[Shortfic] Azure Sky - Vola Surprise... e raggiungi il cielo

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Re: [Shortfic] Azure Sky --- Una spiacevole sorpresa

Messaggioda dannyita92 » 05/01/2014, 23:11

Dopo avertelo commentato su skype lo faccio anche qua :asd:
Come ti ho già detto, la storia mi ha preso ^_^
Ho cercato di cogliere tutti i ponysona dei vari utenti che hai citato...anche se alcuni mi rimangono tuttora sconosciuti /)-.-
Nell'immaginarmi Lantheros prete ammetto che ho sghignazzato, ma ci sta :lol@you:
Sono curioso di vedere come si evolverà il rapporto con Surprise, visto che da gran stronzo che era inizialmente Orpheus pian piano sta cambiando... me gusta B)

Come dico sempre... mi piace e aspetto pazientemente i due capitoli conclusivi ^_^
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Re: [Shortfic] Azure Sky --- Una spiacevole sorpresa

Messaggioda Laurel Crown » 17/01/2014, 18:24

Mi sono preso la briga di fare cameo a raffica per questo capitolo. :asd:
È passato molto tempo da quando ho fatto un capitolo ma spero che ne varrà la pena perché questi ultimi due capitoli saranno decisivi.

Capitolo 4 --- Una gara sorprendente

Liberty City era tutta bagnata dalla pioggia. Mancava poco all'alba e io mi ero svegliato presto perché non vedevo l'ora di gareggiare a South Alderney. Indossavo un K-Way azzurro ma avevo il cappuccio abbassato così che la pioggia mi faceva bagnare tutti i capelli. Mi sarebbe venuta la polmonite prima o poi. In quella corsa giravano grossi mucchi di soldi (quasi 50.000 dollari in palio) ma ad aumentare di più il prestigio di quella corsa era la presenza di volti noti di Liberty City: Emanuel Oswald Williams, Robert Fazer, Jack Ratcher, Tommy Linker, Danny De Vita, Didier Corder, Erik Treseci e Diana Monde.
Loro erano dei piloti di serie A e io un semplice pilota che si guadagnava da vivere servendo Yuuki Terumi. Lui mi aveva insegnato i valori dell'essere una persona forte e capace di sottomettere anche i giganti. Dovevo fare come lui, non dovevo farmi battere da gente molto più brava di me, dovevo vincere se volevo ottenere il rispetto del mio capo, non dovevo tralasciare la mia attitudine da badass, dovevo sopportare di tutto, pure questa pioggia...
Mentre rimanevo assorto in questi pensieri, non sentivo più la pioggia cadermi in testa. Alzai lo sguardo credendo che fosse finita e invece c'era un ombrello azzurro che mi copriva. Volsi lo sguardo dietro di me e vidi che era Kairi a tenerlo. Perché voleva farmi questo "piacere"? Potevo stare bene anche senza lei.

Orpheus: Vattene Kairi. Non c'è bisogno di coprirmi.
Kairi: Ma così ti becchi la polmonite.
Orpheus: I veri duri se ne fregano della polmonite.


Kairi s'avvicinò sempre di più a me e tastò delicatamente la mia faccia facendo scivolare la sua mano per il mento.

Kairi: Ma tu stai bene anche per chi sei veramente.
Orpheus: Pensi che io sia diverso da quel che sembro? Pensi che senza la badasseria, divento una persona totalmente l'opposta a quello che cerco di essere?
Kairi: Certo. Sento che dentro di te, c'è la paura.
Orpheus: Paura? Eh... sciocchezze.
Kairi: Non lo vuoi ammettere. È così? Ti prego, Orphy. Fallo per te stesso.


Stavo cominciando a respirare sempre più forte con la bocca. Lei sapeva quello che provavo, era inutile insistere. Dovevo dirgli la verità su tutto ciò.

Orpheus: In realtà, provo paura per Yuuki Terumi. Sento chem se dovessi tradirlo, lui mi scorticherebbe vivo. Non ho mai avuto il coraggio di abbandonarlo e lui, come premio per la mia fedeltà, mi insegnò a come essere un ragazzo senza macchia e senza paura... ma nel senso sbagliato del termine. Tu e Surprise siete le uniche ad esser riuscite a penetrare questo guscio e a conoscere il vero Hibiki Migoto.
Kairi: Hai mai pensato di vivere in un posto più tranquillo? Dove la gente ti tratta al tuo stesso livello o rango?
Orpheus: Beh... se dovesse esistere, ci andrei di sicuro.
Kairi: C'è un posto del genere... si chiama Equestria.
Orpheus: La terra dei pony?
*risposi aspramente* Sei matta? Non ci andrò MAI in quel posto.
Kairi: Tu lo dici... ma in realtà non vuoi che Terumi ti trovi e ti torturi con chissà quale strumento.
Orpheus:
*sospirai* Se solo ci fosse un modo per andarmene da qui, da questo posto pieno di scontri in auto e raffiche di fuoco a non finire.
Kairi: Lo troveremo Hibiki. Terumi ti insegnò come vivere a Liberty City seguendo i principi della badasseria... ma io ho una morale molto più importante da insegnarti: che la gente ti ama per quello che sei. Non per quello che fai.
Orpheus:
*commosso da quelle parole, l'abbracciai* Hai ragione. Non avrei dovuto "indossare" quest'armatura chiamata badasseria. Perdonami...
Kairi: È tutto a posto. È stata una tua decisione quella che avevi scelto, così come quella che farai in futuro. Decidi se restare qui o andare a Equestria. Qualunque scelta tu farai, io la rispetterò perché so chi sei veramente. Il vero Hibiki Migoto... alias Orpheus.


Dopo esserci staccati, Kairi mi porse l'ombrello, lo presi ma smise di piovere adesso. Con il sole che si stava alzando nel cielo, vidi un arcobaleno che fluttuava nel cielo sui grattacieli di Algonquin. Era uno spettacolo meraviglioso. Dopo un minuto rimasto a guardarlo con lo stupore negli occhi, lei tornò dentro al condominio ma non senza avermi replicato.

Kairi: Mi prenderò cura io di Surprise per oggi. Tu vedi di allenarti per la corsa.
Orpheus: Certo.


--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Alle due di pomeriggio, ero già in macchina per andare a South Alderney. Nell'istante in cui accesi il motore, vidi Kairi entrare e sedersi di fianco a me... con Surprise in braccio.

Orpheus: Cosa ci fate qui?
Kairi: Beh, sono curiosa di vedere come sono fatte le gare.
Surprise: Credevo che ci andavamo per sostenere Hibiki.
Kairi: Surprise...
*rispose come se l'avesse colta in flagrante per poi proseguire normalemente* Ok, lo ammetto... Va bene che non mi piacciono le gare ma credo che un po' di tifo da parte nostra ti farà stare bene. Sei teso per la gara, vero?
Orpheus: ...sì...
*in realtà, non era la gara a preoccuparmi ma qualcos'altro... o per meglio dire, qualcuno*

Accesi la Comet e iniziai a guidare in direzione dell'evento... stavolta con una guida prudente visto che avevo dei passeggeri e di solito andavo a più di 200 KM/H sulla strada.
Dopo che arrivammo a South Alderney, notammo come parecchia gente era venuta a vedere la gara. Nonostante la marea di gente presente, riuscii a farmi notare dagli organizzatori (che erano vestiti in giallo) e parcheggiai la macchina in uno degli ultimi posti della griglia. Sarei partito in leggero svantaggio... cominciavo proprio bene. Dopo essere usciti dalla Comet, andai da Kairi (che teneva Surprise tra le braccia) davanti al cofano.

