Colui che sa
Ore 11,00
Carrozza di Princess Celestia.
Sorvolando l'Everfree Forest.
La principessa era intenta a parlare con la portatrice dell'elemento della generosità, del tutto ignare di ciò che stesse accadendo alle loro spalle.
Il ragazzo all'interno della coperta era stato ghermito nella sua mente.
« Dimmi ragazzo, hai davvero intenzione di farti imprigionare di nuovo ? » chiese con tono di superiorità, una voce distorta nella mente del ragazzo.
« Chi sei tu...? » chiese con voce incuriosita l'umano.
« Questo non ha importanza...sappi solo che non voglio tu venga di nuovo ridotto in prigionia, in fondo non sei un animale da tenere in cattività, o sbaglio ? » rispose con molta calma la voce.
« Io...non voglio essere imprigionato, io voglio tornare nel mio mondo...» rispose il ragazzo, mentre delle lacrime colavano lungo le sue guance, andando a bagnare la stoffa che lo ricopriva.
« Ma non potrai essere libero finchè resterai con questi pony, e di certo non ti sarà nemmeno utile farti imprigionare. » disse la voce, con una punta di ironia.
« Lo so.. ma cosa posso fare..? Non riesco a muovere nemmeno un muscolo...inoltre...non voglio fare del male a Rarity...» disse Katon, rimembrando i pochi istanti felice che ella gli aveva regalato.
Vi fù un parziale istante di sielnzio.
« Quindi è più importante lei del tuo ritorno a casa ? » tuonò la voce, facendo salire un brivido lungo la schiena dell'umano.
Quest'ultimo non rispose, restò in silenzio riflettendo sul dilemma appena postogli.
« Eh va bene, voglio essere generoso per stavolta.
Io posso offrirti una valida scelta, che ti possa far tornare nel tuo mondo, senza uccidere la tua amichetta pony. » disse la voce, con molta delusione.
« Ma ad una sola condizione !! » tuonò nuovamente la voce, mentre il ragazzo sembrava aver ritrovato finalmente la speranza.
« Qualsiasi cosa !! Farò qualsiasi cosa tu mi chieda, pur di tornare a casa !! » disse il ragazzo, convinto e deciso.
« Dovrai essere mio allievo, e fare alcune cose per me, poi ti dirò come tornare a casa, hai la mia parola ragazzino.» sibilò la voce distorta, mentre il ragazzo aveva già risposto con un cenno della testa.
« Bene...ora preparati questo potrebbe fare un po' male...oh ma che dico sarà straziante !! » Gridò la voce nella mente del ragazzo, e nello stesso istante sui palmi delle sue mani iniziarono a bruciare, dando fuoco al telo che lo ricopriva, mentre nel medesimo istante all'interno del corpo del ragazzo le ossa si stavano ricostituendo, e le ferite scomparivano dal suo corpo.
Celestia e Rarity si voltarono, attirate dalle grida del ragazzo che, all'interno della coperta appariva come una grossa torcia.
« Katon !!! » gridò la pony, voltandosì di scatto verso l'involucro che si era posto in piedi, mentre la principessa del sole si era voltata a sua volta mettendosi in guardia.
Lentamente le ceneri della coperta svanirono, rivelando difronte a loro l'umano, rimasto praticamente nudo, se non qualche straccio.
Il suo corpo ora appariva leggermente più roseo, e tutte le ferite erano sparite, come se fossero scomparse allo stesso modo della coperta.
Ciò che però era evidente era la presenza sui due palmi delle mani di due simboli concentrici dentati verdi, che ricordavano l'apparato digerente di una sanguisuga.
Il ragazzo spalancò gli occhi, osservando le due equine difronte a lui.
Entrambe avevano sguardi molto diversi, la sua amica era stupita, ma aveva un piccolo sorriso in volto, mentre la regnante lo osservava con astio, ed aveva illuminato il proprio corno.
« Resta dove sei umano !! Ora tu verrai con noi, per essere rieducato ! » tuonò la principessa, piegando la testa verso di lui, puntandolo col corno.
