My little (good) project ^^ - aggiornamento 13/06/2014 ^^

Le fiction ed i racconti della community!

Re: My little (good) project ^^ - aggiornamento finale 1° pa

Messaggioda gabrybrown » 22/04/2014, 20:11

Giro per il forum per cercare qualche storiella leggera... "My little pony (good) project.... beh, c'è good quindi sarà qualcosa di tranquillo"....
Poco dopo... "..........dov'è la mia copertina?"
Oltre agli scherzi, avevo scelto questa storia perché pensavo tutt'altro [Dannato good!] (io ancora sto tremando..Guarda!) [Mi fido! Allontana quella mano!], ma sono felice di essermi sbagliato, perché questa storia mi piace.
Oltre che è scritta davvero bene (per..essere..la prima?), mi piace questa storia: è cupa, è cruda, è pure triste in alcuni punti, ma ti lascia sempre quella curiosità da farti voler sapere come continua.
Poi questo umano, mi dispiace per lui [Anche se ha ucciso crudelmente dei pony?] Sì anche, perché si vede che gli dispiace e che lo fa per un bene per lui superiore (e poi quella guardia non erano meno crudele) [Beh, contenti voi..]

(ma poi perché in tutte le storie con umani, loro sono sempre considerati dei mostri? Questo è razzista!) [Pensa di essere un erbivoro..] (ok) [Un dolce animale di madre natura che vive felice con i suoi amici animali..] (ti seguo..) [E poi scopri che esiste una specie che mangia qualsiasi cosa, e uccide e distrugge per proprio bisogno personale..] (continuo a non capire cosa c'entra questo con.. Ooh!) [Bravo cucciolo, ci sei arrivato] (adesso mi sento un essere orribile)
[Lo so, lo so anch'io...penso che sei orribile....Andiamo a mangiare qualcosa?]


Adesso non vedo l'ora di vedere come continua...Ti sei trovato un lettore Immagine
[IL MIO MURO!!] (LA MIA FACCIA!!) LA MIA MANO!!..Che male! Sembrava più sottile!!!
(Dillo alla mia faccia!) [Dillo al mio portafoglio!...oooh, il mio muro..]
Se non vi fidate dei servizi postali ma avete un pacco da consegnare, affidatevi a
Speed-ex: spedizioni rapide e sicure!.....quasi sempre


-Figliolo, cosa vedi?
-La Luna
-No, in mezzo a lei
-La Puledra nella Luna?
-Sai, ci sono molte leggende riguardo quel viso. Dicono ci sia davvero qualcuno lassù in attesa di ritornare ad Equestria
-Ma sono tutte false. È solo un insieme di crateri che casualmente hanno formato quel volto sul satellite, giusto papà?
-... Sì, probabilmente hai ragione

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Re: My little (good) project ^^ - aggiornamento finale 1° pa

Messaggioda Thegoodpony^^ » 22/04/2014, 20:53

Ti ringrazio ^^ mi fa molto piacere ti sia piaciuta la storia ^^ e si ad essere sincero è proprio la prima ^^' non avevo mai provato a scrivere nulla ^^ e mi fa molto piacere ti abbia fatto tirare la copertina ^^

Beh diciamo che ^^' si ha ucciso da un certo punto di vista ^^ perchè facendo saltare la prigione quelli che sono rimasti dentro sono andati a fuoco ^^' compreso l'unicorno che aveva usato per creare la chiave e tutte le guardie che fino a poco prima ^^ aveva illuso di salvarsi per tornare dalle famiglie ^^ però il personaggio l'ho voluto fare un poco complesso ^^, e spero che lo sia abbastanza ^^ e poi mi piaceva mettere a confronto il punto di vista di un pony ed un umano ^^' alla fine per quanto ci si sforza, si avrà sempre un poco bisogno di carne ^^ e poi dopo tre anni di prigionia a mangiare zuppa ^^' ahahah, comunque se può farti piacere saperlo sto già iniziando a scrivere pian piano il continuo ^^ solo sono indeciso se passare alla prima persona per entrare meglio nella testa di Katon, o se invece continuare con la terza persona ^^, magari potrei ricevere consigli ^^ e magari, se pu far piacere, qualche inserimento extra ^^ dato che tutto è possibile ed il fine ultimo è moooolto lontano ^^'
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Re: My little (good) project ^^ - aggiornamento finale 1° pa

Messaggioda Thegoodpony^^ » 23/04/2014, 9:50

Salve a tutti ^^ avevo detto che ci avrei messo un pò di più a scivere ^^' ma avendo avuto tempo libero ho pensato di buttare giù la prima parte del project 2 ^^, penso stavolta di aver fatto qualcosa di interessante ^^ quindi spero possa piacervi ^^ ve la posto subito qui e per attirarvi ecco qualche :muffin: :muffin: :muffin: :muffin: ^^ :P
Spero possa piacere come il precedente project ^^ di cui ovviamente è il seguito ^^ spero solo che la mia idea di mantenimento dello stile funzioni e possa piacere ^^'
Buona lettua ^^

Il mare


Ore 07.00
Molo di Manehattan.
Banchina.

