart non avrà toccato cibo per almeno quattro giorni.”
“probabilmente è per quello che l’abbiamo trovata nella fossa.” Si intromise Rainbow Dash “cercava del cibo ed è svenuta per una mancanza di zuccheri cadendo nella buca, e tentando di liberarsi è sprofondata.”
“forse Rainbow ma l’unico modo per saperlo è chiederlo a lei.”

Passarono pochi minuti, la draghetta ricominciò ad emettere qualche rantolo, questa volta però non erano di dolore ma più simili a quelli di un puledrino che non vuole svegliarsi.
Pian piano i rantoli sempre più comprensibili fino a diventare quasi delle parole. La piccola si stiracchiò mentre i suoi occhi lentamente si aprivano, tentando di abituarsi alla luce “uhm… che mal di testa… ma che… aaaaah!” appena la sua vista tornò a fuoco la piccola urlò spaventata saltando quasi giù dal letto “
chi-siete-voi? Dove-sono? Perché-sono-qui?” iniziò a chiedere sempre più rapidamente per lo spavento.
Flutthershy tentò di calmarla: “shh calmati tesoro, non devi avere paura. Non voliamo farti del male.” Incontrando la voce e gli occhi calmi della pegaso, la draghetta sembrò calmarsi.
Squadrò tutti i presenti, finché la voce del elemento della gentilezza non attirò di nuovo la sua attenzione: “non volevamo spaventarti scusaci.”
“scusatemi voi per la mia reazione.”
“non devi scusarti, è normale.”
“comunque sia, dove mi trovo?”
“ti trovi all’ospedale di Ponyville zuccherino.” Rispose Applejack
“ok ma… come ho fatto finire qui? Ero in una foresta poi… sarò svenuta… almeno credo.” A quel punto la piccola Apple Bloom si fece avanti si fece avanti e raccontò alla poverina cos'era successo.
Solo quando la puledrina ebbe finito il racconto la draghetta notò le bende che le coprivano i tagli sulla pancia.
“beh ecco… non so cosa dire, vi ringrazio, vi ringrazio di cuore, vi devo la vita. Vorrei ringraziarvi meglio ma non conosco nemmeno i vostri nomi.”
“oh hai ragione scusaci.” S’intromise Flutthershy.
“io sono Flutthershy.”
“io invece sono Apple Bloom” continuò la puledrina
“loro invece sono: Applejack, la mia sorellona.” la cowgirl abbassò il suo cappello.
“poi abbiamo Rainbow Dash…” la pegaso si alzò da terra sfoggiando le sue ali.
“…Zecora…” la zebra fece un sorriso.
“Twilight e… ultimo ma non per importanza… Spike.” Il draghetto rimase come paralizzato, quando i suoi occhi verde smeraldo incontrarono quelli color azzurro zaffiro della draghetta, così luminosi e scintillanti esattamente come quelle gemme. Ora che era pulita dal sangue riusciva a vederla molto meglio: con sua grande sorpresa, notò che, d’aspetto, era molto simile a lui, escludendo il colore delle sue squame, oltre al fatto che, probabilmente perché non mangiava da giorni, era leggermente più magra di lui. La sua voce poi era candida e molto simile a quella di Flutthershy anche se leggermente più alta, in quanto a volume.
Spike era rimasto imbambolato in un sorrisetto finche Flutthershy non ricominciò a parlare: “invece il tuo nome piccola qual è?”
“oh…mi chiamo Lovely.”
“Lovely che bel nome.” Rainbow voleva chiederle cosa ci facesse nella Everfree forest, quando fu interrotta dal brontolio del suo stomaco seguito dalle risate generali
“beh… direi che è ora di fare uno spuntino, sono quasi le quattro.” Disse Applejack. “zuccherini vi invito tutti al giardino dolci mele. Vuoi venire con noi Lovely?”
“sì volentieri… in effetti ho un po’ fame.”
“e sia. Seguitemi!”

angolo di brughy98: bene ecco a voi Lovely! una draghetta trovata nella foresta. mi sa che Spike si è preso una bella cotta. Rarity mi sa che il tuo schiavetto se ne è andato. Rarity: uhm vedremo come si svilupperà la vicenda e... io: shh non vorrai fare spoiler. R: ops scusa. Io: non ti preoccupare. bene amici vi lasciò in sospeso per sapere di più dovrete aspettare il prossimo capitolo

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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 21/09/2014, 18:54

ciao a tutti ragazzi e ragazze finalmente sono tornata... e, siccome la scuola è già iniziata,ho deciso di postare due capitoli, in una botta sola. [si ringrazia il tasto spoiler] ;)

capitolo 4: Canterlot
Tutti seguirono la cavalla fino al meleto.
A Lovely, poiché ancora un po’ malferma sulle gambe, le fu consigliato, anzi direi quasi ordinato, di percorrere la strada sulla schiena di Flutthershy che, quando voleva, sapeva essere molto convincente.
Appena arrivata, Lovely fu presentata anche al resto del gruppo, con immensa gioia di Pinkie pie, pronta già con festoni e il suo amato cannone per organizzare un party per la nuova arrivata. Le altre però frenarono il suo entusiasmo, dicendole che non era il momento, con grande disappunto della pony rosa. Applejack portò del succo e una torta di mele per tutte, Lovely si leccò i baffi < uhm… se è buona solo la metà di quanto è bella… > appena l’assaggiò non poté fare a meno di commentare: “cavoli… è deliziosa, Applejack”
la mandriana arrossì “dico sul serio, in tutti i luoghi in cui sono stata non ho mai mangiato niente di così gustoso.”
“beh se ti fa piacere puoi anche prenderne un’altra fetta.” La piccola non se lo fece ripetere due volte.
“aspetta un secondo Lovely cara” la fermò Rarity, continuando imperterrita a sistemarsi la criniera. “hai detto –in tutti i luoghi- come mai… hai viaggiato molto?”
“beh è una storia lunga, ma per dirla in parole povere sì, con il mio branco ho avuto la possibilità di visitare i luoghi più disparati e… forse anche tra i più sconosciuti. Potrei affermare di aver visitato anche delle zone di Equestria, anche se non molte.”
“scusami se te lo chiedo mia cara ma, se viaggi con il tuo branco, che cosa ci facevi tutta sola nella Everfree forest?”
“ecco… questa è una storia ancora più lunga…”
“principessa!” Lovely fu interrotta dall’arrivo di due guardie reali.
“che succede?” chiese subito l’alicorno allarmata purtroppo abbiamo brutte notizie… la bestia è sparita!”
“cosa?” fu la risposta di tutti i presenti, Lovely esclusa, che invece sembrò irrigidirsi, ma nessuno lo notò visto il clima di tensione che si era andato a creare aveva fatto rabbrividire tutti.
“sì è la verità. Abbiamo setacciato tutto il perimetro della zona, abbiamo tentato di setacciare anche una parte della foresta ma quel mostro sembra sparito nel nulla.”
“ah… va bene. Allora credo sia il caso di tornare a Canterlot, e informare princess Celestia e princess Luna. Preparate il carro.” Detto questo indossò il suo diadema, portatole da una terza guardia, solo allora Lovely sembrò risvegliarsi e facendo una riverenza disse: “oh santo cielo… come ho fatto a non accorgermene prima ma non credevo di incontrarti di persona.” Twilight sembrò confusa “allora devi essere Twilight Sparkle, la principessa portatrice dell’elemento della magia.”
L’alicorno le disse di rialzarsi, non c’era bisogno di tutta questa cerimonia, ma soprattutto, come faceva a sapere di lei. “beh il fatto che un unicorno raggiunga lo status di alicorno non passa di certo inosservato. E Poi, durante i miei viaggi, ho sentito molte storie straordinarie riguardanti i sei elementi dell’armonia…” a quel punto Lovely squadrò le altre cinque mane i suoi occhi si illuminarono: “aspetta… questo significa che voi siete i cinque elementi mancanti: gentilezza, gioia, generosità, onestà e lealtà.”
“wow… certo che le notizie viaggiano in fretta” disse Applejack, Lovely, in risposta alzò le spalle con un piccolo sorriso.
“ascolta Lovely…” chiese a quel punto Twilight. “la tua storia mi intriga e mi piacerebbe rendere partecipi anche princess Celestia e princess Luna. Anche perché i draghi di solito non si lasciano avvicinare ed è raro trovarne uno così ben disposto a raccontare la sua vita…”
“ma Twilight non credo che Lovely sia in grado di affrontare il viaggio in treno fino a Canterlot.” Si intromise Flutthershy.
“lo so Flutthershy.” Disse l’alicorno, conoscendo la natura premurosa e anche un po’ ansiosa dell’amica. “io infatti non ho mai parlato di treno.” Rispose indicando il carro reale, pronto al decollo. Invitò entrambi i draghetti a salire e tenersi forte. Poco prima di partire però Twilight consigliò alle amiche di prendere il primo treno disponibile e di raggiungerli al castello, aveva bisogno di loro per discutere sul da farsi con le principesse.

