“la maggior parte delle cose che vi ho raccontato sono vere… l’unica su cui vi ho mentito è sul fatto che non conoscessi Discord. E… in un certo senso… è anche lui responsabile per quello che è successo stanotte.”
“per favore Lovely spiegati meglio.” Gli chiese Flutthershy.
“è accaduto tutto più di 2000 anni fa… per la precisione 2476 anni fa…”
“all’epoca ero agli inizi del mio regno e il caos imperversava per Equestria… non c’era luogo dove la mia magia non fosse arrivata! Era meraviglioso… tuttavia, poiché le principesse erano sparite per cercare il modo di fermarmi, dopo un po’ iniziai a sentirmi… come disturbato. Sembra illogico ma, soprattutto per un giovane draconequus, anche il caos può diventare noioso e quasi monotono, in particolar modo se si trova sempre nello stesso posto. Così decisi di uscire dai confini di Equestria ed espandere la mia magia caotica altrove…”
“vivevo con il mio branco in una grande pianura nei regni del sud. Era un luogo meraviglioso, soprattutto per la raccolta di gemme, infatti, poco distante, divisa da un piccolo torrente, vi era uno spiazzo di terra argillosa, dove le gemme si trovavano rigogliose, ma… anche se quella terra era a dir poco meravigliosa… n-non si poteva dire lo stesso della mia vita: non avevo mai conosciuto i miei genitori, erano spariti poco dopo la mia nascita, e non ho mai saputo che fine abbiano fatto. Ma per un drago non è importante, già da piccolo impari a cavartela da solo, non importa se sei un maschio o una femmina. Io però… non ero come gli altri. Non ho mai capito il perché ma il mio carattere è sempre stato gentile, educato… troppo debole.” Lovely abbassò lo sguardo. “a causa di questo mio ‘difetto’ ero spesso vittima dei draghi più grandi. Non gli importava che io fossi una ragazza, ero obbligata a combattere, lotte continue per ogni cosa: che fosse per delle gemme o per una semplice discussione, e, come avrete capito, n-non- non ero in grado di competere. Ero spesso ricoperta di lividi e ferite su ogni parte del corpo e… più il tempo passava… più la mia rabbia, la mia tristezza e il mio rancore aumentavano…”
“… incontrai Lovely il terzo giorno del mio viaggio, era pomeriggio tardo, così decisi di fermarmi vicino a un torrente, in una pianura per riposarmi e riprendere la mia attività il giorno seguente. Quando all’improvviso sentii uno strano rumore, all’inizio credetti fosse solo il suono dell’acqua del torrente e tentai di ignorarlo, ma… era qualcosa di diverso come… dei singhiozzi. Mi guardai intorno e dietro a un masso la vidi… mi fece quasi pena, piena di lividi e bozzi, piangeva e piangeva. Quel pianto cominciava a darmi sui nervi ma qualcosa in lei mi ispirava così decisi di attirare la sua attenzione e, per evitare che scapasse alla mia vista mi trasformai in un tenero coniglietto e ‘saltellai’ nella sua direzione. Lovely sembro quasi sorpresa, come se non avesse mai visto un coniglio in vita sua. Poi però fece un sorrisetto e mi accarezzò delicatamente la testa. -ciao piccolino, strano che non ti spaventi avvicinarti a un drago… beh forse la mia condizione attuale fa più pena che spavento… ah vorrei essere te in questo momento vorrei essere come te, scommetto che la tua vita sarà molto meglio di così. - Io la squadrai confuso. -scommetto che ti chiederai perché sono così triste… - io acconsentii. -ah… è che ho un desiderio che vorrei soddisfare ma… è un brutto desiderio e non c’è essere in questo mondo che potrebbe… o quanto meno vorrebbe aiutarmi.- -oh e invece qualcuno c’è.- dissi io ritornando alla mia forma originale davanti ai suoi occhi.