Il ragazzo era a poca distanza dalla banchina, dove si trovava una grossa imbarcazione a vapore.
Approssimativamente si trovava a 20 metri da essa, non molto quindi, ma il problema che notò fù che vi era una sola rampa di accesso, controllata da due grossi pony in divisa militare mimetica che controllavano i biglietti di coloro che intendevano imbarcarsi.
« Non sarà semplice imbarcarsi...» pensò l'umano, incrociando le braccia davanti a se, senza però perdere quel suo sguardo privo di emozioni, che non lasciò trasparire la sua preoccupazione.
Il tempo stava passando veloce, e le idee stavano iniziando a scarseggiare.
Non poteva di certo mischiarsi trai pony poiché la differenza fisica era palese, ma non poteva nemmeno utilizzare i propri occhi contro le guardie, poiché avrebbe destato paura ed il caos generatosi avrebbe attirato altre guardie.
Ad un tratto il ragazzo si ricordò di ciò che gli aveva lasciato Exodus.
Tornò indietro ai cespugli, e prese in mano uno dei barattoli di fagioli, e tirando l'apposita linguetta lo aprì, versando via il contenuto leguminoso.
« Non vorrei farlo...ma non voglio rischiare di morire annegato...» pensò un poco dispiaciuto per quel cibo sprecato.
Tornò al punto dove si era fermato ad osservare la barca, constatando come il controllo dei passeggeri stesse continuando.
Osservò con i suoi occhi rubino l'acqua per qualche istante, come se avesse sperato che il suo riflesse scomposto dalle onde gli avrebbe parlato.
Lentamente iniziò a scendere in acqua, e quando essa gli fù arrivata al naso, porse il volto verso l'alto tenendo il barattolo, con un po' di fatica, sulla bocca.
In questo modo avrebbe avuto abbastanza ossigeno per avvicinarsi all'imbarcazione.
Nuotò fino alla parte sinistra del mezzo, prendendo piccole boccate dal barattolo di tanto in tanto, cercando di mantenere la calma dato che l'acqua era gelida, e sapeva che non poteva permettersi di restarvi a lungo.
Fortunatamente nessuno lo vide, e riuscì ad arrivare alla sua meta.
Ora doveva solo trovare un modo per salire, ed infiltrarsi e soprattutto asciugarsi.
Trovò un valido appiglio nelle lettere in rilievo in evidenza sul fianco, che probabilmente si riferivano al nome dell'imbarcazione “Sea Angel”.
Allungo le braccia aggrappandosi alla S, tirandosi in cima, ma prima di salire, alzò leggermente la testa lungo il corrimano, per osservare che il ponte fosse libero.
Per sua fortuna non vi era nessuno, anche se vi sentivano diverse voci provenire dalle varie cabine.
Con un ultimo sforzo delle braccia riuscì a salire, una volta fatto ciò, si attaccò al muro con la schiena, iniziando a strisciarvi in direzione di ciò che pensava fosse la sala caldaia.
Lentamente iniziò a strisciare, ma proprio mentre stava strisciando contro la porta di una cabina la sfortuna lo abbandonò.
La porta gli si aprì dietro, ed essendoci appoggiato di peso, e con le calzature bagnate scivolò all'indietro cadendo dentro alla cabina.
Durante tutta l'azione non poté fare a meno di constatare che il suo atterraggio sul pavimento fosse stato più morbido del previsto.
Richiuse subito la porta con un calcio dato con la pianta del piede, ed alzandosi di scatto, cercando di non cadere, vi si puntellò contro di spalle.
Fù a quel punto che gli occhi rubino dell'umano incontrarono gli iracondi occhi azzurri di un unicorno femmina, su cui probabilmente era atterrato ed aveva inzuppato.
L'equina non parve spaventata, anzi gli si avvicinò con fare agguerrito, pestando ripetutamente gli zoccoli sul pavimento bagnato.
« Tu...Tu !! Mostro !!! Guarda come hai ridotto la mia criniera !!! Ed il mio manto ora è completamente bagnato !! » strillo l'unicorno bianco a Katon, mentre la criniera viola le svolazzava davanti al muso.
Il ragazzo non perse tempo, e con un rapido scatto allungò le mani verso la pony, nel tentativo di afferrarla per la nuca.
Non fù sufficientemente rapido, dato che un essa illumino il proprio corno di una luce blu e lo sollevò in aria, tenendolo in sospensione.
« Cosa credi di fare eh ?!?! Alzare quelle tue zozze mani su di me ?!?! E poi come ti seri permesso di entrare nella mia cabina !!! Lo dirò al capitano !! » disse lei osservandolo con sguardo truce.
Il ragazzo dovette pensare velocemente, dato che non era in grado di muoversi liberamente, data la “costrizione” dell'incantesimo dell'unicorno.
« Mi dispiace...non era mia intenzione fare questo disastro...padrona...» disse lui, incrociando le mani dinanzi al viso, chiudendo gli occhi.
La pony parve restare stupita da queste parole.
« Padrona hai detto ? Non capisco...» chiese lei perplessa, mentre lentamente lo ripose sul pavimento.
Katon capì che avrebbe dovuto improvvisare rapidamente.
«Vede signorina...lei ha vinto un servizio completo da parte della “Sea Angel”, io sono il vostro umile servitore da ora fino all'arrivo a destinazione...» disse lui, esibendo un inchino, che gli fece scendere tutti i capelli neri difronte al viso fino a toccare terra, facendo espandere ulteriormente la la chiazza d'acqua sul pavimento.
Regnò per qualche istante il silenzio, dove il ragazzo aveva la mente immersa di pensieri e sul come agire, dato che la strategia di attacco era fallita, e che difficilmente sarebbe riuscita ad attuarla nuovamente, se non giocandola con qualche sotterfugio.
Il silenziò fù rotto dalla pony.
« Beh..avrebbero anche potuto riferirmelo, e soprattutto mandarmi un pony qualificato invece che un...cosa sei esattamente ?? » chiese l'equina con sguardo più deluso che curioso.
Il ragazzo mantenne la calma, esteriormente, iniziando ad elaborare un pensiero per trasformalo poi in risposta.
« Beh...io....» iniziò, ma venne subito fermato.
« Beh fa nulla, non mi interessa. » disse lei iniziando ad avvicinarsi fino a fissarlo ad essergli quasi a contatto coi capelli, che sfortunatamente gli impedivano una visuale diretta tra gli sguardi.
« C'è una cosa più importante che voglio sapere...» continuò l'unicorno, girandogli alle spalle.
« Cioè padrona...? » chiese lui, con voce flemmatica.
« Ma te ne vai sempre in giro vestito così caro ??? Sei un vero e proprio disastro !!! E poi quei capelli, sono tenuti in modo orribile, non ti lasciano neanche libera visuale e soprattutto i tuoi vestiti !! Sembrano fatti con degli stracci !! Non posso permettere che un mio sottoposto giri così, nel va del mio buon nome di stilista !!! » sentenziò la pony, mentre illuminando nuovamente il corno aveva nuovamente sollevato in aria l'umano.
Quest'ultimo non era convinto se la sua reazione dovesse essere di sorpresa oppure offeso, ma in ogni caso era contento del fatto che, per ora, la sua infiltrazione fosse salva.
« Allora prima di tutto ora vai a farti una bella doccia, poi una volta che avrai finito, vedremo di vestirti in modo adeguato per non farmi sfigurare !! Dimmi ehm...il tuo nome ? » chiese lei, mentre lo stava facendo galleggiare in direzione del bagno della cabina.
Il ragazzo si prese un secondo per rispondere, visto che l'idea di una doccia calda, e dei nuovi abiti lo avevano lasciato stupito, dato che per i tre anni che aveva passato in cella, nessuno si era mostrato tanto generoso nei suoi confronti.
Poi però ricordò che probabilmente, tutto questa generosità era dovuta al fatto che non sapeva cosa lui fisse, ed il suo umore tornò a spegnersi.
« Katon... mia signora...la ringrazio per la vostra generosità...» disse, cercando di fingere felicità nella voce.
La pony fece un leggero sorriso, socchiudendo gli occhi e portandosi lo zoccolo anteriore destro al petto.
« Cosa poteva aspettarti dall'elemento della generosità, tesoro.
Oh giusto il mio nome è Rarity, vedi di pronunciarlo bene quando saremo in pubblico. » disse, mentre, sempre utilizzando la magia, aprì la porta del bagno, rivelando come vi fosse una splendida doccia in porcellana, adornata da centinaia di boccetti di bagnoschiuma e vari cosmetici. Di colpò un tremore fece muovere la barca, seguito da un forte fischio.
« Siamo finalmente partiti, era ora !!
Adesso tu togliti quegli stracci ed entra in doccia, poi al resto penso io. » disse Rarity, facendolo scendere a poco distanza dalla doccia.
Il ragazzo restò per qualche attimo perplesso nel constatare che la pony era immobile dietro di lui.
« Padrona...ma voi restate li mentre io mi spoglio..? » chiese lui, con il volto pieno di capelli che arrivavano al bacino, e che gli coprivano gli occhi, lasciandogli poca visione di tutto.
La pony alzò un sopracciglio, per poi emettere un secondo risolino.
« Beh caro, dubito ci sia molto da vedere, e poi non preoccuparti, non sono quella genere di pony che molesta i maschi, quindi forza sbrigati, che mi sta venendo un certo languorino e non vedo l'ora di andare nella sala da pranzo. » disse l'unicorno, esibendo un sorriso, che però Katon non poté vedere, oltre al fatto di dovette trattenersi dal dare una risposta secca a ciò che l'equina aveva appena detto.
Il ragazzo a questo punto, per non destare sospetti, iniziò a spogliarsi, lasciando cadere a terra tutto ciò che indossava.
Atto ciò, si infilò nella doccia, ed iniziò a girare i pomelli delle diverse temperature fino ad ottenere quella desiderata.
In quel momento, mentre l'acqua calda scorreva dal suo capo, e gli scendeva fino a piedi, gli parve come se quel liquido gli stesse lavando via di dosso tutto lo sporco i maltrattamenti ed il dolore subito in quei tre anni di agonia, ed a tale pensiero l'acqua che toccava il delicato fondo di porcellana iniziò a diventare un poco più salata, un poco più umana.
La pony gli si avvicino, premendogli lo zoccolo sulle ginocchia.
«Chinati caro, così posso lavarti la groppa e rifarti la criniera. » disse dolcemente lei, mentre l'umano eseguiva l'azione richiesta.
Mentre l'unicorno iniziò a strofinargli la schiena iniziò a notare come sul suo corpo, fossero visibili vari segni di percosse, lividi ed escoriazioni.
« Katon, caro, ma cosa ti è successo ?? Sembra che una carica di bufali ti abbia calpestato !! » disse lei fermandosi qualche secondo dallo strofinare.
Il ragazzo non rispose.
Non poteva farlo, poiché in quel momento la sua bocca era sigillata dalle sue mani, che gli impedivano di gemere per il dolore procuratogli a tutti i ricordi delle torture subite, e del male che gli era stato inflitto, mentre dai suoi occhi rubino ora cadevano copiose lacrime sferiche salate che di andavano a mischiare con l'acqua calda.
La pony avvertì i singhiozzi del ragazzo, e credette di capire.
Fù a quel punto che la pony fece una cosa che il ragazzo non credeva nemmeno immaginabile, una cosa che ormai gli sembrava solo un ricordo, un sogno di un tempo ormai passato.
Rarity si alzò sugli arti inferiori, e con quelli superiori gli cinse il collo da dietro posandogli il muso sulla spalla sinistra, mentre la sua criniera bagnatasi era mischiata ai capelli dell'umano.
« Coraggio, non fare così tesoro. Ora ci sono qui io, ed io sono una brava padrona, non ti maltratterò e non ti farò del male, te lo prometto.
Ed una volta che saremo arrivati al porto, parlerò col capitano e tu verrai a casa con me, dove potrai continuare a servirmi e non essere più maltrattato, su su sfoga pure adesso le tue lacrime caro, perché dopo, ti prometto che non ti farò mai più soffrire e chi ci proverà se la vedrà con me !! » concluse la pony, per poi posare le labbra sulla guancia sinistra del ragazzo, che restò immobile.
In quel preciso istante, il tempo per Katon parve fermarsi.
Le lacrime iniziarono a scorrere ancor più copiose, ed il ragazzo liberò la bocca dalle mani, iniziando ad emettere lamenti, nello stesso momento si voltò, stupendo la pony.
Il ragazzo ricambiò l'abbraccio dell'equina, stringendola a se, facendo attenzione a non farle male, posando la testa sul suo collo.
« Grazie...grazie...Rarity...io...ti servirò finché resterò con te...sei davvero l'elemento della generosità..» disse, per poi tornare a singhiozzare e piangere sul collo della pony, che sorridendo ricambio l'abbraccio.
L'abbracciò sembro dover durare in eterno, come se ogni singola goccia proveniente dalla doccia, non volesse più sfiorare la porcellana pronta ad accoglierla.
La pony lentamente si ritrasse sempre sorridente, osservano quel muro di capelli che li separava i loro sguardi, e prese subito provvedimenti.
Utilizzando la magia, fece levitare fino a li un paio di forbici, facendo sparire di colpo una grossa ciocca di capelli corvini, che cadde nel piatto della doccia.
Gli occhi di Rarity si trovarono a specchiarsi in due cerchi perfetti, rossi come i rubini che la pony adorava, e dalle iridi nere come il carbone da cui si ricavavano i diamanti.
Qui due splendidi occhi ora erano tremendamente arrossati dai lati a causa delle lacrime, ma di certo non avevano perso la loro inquietante bellezza.
Bellezza che la pony espresse con un leggero luccichio nei suoi occhi azzurri.
Katon non ci pensò, o forse non lo fece di sua spontaneità, ma non utilizzò il proprio potere su di lei.
Non poteva farlo, quella pony era stata l'unica cosa più vicina ad una amica in quei tre anni.
Ed anche se il suo scopo era quello di tornare a casa, in quel preciso istante, fu come se vi fosse, e decise di sorridere alla sua “padrona”, chiudendo gli occhi.
« Beh...padrona, credo che dovremmo finire di prepararmi, così potremo andare a mangiare, e poi farò tutto ciò che voi vorrete. » disse lui voltando le spalle alla pony, che fece un cenno di consenso con la testa sorridendo.
« Ah Katon, un ultima cosa, dammi pure del tu.
Sono la tua padrona, ma anche una tua amica. » concluse lei, tornando a strofinare la schiena del ragazzo, che nel frattempo, non più nascosto dai capelli mostrava un leggero sorriso, mentre teneva gli occhi chiusi, pensando a ciò che avrebbe dovuto fare più tardi per non essere scoperto, e soprattutto un pensiero triste lo colse.
Il pensiero che, se fosse riuscito a realizzare il suo scopo, avrebbe dovuto dire addio alla sua nuova amica, e proprio in quel momento però ricordò anche che a casa si trovava la sua famiglia ad aspettarlo, e questo per lui era troppo importante, più di qualsiasi amica.
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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda Clessidrus » 23/04/2014, 11:39

Incredibile, davvero superlativo. Io non so davvero quale aggettivo sia meglio mettere a questa fanfic ( Aspetta ci sono ......... ....................SUPERIPERSTRATOSFERICAMENTEBELLA!!!!!!!!!!!!!)