Orpheus: Stammi a sentire Kai. Loro non devono sapere che Surprise è un pony. Qualsiasi cosa dovesse succedere, lei deve essere...
Surprise: Un peluche. Ecco cosa sarò.
*dopo quella frase, rimase immobile tra le braccia di Kairi con la testa inclinata e il sorriso simpatico che lei aveva sempre.*
Kairi: Non ti preoccupare che non ci accadrà niente. Noi andiamo a dare un'occhiata in giro. Fai attenzione e sii simpatico con gli altri piloti.
Orpheus: Ci puoi giurare...


Kairi e Surprise scomparirono tra la folla e io rimanevo fermo ad osservare il caos della gente fino a quando non incontrai Francis che era in divisa gialla da staff.

Francis: Hey Orphy...
Orpheus: Francis. È così fai parte dello staff che ha organizzato questa gara.
Francis: Eggià...
*Ad un tratto, anche se con gli occhiali da sole non riuscivo a capire con precisione, il suo volto si era fatto serio* Arrivano i guai.

Mi voltai dietro e vidi che arrivava Yuuki Terumi. Era qui per la gara... era qui per me.

Terumi: Hey Hazama... *mi chiamò con quel nome di battaglia che se l'era inventato lui* ...vorrei fare due chiacchiere con te.
Orpheus: No, grazie... Posso sempre chiacchierare con gli altri piloti.
Terumi: Tu non hai bisogno di loro. Devi essere il pilota più spietato di tutta Liberty City. Non ti convince l'idea? Aspetta che te lo dimostro.
Francis: Qui Francis, abbiamo un imbucato nei pressi dell'ultima linea della griglia. Chiedo rinforzi...
*dopo aver interrotto la comunicazione con i suoi colleghi, andò davanti a Terumi facendo da scudo* Senti un po'... se non la smetti di molestare Orpheus e ti allontani subito da qui, mangerò i tuoi intestini come spaghetti e condirò i tuoi capezzoli con l'insalata.
Terumi: Me li vuoi mangiare con l'insalata? Spero che non ti vadano di traverso.
*Francis tentò di dare un pugno a Terumi che lo bloccò con prontezza. Francis si voltò*
Francis: Scappa.

Scattai in direzione opposta a quella di Francis e corsi come un disperato con l'intento di mischiarmi tra la gente.
Mi fermai davanti a una delle macchine situate in prima fila, misi la mano sul cofano e cercai di prendere aria... ma la pausa finì che qualcuno che mi prese per la testa da dietro e me la fece sbattere sul cofano. Mi aveva raggiunto.

Terumi: Stammi bene a sentire... non puntare al bronzo, né all'argento. Io voglio l'oro... Oro... così come le banconote che tu dovrai vincere in questa gara. Hai capito?
Orpheus: E come pensi che riuscirò a vincere?
Terumi:
*mi sbatté ancora una volta sul cofano* Non mostrando pietà per gli altri. Dovrai giocare duro e sporco, non leggero e pulito. Quelli sono solo per i perdenti. Tu sei un vincente... non una mezza-tacca, altrimenti ti avrei fatto fuori di già. Devi essere crudele... pericoloso... cattivo...
Orpheus: Sappi che... non mi ridurrò mai al tuo stesso livello...
Terumi: Strano. Di solito non mi rispondevi così... che ti è successo? Un pianoforte ti è caduto in testa e ti ha procurato qualche danno in testa? Tranquillo... so io come curarlo.


Con quella frase sardonica, mise tutte le due mani sulla mia testa e cominciò a sbatterla sul cofano come se dovesse rompere una noce di cocco. A momenti, mi avrebbe rotto il setto nasale se non fosse per qualcuno che tuonò con una voce tranquilla e severa.

???: Hey tu... lascialo in pace e smetti di intaccare la mia macchina.

Terumi fece come detto e io caddi seduto con la schiena appoggiata al parafanghi della macchina. Chi aveva risposto era un ragazzo con degli occhiali che coprivano i suoi occhi verdi raggelanti, i capelli marroni scuro (fatta eccezione per una ciocca marrone chiara che sporgeva sulla tempia sinistra), felpa grigia e un paio di jeans con le tasche piene di penne stilografiche. Lui era conosciuto come "La Nebbia di Mezzanotte" perché, che sia dall'esterno o dall'interno, lui superava gli avversari come se fosse uscito da un banco di nebbia nel mezzo della notte.

Terumi: Eh... Emanuel Oswald Williams. Il signore dei sorpassi inaspettati. Proprio come uno scrittore che descrive un colpo di scena all'improvviso, tu riesci sempre a sorprendere gli spettatori con i tuoi sorpassi degni di un pilota di Formula Uno.
Emanuel: Apprezzo gli elogi... ma vedi di lasciare in pace Hibiki.
Terumi: Va bene... *prima di allontanarsi, mi guardò per l'ultima volta* ...ritieniti fortunato per oggi ma vedi di vincere.


Terumi se ne andò finalmente ed Emanuel mi arrivò di fianco, porgendomi la mano per aiutarmi. Le botte con la sua macchina mi avevano stordito parecchio.

Emanuel: Tutto a posto?
Orpheus: sì...
Emanuel: A me non sembra.
Kairi: Hibiki, Manu...
*giunse Kairi con in braccio Surprise che faceva ancora finta di essere un peluche* ...state bene?
Orpheus: Aspetta... tu conosci Emanuel?
Kairi: Stavo per farti la stessa domanda. Credevo che tu fossi una persona chiusa.
Orpheus: Beh... prima di unirmi al Jayoku Houtenjin, ero come dire... il suo allievo.
Kairi: Cosa? Ma non dicevano che eri nato col talento nella tua Cyber-essenza?
Emanuel: In realtà, Hibiki voleva qualcuno che gli insegnasse a come guidare in ambito sportivo. Incidenti e danni da riparare a parte, lui era un bravo ragazzo. Spericolato ma bravo.
Orpheus: Quella storia dell'essere talentuoso era opera di Terumi per far credere a tutti che io sia un cavallo su cui scommettere tutti i soldi.
Kairi: Eppure tu avevi guidato bene con la Comet la prima volta.
Emanuel: *si sistemò gli occhiali spingendoli col dito medio* La mia macchina è una Invetero Coquette. Quest'ultima e la Comet possono raggiungere i 257 KM/H ma devi considerare che la Coquette pesa 1.600 Kg ed è a trazione posteriore mentre la Comet pesa 1.450 Kg ed è a trazione a quattro ruote. Avendo guidato la mia Coquette quando era sotto la mia ala, guidare la Comet (che è molto più leggera e manovrabile) è una bazzecola per Hibiki. Discussioni tecniche a parte, Robert ha detto se potresti dargli una mano con la sua SuperGT. È là di fianco alla mia macchina.
Orpheus: Va bene.
*ci andai ma non senza che Emanuel mi richiamò*
Emanuel: Hibiki... buona fortuna. Sono sicuro che metteremo su uno bello spettacolo.

Dopo averlo ringraziato, rividi Robert Fazer che stava controllando il motore della sua macchina: una Dewbauchee SuperGT. Anche la SuperGT era conosciuta come una delle più veloci. La sua accelerazione poteva battere la mia e la Coquette ed è per questo che io dovevo batterla in velocità.

Robert: Hibiki...
Orpheus: Ciao Robert.
Robert: Saresti gentile da controllare il motore della macchina mentre io provo ad accenderla?
Orpheus: Va bene.

Aprii il cofano e feci in modo di bloccarla con l'asticella che veniva fuori in un scomparto diviso. Diedi il pollice in giù a Robert e lui accese la macchina. La SuperGT emetteva il solito rumore di accensione. Niente di strano. Per chi era un meccanico o un patito di macchine, si sapeva riconoscere le condizioni del motore semplicemente ascoltandolo durante l'accensione.