“ero sorpresa e al tempo stesso terrorizzata, non avevo mai visto un draconequus e non sapevo a cosa stavo andando incontro. non sapevo cosa fare, se scappare o prepararmi a lottare. Non feci in tempo a reagire. Lui con fare delicato mi porse la sua zampa da leone aiutandomi a rialzarmi, dopo di che si presentò: -io sono Discord e, se vuoi, posso aiutarti.- all’inizio ero un po’ riluttante ma… nessuno si era mai offerto di aiutarmi… e poi lui con quel fare delicato e con quel sorriso mi-mi sembrava sincero, forse era un po’ affrettato ma lo consideravo come… un amico, qualcuno che si interessasse sinceramente a me ma… forse era solo il mio cuore a pensarla così. Ci sedemmo sulla riva del torrente, dove mi ripulì dalle ferite e mi rinfrescai. Dopo di che raccontai a Discord tutto quanto. Dei soprusi dei draghi più grandi, delle mie lotte continue e della mia rabbia e del mio odio nei loro confronti, lui mi ascoltò sempre con grande interesse, era bello sentirsi ascoltati, finalmente potevo sfogarmi con qualcuno. -te l’ho detto Lovely, io, se vuoi, ho il potere sufficiente per aiutarti ad avere la tua rivincita.- disse alla fina iniziando a giocherellare con un spirale d’acqua sospesa nel nulla. Ero comunque titubante lo avevo conosciuto da pochi minuti, non potevo fidarmi ciecamente. –scusa Discord se te lo chiedo ma… perché sei venuto qui in questi regni?- gli chiesi dopo tutto lui sapeva quasi tutto di me e io niente di lui -sono qui per apprendere nuovi incantesimi nel mio regno si sentivano grandi cose di questi posti- -scusa ma da dove vieni Discord, non ho mai visto un draconequus da queste parti.- -beh è difficile da spigare, vedi il mio regno è molto lontano da qui, un mondo dove ognuno è libero di fa ciò che vuole. un luogo praticamente fuori dal tempo e dalla concessione comune. Noi lo chiamiamo oltre dimensione.- - strano non ne ho mai sentito parlare.- - questo perché la gente degli altri regni ci considera dei pazzi e creano degli autentici tabù sul nostro conto. Un mondo senza regole per loro può portare solamente guai.- -oh capisco.- -comunque sia Lovely, vuoi che ti aiuti con il tuo ‘piccolo’ problema?- ero sul punto di accettare ma in me c’era ancora un forte scetticismo così gli dissi che avrei dovuto pensarci su e che l’indomani gli avrei comunicato la mia decisione.”
“ero un po’ contrariato all’inizio ma… il fatto che Lovely titubasse mi dava un po’ di tempo per perfezionare il mio piano, avevo ascoltato il suo racconto molto attentamente… era perfetta. Era il soggetto ideale per la mia magia caotica, aveva quella rabbia e quel odio pronti ad esplodere, uniti a quell’ingenuità infantile, formavano una bomba caotica davvero fantastica. Così decisi di aspettare pazientemente l’indomani. La cosa sorprendente e che neanche un’oretta dopo sentii qualcuno urlare:-Discord! Discord!- era Lovely, il suo urlo era rotto da un pianto sommesso. Io subito riapparì dal mio nascondiglio su un albero. –già di ritorno?- chiesi io sarcastico ma ero sinceramente sorpreso. La piccola non rispose il suo sguardo era furente ma allo stesso tempo depresso. -accetto.- fu l’unica cosa che disse. Stavolta ero io a essere titubante: -scusa per la domanda ma mi potresti spiegare come mai hai deciso così velocemente?- lei si bloccò e tirò fuori da dietro la schiena un piccolo sacchetto confezionato con delle foglie. All’interno vi era una gemma, presumo un’ametista, fatta letteralmente in mille pezzi. Chiesi ulteriori chiarimenti ma il suo sguardo era più eloquente di mille parole.”
“so di essere stata una sciocca, ma ero accecata dalla rabbia… quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.” “capisco ma perché prendersela tanto, in fondo era solo una gemma?” le chiese Spike. Lovely sembrava quasi sul punto di saltargli addosso. “solo una gemma? Solo una gemma?! QUELLA GEMMA ERA Ciò CHE AVEVO DI Più PREZIOSO AL MONDO!” Il draghetto sobbalzò per lo spavento, l’improvviso scatto della ragazza lo aveva veramente sorpreso… anche perché senza accorgersene Lovely aveva cominciato e tirare fuor i denti come fosse pronta a sbranarlo. Accorgendosi dell’espressione spaventata di Spike la draghetta tentò di calmarsi e di riprendere a raccontare: “ah… a detta dei draghi più anziani, quella gemma… era un dono di mia madre. Un’ametista viola a forma di cuore che mi lasciò come porta fortuna, la tenevo con me da quando ero nata, e loro… loro… loro l’avevano distrutta! Era troppo per me. distruggendo quella gemma avevano distrutto anche il mio cuore… era l’ultimo ricordo che mi restava di lei e-e io…” la sua voce cominciava ad interrompersi tra un singhiozzo e l’altro. “sniff. Raccontai tutto a Discord e lui… mi sorrise con uno sguardo quasi paterno… ma… avrei dovuto capire che era solo una falsa.”