Tutta questa emozione e suspense che metti a questa storia mi rende Emozionervoso!!!!!!

Continua così stai procedendo bene.
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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda Thegoodpony^^ » 23/04/2014, 11:53

Ti ringrazio ^^ é un commento ipermegafantastico ^^ mi fa piacere che ti sia piaciuta ^^ continuerò a scrivere per coloro che mi seguono ^^
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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda Thegoodpony^^ » 23/04/2014, 14:46

Salve a tutti ^^ ecco per voi la seconda parte della seconda parte ^^ ho provato a migliorare ulteriormente spinto da voi che mi seguite ^^ spero che possa piacervi ^^' anche se ammetto che per questo capitolo servità un aggiornamento con qualche immagine ^^ ma per ora spero ve lo godiate solo scritto ^^

Imprevisti


Ore 08.30
Imbarcazione Sea Angel.
Cabina di Rarity.



Dopo che Katon si fù calmato, e Rarity ebbe finito di aiutarlo a lavarsi, fù il momento di sistemare i capelli del ragazzo, che a dire della pony, erano troppo lunghi.
« Bene caro, direi che ora possiamo dare un accorciata alla tua criniera, anche se è un peccato doverli tagliare, sono di un nero così lucido ora che sono lavati per bene...» disse l'equina mentre, con l'ausilio della magia, stava facendo levitare varie spazzole e le agitava con sapiente cura tra le ciocche del ragazzo.
Quest'ultimo era totalmente immerso nei suoi pensieri, e non badò a ciò che Rarity gli stava dicendo, non accorgendosi delle ciocche che lentamente cadevano dalla sua testa.
L'umano sava pensando a ciò che avrebbe dovuto fare quando sarebbero stati nella sala da pranzo, e soprattutto come non farsi riconoscere nel caso fossero saliti a bordo quei due pony gendarmi.
Fù a quel punto che venne richiamato tra loro da un forte strappo tra i capelli per una distrazione della pony.
« Ops, scusami caro !! Non volevo, è che c'era un nodo particolarmente insistente, ti ho fatto male ? » chiese lei mettendosi con gli arti anteriori sulle ginocchia del ragazzo che era seduto su uno sgabello a tre piedi.
Quest'ultimo guardò l'equina con disinteresse, fissandola dritta negli occhi.
« No...sto bene...ero solo immerso nei miei pensieri Rarity...» disse lui allungando la mano destra verso la pony e facendole una carezza sulla guancia sinistra.
Lei parve gradire, dato che sorrise e chiuse gli occhi godendosi la carezza.
« Hai proprio delle zampe delicate sai, caro ? Molto meno ruvide di quelle di Spike !! » disse lei, dando per scontato che il ragazzo sapesse di chi stesse parlando.
Il ragazzo fraintese, ma fortunatamente non si tradì.
« Vuol dire che hai visto altri come me ? Questo Spike è simile a me ? » chiese lui, scrutando la pony con interesse.
Ma quest'ultima esplose in una risata, per poi annichilire le segrete speranze dell'umano.
« No tesoro !!! Per tua fortuna non gli somigli proprio !! Lui è un cucciolo di drago, non ti somiglia per niente, qualsiasi cosa tu sia...» disse lei, ricomponendosi ed avviandosi verso una delle valigie.
Mentre Katon stava pensando attentamente a ciò che gli era appena stato detto la pony con illuminò il corno ed avvolse la valigia di una luce azzurra.
Quest'ultima si aprì, e da esse si sollevarono, per ausilio della magia dell'equina, vari rotoli di stoffa di diversi colori, e vari accessori misti.
Fatto ciò si voltò nuovamente verso il ragazzo, che stava osservando tutti quegli oggetti fluttuare per la cabina.
« Bene, ora alzati che ti preparo un bellissimo vestito, hai qualche preferenza, caro ? » chiese lei con una scintilla negli occhi.
Il ragazzo notò come la sua nuova amica volesse rendersi utile, oltre che evitare che il ragazzo girasse nudo facendola sfigurare, e quindi iniziò ad esporre le sue idee, che più che stilistiche si riferivano ai materiali.
« Se posso scegliere...penso che vorrei un tessuto che non bruci, o che abbia una grande tollerabilità al calore...e che abbia una notevole resistenza ai tagli e soprattutto che sia durevole...pensi di possa fare...? » chiese lui, osservando la pony che aveva stampata in faccia un espressione stupita.
« Beh si...posso farcela, anche se non capisco a cosa ti servano delle caratteristiche così strane, non devi di certo andare in guerra per me caro !! ihihihi » disse la pony, portandosi lo zoccolo anteriore sinistro davanti alla bocca durante la risata.
Si ricompose quando notò che il ragazzo era rimasto immutabile in viso.
« E dimmi caro, hai qualche gusto particolare sul tipo di vestito come colore e come stile ? Non preoccuparti qualsiasi tu idea vedrò di applicarla non preoccuparti, infondo sono la migliore stilista di tutta Equestria !! » concluse Rarity, attendendo indicazioni e facendogli levitare un foglio ed una penna con calamaio difonte.
Il ragazzo li afferrò, e dopo aver pensato per qualche istante iniziò ad abbozzare alcuni disegni.
Una volta che ebbe terminato mostrò il foglio alla pony.
« Se fosse possibile vorrei queste decorazioni nei punti che ho descritto...te ne sarei grato...» disse lui, sfoggiando un accenno di sorriso.
La pony fece levitare il foglio e lo osservò con cura.
Poi riportò la sua attenzione sull'umano.
« Disegni proprio bene caro, e ti dirò di più, sono certa di riuscire a realizzare tutto entro stasera. Tu nel frattempo vatti a specchiare, non hai detto nulla per il nuovo look della tua criniera !! » disse Rarity con un tono quasi di rimprovero.
Katon si alzò dalla sedia, e si diresse nel bagno.
Entrò, facendo attenzione a non scivolare sul pavimento smaltato e si avvicinò allo specchio.
« AHHH !! I miei...capelli...» gridò il ragazzo portandosi entrambe le mani sulla testa, e continuando a muoversi davanti allo specchio spostando la testa prima a destra poi a sinistra per riuscire a controllare ogni lato.
Quella che prima era una lunga cascata di capelli corvini ora era stata trasformata in un incendio di dalle nero pece.
I suoi capelli ora erano diventata appuntiti in alto, dando alla sua testa l'aspetto di un porcospino, mentre la parte posteriore era stata un poco risparmiata, dato che li i capelli arrivavano ancora fino alle spalle.
Il ragazzo restò qualche istante a contemplarsi, mentre nella sua testa non poteva fare a meno di pensare come, sicuramente un cambio di tagli fosse necessario, però non così radicale dato che in questa situazione, dove anche se fosse stato completamente ricoperto di capelli lo avrebbero comunque identificato come umano.
« Allora Katon, cosa ne pensi ? » disse la pony, che nel frattempo lo aveva raggiunto in bagno e che ora lo attendeva alla porta aspettandosi un giudizio.
« Ehm...mi serve un attimo...per trovare le giuste parole Rarity..» disse lui, mentre continuava a specchiarsi come un ossesso.
« Prendi il tempo che ti serve caro, io nel frattempo inizio il tuo abito. » disse l'unicorno facendo inversione e torno nell'altra stanza.
Il ragazzo nel frattempo notò come questo nuovo taglio gli fornisse però un agevolazione, una più completa visione libera da ostruzioni, oltre che una maggiore ventilazione della testa.
« Tutto sommato..poteva andarmi peggio..» pensò uscendo dal bagno, ma prima che potesse uscire venne abbagliato da una forte luce magica.
Il ragazzo si strofinò gli occhi violentemente a causa del bagliore ricevuto in pieno e con gli occhi aperti.
Lentamente li riaprì, iniziando a mettere a fuoco prima la stanza, poi Rarity che se ne stava a poca distanza da lui sorridente, e poi, appeso ad un bastone a Y si trovava ciò che ritenne essere il suo nuovo vestito.
Il ragazzo di alzò, ed iniziò ad osservarlo.
La parte superiore era una maglia nera, aderente fino al collo, con le maniche corte che terminavano poco prima del gomito, mentre nella parte finale della maglia, sembrava come se nascessero quattro code che terminavano all'altezza delle caviglie con una decorazione arancio.
La parte inferiore era costituita da un paio di pantaloni neri aderenti, simili alla maglia, che terminavano all'altezza della caviglia, dove da cui poi partiva la calza azzurra che faceva da distacco dalle arancio che la pony aveva creato come da schizzo del ragazzo.
Le scarpe arancio, avevano una caratteristica doppia punta sul davanti ed una unica nel tallone, ed avevano una curva discendente in modo che un eventuale calcio dato per errore non ferisse nessuno, al contrario la parte bassa era stata rinforzata con piccole placcate in modo da poter resitere a tutti i terreni ed offrire una buona presa nel caso si dovesse scalare.
Per quando riguardava le braccia le uniche parti scoperte erano i gomiti e le mani dato che gli avambraccio erano coperti da un tessuto nero rigido, indurito anch'esso con delle placche interne, in modo da resistere ed attutire gli urti, ed all'occorrenza per colpire.
Infine, il fiore all'occhiello che il ragazzo notò subito dopo fù l'aggiunta del simbolo da lui richiesto sulla schiena, lo stemma del suo clan, il corvo di fuoco.
La pony inoltre aveva dotato la parte anteriore della maglia con delle cerniere arancio, in modo da rendere più agevole indossare e togliere la maglia, mentre per i pantaloni aveva pensato all'utilizzo di una cintura di seta, che veniva nascosta dai quattro pendenti della maglia.
L'umano restò immobile ad osservare l'abito, ammirandone le rifiniture ed osservandone la qualità. « Allora come ti sembra caro ??? » chiese la pony avvicinandosi al ragazzo, che era immobile con le mani a penzoloni lungo i fianchi ad osservare il capo appena creato per lui dall'unicorno.
« E'...E' perfetto...grazie mille Rarity...sei davvero una buona amica ed una grande stilista...» disse lui, voltando il viso verso di lei, ed osservando come la pony fosse arrossita per i complimenti appena ricevuti.
« Beh, allora coraggio provatelo e dimmi come te lo senti !! » disse lei illuminando il proprio corno facendo levitare il ragazzo verso il vestito.
Lui non se lo fece ripetere, e dopo aver indossato anche la biancheria nuova, indossò il vestito, lentamente, tastandolo per testarne la qualità.
Una volta indossato del tutto, si pose dinnanzi allo specchio, notando come gli calzasse a pennello, e soprattutto come gli desse un impressione di sicurezza, dato che riusciva a sentire tramite il contatto dei tessuti con la pelle, la loro resistenza e soprattutto riusciva a percepire l'impegno che Rarity vi aveva riversato nel concepire ogni più piccolo dettaglio.
« Come già detto...è perfetto...ora possiamo andare a pranzo se vuoi...» disse l'umano, che non appena ebbe finito di pronunciare tale frase venne nuovamente abbagliato da un secondo lampo.
Stavolta quando riaprì gli occhi notò che era la pony ad aver indossato un lunghissimo vestito viola, con un lungo strascico bianco e delle scarpette simili al vetro agli zoccoli anteriori.
« Allora che dici, sono presentabile ? E' un po' vecchio, l'ultima volta che l' indossato era il Gran Galà galoppante ma penso possa andare bene per un pranzo su una nave come questa...tu cosa ne pensi ? » chiese l'unicorno, dando nuovamente per scontato che il ragazzo avesse anche solo la minima idea di ciò di cui lei stesse parlando.
Quest'ultimo ritenne opportuno agire come aveva fatto fino ad ora, dandole ragione.
« Credo possa andare bene...sembri una principessa...» disse lui, accennando un sorriso ed avvicinandosi alla porta.
« Però Rarity...prima volevo farti una domanda...» disse lui, mentre la pony gli si era affiancata osservandolo sorridente.
« Dimmi pure caro, ti ascolto. »
« Beh...ammettiamo che tu incontrassi..qualcosa di veramente molto molto malvagio...un umano ad esempio...come reagiresti..? » chiese lui, mantenendo il sangue freddo e studiandola appieno con i suoi occhi rubino.
Lei restò immobile qualche attimo per poi osservarlo alzando un sopracciglio.
« Semplice caro, andrei a chiamare le mie compagne e con gli elementi dell'armonia lo sconfiggeremmo o lo trasformeremmo in pietra !! Ma non penso che possa succedere una cosa del genere, l'unico umano avvistato in questo regno è stata avvistato credo tre o quattro anni fa durante un evocazione proibita nella zona proibita, e da quanto i giornali riportarono Princess Celestia interruppe l'evocazione eliminando l'umano.
Ma io credo sia solo una notizia molto gonfiata, non credo che gli umani esistano, sono solo favole per i puledrini e farli andare a letto presto !! Ma perché questa domanda caro ? » chiese lei, alzando il viso verso quello di Katon, che era come pietrificato.
Non muoveva un solo muscolo, ma tutto il suo corpo era visibilmente teso,visto che il pomegglo della porta sembrava dovesse cedere da un momento all'altro sotto la presa della sua mano, che si stava sbiancando per la troppa pressione esercitata.
« Katon ?? Katon ??? Caro va tutto bene ?? Che ti succede ??? » chiese lei, alzandosi sugli arti inferiori arrivandogli con il muso a poca distanza dal collo.
Il ragazzo pronunciò qualcosa di incomprensibile.
Nello stesso momento portò ambo le mani sulle guance dell'equina, con dolcezza.
Iniziò lentamente ad abbassarsi fino ad essere faccia a faccia.
Fù a quel punto che Rarity vide che il volto del ragazzo era rotto dal pianto, mentre due copiose linee di lacrime scendevano dal suo viso, bagnando il pavimento sottostante.
« Perdonami...Rarity...non voglio che tu ti faccia...grazie di tutto, per il vestito, per avermi fatto sentire vivo dopo tanto tempo...Rarity...lascia che io torni a vivere in quelle favole...non potrei sopportare di combattere contro di te...per ciò che sono...» disse il ragazzo poco prima di spalancare gli occhi osservando a distanza ravvicinata l'unicorno.
« Katon cos...» l'unicorno non poté finire la frase, ma non a causa del ragazzo.
Un altra imbarcazione speronò la Sea Angel nel lato destro, scaraventando Rarity contro il muro, svenendo.
L'umano fù meno sfortunato.
Impattò contro la porta, sfondandola e finendo con la schiena contro il ponte e poi giù dalla nave.
Fortunatamente non perse i sensi, ed iniziò immediatamente a nuotare risalendo in superficie notando che la nave che li aveva speronati era un vecchio veliero in legno a vela.
Ma cosa peggiore, notò la bandiera con il teschio di un pony e due zoccoli incrociati.
« Pirati...» disse sottovoce, mentre notò un folto gruppo di pony saltare dalla nave a vela su quella a vapore.
In quel preciso istante il ragazzo ebbe come una scarica lungo la spina dorsale, ed iniziò a nuotare verso la Sea Angel, sapeva bene quale era, in quel momento, il suo unico obbiettivo.
« Devo proteggere Rarity. » pensò, poco prima di piantare le punte delle scarpe sul lato della barca a vapore, e darsi la spinta per risalire.