Orpheus: Niente da segnalare. *dissi mentre la chiudevo* La SuperGT è a posto.
Robert: Bene. Grazie dell'aiuto.
Orpheus: In realtà... vorrei dirti scusa per averti risposto così male l'altro giorno.
Robert: È tutto a posto. Eri solo "condizionato".
Orpheus: Come scusa?
Robert: Condizionato. Terumi ha fatto in modo che lui potesse diventare un ruolo da seguire per tutti... e ci è riuscito con te. Chi non deve essere perdonato è quel tiranno di un gangster.


Mentre pensavo alle parole dette da lui, un tizio dello staff impugnò un megafono ed urlò "La gara comincerà tra cinque minuti. Ai vostri posti". Andai allora verso la Comet mentre davo un'occhiata agli altri piloti, tutti con dei bolidi che erano allo stesso livello della mia auto in fatto di prestazioni. Kairi si avvicinò a me e mi affiancò.

Kairi: Hai paura di Terumi, giusto?
Surprise: Chi è Terumi?
Kairi: Te lo spiegherò dopo, tesoro.
Surprise: Va bene. Posso fargli il mio gesto porta-fortuna?
Kairi: Va bene.


Quando raggiunsi la portiera della mia macchina, sentii delle labbra toccare la mia guancia sinistra e... capii che era un bacio. Quando mi voltai, vidi una Surprise che aveva lo sguardo così tenero che mi si sarebbe sciolto il cuore.

Surprise: Buona fortuna, HIbiki.
Kairi: Ne avrai bisogno. Cerca di non pensare troppo a Terumi... pensa a noi invece.
Orpheus:
*annuii il capo* Se casomai dovessi vincere, dedicherò la vittoria a voi.

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Dopo che le due s'allontanarono, entrai in macchina con un volto pieno di energia. Adesso il mio obiettivo non era più vincere per Terumi... ma vincere per chi mi tratta come un amico o come un fratello. Dopo essermi messa la cintura di sicurezza, mi giunse in mente che nelle gare più prestigiose c'era sempre quel radiocronista di origini scandinave di nome Frederik Isdanel. Quel tipo aveva una voce così piena d'energia che riusciva sempre a catturare la tensione in qualunque momento saliente della gara. Accesi la radio per sintonizzarla sul commento della gara e mi preparai per essere accolto dalla voce sempre eccitata ma simpatica di Frederik.

F: Buongiorno a tutti gli spettatori. Sono Frederik Isdanel e v'informo subito che, nonostante la pioggia dei giorni scorsi, le condizioni di gara sono perfette per una gara che si è fatta discutere fin da quando è stata annunciata. Alcuni dei piloti più promettenti di Liberty City si mischieranno con i veterani indiscussi della gloriosa città. A proposito di veterani, per la prima volta abbiamo un nuovo commentatore che farà da esperto su tutto ciò che riguarderanno le corse, il tutto detto secondo la sua esperienza e conoscenza delle strade di Liberty City. Abbiamo con noi Landon Theros.
L: Grazie per il benvenuto, Frederik.
F: Ed ecco che la nostra ragazza è già pronta per dare il via alla gara.


La donna che dové dare il via alla gara passò di fianco a tutte le nostre macchine a partire dalla mia e dopo che si fermò alla linea di partenza, si portò i fumogeni colorati in alto. Io ero pronto per la partenza: Mano sinistra sul volante, destra sulle marce. Piede destro sull'acceleratore, sinistra sulla frizione. Dopo gli intensissimi dieci secondi, la ragazza abbassò i fumogeni e si diede il via alla corsa.

La partenza fu quella che ci si poteva aspettare fin dall'inizio: nessun sorpasso avventato e nessun incidente avvenuto nelle prime curve. Dopo un momento "tranquillo" nella prima sezione, arrivammo a uno dei rettilinei del tracciato (Aspdin Drive) ed è lì che grazie all'effetto scia, riuscii a superare i miei avversari grazie alla velocità che aveva reso la Comet una delle macchine più rispettate nel mondo delle corse. Non avrei mai creduto che Terumi mi avesse regalato un tale gioiello dell'automobilistica. Eravamo in dodici concorrenti. Ne dovevo superare undici ma erano tutti più determinati di me. Come potevo superarli?

F: Siamo in Aspdin Drive. Robert "Gotterdammerung" Fazer supera il "Razgriz" Danny de Vita ed ecco che si trova in test---
L: Oh oh oh, c'è un incidente.
F: Che? OH per l'amor del cielo... Non riesco a crederci...


Inaspettatamente, due macchine si scontrarono e diedero il via all'effetto domino con altre quattro ed io ebbi la tenacia di tentare a superarle senza rischiare di lasciare la pelle. Sentivo il sangue bollirmi al massimo e il sudore che mi bagnava la fronte. Un minimo errore e avrei fatto una brutta fine. Per fortuna, superai le cinque macchine che erano fuori-uso.

L: Hibiki ha superato il luogo dell'incidente ma dovremo pensare a chiamare l'ospedale. Gli spettatori stanno aiutando lo staff a rimuovere le macchine e a portarle a Kemeny Street che è la trasversale più vicina.
F: Tra le vittime dell'incidente ci sono Didier Corder, Erik Treseci e... oddio... Georgia!!! Bisogna chiamare i soccorsi e subito.


In effetti, si parlava di una storia tra Georgia e Frederik anche se erano solo voci di corridoio. C'erano solo cinque di piloti rimasti: Tommy Linker, pilota (nonché pianista di professione) imprevedibile quanto Emanuel; Danny de Vita, che prima di dedicarsi alle corse, era un pilota di aerei; Robert Fazer, il più esperto degli avversari, avendo fatto il pilota agonistico; Jack Ratcher, noto come "Flashpoint" perché era veloce come una scheggia; ed Emanuel Oswald Williams, colui che m'insegnò a guidare. Durante il rettilineo di Vitullo Avenue, ebbi l'occasione di prendere la scia e di superare Tommy Linker di sorpresa e ancor prima di raggiungere il tornante.

L: Siamo al secondo giro. Le auto distrutte sono tutte fuori dalla pista e Frederik si è assentato per chiedere assistenza allo staff. Abbiamo a che fare una gara al limite dello storico perché mai una cosa del genere è accaduta prima d'ora. Sei piloti si dovranno contendere il primo posto e il montepremi da ben 50.000 dollari. Chi sarà il vincitore di questa gara tesissima?

Nella curva destra di Ivy Road, tentai un sorpasso a Danny de Vita sul marciapiede. Questa tecnica era nota come "Sidewalk Pass" ed era ritenuta rischiosa da molti perché il marciapiede, essendo una sorta di "gradino" per l'asfalto, poteva alterare l'aderenza del veicolo e di perdere il controllo e, visto il suo peso leggero, la Comet aveva brutte probabilità di ribaltarsi se avessi tentato di superare Danny ad alta velocità. Presi un respiro profondo e tentai...
Il sorpasso andò liscio come l'olio ed ero già quarto ancor prima d'imboccare la Aspdin Drive e c'era Jack Ratcher davanti a me.

L: Ed ecco che si giunge alla Vitullo Avenue. Hibiki Migoto giunge dietro a Jack Ratcher, resta nella scia ed ecco che la cometa bianca supera un altro dei favoriti alla corsa. Raggiunge Emanuel ed ecco che lo sorpassa proprio prima dell'ultimo giro.