Lovely era estasiata, continuava a guardare il cielo in un espressione di gioia mista a meraviglia, osservava le case divenire sempre più piccole e le nuvole sempre più vicine, sembrava una puledrina portata per la prima volta in un negozio di giocattoli. Spike la guardava affascinato, ormai era da tanto tempo che viaggiava su quello stesso carro, per cui era da tempo che non faceva più caso a quelle cose, ormai a lui famigliari. Ma guardando Lovely si sentiva come fosse la prima volta che saliva su quel carro. Poi la videro… Canterlot… la più maestosa città dell’intera Equestria superata, forse, solo dall’impero di cristallo, però per Lovely era uno spettacolo a dir poco strabiliante. Atterrarono proprio nel giardino del castello dove furono accolti da un gruppo di guardie. Dopo aver attraversato l’ampio e maestoso ingresso, salirono una rampa di scale bianche in marmo, con i gradini coperti da un bellissimo tappeto rosso con bordi ricamati in oro, a Lovely tremavano le gambe non aveva mai visto un posto così splendido nonostante i suoi viaggi non si era mai trovata in un castello così sontuoso.

Finalmente arrivarono al salone dove Twilight fu accolta amorevolmente da entrambe le principesse, in particolar modo da princess Celestia, appena accortesi però della presenza di Lovely, l’attenzione fu rivolta a quest’ultima. Twilight non perse tempo e le informò subito di ciò che era accaduto e, come suo solito, non tralasciò il minimo dettaglio. Una volta terminato il discorso, l’attenzione tornò su Lovely che salutò le regnanti con una profonda riverenza.
“alzati pure Lovely.” Le disse la principessa solare.
“principesse, ribadisco che è un vero onore per me incontrarvi, non avrei mai creduto di conoscervi di persona.”
“devo ammettere che sono piacevolmente sorpresa.” Le disse princess Luna. “non capita spesso di incontrare un drago cresciuto da selvaggio, eppure così educato.”
“beh… diciamo che non tutti i draghi sono uguali” rispose Lovely… anche se con un tono poco convinto.
All'improvviso però: “attenzioneeeeee!!!!” un nuovo urlo si espanse per tutto il salone. I tre alicorni alzarono gli occhi al cielo e, con fare quasi annoiato, fecero tutte un passo indietro, facendo atterrare il draconequus esattamente sul tappeto situato al centro della stanza, con il solito polverone di contorno.
“coff…coff…” tossì Discord facendo finta di ripulirsi dalla polvere.
“allora Discord…” chiese Celestia facendo finta di non aver visto niente. “come procede?”
“ah… male principessa, quella creatura sembra essersi volatilizzata.” Luna e Celestia si scambiarono un sguardo preoccupato. “ le guardie hanno cercato ovunque, anche i pony civili hanno tentato di dare uno zoccolo, con scarsi risultati però.”
“beh… direi che non abbiamo alternative… dobbiamo continuare a stare all'erta… CAPITANO!” urlò la principessa lunare riferendosi a un pegaso in armatura dorata.
“sì mia signora.”
“avvisi le sue squadre, dovete pattugliare ogni accesso e ogni via di Ponyville, e preparatevi al cambio con le guardie notturne. Non lasceremo che quella creatura giri indisturbata!” “agli ordini mia principessa.” Detto questo il pegaso si congedò porgendo alla principessa un saluto militare. “quindi non avete trovato nemmeno una traccia?” chiese Luna rivolgendosi nuovamente al ex dio del caos.
“no. Purtroppo nemmeno u…” il draconequus si interruppe poiché una piccola coda rosa e gialla attirò la sua attenzione. Infatti Lovely, dal momento in cui Discord era PIOMBATO nella stanza, si era nascosta dietro Twilight, continuando a fissarlo come in trans, le pupille si erano rimpicciolite e lei era come paralizzata.
Improvvisamente qualcosa le toccò la spalla “ahhhhh!” Lovely spiccò un balzo di quasi un metro e mezzo, era così intenta a fissarlo che non si era accorta che Discord si era staccato la zampa più piccola ed era stata quella a toccarla. Il draconequus rise sotto i baffi, tutti lo fulminarono con lo sguardo, perfino Lovely, ancora a terra, lo guardò furente, i suoi divennero improvvisamente rosso rubino, ma solo per pochi secondi, infatti nessuno lo notò.
Spike aiutò Lovely a rialzarsi, sempre guardando l’ex dio caotico con sguardo di rimprovero. Discord tentò di scusarsi: “scusate, volevo solo essere sicuro che non fosse una statua.” Il tentativo di smorzare la tensione non funzionò. “hem… comunque sia… piacere piccola io sono Discord.” Disse il draconequus, cercando di redimersi dallo scherzo, porgendole la sua zampa da leone.
“piacere Discord. “ disse la draghetta ormai di nuovo calma. “io sono Lovely.”
L’ex dio del caos cambiò espressione e iniziò ad analizzare la piccola con occhio critico. “ Lovely… non ci siamo già visti da qualche parte?”
“no.” Rispose lei d’istinto. A Discord non piacque la risposta qualche cosa nel suo subconscio gli diceva che qualcosa non andava.
Cercò di fare ulteriori domande ma, come al solito, la conversazione fu interrotta dall’arrivo delle cinque mane accompagnate da alcune guardie. “eccoci Twilight!” urlò Pinkie entrando nella stanza saltellante. Discord era un po’ scocciato dal loro arrivo finché, ovviamente, non vide arrivare Flutthershy. Come tutti ormai sapevano, la pegaso gialla era l‘unica che riusciva a celare il lato ‘docile’ di Discord, rendendo i suoi scherzetti più rari e sopportabili. E quella volta non fece eccezione.

angolo di brughy98: ed ecco a voi l'incontro tra Discord e Lovely... qui qualcosa puzza. Discord sembra avere qulcosa contro la nostra piccola draghetta che, non riesco a capire il perchè, sembra terrorizzata da lui. ma soprattutto... Dov'è FINITA LA RICERCATA CREATURA? sembra essersi volatilizzata.


capitolo 5:una notte movimentata
Dopo i vari saluti di routine, l’argomento principale della giornata tornò a riecheggiare prepotente: la creatura misteriosa. I nostri amici infatti passarono l’intero pomeriggio a discutere su quel unico pensiero: tante domande giravano nelle loro menti: che cosa era quella creatura? Che cosa l’aveva condotta a Equestria? Perché attaccava? Ma soprattutto come fermarla?
Furono tutti invitati a fermarsi al castello per la cena, cosa che fu accettata molto volentieri, ma, ovviamente, l’argomento della tavolata era sempre lo stesso: “la cosa più strana…” sottolineò Twilight ad un certo punto “è che la creatura finora ha solo distrutto abitazioni ed edifici, ma non c’è stato un solo pony che sia stato attaccato o comunque ferito.”
“non è strano.” Sentenziò Rainbow. “anzi quei pony dovrebbero essere contenti per la loro immensa fortuna.”
Tutti, erano talmente concentrati sulla conversazione, che nessuno prestò più attenzione alla piccola Lovely che, durante la cena, continuava a guardare fuori dalla grande vetrata della sala banchetti < è quasi il tramonto. > pensò sospirando.
“sei preoccupata?” la voce di Spike la estrasse dai suoi pensieri.
“come scusa?”
“sei preoccupata anche tu vero? Dopo tutto con quella creatura in giro non si può star tranquilli.”
“ah…sì hai ragione.” Gli rispose Lovely. “in un certo senso.” Bisbigliò poi.