Quest'ultimo la osservò, tentando di avere un contatto diretto di sguardi, ma fece in tempo poiché l'alicorno, aveva generato due lenti sul proprio muso, e su quello dell'unicorno.
« Vedo che sai come funziona il mio potere...Celestia..» disse il ragazzo, ricambiando lo sguardo irato della monarca, con uno altrettanto colmo d'ira.
« Ma penso che questo sarà nuovo anche per te !!! » ringhiò il ragazzo, lanciandosi verso l'alicorno, che non perse tempo sparando un flusso magico in direzione del ragazzo.
« Prevedibile !! » gridò lui, lasciandosi cadere a terra, mentre il raggio gli passò tra le punte dei capelli, poi di scatto punto Rarity, che in preda al panico mise la testa in avanti.
« Non preoccuparti, non ho intenzione di farti male Rarity, mi serve solo un po' di questo...» disse l'umano, che aveva afferrato con la mano destra il corno della pony.
D'un tratto questa iniziò ad avere dei tremori e cadde coricata con le pupille assenti.
Nello stesso istante, il ragazzo parve avere come una scarica di adrenalina in corpo, anche se il suo sguardo rubino per qualche attimo tremò, proprio come la sua voce.
« No...no...aveva detto che non le avrei fatto del male...io io non volevo... disse il ragazzo allungando anche l'altra mano verso l'amica che ora se ne stava immobile sdraiata sul fianco sinistra sulla carrozza.
Non fece in tempo a toccarla, poiché lo zoccolo posteriore sinistro della principessa lo colpì su un fianco, facendolo sbattere violentemente contro il bordo della carrozza.
L'alicorno lo osservava con sguardo inferocito, e stava nuovamente caricando il suo corno.
« Mostro !! Come hai potuto fare questo a lei !! Si fidava di te, ti considerava suo amico e tu hai tradito la sua fiducia !! » gli gridò contro la principessa, caricando ulteriormente il corno, di magia dorata.
Il ragazzo la guardò con le lacrime agli occhi, mentre si riprendeva dal colpo appena ricevuto.
« No...ti sbagli !! Io non volevo farle del male !! Lui mi aveva detto che non le avrei fatto nulla !! » gridò lui aprendo le braccia in avanti coi palmi rivolti verso l'alto.
« Tu menti !! Ora la pagherai !! Non commetterò due volte lo stesso errore !!! » tuonò Celestia, sparando un nuovo potentissimo raggio magico verso il ragazzo, che d'istinto incrociò le braccia dinanzi a se sollevando gli indici e medi.
« Hinoiki !! » gidò il ragazzo, scostando le braccia e portando la testa in avanti, mentre dalla sua bocca si era generato un fascio di fuoco che andò a scontrarsi con quello emesso dall'alicorno.
Per qualche istante parve che il ragazzo, riuscisse a tenere testa all'attacco, riuscendo quando a rispedirlo indietro, ma fù solo un illusione.
Di colpo il raggio lucente della principesse ebbe come un rinforzo di potenza, estinguendo le fiamme, venendo però deviato colpendo la carrozza.
Dopo il colpo, il mezzo andò letteralmente in pezzi, facendo cadere il ragazzo a grandissima velocità verso il suolo della Everfree Forest.
Katon ebbe giusto il tempo di voltarsi verso l'alto e notare come la principesse stesse reggendo con la magia Rarity e le quattro guardie che erano svenute per l'onda d'urto provocata dal colpo della regnante.
Ma proprio in quel breve attimo il ragazzo, notò che la pony che stava galleggiando grazie alla magia di Celestia, stava riprendendo conoscenza.
« Allora...non l'ho uccisa...» disse il ragazzo, poco prima di sparire tra le fronde degli alberi.
Il ragazzo tentò inutilmente di aggrapparsi ai rami, che continuavano a frustarlo durante la discesa, ma si rese conto che non sarebbe riuscito a frenare la caduta, e quindi iniziò a prepararsi all'impatto.
Chiuse gli occhi quando mancarono pochi metri al suolo.