Mancava solo un'ultimo pilota: Robert Fazer. Uno degli insegnamenti che mi fece Terumi fu quello di "Andare pesante con il primo della fila. Maggiore è l'aggressività e maggiori sono le possibilità di superarlo"... ma decisi di non andarci pesante. Volevo affrontarlo ad armi pari. Ad ogni curva che tagliavo, mi avvicinavo sempre di più a Robert ed è lì che, nel rettilineo di Aspdin Drive, mi "incollai" vicino al paraurti della SuperGT e lo superai appena la velocità massima superò i 260 KH/H grazie alla riduzione della resistenza con l'aria. Mancava solo un rettilineo e alcune curve prima di poter tagliare il traguardo, ma proprio mentre stavo per fare la curva destra per Vitullo Avenue... Una macchina bianca con una striscia rossa mi superò dall'esterno: Emanuel.
Ero in una brutta situazione: dopo la Vitullo Avenue, c'erano due curve lente e quindi non perfette per tentare un sorpasso. La Coquette di Emanuel era l'unica che poteva competere con la Comet e il risultato della gara sarebbe venuto a chi è stato il più veloce tra i due.
Giusto... il più veloce.

Bill mi aveva installato la bomboletta di N2O che avrebbe potuto ribaltare l'esito di una gara già ardua fin dall'inizio. Staccai la mano destra dal volante e alzai la protezione di plastica per evitare che il pulsante venga da azioni accidentali. Premetti il pulsante e sentii come il mio motore venne iniettato da nuova energia, la stessa cosa che succede quando uno s'inietta dell'adrenalina. La Comet aveva già superato i 270 KM/H e la mia testa era incollata sul poggiatesta del sedile. L'effetto del N2O durava in media 10 secondi. Tempo sufficiente per superare Emanuel e frenare nella curva sinistra per la Hardtack Avenue. Sicuro di cosa dovevo fare, tentai un sorpasso a sinistra e...

L: Hibiki... sta spingendo al massimo, supera Emanuel nel rettilineo di Vitullo Avenue e... OH... wohwohwohwohwohwoh... IN NOME DI ICARO!!! Gentili spettatori, per chi non ha ancora dato un'occhiata a Vitullo Avenue, vi dico subito che Hibiki ha perso il controllo della macchina dopo il sorpasso ad Emanuel ed è andato a sbattere all'angolo dell'isolato situato a Berners Road. Aspettate un momento... gli altri piloti hanno fermato i loro veicoli e si recano verso il luogo dell'incidente...
Gli organizzatori decretano la sospensione della gara per la gravità dei due incidenti avvenuti in questi minuti pieni di tensione. Prego per il signore che i piloti infortunati stiano bene.

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Avevo la testa che mi girava e che sembrava essere sul punto di scoppiare e sentivo lo stomaco che da leggero diventava pesante e vice versa. Quando mi risvegliai, vidi che c'era Surprise che stava usando il mio corpo come un trampolino.

Surprise: Ti sei svegliato finalmente.
Orpheus: Ma dove...
Kairi: Surprise, smettila.
Surprise: Va bene.
*si alza in volo e atterra vicino alle braccia di Kairi. Era migliorata parecchio nel corso dei giorni*

Realizzai di essere nella Dinka Chavos di Francis che però la stava guidando Robert. Forse perché Francis era rimasto con gli altri a sgombrare la strada dalle macerie e da tutto ciò che poteva andare nell'occhio. Io ero nei posti dietro con Kairi che mi teneva la testa poggiata alle sue gambe. La testa era bendata da face di garza all'altezza delle tempie. A detta di Kairi, lo scontro col muro (poiché andai a sbattere proprio nel fianco sinistro della Comet) fece venire un'emorragia che non era grave. Lei mi rassicurò che non c'era bisogno di portarmi all'ospedale. Mentre continuavo a vedere l'interno del veicolo, notai che c'era Emanuel sul sedile del passeggero di fianco a Robert.

Emanuel: Hibiki Migoto...

Dedussi dalla voce che c'è l'aveva con me... ma io lo conoscevo. Ogni volta che facevo una cosa sbagliata, lui mi sgridava sempre ma sapevo che faceva il "maestro bacchettone" per il mio bene... proprio come si comporta un insegnante col suo alunno.

Emanuel: Sei andato a sbattere all'isolato di Berners Road. Una perdita di controllo può succedere solo se il veicolo va ad un'alta velocità vicino ai 300 KM/H e la Comet non può raggiungere una velocità del genere. Rispondimi con sincerità... hai usato l'N2O, vero?
Orpheus: sì...
Emanuel: Perché l'hai fatto? Non lo sai che non è consentito a Liberty City? Usare l'N2O è il modo migliore per mostrare a tutti di essere un codardo e di voler sempre vincere. Quando te lo dissi, mi avevi promesso che non ti saresti mai abbassato a quei livelli... e ora ti chiedo: perché hai rotto la promessa?
Orpheus: Ma io... e perché...


Come se il cielo volesse aiutarmi, il cellulare suonò ed era Yuuki Terumi che mi stava chiamando. Sapendo come sarebbe stata la sua risposta, feci in modo di attivare il viva-voce prima di rispondergli.

Orpheus: Pronto?
Terumi: Ho sentito cos'è successo alla gara. Vorrei tanto andare a casa tua e avere una bella chiacchierata con te su come hai danneggiato quella macchina che è un autentico vanto della nostra gang... ma oggi ti lascio stare visto che hai seguito il mio consiglio: quello di impiantare la bomboletta di N2O nella Comet. Questo dimostra che sei molto fedele a me. A domani.
Orpheus: Ciao...
*risposi con aria funebre*

Anche se era voltato davanti alla strada, vedevo come Emanuel digrignava i denti per la rabbia e diede una pestata da sotto il cruscotto.

Emanuel: Hibiki... devi smetterla di farti ubbidire da quel verme.
Orpheus: Ma...
Robert: Ha ragione. Stai andando contro te stesso. Emanuel mi ha parlato molto di te... e a vederti, non rispecchi tutto ciò che lui mi disse. Se posso darti un consiglio da amico: lascia il Jayoku Houtenjin o troverai solo disperazione in te.
Orpheus: Ma dove pensi che io vada? Se lo dovessi mollare, lui tirerebbe il grilletto contro di me.
Kairi: Puoi sempre andare a Equestria. Non saprà mai che tu vivi nel mondo utopico per antonomasia.
Orpheus: Scherzi? Non ci andrò mai. Sono sicuro che lui... lui mi ritroverebbe.
Robert: Sii sincero. Lo stai facendo per preservare quel "lato badass" che tu fingi di avere?


Quella frase mi fece riflettere per parecchio tempo: lo facevo per rimanere un "badass" anche se in realtà me ne volevo disfare?
Arrivati a Bohan, Robert parcheggiò davanti al nostro condominio e ci salutò insieme ad Emanuel prima di partire. Non ricordo cosa facemmo io, Kairi e Surprise dopo cena... forse a vedere un cartone della Pixar o qualcosa... ero troppo scosso dagli eventi di oggi per poter ricordare quella sera. Però ricordai della notizia della gara sul telegiornale. I piloti che si erano infortunati nel primo giro si trovano in ospedale e sono già sulla via della guarigione poiché non hanno riportato ferite gravi. Anche se il mio cuore si sollevò per la felicità, mi trovavo in una scelta ardua da fare: abbandonare Liberty City o restare? Affrontare Yuuki Terumi o scappare? Non riuscivo a decidere neanche se continuavo a pensare cosa sarebbe successo in seguito. Ma è proprio nel giorno seguente che io presi la fatidica decisione.