Dopo la cena Celestia gli invitò a restare a dormire nel castello, così il giorno dopo, con la mente più fresca e lucida, si sarebbe deciso il da farsi. Furono così scortate nelle camere degli ospiti. Tutti tranne i due draghetti e Twilight, condotti invece nella stanza di quest’ultima. La stanza della regnante, come chiunque saprà, sembrava più una biblioteca che una stanza da letto, piena di scafali ripieni anch’essi di libri di ogni genere, dimensione e autore. Le pareti dipinte di un azzurro molto gradevole, un letto a baldacchino con lenzuola rosse e oro era posizionato al centro della camera. Ma, la cosa che stupì di più Lovely, fu l’immensa vetrata che governava su tutta la stanza, questa in realtà era una porta finestra che dava su un balcone con una vista davvero mozzafiato su l’intera cittadini. Fu preparato un lettino anche per Lovely, lei vi si sdraiò quasi subito.
“beh direi che dopo tutto quello che è successo oggi, un po’ di riposo c’è lo meritiamo.” Disse Spike dalla sua cuccetta
“ahahah hai ragione Spike.” Gli rispose Twilight dal suo letto “speriamo che domani tu possa raccontarci dei tuoi viaggi Lovely.”
“già… lo spero.” Disse la draghetta distrattamente.
A causa di tutte le emozioni di quel giorno Spike si addormentò in meno di due minuti. Twilight si mise a sfogliare un dei suoi innumerevoli libri, cercava di trovare una possibile pista nelle ricerche della strana creatura ma, nonostante la sua proverbiale resistenza, si addormentò anche le in dieci minuti, con ancora il manuale tra gli zoccoli.
L’unica a non dormire era Lovely, intenta come in trans a fissare la luna che man mano saliva nel cielo notturno, all'astro mancava solo un piccolo spicchio infatti mancava una notte sola alla luna piena.
Lovely era terrorizzata: “no…non di nuovo… non adesso.” Continuava a balbettare, sperando di non svegliare gli altri.
Iniziò a farle un gran male la testa, un dolore lancinante come se qualcosa tentasse spaccarle il cranio per uscire. “no… non può succedere ora… non qui. Devo andarmene via.” Resistendo al dolore, la draghetta aprì la porta finestra e, con balzo felino, saltò giù dal balcone, aggrappandosi alla rete di edera poco distante. Lovely riuscì ad evitare le guardie giungendo in uno dei vicoli della città, a quel punto il dolore divenne insostenibile.
La piccola tentò di fare ancora qualche passo ma la luna continuava a salire imperterrita, la sua luce illuminò completamente il viso della poveretta, Lovely non resistette più e svenne sul selciato mentre una voce molto vicina a lei iniziò a deriderla: “ora che hai finito la tua scampagnata potrò iniziare finalmente a divertimi ahahah.” Ma la piccola non riusciva a vedere niente, intorno a lei c’era solo buio… buio profondo.

4:03 a.m. Twilight si svegliò di soprassalto, il suo balcone era spalancato e da fuori provenivano urla e rumori di ogni tipo, perfino Spike si era svegliato. La principessa corse immediatamente fuori dalla stanza, dove le guardie al galoppo, avevano invaso il corridoio.
Arrivata nel giardino del castello trovò le sue amiche, inquietate da tutto quel chiasso, paralizzate dallo spettacolo che le si parava davanti: edifici distrutti, alcuni in fiamme, pony che galoppavano urlando terrorizzati in tutte le direzioni e, davanti ai loro occhi, eccola… la famosa creatura che tutti temevano, una creatura delle dimensioni di un ursa minor, a dir poco indescrivibile e assolutamente spaventosa.
“che diavolo è?” urlò Spike, attaccato ancora al dorso di Twilight
“non… non ne ho idea Spike. Ma dobbiamo fermarla prima che qualcuno si faccia male.”
“ma Twilight come facciamo?” urlò Pinkie “gli elementi sono rimasti a Ponyville!”
“non credo proprio!” disse Applejack, aprendo una sacca che finora nessuno aveva notato.
“come dice mia sorella, MAI trovarsi impreparati.” Mostrando i girocolli magici all’interno.
Twilight portava già in testa il suo diadema, le altre indossarono le loro collane e corsero ad aiutare sia le guardie che gli abitanti. La bestia però non lasciava un attimo di respiro, le nostre amiche tentarono varie volte di bloccarla ma quest’ultima non era così sciocca come sarebbe potuta sembrare, infatti ogni qual volta che le nostre amiche preparavano l’incantesimo, lei si girava tentando di schiacciarle sotto le sue zampe artigliate, e le nostre eroine erano costrette a deconcentrarsi per schivare il colpo.
Proseguì così per circa un’ora quel mostro non voleva demordere, continuando a sfidare le nostre amiche con ruggiti che sembravano quasi risate di scherno, ma, durante il combattimento, Twilight notò qualcosa che la lasciò alquanto perplessa. No era semplice da notare nel caos generale ma per la principessa bibliotecaria non fu troppo difficile da individuare; ogni volta che un pony, nel panico più totale finiva sul percorso della ‘bestia’ rischiando di essere schiacciato quest’ultima sembrava fermarsi e cambiare completamente direzione.
“TWILIGHT!” l’urlo di Rainbow Dash la riportò alla realtà “VUOI STARE Lì IMPALATA O VIENI A DARCI UNA MANO PRIMA CHE IL SOLE SORGA?”
“il sole?” a Twilight tornò in mente qualcosa “il sole ma certo! Ora so come fermarla!” l’alicorno corse subito dalle principesse, anch’esse che tentavano di aiutare come potevano.
“far sorgere il sole ora?” chiese perplessa princess Celestia
“lo so può sembrare assurdo, ma, da ciò che sappiamo, la creatura sembra odiare la luce solare, se sorgerà il sole potrebbe distrarsi per cercare un riparo e noi potremmo finalmente catturarla.”
Il discorso convinse le due regnanti che diedero subito via all'incantesimo senza troppe cerimonie: entrambi i loro corni si illuminarono rispettivamente di una luce argentea e dorata, princess Luna iniziò a far tramontare il suo astro mentre Celestia cominciò ad innalzare il suo. i raggi dei loro incantesimi si fusero in una bellissima treccia d’oro e argento che, se non fosse stato per la situazione abbastanza critica, sarebbe un spettacolo a dir poco meraviglioso.
Twilight sorrise trionfante, aveva avuto la giusta intuizione. Non appena i raggi del sole incominciarono ad illuminarla, la bestia corse subito a cercare riparo, ignorando completamente le nostre amiche. la neo principessa e le sue amiche erano pronte a colpire, ma quello che accadde poi le lasciò di sasso.
Una volta che la luce dell’alba la illuminò completamente, la creatura lanciò un ultimo e potente ruggito dando il via a uno spettacolo che sconvolse tutti i presenti: la bestia fu avvolta dalla luce e iniziò la sua metamorfosi; le sue zanne e i suoi artigli divennero sempre più piccoli così come le sue dimensioni e anche la sua pelle cambiò colore. La luce mano a mano si disperse e ciò che era rimasto del mostro di poco prima era inverosimile…
“Lovely!?” gridò Spike stravolto.
Era proprio Lovely, svenuta sul selciato, con ancora qualche scintilla intorno a lei. Dopo qualche secondo la draghetta si risvegliò, si guardò intorno, aveva gli occhi lucidi davanti a quel paesaggio mezzo distrutto l’unica cosa che le venne naturale fu scoppiare a piangere:
“NO… no… no… non c’è l’ho fatta! Non c’è l’ho fatta!” continuava a balbettare fra i singhiozzi. Due guardie non persero tempo e bloccandola con un incantesimo di telecinesi la condussero al castello, senza però incontrare la minima resistenza. Lovely sapeva che sarebbe stato inutile.

angolo di brughy98: ecco a voi ragaazi il 5 capitolo. lovely non è così indifesa dopo tutto, ma qualcosa non torna: chi era la voce che la derideva? perché lovely ha causato tutto quel casino in città? e perchè diceva di non avercela fatta e a fare cosa poi? bhe per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo.
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Re: [fanfiction] MLP un sortilegio dal passato

Messaggioda brughy98 » 18/10/2014, 17:58

CIAO AMICI... :/ non ho visto molti commenti ultimamente... oh non importa :D
capitolo 7: urla e discussioni