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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda gabrybrown » 23/04/2014, 18:04

Di bene in meglio...davvero stavolta
Mi piace come sta incominciando questa parte, soprattutto l'incontro tra Katon e Rarity (e chi se l'aspettava un incontro del genere?). Le descrizioni, sia delle situazioni che degli aspetti, sono sempre ottime.

Io ti consiglio di rimanere con la terza persona, perché secondo me lascia quel fine alone di mistero nei pensieri del protagonista, in modo da rendere più imprevedibili le sue azioni, evidenziando i pensieri solo quando c'è bisogno, come già fai in parole povere. Ma questa è una mia opinione personale, che può variare da contesto a contesto, quindi sei libero di cambiare come e quando vuoi.. Non sarò di certo io a costringerti eh eh...al momento
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-Figliolo, cosa vedi?
-La Luna
-No, in mezzo a lei
-La Puledra nella Luna?
-Sai, ci sono molte leggende riguardo quel viso. Dicono ci sia davvero qualcuno lassù in attesa di ritornare ad Equestria
-Ma sono tutte false. È solo un insieme di crateri che casualmente hanno formato quel volto sul satellite, giusto papà?
-... Sì, probabilmente hai ragione

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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda Thegoodpony^^ » 23/04/2014, 18:08

Ti ringrazio molto ^^ ed il tuo consiglio é molto ben accetto ^^ io ascolto sempre i consigli e poi mi piace riceverli ^^ se questa parte ti piace ^^ aspetta di vedere cosa ho in mente per il prpseguimento ^^ un consiglio spassionato che posso dare é la copertina non basterá ^^`
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Re: My little (good) project ^^ - fine 1° parte ed inizio 2

Messaggioda Thegoodpony^^ » 24/04/2014, 11:22

Salve a tutti ^^ ecco qui la nuova parte ^^ attenzione che potrebbe essere un poco, "strana" ^^' quindi beh spero possa comunque piacervi ^^ vi lascio alla buona lettura, e spero presto di vedere altri commenti ^^
Buona lettura coi capitoli 4 e 5 ^^

Il colosso


Ore 09.30
Imbarcazione Sea Angel.
Ponte.