Passarono i secondi, ma non avvertì alcun impatto.
Lentamente Katon riaprì gli occhi, constatando di essere in volo a mezz'aria, circondato da una nebbia scura.
Di colpo però, la stessa nebbia si allontanò da lui, facendolo cadere a terra in malomodo.
Il ragazzo atterrò in piedi, ma essendo il manto sottostante fradicio fù come atterrare sul fango, e scivolò a gambe all'aria.
« Vedo che il mio potere ti è stato utile per raggiungermi ragazzo. » disse la stessa voce distorta di poco prima, che ora sembrava provenire dalla nebbia, che nel frattempo stava svolazzando, più compatta a poca distanza dal ragazzo.
« Quindi sei tu...che mi ha dato queste..» disse il ragazzo guardandosi i palmi delle mani.
« Ti riferisci ai drain ? Si, penso possano esserti utili per servirmi, e ti saranno utili per tornare a casa, ma ricorda, la magia la possono assorbire solo da essere dotati di magia, inoltre finchè non sarai in condizioni fisiche migliori, ti sconsiglio di usarli...dato che funzionano solo se a contatto con il vettore magico della creatura attaccata. » concluse la nebbia avvolgendo le mani del ragazzo.
Quest'ultimo si osservò nuovamente i palmi, per poi alzarsi in piedi, scrutando coi suoi occhi rubini quella manifestazione che gli galleggiava attorno.
« Io ti devo ringraziare...senza il tuo aiuto non mi sarei salvato...anche se ero certo che il mio attacco fosse superiore a quello di Celestia..» disse Katon , stringendo i pugni.
« Chissà, forse lo era, anche se ho i miei dubbi...quell'alicorno mostra il suo potenziale solo nei momenti di rabbia, e di certo deve odiarti molto, o meglio odiare tutta la tua razza..ma in ogni caso non avresti mai potuto vincere...» disse la nebbia, galleggiando dietro al ragazzo.
« Avevi assorbito solo la magia di un unicorno, che tra l'altro era anche stanco.
Quella poca magia non sarebbe mai bastata a sopraffare quella di un alicorno, quindi mettiti il cuore in pace, per essere alla pari con lei dovresti assorbire una quantità magica pari o superiore, e nessun unicorno possiede una tale quantità, o almeno...non esiste più. » concluse, con una punta di amarezza la manifestazione.
Il ragazzo strinse ulteriormente i pugni, sentendosi tremendamente debole ed inutile in quella situazione.
« Quindi...dovrò tenermi a debita distanza da lei, non potendo sopraffarla...e di certo verrà a cercarmi...» disse lui, alzando il suo sguardo rubino verso il cielo, che però gli era interdetto a causa delle folte chiome degli alberi.
« Non penso che verrà lei...manderà di certo le portatrici degli elementi a darti la caccia..così rivedrai nuovamente la tua amica unicorno. »
Il ragazzo restò stupito oltre che leggermente frastornato, dalla notizia appena ricevuta.
« Ma io non voglio fare male a Rarity...ne a nessun altro...» disse lui, avanzando di qualche passo nel terreno soffice.
« Non ho detto che devi fargli male...ma di certo nulla ti vieta di assorbire la loro magia, visto che tra loro si trova anche un alicorno...» disse, con voce vagamente maliziosa la nebbia.
« Certo, non è potente quanto Celestia, ma ti darebbe un enorme apporto magico, ma come ho detto prima di tutto occorre rimettere in sesto il tuo corpo, e modificare le tue magie. » concluse la voce nella nebbia.
« Le mie non sono magie, sono arti che utilizzano gli elementi, e non posso rinunciare ad esse, fanno parte del mio clan, del mio essere. » disse il ragazzo con voce scocciata il suo interlocutore che volteggiava a poca distanza.
« E quindi vuoi forse spiegarmi come una semplice “arte” che utilizza il fuoco può fermare gli avversari senza ferirli o ucciderli ? » chiese con arroganza la voce distorta.
Il ragazzo si morse la lingua, poiché si accorse che effettivamente tutte le arti inerenti al proprio clan erano state ideate per uccidere, quindi si giocò il suo asso.