“mi scusi principessa non vorrei offenderla ma… questa idea è fin troppo crudele, non sarebbe il caso di cercare un’altra soluzione.” Disse Twilight a princess Celestia erano venti minuti che le due discutevano nel salone.
“mi dispiace Twilight.” Ripeté la principessa solare. “ma prima di tutto devo pensare ai miei sudditi. Lovely è un pericolo troppo grande per poter essere ignorato.”
“sì…ma esistono pur sempre delle circostanza attenuanti.” disse Rarity.
“quali attenuanti ci vedi nel radere al suolo mezza città?” sputò secca Rainbow Dash.
“beh… il fatto che nessuno sia rimasto ferito.”
“l’ho già detto e lo ripeto Rarity. La fortuna non è un’attenuante.”
“ehm… io penso che Rarity potrebbe avere ragione.” Bisbigliò timidamente Flutthershy, aveva notato anche lei, nonostante i suoi tentativi di scappare al riparo, lo strano comportamento di ‘Lovely’, qualcosa non quadrava ma, come al solito, nessuno la sentì.
“Converrete che non esiste altra soluzione. Purtroppo per il bene di Equestria, Lovely non può essere lasciata libera.”
Tutti abbassarono lo sguardo… tranne Spike: “NO.” urlò “non posso stare qui a sentirvi condannare qualcuno senza dargli la minima chance di difendersi." “Spike ti prego non…”
“NO Twilight. Questa è Equestria, la terra dove tutti hanno diritto a una seconda occasione, e io sono STANCO DI RESTARE QUI A NON FARE NIENTE.” Sbraitò di nuovo il piccolo drago tentando di uscire dalla sala
“Spike… dove credi di andare?”
“ad ascoltare la versione della diretta interessata.”
Flutthershy lo seguì a ruota sotto lo sguardo allibito delle altre: “flutthershy dove vai?”
la pegaso rispose secca senza nemmeno girarsi a guardare le amiche: ”Lovely non è un mostro. E ho intenzione di provarlo.” tutto ciò non fece altro che aumentare la tensione all’interno della sala che però ora serpeggiava silenziosa poiché nessuno osò proferire un’altra parola.

Dopo cinque minuti Flutthershy e Spike arrivarono erano giunti all’ingresso delle prigioni del castello. Iniziarono a scendere la lunga scala che portava alle celle, erano molto inquieti, perché sebbene Canterlot fosse una delle città più belle del regno, chiunque avesse visto quelle prigioni, avrebbe detto sicuramente il contrario:
la scalinata che portava alle celle era illuminata da delle torce appese ai muri che però si facevano sempre più rare e fioche man mano che si scendeva. L’oscurità era sempre più attanagliante.
Finalmente, superato quel punto, raggiunsero le celle; tutte vuote, tutte buie e maledettamente deprimenti, solamente l’ultima, quella di Lovely, era illuminata, sia da una torcia, posizionata all’esterno delle sbarre, che da una piccola finestrella da cui penetravano i raggi solari attraverso le sbarre.
Lovely stava seduta al centro di quel quadrato di pochi metri, con le mani sul viso e le gambe conserte. Non le era permesso muoversi molto, le guardie le avevano legato ai polsi dei bracciali collegati al muro tramite delle catene saldate ad esso. L’elemento della gentilezza quasi non riusciva a guardarla, la poveretta era praticamente un animale in gabbia.
La piccola sembrò sorpresa nel vederli alzò il visino mostrano gli occhi ancora lucidi e umidi: “Flutthershy… Spike…” non riuscì a dire altro.
“Lovely…” il draghetto era come bloccato, non riusciva a parlare, non poteva credere che Lovely fosse stata punita così crudelmente, tuttavia non poteva dimenticare lo spettacolo di distruzione a cui aveva assistito meno di un’ora prima.
“mi dispiace che mi vediate in queste condizioni.” disse improvvisamente la draghetta, i due non dissero niente.
“il vostro silenzio, dopo quello che ho fatto stanotte, non mi meraviglia… ma almeno ditemi… q-qu-qualcuno è rimasto ferito?” i due scossero il capo.
Lovely tirò un sospiro di sollievo: “ah ringraziando il cielo.” “ almeno ho evitato il peggio.” Bisbigliò poi.
Le celle tornarono avvolte nel silenzio.
Spike voleva uscire da quella situazione a dir poco pressante prima che riuscisse a dire qualcosa Flutthershy lo stupì prendendo per prima parola: “Lovely… per favore guardami.”
L’interpellata alzò di nuovo il viso. “senti, noi vogliamo aiutarti ma tu devi raccontarci tutto.”
“cosa?” chiese la piccola, alquanto sorpresa dalla richiesta.
“non credo che tu abbia generato tutto quel caos in città consapevolmente, sono sicura che ci sia qualcos’altro sotto. Ma non possiamo aiutarti se non ci dici la verità.”
Gli occhi di Lovely divennero di nuovo lucidi davanti a quelle ultime parole e due nuove lacrime scesero sulla sua guancia sinistra. “d’accordo… vi racconterò tutto.”

Nel frattempo nella sala delle principesse le cose erano ormai fuori controllo, dal corridoio si sentivano arrivare grida e urli di ogni genere. le guardie del corridoio, se non gli fosse stato ordinato precedentemente di non muoversi dai loro posti, sentendo quel fracasso, avrebbero fatto sicuramente irruzione. La stanza era divisa fra due fuochi: da una parte c’erano princess Celestia, princess Luna e Rainbow Dash che rivendicavano la loro posizione, mentre dall’altra princess Twilight, Applejack, Pinkie Pie e Rarity che tentavano di convincerle dell’innocenza di Lovely, anche se ormai persino loro cominciavano a dubitarne. In tutto quel putiferio nessuno badava più a Discord.
Il draconequus infatti era rimasto tutto il tempo in un angolo della stanza, senza nemmeno provare a metter becco nella discussione. Da quando, attirato dallo ‘splendido’ Caos in città, aveva visto Lovely ‘trasformata’ si era rabbuiato e ammutolito, cosa che però non passo inosservata per troppo tempo.
“Discord stai bene?” gli chiese ad un tratto Pinkie Pie facendolo sobbalzare. La reazione del draconequus suscitò subito la curiosità delle presenti, nella stanza calò il silenzio.
“Discord tutto a posto?” gli chiese di nuovo Pinkie, con un tono leggermente preoccupato.
“sì sì, sto benissimo.” Rispose frettoloso lui. “è che… vedere tutto questo caos quando io non muovo un dito, mi fa uno strano effetto.” Continuò, tentando di sfoderare il suo miglior sorriso beffardo.
“beh è molto bello vedere tanto disaccordo e disarmonia tra coloro che non dovrebbero nemmeno conoscerne il significato ma… credo che per me sia ora di andare… a presto.” Scioccò le dita, come suo solito, tentando di dileguarsi, ma stavolta non successe nulla.
Discord tentò un altro paio di volte ma senza successo, era sempre più frettoloso ed agitato e riusciva malamente a nasconderlo. Alla fine si arrese e, guardatosi intorno, capii immediatamente il motivo per cui la sua magia sembrava non ascoltarlo.
Infatti si accorse che la principessa solare aveva il corno illuminato della sua luce dorata.
“bel lavoro Celestia…” disse Discord sarcastico.
“non provare a fare il furbo Discord.” Gli disse la principessa lunare.
“che intendi dire?” chiese lui confuso.
“sono certa che tu centri in qualche modo con quello che è successo stanotte. C’è la tua firma caotica ovunque non provare a negarlo!”
a quel punto tutti si aspettavano che Discord si mettesse sulla difensiva o che si definisse offeso dell’essere accusato senza prove. Invece la sua reazione lasciò tutte di sasso. Il draconequus chinò il capo mordendosi il labbro inferiore, le gambe sembravano non reggerlo più come fossero di gelatina e la fronte divenne sudata.
“credi che il tempo cancelli tutto: il tuo passato, le tue ferite, i tuoi sbagli e i tuoi incubi…puoi ignorarli finché puoi ma… quando questi ti tornano davanti agli occhi non puoi più far finta di niente.“ quella frase la disse in un modo talmente privo di emozione da risultare inquietante alle orecchie delle nostre amiche lasciandole completamente sbigottite.
“per risponderti principessa… sì. È tutta colpa mia.”
“LO SAPEVO!” urlò Rainbow Dash dandogli addosso. “lo sapevo che avremmo dovuto ritrasformarti in una statua quando ne avevamo avuto l’occasione!”
“sai che ti dico Rainbow Dash.” Rispose Discord ritrovando per un attimo la sua spavalderia. “per certe notti che passo completamente insonni a causa dell'incubi del mio passato che mi passano davanti agli occhi come un terribile filmato senza fine… PREFERIREI TORNARE DI PIETRA!” A quelle parole il tempo sembrò fermarsi, tutto cadde di nuovo in un silenzio irreale.
“Discord… spiegaci che cosa è successo.” Disse Applejack con voce calma e ferma. “ah… è una storia lunga.”
“beh se ci aiuterà a capire che cosa è successo a lovely, ne varrà la pena.”
“ah allora va bene.”


capitolo 8: i ricordi fanno male.