Con uno scatto di reni, il ragazzo tornò sul ponte, constatando come molte delle strutture presenti fossero rimaste seriamente danneggiate dall'impatto con la nave pirata.
« Devo fare in fretta...non credo che questa nave sia in grado di galleggiare ancora per molto..» pensò l'umano, avviandosi furtivamente verso la cabina della pony.
Stranamente non incontrò nessuno dei pony che poco prima aveva visto assaltare la barca, ma del resto sentiva uno strano silenzio.
Di colpo sentì delle forti vibrazioni che fecero tremare la barca.
Per evitare di cadere, Katon si appoggio al muro di schiena cercando di capire cosa fosse.
Vi furono una paio di serie di queste vibrazioni, e poi più nulla.
« Sarà stato qualche animale marino...spero..» pensò il ragazzo, mentre si piegò verso destra sporgendo la testa alla fine del muro, per poter osservare se vi fossero nemici o altro al prossimo angolo.
Non vide nessuno, quindi decise di accelerare il passo.
Corse, facendo attenzione ai detriti, lungo il ponte arrivando alla cabina dell'amica.
Entrò, lentamente, prima con la testa e poi col resto del corpo.
La sua amica non era nella cabina, che era completamente messa sotto sopra, non solo dall'impatto, ma probabilmente da altro, dato che tutte le valigie erano state aperte ed il contenuto versava a terra calpestato e rotto.
Katon sentì un brivido correre lungo la schiena, decise che doveva trovare al più presto Rarity, poi avrebbe trovato un modo per spiegargli le sue azioni, ma questo ora era secondario.
Uscì dalla cabina e prese le scale a sinistra dopo l'angolo, pensando che una volta in alto avrebbe avuto una vista completa della nave, per poter vedere qualche traccia di vita.
Per sua amara sorpresa, le scale avevano ceduto, ed erano inutilizzabili.
A quel punto decise che era ora di verificare se le sue doti fisiche erano state almeno un poco ristabilite, e se gli indumenti che l'equina gli aveva fabbricato erano efficaci.
Il ragazzo pianto le punte delle scarpe nel solido legno della Sea Angel con poca fatica, visto che la punta ricurva in alto era perfetta per penetrare superficidure.
Mentre faceva ciò allungò le mani, aggrappandosi ad un oblò posto sopra di lui.
Lentamente, piantando le scarpe sempre più in alto, ed aggrappandosi con le mani ai vari oblò e decorazioni della nave riuscì ad arrivare al piano superiore.
Anche questo piano era deserto, e questo fece preoccupare ancor più l'umano.
Iniziò ad esplorare le varie cabine, ma in tutte si presentava lo stesso spettacolo, valigie aperte ed oggetti personali sparsi a terra, con un grande caos e detriti.
Di colpo sentì una forte vibrazione, non al livello delle prime ma sufficientemente forte da essere avvertita.
Il ragazzo uscì dall'ultima cabina visionata, osservando il piano inferiore da cui era salito.
Vi fù un altra vibrazione.
Poi sentì un suono provenire dalla cabina del capitano.
Lentamente Katon si avvicinò alla porta ed osservò all'interno, non vedendo nulla se non un gran caos come già visto nelle altre.
Poi, dopo un altra vibrazione, lo sentì, seppur flebile.
« Aiutatemi...vi prego...» una richiesta d'aiuto venire dall'interno della cabina.
Il ragazzo, entrò di scatto nella stanza, ciò che vide lo fece restare immobile per qualche istante.
All'interno si trovava una pony di terra, dal manto viola e la criniera azzurra, con la divisa da capitano.
Era attaccata al muro, ed una grossa trave di legno le attraversava il ventre per poi infilarsi nel muro, oltre che avere entrambi gli arti inferiori rotti a penzoloni.
Al di sotto di essa, si era formata una copiosa macchia di sangue, ed di tanto in tanto era possibile udire il suono delle gocce che si aggiungevano alla sostanza.
« Tu...ti prego...aiutami..» disse la malcapitata, piegando la testa verso il ragazzo guardandolo coi suoi occhi smeraldi arrossati, per le lacrime e probabilmente per l'emorragia interna.
Katon si avvicinò lentamente, con sguardo assente, mentre stava analizzando la situazione.
Non aveva tempo da perdere per aiutare questo pony, lui doveva salvare Rarity, e poi trovare un modo per tornare a casa.
Il ragazzo gli si avvicino e pose una mano sulla trave, ma appena la sfiorò la pony gemette, ed un nuovo flusso di sangue si aggiunse alla macchia a terra, mentre una seconda macchia fuoriuscì dalla bocca dell'equina, che fini sulla mano destra del ragazzo.
Lui la osservò, con aria fredda e disinteressata.
« Mi dispiace...non c'è nulla che io possa fare...gli organi interni sono stati schiacciati, ed anche se rimuovessi la trave, moriresti per l'emorragia.» sentenziò il ragazzo, fissando il ventre della pony.
Quest'ultima iniziò a piangere copiosamente, aggiungendo così salinità alla macchia sottostante.
Nel frattempo le vibrazioni continuavano a susseguirsi, quasi ad intervalli regolari.
Katon si alzò, e voltò le spalle alla pony, iniziando ad avvicinarsi alla porta.
« ..Aspetta... ti prego...» chiese la moribonda.
Il ragazzo non la ascoltò, e continuò a camminare.
« Ti prego...almeno...evitami le sofferenze...ti scongiuro..» disse la pony prima di scoppiare nuovamente in lacrime, ed allungando lo zoccolo sinistro verso il ragazzo.
Quest'ultimo non si voltò, ma stavolta si degnò di rispondere.
« Se hai deciso di morire...la cosa non mi importa...ma non voler fare pesare la tua morte...sulle mani altrui...se vuoi morire, attendi il corso degli eventi, oppure morditi la lingua...io non prenderò la tua vita...» disse uscendo dalla porta, senza ascoltare le grida disperata dell'equina che lo chiamava.
D'un tratto il ragazzo si fermò, dopo che ebbe sentito l'ennesima vibrazione.
Si osservò entrambe le mani a palmo aperto, per poi richiuderle subito dopo.
Rientrò nella cabina del capitano.
La pony lo osservò coi suoi occhi smeraldo, mentre il ragazzo le si avvicino, e le pose una mano dietro la nuca con molta cura.
« Capitano...esaudirò il suo desiderio..ma in cambio voglio che mi dica se c'è una sala abbastanza grande da contenere tutto l'equipaggio ed i pirati...» disse lui, attendendo la risposta.
« La sala mensa...si trova sotto le cabine...per raggiungerla...devi andare sul ponte ed arrivare ed arrivare alla cabina 3F...li si trova la scala...» disse tra un colpo di tosse e l'altro.
« La ringrazio capitano...» disse il ragazzo, poco prima di infilare dall'indice fino all'anulare della mano destra nel coppino della pony.
Ma stranamente, l'equina non morì.
« Ma io...sono ancora viva, e non sento alcun dolore...cosa mi hai fatto ? » chiese lei con gli occhi spalancati verso il ragazzo.
« Ho distaccato i recettori del dolore...quindi ti ho tolto ogni sensibilità dal corpo...è come se fossi morta...avevo detto che non ti avrei uccisa..inoltre, non è una morte degna di nessun essere questa...quindi ora, la prego..mi guardi negli occhi..» disse il ragazzo, estraendo le dita, spoche di sangue, dalla pony, e voltandole il muso, con la mano sinistra verso il suo viso.
La pony lo osservò dritto negli occhi, poi di colpo, cadde con la testa in avanti, pronunciando con voce flebile «..Grazie..».
Stranamente, aveva disegnato sul muso un sorriso.
Il ragazzo ritrasse le mani, lasciandole scendere lungo i fianchi, mentre la sua espressione in volto restava la stessa indifferente e priva di interesse.
« Ti ho regalato una seconda vita illusoria...non so quanto potrà durare...ma penso che passare i tuoi ultimi attimi in famiglia...seppur in questo modo...possa essere una morte migliore...addio capitano..» disse il ragazzo, voltandosi di scatto ed uscendo dalla cabina, ormai priva di qualsiasi forma di vita.


False verità

Ore 10.00
Imbarcazione Sea Angel.
Cabina del Capitano.