“dopo il racconto di Lovely mi misi a sorridere d’istinto. Si fidava davvero di me? era veramente così ingenua? Il mio orgoglio si gonfiò fino all’inverosimile. – d’accordo Lovely se sei pronta possiamo procedere… però prima vorrei farti un altro piccolo regalo.- detto questo presi i frammenti della gemma, li rimescolai un po’ tra le mani e, con un piccolo incantesimo di illusione, le feci credere di essere in grado di riparlarla. In realtà nessuno ci sarebbe riuscito. Ma Lovely non lo sapeva e perciò quel gesto bastò per illuminare il suo piccolo visetto, la sua felicità era tale che sembrava sul punto di saltarmi addosso, riuscì però a contenersi. –grazie Discord… non so proprio come ringraziarti grazie. Grazie. grazie.- - se vuoi ringraziarmi Lovely te l’ho detto lascia che ti aiuti… prendi le mie mani.- lei mise le sue mani nelle mie. -ora urla il tuo desiderio e io provvederò ad esaudirlo.- -desidero avere la forza per ottenere una rivincita su coloro che mi hanno fatto del male!- -allora… per il potere di cui dispongo ti darò la forza di cui hai bisogno!-e con quella formula lanciai il sortilegio… la poverina non sapeva a cosa era andata incontro.”
“all’inizio non mi sentii nulla… ma poi un immenso calore mi pervase tutto il corpo, era una sensazione indescrivibile, mi sentivo invincibile come se nulla potesse toccarmi… era stupendo… però poco dopo tutto tornò normale e la sensazione di potenza sparì lasciando il passo a una grande stanchezza: -ahhh- sbadigliai –Discord che succede?- - non ti preoccupare è tutto normale.- disse lui. –vai a farti una bella dormita e vedrai che stanotte… il tuo desiderio diverrà realtà.- capii solo tempo dopo l’ironia della sua voce ma in quel momento ero troppo stanca. Tornai alla mia tana dove quei maledetti ridevano ancora sotto i baffi, non ci badai molto, sapevo che presto avrei ottenuto il loro rispetto. Caddi nel sonno poco dopo, non so per quanto tempo penso circa due ore, mi sveglia con un po’ di mal di testa, continuai per un po’ a girarmi e rigirarmi per ricominciare a dormire ma il dolore non accennava a passare, così decisi di uscire e prendere una boccata d’aria. La luna era la sola a farmi compagnia posso dire con certezza che all'epoca fosse la mia unica amica e compagna di mille notti insonni. Ma quella sera anche lei sembrava essere contro di me. più lei saliva più il dolore aumentava, era insopportabile. In un attimo mi passarono davanti agli occhi gli avvenimenti di quella giornata… l’ultima immagine che ricordo era il ghigno di Discord poi… credo di essere svenuta.”
“che cosa è successo poi?”
“non ricordo purtroppo… ma ciò che ho visto il mattino seguente… non lo potrò mai dimenticare.” Dalla sua espressione si vedeva che Lovely era scioccata il suo sguardo era fisso nel vuoto, si vedeva che era un ricordo davvero doloroso.
Ma Spike era troppo curioso: “che cosa hai visto?”
Lovely deglutì iniziando di nuovo a singhiozzare:

“loro… erano… davanti a me… stesi a terra e io… vedevo tutto… rosso… “ i due non potevano credere alle loro orecchie.
“oh per Celestia… li hai… uccisi.”
“ringraziando il cielo no.” Rispose prontamente Lovely: “ma li avevo conciati veramente male.”
“ma sei sicura che la colpa fosse tua?” chiese il draghetto d’istinto.
Lovely sembrò sorpresa dalla domanda. “ehm… voglio dire poteva anche aver creato una messa in scena per farti spaventare.” Si corresse subito Spike. “no non penso, anche se fosse stato… non aveva più importanza... non appena i draghi anziani videro cos’era successo non esitarono a sbattermi fuori dal branco, noi draghi saremo dei selvaggi ma… anche per noi esiste un limite.”