“la maggior parte delle cose che vi ho raccontato sono vere… l’unica su cui vi ho mentito è sul fatto che non conoscessi Discord. E… in un certo senso… è anche lui responsabile per quello che è successo stanotte.”
“per favore Lovely spiegati meglio.” Gli chiese Flutthershy.
“è accaduto tutto più di 2000 anni fa… per la precisione 2476 anni fa…”

“all’epoca ero agli inizi del mio regno e il caos imperversava per Equestria… non c’era luogo dove la mia magia non fosse arrivata! Era meraviglioso… tuttavia, poiché le principesse erano sparite per cercare il modo di fermarmi, dopo un po’ iniziai a sentirmi… come disturbato. Sembra illogico ma, soprattutto per un giovane draconequus, anche il caos può diventare noioso e quasi monotono, in particolar modo se si trova sempre nello stesso posto. Così decisi di uscire dai confini di Equestria ed espandere la mia magia caotica altrove…”

“vivevo con il mio branco in una grande pianura nei regni del sud. Era un luogo meraviglioso, soprattutto per la raccolta di gemme, infatti, poco distante, divisa da un piccolo torrente, vi era uno spiazzo di terra argillosa, dove le gemme si trovavano rigogliose, ma… anche se quella terra era a dir poco meravigliosa… n-non si poteva dire lo stesso della mia vita: non avevo mai conosciuto i miei genitori, erano spariti poco dopo la mia nascita, e non ho mai saputo che fine abbiano fatto. Ma per un drago non è importante, già da piccolo impari a cavartela da solo, non importa se sei un maschio o una femmina. Io però… non ero come gli altri. Non ho mai capito il perché ma il mio carattere è sempre stato gentile, educato… troppo debole.” Lovely abbassò lo sguardo. “a causa di questo mio ‘difetto’ ero spesso vittima dei draghi più grandi. Non gli importava che io fossi una ragazza, ero obbligata a combattere, lotte continue per ogni cosa: che fosse per delle gemme o per una semplice discussione, e, come avrete capito, n-non- non ero in grado di competere. Ero spesso ricoperta di lividi e ferite su ogni parte del corpo e… più il tempo passava… più la mia rabbia, la mia tristezza e il mio rancore aumentavano…”

“… incontrai Lovely il terzo giorno del mio viaggio, era pomeriggio tardo, così decisi di fermarmi vicino a un torrente, in una pianura per riposarmi e riprendere la mia attività il giorno seguente. Quando all’improvviso sentii uno strano rumore, all’inizio credetti fosse solo il suono dell’acqua del torrente e tentai di ignorarlo, ma… era qualcosa di diverso come… dei singhiozzi. Mi guardai intorno e dietro a un masso la vidi… mi fece quasi pena, piena di lividi e bozzi, piangeva e piangeva. Quel pianto cominciava a darmi sui nervi ma qualcosa in lei mi ispirava così decisi di attirare la sua attenzione e, per evitare che scapasse alla mia vista mi trasformai in un tenero coniglietto e ‘saltellai’ nella sua direzione. Lovely sembro quasi sorpresa, come se non avesse mai visto un coniglio in vita sua. Poi però fece un sorrisetto e mi accarezzò delicatamente la testa. -ciao piccolino, strano che non ti spaventi avvicinarti a un drago… beh forse la mia condizione attuale fa più pena che spavento… ah vorrei essere te in questo momento vorrei essere come te, scommetto che la tua vita sarà molto meglio di così. - Io la squadrai confuso. -scommetto che ti chiederai perché sono così triste… - io acconsentii. -ah… è che ho un desiderio che vorrei soddisfare ma… è un brutto desiderio e non c’è essere in questo mondo che potrebbe… o quanto meno vorrebbe aiutarmi.- -oh e invece qualcuno c’è.- dissi io ritornando alla mia forma originale davanti ai suoi occhi.

“ero sorpresa e al tempo stesso terrorizzata, non avevo mai visto un draconequus e non sapevo a cosa stavo andando incontro. non sapevo cosa fare, se scappare o prepararmi a lottare. Non feci in tempo a reagire. Lui con fare delicato mi porse la sua zampa da leone aiutandomi a rialzarmi, dopo di che si presentò: -io sono Discord e, se vuoi, posso aiutarti.- all’inizio ero un po’ riluttante ma… nessuno si era mai offerto di aiutarmi… e poi lui con quel fare delicato e con quel sorriso mi-mi sembrava sincero, forse era un po’ affrettato ma lo consideravo come… un amico, qualcuno che si interessasse sinceramente a me ma… forse era solo il mio cuore a pensarla così. Ci sedemmo sulla riva del torrente, dove mi ripulì dalle ferite e mi rinfrescai. Dopo di che raccontai a Discord tutto quanto. Dei soprusi dei draghi più grandi, delle mie lotte continue e della mia rabbia e del mio odio nei loro confronti, lui mi ascoltò sempre con grande interesse, era bello sentirsi ascoltati, finalmente potevo sfogarmi con qualcuno. -te l’ho detto Lovely, io, se vuoi, ho il potere sufficiente per aiutarti ad avere la tua rivincita.- disse alla fina iniziando a giocherellare con un spirale d’acqua sospesa nel nulla. Ero comunque titubante lo avevo conosciuto da pochi minuti, non potevo fidarmi ciecamente. –scusa Discord se te lo chiedo ma… perché sei venuto qui in questi regni?- gli chiesi dopo tutto lui sapeva quasi tutto di me e io niente di lui -sono qui per apprendere nuovi incantesimi nel mio regno si sentivano grandi cose di questi posti- -scusa ma da dove vieni Discord, non ho mai visto un draconequus da queste parti.- -beh è difficile da spigare, vedi il mio regno è molto lontano da qui, un mondo dove ognuno è libero di fa ciò che vuole. un luogo praticamente fuori dal tempo e dalla concessione comune. Noi lo chiamiamo oltre dimensione.- - strano non ne ho mai sentito parlare.- - questo perché la gente degli altri regni ci considera dei pazzi e creano degli autentici tabù sul nostro conto. Un mondo senza regole per loro può portare solamente guai.- -oh capisco.- -comunque sia Lovely, vuoi che ti aiuti con il tuo ‘piccolo’ problema?- ero sul punto di accettare ma in me c’era ancora un forte scetticismo così gli dissi che avrei dovuto pensarci su e che l’indomani gli avrei comunicato la mia decisione.”

“ero un po’ contrariato all’inizio ma… il fatto che Lovely titubasse mi dava un po’ di tempo per perfezionare il mio piano, avevo ascoltato il suo racconto molto attentamente… era perfetta. Era il soggetto ideale per la mia magia caotica, aveva quella rabbia e quel odio pronti ad esplodere, uniti a quell’ingenuità infantile, formavano una bomba caotica davvero fantastica. Così decisi di aspettare pazientemente l’indomani. La cosa sorprendente e che neanche un’oretta dopo sentii qualcuno urlare:-Discord! Discord!- era Lovely, il suo urlo era rotto da un pianto sommesso. Io subito riapparì dal mio nascondiglio su un albero. –già di ritorno?- chiesi io sarcastico ma ero sinceramente sorpreso. La piccola non rispose il suo sguardo era furente ma allo stesso tempo depresso. -accetto.- fu l’unica cosa che disse. Stavolta ero io a essere titubante: -scusa per la domanda ma mi potresti spiegare come mai hai deciso così velocemente?- lei si bloccò e tirò fuori da dietro la schiena un piccolo sacchetto confezionato con delle foglie. All’interno vi era una gemma, presumo un’ametista, fatta letteralmente in mille pezzi. Chiesi ulteriori chiarimenti ma il suo sguardo era più eloquente di mille parole.”