CONTINUA...
Ultima modifica di Laurel Crown il 19/01/2014, 17:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Shortfic] Azure Sky --- Una gara sorprendente

Messaggioda MC Outlaw » 17/01/2014, 21:23

Tanti, tanti, tanti, TANTI cameo...ne ho riconosciuti un paio e gli altri li ho lasciati perdere, non voglio mandarmi il cervello in fumo %)
Già te lo dissi, mi volevo bloccare a rileggere all'infinito la tranquillità con cui il mio cameo parla a Terumi, una cosa del genere "La prego signore, si accomodi verso l'uscita oppure mi vedrò costretto a ridurla ad una chiazza rossa sulle rotaie dell'umanità"...epico XD
In generale
Terumi sta iniziando a farsi riconoscere...mi ero "quasi" dimenticato quanto fosse pacioccoso, come una valanga che ti sotterra vivo
Non ho altro da dire se non...DIETRO DI TEH!!!!! *si defila sbracciandosi alla Jack Sparrow*
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Re: [Shortfic] Azure Sky --- Una gara sorprendente

Messaggioda dannyita92 » 27/01/2014, 23:30

Con notevole ritardo commento il penultimo capitolo D:_big
È un capitolo troppo :lol@you:
Cioè... è così pieno di riferimenti che mi sono divertito un mondo nel stanarli, anche se alcuni mi rimangono ancora oscuri :p
Ovviamente mi ha fatto piacere leggere della presenza del mio pg ^_^
Rimango in attesa dell'ultimo capitolo, per vedere che scelta farà il protagonista ;)
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Re: [Shortfic] Azure Sky --- Una gara sorprendente

Messaggioda Laurel Crown » 28/01/2014, 18:39

Il finale di questo spin-off è finalmente giunto... Al mio prossimo reply, metterò su un'intera lista dei cameo con tanti di "Perché l'ho messo?" e trivia vari.
E adesso... sono pronto per le vere fanfics. Harmony Clash (su EFP Fictions) e Cronache del Ciclo Solare a manetta. :D

Once again... scusate per la grammatica sballottata ma è una semplice fanfic fatta per sfogo. ^^'

NOTA: Quando troverete il link segnato come (*), cliccatelo. Voglio rendere una certa scena con una musica che io ritengo adatta per il contesto.

Capitolo 5 --- Vola Surprise... e raggiungi il cielo

Era la domenica pomeriggio. 24 ore dopo quel terribile incidente. La ferita in testa era guarita e io mi sentivo come pieno di vita. Ora che avevo tolto quella faccenda della gara dalla mia testa, decisi di mantenere una promessa che avevo fatto a me stesso: quello di aiutare Surprise ad imparare a volare.

Il cielo era qualcosa di "onirico". Il sole picchiava il grigio dell'asfalto e i tetti di Liberty City. Non c'era nessuna nuvola che la poteva coprire ma c'era già un cerchio di nuvole che poteva arrivare da un momento all'altro in questi giorni. Eppure... era la giornata perfetta per rimanere sul tetto.
Io e Kairi eravamo vicino a Surprise che si stava preparando a un ennesimo decollo. Nei precedenti tentativi di volo, Surprise era riuscita a tenersi in aria per uno o due minuti... e nei seguenti, anche cinque. Stava facendo progressi e io sentivo che ci sarebbe riuscita a volare.

Surprise: C'è la posso fare... c'è la posso fare... c'è la posso fare...
Orpheus: Ricorda Surprise: punta fino alla fine...
Kairi: ...e raggiungerai il risultato.


Surprise scattò verso il muretto di calcestruzzo del tetto, ci saltò sopra e iniziò a sbattere le ali rapidamente. Io e Kairi corremmo davanti al muretto dove vedevamo che lei aveva il muso distorto dallo sforzo... e solo dopo il suo musetto "ritornò" normale. La pegaso bianca guardò le sue ali ed iniziò a contenersi ma non ci riuscì ed esplose di gioia.

Surprise: EVVIVA! Ho imparato a volare. Non sento più il dolore nelle mie ali. *iniziò a planare in aria senza l'euforia che fuoriusciva*
Orpheus: Brava Surprise...
Kairi: ...e bravo il mio Orphy. *si strinse al mio braccio facendosi coccolare*
Orpheus: Per cosa?
Kairi: Per esserti liberato di quell'armatura che avevi tempo fa. Ti sei aperto a lei e le hai mostrato il tuo vero volto.
Orpheus:
*imbarazzato da quelle parole, feci un sorrisetto mentre osservavo la pony fare acrobazie* Avevi ragione e io solo torto. Non facevo altro che ascoltare solo me stesso... ma che ho capitò l'errore, d'ora in poi ascolterò anche voi. *la guardai negli occhi* Forse mi potreste dare una mano con Yuuki Terumi.
Kairi: Lo faremo... io, Surprise, Emanuel, Robert, Landon... noi ti assisteremo per la tua imminente lotta contro quella serpe.
Orpheus: Hey, non farla così drammatica...
Kairi: Parla colui che ha paura del capo.
Orpheus: È vero... ma ci siete voi e sono sicuro che non mi lascerete mai.
Kairi: Ne puoi star certo.


Tornammo a vedere Surprise che faceva delle evoluzioni degne di un solista da pattuglia acrobatica: giri della morte, tonneau, la vite...
Vederla sfrecciare nel cielo era uno spettacolo più unico che raro e mai avrei dimenticato quella volta in cui la pegaso bianca passò di fianco a noi con il seguente spostamento d'aria che ci aveva fatto quasi scompigliare i capelli. A un certo punto, Surprise si fermò e diede un occhiata al suo fianco... e non riuscì a contenersi per una seconda volta che fece un'altro giro della morte esclamando vittoriosa...

Surprise: YUPPIIIIEEEEE!!! Hibiki... Kairi...
Orpheus: Che cosa c'è, tesoro?
*era la prima volta che la chiamavo così. Ero troppo contento per poter chiamarla per nome*
Surprise: L'ho ottenuto... L'ho finalmente ottenuto...
Kairi: Incredibile. Non mi dire che...
Surprise: Sì... ho finalmente ottenuto il mio...


Ma non riuscì a finire la frase... che uno sparo ci colse alla sprovvista. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e fissai Surprise per vedere se stava bene. Non riuscivo a capire se era spaventata o meno, se era immobile per lo spavento o per la curiosità. Purtroppo le mie peggiori previsioni erano confermate, non solo se ne restò immobile... ma iniziò a cadere sopra Hollowback Street che era una delle traversali di Joliet Avenue, dove si trovava il mio condominio. Senza esitare, uscii subito dal tetto e cominciai a scendere frettolosamente per i gradini e a saltare quando ne mancavano tre o quattro. Kairi non riusciva a tenere il mio passo ma la mia mente era ormai su Surprise e sulla sua salute. Uscii dal condominio e mi recai più in fretta che potevo a Hollowback Street dove tutta South Bohan sembrava inspiegabilmente deserta (forse erano tutti andati a vedere qualche torneo di deathmatch). Dopo aver svoltato l'angolo, ecco che cosa trovai: tre tipacci che indossavano le tute nere del Jayoku Houtenjin (quindi erano miei "compagni") con in mano dei fucili di precisione PSG-1 e che si trovavano davanti al corpo inerme di Surprise che era accasciata al terreno.

Tipo1: Ma guarda guarda... un pony. Avevamo pensato che fosse un piccione troppo cresciuto.
Tipo2: Già. Poco male, questo tipo di pony è orribile.
Tipo3: Basta solo vederli per farmi venire il voltastomaco.
Orpheus: Lasciatela in pace.
*la mia reazione attirò la loro attenzione su di me*
Tipo1: Eh... è così tu sei il proprietario di questa bestiola?
Tipo2: Lo sai che animali del genere bisogna tenerli al guinzaglio, vero?
Tipo3: Se questa cosa ti sta così a cuore, perché non la raggiungi? Ti aiutiamo noi.
Orpheus: Vi prego... voglio solo riprendermela.
Kairi: Giusto...
*mi raggiunse* ...se ci ridate lei, senza fargliele del male, forse riusciremo a portarla all'ospedale e a guarirla. Dovete solo permetterci di riprenderla e in cambio dimenticheremo la faccenda.