Stavolta non perse tempo, e saltò direttamente al piano inferiore dopo aver scavalcato il corrimano, atterrando al piano di sotto con un movimento rotatorio, per attutire la caduta.
Si rialzò e cominciò a correre, seguendo l'ordine delle varie cabine, constatando come man mano che si avvicinava alla sua meta, le vibrazioni diventavano sempre più forti.
Finalmente giunse alla scala, ed iniziò ad osservare come, la porta di legno ad ogni vibrazione, tremasse.
« Sono li dentro...» disse il ragazzo, stringendo i pugni.
Purtroppo non vi era altro modo se non quella porta per entrare, per questo non avrebbe potuto sfruttare l'effetto sorpresa.
Poi ad un tratto lo sentì, ben distinto.
Dalla porta si sentì un grido fortissimo, era quello di una pony femmina.
« Rarity !! » gridò il ragazzo, mentre colpì la porta con la pianta del piede destro rompendo la serratura.
Poi fù tutto rapido.
La porta lentamente si aprì lentamente, cigolando, il ragazzo corse dentro, mentre proprio al centro della sala da pranzo, si trovava un enorme minotauro grigio, con solo il corno sinistro, che aveva appena scagliato a terra una grossa ascia a doppia lama, ed in aria, si trovava la testa di una pony, che rotolo sul pavimento a poca distanza dall'umano.
Quest'ultimo restò immobile, osservando come ciò che gli fosse arrivato a così poca distanza, avesse ancora gli occhi spalancati e colmi di lacrime.
Ma fù anche sollevato dal fatto che non si trattava di Rarity.
Lentamente alzò lo sguardo verso l'essere taurino, che ora lo stava fissando con astio.
« Bene bene bene...cosa abbiamo qui ? Altra carne da macello per i miei squali ? Ahahah » disse il bestione, mentre dai lati erano sbucati i pony che poco prima, il ragazzo aveva visto assaltare la nave.
Il ragazzo osservò con fare cinico la situazione, cercando di mantenere la calma.
Vi erano una decina di pirati, misti tra pegasi e pony di terra, nessun unicorno.
In fondo alla stanza, vicino alle pietanze notò che si trovavano dei pony legati ed imbavagliati, con evidenti segni di maltrattamento, mentre invece, difronte al minotaura si trovava una poccianghera di sangue, ed alla sua destra si trovavano almeno una ventina di teste, ed alla sinistra i corrispondenti corpi.
Il ragazzo rabbrividì, quando non riuscì a vedere la sua amica, inoltre non riuscì a comprendere le motivazioni di tale gesto.
« Capitano Strong Horn, cosa ne facciamo di questo coso ?? » disse uno dei pegasi, rivolgendosi al colosso alle sue spalle.
Quest'ultimo alzò l'ascia e la pose sulla spalla sinistra, mentre la reggeva lungo il mani con la medesima mano.
« Fallo fuori...non mi serve, e non mi pare che abbia nulla di valore con se, io nel frattempo continuo col mio passatempo !! » rispose il capitano, mentre si stava avvicinando ai pony prigionieri.
Il pegaso si rivoltò verso l'umano, che però non perse tempo.
Scattò in avanti, arrivandogli faccia a facci, ed in meno di un battito di ciglia il pony era a terra, in preda al soffocamento e gemiti.
Gli altri pirati iniziarono ad agitarsi nel vedere tale scena.
« Bastardo !! Cosa gli hai fatto ?!?! Ora sei morto !! » gridarono, in mezzo ad una grossa confusione.
Il ragazzo resto immobile, mettendosi in piedi senza distogliere lo sguardo dal minotauro, per osservare le sue azioni.
Il bestione aveva preso un altro pony, un maschio di terra, e lo stava trascinando nel centro della stanza.
I pirati stavolta si lanciarono in gruppo contro il ragazzo, che sfrutto la loro superiorità numerico contro di loro.
Infatti, i primi a lanciarsi contro furono due pegasi, seguiti da tre pony di terra, Katon attese fino all'ultimo istante, per poi effettuare un piccolo salto, mentre al di sotto di lui, i due pony alati si erano scontrati di testa.
Il ragazzo distese le gambe verso il basso, colpendoli al collo, facendoli cadere sui tre di terra che si erano lanciati troppo forte e non ebbero il tempo di fermarsi.
Mentre erano aggrovigliati tra loro Katon ne approfittò per piantare entrambe le mani nella schiena dei primi due pegasi, rendendo inutilizzabili le loro ali, mentre con la gamba destra, assesto un calcio frontale ad uno dei pony di terra, ferendolo agli occhi.
Poi rapidamente fece qualche passo indietro per prendere le distanze da loro.
Lentamente i pony si alzarono, erano furiosi per ciò che era successo, specialmente i pegasi, che non riuscivano a spiccare il volo.
« Cosa ci hai fatto mostro ?!?! » chiese uno dei due, fissando con odio il ragazzo.
Quest'ultimo lo osservò con aria disinteressata, per poi scattare nuovamente verso di loro.
« Ah deve essere pazzo !! Vuole affrontarci tutti frontalmente !! Schiacciamolo !! » disse uno dei pony di terra, iniziando a caricare in avanti seguito dagli altri, meno il pony col muso ferito, che continuava a restare a terra.
Il ragazzo attese nuovamente che i pony gli fossero a poca distanza, il primo pony si blocco candendo a terra, facendo inciampare gli altri su di se, mentre uno pegaso riuscì ad evitare la caduta saltando e puntando l'umano.
« Sei mio !!! » disse, puntando il ragazzo con gli arti anteriori in avanti pronto a colpirlo.
Katon allungò a sua volta le braccia in avanti, afferrandolo per gli zoccoli e piantandogli il piede contro nello stomaco, eseguì un ribaltamento, lanciandolo verso il minotauro.
Ma quest'ultimo fece calare l'ascia, brandendola con entrambe le mani, tagliando in un colpo solo, il proprio sottoposto ed il prigioniero al di sotto di questo.
Tutti rimasero immobile dopo tale atto.
Specialmente i pony pirata, che nel frattempo di erano rialzati, tranne il primo che aveva causato la loro caduta poiché era stato anch'esso preda degli occhi dell'umano.
Il capitano sollevò nuovamente l'ascia, riposizionandola nuovamente sulla spalla sinistra.
« Siete soltanto degli smidollati, non siete nemmeno in grado di sconfiggere un esserino come quello !! Tornatevene sulla nave, penserò io a lui !!! » sentenziò picchiandosi la mano destra sul petto.
I suoi subordinati non dissero nulla, ma osservarono con astio il proprio capitano.
Lentamente si avviarono verso le scale, raccattando da terra il loro compagno ferito al muso, e svanirono all'esterno.
Il ragazzo restò immobile, in piedi, osservando il minotauro, che stava iniziando ad avvicinarsi, provocando dei tremori alla barca.
« Mi basterà uno sguardo...» Pensò l'umano, che piantando i piedi a terra, iniziò a correre verso il proprio avversario, che sollevò la propria arma verso l'alto, scagliando un fendente discendente difronte a se.
Il copo però era goffo ed impreciso, seppur molto potente, e manco il ragazzo che si aggrappò al braccio sinistro del colosso arrivandogli a poca distanza dal muso.
« Ora muori...bovino... » disse il ragazzo osservando il minotauro fisso negli occhi cerulei.
Improvvisamente Strong Horn mosse in avanti il capo, colpendo con una testata il ragazzo, che venne sbalzato indietro.
« Ahahaha sciocco ragazzo !!! Quel trucco non funziona con me, i miei occhi sono di vetro !!! » sentenziò il capitano, mentre iniziò a correre verso l'umano, che nel frattempo si stava rialzando in preda al dolore, e reggendosi la testa con entrambe le mani.
Quest'ultimo fù solo per fortuna, che riuscì a schivare un nuovo e più potente, fendente discendente che gli arrivò a poca distanza dalla spalla destra.
Il ragazzo pose in avanti il bracciò sinistro cercando di conficcare le dita nella spalla del minotauro, ma quest'ultimo con un grosso muggito, pompò i muscoli rigettando all'esterno le dita dell'umano, per poi colpirlo con l'avambraccio sinistro, lanciando Katon contro la parete della stanza.
« E' tutto qui quello che sai fare ?!?! Non sarai mai in grado di battermi utilizzando delle tecniche così deboli !! Ahahah possono funzionare su questi pusillanimi flaccidi e privi di muscoli !! Ed ora preparati, ho deciso che prenderò la tua testa !! » gridò il capitano, lanciando l'ascia in orizzontale verso il ragazzo che giaceva piantato contro il muro, con due strisce di sangue che scendevano dalla bocca.
Il ragazzo chiuse gli occhi, iniziando a pensare a come potersi difendere, ma la sua mente era intasata da mille pensieri.
« Non posso morire...non voglio morire..devo salvare Rarity...no...devo tornare a casa...ma non voglio morire...perchè devo morire...perchè dopo tutto questo tempo...no no...non voglio...» la sua testa per qualche istante parve esplodere, mentre la lama dell'ascia era ormai vicina al suo petto.
Ma fù proprio in quel momento che un grosso flusso di magia dorata colpì in pieno l'ascia polverizzandola.
Per un attimo regnò il silenzio più totale, mentre un leggero trottare si senti scendere le scale.
« T-Tu...cosa ci fai qui...? Maledizione !!! » gridò il minotauro, mentre tutti gli altri pony erano gioiosi.
Nello stesso istante Katon riaprì gli occhi, notando come dalle scale era appena entrato un unicorno femmina, bianco come il latte e da una lunghissima criniera multicolore.
Ma la cosa che gli sembrò più strana, fù che questo unicorno possedeva anche un paio di ali.
Di colpo una fitta lo colpì alla testa, nel vedere quella figura, e svenne lasciando cadere la testa in avanti.
Nello stesso momento una ventina di pegasi in armatura dorata, armati di lance erano entrati ed avevano accerchiato il minotauro, che seppur contro voglia, si era appoggiato al suolo quasi ad inchino.
Le guardie iniziarono a liberare i pony prigionieri, mentre altri stavano coprendo i corpi martoriati.
Tra i pony liberati vi fù Rarity, che fino ad ora era stata ignara di ciò che era successo, poiché schiacciata sotto gli altri prigionieri.
Non appena la vide corse da lei.
« Princess Celestia, è veramente un miracolo che voi siate giunta in un momento così tremendo per salvarci, senza di voi quel bruto ci avrebbe uccisi tutti quanti, siete davvero divina !! » disse l'equina, osservando la propria monarca che le sorrise gentilmente, seppur per poco.
L'alicorno, iniziò ad avvicinarsi all'umano, che era stato sdraiato a terra, e coperto fino al collo con una coperta bianca.
Respirava male, e sicuramente aveva delle fratture alle costole, ma era vivo.
La pony osservò da dietro cosa stesse osservando la reggente del sole, e quando se ne rese conto, corse verso il ragazzo.
« Katon..KATON!!! Razza di stupido !! Che cosa hai fatto ?!?! Rispondimi !! Non fare finta di non sentirmi !!! » cominciò a strillargli nelle orecchie, inutilmente poiché in quel momento era svenuto e la sua mente in fase di elaborazione.
« Rarity, conosci questo umano ? » chiese Princess Celestia alla pony, avvicinandosi a lei.
L'equina rimase immobile, per poi fare qualche passo indietro dal ragazzo.
« U-umano...? Ma è impossibile...» disse lei, osservando la sua regnante.
« Invece si, questo è un umano, evocato qui tre anni fa per un rituale volto alla distruzione di Equestria da parti di esseri malvagi...ma lo ritenevo morto...almeno fino a qualche ora fa, quando sono venuta a conoscenza che per tutto questo tempo è stato segregato illegalmente nel penitenziario di Manehattan. » disse l'alicorno alla portatrice dell'elemento della generosità, che la osservò sconvolta.
« Lui non può essere umano...lui è stato buono con me !! E sono certa che è ridotto così, perchè ha provato a difenderci lui .. lui..»
« Lui ha distrutto l'intero penitenziario di Manehattan, facendovi bruciare vivi guardie e detenuti la scorsa notte. » la interruppe la principessa.
Questa affermazione fece gelare il sangue all'unicorno, che iniziò a piangere.
« Non è possibile...non può essere stato lui...deve esserci una spiegazione principessa..» disse lei, cercando una qualsiasi appiglio per cercare di giustificare le azioni dell'amico.
La monarca sollevò un sopracciglio, mostrando un espressione leggermente scocciata.
« 225 pony al servizio di Manehattan, e 431 detenuti bruciati vivi, senza contare gli ingenti danni alla statua simbolo della città, dimmi Rarity, cosa pensi possa giustificare ciò ? » chiese lei, avvicinandosi alla pony guardandola fissa nei suoi occhi azzurri.
Quest'ultima rimase immobile, mentre combatteva con i conati, pensando a ciò che gli era appena stato riferito, ed anche pensando a come lui gli fosse sembrato buono.
La principessa la osservò e fece un leggero sorriso.
« Rarity, devi capire che gli umani, non sono come noi, loro sono mostri che distruggono, uccidono e sfruttano qualsiasi cosa e qualsiasi essere vivente...probabilmente ha finto per tutto il tempo che è rimasto con te, per poter fuggire dall'isola. » disse lei, illuminando il corno, facendo sollevare il corpo del ragazzo.
La pony osservò la scena, per poi proferire parola, tenendo lo sguardo basso e cupo.
« Cosa gli accadrà ora...? » chiese l'unicorno, guardando il pavimento, mentre dal suo volto iniziavano a cadere calde lacrime salate.
La regnante la guardò, per poi fermarsi e sollevarle il muso con lo zoccolo anteriore sinistro.
« Non preoccuparti, non ho intenzione di ucciderlo...anche se lo meriterebbe.
Lo porterò a Canterlot, dove lo metterò nelle prigioni sottostanti e potrò tenerlo sotto controllo personalmente. » disse lei, mentre utilizzando la magia fece levitare il ragazzo sulla propria carrozza regale, completamente avvolto nel lenzuolo.
La pony osservò la propria regnante e fece un leggero sorriso.
« Potò...rivederlo ancora ? » azzardò lei, mentre assieme alla regnante era salita sulla carrozza.
L'alicorno la guardò con aria sorpresa, poi sorrise.
« Vedremo, prima di tutto dobbiamo essere certi che non possa più fare male a nessuno, chissà...magari potremmo ammaestrarlo e rieducarlo per essere meno umano...ti piacerebbe provarci tu Rarity ? » disse la monarca, guardando la pony, mentre la carrozza, trainata da quattro guardie pegaso aveva preso il volo.
L'equina, acconsenti con un cenno della testa, per poi ricominciare a piangere.
Poi voltò lo sguardo verso il lenzuolo in cui era racchiuso il ragazzo, il quale al suo interno, invisibile agli occhi delle due aveva aperto i suoi occhi rubino, ed era cosciente.
Ma l'espressione sul suo volto sembrava cambiata, i suoi occhi rubino, erano più intensi, come se dovessero uscire dalle cavità da un momento all'altro, mentre sul suo volto era dipinto un sorriso sadico, mentre stava stringendo le mani fino quasi al punto di infilzarsi i palmi con le unghie.
Qualcosa era cambiato.