“so di essere stata una sciocca, ma ero accecata dalla rabbia… quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.” “capisco ma perché prendersela tanto, in fondo era solo una gemma?” le chiese Spike. Lovely sembrava quasi sul punto di saltargli addosso. “solo una gemma? Solo una gemma?! QUELLA GEMMA ERA Ciò CHE AVEVO DI Più PREZIOSO AL MONDO!” Il draghetto sobbalzò per lo spavento, l’improvviso scatto della ragazza lo aveva veramente sorpreso… anche perché senza accorgersene Lovely aveva cominciato e tirare fuor i denti come fosse pronta a sbranarlo. Accorgendosi dell’espressione spaventata di Spike la draghetta tentò di calmarsi e di riprendere a raccontare: “ah… a detta dei draghi più anziani, quella gemma… era un dono di mia madre. Un’ametista viola a forma di cuore che mi lasciò come porta fortuna, la tenevo con me da quando ero nata, e loro… loro… loro l’avevano distrutta! Era troppo per me. distruggendo quella gemma avevano distrutto anche il mio cuore… era l’ultimo ricordo che mi restava di lei e-e io…” la sua voce cominciava ad interrompersi tra un singhiozzo e l’altro. “sniff. Raccontai tutto a Discord e lui… mi sorrise con uno sguardo quasi paterno… ma… avrei dovuto capire che era solo una falsa.”

“dopo il racconto di Lovely mi misi a sorridere d’istinto. Si fidava davvero di me? era veramente così ingenua? Il mio orgoglio si gonfiò fino all’inverosimile. – d’accordo Lovely se sei pronta possiamo procedere… però prima vorrei farti un altro piccolo regalo.- detto questo presi i frammenti della gemma, li rimescolai un po’ tra le mani e, con un piccolo incantesimo di illusione, le feci credere di essere in grado di riparlarla. In realtà nessuno ci sarebbe riuscito. Ma Lovely non lo sapeva e perciò quel gesto bastò per illuminare il suo piccolo visetto, la sua felicità era tale che sembrava sul punto di saltarmi addosso, riuscì però a contenersi. –grazie Discord… non so proprio come ringraziarti grazie. Grazie. grazie.- - se vuoi ringraziarmi Lovely te l’ho detto lascia che ti aiuti… prendi le mie mani.- lei mise le sue mani nelle mie. -ora urla il tuo desiderio e io provvederò ad esaudirlo.- -desidero avere la forza per ottenere una rivincita su coloro che mi hanno fatto del male!- -allora… per il potere di cui dispongo ti darò la forza di cui hai bisogno!-e con quella formula lanciai il sortilegio… la poverina non sapeva a cosa era andata incontro.”

“all’inizio non mi sentii nulla… ma poi un immenso calore mi pervase tutto il corpo, era una sensazione indescrivibile, mi sentivo invincibile come se nulla potesse toccarmi… era stupendo… però poco dopo tutto tornò normale e la sensazione di potenza sparì lasciando il passo a una grande stanchezza: -ahhh- sbadigliai –Discord che succede?- - non ti preoccupare è tutto normale.- disse lui. –vai a farti una bella dormita e vedrai che stanotte… il tuo desiderio diverrà realtà.- capii solo tempo dopo l’ironia della sua voce ma in quel momento ero troppo stanca. Tornai alla mia tana dove quei maledetti ridevano ancora sotto i baffi, non ci badai molto, sapevo che presto avrei ottenuto il loro rispetto. Caddi nel sonno poco dopo, non so per quanto tempo penso circa due ore, mi sveglia con un po’ di mal di testa, continuai per un po’ a girarmi e rigirarmi per ricominciare a dormire ma il dolore non accennava a passare, così decisi di uscire e prendere una boccata d’aria. La luna era la sola a farmi compagnia posso dire con certezza che all'epoca fosse la mia unica amica e compagna di mille notti insonni. Ma quella sera anche lei sembrava essere contro di me. più lei saliva più il dolore aumentava, era insopportabile. In un attimo mi passarono davanti agli occhi gli avvenimenti di quella giornata… l’ultima immagine che ricordo era il ghigno di Discord poi… credo di essere svenuta.”
“che cosa è successo poi?”
“non ricordo purtroppo… ma ciò che ho visto il mattino seguente… non lo potrò mai dimenticare.” Dalla sua espressione si vedeva che Lovely era scioccata il suo sguardo era fisso nel vuoto, si vedeva che era un ricordo davvero doloroso.
Ma Spike era troppo curioso: “che cosa hai visto?”
Lovely deglutì iniziando di nuovo a singhiozzare: ;_; “loro… erano… davanti a me… stesi a terra e io… vedevo tutto… rosso… “ i due non potevano credere alle loro orecchie.
“oh per Celestia… li hai… uccisi.”
“ringraziando il cielo no.” Rispose prontamente Lovely: “ma li avevo conciati veramente male.”
“ma sei sicura che la colpa fosse tua?” chiese il draghetto d’istinto.
Lovely sembrò sorpresa dalla domanda. “ehm… voglio dire poteva anche aver creato una messa in scena per farti spaventare.” Si corresse subito Spike. “no non penso, anche se fosse stato… non aveva più importanza... non appena i draghi anziani videro cos’era successo non esitarono a sbattermi fuori dal branco, noi draghi saremo dei selvaggi ma… anche per noi esiste un limite.”

“era stato fantastico! Uno spettacolo veramente impressionante! Era incredibile che un esserino all’apparenza così dolce e innocuo, possa creare un tale disastro in una sola notte…” gli sguardi delle presenti fecero ricomporre il draconequus, era freddi come il ghiaccio. “uhm… il tempo preannunciava una tempesta con i contro fiocchi, ma io ero troppo contento, il mio piano era stato un successo. –DISCOOOOORD! DISCOOOORD!- Lovely mi raccontò quello che aveva visto chiedendomi una spiegazione dai suoi occhi traspariva la paura più pura: -ah sì… devo ammettere che sei stata davvero fantastica…- mi avvicinai al torrente e le mostrai come in un filmato tutto ciò che era successo: -sei andata oltre le mie più rosee aspettative…- commentai, a ogni secondo la piccola era sempre più spaventata. –no…no! Perché… perché mi hai fatto questo? Mi… mi hai trasformata in un mostro!- urlò. –Lovely… io ho fatto solo ciò che mi hai chiesto; volevi la tua rivincita e io ti ho accontentata.- -no! io non volevo questo! Mi hanno cacciato dal branco… non resisterò due giorni da sola!- -beh… questo non è un mio problema.- -cosa?! Dimmi che stai scherzando.- -no mia cara, è la pura verità. Non mi sono mai interessato a te.- -ma…ma… io credevo che tu mi volessi aiutare… credevo che tu… che tu fossi mio amico.- a quel punto mi misi a ridere: -ahahaha uuuuuh questa si che è bella, davvero hai creduto… ahahahah. Senti ragazzina io sono il signore del caos, il grande Discord! Non so che farmene della tua amicizia!- il tempo si faceva sempre più cupo… -tu mi sei servita solo per portare il caos anche in queste terre… e ora che ho portato a termine il mio scopo… non mi servi più.- lo sguardo di Lovely divenne furente. – tu… tu… TU… MALEDETTO!!!- con gli occhi trasformatisi dal blu al rosso per la rabbia, tentò di scagliarsi su di me. mi scansai appena in tempo, facendola cadere nell’acqua. –coff coff ME LA PAGHERAI DISCORD!- ma io ero troppo spavaldo. –ah! Se credi veramente di farmi paura, sei un’illusa… anzi dovresti ringraziarmi!- -che cosa?- mi chiese lei confusa. –dicevi di sentirti sola, di volere un’amica, qualcuno che stesse sempre con te… ebbene grazie a me ora ce l’hai ahahahah.- Lovely era a dir poco furiosa. –anzi guarda per aiutarti credo che potrei darle anche un nome e… visto quello che è riuscita a fare stanotte… direi che Violance sarebbe il nome più adatto non trovi ihihihihih.- -tu sei completamente matto!- -grazie del complimento cara. Ah e comunque… TIENI!- e le lanciai la gemma… di nuovo in pezzi. –credo che ormai non ti serva più!- a quel punto iniziò a diluviare, Lovely uscì dall’acqua e tentò di scagliarsi di nuovo su di me, fallendo miseramente. mentre la pioggia cadeva implacabile su di noi, spiccai un balzo e me ne andai continuando a ridere. –Discord! Discord! Torna qui Discord! Torna qui, ti prego. Discoooooord!- Lovely ricominciò a piangere, mentre la pioggia, i tuoni e i lampi, coprivano il suo volto e i suoi singhiozzi. Allora non ci feci caso ma… tornando a Equestria avevo una sensazione di nausea e sentivo ancora in sottofondo la voce di Lovely piangente. Ma questa sensazione scomparve non appena le principesse tornarono da me con gli elementi e… beh il resto è storia.”