“era stato fantastico! Uno spettacolo veramente impressionante! Era incredibile che un esserino all’apparenza così dolce e innocuo, possa creare un tale disastro in una sola notte…” gli sguardi delle presenti fecero ricomporre il draconequus, era freddi come il ghiaccio. “uhm… il tempo preannunciava una tempesta con i contro fiocchi, ma io ero troppo contento, il mio piano era stato un successo. –DISCOOOOORD! DISCOOOORD!- Lovely mi raccontò quello che aveva visto chiedendomi una spiegazione dai suoi occhi traspariva la paura più pura: -ah sì… devo ammettere che sei stata davvero fantastica…- mi avvicinai al torrente e le mostrai come in un filmato tutto ciò che era successo: -sei andata oltre le mie più rosee aspettative…- commentai, a ogni secondo la piccola era sempre più spaventata. –no…no! Perché… perché mi hai fatto questo? Mi… mi hai trasformata in un mostro!- urlò. –Lovely… io ho fatto solo ciò che mi hai chiesto; volevi la tua rivincita e io ti ho accontentata.- -no! io non volevo questo! Mi hanno cacciato dal branco… non resisterò due giorni da sola!- -beh… questo non è un mio problema.- -cosa?! Dimmi che stai scherzando.- -no mia cara, è la pura verità. Non mi sono mai interessato a te.- -ma…ma… io credevo che tu mi volessi aiutare… credevo che tu… che tu fossi mio amico.- a quel punto mi misi a ridere: -ahahaha uuuuuh questa si che è bella, davvero hai creduto… ahahahah. Senti ragazzina io sono il signore del caos, il grande Discord! Non so che farmene della tua amicizia!- il tempo si faceva sempre più cupo… -tu mi sei servita solo per portare il caos anche in queste terre… e ora che ho portato a termine il mio scopo… non mi servi più.- lo sguardo di Lovely divenne furente. – tu… tu… TU… MALEDETTO!!!- con gli occhi trasformatisi dal blu al rosso per la rabbia, tentò di scagliarsi su di me. mi scansai appena in tempo, facendola cadere nell’acqua. –coff coff ME LA PAGHERAI DISCORD!- ma io ero troppo spavaldo. –ah! Se credi veramente di farmi paura, sei un’illusa… anzi dovresti ringraziarmi!- -che cosa?- mi chiese lei confusa. –dicevi di sentirti sola, di volere un’amica, qualcuno che stesse sempre con te… ebbene grazie a me ora ce l’hai ahahahah.- Lovely era a dir poco furiosa. –anzi guarda per aiutarti credo che potrei darle anche un nome e… visto quello che è riuscita a fare stanotte… direi che Violance sarebbe il nome più adatto non trovi ihihihihih.- -tu sei completamente matto!- -grazie del complimento cara. Ah e comunque… TIENI!- e le lanciai la gemma… di nuovo in pezzi. –credo che ormai non ti serva più!- a quel punto iniziò a diluviare, Lovely uscì dall’acqua e tentò di scagliarsi di nuovo su di me, fallendo miseramente. mentre la pioggia cadeva implacabile su di noi, spiccai un balzo e me ne andai continuando a ridere. –Discord! Discord! Torna qui Discord! Torna qui, ti prego. Discoooooord!- Lovely ricominciò a piangere, mentre la pioggia, i tuoni e i lampi, coprivano il suo volto e i suoi singhiozzi. Allora non ci feci caso ma… tornando a Equestria avevo una sensazione di nausea e sentivo ancora in sottofondo la voce di Lovely piangente. Ma questa sensazione scomparve non appena le principesse tornarono da me con gli elementi e… beh il resto è storia.”
“raccolsi i frammenti della mai gemma e per me iniziò il vero inferno… ho iniziato a viaggiare in lungo e in largo per questo mondo, con un unico intento… trovare Discord! Violance da quel momento non mi ha mai lasciato. Ogni notte che la luna fa capolino, non importa che sia solo uno spicchio o piena, anzi con la luna piena è anche peggio, Violance prende il controllo e beh… avete visto cosa è successo e… questo è tutto.”
Spike rimase basito, quella poveretta ne aveva passate di cotte e di crude.
L’unica cosa che gli venne in mente da dire fu: “wow, mi dispiace.” La draghetta guardò stranita sia lui che flutthershy.
La pegaso era rimasta sempre immobile e silenzio a fissarla, il suo sguardo non era ne stupefatto ne impaurito, anzi trasmettevano una calma e una comprensione degna di una madre.
“non so se mi vogliate credere, ormai persino io stento a crederci.”
“Lovely…” disse Flutthershy, prima che una nuova lacrima solcasse il viso della draghetta. “non piangere… noi ti crediamo. Sappiamo quanto Discord fosse malvagio e non ci stupisce certo che…”
“no!” urlò Lovely bloccandola. “so che dal mio racconto può sembrare orribile ma la colpa non è tutta sua, anzi in fondo la colpa è mia, in maggior parte.”
“non posso credere che tu lo stia difendendo!” urlò Spike.
“lo so, è incredibile. Ma, vi prego, siate clementi con lui.” Spike era sul punto di controbattere ma fu bloccato dalla dolce Flutthershy.
“stai tranquilla Lovely, lo promettiamo.”
“grazie ragazzi… ma ditemi che cosa rischio?” i due si guardarono straniti.
“non sarete certo venuti fin qui ad ascoltare la mia storia solo per curiosità, dico bene?” i due abbassarono lo sguardo.
“allora ditemi… che cosa rischio?”