Ecco qui due piccoli riferimenti ^^
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Re: My little (good) project ^^ - aggiornamento 24/04/2014

Messaggioda Thegoodpony^^ » 24/04/2014, 19:27

Ecco a voi il capitolo 6 ^^ fresco fresco di stesura ^^

Colui che sa


Ore 11,00
Carrozza di Princess Celestia.
Sorvolando l'Everfree Forest.



La principessa era intenta a parlare con la portatrice dell'elemento della generosità, del tutto ignare di ciò che stesse accadendo alle loro spalle.
Il ragazzo all'interno della coperta era stato ghermito nella sua mente.
« Dimmi ragazzo, hai davvero intenzione di farti imprigionare di nuovo ? » chiese con tono di superiorità, una voce distorta nella mente del ragazzo.
« Chi sei tu...? » chiese con voce incuriosita l'umano.
« Questo non ha importanza...sappi solo che non voglio tu venga di nuovo ridotto in prigionia, in fondo non sei un animale da tenere in cattività, o sbaglio ? » rispose con molta calma la voce.
« Io...non voglio essere imprigionato, io voglio tornare nel mio mondo...» rispose il ragazzo, mentre delle lacrime colavano lungo le sue guance, andando a bagnare la stoffa che lo ricopriva.
« Ma non potrai essere libero finchè resterai con questi pony, e di certo non ti sarà nemmeno utile farti imprigionare. » disse la voce, con una punta di ironia.
« Lo so.. ma cosa posso fare..? Non riesco a muovere nemmeno un muscolo...inoltre...non voglio fare del male a Rarity...» disse Katon, rimembrando i pochi istanti felice che ella gli aveva regalato.
Vi fù un parziale istante di sielnzio.
« Quindi è più importante lei del tuo ritorno a casa ? » tuonò la voce, facendo salire un brivido lungo la schiena dell'umano.
Quest'ultimo non rispose, restò in silenzio riflettendo sul dilemma appena postogli.
« Eh va bene, voglio essere generoso per stavolta.
Io posso offrirti una valida scelta, che ti possa far tornare nel tuo mondo, senza uccidere la tua amichetta pony. » disse la voce, con molta delusione.
« Ma ad una sola condizione !! » tuonò nuovamente la voce, mentre il ragazzo sembrava aver ritrovato finalmente la speranza.
« Qualsiasi cosa !! Farò qualsiasi cosa tu mi chieda, pur di tornare a casa !! » disse il ragazzo, convinto e deciso.
« Dovrai essere mio allievo, e fare alcune cose per me, poi ti dirò come tornare a casa, hai la mia parola ragazzino.» sibilò la voce distorta, mentre il ragazzo aveva già risposto con un cenno della testa.
« Bene...ora preparati questo potrebbe fare un po' male...oh ma che dico sarà straziante !! » Gridò la voce nella mente del ragazzo, e nello stesso istante sui palmi delle sue mani iniziarono a bruciare, dando fuoco al telo che lo ricopriva, mentre nel medesimo istante all'interno del corpo del ragazzo le ossa si stavano ricostituendo, e le ferite scomparivano dal suo corpo.
Celestia e Rarity si voltarono, attirate dalle grida del ragazzo che, all'interno della coperta appariva come una grossa torcia.
« Katon !!! » gridò la pony, voltandosì di scatto verso l'involucro che si era posto in piedi, mentre la principessa del sole si era voltata a sua volta mettendosi in guardia.
Lentamente le ceneri della coperta svanirono, rivelando difronte a loro l'umano, rimasto praticamente nudo, se non qualche straccio.
Il suo corpo ora appariva leggermente più roseo, e tutte le ferite erano sparite, come se fossero scomparse allo stesso modo della coperta.
Ciò che però era evidente era la presenza sui due palmi delle mani di due simboli concentrici dentati verdi, che ricordavano l'apparato digerente di una sanguisuga.
Il ragazzo spalancò gli occhi, osservando le due equine difronte a lui.
Entrambe avevano sguardi molto diversi, la sua amica era stupita, ma aveva un piccolo sorriso in volto, mentre la regnante lo osservava con astio, ed aveva illuminato il proprio corno.
« Resta dove sei umano !! Ora tu verrai con noi, per essere rieducato ! » tuonò la principessa, piegando la testa verso di lui, puntandolo col corno.
Quest'ultimo la osservò, tentando di avere un contatto diretto di sguardi, ma fece in tempo poiché l'alicorno, aveva generato due lenti sul proprio muso, e su quello dell'unicorno.
« Vedo che sai come funziona il mio potere...Celestia..» disse il ragazzo, ricambiando lo sguardo irato della monarca, con uno altrettanto colmo d'ira.
« Ma penso che questo sarà nuovo anche per te !!! » ringhiò il ragazzo, lanciandosi verso l'alicorno, che non perse tempo sparando un flusso magico in direzione del ragazzo.
« Prevedibile !! » gridò lui, lasciandosi cadere a terra, mentre il raggio gli passò tra le punte dei capelli, poi di scatto punto Rarity, che in preda al panico mise la testa in avanti.
« Non preoccuparti, non ho intenzione di farti male Rarity, mi serve solo un po' di questo...» disse l'umano, che aveva afferrato con la mano destra il corno della pony.
D'un tratto questa iniziò ad avere dei tremori e cadde coricata con le pupille assenti.
Nello stesso istante, il ragazzo parve avere come una scarica di adrenalina in corpo, anche se il suo sguardo rubino per qualche attimo tremò, proprio come la sua voce.
« No...no...aveva detto che non le avrei fatto del male...io io non volevo... disse il ragazzo allungando anche l'altra mano verso l'amica che ora se ne stava immobile sdraiata sul fianco sinistra sulla carrozza.
Non fece in tempo a toccarla, poiché lo zoccolo posteriore sinistro della principessa lo colpì su un fianco, facendolo sbattere violentemente contro il bordo della carrozza.
L'alicorno lo osservava con sguardo inferocito, e stava nuovamente caricando il suo corno.
« Mostro !! Come hai potuto fare questo a lei !! Si fidava di te, ti considerava suo amico e tu hai tradito la sua fiducia !! » gli gridò contro la principessa, caricando ulteriormente il corno, di magia dorata.
Il ragazzo la guardò con le lacrime agli occhi, mentre si riprendeva dal colpo appena ricevuto.
« No...ti sbagli !! Io non volevo farle del male !! Lui mi aveva detto che non le avrei fatto nulla !! » gridò lui aprendo le braccia in avanti coi palmi rivolti verso l'alto.
« Tu menti !! Ora la pagherai !! Non commetterò due volte lo stesso errore !!! » tuonò Celestia, sparando un nuovo potentissimo raggio magico verso il ragazzo, che d'istinto incrociò le braccia dinanzi a se sollevando gli indici e medi.
« Hinoiki !! » gidò il ragazzo, scostando le braccia e portando la testa in avanti, mentre dalla sua bocca si era generato un fascio di fuoco che andò a scontrarsi con quello emesso dall'alicorno.
Per qualche istante parve che il ragazzo, riuscisse a tenere testa all'attacco, riuscendo quando a rispedirlo indietro, ma fù solo un illusione.
Di colpo il raggio lucente della principesse ebbe come un rinforzo di potenza, estinguendo le fiamme, venendo però deviato colpendo la carrozza.
Dopo il colpo, il mezzo andò letteralmente in pezzi, facendo cadere il ragazzo a grandissima velocità verso il suolo della Everfree Forest.
Katon ebbe giusto il tempo di voltarsi verso l'alto e notare come la principesse stesse reggendo con la magia Rarity e le quattro guardie che erano svenute per l'onda d'urto provocata dal colpo della regnante.
Ma proprio in quel breve attimo il ragazzo, notò che la pony che stava galleggiando grazie alla magia di Celestia, stava riprendendo conoscenza.
« Allora...non l'ho uccisa...» disse il ragazzo, poco prima di sparire tra le fronde degli alberi.
Il ragazzo tentò inutilmente di aggrapparsi ai rami, che continuavano a frustarlo durante la discesa, ma si rese conto che non sarebbe riuscito a frenare la caduta, e quindi iniziò a prepararsi all'impatto.
Chiuse gli occhi quando mancarono pochi metri al suolo.
Passarono i secondi, ma non avvertì alcun impatto.
Lentamente Katon riaprì gli occhi, constatando di essere in volo a mezz'aria, circondato da una nebbia scura.
Di colpo però, la stessa nebbia si allontanò da lui, facendolo cadere a terra in malomodo.
Il ragazzo atterrò in piedi, ma essendo il manto sottostante fradicio fù come atterrare sul fango, e scivolò a gambe all'aria.
« Vedo che il mio potere ti è stato utile per raggiungermi ragazzo. » disse la stessa voce distorta di poco prima, che ora sembrava provenire dalla nebbia, che nel frattempo stava svolazzando, più compatta a poca distanza dal ragazzo.
« Quindi sei tu...che mi ha dato queste..» disse il ragazzo guardandosi i palmi delle mani.
« Ti riferisci ai drain ? Si, penso possano esserti utili per servirmi, e ti saranno utili per tornare a casa, ma ricorda, la magia la possono assorbire solo da essere dotati di magia, inoltre finchè non sarai in condizioni fisiche migliori, ti sconsiglio di usarli...dato che funzionano solo se a contatto con il vettore magico della creatura attaccata. » concluse la nebbia avvolgendo le mani del ragazzo.
Quest'ultimo si osservò nuovamente i palmi, per poi alzarsi in piedi, scrutando coi suoi occhi rubini quella manifestazione che gli galleggiava attorno.
« Io ti devo ringraziare...senza il tuo aiuto non mi sarei salvato...anche se ero certo che il mio attacco fosse superiore a quello di Celestia..» disse Katon , stringendo i pugni.
« Chissà, forse lo era, anche se ho i miei dubbi...quell'alicorno mostra il suo potenziale solo nei momenti di rabbia, e di certo deve odiarti molto, o meglio odiare tutta la tua razza..ma in ogni caso non avresti mai potuto vincere...» disse la nebbia, galleggiando dietro al ragazzo.
« Avevi assorbito solo la magia di un unicorno, che tra l'altro era anche stanco.