I tre tipacci si guardarono l'un l'altro e il loro capo ci rispose con una voce da spaccone.

Tipo1: Hibiki "Hazama" Migoto... Per colpa tua, Terumi ha perso parecchi soldi e adesso li rivuole indietro con gli interessi.
Orpheus: Ma che cosa c'entra lui in questo?
Tipo1: Semplice. Ti portiamo da lui, lo rimborserai delle perdite e noi ti daremo la pony... dopo che avremo ottenuto la ricompensa da lui per averti portato.
Orpheus: Ma Terumi mi scuoierà...
Tipo1: Tranquillo. Inizialmente, volevo dirgli di andarci leggero con te... ma visto che sei il proprietario di questo schifo bianco, gli dirò di non mostrare nessuna pietà per te.


Immobilizzato dal terrore, vidi i tre tipi andare lentamente verso di me per acchiapparmi. Sentivo già il coltello sul collo e forse fare pure la fine di Surprise. E ad un tratto, uno sparo si sentii per la seconda volta e uno dei tre cadde con la schiena e la maglia dipinti di rosso. Un terzo sparo tuonò e il secondo cadde con gli stessi colori dell'altro. Il terzo (quello in mezzo) si voltò e scoprì che era proprio Yuuki Terumi armato di un fucile M40A3 (uno dei fucili di precisione più letali della città). Il fucile emanava fumo dalla canna e Terumi sembrava intenzionato a far saltare in aria le cervella del tipo.

Tipo1: Oh... capo... eheheh... bella giornata...
Terumi: Meno chiacchere, Noobley.
Tipo1: M-M-Mi chiamo Noble.
Terumi: Balle. Lo sai che mi devi 100.000 dollari?
Tipo1: Per quel torneo in cui abbiamo perso alle preliminari? Andiamo... sono sicuro che il prossimo anno andremo meglio.


Terumi abbassò il fucile e lo fissò con i suoi occhi iridati di giallo. Diede un leggero e inquietante sorriso seguito poi da una risata. Rideva talmente tanto che indirizzò il fucile in alto e a staccare lo sguardo da lui in preda alla follia. Anche il tipo iniziò a ridere, credendo di averlo fatto ridere così da dimenticare la faccenda... ma lui non conosceva a fondo Terumi ee quest'ultimo tirò fuori un fucile a canne mozze e disse con parole di fuoco...

Terumi: Non esiste l'anno prossimo nel mio dizionario!

Premette il grilletto e il proiettile penetrò nella fronte del tipo, facendolo cadere davanti a me. Come se il detto "vedere la morte in faccia" non fosse ancora sufficiente, Terumi puntò anche sulla mia fronte ma c'era anche Kairi che mi teneva stretto per la vita. Ogni parte del mio corpo non rispondeva più. Era come se volessero attendere il funesto destino... e invece...

Terumi: Domani pomeriggio, ci sarà una gara a Dukes. Presentati nella nostra sede e avrai un veicolo nuovo di pacca.
Orpheus: Ma... ma... ma non sarebbe meglio mandare qualcuno? Ho quasi rischiato di finire in ospedale.


Terumi alzò il fucile intenzionato a colpirmi col calcio della sua arma ma si fermò e attese qualche secondo prima di metterlo giù. La sua occhiata metteva terrore.

Terumi: Sei cambiato molto in questi giorni... e i cambiamenti portano male e caos. Domani voglio vederti in sede alle 14:00 in punto.

Si avviò nella direzione opposta. Sembrava che io fossi salvo e che potevo prendere Surprise e curarla... ma Terumi si fermò, lanciò un'occhiata al corpo della pegaso bianca...

Terumi: E così è questo il motivo di tutto ciò... *mira il fucile su di lei* ...pony del genere non devono neanche esistere...
Orpheus: No, Terumi...
*quando mi resi conto del pericolo, mi staccai da Kairi e mi avviai a gattoni verso Surprise per raggiungerla* ...tutto ma non lei... risparmiala e farò tutto ciò che vuoi... ti prego... NOOOOOOOO!!!

Terumi premette il grilletto, il fucile tuonò, la canna iniziò a fumare e la testa di Surprise venne fatta saltare in aria. Schizzi di sangue e di cervella volarono attorno a lei, un'enorme crepa si generò nella sua tempia e il corpo smise di respirare...
Terumi se ne andò mentre io gattonavo verso la pony col cuore in gola. Lo stomaco mi si contorceva sia dal dolore che dalla scena che stavo vedendo. Ero così vicino dal poterla salvare ma fu troppo tardi.

Kairi: Orphy... guarda...
Orpheus: cosa?
Kairi: Il suo... Cutie Mark...


Da quello che avevo imparato da Surprise, il Cutie Mark si trova nei fianchi ed è in quella zona che vidi il suo tanto agognato simbolo: Una piuma bianca situata in uno sfondo rotondo azzurro con due nuvole bianche. Il suo Cutie Mark, il suo sogno, il suo talento... era quello di librare in cielo come una piuma spostata dal vento. Sentivo il mio cuore infrangersi come un cigno di cristallo pregiato, la mia mente annebbiarsi e disperdersi come una nave alla deriva, i miei occhi che cominciavano a bagnarsi e a far cadere lacrime amare come cascate.

In quell'istante, mi voltai dietro per guardare Kairi che era in piedi e con le lacrime che scivolavano per tutta la faccia fino a raggiungere il mento e a staccarsi dal volto. Come se io fossi ridiventato bambino, l'abbracciai attorno alla vita e, ancora inginocchiato, appoggiai la mia testa sulla sua pancia... ed è lì che mi resi conto di una cosa: Surprise riuscì a raggiungere il cielo, a sentirsi libera, grazie al suo ottimismo e spensieratezza. Lei c'era riuscita anche perché aveva visto noi come madre e padre, come i suoi maestri di vita. Io avevo trascorso tutto questo tempo senza bisogno degli amici e a guardare Terumi come un "Sensei". La decisione più grave della mia vita. Se solo potessi ricominciare da capo e fare le scelte giuste... sì, ricominciare... non in una nuova vita ma in uno nuovo mondo a me sconosciuto. Ripensai allora a ciò che mi disse Kairi...

Orpheus: Kai...
Kairi: Dimmi...
Orpheus: Ne ho abbastanza di questo mondo pieno di violenza e scontri... voglio cambiare vita... voglio andare in un posto che è il perfetto contrario di Liberty City... Voglio andare a Equestria!!!
Kairi: Ci andrai...


Così replicò dopo che strinse la mia testa tra le sue braccia.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eravamo al nostro appartamento. Prima di ritornarci, avevamo chiesto all'agenzia funebre di prendere il corpo di Surprise e di portarlo al cimitero di Steinway. Il tutto senza far trapelare la notizia di chi era il suo padrone. Con il primo problema risolto, tornammo in casa dove Kairi girava per la stanza col cellulare in mano mentre io ero steso sul divano in posizione fetale a non fare nulla. Neanche la televisione riusciva a farmi distrarre da quel trauma. Quando si sentirono i primi Ciao, rizzai le orecchie per ascoltare tutto quello che diceva Kairi...

Kairi: Pronto? Sono io..... Avrei una cosa da chiederti..... Potresti portare Hibiki al molo di Dukes? Ha deciso che andrà a Equestria..... Non se ne può più di Terumi e di tutta questa violenza. Gli faresti questo favore?..... Ok, grazie infinite.....

Quando chiuse la chiamata, Kairi s'avvicino a me e mise una mano sulla spalla.