“raccolsi i frammenti della mai gemma e per me iniziò il vero inferno… ho iniziato a viaggiare in lungo e in largo per questo mondo, con un unico intento… trovare Discord! Violance da quel momento non mi ha mai lasciato. Ogni notte che la luna fa capolino, non importa che sia solo uno spicchio o piena, anzi con la luna piena è anche peggio, Violance prende il controllo e beh… avete visto cosa è successo e… questo è tutto.”
Spike rimase basito, quella poveretta ne aveva passate di cotte e di crude.
L’unica cosa che gli venne in mente da dire fu: “wow, mi dispiace.” La draghetta guardò stranita sia lui che flutthershy.
La pegaso era rimasta sempre immobile e silenzio a fissarla, il suo sguardo non era ne stupefatto ne impaurito, anzi trasmettevano una calma e una comprensione degna di una madre.
“non so se mi vogliate credere, ormai persino io stento a crederci.”
“Lovely…” disse Flutthershy, prima che una nuova lacrima solcasse il viso della draghetta. “non piangere… noi ti crediamo. Sappiamo quanto Discord fosse malvagio e non ci stupisce certo che…”
“no!” urlò Lovely bloccandola. “so che dal mio racconto può sembrare orribile ma la colpa non è tutta sua, anzi in fondo la colpa è mia, in maggior parte.”
“non posso credere che tu lo stia difendendo!” urlò Spike.
“lo so, è incredibile. Ma, vi prego, siate clementi con lui.” Spike era sul punto di controbattere ma fu bloccato dalla dolce Flutthershy.
“stai tranquilla Lovely, lo promettiamo.”
“grazie ragazzi… ma ditemi che cosa rischio?” i due si guardarono straniti.
“non sarete certo venuti fin qui ad ascoltare la mia storia solo per curiosità, dico bene?” i due abbassarono lo sguardo.
“allora ditemi… che cosa rischio?”


capitolo 9: la forza più potente che c'è.

Nessuno proferiva una parola: “ragazzi… vi prego. ditemi, che cosa rischio?”… “pietrificazione.” Sputò secco Spike.
Lovely però non si scompose: ”ah beh… in fondo me lo dovevo aspettare… se bloccate il mio corpo… bloccherete anche quello di Violance… è di sicuro la scelta migliore.”
“no Lovely! Non devi arrenderti!” le disse Spike fiero. “tu sei innocente, non è giusto che paghi.”
Lovely sorrise: ”vedrai che troveremo una soluzione. Twilight è in gamba non temere.” Detto questo il draghetto saltò in groppa a Flutthershy e salutando la piccola si avviarono galoppando verso l’uscita.

Nel frattempo nella sala: “bene… direi che ora sapete tutto.”
Una volta finito il racconto del draconequus regnò il silenzio per qualche secondo. “so che vi potrà sembrare inverosimile ma vi sto dicendo la verità.”
Molti sguardi intorno a Discord furono dubbi. “e tu pensi che ti crediamo?” chiese acida Rainbow.
“perché vi dovrei mentire?” chiese Discord spavaldo. “perché mentirvi per poi darmi la colpa da solo? Eh… spiegamelo Rainbow Splash!”
la pegaso esplose: “il mio nome è Rainbow Dash! E non capisco cosa mi trattenga dal ritrasformarti in una statua a forza di calci!”
la pegaso blu stava per saltagli addosso, quando all’improvviso: “Rainbow fermati!” erano Flutthershy e Spike che, appena entrati nella stanza, avevano bloccato la probabile rissa.
“abbiamo appena parlato con Lovely, siamo quasi certi che Discord non menta.”
“oh… finalmente qualcuno mi concede il beneficio del dubbio.” Sospirò il draconequus… ci vollero un paio di minuti perché i due gruppi confrontassero le versioni, alla fine, anche se Rainbow faticava ad accettarlo, Discord aveva detto la verità… le due versioni coincidevano perfettamente.
Ma c’erano ancora degli interrogativi senza risposta e non ci volle perché venissero a galla: “scusate…” chiese Pinkie Pie.
“ma c’è una cosa che non riesco a capire.” Nessuno fiatò.
“se Lovely ha la stessa età di Spike, o almeno credo dal suo aspetto, come avrebbe fatto Discord a trasformarla 2476 anni fa? Voglio dire so che i draghi vivono molto più di noi ma mi ricordavo che col tempo diventassero giganteschi anzi mastodontici… invece Lovely è rimasta piccolina e adorabile quanto un cupcake alla fragola…”
Pinkie stava iniziando a sbavare… ma aveva fatto una domanda più che legittima.
Tutti gli sguardi furono rivolti a Discord che subito si fece cupo. “purtroppo quello è un altro tasto dolente, l’incantesimo ha un terribile effetto collaterale… per permettergli di fare più effetto ho attivato… ah, un incantesimo di blocco età.”
“cosa!?” urlò Twilight. “sei impazzito! Sai bene quanto me che un incantesimo di blocco età è PERICOLOSISSIMO! Avresti potuto ucciderla!”
poi però riprese la calma. “ah… bloccare sia il corpo che la mente a un’età specifica richiede una grande abilità. Nemmeno io sarei in grado di farlo.”
Il dio del caos rimase in silenzio. “a ogni modo…” continuo l’alicorno viola. “il fatto di sapere di cosa si tratta ci sarà di molto aiuto.”
La principessa mise uno zoccolo sul mento iniziando a riflettere. “uhm… un sortilegio composto da un incantesimo di blocco età, unito a uno di sdoppiamento della personalità, attivati dalla luce lunare… ci basterà controllare nei manuali più vecchi e troveremo senz’altro un contro incantesimo.”
“e Lovely non rischierebbe più di diventare una statua!” dissero Spike e Flutthershy elettrizzati.
“precisamente.”
“ehm non vorrei fare il guastafeste ma non credo sia così facile mia cara Twilight.”
“che intendi Discord?”
“in questo periodo, a causa delle mie notte insonne, ho passato molto tempo nella biblioteca del castello e mi sono messo a spulciare tra gli scaffali, avrò cercato praticamente ovunque e ho trovato molti dei contro incantesimi alle mie vecchie ‘buffonate’… tutte tranne il sortilegio di Lovely.”
“e come mai ti sei messo a cercarli?” chiese Rainbow.
“non devo darti una motivazione per come passo le mie notti Dash.” I due si fulminarono con lo sguardo.
“comunque se fossi in te non sarei così pessimista Discord.” Riprese la parola la principessa. “scommetto che tu hai controllato solo una parte della biblioteca… ma c’è ne una a cui solo pochi hanno accesso.”
“Twilight non dirai per caso…”
“esatto Spike. Princess Celestia le chiedo il permesso di setacciare… negli archivi di Star Swerley il barbuto.”
La principessa acconsentì. Pinkie e Spike si guardarono preoccupati, era da tanto tempo che non sentivano la loro amica pronunciare quel luogo, si ricordavano però che, per colpa di un incantesimo proveniente da quella sala, Twilight aveva perso completamente la testa ed era diventata paranoica fino all’inverosimile.
“tra quelle vecchie pergamene e manuali troveremo di certo ciò che ci serve. Forza seguitemi.” Concluse la principessa. Detto questo tutti iniziarono a uscire dalla stanza e a dirigersi verso la biblioteca.
Gli ultimi a dover uscire erano Discord e Rainbow Dash la quale, invece di lasciarlo passare si bloccò davanti alla porta impedendogli di uscire. “cosa c’è ora?” chiese Discord seccato.
“sei furbo. Ma a me non la dai a bere chiaro!”
“di che cosa stai parlando? Io…”
“parliamoci chiaro. Tu sei il dio del caos… colui che voleva portare l’anarchia e la disarmonia in tutto il mondo solo poche settimanale fa e ora… fai il pentito draconequus a cui bastano gli occhi dolci di Flutthershy per calmarsi e diventare improvvisamente un santarellino!”
la pegaso fece una faccia disgustata. “bleah… forse sarai riuscito ad ingannare gli altri con la tua storiella strappalacrime… ma con me non attacca.”
“senti amica io non…”
“STAI ZITTO!” lo interruppe lei bloccandolo contro il muro. “tu non sarai mai mio amico!!! Per me resterai sempre il mostro che sei sempre stato, e niente altro.”
“IO NON SONO UN MOSTRO!” urlò lui riuscendo a liberarsi dalla sua presa
“ah no!? E il tuo comportamento con Lovely?” lui abbassò lo sguardo. “
le hai mentito, l’hai resa un mostro assetato di distruzione e quando lei ti ha chiesto aiuto le hai riso in faccia e l’hai abbandonata a se stessa. Allora, se questo non è un mostro, dimmi tu che cosa…”
“BASTA!” Rainbow fu interrotta dall'urlo squittente di Flutthershy, entrata improvvisamente nella sala. “smettila Rainbow Dash!”
“tu non intrometterti Flutthershy. So che di solito lo difendi, ma stavolta non ha scusanti devi ammetterlo anche tu.”
“sì… ma attaccarlo così non serve a niente.” Disse Spike, spuntando da dietro la pegaso gialla.
“attaccandolo così non risolverai di certo il problema.”
Flutthershy non la guardava neanche: “Rainbow, per favore, esci e vai con gli altri, a Discord ci pensiamo noi.”
“sì certo… come no…” borbottò lei ma eseguì comunque la richiesta dell’amica.
”grazie ragazzi, se non foste arrivati voi chissà come poteva finire.”
“non devi ringraziare noi… ma Lovely.” Disse la pegaso a sguardo basso.
Discord sembrò confuso, Spike, come se gli avesse letto nel pensiero, gli rispose, restando però girato di schiena: “mentre ci raccontava cos’era successo sembrava continuare a difenderti e a giustificarti. Sembrava… come se… ti avesse perdonato. Non so il perché ma… sembrava anche pronta a diventare una statua, senza però dartene la colpa.” Discord divenne nuovamente cupo.
“Discord… se fosse dipeso da me ti avrei lasciato tra le grinfie di Rainbow… ah ma io e Flutthershy abbiamo promesso a Lovely di essere clementi, se fossi in t…” la porta sbatte e Discord sparì dietro di essi.
Spike fece un sorrisetto e, senza dire una parola, si diresse in biblioteca, raggiungendo gli altri insieme a Flutthershy, anche lei con un piccolo sorriso sul volto.