« Ho sempre i miei occhi, questo è un potere che non uccide, non se io non voglio. » disse Katon accennando un sorriso.
« E credi che Celestia, e la tua amica non le metterà in guardia ? Ragazzo, devi comprendere come le stesse tecniche difficilmente una volta che vengono svelate, funzionino alla lunga.
Io non ti chiedo di dimenticare le tue arti, solo di aprire la tua mente ad altre forme “non convenzionali”..» disse, con una leggera punta macabra nel tono.
Il ragazzo soppesò attentamente ciò che gli era appena stato detto, constatando come effettivamente il suo effetto oculare non potesse essere utilizzato ripetutamente, visto e considerato che doveva avvicinarsi per usarlo.
« Va bene, ascolterò ed apprenderò i tuoi insegnamenti, ma solo quelli non letali. » disse l'umano, incrociando le braccia davanti al petto.
La nebbia di colpo lo avvolse, sollevandolo da terra.
« Affare fatto ragazzo, ma sarà meglio che prima di iniziare ti dia una sistemata, e ti avverti..sono un maestro severo, vedi di non deludermi..se vuoi tornare a casa.» disse la voce, mentre sul corpo del ragazzo stava iniziando a comparire un tessuto nerastro con sfumature rosse, lungo le braccia e le gambe, mentre ai piedi erano comparsi due stivali rigidi neri che calzavano perfettamente.
Di colpo la nebbia lo fece riscendere a terra, con un nuovo vestiario.
« Questo ti sarà molto pià utile di quei vecchi stracci.
Sono abiti generati dalla magia, e resistenti a colpi magici e soprattutto al fuoco, ma spero tu non voglia metterli alla prova, dato che è come se fosse una seconda pelle per te. » disse la nebbia, mentre il ragazzo stava studiando il suo aspetto, constatando come anche se coperte dal tessuto rosso, il simbolo sui palmi era comunque visibile, quindi probabilmente era utilizzabile.
« Non ti deluderò, però avrai un ultima richiesta se possibile..» disse il ragazzo, avvicinandosi alla nebbia.
« Ti ascolto. »
« Vorrei sapere il tuo nome, e come farai a farmi tornare a casa. » sentenziò Katon tenendo lo sguardo fisso, e stringendo i pugni.
« Non ti fidi di me ? » chiese la nebbia, con fare irato.
« Mi hanno insegnato a non fidarmi di nessuno, nemmeno dei miei parenti, neppure di me stesso.
Quindi non fatene una questione personale...maestro...» disse, restando immobile in attesa di risposta, con la sua solita espressione in volto.
« E' un saggio insegnamento quello che ti è stato impartito...comunque risponderò solo alla prima delle tue domande, in fondo hai detto che avevi una richiesta, mentre io ne conto due...puoi chiamarmi Re Sombra...o anche solo Sombra.
Ma vedi di non mancarmi di rispetto. » terminò l'ex regnante del Crystal Empire.
Il ragazzo fece cenno di assenso con la testa, portando entrambe le mani al petto e recando un inchino.
Si rialzò lentamente, per poi tornare ad osservare il proprio maestro.
« Quando iniziamo, re Sombra ? » chiese il ragazzo, con tono impaziente, mentre si iniziarono a percepire strani suoni poco distanti dalla loro posizione.
« Abbia già iniziato...» iniziò il monarca decaduto, mentre un suono di passi in corsa si stava avvicinando a loro.
«La tua prima prova è sopravvivere a questo...» disse, con tono sadico mentre da un cespuglio sbucò fuori un lupo di legno che puntò il ragazzo.
Quest'ultimo portò le mani dinanzi a se, nel medesimo gesto utilizzato poco prima contro l'alicorno, ma venne interrotto prima del colpo.
« Non mi pare di averti autorizzato ad usare le tue “arti”...dovrai cavartela senza. » sentenziò il re.
Katon si fermò durante la pronuncia, venendo colpito in pieno detto da una zampata ascendente del lupo, che lo scaglio in aria.