Kairi: Verrà a prenderti alle 9 di mattina. Prepara tutto l'occorente per domani.
Orpheus: E te che fine farai? Se Terumi scopre che ci sei solo te?
Kairi: Butteremo la chiave in acqua così che nessuno entrerà in casa nos... nella nostra ex-casa. Anch'io scapperò da Liberty City ma lo farò da sola per evitare che Terumi ci prenda tutti e due.
Orpheus: Grazie Kai... non so cosa avrei fatto senza di te...
Kairi: È a questo che servono gli amici.
*mi rispose con il suo indimenticabile sorriso. A momenti, avevo pensato a Surprise per il suo modo di sorridere anche nei tempi bui*

---------------------------------------------------------------------------------------------
Era mattina. Il cielo era grigio. L'intera stanza era illuminata di grigio. Ero solo nel letto. Le lenzuola erano tutte rivolte... era l'ultimo giorno che trascorsi qui in casa. Kairi se n'era andata ma aveva lasciato un biglietto sul comodino: "Sono andata al cimitero di Steinway".
Mi feci coraggio e mi alzai dal letto. Indossai la mia coppia preferita di vestiti: maglia azzurra a maniche lunghe e un paio di jeans neri. Presi il cartone del latte, lo bevvi tutto fino a rimanerci nulla dentro, misi sulle spalle lo zaino con lo stretto necessario per Equestria, presi le chiavi e uscii dall'appartamento... per l'ultima volta. Non potevo descrivere la tristezza che mi pervadeva in me. Quell'enorme perdita che sentivo nel mio cuore, quella vita buttata via da qualche anima cattiva, quel sogno infranto come pochi.....

La città era avvolta da uno spesso velo di nebbia e non si vedeva niente nel raggio di mezzo chilometro. Lì, dall'altra parte della strada, c'era una Invetero Coquette. Lui era fermo ad aspettare me. A portarmi fuori da questo luogo che per me era impossibile viverci. Misi ad attraversare la strada con i piedi che si erano fatti come di cemento, il cuore pesante come il piombo, gli occhi sporchi di lacrime, il naso chiuso... sembravo un'anima in pena... e lo ero...

Dopo aver passato davanti alla macchina, aprii la portiera e la chiusi dopo essermi seduto di fianco a Emanuel. Lui rimaneva immobile con le mani strette al volante, con gli occhi sigillati. Come se stesse pensando a qualcosa. Io rimanevo con le braccia incrociate a tenere i fianchi fino a stringere la mia pancia.

Emanuel: I fazzoletti sono nel cruscotto. Se questo è un addio, fai in modo di non avere quella faccia. Non ritornerai più qui... vedi di non pensarci troppo...
Orpheus: si...
*risposi con una voce rotta*
Emanuel: Partiamo...

Dopo che lui fece partire la macchina, estrai il pacchetto di fazzoletti dal cruscotto e misi a soffiare il naso e ad asciugare gli occhi. Ora che mi sentivo meglio, guardai fuori dalla finestra notando come la nebbia si stava schiarendo sempre di più. Da un momento all'altro, sarebbe spuntato il sole. Chiesi ad Emanuel se poteva portarmi a Steinway, nel vecchio cimitero. Lui annuì e ingranò la Coquette in quinta.

Arrivati al cimitero, Emanuel parcheggiò di fianco all'entrata consentendomi dieci minuti prima di ritornare. Uscii dalla macchina e misi a guardare i due lati della strada per vedere dov'era Kairi. Dopo un po', la ritrovai assieme a Francis, Robert e Landon che si trovavano attorno alla tomba di Surprise che, al posto di un epitaffio, c'era scritto il nome camuffato apposta: Sarah Price.
Ero talmente chiuso in me stesso che non sentivo le frasi degli altri e rimanevo a fissare la tomba. M'inginocchiai davanti alla pietra e, con le mani agli occhi, ripensai a tutte quelle volte in cui l'avevo trattata male ma, al tempo stesso, di quando cominciai a trattarla non come un'amica... ma qualcosa di molto più importante... una figlia. Sentii una mano sulla spalla e mi voltai staccando le mani dalla mia faccia: era Kairi.

(*)

Kairi: Neanch'io riesco a credere a ciò che successo ieri. L'avevano considerata spazzatura, qualcosa di inutile, qualcosa di cui non tenere a bada... ma per noi, lei era come un gioiello. Il suo sorriso, la sua spensieratezza, il suo affetto che aveva per noi. Queste cose non ci saranno più ma noi le ricorderemo sempre. Il suo ricordo sarà anche il nostro.
Orpheus: La crudeltà che aleggia in quei tre tipi, in Terumi... e in tutta LIberty City, mi ha fatto aprire gli occhi. Non solo ho imparato come possono essere senza cuore quella gente che vive di sparatorie...
*mi voltai verso gli altri tre presenti* ...ma ho imparato che esiste gente buona e sempre pronta a darti una mano, gente come voi. Sempre disposti ad aiutare il prossimo e a fargli rivedere le aspettative che noi crediamo che non si realizzino. Non saprò mai dirvi grazie di questo.
Francis: Beh... tra amici si fa questo e altro. Per Terumi eri solo una pedina. Per noi, rimarrai sempre un amico molto fedele al prossimo.
Robert: Lui ti spacciava come amico solo per sfruttarti... ma noi non ti spacciamo come amici per cose del genere. Lo siamo veramente perché tu eri un corridore come noi che ha del grande talento.
Landon: So quanto ci tenevi a lei... pure io ho un pony: si chiama Icarus. È un pegaso incapace di volare ed è persino nato con un'imperfezione delle ossa. Un singolo urto e crack! Nonostante ciò, ha grandi speranze per il futuro e mi chiama pure "Padre". Perdere uno come lui o Surprise... significherebbe perdere una parte della nostra vita.
Kairi: Ma ciò non significa che tutto è perduto. Il futuro è incerto e lo rimarrà sempre... finché non ci diamo una mossa a realizzare e a compiere i nostri progetti. Surprise... non c'è più, è vero... ma abbiamo sempre la volontà di affrontare questi ostacoli e di superarli.
*mi abbracciò* Tu andrai a Equestria, ti farai degli amici e, grazie a loro, potrai realizzare il futuro come piace a te. Non importa quanto sarà arduo il percorso. Finché ci saranno sempre buoni amici come noi, tu riuscirai a superare gli ostacoli che ti verranno incontro.

Il suo abbraccio mi riscaldò non solo il corpo, ma anche il cuore. Le sue parole non solo mi alleggerirono sia l'umore, ma anche l'anima. Mi staccai da Kairi e mi voltai verso la tomba e il mare. Misi la mano in tasca, presi la chiave del mio appartamento e la lanciai in acqua. Chissà come sarebbe riuscito Terumi ad entrare in casa mia. Con un nuovo spiraglio di positività, mi voltai per vedere il cielo che, libero dalla nebbia che ci circondava fino a qualche minuto fa, dava uno splendido azzurro illuminato dal sole che si era alzato. Davanti a quel panorama, m'immaginai di vedere Surprise librarsi in volo proprio come ieri oppure di riposarsi sopra una nuvola. Alla fine, dissi queste ultime parole per lei.

Orpheus: Adesso non mi sento più triste... ma bensì felice per te. Sognavi di raggiungere il cielo, di vivere sopra le nuvole e di farti baciare dal sole. Anche se non ci sei più qui, mi auguro che tu stia bene lassù... dove tu potrai volare quanto ti pare e piace.

Dopo aver detto queste frasi, mi voltai verso Kairi che aveva gli occhi bagnati anche se teneva sempre il sorriso. Me ne sarei andato e chissà quando l'avrei rincontrata. Ecco perché decisi di abbracciarla un'ultima volta.