Poco dopo nelle prigioni… Lovely rimaneva immobile a fissare il muro della cella e i due anelli che le bloccavano i polsi, continuando a sospirare. Lo sbattere di una porta ruppe il silenzio.
“ah… che cosa vuoi Discord?” chiese Lovely secca, senza nemmeno girarsi a guardare.
”come hai fatto a sapere che ero io?”
“ho sentito il tuo puzzo di caos non appena sei entrato.”
“è una cosa un po’ scortese da dire davanti a un ospite non credi?”
“beh sai… ricevere una visita da parte del personaggio che ti ha resa una bestia notturna assetata di distruzione, non è certo una cosa gradita.”
Discord sembrò spazientirsi. “allora perché?”
“perché cosa?” chiese Lovely iniziando a voltarsi verso di lui.
“sai… prima Rainbow Dash mi ha attaccato… me ne ha dette di tutte i colori, dicendo che ero un mostro e che ti avevo rovinato la vita…”
“e ti stupisci?”
“no… mi stupisco di più per quello che è successo dopo…” il draconequus iniziò ad avvicinarsi alla cella.
“nessuno sembrava in grado di placare la sua ira nei miei confronti, quando improvvisamente entrano Spike e Flutthershy che, con due parole ben piazzate, riescono a calmarla e a farla uscire dalla stanza.” La voce di Discord era calma ma più si avvicinava più per la piccola diventava inquietante.
“ah. Buon per te.” Gli rispose Lovely acida.
“aspetta il meglio viene ora… mentre li ringrazio per il loro intervento, mi dicono che sei stata TU ha dirgli di essere clementi con me.” ormai era soli a trenta centimetri da lei.
Lovely deglutì: “non so di cosa tu stia parlando.” Disse tentando di sembrare distaccata, nonostante le tremasse la voce.
“ah Lovely... sei troppo sentimentale e buona… lo eri duemila anni fa e lo sei ancora adesso.”
Lovely iniziò a innervosirsi. “non sei nemmeno capace di covare rabbia e rancore contro di me… sei debole, esattamente come la prima volta che ti ho incontrato.”
Il sogghigno di Discord per Lovely fu l’ultima goccia, in un impeto di rabbia scattò verso le sbarre, mostrandogli i denti e iniziando a urlare: “IO NON SONO DEBOLE! Ho passato tutti questi anni a cercarti, a viaggiare per ogni luogo pur di avere la mia vendetta! Volevo vendicarmi per l’inferno che mi hai fatto passare, per avermi condannata a vivere per sempre nel disprezzo e nell'ombra. TI ODIO!”
“allora spiegami perché hai chiesto a Spike e a Flutthershy di difendermi. Eh perché Lovely? Perché? “
“perché!? Perché…” Lovely iniziò a calmarsi. “perché altrimenti perderesti tutto.” Il draconequus sembrò confuso.
“io in questi due millenni non ho mai avuto nulla; ne una famiglia, ne un amico e il tutto non faceva che aumentare il mio senso di disprezzo, mi sentivo ferita e… tradita. Ero determinata a vendicarmi volevo farti provare cosa avevo passato io. Ma poi quando sono arrivata qui ti ho visto e… e… e non ce l’ho fatta.”
“come?”
“dopo quel tuo scherzo mi era salito di nuovo il veleno in gola ma… alla cena, nonostante il clima teso a causa di Violance, tu e gli altri sembravate comunque divertirvi e poi… ho visto come guardavi Flutthershy, si vede che le sei molto legato e credo che anche lei contraccambi. Non è vero?”
“beh ecco siamo buoni amici e…”
“Appunto. TU hai avuto una seconda chance: ora hai degli amici, una casa, puoi girare libero dove ti pare, utilizzare i tuoi poteri…”
“sì ma non totalmente…”
“ma almeno puoi usarli! Non sei più intrappolato imprigionato nella pietra giusto?” Discord dovette dargli ragione.
“se diventerò una statua la mia vita non perderà nulla. Anzi potrebbe anche migliorare, Violance smetterebbe di tormentare e gli altri. Tu invece… perderesti tutto: i tuoi amici, la tua libertà, la tua magia… e io… mi sentirei un vero mostro se distruggessi tutto questo.”
Il dio del caos rimase in silenzio “sai…” continuò Lovely. “a volte ci vuole più forza per perdonare che per serbare rancore. E poi diciamocelo..." cambiò tono.
"non sei più il malvagio dio caotico che mi ricordavo.”
“e questo cosa te lo fa pensare?” chiese Discord offeso.
“già il fatto che tu sia venuto qui di tua spontanea volontà è un indizio… duemila anni fa non ti sarebbe mai interessato di cosa pensavo di te.”
Discord voleva controbattere ma stranamente davanti a Lovely gli mancarono le parole e, in effetti, la piccola non aveva tutti i torti. Rimasero in silenzio per qualche, interminabile, secondo, poi il draconequus decise di uscire da quell'imbarazzante atmosfera.
“Lovely ascolta… forse, non dovrai diventare una statua.”
“che vuoi dire?”
“ecco… prendi le mie parole con le pinze, ma, nei manuali più vecchi, potremo trovare il contro incantesimo per riportati alla normalità.” Lovely iniziò a sorridere.
“si trovano nella parte più vecchia della biblioteca del castello… gli altri sono già al lavoro e… credo che dovrei raggiungerli anche io.” Detto questo il draconequus stava per dirigersi verso l’uscita, ma Lovely prima voleva dirgli un’ultima cosa.
“Discord… un’ultima cosa… grazie, non sei il mostro che credi di essere, diffida di chi ti dice il contrario, sei cambiato e questa è la tua chance per dimostrarlo. Non sprecarla. ” Lasciandolo poi andare.
Discord si sentiva strano. < perché quando sono arrivato davanti a Lovely mi è venuto un groppo alla gola? > nemmeno la sua proverbiale parlantina, sarcastica e pungente, lo aveva aiutato in quella situazione. Eppure quando Lovely gli aveva sorriso si era sentito stranamente più leggero.
Le aveva donato un piccola speranza. il pensiero di quella, seppur piccola, buona azione, lo faceva sentire ancora meglio.
“forse Lovely ha ragione… “ però non era ancora finita… il draconequus non si sarebbe sentito tranquillo finché la questione non fosse stata completamente risolta. A passo svelto decise di raggiungere gli altri in biblioteca prima che iniziassero a farsi strane domande.
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