Come detto dal proprio mentore, l'abitò resistette, ed attutì un poco l'impatto, anche se fece comunque male.
Sfruttando l'altezza raggiunta l'umano riuscì ad aggrapparsi ad un ramo di un albero a poca distanza.
« Suppongo di non poter utilizzare nemmeno lo sguardo...» pensò, mentre il lupo aveva iniziato a scalare l'albero piantandovici gli artigli.
La nebbia del re si avvicinò al ragazzo, avvolgendogli la mano destra.
« Prova a colpirlo, dopo aver concentrato il tuo mana nella mano, penso potresti restare sorpreso. » suggerì il maestro all'allievo.
« D'accordo, vediamo..» disse il ragazzo, che in un gesto di fede si lanciò verso il lupo di legno, portando in avanti la mano destra, che di colpo si infiammò, fino al polso.
Il colpo tranciò di netto il capo del lupo, facendo atterrare la testa, che aveva preso fuoco, a terra, mentre il resto del corpo era rimasto attaccato all'albero mediante gli artigli, anche se aveva iniziato a bruciare all'altezza del collo.
Il ragazzo osservò prima la testa e poi il corpo, che stava iniziando a cadere a terra.
Di colpo si voltò verso l'ombra, che ora si trovava dietro di lui, irritato.
« Avevi detto che non mi avresti insegnato nessun colpo mortale !! » disse il ragazzo, mentre la mano aveva smesso di ardere.
« Io ho detto che ti avrei insegnato magie per non uccidere.
Ma questa è una tua abilità, che io ti ho semplicemente ricordato ed amplificato, pur non essendo nemmeno paragonabile alla forma vera di questa tecnica, che ho potuto ammirare nei tuoi ricordi ancora sopiti.» disse re Sombra, avvolgendo il ragazzo, per poi voltagli la testa verso i resti del lupo.
« Inoltre non lo hai ucciso, queste bestie sono tanto feroci quanto fragili, nel giro di qualche minuto si rigenererà, forse c vorrò di più a causa del fuoco, ma di certo non è morto.
Sono creature fatte per resistere anche dopo la propria distruzione..ma c'è qualcosa che potresti fare per guadagnare tempo.» disse, posando il ragazzo a terra.
Quest'ultimo di osservò la mano destra per poi alzare lo sguardo sui resti del lupo che avevano iniziato a muoversi.
« Tra poco noterai un legnetto maestro alzarsi.
Quello è la fonte di magia che permette al lupo di rigenerarsi in eterno, se sarai in grado di afferrarlo prima che si sia del tutto riformato potrai ricaricarti di una piccola dose di magia, e rallentare la sua rigenerazione ed allontanarti da qui. » spiegò il maestro al ragazzo, che iniziò a fissare con attenzione i resti del lupo, finchè finalmente non vide sollevarsi un piccolo legnetto nel gruppo, ed a quel punto gli basto avvicinarsi afferrandolo.
Nello stesso momento del contatto sentì nuovamente quella scarica di adrenalina invadergli il corpo, seppur in quantità molto minore rispetto a poco prima.
Appena lasciò la presa il legnetto cadde nuovamente a terra, emettendo un leggero bagliore verdastro.
La nebbia si avvicinò al ragazzo, che si stava guardando la mano, sorridendo leggermente.
« Molto bene mio allievo, hai superato la tua prima lezione...la prossima inizierà stanotte, fino ad allora, sei libero di girare per la foresta, ma vedi di non dirigerti a nord, se non vuoi correre il rischio di incontrare le guardie di Celestia o le tue amiche pony. » concluse con tono ironico.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso il maestro, sfoggiando un espressione un poco assente, come se stesse riflettendo sul rispettare o meno tale indicazione.
Alla fine decise che avrebbe rispettato tale norma, visto e considerato che non si sentiva ancora pronto per un probabile confronto on Rarity e le sue amiche.
« D'accordo maestro, farò come mi hai detto. » concluse il ragazzo, per poi inoltrarsi nel fitto degli alberi, seguito a poca distanza da re Sombra.