Kairi: Non è un addio questo. Ci rivedremo a Equestria.
Orpheus: Me lo prometti?
Kairi: Lo giuro.


Dopo essermi staccata da lei, passai davanti ai tre dove strinsi la mano a loro.

Francis: Non saprà mai della tua destinazione. Goditi la tua nuova vita.
Robert: Un giorno, ci saremo anche noi a Equestria. Chissà se ci rivedremo.
Landon: Prenditi cura di te e apprendi appieno questa lezione molto importante.
Orpheus: Lo farò.


Me ne andai dal cimitero correndo e rientrai in macchina in tutta fretta. Emanuel mi aveva letto nel pensiero poiché stava sorridendo.

Emanuel: Andiamo... prossima destinazione: porto di East Hook.
Orpheus: Potresti correre come fai di solito? Giusto per divertirci.
Emanuel: Come desideri...
*dopo aver acceso il motore, tenne premuto sia l'acceleratore e la frizione e le ruote iniziarono a girare fumando* ...Si prega al passeggero di allacciare la cintura.

Detto ciò, fece partire la Coquette ad una velocità pazzesca... ma non per noi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------
Il cielo era limpido con qualche nuvola che andava a coprire il sole. Il terreno e le bitte avevano quel grigio e nero opaco pieno di cacce bianche di gabbiani. Il mare era blu scuro e spingeva le onde facendole sbattere verso il molo. Il Platypus, la nave cargo che ospitava gli avatar per portarli all'isoletta dell'ATC (Avatar Transport Center, il terminale dove si viaggia tra le dimensioni dell'universo Internet) situata a un'ora da qui, era quasi pronto per partire e i marinai avrebbero presto ritirato la scaletta d'accesso.

Io ero lì davanti alla scaletta, con lo zaino in spalla, ad osservarla. Presi qualche respiro profondo e iniziai a salire... ma Emanuel mi fermò.

Emanuel: Hibiki... *mi fermai e volsi lo sguardo verso di lui*
Orpheus: Qualcosa da dirmi?
Emanuel: Beh...
*tese la sua mano davanti a me* ...non l'ho mai ammesso in tua presenza ma tu eri molto più di un semplice allievo.
Orpheus: Che intendi dire?
*chiesi un po' imbarazzato*
Emanuel: Ehi... non ci arrivi? *rispose sogghignando* Siamo amici, giusto?
Orpheus: Non... lo saprei dire...
Emanuel: Non lo vuoi ammettere pure tu, eh?
Orpheus: Ma dai...
*risposi sarcasticamente*

Ora che tutto si era chiarito, strinsi fortemente la mano a Emanuel. Dopo ciò, lui ritornò in macchina e se ne andò dal molo mentre io ero davanti alla scaletta. Senza pensarci due volte, ci salii ed entrai sul Platypus.

-----------------------------------------------------------------------------------------------
La nave partì dopo cinque minuti dal mio arrivo. Mancava ancora mezz'ora all'arrivo all'ATC. Io ero a fianco della nave, con le braccia appoggiate sul parapetto, a vedere per l'ultima volta Liberty City e la Statua della Spensieratezza. Non l'avrei più rivisto la città... mai più.
Guardai il cielo per vedere ancora una volta l'immagine di una Surprise che volteggiava nel cielo. Anche se era una semplice pegaso, lei significava molto per me... e anche se io ero un pilota con atteggiamento da lupo solitario, io significavo molto per lei... L'unica cosa che dissi per tutto il viaggio fu...

Hibiki "Orpheus" Migoto: Grazie Surprise. Non solo mi hai insegnato a guardare me stesso... ma anche a sorridere. Questa è la prima volta... che sorrido per qualcuno. E quel "qualcuno"... sei te. Sorrido perché... hai finalmente raggiunto il cielo. Non come volevamo ma poco importa... L'importante è che il tuo sogno si sia realizzato.

FINE
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Re: [Shortfic] Azure Sky - Vola Surprise... e raggiungi il c

Messaggioda MC Outlaw » 29/01/2014, 19:15

Ed è finita. Dunque, che dire...ora ho davvero Hazama a cuore. Prima i modi da infame erano limitati, ma ora che ha fatto fuori Surprise...maronna se ha fatto venire fuori un lato Psycho. Certo, mi aspettavo un finale più "In fuga dal nemico", invece è andato via tranquillo...beh, meglio così, nessun altra vittima. PER ORA %)
La parte di Surprise...mi aspettavo che morisse, ma non che l'avrebbe fatto Hazama, forse uno dei tre sgherri...mi ha quasi dato un senso di salvataggio quando li ha ammazzati perchè non facessero fuori Orpheus, invece...BOOM, HEADSHOT BITCH!
Anche se il finale è stato poco movimentato è stato figo, mi è piaciuto molto ed è stato parecchio datfeeloso...quindi, INSALATA DI CAPEZZOLI e alla prossima fic ^_^
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Re: [Shortfic] Azure Sky - Vola Surprise... e raggiungi il c

Messaggioda Laurel Crown » 29/01/2014, 22:56

MC Outlaw ha scritto:
Ed è finita. Dunque, che dire...ora ho davvero Hazama a cuore. Prima i modi da infame erano limitati, ma ora che ha fatto fuori Surprise...maronna se ha fatto venire fuori un lato Psycho. Certo, mi aspettavo un finale più "In fuga dal nemico", invece è andato via tranquillo...beh, meglio così, nessun altra vittima. PER ORA %)
La parte di Surprise...mi aspettavo che morisse, ma non che l'avrebbe fatto Hazama, forse uno dei tre sgherri...mi ha quasi dato un senso di salvataggio quando li ha ammazzati perchè non facessero fuori Orpheus, invece...BOOM, HEADSHOT BITCH!
Anche se il finale è stato poco movimentato è stato figo, mi è piaciuto molto ed è stato parecchio datfeeloso...quindi, INSALATA DI CAPEZZOLI e alla prossima fic ^_^

Sono contento che ti sia piaciuto come sempre e che ti abbia dato un po' di feels. Anch'io c'ero rimasto male quando scrissi quella scena... soprattutto su come avrebbe reagito Orphy. :asd:
Sono anche sorpreso di come una scena del genere abbia avuto lo stesso effetto anche se era prevedibile. Secondo me, sto migliorando in fatto di struttura delle storie.


Adesso vi elenco tutti i cameo: nomi inventati e utenti fatti apparire dal sottoscritto. Così per sport.
Francis = MC Outlaw (nome e aspetto fisico sono basati sul suo ponysona Francy Sunglasses)
Bill Chern = Byl (precedentemente noto come Applegineer; Il suo nome è un riferimento a Chernobyl)
Elmer Dors = Elmdor
Ozzy Nocturne = Nox Noctis (nome omaggio a Ozzy Osbourne)
Landon Theros = Lantheros
Emanuel Oswald Williams = E.O.W. (il suo aspetto fisico e l'epiteto "Nebbia di Mezzanotte" sono un omaggio a Midnight Mist, il protagonista di Double Six Trilogy)
Robert Fazer = StarGazer86
Jack Ratcher = Jakrat
Tommy Linker = ToonLink97
Danny de Vita = dannyita92 (Il soprannome Razgriz è una citazione a Ace Combat V, del quale Danny si è ispirato per la fanfic "La Leggenda del Windigo Nero")
Didier Corder = Discord86
Erik Treseci = Erik375 (Il cognome è composto dalle prime sillabe dei suoi numeri: TRE, SEtte e CInque)
Diana Monde = Diamante (Inizialmente doveva chiamarsi Georgia Queight. Ecco perché nella seconda parte viene riferita come Georgia e non Diana. /)-.- )
Frederik Isdanel = FedeBrony93 (noto anche come Isda93)
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