Quella poca magia non sarebbe mai bastata a sopraffare quella di un alicorno, quindi mettiti il cuore in pace, per essere alla pari con lei dovresti assorbire una quantità magica pari o superiore, e nessun unicorno possiede una tale quantità, o almeno...non esiste più. » concluse, con una punta di amarezza la manifestazione.
Il ragazzo strinse ulteriormente i pugni, sentendosi tremendamente debole ed inutile in quella situazione.
« Quindi...dovrò tenermi a debita distanza da lei, non potendo sopraffarla...e di certo verrà a cercarmi...» disse lui, alzando il suo sguardo rubino verso il cielo, che però gli era interdetto a causa delle folte chiome degli alberi.
« Non penso che verrà lei...manderà di certo le portatrici degli elementi a darti la caccia..così rivedrai nuovamente la tua amica unicorno. »
Il ragazzo restò stupito oltre che leggermente frastornato, dalla notizia appena ricevuta.
« Ma io non voglio fare male a Rarity...ne a nessun altro...» disse lui, avanzando di qualche passo nel terreno soffice.
« Non ho detto che devi fargli male...ma di certo nulla ti vieta di assorbire la loro magia, visto che tra loro si trova anche un alicorno...» disse, con voce vagamente maliziosa la nebbia.
« Certo, non è potente quanto Celestia, ma ti darebbe un enorme apporto magico, ma come ho detto prima di tutto occorre rimettere in sesto il tuo corpo, e modificare le tue magie. » concluse la voce nella nebbia.
« Le mie non sono magie, sono arti che utilizzano gli elementi, e non posso rinunciare ad esse, fanno parte del mio clan, del mio essere. » disse il ragazzo con voce scocciata il suo interlocutore che volteggiava a poca distanza.
« E quindi vuoi forse spiegarmi come una semplice “arte” che utilizza il fuoco può fermare gli avversari senza ferirli o ucciderli ? » chiese con arroganza la voce distorta.
Il ragazzo si morse la lingua, poiché si accorse che effettivamente tutte le arti inerenti al proprio clan erano state ideate per uccidere, quindi si giocò il suo asso.
« Ho sempre i miei occhi, questo è un potere che non uccide, non se io non voglio. » disse Katon accennando un sorriso.
« E credi che Celestia, e la tua amica non le metterà in guardia ? Ragazzo, devi comprendere come le stesse tecniche difficilmente una volta che vengono svelate, funzionino alla lunga.
Io non ti chiedo di dimenticare le tue arti, solo di aprire la tua mente ad altre forme “non convenzionali”..» disse, con una leggera punta macabra nel tono.
Il ragazzo soppesò attentamente ciò che gli era appena stato detto, constatando come effettivamente il suo effetto oculare non potesse essere utilizzato ripetutamente, visto e considerato che doveva avvicinarsi per usarlo.
« Va bene, ascolterò ed apprenderò i tuoi insegnamenti, ma solo quelli non letali. » disse l'umano, incrociando le braccia davanti al petto.
La nebbia di colpo lo avvolse, sollevandolo da terra.
« Affare fatto ragazzo, ma sarà meglio che prima di iniziare ti dia una sistemata, e ti avverti..sono un maestro severo, vedi di non deludermi..se vuoi tornare a casa.» disse la voce, mentre sul corpo del ragazzo stava iniziando a comparire un tessuto nerastro con sfumature rosse, lungo le braccia e le gambe, mentre ai piedi erano comparsi due stivali rigidi neri che calzavano perfettamente.
Di colpo la nebbia lo fece riscendere a terra, con un nuovo vestiario.
« Questo ti sarà molto pià utile di quei vecchi stracci.
Sono abiti generati dalla magia, e resistenti a colpi magici e soprattutto al fuoco, ma spero tu non voglia metterli alla prova, dato che è come se fosse una seconda pelle per te. » disse la nebbia, mentre il ragazzo stava studiando il suo aspetto, constatando come anche se coperte dal tessuto rosso, il simbolo sui palmi era comunque visibile, quindi probabilmente era utilizzabile.
« Non ti deluderò, però avrai un ultima richiesta se possibile..» disse il ragazzo, avvicinandosi alla nebbia.
« Ti ascolto. »
« Vorrei sapere il tuo nome, e come farai a farmi tornare a casa. » sentenziò Katon tenendo lo sguardo fisso, e stringendo i pugni.
« Non ti fidi di me ? » chiese la nebbia, con fare irato.
« Mi hanno insegnato a non fidarmi di nessuno, nemmeno dei miei parenti, neppure di me stesso.
Quindi non fatene una questione personale...maestro...» disse, restando immobile in attesa di risposta, con la sua solita espressione in volto.
« E' un saggio insegnamento quello che ti è stato impartito...comunque risponderò solo alla prima delle tue domande, in fondo hai detto che avevi una richiesta, mentre io ne conto due...puoi chiamarmi Re Sombra...o anche solo Sombra.
Ma vedi di non mancarmi di rispetto. » terminò l'ex regnante del Crystal Empire.
Il ragazzo fece cenno di assenso con la testa, portando entrambe le mani al petto e recando un inchino.
Si rialzò lentamente, per poi tornare ad osservare il proprio maestro.
« Quando iniziamo, re Sombra ? » chiese il ragazzo, con tono impaziente, mentre si iniziarono a percepire strani suoni poco distanti dalla loro posizione.
« Abbia già iniziato...» iniziò il monarca decaduto, mentre un suono di passi in corsa si stava avvicinando a loro.
«La tua prima prova è sopravvivere a questo...» disse, con tono sadico mentre da un cespuglio sbucò fuori un lupo di legno che puntò il ragazzo.
Quest'ultimo portò le mani dinanzi a se, nel medesimo gesto utilizzato poco prima contro l'alicorno, ma venne interrotto prima del colpo.
« Non mi pare di averti autorizzato ad usare le tue “arti”...dovrai cavartela senza. » sentenziò il re.
Katon si fermò durante la pronuncia, venendo colpito in pieno detto da una zampata ascendente del lupo, che lo scaglio in aria.
Come detto dal proprio mentore, l'abitò resistette, ed attutì un poco l'impatto, anche se fece comunque male.
Sfruttando l'altezza raggiunta l'umano riuscì ad aggrapparsi ad un ramo di un albero a poca distanza.
« Suppongo di non poter utilizzare nemmeno lo sguardo...» pensò, mentre il lupo aveva iniziato a scalare l'albero piantandovici gli artigli.
La nebbia del re si avvicinò al ragazzo, avvolgendogli la mano destra.
« Prova a colpirlo, dopo aver concentrato il tuo mana nella mano, penso potresti restare sorpreso. » suggerì il maestro all'allievo.
« D'accordo, vediamo..» disse il ragazzo, che in un gesto di fede si lanciò verso il lupo di legno, portando in avanti la mano destra, che di colpo si infiammò, fino al polso.
Il colpo tranciò di netto il capo del lupo, facendo atterrare la testa, che aveva preso fuoco, a terra, mentre il resto del corpo era rimasto attaccato all'albero mediante gli artigli, anche se aveva iniziato a bruciare all'altezza del collo.
Il ragazzo osservò prima la testa e poi il corpo, che stava iniziando a cadere a terra.
Di colpo si voltò verso l'ombra, che ora si trovava dietro di lui, irritato.
« Avevi detto che non mi avresti insegnato nessun colpo mortale !! » disse il ragazzo, mentre la mano aveva smesso di ardere.
« Io ho detto che ti avrei insegnato magie per non uccidere.
Ma questa è una tua abilità, che io ti ho semplicemente ricordato ed amplificato, pur non essendo nemmeno paragonabile alla forma vera di questa tecnica, che ho potuto ammirare nei tuoi ricordi ancora sopiti.» disse re Sombra, avvolgendo il ragazzo, per poi voltagli la testa verso i resti del lupo.
« Inoltre non lo hai ucciso, queste bestie sono tanto feroci quanto fragili, nel giro di qualche minuto si rigenererà, forse c vorrò di più a causa del fuoco, ma di certo non è morto.
Sono creature fatte per resistere anche dopo la propria distruzione..ma c'è qualcosa che potresti fare per guadagnare tempo.» disse, posando il ragazzo a terra.
Quest'ultimo di osservò la mano destra per poi alzare lo sguardo sui resti del lupo che avevano iniziato a muoversi.
« Tra poco noterai un legnetto maestro alzarsi.
Quello è la fonte di magia che permette al lupo di rigenerarsi in eterno, se sarai in grado di afferrarlo prima che si sia del tutto riformato potrai ricaricarti di una piccola dose di magia, e rallentare la sua rigenerazione ed allontanarti da qui. » spiegò il maestro al ragazzo, che iniziò a fissare con attenzione i resti del lupo, finchè finalmente non vide sollevarsi un piccolo legnetto nel gruppo, ed a quel punto gli basto avvicinarsi afferrandolo.
Nello stesso momento del contatto sentì nuovamente quella scarica di adrenalina invadergli il corpo, seppur in quantità molto minore rispetto a poco prima.
Appena lasciò la presa il legnetto cadde nuovamente a terra, emettendo un leggero bagliore verdastro.
La nebbia si avvicinò al ragazzo, che si stava guardando la mano, sorridendo leggermente.
« Molto bene mio allievo, hai superato la tua prima lezione...la prossima inizierà stanotte, fino ad allora, sei libero di girare per la foresta, ma vedi di non dirigerti a nord, se non vuoi correre il rischio di incontrare le guardie di Celestia o le tue amiche pony. » concluse con tono ironico.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso il maestro, sfoggiando un espressione un poco assente, come se stesse riflettendo sul rispettare o meno tale indicazione.
Alla fine decise che avrebbe rispettato tale norma, visto e considerato che non si sentiva ancora pronto per un probabile confronto on Rarity e le sue amiche.
« D'accordo maestro, farò come mi hai detto. » concluse il ragazzo, per poi inoltrarsi nel fitto degli alberi, seguito a poca distanza da re Sombra.
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